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Cronaca Cingoli

Cingoli, aggrediscono a testate e pugni un coetaneo perché sull'ape car aveva la scritta "Mashallah"

Cingoli, aggrediscono a testate e pugni un coetaneo perché sull'ape car aveva la scritta "Mashallah"

Scatenano una rissa aggredendo un loro coetaneo e una coppia: vietato l'accesso a determinate aree del comune di Cingoli a tre giovani. 

LA VICENDA - I fatti risalgono alla notte tra il 2 e il 3 luglio scorsi quando, per futili motivi, in via della Portella, presso il parcheggio pubblico, un gruppetto di alcuni ragazzi in stato di ubriachezza, ha aggredito con testate e pugni al volto un coetaneo perché, sul proprio “ape car”, aveva apposto un adesivo con la scritta “Mashallah” (Nell'Islam, l'espressione significa letteralmente 'quello che Allah ha voluto' ed esprime sorpresa, rispetto, gratitudine e gioia per le azioni o i successi di qualcun altro).

In soccorso al giovane malmenato è intervenuta una coppia che, allo stesso modo, è stata aggredita e minacciata.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Cingoli intervenuti sul posto, consistite nell’acquisizione delle testimonianze raccolte dai presenti, hanno consentito di ricostruire i fatti, denunciando così i responsabili alla competente Autorità Giudiziaria.

Considerata la pericolosità dei giovani – di età compresa tra i 19 ed i 23 anni - responsabili della rissa, i Carabinieri hanno richiesto e ottenuto dalla Questura di Macerata l’emissione dei provvedimenti (D.A.C.Ur. Divieto d’accesso alle aree urbane), che vietano loro l’accesso ad alcuni locali di Cingoli e al parcheggio pubblico sito in via della Portella, nei confronti dei responsabili identificati. 

È stato, pertanto, emesso dal questore Vincenzo Trombadore il Daspo urbano, misura di prevenzione, più nota come "Daspo Willy", dal nome del giovane Willy Duarte, ucciso a Colleferro dopo una violenta rissa a settembre dello scorso anno

Uno dei tre destinatari è stato altresì denunciato in stato di libertà dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria perché sorpreso presso uno dei luoghi vietatogli dal provvedimento notificatogli pochissime ore prima. La notifica di due dei “divieti” è stata formalizzata solo ieri perché i rispettivi destinatari sono rientrati dall’estero al termine di una vacanza.

 

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