Arrivano i carabinieri e butta la coca nella stufa: macedone in manette
I Carabinieri della Stazione di Sarnano, insieme con i colleghi di Amandola, nella tarda serata di ieri hanno arrestato un operaio macedone di 35 anni, per detenzione e spaccio di cocaina.
I militari di Sarnano, dove l’uomo risiede da alcuni anni con moglie e due figli, lo tenevano d’occhio da qualche giorno per la sua condotta di vita non proprio lineare, visto il tenore di vita che per il modesto ricavato dalla sua attività lavorativa sicuramente non si poteva permettere. Così ieri sera si è avuta la prova dei suoi traffici illeciti: il macedone aveva ceduto un piccolo involucro azzurro a un giovane di Amandola, il quale si dirigeva poi verso casa. Sulla strada del rientro, i Carabinieri di Amandola lo hanno fermato scoprendo che quel piccolo involucro conteneva un grammo e mezzo di cocaina.
Immediato quindi l’intervento dei colleghi di Sarnano che entravano in casa dell’extracomunitario per eseguire una perquisizione. Quest’ultimo, però, prima dell’accesso dei militari, vistosi ormai braccato, inseriva un grosso involucro di cellophane in una stufa a legna ancora calda, nel tentativo di distruggerla completamente. I militari però lo recuperano sebbene il calore avesse già reso in un blocco solido e cristallizzato il contenuto dell’involucro, che comunque risultava essere cocaina per un peso di 140 grammi. Un’altra dose della medesima sostanza, confezionata con lo stesso cellophane di quella ceduta al giovane e di quella bruciata, la trovavano su di un armadio con un bilancino di precisione ancora sporco di cocaina.
A questo punto, i Carabinieri hanno arrestato il macedone che, come disposto dal Magistrato di turno, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della convalida e dell’eventuale giudizio direttissimo.
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