Verso l'ora di cena viene arrestato per un furto e messo ai domiciliari. Alle 3 e mezza del mattino evade dai domiciliari e, insieme alla compagna, mette a segno un altro furto, ma viene scoperto e finisce nuovamente in manette.E' questo il piccolo record, decisamente poco invidiabile, realizzato fra ieri sera e stanotte da un cittadino algerino, Khaled Salami, 23 anni. Verso le 20 e 30, il giovane era stato arrestato dai carabinieri dopo essere stato sorpreso in flagranza di reato in via Castellara a Civitanova a rubare dentro una utilitaria alla quale aveva spaccato il finestrino. All'arrivo dei carabinieri, aveva anche reagito, ferendo lievemente un militare. Messo in manette, per lui era scattata la misura degli arresti domiciliari.Ma certi istinti, evidentemente, sono difficili da domare. E così, verso le 3.30, insieme alla compagna Sara Ripari, anche lei di 23 anni, è evaso dai domiciliari per mettere a segno un altro colpo. La coppia ha preso di mira una parrucchieria - estetista nella zona di Villa dei Pini. Dopo aver spaccato la porta di ingresso, i due hanno fatto incetta di qualsiasi cosa si trovasse all'interno dell'esercizio commerciale, dai phon ai gel, caricando tutta la merce dentro il fuoristrada con il quale si muovevano per un bottino complessivo di diverse migliaia di euro. Ma i loro movimenti sono stati notati da un cittadino che, mosso da un encomiabile senso civico, ha avvertito il commissariato di Civitanova, descrivendo sia le sembianze somatiche della coppia che il mezzo in cui viaggiavano. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, i due si erano già allontanati, ma grazie alla descrizione del cittadino sono risaliti in pochissimo tempo a Salami e alla Ripari. Gli agenti hanno bussato alla porta dell'abitazione della coppia e, dalla perquisizione domiciliare, sono saltati fuori alcuni degli oggetti rubati poco prima nella parrucchieria. Nell'auto, invece, c'era il grosso della refurtiva, ancora da scaricare.Entrambi sono finiti in manette per furto, con l'aggiunta del reato di evasione per lui e di favoreggiamento nell'evasione per lei. L'udienza di convalida degli arresti è fissata al tribunale di Macerata. All'operazione hanno collaborato anche gli agenti della polizia stradale.
Incidente stradale lungo la strada per Corridonia, nella zona industriale di Piediripa. Un uomo in sella ad una moto, N.D. 40 anni, si è scontrato con un'auto che procedeva in direzione opposta al senso di marcia del centauro.L'incidente è avvenuto intorno alle 12:30. Sul posto, allertati dagli automobilisti in transito, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Camerino, che stanno effettuando i rilievi per ricostruire l'esatta dinamica dello scontro, e un'ambulanza del 118 dell'ospedale provinciale di Macerata. I sanitari hanno chiesto l'ausilio dell'eliambulanza Icaro 2 di stazza a Fabriano che è, prontamente, atterrata nelle vicinanze del luogo dove si è verificato l'incidente. Il 40enne è stato trasportato d'urgenza, in codice rosso, in direzione del presidio ospedaliero regionale Torrette di Ancona. La moglie del centauro, F.M., forse a seguito dell'incidente, è svenuta ed è stata portata in ambulanza all'ospedale di Macerata. Dopo essere rimasta qualche tempo in osservazione, è stata dimessa. La terza persona coinvolta nell'incidente non ha riportato ferite e, dunque, non si è reso necessario il trasporto in ospedale. Durante le operazioni di soccorso e di sgombero dei mezzi incidentati dalla carreggiata si sono verificati inevitabili disagi e rallentamenti alla circolazione
Incidente lungo la Statale 16 all'altezza di Porto Recanati, nessun ferito serio.Lo scontro si è verificato intorno alle 13 di oggi. Due i mezzi coinvolti. Secondo una prima ricostruzione, al momento di svoltare e di immettersi in uno svincolo, una Audi nera e una Honda rossa si sono scontrate nei pressi di un incrocio. Il guidatore dell'Audi non è riuscito a frenare in tempo centrando l'altro mezzo all'altezza della fiancata destra, lato passeggero. Lievi ferite per la ragazza a bordo della Honda e per l'uomo a bordo dell'Audi. Più che altro, si sono creati disagi e rallentamenti alla normale circolazione lungo l'importante arteria viaria, visto che si è dovuto attendere l'arrivo delle Forze dell'ordine per i rilievi di rito e per rimuovere i mezzi incidentati.
Il Gup di Spoleto ha condannato a 20 anni di reclusione Emanuele Armeni, l'appuntato dei carabinieri accusato di avere ucciso il 16 maggio 2015, intorno alle 6 del mattino, con un colpo di M12, il collega Emanuele Lucentini nel cortile della caserma di via Garibaldi a Foligno in Umbria. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.Il procuratore Alessandro Cannevale aveva chiesto una condanna a 30 anni, ma il giudice ha escluso l'aggravante della premeditazione per il delitto. Armeni, accusato di omicidio volontario, è detenuto nel carcere umbro di Terni. Ha sempre negato di avere voluto uccidere il collega, sostenendo che il colpo partì accidentalmente. Tesi, però, smentita dai risultati della perizia svolta dall’esperto balistico Marco Piovan, su richiesta del giudice.L'appuntato scelto Emanuele Lucentini, 50 anni, originario di Tolentino e residente a Spello, era stato raggiunto alla nuca da un colpo partito al cambio turno dalla mitraglietta del collega con cui aveva fatto il turno di notte. E proprio l'altro militare, l'appuntato scelto Armeni, era stato poi arrestato un paio di mesi dopo. La sentenza è stata emessa dal giudice spoletino, Margherita Amodeo, ieri sera al termine di una camera di consiglio durata circa un paio d’ore. Il Gup ha anche stanziato alcune provvisionali di risarcimento per i familiari della vittima: 200mila euro alla moglie, 100mila ai genitori e 70mila alla sorella. Prima che il giudice si ritirasse in camera di consiglio Armeni ha rilasciato dichiarazioni spontanee durante le quali si era detto "dispiaciuto" per quanto accaduto. La scelta del rito abbreviato ha consentito all’imputato di ottenere lo sconto di un terzo della pena."Con la condanna di Armeni è stata fatta giustizia. Ci aspettavamo una pena più severa, ma vedremo le motivazioni della sentenza. Siamo comunque soddisfatti per l’esito del giudizio", le parole a caldo degli avvocati di parte civile Maria Antonietta Belluccini e Giuseppe Berellini.
L'auto si sfrena e finisce in un fossato: fortunatamente non si fa male nessuno. E' successo questo pomeriggio intorno alle 16.30 a Recanati, in via Offagna.Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata con cinque unità, l'autogrù e un Act Combi per recuperare il veicolo. L'auto, un'Alfa 156, secondo quanto accertato, era stata lasciata in sosta in un tratto di strada in pendenza, quando improvvisamente si è sfrenata ed è finita nel fossato.Come detto, non si sono registrati danni a persone o strutture.
“Era come un medico di base, sapeva ascoltare tutti e, poi, si faceva promotrice delle istanze ricevute con l’ex presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani, con il senatore Rodolfo Tambroni, con l’ex ministro Francesco Merloni e con l’ex sindaco di Visso, Franco Sensi, solo per citare alcuni nomi”. Con comprensibile commozione, il capogruppo consiliare dell’Udc del consiglio comunale di Macerata, Ivano Tacconi, ricorda i tanti momenti che lo hanno visto in compagnia di Maria Emiliozzi, l’88enne storica coordinatrice delle segreterie dei maggiori politici marchigiani della Democrazia Cristiana, soprattutto della cosiddetta corrente dei “Dorotei”, morta questa mattina all’ospedale di Civitanova Marche.I funerali si svolgeranno domani, 19 luglio, nella chiesa di San Lorenzo a Loro Piceno, dove Maria – ai più conosciuta come “ Maria Pupa” – era nata ed ha sempre risieduto. “Ha fatto tanto del bene nel suo agire, perché incarnava l’essenza di una politica pulita e di ascolto verso tutti, a prescindere a quale corrente in seno alla DC si appartenesse”, prosegue Tacconi. “Insieme abbiamo partecipato a tantissimi congressi nazionali, regionali, provinciali e comunali. La nostra è stata una grande amicizia, basata su stima reciproca. Sono stato fiero di accompagnare la figlia di Maria, guidando la mia auto, in occasione del suo matrimonio. Eravamo una squadra vincente ed affiatata". L’esponente politico dell’Udc domani sarà presente alle esequie di Maria Pupa. “Non posso non salutarla per l’ultima volta dopo tutti i panini che insieme abbiamo mangiato in via della Conciliazione a Roma dopo essere stati dal presidente Arnaldo Forlani, dal ministro Francesco Merloni o dal senatore Rodolfo Tambroni. Un salto alla Basilica di San Pietro e, poi, di nuovo in auto in direzione di Macerata. Aveva sempre qualcuno da ascoltare: commercianti, artigiani, semplici cittadini". Ivano Tacconi ricorda ancora, “con gratitudine”, la festa che Maria “ha organizzato alla mia nomina ad assessore del comune di Macerata al Parco Hotel nel comune di Visso guidato allora dall’ex presidente della Roma, Franco Sensi”. O, “le campagne elettorali vissute percorrendo il territorio, palmo a palmo, distribuendo i santini ed affiggendo i manifesti elettorali. Ma mai dimenticando di parlare con la gente e raccogliere le loro richieste, puntualmente appuntate sulle agende, in modo tale da presentarle ai politici della DC. Una persona unica che non si imponeva mai, ma che aveva il suo peso morale non indifferente”.
Vuole essere scarcerato Giuseppe Pellicanò, finito a San Vittore il primo luglio con l'accusa di strage per aver causato la fuga di gas che ha provocato l'esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano, lo scorso 12 giugno, nella quale sono morti l'ex compagna del pubblicitario, Micaela Masella, e i giovani maceratesi Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi che abitavano nell'appartamento a fianco.I suoi legali, gli avvocati Giorgio Perroni e Francesco Giovannini, infatti, hanno depositato al Tribunale del Riesame un'istanza di revoca dell'ordinanza di custodia in carcere. La stessa difesa, da quanto si è saputo, si è riservata di depositare poi in udienza i motivi della richiesta di scarcerazione. La difesa potrebbe puntare, anche attraverso una richiesta di perizia psichiatrica, sull'accertamento di un vizio di mente. L'udienza davanti al Riesame non è ancora stata fissata. (Ansa)
La Guardia di Finanza di Forlì ha concluso un'indagine su 4 società di sponsorizzazioni sportive che avrebbero procurato una presunta evasione per oltre 36 milioni di euro. Denunciate 7 persone per emissione ed uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione e omesso versamento di Iva. Le società - a Forlì, Cesena e Rimini - gestivano spazi pubblicitari delle partite casalinghe di una società marchigiana di pallavolo femminile di A1.Il sistema di frode si fondava sul ricorso a fatture per operazioni inesistenti o fatture gonfiate emesse dalle società agli sponsor. A organizzare il tutto, per le indagini iniziate nel 2014, un imprenditore barese di 67 anni che avrebbe creato le società di gestione degli spazi pubblicitari, intestandole a prestanome nullatenenti senza figurare. Le società venivano fatte subentrare l'una all'altra creando ogni 2/3 anni la nuova, che acquisiva il pacchetto degli sponsor ed il diritto alla gestione degli spazi pubblicitari. (Ansa)
Il prossimo 25 luglio alle ore 10.30 il sottosegretario all'Interno, On. Gianpiero Bocci, sarà presente presso la Prefettura di Macerata in occasione della firma del Protocollo "Lavoriamo per la sicurezza". L’accordo, promosso dalla stessa Prefettura di Macerata, prevede l’impegno della Commissione Regionale dell’Associazione Bancaria Italiana nel sensibilizzare gli istituti di credito associati affinché questi formulino condizioni di favore nell’erogazione di prestiti finalizzati all’acquisto di impianti di sicurezza passiva. Prevede inoltre l’impegno delle associazioni di categoria degli industriali, degli artigiani e degli esercenti commerciali a interessare i propri iscritti affinché formulino anch’essi condizioni vantaggiose di sconto sui propri servizi di vendita ed installazione. Il protocollo è destinato dunque ad implementare la dotazione di misure di sicurezza passiva sul territorio della provincia di Macerata ed è destinato sia a cittadini che ad imprese, commerciali ed industriali, oltre che alle amministrazioni territoriali. L'iniziativa è promossa dalla Prefettura di Macerata, in collaborazione con Confindustria Macerata, Commissione Regionale ABI Marche, Confartigianato, Casartigiani, CNA, Confesercenti, Possono aderire al protocollo tutti i sindaci della provincia interessati.
Incidente stradale questa notte a Morrovalle. Una donna perde il controllo del proprio mezzo e finisce contro un albero. Intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento provinciale di Macerata per liberarla visto che lo sportello era rimasto incastrato a causa dell'impatto.Questa notte, poco dopo mezzanotte, una donna 45enne residente a Morrovalle, stava percorrendo una via secondaria della zona per far rientro a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. All'improvviso, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle Forze dell'ordine intervenute sul posto, ha perso il controllo del proprio mezzo, una Fiat 600, in prossimità di una semicurva. L'auto ha terminato la propria corsa sbattendo contro il tronco di un grosso albero posto al ciglio della strada. Un impatto violento proprio dal lato del guidatore.La stessa 45enne è riuscita ad allertare i soccorsi. Sul posto si è precipitata un'ambulanza del 118 dell'ospedale di Civitanova Marche. I sanitari hanno chiesto l'ausilio dei pompieri poiché non riuscivano ad aprire lo sportello della Fiat 600. I vigili del fuoco, in pochi minuti, hanno sbloccato lo sportello e liberato la donna. La 45enne è stata, quindi, stabilizzata sul posto e trasportata con l'ambulanza in direzione dell'ospedale civitanovese. Una volta giunta al Pronto soccorso, i medici l'hano sottoposta a tutti gli accertamenti strumentali del caso, riscontrando una frattura al braccio sinistro. La donna è stata ricoverata in osservazione per alcune ore.
Sei patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. Questo l'esito dei controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del Comando provinciale di Macerata, nell'ambito delle operazioni di prevenzione delle stragi del sabato sera.Nel fine settimana appena trascorso, i militari hanno intensificato la loro presenza sulle principali arterie del territorio, procedendo all'identificazione di numerosi autoveicoli nei comuni di Cingoli, Macerata e Corridonia.Il report finale è stato di sei patenti ritirate ad altrettanti automoibilisti che, sottoposti ad esame alcoltest, sono risultati positivi con un tasso alcolico superiore alla soglia consentita per legge. Si tratta di automobilisti, di età compresa tra i 60 ed i 24 anni, tra cui una donna e due cittadini stranieri. Ora dovranno rispondere del reato di guida in stato di ebbrezza alla magistratura maceratese.
Paura questo pomeriggio ad Osimo per un incendio in una mansarda di un condominio in via Don Sturzo. I vigili del fuoco del locale distaccamento sono stati chiamati ad intervenire intorno alle 15.30.Per cause in fase di accertamento anche se si ipotizza un corto circuito, è andata a fuoco la camera da letto di una mansarda posta al terzo piano di uno stabile di tre piani fuori terra. I vigili del fuoco di Osimo, supportati dal personale della centrale di Ancona con una squadra più autoscala e autobotte, sono riusciti a spegnere immediatamente le fiamme limitando i danni al solo appartamento. Successivamente hanno messo in sicurezza i locali interessati dall’incendio che sono stati dichiarati inagibili. I proprietari in quel momento, fortunatamente, erano fuori casa e non si registrano feriti. I vigili del fuoco, però, hanno messo in salvo un cagnolino che si trovava sul terrazzo sottostante.
Solita sfilza di patenti ritirate dalla polizia stradale, nei consueti controlli del sabato sera lungo le strade della costa.Stavolta sono state dodici le patenti ritirate, mentre un automobilista, alla vista della polizia, è scappato ma gli agenti sono riusciti a prendere il numero di targa. I controlli della polizia stradale hanno interessato anche la sp 78 nella zona di Colmurano.Delle dodici persone a cui è stata tolta la patente, sette erano donne. Non sono stati registrati incidenti di particolare rilevanza.
Momenti di paura stamattina intorno alle 5 al bar Servidei di Fontespina. Due persone con un cappuccio in testa e un fazzoletto sul viso, sono entrati pistola alla mano e hanno rapinato l'incasso, circa 500 euro, contenuto in cassa.In quel momento nel locale, che resta aperto 24 ore su 24, c'erano due bariste e almeno altri cinque clienti. I due banditi hanno rovistato nella cassa, si sono appropriati del denaro e poi sono fuggiti a bordo di uno scooter di colore rosso. Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del locale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Civitanova che si sono messi subito sulle tracce dei banditi, anche se al momento ddei rapinatori non si è trovata traccia.
Intensificati i servizi di controllo del territorio sia da parte della Questura di Macerata sia da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche durante la stagione estiva, soprattutto lungo la fascia costiera nelle località ad alta vocazione turistica come Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza Picena, dove la popolazione aumenta notevolmente durante il periodo estivo per l’arrivo di numerosi turisti.Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Mobile, insieme agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, è stato impegnato a Porto Recanati in posti di controllo e servizi volti al contrasto dei furti, specie di quelli in abitazione e dei reati in materia di stupefacenti.Particolare attenzione è stata adottata nel controllo dei casolari abbandonati ubicati nei pressi della “Pineta” e del vicino “River Village” in cui sono stati operati svariati arresti di spacciatori anche nell’ultimo periodo.Nel corso dei controlli sono state identificate 25 persone due delle quali denunciate all’autorità giudiziaria poiché una trovata in possesso di un coltello di genere proibito e l’altra in quanto inottemperante al divieto di rimpatrio con foglio di via da Porto Recanati da dove era stata allontanata con divieto di ritorno per tre anni.Inoltre, sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti numerosi cittadini stranieri trovati in possesso di dosi di eroina e hashish.Nel corso dei servizi sono state operate 15 perquisizioni nei confronti di altrettante persone e una all’interno di un’abitazione di un pregiudicato con esito negativo.Nei confronti della persona sottoposta a controllo e trovata in possesso di un coltello, è stata inoltrata proposta per l’emissione di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Porto Recanati.Questa mattina, i controlli hanno interessato anche la zona di Macerata con effettuazione di posti di blocco nella zona di Villa Potenza. Nel corso del servizio sono state sottoposte a controllo 20 autovetture, identificate oltre 50 persone e ritirate due carte di circolazione.La Polizia di Stato è impegnata in questo periodo anche sul fronte della Polizia di Prossimità e della vicinanza ai cittadini, con il nuovo servizio contro la violenza sulle donne denominato “…Questo non è amore”. Come già annunciato, questa mattina l’unità mobile della Polizia dalle ore 9 alle 13 era a Porto Recanati in corso Matteotti con a bordo personale specializzato pronto a fornire informazioni e ad essere di aiuto a chiunque ne faccia richiesta. Già alle 11 erano circa 60 le persone contattate dal personale della Polizia di Stato e del Centro Anti Violenza.
Il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata ha attuato nella giornata di ieri e la notte scorsa, un servizio coordinato di controllo del territorio disposto dal Comando Legione Marche di Ancona, coinvolgendo tutti i Comandi dipendenti, oltre al Nucleo carabinieri Antisofisticazione e Sanità di Ancona e il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, volto al controllo di esercizi commerciali, luoghi pubblici di intrattenimento, strutture ricettive per il contrasto delle violazioni della normativa vigente in materia di pubblica sicurezza, igienico-sanitaria e di impiego e sicurezza sui luoghi di lavoro.Sono stati attuate ispezioni a venti esercizi pubblici; i servizi hanno portato al raggiungimento di diversi risultati. Sono state elevate 2 contravvenzioni alle leggi speciali per violazione art. 13 d.l. vo 689/1991 in relazione art. 18 reg. ce 178/2002 (tracciabilità dei prodotti alimentari) e art 6/3 decreto legislativo 193/2007 (omessa notifica autorità) per un ammontare complessivo di 2.500 euro, e venivano sequestrati circa 100 chili di carne surgelata (bovino, suino e avicola) perchè detenuta senza le indicazioni relative alla tracciabilità; un ventunenne originario di Ancona è stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, perchè deteneva 1,3 grammi di marijuana già divisa in dosi pronte per essere spacciate; un venticinquenne fermano ed un ventisettenne ascolano sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e le loro patenti ritirate; presso due dei locali controllati, dai preliminari accertamenti, un lavoratore per ogni locale non risultava regolarmente assunto ma si è resa necessaria l’acquisizione di ulteriore documentazione, a cura del personale dell’ispettorato del lavoro di Macerata, prima delle contestazioni previste dall’art. art. 14 d.lgs 81/2008 (lavoro nero).Complessivamente sono stati controllati venti locali e identificate 200 persone, fra cui 60 cittadini stranieri. Due le persone denunciate a piede libero e quattro le contravvenzioni alle leggi speciali elevate; due patenti ritirate e 1,3 grammi di droga sequestrata. Il servizio è stato espletato con l’impiego di 70 militari e 30 mezzi del Comando provinciale.
Si sporge dalla finestra di un albergo di Civitanova Marche e precipita nel cortile interno. Alcune fratture dovute alla caduta, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.Un 47enne uomo di affari, che si trovava in città per lavoro insieme ad un amico collega, ha preso una stanza doppia nella struttura ricettiva civitanovese. Ieri sera, poco dopo le 23, l’amico del 47enne ha deciso di uscire per fare una passeggiata, lasciandolo da solo in camera. Sarà mancato non più di una mezzora, quando facendo rientro in direzione dell’albergo ha subito notato la presenza di un’ambulanza della Croce verde e una pattuglia degli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Civitanova. Quest’ultimi erano all’interno della stanza che i due avevano deciso di dividere per la notte. I poliziotti gli hanno, spiegato cosa era accaduto in sua assenza. Vale a dire del volo, di circa tre metri, che il 47enne aveva fatto, cadendo dalla finestra al primo piano dell’albergo e finendo, non sull’asfalto in strada, ma sul cortile interno della struttura ricettiva. Ad accorgersi di quanto accaduto il personale dell’albergo che ha prontamente lanciato l’allarme. L’uomo era cosciente, ma in evidente stato confusionale, non si può escludere che forse avesse bevuto un po’ troppo. Il quarantasettenne è stato caricato a bordo dell’ambulanza e trasportato in direzione dell’ospedale della Città alta. Qui, i sanitari lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti strumentali del caso riscontrando varie fratture, ma fortunatamente non in pericolo di vita.Gli agenti del Commissariato, sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il 47enne era solo e tutti gli elementi sembrano portare nella direzione di una caduta accidentale. I contorni definitivi della vicenda saranno, comunque, chiariti dall’uomo non appena sarà ascoltato dagli agenti di polizia.
Incendio in un appartamento a Corridonia. Bruciati mobili ed arredi. Nessuna persona rimasta ferita. Dichiarato inagibile la casa nel centro storico del comune del maceratese.I vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata sono intervenuti, poco prima delle 20 di oggi, per spegnere un rogo originatosi a Corridonia, in via Maria de Reja al civico n. 5, in un appartamento situato nel centro storico della cittadina del maceratese, ubicato al secondo piano di un palazzo. Molti i mezzi impiegati per circoscrivere e, quindi, spegnere le fiamme: un’autopompa, un autobotte, un’autoscala, una campagnola idrica e 11 pompieri della sede centrale di Macerata. In aiuto ai colleghi, si è aggiunta una squadra di cinque persone e un’altra autopompa provenienti dal distaccamento di Tolentino. Nell’incendio sono bruciati gli arredi e vari mobili. Un intervento durato un paio d’ore, oltre allo spegnimento, per permettere ai soccorritori di mettere in sicurezza l’area dell’incendio. Dichiarata l’inagibilità dell’appartamento. Nessuna persona è rimasta ferita.
I ladri che hanno colpito nell'abitazione dei proprietari del bar Le Grazie di Tolentino, sarebbero gli stessi che poco prima erano stati messi in fuga a Caldarola.Infatti, ieri sera verso le 22, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, sono stati messi in fuga due individui che sicuramente erano giunti nella zona industriale di Caldarola per commettere dei furti. Tra Caldarola, Caccamo e Belforte si è aperta così una caccia all’uomo da parte dei Carabinieri. Diverse pattuglie in divisa e in borghese hanno setacciato i tre paesi, ma i due sconosciuti, costretti a darsi alla fuga nei campi, hanno fatto perdere le loro tracce. Durante la battuta però i militari hanno ritrovato l’auto con la quale i due erano giunti a Caldarola e che la presenza dei carabinieri non ha loro permesso di recuperare per fuggire. Si tratta di una potente Audi A3 “S3”, risultata rubata alcuni giorni prima da un’officina di Osimo. Nel portabagagli dell’autoc'erano un frullino, un piede di porco ed una chiave inglese.Le ricerche dei due sono proseguite per tutta la notte, ed in particolare dopo che a Belforte, sicuramente ad opera degli stessi, veniva rubata una vecchia Fiat Palio parcheggiata, con le chiavi nel cruscotto, davanti ad un’abitazione in località S.Rocco. Ma la spregiudicatezza dei due è stata tale che, incuranti della presenza di tanti carabinieri che li ricercavano, hanno rubato anche nell’abitazione del titolare del bar “Le Grazie”, posta proprio sopra all’esercizio. Ma la fuga dei due con la Palio si è interrotta a Colfiorito. Evidentemente le ricerche diramate fino a Perugia hanno dato i loro frutti. Infatti, hanno dovuto abbandonare la vettura sulla SS 77 e darsi nuovamente alla fuga a piedi, però senza refurtiva: l’auto con il grosso del maltolto (stecche di sigarette e pc Mac ancora imballato) sono stati recuperati dai Carabinieri del Radiomobile di Foligno che erano stati allertati dai colleghi di Tolentino.L’Audi S3, la Palio e l’altra refurtiva, dopo gli accertamenti tecnici per la ricerche di eventuali tracce utili, saranno restituite ai proprietari. î
Un cantautore che si stava facendo apprezzare nel mondo della musica locale. Ma il male di vivere era in agguato e, in un momento di sconforto, la decisione di farla finita. La città di Osimo piange un altro giovane che ha deciso di togliersi la vita. "Non ci sono parole, continua a sognare da lassù con Gli Angeli" scrive un'amica sulla bacheca di Davide, richiamandosi a una famosa canzone di quel Vasco Rossi che il giovane tanto amava.Davide Pesaresi 29enne osimano era andato a vivere da solo da poco tempo in un appartamento in via San Filippo. Voglia di gestire i propri spazi e di organizzarsi la vita come si vuole. Ma, probabilmente, anche un sentimento di solitudine e di male di vivere complicato da gestire. Quindi la terribile decisione, dalla quale “dietro non si torna” come canta il suo idolo Vasco Rossi in "Angeli". Il 29enne è andato in bagno, si è stretto al collo la cintura del pantalone e si è impiccato.Il padre del ragazzo, preoccupato perché non lo sentiva da qualche giorno, giovedì pomeriggio, intorno alle 18, ha preso la decisione di recarsi all’abitazione del figlio. Ha suonato al campanello, senza però ottenere risposta. Ha provato a chiamarlo a voce alta, ma dall’appartamento nessun segno di presenza del figlio. In un attimo la decisione di lanciare l'allarme. Sul posto si sono precipitati, immediatamente, i carabinieri della stazione di Osimo, agli ordini del maresciallo Marcello Iarba, un’ambulanza della sezione cittadina della Croce rossa di Osimo e i vigili del fuoco di San Sabino. Quest’ultimi, per poter accedere all’interno dell’appartamento hanno dovuto forzare una finestra. Il portone di casa, infatti, era stato chiuso a chiave da dentro, segno evidente che Davide aveva pianificato il suo gesto estremo in modo tale da rallentare i soccorsi, anche se fossero arrivati in tempo. Una volta entrati, i carabinieri hanno trovato il corpo del 29enne in bagno. I volontari della Croce rossa hanno provato, per circa 30 minuti, a praticare la rianimazione. Ma, ormai, non c’era più nulla da fare. Davide Pesaresi era morto, Il decesso, con ogni probabilità, era avvenuto alcune ore prima. Pare non sia stato trovato nessun biglietto per spiegare i motivi del gesto.Un ragazzo sensibile, amante della musica, grande fan di Vasco Rossi. Alcune serate per far conoscere il suo mondo musicale, quello del cantautorato. Poi, però, era finito nel tunnel della depressione, un tunnel sempre più buio che lo ha portato a prendere la decisione di farla finita in un caldo pomeriggio di luglio.Il corpo di Davide si troverà nella Casa del Commiato Vigiani a San Biagio di Osimo dalle 17 di venerdì 15 luglio 2016.Il funerale avrà luogo alle 16 di sabato 16 luglio 2016 nella chiesetta di Santo Stefano di Osimo.