Ruba in un'auto: finisce ai domiciliari. Evade e dopo poche ore la polizia lo arresta di nuovo per un altro furto
Verso l'ora di cena viene arrestato per un furto e messo ai domiciliari. Alle 3 e mezza del mattino evade dai domiciliari e, insieme alla compagna, mette a segno un altro furto, ma viene scoperto e finisce nuovamente in manette.
E' questo il piccolo record, decisamente poco invidiabile, realizzato fra ieri sera e stanotte da un cittadino algerino, Khaled Salami, 23 anni. Verso le 20 e 30, il giovane era stato arrestato dai carabinieri dopo essere stato sorpreso in flagranza di reato in via Castellara a Civitanova a rubare dentro una utilitaria alla quale aveva spaccato il finestrino. All'arrivo dei carabinieri, aveva anche reagito, ferendo lievemente un militare. Messo in manette, per lui era scattata la misura degli arresti domiciliari.
Ma certi istinti, evidentemente, sono difficili da domare. E così, verso le 3.30, insieme alla compagna Sara Ripari, anche lei di 23 anni, è evaso dai domiciliari per mettere a segno un altro colpo. La coppia ha preso di mira una parrucchieria - estetista nella zona di Villa dei Pini. Dopo aver spaccato la porta di ingresso, i due hanno fatto incetta di qualsiasi cosa si trovasse all'interno dell'esercizio commerciale, dai phon ai gel, caricando tutta la merce dentro il fuoristrada con il quale si muovevano per un bottino complessivo di diverse migliaia di euro. Ma i loro movimenti sono stati notati da un cittadino che, mosso da un encomiabile senso civico, ha avvertito il commissariato di Civitanova, descrivendo sia le sembianze somatiche della coppia che il mezzo in cui viaggiavano. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, i due si erano già allontanati, ma grazie alla descrizione del cittadino sono risaliti in pochissimo tempo a Salami e alla Ripari. Gli agenti hanno bussato alla porta dell'abitazione della coppia e, dalla perquisizione domiciliare, sono saltati fuori alcuni degli oggetti rubati poco prima nella parrucchieria. Nell'auto, invece, c'era il grosso della refurtiva, ancora da scaricare.
Entrambi sono finiti in manette per furto, con l'aggiunta del reato di evasione per lui e di favoreggiamento nell'evasione per lei. L'udienza di convalida degli arresti è fissata al tribunale di Macerata. All'operazione hanno collaborato anche gli agenti della polizia stradale.
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