Ha destato profondo cordoglio, a San Severino Marche, la notizia della scomparsa della professoressa Liana Lippi, 72 anni, già Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.Il sindaco, Rosa Piermattei, la ricorda come “una persona straordinaria che univa competenza e passione e che ha sempre dimostrato un profondo attaccamento per il territorio teso a valorizzare gli aspetti culturali ma anche a favorire, e promuovere, restauri che lasciassero ai posteri il segno della civiltà passata. Ne sono esempio le tante mostre realizzate a San Severino Marche da quella sui fratelli Salimbeni, a quelle su Lorenzo d’Alessandro e Bernardino di Mariotto. Mostre che hanno contribuito a far conoscere pittori di San Severino prima relegati a una élite di studiosi e, soprattutto, hanno consentito di restaurare affreschi ancora presenti nelle chiese settempedane. A queste si aggiungono le importanti mostre sul Barocco e su Filippo Bigioli. Avevo conosciuto la professoressa Lippi solo di recente ma ne avevo apprezzato immediatamente le qualità e, in particolare, il suo essere una persona di immediata comunicatività. Straordinario il suo rapporto con Vittorio Sgarbi e quello che, insieme al noto critico d’arte, ha fatto per la città”.In passato, a partire dal maggio 1990, la professoressa Lippi aveva avuto anche importanti incarichi amministrativi ricoprendo i ruoli di consigliere comunale, poi assessore e di vice sindaco.Anche il presidente della Fondazione Salimbeni per le Arti Figurative, Stefano Papetti, unitamente al consiglio direttivo, all'assemblea dei soci e a tutti i membri della giuria del Premio Salimbeni, si è unito per ricordare in queste ore “l'impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico regionale da parte della professoressa Liana Lippi”.
Incontro a Caldarola, nel tardo pomeriggio di oggi, tra Errani, Curcio, Ceriscioli, Sciapichetti, Spuri e Pettinari con i sindaci dei comuni di Caldarola, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, Belforte e ancora San Ginesio e Castelraimondo.Un incontro cordiale e diretto nel corso del quale si è parlato dei problemi dei vari comuni e delle rispettive situazioni. Sindaci e autorità hanno parlato innanzitutto delle azioni prioritarie da mettere in atto in questo momento di emergenza. Tra queste, priorità assoluta è la messa in sicurezza delle situazioni più pericolose come campanili e cornicioni.Contemporaneamente è di prioritaria importanza la sistemazione in alloggi sicuri della popolazione evacuata. Nel corso dell'incontro si è ricordato che per gli sfollati non c'è altra soluzione in questo momento autonoma sistemazione o alberghi.Un incontro cordiale, ma chiarificatore di quelle che sono le priorità di tecnici e amministratori.
A Tolentino si stanno continuando ad effettuare i sopralluoghi negli edifici privati e pubblici, anche da parte dei tecnici del Dicomac inviati dal Ministero e facenti parte della Protezione Civile nazionale. Sotto esame i danni strutturali agli edifici che possono avere effettivi problemi di agibilità.Continuano ad essere registrate le domande di richiesta di sopralluoghi. Dopo il terremoto del 24 agosto a Tolentino erano da visionare ben 2.594 abitazioni. Dopo la scossa del 26 ottobre, in soli due giorni si sono aggiunte altre 400 richieste di controlli. Per rispondere in maniera celere a tutte le istanze, specie quelle più difficili, sono state organizzate diverse squadre con tecnici abilitati che stanno effettuando continui controlli, girando per la città senza sosta. Utilizzati anche dei droni che montano telecamere speciali in grado di verificare lo stato degli edifici anche in punti non facilmente raggiungibili.Nel tardo pomeriggio di venerdì 28 ottobre sono stati dichiarati inagibili tre condomini in via Proietti, ai numeri civici 6, 8 e 10. Infatti sono stati riscontrati gravi danni in 12 appartamenti per cui 26 persone sono state sistemate in strutture alberghiere e appartamenti. La situazione è seguita e monitorata continuamente dall’Ufficio Servizi Sociali.Attualmente sono chiuse al traffico Traversa Filelfo, via Mestica, via Valporro, via San Catervo, ultimo tratto, via Nazario Sauro, via Sparaciari, via dell’Orfanatrofio per pericolo di crollo e per garantire la pubblica incolumità. Stabilita l’inversione di marcia in via Filippo Corridoni essendo chiuso il primo tratto per il pericolo di crollo di una lapide dalla facciata della chiesa dei Sacconi.In via Valporro si sta lavorando per la messa in sicurezza di un’antica torretta. Rimane chiuso il Palazzo comunale di piazza della Libertà, con gli uffici trasferiti nella palazzina dell’Ufficio Tecnico in quanto la situazione delle mura perimetrali del Comune si è aggravata ulteriormente.A seguito del sopralluogo dei tecnici del Dicomac è stata emessa una ordinanza per la chiusura parziale dell’ospedale SS Salvatore. Si comunica che il Punto di Primo Intervento rimarrà in funzione h24 fino a data da destinarsi, contrariamente a quanto stabilito dal piano di riorganizzazione in ospedale di comunità del nosocomio tolentinate che doveva scattare il prossimo 3 novembre con l’apertura del punto di primo soccorso solo per 12 ore al giorno. Aperti e funzionanti tutti gli ambulatori.Dopo le opportune verifiche anche da parte del Dicomac confermata la piena agibilità della Casa di Riposo Porcelli.In queste ore si stanno programmando opere di messa in sicurezza delle facciate della Basilica di San Nicola, di Porta Marina, di Palazzo Sangallo e di Palazzo Parisani – Bezzi. Messa in sicurezza a terra per il Palazzo comunale in piazza della Libertà. Inoltre verrà anche effettuata una operazione per la stabilizzazione dei merli del Castello della Rancia. Tutti questi edifici storici sono stati oggetto di importanti aggravamenti della già compromessa situazione di stabilità.Restano chiuse al pubblico e al culto, a seguito dei danni riportati, la Concattedrale di San Catervo, il complesso monumentale della Basilica di San Nicola, le chiese del Sacro Cuore (Sacconi), Santa Maria della Tempesta, SS Crocifisso, del Redentore, Paterno e Regnano. Sono perfettamente agibili le parrocchie dello Spirito Santo e della Sacra Famiglia. Si comunica che la Comunità Agostiniana ha deciso di officiare le funzioni nel salone medioevale, accessibile da via Bezzi. Le Messe si terranno sabato 29 ottobre alle ore 18.30 mentre domenica 30 ottobre verranno celebrate alle ore 8, 10.30, 11.30, 18.30.Come annunciato le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale rimarranno chiuse, in via precauzionale e per l’effettuazione di ulteriori controlli e verifiche, fino al prossimo 2 novembre. Le lezioni riprenderanno normalmente giovedì 3 novembre 2016. Si conferma che non sono stati accertati danni strutturali.Per la terza notte consecutiva sono attivi tre punti di prima accoglienza. Tutti i cittadini possono recarsi: nella tensostruttura degli impianti sportivi della zona Sticchi, ingresso dal campo di calcio Ciommei, nelle vicinanze della piscina comunale. A disposizione 130 brandine; nella palestra della scuola King, piazzale Ugo La Malfa, dove sono stati allestiti 70 posti letto; nei locali della chiesa dello Spirito Santo, in via Brodolini dove sono a disposizione 40 brandine. Resta inteso che chi decide di usufruire di questi punti di accoglienza deve portare con se cuscini, coperte o sacchi a pelo. Chi è dotato di brandine o letti da campeggio può tranquillamente portarli e usarli. Predisposto anche, per le situazioni più gravi, un servizio mensa di cui nella serata del 27 ottobre hanno usufruito oltre 40 persone. Predisposto in tutti i punti di prima accoglienza anche un servizio straordinario di pulizia dei servizi igienici anche se qualche soggetto poco civile, nella notte scorsa, ha creato problemi nei bagni della scuola King.
“Innanzitutto mi sento di esprimere un ringraziamento non di maniera, ai pochi dipendenti comunali che con impagabile spirito di servizio stanno ininterrottamente lavorando, assieme a noi amministratori, a causa dell’emergenza terremoto per attenuare il più possibile il disagio dei tanti cittadini.Allo stesso modo ringrazio i volontari della Protezione Civile che operativamente e mettendo pure a rischio la loro personale incolumità, hanno reso possibile l’allestimento di emergenza del Palazzetto dello Sport, affinché sfollati e cittadini, comprensibilmente impauriti dalla terribile sequenza sismica, potessero trovare un primo ricovero sicuro ed accogliente ai loro bisogni.” Così esordisce in una nota il vice sindaco di Pioraco Matteo Cicconi. “Apprendo pur tuttavia, con tutta l’amarezza possibile, che questa tristissima occasione è stata motivo di polemiche a me incomprensibili e dalle quali, d’ora in avanti mi sottrarrò per non distogliere energie a compiti ben più gravosi che non il parlare facile. Mi limito solo a segnalare – continua il neo presidente dell’Unione Montana – che Pioraco, a causa dei gravissimi danni subìti, in particolare dallo stabilimento Fedrigoni, risulta inserito nella prima fascia dei comuni danneggiati. Che, proprio ieri, su mia precisa segnalazione, il presidente Pettinari e l’assessore regionale Sciapichetti, sono venuti personalmente a parlare con il direttore generale delle Fedrigoni, ing. Agostinello, così da accelerare ogni procedura burocratica affinché i lavoratori possano tornare a operare in una fabbrica rinnovata, prima possibile. Segnalo, inoltre, che a distanza di solo due giorni e grazie allo spirito collaborativo di molti, già si stanno trovando abitazioni per collocare quanti hanno avuto danni alle loro case. Con discrezione, senza clamore e senza nessuna enfasi: come, d’altra parte, richiederebbero le circostanze in casi drammatici come questi.Porte aperte, al contrario, a chi volesse contribuire, in pieno spirito di fattiva ed utile collaborazione anche per dar modo ai pochi impiegati comunali ed ai volontari della locale Protezione Civile di poter usufruire – conclude la nota – di qualche ora di meritato riposo."
Gli scambi commerciali tra Macerata e Taicang, la città cinese con cui da gennaio la città di Macerata ha avviato una serie di relazioni internazionali, oggi sono stati al centro di un incontro promosso da Exit, azienda speciale della Camera di commercio, nella sala consiglio dell’ente camerale insieme alle aziende del territorio. Hanno incontrato Sue Su, presidente della viaSoccer LLC, società che cura i rapporti tra le due città, con cui sono stati toccati i temi dell’impatto che la relazione può avere nell’economia e nella crescita del territorio.Presenti all’incontro il sindaco Romano Carancini, gli assessori alla Scuola e al Turismo, allo Sport e alle Attività produttive rispettivamente Stefania Monteverde, Alferio Canesin e Paola Casoni, il vice presidente della Camera di commercio Francesco Fucili, il presidente dei Giovani imprenditori Simona Reschini e il vice presidente di Exit, azienda speciale della Camera di commercio, Andrea Passacantando."E’ una grande opportunità per il territorio maceratese – ha detto il sindaco Romano Carancini salutando tutti gli intervenuti - per concorrere allo sviluppo di tutte le nostre imprese attraverso la commercializzazione delle nostre eccellenze di qualità. Abbiamo aperto un canale molto concreto che ora dobbiamo percorrere insieme per il benessere di tutti"."La storia di amicizia in soli dieci mesi ha prodotto grandi risultati – ha detto l'assessore Monteverde - la firma del patto di amicizia a Taicang a gennaio, oltre 20 responsabili del governo di Taicang in visita nel nostro territorio, 25 bambini sono venuti a Macerata per i campus estivi sul calcio, altri 25 per frequentare campus sulla cultura con il Liceo artistico e quello Linguistico della nostra città, 15 studenti del Liceo linguistico di Macerata hanno fatto un viaggio studio a Taicang a settembre e ora tutte le scuole medie maceratesi partecipano a un progetto interculturale con quelle della città cinese. Sul fronte sportivo, grazie alla società viaSoccer, in 10 mesi gli scambi tra le due realtà hanno permesso la formazione di 70 allenatori. In maniera molto concreta abbiamo creato una rete di relazioni. Ora la prossima sfida è il turismo, un’opportunità per la cultura e per l’economia".Andrea Passacantando e Simona Reschini hanno presentato le occasioni di investimento per le imprese e le aziende in un territorio molto ricco e appassionato di made in Italy.Su Sue, responsabile per il progetto per il governo di Taicang, ha presentato le cifre dello sviluppo di Taicang, un’opportunità grazie alla politica fondata su innovazione, sviluppo sostenibile e qualità. Le aziende, ha detto, hanno l’occasione di vendere i loro prodotti in un centro commerciale specializzato in made in Italy e ha sottolineato come in Cina sia in crescita una classe media che è interessata al made in Macerata che comprende bei prodotti, cultura, musica e arte, buon cibo e qualità della vita.Un focus specifico è stato dedicato al turismo con un invito specifico rivolto ai proprietari di hotel, agriturismi e fattorie. La sfida per il territorio maceratese, è stato detto, è qualificare la capacità ricettiva perché ci sono milioni di cinesi che desiderano fare un viaggio nel made in Italy e le Marche sono il meglio della qualità del nostro Paese e possono offrire un’esperienza gratificante.
Sono stimati fra 4 e 5 mila gli sfollati delle Marche dopo il terremoto del 28 ottobre che vanno sistemati in hotel o strutture alternative.Ieri sera sono stati trasferiti in alberghi della costa, a Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, 583 persone: 18 da Castelsantangelo sul Nera, 30 da Fiordimonte, 122 da Pievebovigliana, 252 da Pieve Torina, 161 da Visso. Lo rende noto il Centro di coordinamento regionale. I trasferimenti proseguono in collaborazione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile e su segnalazione dei sindaci. Molti gli aspetti di cui tenere conto in queste operazioni: le condizioni di salute dei terremotati, disabilità, fragilità di vario tipo, la frequentazione delle scuole, che non può essere interrotta. La priorità è la tutela dei tessuti sociali delle singole realtà coinvolte nel terremoto. Le Ferrovie dello Stato faranno arrivare nel pomeriggio nella stazione di Fabriano 5 vetture letto in grado di ospitare fino a 250 persone (ANSA).
Dopo le forti scosse del 26 ottobre (di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18) che hanno attivato zona al confine tra Marche e Umbria a nord dell’area attivata il 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato oltre 900 eventi: sono più di 80 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 5 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5. Mappa della parte settentrionale della sequenza sismica dal 24 agosto al 28 ottobre 2016 (ore 10.00). La stella bianca è l’evento di magnitudo 5.4 del 24 agosto. Le due stelle rosse sono i terremoti avvenuti il 26 ottobre di magnitudo ML 5.4 alle ore 19.10 (stella più a sud) e di magnitudo 5.9 alle ore 21.18 (la stella più a nord). Questi i dettagli dei terremoti più forti: Per quel che riguarda la sequenza complessiva, dal 24 agosto 2016, sono stati localizzati oltre 19000 eventi, in un’area che si estende per più di 60 chilometri in direzione NNO-SSE lungo la catena appenninica: sono circa 330 quelli di magnitudo compresa tra 3 e 4, 20 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 4 quelli di magnitudo maggiore di 5.
Due sole attività commerciali rimaste parzialmente attive (la pizzeria Il Cortile e l’Angolo del Pane), Via Roma e Via del Castello zone rosse interdette al transito anche pedonale, negozi chiusi anche nella zona della piazza Vittorio Veneto, la caserma dei Carabinieri inagibile, Il Comune inagibile, le attività di ristorazione e di accoglienza turistica con le strutture fortemente danneggiate, il vicino motel Carnevali chiuso così come il supermercato, le frazioni tutte indistintamente a terra e infine le Chiese tristemente chiuse.Pievebovigliana è stata colpita al cuore e ridotta quasi a paese fantasma."Sarà una ripresa difficilissima - dicono dal Comune della cittadina - e saranno necessarie tutte le forze fisiche e morali per rivedere la luce. le abitazioni in primis senza dimenticare le attività economiche che rappresentano il futuro. Ci proveremo insieme agli amici di Fiordimonte e degli altri marchigiani oggi in grande difficoltà! Ci aiuterà anche Sant’Emidio che i nostri nonni ci invitavano ad invocare! Ieri nella piazza di Pieve , di fronte all’edificio comunale, si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato i sindaci Luciani e Citracca insieme all’avvocato Costanzi della Regione Marche per chiarire le modalità assistenziali per i cittadini che non hanno più una abitazione disponibile e le procedure per ottenere la verifica degli immobili danneggiati".
Fermati due sospetti stamani, intorno alle 12, un rumeno e un moldavo ad Ussita. La Polizia della Questura di Macerata e del Reparto Mobile di Padova ha sottoposto a controllo i due giovani di 24 e 26 anni i quali, privi di validi documenti di identificazione, si aggiravano con fare sospetto.Uno dei due giovani, di nazionalità moldava, regolarmente soggiornante in Italia, risultava gravato da svariati precedenti penali anche per reati contro il patrimonio motivo per cui gli agenti decidevano di approfondire il controllo estendendolo anche al veicolo che avevano posteggiato nelle vicinanze. All’interno dell’auto, sui cui vetri erano presenti adesivi di varie associazioni sanitarie ed ambientali visibili dall’esterno, venivano rinvenuti degli arnesi come cacciaviti, pinze ed altro. Inoltre i due giovani avevano in tasca, una ciascuno, due ricetrasmittenti perfettamente funzionanti e sintonizzate sullo stesso canale. I due non sono stati in grado di fornire giustificazioni plausibili per il materiale in loro possesso come non erano in grado di fornire giustificazioni credibili circa la loro presenza in quella zona duramente colpita dal sisma visto che entrambi sono residenti in provincia di Roma.Per quanto sopra, i due sono stati accompagnati in questura e denunciati in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità per essere entrati in una zona interdetta.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'onorevole Emanuele Lodolini (Pd):"Massimo sostegno alle comunità colpite dalle scosse, ai Sindaci.Spero che in Europa si rendano conto di quanta cura abbia bisogno il nostro Paese. Il piano #CasaItalia del Governo ci fa fare un salto culturale perché per la prima volta un Governo riconosce che "prevenire è meglio che curare". Deve partire subito. La sicurezza non può aspettare un minuto di più.Mettere finalmente in sicurezza le nostre scuole, le case, gli ospedali, gli edifici pubblici, per noi non è una "spesa improduttiva", per noi è una necessità.Mentre l'Europa è impegnata a scrivere lettere noi ancora una volta abbiamo avuto paura e i vigili del fuoco e tutto il sistema della Protezione civile hanno dato nuova e ulteriore prova di efficienza e tempestività nelle operazioni di soccorso.In un Paese dal suolo fragile e a rischio sismico come il nostro, è necessaria una politica di prevenzione sul lungo periodo che deve partire dall’estensione e dal rafforzamento del sisma bonus e dell’ecobonus per i privati, gli interi edifici, e le imprese. Accanto alla necessaria azione di ricostruzione, su cui un decreto è all’esame del Parlamento, vanno rinforzate le misure che il Governo ha già previsto nella Legge di Bilancio e legate al progetto Casa Italia. Un’occasione per rilanciare anche un’edilizia legata alla sicurezza, all’innovazione, alla qualità".Le dichiarazioni dell'on. Lodolini sono state riportate anche dal Financial Times.
Il sisma che mercoledì 26 ottobre ha colpito di nuovo pesantemente i territori del Centro Italia non ha risparmiato due luoghi simbolici della Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia. Oltre alle chiese seriamente danneggiate in cui si stanno effettuando i controlli specifici, ad essere state lesionate dalle numerose e violente scosse nel territorio sono state la Domus Laetitiae e la Domus Monte Bove, situate in località Frontignano di Ussita, una delle zone più interessate dal terremoto. Sede di esercizi spirituali per il clero e i gruppi laici la prima, casa data solitamente in autogestione la seconda, dopo un primo controllo in attesa dei sopralluoghi più approfonditi da parte della Protezione civile, i danni registrati appaiono di notevole entità. Assieme al fattore materiale, inoltre, ne va considerato anche il valore morale, soprattutto se si tiene conto dell'alto valore che queste strutture, punto di riferimento per tante famiglie e per i campiscuola giovanili, rappresentano per l'intera comunità diocesana quale spazio di spiritualità condivisa.«Quella che si vede nella foto - ha dichiarato il Vescovo S.E. monsignor Nazzareno Marconi - è l'entrata della cappellina della Domus Laetitiae: è impossibile entrarvi se non accompagnati in condizioni di assoluta sicurezza, ma ad un primo colpo d'occhio lo scenario appare evidentemente compromesso. Alle nostre Domus - ha aggiunto - siamo particolarmente legati, in quanto costituiscono, per quel contesto, l'unica presenza significativa in termini di valorizzazione dell'ambiente montano e di servizio efficiente. La Diocesi, ferita in questo momento da una calamità naturale, non equivale solo a chiese da ricostruire, ma anche a contesti come questi, di formazione pastorale e di impiego lavorativo».
'Ho cento sfollati ricoverati in un capannone privato, il Municipio inagibile, la scuola e tutte le chiese chiuse, ma qui non s'è visto nessuno: due tecnici della Protezione civile che sono andati via subito, e a levare le macerie ci devo pensare io...''. E' arrabbiato il sindaco-farmacista di Caldarola Luca Giuseppetti, primo cittadino di un borgo di 1.800 abitanti famoso per il Castello Pallotta, un edificio del 500 (''abbiamo dovuto chiudere pure quello'') già toccato dal sisma del 24 agosto e lesionato dal terremoto del 26 ottobre, ''che ha avuto un epicentro a 10 km da qui''. ''Per le istituzioni - sbotta il sindaco - sembra che Caldarola non esista: chiamo i vigili del fuoco di Macerata ma il centralino è sempre occupato. Se poi rispondono non hanno una gru da mandare. Per gli sfollati ci siamo dovuti organizzare con brande e lettini, ma la situazione delle case peggiora di giorno in giorno con le nuove scosse''. (Ansa)(Foto Quinto Brandi)
Nell'economia del territorio maceratese colpito dal terremoto di ieri rischia di subire un "trauma importante" una delle 'aziende' più rilevanti, se non la più rilevante: l'Università di Camerino, uno degli Atenei con più antica tradizione in Italia e nel mondo (fu fondata come studium generale nel 1336). La preoccupazione l'ha espressa il rettore Flavio Corradini nell'incontro con il premier Matteo Renzi, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani.Corradini ha preso la parola per ribadire la necessità che l'Università riparta subito: "L'obiettivo è ricominciare quanto prima, mi piacerebbe che si potesse fare addirittura in una settimana. Questa mattina ho fatto un giro di tutti i dipartimenti e credo si possa fare. Se non ce la facciamo subiamo un trauma importante, non solo per i nostri ragazzi e le nostre ragazze, ma per tutto il territorio. Fermare l'università significa rallentare tutta l'attività economica di un territorio". (Ansa)
Civitanova accoglie gli sfollati di Visso e Castelsantangelo sul Nera.Il primo pullman è partito da Visso, secondo lo schema predisposto dalla Protezione civile che ha preferito non rimontare le tendopoli, in considerazione della stagione e delle basse temperature. "Sinora hanno aderito 120 persone - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, ma domani aumenteranno, qualcuno ha preferito rinviare la partenza a domani per organizzarsi meglio e stanotte dormirà presso parenti o amici, in paesi vicini".Poi a Civitanova è arrivato un pullman di cittadini di Castelsantangelo che sono stati accolti dal sindaco Corvatta e ospitati all'hotel Velus. Il più anziano degli sfollati ha 90 anni e si chiama Luigi. Fra di loro, anche la titolare del bar ristorante Il Navigante, chiuso per i danni causati dal terremoto. Dopo essersi sistemati nelle camere, hanno cenato a Donoma. Altri arrivi sono previsti per venerdì.
Paura nelle palestre del maceratese dove ieri si è giocato il turno infrasettimale del campionato di serie D di pallavolo.Durante il match Futura Tolentino vs Volley Angels il panico causato dal sisma è stato ripreso da un cellulare, il video è stato pubblicato su più siti. Le giocatrici e gli spettatori hanno abbandonato di corsa il palazzetto, l'ultimo a lasciare il campo da gioco è stato l'arbitro che ha anche deciso di continuare il match dieci minuti dopo la forte scossa. L'allenatore di Tolentino Giuliano Santangelo ha subito la stessa sorte alla prima scossa, quando era in panchina nella partita under 16 tra la sua squadra, sempre la Futura Tolentino e l'Helvia Recina Macerata, anche in questo caso, nonostante il terrore delle giovani l'arbitro ha deciso di continuare l'incontro.Alla palestra Patrizi di Recanti il match di serie D è stato invece interrotto dal sisma della sera. Dopo la scossa giocatrici e tifosi sono usciti dalla palestra sotto la pioggia battente ed è calato il buio nella città per circa dieci minuti, a quel punto il giudice di gara ha dichiarato la sospensione del match che verrà replicato a data da destinarsi.Oggi, la FIPAV regionale e quella provinciale hanno decretato la sospensione di tutte le gare della giornata e a breve verrà comunicato come provvedere per le partite previste nei prossimi giorni. Molte palestre sono chiuse altre sono messe a disposizione della cittadinanza, quindi sarà difficile poter proseguire la normale attività delle società nei prossimi giorni.[video width="1280" height="720" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/10/Terremoto-in-palestra-la-paura-www.volleyball.movie-www.volleyball.it_.mp4"][/video]Fonte Volleyball.it
Inagibile anche il Punto di Primo Intervento dell'ospedale di Tolentino. Per far fronte alle emergenze, in attesa che domani si cerchi di porre rimedio alla situazione, in serata è stato allestito un Pma (Punto Medico Assistito), una sorta di grande tenda con dieci posti letto e le strutture necessarie per il primo intervento, nei pressi dell'ingresso del punto prelievi, di fronte alla statua di Padre Pio.Nel frattempo, il piazzale dell'ospedale si è riempito di camper di cittadini che hanno deciso di trascorrere la notte fuori casa.
Più di 350 persone rimaste senza una casa, a cui occorre garantire alloggio e ospitalità in queste ore d’emergenza, poi centinaia e centinaia di richieste di sopralluogo per verificare la staticità degli edifici pubblici e privati. Sono questi i numeri del terremoto a San Severino Marche. Il sisma è arrivato, ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale che era comunque iniziata nonostante la scossa delle 19,10. In piena discussione l’Assise è stata interrotta dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, che ha deciso di sospenderla per consentire al sindaco, Rosa Piermattei, e agli assessori di attivare immediatamente il Centro Operativo Comunale e il primo centro di accoglienza per i senzatetto presso il palasport “Albino Ciarapica”. Per dare assistenza fin dalla prima notte sono stati poi attivati altri due centri presso il Circolo tennis di via Fiera e ai giardini pubblici del rione Di Contro. Senza fine i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali, intervenuti insieme alla polizia municipale, ai carabinieri e ai volontari della Protezione Civile, che hanno interessato prioritariamente le scuole e gli edifici considerati strategici, compreso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove, in mattinata, si è svolto un summit alla presenza del sindaco Piermattei, del direttore di presidio, Giovanna Faccenda, del responsabile dell’ufficio tecnico dell’Area Vasta 3 Asur, Marco Sabbatini, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, del tecnico incaricato dal Comune, Giorgio Giorgetti, e dei responsabili delle Unità Operative di Ginecologia e Medicina, Vincenzo Felicioli e Nazzareno Oddi. Completamente funzionanti, hanno lavorato anche oggi, le sale operatorie e i vari reparti che sono sempre restati aperti dando accoglienza anche ai malati arrivati dall’ospedale di Matelica evacuato a causa del sisma. La direzione medica ha aperto il terzo piano per ospitare i pazienti in lunga degenza mentre un ulteriore sopralluogo tecnico ha permesso, dalla tarda mattinata, la riapertura di alcune camere chiuse, in via precauzionale, nei giorni scorsi.“Fino a ieri l’altro in Comune erano arrivate – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – 1.025 istanze di richieste di sopralluogo. Ne erano stati effettuati 856 che avevano portato ad emettere 50 provvedimenti di inagibilità e 71 di parziale inagibilità o di agibilità con provvedimento. Ci sono mancate squadre abilitate Aedes per svolgere i sopralluoghi definitivi dopo il terremoto del 24 agosto e adesso siamo daccapo. Questi numeri, in poche ore, potrebbero addirittura raddoppiare. Stiamo vivendo un dramma con tantissimi settempedani senzatetto. I tecnici hanno effettuato, a più riprese, diversi controlli sui plessi scolastici. Finora non è stata registrata alcuna situazione di allarme tuttavia, a tutela degli alunni, dei docenti e del personale, riteniamo di dover continuare con estrema cura le verifiche. Per questi motivi, ma anche per la diffusa paura più che è più che giustificata per via delle numerose scosse susseguitesi in così poche ore, ho ritenuto sospendere, sentito anche il parere dei dirigenti scolastici, ogni attività didattica fino al 2 novembre compreso in tutte le scuole di ogni ordine e grado e negli asili nido comunali. Intanto ci stiamo preparando a vivere un’altra notte con tante persone da ospitare. Abbiamo attivato Centri di accoglienza con brande e acqua al palasport “Albino Ciarapica”, alla vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” e alla scuola elementare di Cesolo”.
A San Ginesio la situazione è molto grave. Le due scosse di ieri 26 ottobre, soprattutto la seconda, hanno provocato crolli di parti di chiese ed edifici privati, particolarmente nel centro storico. Alcune strade di accesso al centro sono interrotte e la situazione viabilità è critica, tenuto anche conto che in precedenza erano state già chiuse strade di accesso al paese. Da Porta Ascarana è inibito l'accesso al centro poiché è crollata parte della facciata della Chiesa di San Francesco, fortunatamente in un momento in cui non vi erano nè auto nè pedoni. Le scuole sono state precauzionalmente chiuse, anche se dalle prime verifiche tecniche non hanno subito alcun danno. Le criticità aumentano di ora in ora, soprattutto per via delle continue segnalazioni di aggravamento delle lesioni ad abitazioni già danneggiate dal primo terremoto del 24 agosto, parecchie delle quali rese del tutto inagibili. San Ginesio, il "paese delle 100 chiese" , non ne ha più aperta neanche una. Perfino la ex chiesa ora Auditorium S.Agostino ha subito lesioni letali al suo interno. L'Auditorium aveva ben retto al sisma di agosto e fino a ieri era l'unica struttura per funzioni religiose, per concerti e per tutte le varie iniziative del paese.In pratica, a parte le scuole e le palestre, l'unica struttura pubblica ora agibile è l'ostello, ove per questa prima emergenza sono alloggiati gran parte degli sfollati, il cui numero è di ora in ora crescente. Tutti gli appuntamenti prossimamente in programma sono stati rimandati a data da destinarsi. Tra questi l'attesissimo #primachefacciafreddo - Concerto di solidarietà per San Ginesio che il prossimo week end doveva portare nel borgo la musica solidale di ben 25 band del calibro di Ginevra DI Marco, Dente, Gang, Paolo Benvegnù, Serena Abrami, ed altri musicisti perlopiù marchigiani con anche la musica celtica di Montelago Celtic Festical, con migliaia di persone pronte ad accogliere l'invito di solidarietà dell'amministrazione e delle associazioni sanginesine. Ma il terremoto, arrivato prima, non può spazzar via anche gli ultimi sogni! Il concerto di solidarietà per San Ginesio si terrà, è solo rimandato a data da destinarsi.
Sono Civitanova Marche (Macerata) o San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) le possibili destinazioni costiere degli sfollati del nuovo evento sismico che ha colpito in particolare la provincia di Macerata. Lo ha detto il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci.Il Comune di Civitanova Marche è stato contattato stamattina dalla Prefettura di Macerata per verificare le possibili disponibilità. Lo ha reso noto il sindaco Tommaso Claudio Corvatta. "Avevamo già offerto ospitalità dopo il terremoto del 24 agosto, ma non non era stata ritenuta necessaria. Ma in quell'occasione abbiamo creato un database con le disponibilità degli alloggi, ora lo stiamo implementando con i dati delle strutture ricettive e avremo un quadro più chiaro più tardi". Nessuna richiesta al momento invece per il Comune di San Benedetto del Tronto. "Comunque - sottolinea il sindaco Pasqualino Piunti -, siamo pronti a dare ospitalità a chi ne ha bisogno, come abbiamo fatto con gli sfollati di Accumoli". (Ansa)
Le fortissime scosse del 26 ottobre, il cui epicentro è fra i comuni di Castelsantangelo sul Nera Visso ed Ussita sono state avvertite in maniera violentissima anche a Treia, con danni ingenti in diverse zone del territorio.Si è verificato, infatti, il crollo parziale di un immobile in Via Montegrappa e l’aggravamento della situazione, già molto compromessa, del Santuario del SS. Crocifisso, in cui ci sono stati nuovi crolli: in particolare all’interno del Santuario si è verificata la caduta totale dell’intonaco della cupola, oltre al distacco della facciata e ad una gravissima lesione, sempre sulla cupola, visibile anche sul lato esterno.Ingenti danni si segnalano, inoltre, nella frazione di Passo di Treia e nelle zone rurali orientate verso l’epicentro. La Scuola Media di Treia, già inagibile, è stata ulteriormente e gravemente danneggiata.La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente; dopo la prima violenta scossa delle ore 19:10 e quella ancora più violenta delle ore 21:18 sono stati predisposti dei punti di raccolta per i cittadini che hanno deciso di passare la notte fuori dalle proprie case; palestre comunali e campo sportivo hanno ospitato diverse centinaia di persone. Oltre 1.000 persone hanno dormito fuori casa.Una prima rapida ricognizione è stata effettuata già nella serata del 26 ottobre.Alle ore 8.00 di questa mattina si è riunito il C.O.C. (Centro Operativo comunale) e sono state adottate, sotto la guida del Sindaco, le prime misure organizzative, fra cui i sopralluoghi dei tecnici comunali.Le attività di verifica sono iniziate dalle scuole, chiuse con ordinanza del Sindaco per la giornata odierna, in attesa degli esiti definitivi dei sopralluoghi; l’attività proseguirà presso gli altri edifici pubblici e privati, al fine di determinare un quadro il più possibile definito della situazione.Per segnalare situazioni di inagibilità o pericolo per le proprie abitazioni continua ad essere operativo il C.O.C., che sta organizzando anche quanto necessario per l’eventuale accoglienza e sistemazione temporanea delle persone, le cui abitazioni sembrano presentare lesioni più consistenti.Anche in questa occasione l’Amministrazione Comunale si è attivata richiedendo la disponibilità all’accoglienza da parte delle strutture ricettive del territorio.Le attività di verifica sulla staticità degli edifici pubblici e degli edifici privati segnalati come lesionati proseguiranno senza sosta.Un ringraziamento particolare va alla Protezione Civile che ha garantito la notte scorsa assistenza alla popolazione nei centri di raccolta e nel territorio comunale e continua ad offrire il proprio prezioso servizio a fianco della struttura comunale.I cittadini che volessero segnalare gravi danni alle proprie abitazioni (utilizzando il modulo aggiornato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente) e che abbiano necessità di accoglienza, sono pregati di contattare il Centro Operativo Comunale ai seguenti recapiti: 0733 218701 – 0733 218724 – comune@treia.sinp.net