È stato completato il trasferimento ad Ancona dell'archivio storico comunale di Visso, uno dei comuni della provincia di Macerata devastati dal terremoto. Sono stati così salvati 500 metri lineari di carte che coprono un periodo cronologico tra il XV e il XX secolo. Si tratta di pergamene, faldoni e registri.Una documentazione molto ricca, che conserva la memoria storica di Visso, e che ora si trova presso la sede dell'Archivio di Stato di Ancona. L'operazione è stata condotta dai tecnici delle squadre di rilevamento danni dell'Unità di crisi delle Marche, assistiti dai restauratori dell'Istituto centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio archivistico e librario, dal sovrintendente e dai funzionari della Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche e dal personale dell'Archivio di Stato di Ancona. Con loro i vigili del fuoco, i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, i militari dell'Esercito italiano e la Protezione civile di Ancona (ANSA).
Il via libera all'operazione moduli abitativi da installare sui luoghi del sisma al posto delle tende è contenuto nel nuovo decreto del Governo sul terremoto, inviato oggi alla firma del Quirinale.L'operazione moduli abitativi verrà portata avanti da Protezione civile, Regioni e Comuni delle zone colpite. I sindaci sono autorizzati a portare avanti le opere di messa in sicurezza dei centri terremotati, avvalendosi di imprese e professionisti e potendo assumere, a questo scopo, fino a 350 persone in un anno. Il decreto prevede anche misure a favore della ripresa delle attività economiche e produttive nelle zone del sisma: azioni sono riservate al settore agricolo, ma anche le imprese di altri comparti possono immediatamente presentare domanda per interventi urgenti che consentano loro di proseguire l'attività produttiva. Gli sfollati, temporaneamente alloggiati in comuni diversi da quelli di residenza, potranno votare per il prossimo referendum del 4 dicembre nel comune dove dimorano (ANSA).
Il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Stefania Giannini sarà lunedì pomeriggio all’Università di Macerata per incontrare il rettore e il corpo accademico e discutere sulle proposte presentate dall’ateneo al Miur al fine di superare i disagi subiti dalle scosse sismiche. Prevista la presenza anche delle altre autorità cittadine.Sarà, quindi, l’occasione per sottoporre alla rappresentante del governo alcune criticità che Unimc si trova ad affrontare. Le sedi didattiche sono rimaste agibili, ma per alcune aule, ora chiuse, saranno necessari degli interventi di consolidamento. E’ stato necessario, invece, abbandonare Villa Cola, sede del prestigioso Istituto Confucio e della Scuola di Studi Superiori Leopardi, una delle sedi del dipartimento di economia e diritto in via Crescimbeni e l’Auditorium San Paolo in piazza della Libertà, mentre è solo parzialmente accessibile palazzo Ciccolini, dove sono dislocati alcuni uffici amministrativi. L’aula magna e l’aula abside, due tra gli spazi più rappresentative dell’ateneo, hanno bisogno di immediati interventi.Con il ministro verrà affrontato un altro problema che sta emergendo, legato alle abitazioni private prese in affitto dagli studenti. Al servizio di sopralluogo gratuito messo in piedi dall’Ateneo sono arrivate in questi giorni circa cento richieste di verifica. Nonostante l’impegno profuso dall’ateneo, al momento è difficile trovare soluzioni alternative, perché il mercato degli affitti, ridimensionato per via dei danni alle abitazioni, è quasi del tutto esaurito e molti studenti rischiano di non poter rientrare per continuare il proprio percorso formativo.
Anche se i media nazionali sembrano essersi già dimenticati della immane tragedia che ha colpito il popolo marchigiano, della provincia di Macerata in particolare, con la sequela interminabile di scosse che hanno devastato luoghi fisici e sconvolto l’esistenza di migliaia di persone, sono tanti coloro che si stanno adoperando per un rapido ritorno alla normalità. Tanti cittadini hanno avuto la casa lesionata o addirittura inagibile, ma il sisma non ha affatto risparmiato le attività produttive, le cui strutture, in alcuni casi, sono diventate inagibili. Fra queste l’Antica Fornace, storico locale di Treia, che ha avuto danni ingenti all’immobile che ospita il ristorante e le camere, dichiarato inagibile già dopo il sisma del 24 agosto.Il titolare, Gilberto Cartechini, non ha perso tempo ed ha individuato, in sinergia con l’Amministrazione comunale, una soluzione al problema: un luogo in cui trasferire la sede della propria attività.La scelta è caduta sulla bella struttura, posta nel centro storico di Treia, che ha ospitato in passato “Le antiche mura”, locale che è stato in passato un punto di riferimento della ristorazione treiese.Oggi quella struttura torna a nuova vita, assumendo il marchio “Antica Fornace”.Dopo un intensissimo lavoro, questa è la prima attività che riparte e riapre oggi, 11 novembre, senza una cerimonia di inaugurazione; la scelta non è casuale, poiché vuole essere il segno della forte volontà di ripartire dal punto in cui si era stata costretta a fermarsi.Ieri sera Cartechini ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Treia e tutti coloro che hanno contribuito, con la propria collaborazione, a completare in tempi record, la sistemazione dei locali della nuova sede, che non ha avuto alcun danno a seguito del terremoto.Il Sindaco Capponi esprime soddisfazione per questo grande risultato, certo che questo sia un primo passo importante per il ritorno alla vita della Città di Treia.
"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)
Un pugno al mento, non forte e un colpo a livello della regione occipitale, che ha provocato "il grave trauma encefalico" causa della morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il 36enne richiedente asilo nigeriano deceduto a Fermo lo scorso luglio dopo una colluttazione con l'ultrà Amedeo Mancini.I due colpi vengono rilevati nella relazione del medico legale Alessia Romanelli, consulente della Procura di Fermo, depositata nei giorni scorsi. Una caduta all'indietro, impattando con il capo a terra, viene ritenuta la dinamica "maggiormente attendibile". Dalla perizia emerge che il capo di Emmanuel è stato raggiunto da un colpo "all'ovoide facciale in regione mentoniera, compatibile con un pugno", dall'energia contusiva di "grado moderato", tanto che l'apparato dentario appare "indenne da lesioni traumatiche". In sostanza, secondo il perito, Emmanuel non sarebbe stato ucciso dal pugno al volto e neppure da un colpo inferto da dietro con il segnale stradale mobile. (Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo"In esito ad istanza proposta dall’INPS, quale unico creditore, e relativa ad un credito rateizzato dalla società attraverso accordo raggiunto con la concessionaria Equitalia, il Tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della Tombolini Industrie srl e della Eugenio Tombolini SpA.La sentenza è pervenuta ieri in maniera del tutto inattesa: si ritiene infatti che l’intervenuta rateazione del credito con la Concessionaria Equitalia S.pA. abbia eliminato il presupposto (l’esistenza di un debito scaduto) necessario ed indispensabile per qualsivoglia dichiarazione di fallimento.Una decisione che ha portato alla emissione dei suddetti provvedimenti con la chiusura delle aziende in un momento di massima produzione, con le linee produttive sature fino a fine febbraio di ordini da dover consegnare, con il rischio della perdita di oltre 150 posti di lavoro, più un indotto rilevante, con il rischio della perdita di affidabilità e di immagine sia della famiglia che delle società.Le società stanno già predisponendo il reclamo che verrà depositato entro pochissimi giorni con istanza di sospensiva della predetta sentenza.Allo stesso tempo la Tombolini Industrie srl formulerà richiesta ai Curatori perché si autorizzi, nei termini di legge, la continuazione temporanea dell'impresa al fine di garantire piena tutela ai fornitori, ai dipendenti, ai clienti e da ultimo alla stessa Tombolini Industrie come impresa che opera da 50 anni i cui asset aziendali ed il cui avviamento non possono e non devono esser comunque pregiudicati.Le aziende, i sindacati CGIL, CISL e UGL, i Sindaci di Urbisaglia e Colmurano e Confindustria Macerata auspicano che tale vicenda possa trovare al più presto un epilogo positivo attraverso l’immediato accoglimento della richiesta di continuazione temporanea dell’attività d’impresa".(foto da http://favenue.ru/data/wysiwyg/%D0%A4%D0%B0%D0%B1%D1%80%D0%B8%D0%BA%D0%B0-Tombolini.jpg)
È delle 19 di oggi pomeriggio l'annuncio, da parte della fonica del comune di Macerata, che avvertiva di non utilizzare l'acqua per uso potabile a San Claudio e a Piediripa.Nelle due frazioni sono state posizionate due autobotti dalle quali i cittadini possono attingere l'acqua da utilizzare per scopi potabile.(servizio in aggiornamento)
Sono terminati i sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile nelle scuole del Comune di Macerata. Sono risultate agibili le scuole primaria e infanzia di Rione Vergini, primaria e infanzia di Villa Potenza, scuole primaria e media annesse al Convitto Nazionale attualmente ospitate nell’edificio scolastico di via Barilatti.Queste scuole riapriranno già da lunedì prossimo. Il 14 novembre riapriranno anche la scuola infanzia di Sforzacosta, che necessita di interventi di poco conto, e la scuola dell’Istituto San Giuseppe.Sono già stati avviati i lavori necessari per riaprire l’Istituto Salesiano che ospita la media Mestica e la primaria Montessori e si prevede che le lezioni potranno avere inizio il prossimo 21 novembre.Per quanto riguarda la situazione della Dante Alighieri l’Amministrazione ha concordato con la Dirigente Scolastica e con la Provincia un piano che consente di ridurre al minimo indispensabile il ricorso ai turni pomeridiani. Le classi della Dante Alighieri saranno ripartite presso la scuola media Fermi e presso i locali di via Barilatti ex Pannaggi. In questo modo si riuscirà ad assicurare il regolare svolgimento delle lezioni di mattina. Occorrerà una quindicina di giorni per la preparazione delle aule e in questo lasso di tempo le lezioni, la cui ripresa è comunque fissata per il 14 novembre, si terranno di pomeriggio presso l’ITAS di Macerata.
"Ho dormito tre mesi nel modulo abitativo dopo che il sisma del 2012 mi ha spazzato via casa e stalla e, quando ho visto gli agricoltori marchigiani che stavano vivendo la mia stessa situazione, ho ritenuto giusto donare la struttura a chi in questo momento ne aveva più bisogno".Lo ha detto Giorgio Caprari, allevatore di Rolo, il paese della provincia di Reggio Emilia che nel 2012 è stato epicentro del terremoto dell'Emilia Romagna, nel consegnare la sua "casetta" all'azienda Ansovini di Cessapalombo, uno dei comuni maceratesi colpiti dal sisma di ottobre. L'iniziativa, nata da un contatto tra i due allevamenti, è stata organizzata dalla Coldiretti di Macerata e dalla federazione reggiana. Giorgio ha tenuto ad essere presente di persona assieme alla moglie Elisa, tra l'altro al nono mese di gravidanza. Un ideale abbraccio tra chi ha vissuto il dramma del terremoto, riuscendo comunque a risollevarsi, e chi sta lottando per non abbandonare la propria azienda (ANSA).
Iniziativa di solidarietà a San Severino Marche presso la mensa attigua al Palazzetto che ospita gli sfollati colpiti dal sisma, dove oggi si è tenuto un pranzo a base di pesce per 300 coperti organizzato dall'Asso Ittico (presente il presidente Giuliano De Santis) - che rappresenta, grossisti, ristoratori, commercianti al dettaglio di pesce e ambulanti che si forniscono dal Mercato Ittico di Civitanova Marche – insieme ai rappresentanti delle due marinerie civitanovesi “Casa del Pescatore” (presente il presidente Giuseppe Emili) e “Associazione dei produttori della Piccola Pesca” (presente il presidente Francesco Gentile).Le marinerie hanno fornito il pesce e va sottolineato che nella storia di Civitanova Marche è la prima volta che si uniscono tutte le categorie di produttori e commercianti per collaborare a realizzare iniziative di solidarietà, fatto questo riferito con soddisfazione dai presidenti presenti.“Il mare continua ad aiutare la montagna” è il nome dell'iniziativa coordinata da Primo Recchioni e dall'Amministrazione comunale di Civitanova Marche, presente il vicesindaco Giulio Silenzi, che è stata portata avanti per cinque volte a Pescara del Tronto e oggi a San Severino Marche. Tale iniziativa vedrà una fornitura di pesce ogni settimana in un comune diverso della nostra provincia di Macerata, colpito dal dramma del terremoto.Un piccolo gesto, considerati i bisogni di questi territori, ai quali vogliamo far sentire la nostra vicinanza in quanto fratelli colpiti da un drammatico evento.Il menu comprendeva un primo piatto con pasticcio con gamberi rosa; un secondo piatto di brodetto a chilometri zero con seppie, pannocchie, gattucci e razze; dolci e crostate offerte da Andrea e Marco del ristorante Sandwich Time che ha curato anche la cottura del pesce.
Nella mattinata di oggi i rappresentanti regionali delle sigle sindacali CGIL, Cisl e Uil, delle associazioni di categoria e di Confindustria Marche hanno incontrato il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini nella nuova sede del Rettorato al Campus universitario.“Era importante che anche le parti sociali, sindacati e associazioni di categoria, - ha dichiarato il segretario generale di Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - fossero vicine all’Università di Camerino. Siamo convinti che l’Università di Camerino sia una infrastruttura della cultura e della conoscenza strategica per questo territorio e per la rinascita di tutta l’area interna: per questo ci siamo impegnati a un monitoraggio costante e a incontri periodici, nonché a sostenere, con una sottoscrizione che stiamo facendo in tutta Italia, progetti di sviluppo e di consolidamento dell’Università di Camerino”.“È incredibile che l’Ateneo, sotto la guida del Rettore Corradini, - ha dichiarato il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli - sia riuscito a ripartire già a poche ore dal sisma. L’Università di Camerino è un patrimonio che noi marchigiani sentiamo un po' tutti nostro, ed è un patrimonio che non possiamo assolutamente permetterci di perdere. Faremo quindi tutti gli sforzi per sostenere le iniziative che vorrete mettere in campo per accogliere, ancora meglio di prima, gli studenti e farli crescere, trasformare il disastro in opportunità affinché Camerino diventi torni ad essere il polo culturale e scientifico di eccellenza che è sempre stato”.“È per noi una grande soddisfazione – ha sottolineato il Rettore Corradini – che i rappresentanti delle parti sociali e del sistema produttivo della nostra Regione Marche abbiano voluto manifestare la loro vicinanza al nostro Ateneo. Voglio esprimere loro un sentito ringraziamento: in questo momento è per noi fondamentale poter contare sul sostegno di tutti coloro con i quali abbiamo sempre attivamente collaborato per poter proseguire ad attuare la nostra mission, che è quella di formare giovani preparati da inserire prontamente nel mercato del lavoro”,Al termine del lungo incontro, tutti i partecipanti insieme al Rettore, hanno indossato la maglietta del progetto #ilfuturononcrolla, volto a sostenere la costruzione di un campus internazionale per studenti meritevoli.
La società Quadrilatero Marche-Umbria, il Comune di Civitanova Marche e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno sottoscritto oggi la convenzione che prevede l’eliminazione di tre passaggi a livello sulla linea ferroviaria Civitanova-Albacina e definisce modalità e termini per la realizzazione delle relative opere sostitutive.Erano presenti per l'Amministrazione comunale il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, gli assessori Marco Poeta e Cristiana Cecchetti, i consiglieri comunali Ivo Costamagna, Piero Gismondi e Pier Paolo Rossi, il segretario generale Piergiuseppe Mariotti, per Quadrilatero Spa il presidente Guido Perosino. C'erano inoltre il sindaco di Foligno nonché presidente della provincia di Perugia Nando Mismetti, accompagnato dal consigliere comunale Luca Bellagamba, il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari, per Rete ferroviaria italiana il responsabile nazionale del programma soppressione passaggi a livello Gianluigi De Carlo e il direttore territoriale Stefano Morellina. Presenti anche i progettisti dell’opera, Giambattista Devoli di Rte ferroviaria italiana e il dirigente del comune di Civitanova Marche Stefano Stefoni.“Un momento storico per la città – ha dichiarato il sindaco Tommaso Claudio Corvatta dopo la firma nella Sala della Giunta comunale - che sancisce il via al superamento definitivo del problema dei problemi in ambito di viabilità per Civitanova. La rotatoria e il superamento dei passaggi a livello rappresentano un risultato fondamentale e comporteranno un riflesso positivo su tutto l'asse viario della Provincia”.I passaggi a livello oggetto di convenzione, nel centro urbano di Civitanova Marche, sono ubicati rispettivamente: su via Martiri di Belfiore (ex strada statale 16 Adriatica); su strada del Casone o Molino e su via Einaudi. La convenzione prevede che le opere sostitutive saranno realizzate a cura e spese della società Quadrilatero per il passaggio a livello di via Martiri di Belfiore, mentre il Comune di Civitanova Marche si occuperà degli altri due attraversamenti di strada del Casone o Molino e via Einaudi con un contributo finanziario da parte di RFI pari a 1 milione di euro.Il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari considera la convenzione “un altro prezioso tassello nel completamento di un'infrastruttura basilare. Dall'apertura della Superstrada 77 Civitanova Foligno abbiamo potuto notare il rilevante flusso di mezzi dall'entroterra e in particolare dall'Umbria, che richiede uno sbocco adeguato al termine di questa strada. Un grazie va al viceministro delle infrastrutture Riccardo Nencini, che è sempre stato un interlocutore attento per concretizzare l'opera”.Nel dettaglio, per eliminare il passaggio a livello di via Martiri di Belfiore, la società Quadrilatero realizzerà un sottopassaggio - in corrispondenza dell’attuale attraversamento - e le relative viabilità carrabili e pedonali per la connessione alla viabilità esistente. La carreggiata sarà formata da due corsie da 3,75 metri ciascuna e da un marciapiede sopraelevato rispetto al piano viabile. Sarà inoltre realizzata una strada che consentirà il transito dei veicoli in entrata e uscita dalle abitazioni che si affacciano sulla strada dell’attuale passaggio a livello.“L’eliminazione del passaggio a livello – ha affermato l’Amministratore Unico di Quadrilatero Marche-Umbria SpA, Guido Perosino - unitamente alla rotatoria di raccordo tra la SS77 e la SS16, che sarà realizzata in corrispondenza dell’attuale incrocio a raso con semaforo, determinerà un significativo miglioramento della viabilità di deflusso dalla nuova SS77, consentendo un migliore accesso al centro abitato di Civitanova Marche. Va riconosciuta al sindaco Corvatta una grande tenacia nel perseguimento di questo obiettivo. L'inaugurazione della SS77 di qualche mese fa è stato un momento importantissimo, ora va risolta la problematicità dell'innesto di questa strada. Per quanto riguarda il finanziamento dell'opera, attendiamo notizie positive nei prossimi giorni dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), siamo in dirittura d'arrivo. I fondi saranno gestiti dall'Anas o da Quadrilatero. Non voglio sbilanciarmi con le date, ma considerati i tempi necessari per l'appalto, possiamo ipotizzare che prima della fine del prossimo anno il cantiere partirà. In questi mesi difficili per queste terre colpite dal demonio del terremoto, questa strada è un'infrastruttura preziosa per consentire i soccorsi e per evitare che le aree danneggiate rimangano isolate”.In sostituzione dell’attuale passaggio a livello su via del Casone o Molino, il Comune realizzerà un sottovia e una viabilità di collegamento alla viabilità esistente per una lunghezza di 1,15 km, comprese due rotatorie su via Dante Alighieri e su via del Casone. La carreggiata sarà formata da due corsie di 4 metri ciascuna e da due marciapiedi sopraelevati rispetto al piano viabile.Infine, in sostituzione del passaggio a livello su via Einaudi il Comune realizzerà un sottovia con due corsie di 4 metri ciascuna e un marciapiede sopraelevato rispetto al piano viario. L’intervento prevede anche il prolungamento del sottopasso oltre la sede ferroviaria e la rimodulazione della viabilità locale con lo spostamento di via Gronchi dalla posizione attuale a parallela alla ferrovia in modo da poter gestire tutte le direzioni dei flussi di traffico.Presente alla firma della convenzione anche il sindaco di Foligno, nonché presidente della provincia di Perugia, Nando Mismetti: “Ho voluto esserci per rimarcare il valore di questa convenzione e delle opere che verranno realizzate per tutto il sistema di collegamento umbro-marchigiano. La SS77 era un obiettivo già dal dopoguerra, sono passati 70 anni, ma ci siamo arrivati ed ora questa arteria fondamentale consente anche di riprogettare un nuovo sistema di relazioni economiche e sociali tra l'entroterra e la costa”.Per quanto attiene alle attività di propria competenza, la Società Quadrilatero ha già provveduto alla formalizzazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della richiesta di finanziamento. Inoltre, a seguito della firma della convenzione e ottenuta la necessaria autorizzazione dal MIT/CIPE, Quadrilatero procederà ad integrare ed omogeneizzare il progetto della rotatoria comprendendo l’intervento relativo al sottopasso ferroviario, da trasmettere al MIT e successivamente al CIPE, per l’approvazione ed il finanziamento.Anche l'ingegner Gianluigi De Carlo apprezza “la determinazione e l'insistenza del sindaco Corvatta, non credevo che saremmo arrivati fino a questo punto. Riteniamo importante questo accordo che andrà ed eliminare quelle interferenze tra infrastrutture stradali e ferroviarie ancora esistenti. L'aspetto primario che ci spinge al superamento dei passaggi a livello è quello della sicurezza e con la convenzione sottoscritta oggi a Civitanova ne andremo ad eliminare ben tre”. Ivo Costamagna, consigliere delegato alle grandi infrastrutture, ritiene che “sia vicina alla chiusura una fase storica. La superstrada, specie in questi tempi difficili segnati dal terremoto, è fondamentale anche per salvare vita e portare speranza. Una grande arteria ha bisogno di uno sbocco adeguato, altrimenti Civitanova si congestionerebbe in modo irreversibile. Oggi si compie un passo importante, ne servono ancora altri per arrivare a conclusione dell'iter”.Stefano Morellina direttore territoriale Rete ferroviaria italiana, rispondendo ai giornalisti, ha sottolineato che “I passaggi a livello hanno un sistema radar che alla chiusura rileva tutti gli oggetti esterni. Quando le sbarre si chiudono, se qualcuno tenta l'attraversamento o prova a forzare l'accesso, il radar avverte un problema e blocca tutto per verificare le condizioni di sicurezza, il segnale viene ripristinato una volta ultimato il controllo. E' quindi una sciocchezza che l'abbassamento o innalzamento delle sbarre dipenda da personale di stanza a Bari. E' tutto automatizzato, Rfi dispone del più avanzato sistema al mondo come requisiti di sicurezza”.
Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche".
Una vicenda che deve essere ancora chiarita ma che rischia di provocare un enorme danno di immagine dallo storico Hotel 77 di Tolentino si è verificata nei giorni scorsi, quando alcuni agenti di polizia ospiti della struttura a seguito dell'emergenza terremoto, hanno dovuto fare ricorso alla guardia medica dopo aver accusato problemi gastro-intestinali. Nessuna correlazione certa fra i malori e il vitto del ristorante del 77, ma il giorno dopo è arrivata in massa una maxi ispezione di Nas e Asur a seguito della quale la cucina dell'albergo è stata chiusa per pochissimi giorni. A spiegare l'accaduto è il direttore dell'Hotel 77, Renato Mari, in una nota diffusa alla stampa"In merito agli articoli di stampa che riguardano vicende relative all'Hotel 77, il direttore Renato Mari precisa quanto segue: il numero di agenti di polizia che hanno richiesto visita medica nella serata di martedì è di sei, come confermato dalla dirigente Asur che sta seguendo la vicenda, e non di quindici come erroneamente apparso sulla stampa da quando è iniziata l'emergenza terremoto, l'Hotel 77 distribuisce un numero di pasti che oscilla fra i 200 e i 250 al giorno, compresi quelli destinati alle persone che sono state fatte evacuare dalle proprie abitazioni e sono alloggiate nel nostro albergo. Curiosa la circostanza che appena cinque persone abbiano avuto presunti problemi relativi al vitto distribuito che, lo ricordiamo, è a menù fisso e quindi uguale per tutti gli ospiti risulta attualmente tutto da dimostrare il rapporto causa-effetto fra le visite mediche richieste dagli agenti e il cibo servito nel nostro ristorante, come invece lasciano trasparire gli articoli di stampa e le locandine dove, oltretutto, vengono indicati quindici fantomatici carabinieri come "vittime" dei disturbi gastro-intestinali a seguito dell'accurata ispezione di Nas e Asur avvenuta il giorno successivo all'intervento della guardia medica, ci è stato richiesto precauzionalmente di provvedere alla chiusura della cucina per pochi giorni: tutto questo lascia intendere che non siano state riscontrate gravi irregolarità da parte delle autorità competenti malgrado il comprensibile disagio causato dall'impossibilità di fornire il vitto ai nostri ospiti, ci siamo immediatamente organizzati trovando la collaborazione di un vicino ristorante, evitando così di interrompere anche per un solo pasto il servizio offerto quotidianamente Il marchio Hotel 77 è da decenni sinonimo di qualità e cortesia e non sarà certo un articolo di giornale a scalfire la fiducia che nel corso degli anni siano riusciti a conquistare nei nostri clienti. Il nostro lavoro continua e continuerà con la stessa passione di sempre. Anzi, ripartiamo con ancora maggiori stimoli. Stiamo comunque valutando la possibilità di vedere tutelata la nostra immagine nelle sedi competenti".
La raccolta fondi promossa da Nuova Banca Marche all’indomani del sisma dello scorso 24 agosto ha raggiunto la cifra di circa 60mila euro che sarà a breve devoluta a favore dell’amministrazione comunale di Arquata del Tronto, uno dei comuni marchigiani più colpiti da quella prima scossa di terremoto. Negli oltre due mesi in cui il conto corrente è rimasto attivo sono state effettuate 735 donazioni, di cui una di 10mila euro da parte di Nuova Banca Marche. Nelle prossime settimane l’assegno con il totale della cifra raccolta sarà consegnato nelle mani del primo cittadino di Arquata del Tronto.E’ stato intanto aperto un nuovo conto corrente (IBAN: IT48 Z 06055 21201 000000015000 intestato a Nuova Banca Marche – popolazioni colpite sisma ottobre 2016) per una raccolta fondi a favore di coloro che sono rimasti coinvolti delle due grandi scosse del 26 e 30 ottobre scorso. Le donazioni effettuate su queste conto corrente saranno esenti da spese e commissioni.
"A me più che moduli sembrano dei bunker”. Li ha definiti così gli alloggi provvisori per i suoi cittadini il sindaco di Bolognola Cristina Gentili.Il progetto della Protezione Civile prevede moduli da tre posti con servizi in comune, quindi bagni, docce, lavanderia e cucina. Il modulo standard ospita 48 persone, di dimensione 46 per 26 metri, oppure da 96 con una metratura più ampia.Sarebbe una sistemazione provvisoria in attesa delle casette di legno , ma chi può eviterà questa soluzione cercando opzioni alternative, come utilizzare le seconde case o quelle dichiarate agibili con la procedura denominata Fast, cioè la prima ricognizione rapida effettuata in fase di emergenza.Il progetto container è stato illustrato ieri ai sindaci dei comuni maceratesi che rientrano nel cratere sismico, ma non sembra aver convinto molto gli amministratori presenti alla riunione.
"Nonostante tutto non mollo". Sono queste sono le parole di speranza dell'artista maceratese Stefano Calisti che espone le sue nuove opere create in questo periodo per ARTEPADOVA 2016, dall'11 al 14 novembre. Sono circa 200 le gallerie che espongono nel campo della pittura della scultura della grafica e della fotografia. Fra le novità di Calisti , una pianta di grandi dimensioni che vuole rappresentare la tenacia con la quale la gente marchigiana reagisce con forza di fronte alla calamità dei giorni scorsi.
Secondo colpo consecutivo in due giorni per quella che ormai può essere ribattezzata la banda del carro attrezzi. Dopo l'assalto nella notte fra martedì e mercoledì all'Unicredit di Montelupone, la notte scorsa è toccato alla Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana di Villa San Filippo. I malviventi hanno colpito intorno alle 4.30. Dopo aver sfondato la parte della palazzina dove era installato il distributore di denaro, lo hanno caricato su un carro attrezzi, ma qualcosa probabilmente è andato storto perchè non sono riusciti a portarlo via. I malviventi, infatti, si sono dati precipitosamente alla fuga.
Nella giornata delle Marche, che quest'anno verrà celebrata a Macerata, verranno assegnati due premi tra cui il picchio d'Oro che verrà deciso, come previsto dalla legge istitutiva, dalla commissione consiliare.La proposta alla commissione della Giunta Regionale, per il picchio d'Oro, è Giuseppe Zamberletti, considerato il fondatore della protezione civile nazionale, in ragione del determinante lavoro che la stessa protezione civile sta svolgendo in questi mesi nelle zone del sisma che ha duramente colpito la regione Marche.L'esecutivo regionale ha rilevato questa mattina un errore formale del dirigente nella delibera di cui parlano alcuni organi di stampa, in quanto questa, adottata esclusivamente per scegliere il luogo della celebrazione, riporta nomi che l'apposita commissione consiliare ha discusso ma non ancora approvato. La delibera sarà quindi annullata in attesa della scelta che verrà inviata dalla commissione consiliare.