Giro d'Italia, Pellizzari cade all'ultima curva ma resta 7° in classifica generale: tutto si decide domani
Nella diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2025, la tanto attesa regina della corsa, il gruppo ha affrontato 166 chilometri durissimi da Biella a Champoluc, con oltre 5000 metri di dislivello e un finale nel cuore della Valle d’Aosta. Dopo la parentesi per velocisti della diciottesima frazione, oggi è tornata la montagna, quella vera, e con essa lo spettacolo degli uomini di classifica.
Giulio Pellizzari, settimo in classifica generale e secondo degli italiani, partiva con 5 minuti di ritardo dalla maglia rosa, il messicano Isaac Del Toro. L’attenzione era puntata su Richard Carapaz (+41”) e Simon Yates (+51”), i due principali indiziati per tentare il colpo grosso e ribaltare il Giro nelle ultime tappe.
LA TAPPA - Una maxi fuga ha preso il largo già nelle prime fasi di corsa, con dentro anche l’italiano Antonio Tiberi. Ma è stato dopo il Col Saint-Pantaléon, terza asperità di giornata, che la corsa è entrata davvero nel vivo: il gruppo maglia rosa ha aumentato l’andatura, i distacchi si sono ridotti rapidamente e la lotta per la generale si è accesa, ristretta ormai a pochi protagonisti.
La fuga si è inevitabilmente sfoltita, lasciando davanti solo i migliori scalatori e alcuni compagni di squadra mandati in avanscoperta, in attesa dell’esplosione della corsa. Ai -36 km dal traguardo, all’inizio del Col de Joux, Tiberi ha tentato l’azione nella fuga con Verona (Lidl-Trek) e Prodhomme (Israel-Premier Tech).
Nel gruppo dei big, i primi a muoversi sono stati Simon Yates e Richard Carapaz, con le rispettive squadre subito a dettare il ritmo. Yates poteva contare sull'appoggio di Lemmen in fuga, mentre EF e Visma hanno dato manforte al forcing con Steinhauser e Kelderman. Il risultato è stato un recupero di un minuto e mezzo sui tre battistrada nei primi cinque chilometri di salita.
Davanti, Prodhomme ha allungato dopo dieci chilometri di ascesa, staccando Verona e Tiberi e lanciandosi in solitaria verso Champoluc. La prima mossa di Giulio Pellizzari è arrivata ai -25 km, con un attacco interlocutorio per testare la reattività della maglia rosa. Senza esito concreto, ma sufficiente per mostrare la sua buona condizione: da quel momento è rimasto incollato a Del Toro, dopo aver passato gran parte della tappa nelle retrovie.
A -21 km, a un chilometro dalla vetta del Col de Joux, Carapaz ha accelerato con Yates a ruota. Del Toro ha risposto prontamente, chiudendo il gap, mentre Pellizzari, inizialmente sorpreso, è riuscito a rientrare e poi a lanciarsi in testa per affrontare la discesa nelle prime posizioni, in vista dell’ultima salita: l’inedita ascesa di Antagnod, 10 km con pendenza media del 4,5%, tratto centrale all’11% e scollinamento fissato a -5 km dall’arrivo.
A -6 km, nuovo attacco di Carapaz. Solo Del Toro riesce a seguirlo, mentre Pellizzari, Caruso, Gee e Yates restano attardati. Tiberi si mette in testa a tirare per Caruso, tentando di chiudere sul duo di testa. Quando mancano 5 km al traguardo, il gruppo degli uomini di classifica accusa un ritardo di 30 secondi su Carapaz e Del Toro, mentre davanti Prodhomme è ormai lanciato verso la vittoria di tappa.
Prodhomme (Israel-Premier Tech) conquista in solitaria il traguardo di Champoluc. La classifica generale rimane sostanzialmente invariata: Carapaz consolida il secondo posto guadagnando 23 secondi su Yates, e si prepara alla decisiva tappa alpina di domani.
Pellizzari, nel finale, cade all’ultima curva durante uno scatto per i piazzamenti, rischiando grosso ma senza gravi conseguenze. Conserva il settimo posto in classifica generale. Tutto rimandato a domani, con la durissima tappa che prevede il Colle delle Finestre e l’arrivo a Sestriere.
Classifica Generale dopo la tappa:
1) Isaac Del Toro
2) Richard Carapaz +43
3) Simon Yates +1:21
4) Derek Gee +2:32
5) Damiano Caruso +3:36
6) Egan Bernal +5:13
7) Giulio Pellizzari +5:46
8) Einer Rubio +6:39
9) Michael Storer +9:11
10)Brandon McNulty +9:33
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