Un pugno al mento, non forte e un colpo a livello della regione occipitale, che ha provocato "il grave trauma encefalico" causa della morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il 36enne richiedente asilo nigeriano deceduto a Fermo lo scorso luglio dopo una colluttazione con l'ultrà Amedeo Mancini.
I due colpi vengono rilevati nella relazione del medico legale Alessia Romanelli, consulente della Procura di Fermo, depositata nei giorni scorsi. Una caduta all'indietro, impattando con il capo a terra, viene ritenuta la dinamica "maggiormente attendibile". Dalla perizia emerge che il capo di Emmanuel è stato raggiunto da un colpo "all'ovoide facciale in regione mentoniera, compatibile con un pugno", dall'energia contusiva di "grado moderato", tanto che l'apparato dentario appare "indenne da lesioni traumatiche". In sostanza, secondo il perito, Emmanuel non sarebbe stato ucciso dal pugno al volto e neppure da un colpo inferto da dietro con il segnale stradale mobile. (Ansa)
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