Nuova visita del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani, che ha incontrato, insieme all’assessore alla Protezione Civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti, il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei. Alla riunione, durata un paio d’ore e svoltasi nella sede provvisoria del Municipio, hanno preso parte anche il vice sindaco, Giovanni Meschini, e gli assessori Sara Bianchi e Tarcisio Antognozzi.Al centro dell’incontro le difficoltà legate all’emergenza ancora in atto, a partire dai numeri dell’accoglienza con tante persone ospiti di alberghi, aree attrezzate per camper e roulotte e di altre sistemazioni provvisorie. Dal commissario straordinario è arrivata un’apertura per quanto riguarda le difficoltà di reperimento di tecnici per i sopralluoghi. Nel corso del summit sono state affrontati la necessità di nuovo personale da destinare all’ufficio sisma e l’argomento scuole.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è atteso oggi a San Severino Marche per una visita istituzionale nell’ambito dei rapporti avviati, a seguito del terremoto dello scorso 30 ottobre, con il Comune dove è operativo un nucleo di 12 funzionari regionali emiliano romagnoli che sta fornendo un importante supporto all’Amministrazione locale e alla popolazione settempedana.Bonaccini, che sarà accompagnato dall’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, sarà ricevuto dal sindaco, Rosa Piermattei, dalla Giunta comunale e dalla maggioranza consiliare. All’incontro istituzionale, che servirà anche a rinsaldare un forte legame già esistente tra le Marche e la vicina Emilia-Romagna, prenderanno parte anche il presidente della nostra Regione, Luca Ceriscioli, e il capo dipartimento della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, oltre al responsabile della Protezione Civile Anci Emilia-Romagna, Marco Iachetta, fra i primi funzionari ad essere arrivati a San Severino Marche in piena emergenza terremoto.L’arrivo dei presidenti delle due Regioni è previsto per le ore 12 in piazza Del Popolo. In mattinata Bonaccini inaugurerà a Caldarola il polo scolastico provvisorio “Simone De Magistris”.
Approfittando dello stato di prostrazione di una donna di 33 anni lasciata dal fidanzato, un pensionato di 78 anni di Porto Sant'Elpidio (Fermo) si è finto medico e massaggiatore per sottoporre la 'paziente', conosciuta per caso, a una serie di palpeggiamenti e lavande intime spacciate per terapie.L'uomo è riuscito anche a farsi pagare dalla vittima per le prestazioni 'sanitarie', intascando circa 2 mila euro. Solo dopo alcune settimane la donna si è resa conto di essere stata raggirata e abusata sessualmente, e si è rivolta ai carabinieri denunciando l'anziano. Ma nonostante il divieto del magistrato di avvicinarsi alla vittima, il 78enne ha continuato a molestarla e pedinarla per strada. I carabinieri hanno filmato tutto e il pm ha chiesto e ottenuto dal Gip l'arresto del falso medico per i reati di violenza sessuale, atti persecutori continuati e truffa (ANSA).
E’ fitta l’agenda degli incontri che l’Amministrazione comunale di San Severino Marche ha programmato per informare e ascoltare la popolazione settempedana terremotata. Domani sera (venerdì 9 dicembre) alle ore 21 presso l’auditorium dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” assemblea pubblica con i rioni. Gli incontri servono per portare a conoscenza la popolazione di quanto fino ad oggi è stato fatto ma anche per discutere insieme di progetti e proposte. Agli incontri prenderanno parte il sindaco e i componenti della maggioranza comunale.
Un enorme giro d'affari quello che, iniziato circa due anni fa, oggi coinvolgerebbe molte delle banche italiane e la vendita di diamanti dai prezzi gonfiati. Se ne è parlato oggi nella conferenza dal titolo: "La nuova frontiera delle nuove attività finanziarie" tenuta dall'avvocato Fernanda Recchi e dai due commercialisti Giuseppe Salvucci e Fabio Del Gobbo, entrambi consulenti dell'avvocato Recchi in questa vicenda che la vede coinvolta.Sono cinque, infatti, i clienti che Recchi segue, tutti coinvolti in casi analoghi. Il legale ci spiega come agirebbero le banche: "Il cliente viene intercettato mentre si trova nella banca - spiega Fernanda Recchi - e gli viene proposto un affare, comprare cioè uno o più diamanti con un investimento a lungo termine del quale la banca stessa, dietro compenso, si occuperà della custodia. Se si deciderà poi di ritirare il prezioso prima dello scadere del contratto, il cliente sarà obbligato al pagamento di una penale. Se il cliente, come è successo, vorrà rivendere il diamante alla banca, scoprirà che l'istituto non riacquisterà il bene".Ma non finisce qua."La cosa peggiore - continua Recchi - è che quando i miei clienti sono andati a rivendere le gemme ad un gioielliere hanno scoperto che i prezzi di vendita dei diamanti erano stati gonfiati dalla banca. Va detto che i diamanti hanno un prezzo più o meno stabile, quindi tenerlo fermo per cinque o dieci anni non farà aumentare il loro valore. Siamo convinti che ci sia una scorrettezza di fondo e con il mio team, composto dal dott. Salvucci, esperto in valutazioni di diamanti e dal dott .Del Gobbo che, invece, valuta i costi della penale e della custodia imposti dalle banche, stiamo cercando di vederci chiaro".
Via dagli alberghi chi non ha i requisiti. E' questo il senso della nuova circolare firmata dal capo dipartimento della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che riguarda le procedure per assicurare un’adeguata assistenza alle popolazioni colpite dai terremoti di agosto e ottobre presso strutture alberghiere che si sono rese disponibili a garantire tale ospitalità transitoria, anche al di fuori del territorio comunale o regionale di provenienza dei cittadini. Così, chi dopo il terremoto è ospitato negli alberghi ma non ha più i requisiti, dal 7 gennaio avrà 5 giorni di tempo per trovare un’altra sistemazione o potrà restare nella struttura pagando di tasca propria. L'unica eccezione riguarda chi ha dei figli che stanno frequentando la scuola nel comune dove hanno trovato ospitalità.L'ordinanza di Curcio recita: “A seguito dei terremoti del 26 e 30 ottobre, infatti, per tutelare la pubblica incolumità è stato deciso, anche in forma generalizzata e non formalizzata, – ricorda la prociv nazionale – di allontanare le persone dagli edifici e dai centri abitati interessati dalle scosse e di accoglierle in strutture al coperto, data l’evoluzione delle condizioni meteoclimatiche nelle aree interessate e della conseguente impossibilità di assistere adeguatamente i cittadini stessi attraverso l’allestimento di aree attendate. Come noto, l’assistenza alberghiera era stata esplicitamente ricompresa, dopo il terremoto del 24 agosto con l’art. 4 dell’ordinanza n. 394/2016, tra le diverse misure attivabili per garantire una assistenza transitoria, dopo la chiusura delle aree di accoglienza in tenda, ai residenti in edifici valutati, a seguito delle verifiche di agibilità, con un esito “diverso da A”, ovvero non agibile”.Dopo i terremoti del 26 e 30 ottobre, che hanno comportato un’estensione del territorio interessato e un conseguente incremento del numero degli edifici da controllare, le verifiche di agibilità degli immobili attraverso le schede Aedes e con procedure speditive FAST sono in corso e richiederanno, necessariamente, diverse settimane. In questo periodo di tempo, quindi, la perdurante precarietà è riconosciuta quale elemento che dà accesso alla fruizione dell’ospitalità alberghiera in forma generalizzata fino alla messa a regime delle procedure di verifica di agibilità/utilizzabilità delle abitazioni. In tal senso, fino al 6 gennaio 2017 (incluso), i Comuni interessati dagli eventi sismici dovranno attestare, alla data dei terremoti, la semplice condizione di residenza/dimora abituale delle persone ospitate segnalate, tramite le Regioni, dalle strutture alberghiere. Tale attestazione sarà necessaria per coprire, con le risorse disponibili per la gestione dell’emergenza, le spese sostenute.Contemporaneamente, sempre entro il 6 gennaio prossimo, le Regioni e i Comuni devono predisporre delle procedure univoche per individuare, non più in modo generalizzato ma puntualmente, le persone che possono essere ospitate nelle strutture ricettive in quanto: residenti/dimoranti in edifici classificati con esito diverso da “A” delle schede AEDES, o per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo residenti/dimoranti in edifici classificati con esito “non utilizzabile” nella scheda FAST residenti/dimoranti per i quali risulti presentata la relativa richiesta di sopralluogo o risulti programmata, da parte del Comune, una verifica a tappeto residenti/dimoranti in edifici ricadenti all’interno di “zone rosse” Tutte le persone che non rientreranno in questi casi, a partire dal 7 gennaio avranno cinque giorni per organizzare il rientro in abitazioni agibili/utilizzabili o, comunque, per lasciare la sistemazione in albergo, termine dopo il quale le spese saranno poste a loro carico. Il termine dei cinque giorni verrà applicato anche ogni qualvolta le condizioni specificate verranno meno in date successive al 6 gennaio 2017, con il procedere delle verifiche di agibilità.Questa procedura non si applica per le famiglie ospitate in alberghi di Comuni diversi da quelli di residenza che, per l’anno scolastico in corso, hanno figli iscritti a Istituti scolastici nei Comuni di accoglienza. Per loro, infatti, permane il diritto di rimanere nelle strutture alberghiere ad esse assegnate". Secondo quanto si apprende dalla stessa protezione civile nazionale, sono in campo 164 squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio. Nella Regione Marche dalle 10.210 verifiche effettuate risultano 3.778 (46%) edifici agibili e 365 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 4.112 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.955 le verifiche senza esito.
Incidente quasi miracolosamente senza conseguenze gravi per i protagonisti intorno alle 13.30 in via Teatro Romano a Villa Potenza.Secondo una prima ricostruzione della dinamica, una Mini guidata da un giovane ha prima tamponato un'auto che la precedeva per poi finire nella corsia opposta dove stava sopraggiungendo un mezzo pesante. L'urto è stato molto violento, ma il giovane al volante della Mini, fortunatamente, ha riportato solo qualche escoriazione.Sul posto, per i rilievi, la polizia stradale di Macerata.
Tragedia nel primo pomeriggio di oggi nelle campagne di Gagliole dove un 33enne di Matelica, Francesco Ilari, ha perso la vita a seguito di un incidente mentre era a bordo del suo Quad.La dinamica è ancora al vaglio delle autorità inquirenti che si trovano sul posto. Da quanto si è appreso, il quad si sarebbe rovesciato, travolgendo inesorabilmente la vittima.A dare l'allarme sono state altre persone che si trovavano in zona e hanno provato a soccorrere la vittima dell'incidente. E' stato allertato anche l'elicosoccorso che, però, per condizioni meteo avverse, non è potuto decollare. Comunque, per lo Francesco Ilari ormai non c'era più niente da fare.Sul posto, i sanitari del 118, i vigili del fuoco per il recupero della salma e i carabinieri per i rilievi di rito.
Aveva un casa una sorta di market di stupefacenti e per lui scattano inevitabilmente le manette. A finire nei guai è stato ieri sera, intorno alle 19.30, Nicola Borgogna, 31enne di Montecassiano, fermato dalla polizia mentre viaggiava a velocità sostenuta a bordo della sua macchina sportiva di grossa cilindrata lungo una strada secondaria nella zona di Montecassiano.L'operazione rientra nell’ambito di mirate attività antidroga svolte dalla Squadra Mobile della Questura di MacerataFermato dagli agenti, Borgogna è stato sottoposto a perquisizione, successivamente estesa alla sua abitazione, operazioni a seguito delle quali venivano trovati un chilo e duecento grammi di marijuana suddivisa in dosi, 13 grammi di cocaina anch’essa già confezionata in dosi pronte allo spaccio, un altro involucro contenente altri dieci grammi di cocaina, un bilancino di precisione e altri strumenti utilizzati per il confezionamento delle dosi, oltre ad altro materiale ritenuto utile al prosieguo delle indagini e sequestrato. Tutti gli esami chimici svolti dalla Polizia Scientifica, hanno permesso di appurare l’ottima qualità e quindi la pericolosità della sostanza stupefacente sequestrata. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Ascoli Piceno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ritorno nelle proprie case per gran parte degli “sfollati da sisma” che avevano dovuto lasciare il centro storico. Il giorno del rientro è fissato per oggi 7 dicembre, giorno di vigilia della festa dell’Immacolata.Il provvedimento riguarda una cinquantina di persone che il Comune aveva ospitato presso l’Hotel Moretti e le cui abitazioni erano state evacuate per il pericolo di crolli da importanti edifici sovrastanti, quali la torre campanaria di San Francesco e l’antico palazzo Tomassini: ora tali edifici sono stati messi in sicurezza e, di conseguenza, sono state riaperte al traffico pedonale e veicolare via Roma, via Bevilacqua e via Mentana, con annessa possibilità per i residenti di tornare nelle proprie case.Restano fuori altri cittadini, in particolare quelli residenti in quel vicolo Perchiodo sulle cui abitazioni incombe un antico palazzo privato, che richiede notevoli interventi: il passaggio pedonale lungo il vicolo resta naturalmente precluso, mentre permangono alcune difficoltà anche per alcuni residenti in via XX Settembre.Comunque, gran parte del lavoro è stato fatto, gran parte degli “sfollati” torna a casa, il giorno festivo dell’8 dicembre, così vicino al Natale 2016, rappresenta la piena ripartenza di un centro storico che, praticamente da solo, ha dovuto affrontare e risolvere i suoi tanti problemi.
Sembra impossibile ciò che è successo a Marina Romoli, ciclista nata a Recanati nel 1988, che nel pieno della sua attività sportiva, mentre percorreva la strada che porta ai grandi sogni, poco più che ventenne ha avuto un incidente in allenamento: un’auto le ha tagliato la strada e l'ha travolta. Marina ha subito una lesione al midollo spinale, la perforazione di un polmone e ferite al volto per cui sono stati necessari 500 punti di sutura.Dalla luce al buio, dal sogno all’incubo, il passaggio è stato breve e Marina si è ritrovata su una sedie a rotelle con le gambe paralizzate. La vice-campionessa mondiale in linea tra le juniores del 2006 si è risvegliata bloccata in un futuro che non sembrava più il suo. Ma chi è abituato a pedalare per chilometri e chilometri, chi sa affrontare la montagna in solitaria, utilizzando solo la forza fisica e quella mentale, non è sicuramente una persona abituata ad arrendersi, così la giovane ciclista ha iniziato a lavorare per un nuovo obiettivo. Da quella tragica mattina non c’è più la ricerca di arrivare per prima a quella striscia bianca orizzontale che ti dice “ce l’hai fatta!”, ora si lavora per tornare a camminare.“Di notte sogno un traguardo, di giorno faccio di tutto per raggiungerlo” ecco la motivazione di Marina, della campionessa che lavora per tornare a sognare. Non è facile ritrovarsi di punto in bianco, dal gareggiare per vincere, a lavorare per riacquisire l’uso delle gambe. Ci vuole tanta forza di volontà, tanto amore per la vita e per se stessi e per chi vive una situazione simile alla propria, così la recanatese ha deciso di fondare una onlus, Marina Romoli Onlus We can do it, together!, per sensibilizzare e raccogliere fondi a supporto della ricerca di una Cura per la paralisi causata da lesione spinale cronica ma anche per dare un concreto aiuto a giovani atleti diventati disabili scientifica “Io so che prima o poi tornerò a camminare – afferma decisa Marina – E desidero che tutti quelli che hanno vissuto drammi come il mio la pensino così. Ce la farò, ce la faremo. La medicina, al riguardo, corre per noi. Ogni giorno fa una scoperta, fa un passo avanti nell’individuare soluzioni. Ma per progredire sempre di più la medicina ha bisogno della ricerca. La ricerca può ridarci quello che il destino ci ha tolto”.Il 5 dicembre in rete arriva il video di un grande risultato: Marina che torna a pedalare. Sono passati più di sei anni da quel tragico incidente del primo giugno del 2010, la caparbietà della ciclista è arrivata fino a qui, ma non è ancora abbastanza e lei lo sa: “è un risultato straordinario per me ma che comunque sono e rimango con una lesione spinale grave e quindi la mia vita rimane legata ad una carrozzina e ad altri problemi connessi alla paralisi. Per questo continuo a credere nella ricerca perché lei sola può dare una vera cura alla paralisi/lesione spinale. Ma sono fiduciosa che prima o poi insieme ce la faremo! We Can Do It!”. La pedalata magari non è fluida come un tempo, ma le gambe girano e questa emozione è indescrivibile, è un pò come vincere quei tapponi di montagna, in molti prima si sono arresi, pochi hanno avuto la forza di continuare a soffrire per raggiungere la vetta.La sua lotta è diventata un esempio, una bandiera, una gara in cui Marina ha tanti gregari, così la salita fa meno paura, così la cadenza di pedalata è meno dura, la strada sale sempre un po’ di più ma l’obiettivo è troppo importante per arrendersi: "Non c'è nessun miracolo: riesco a pedalare da un pò di tempo, ma ci lavoro da anni con la mia fisioterapista. Ho solo reso la cosa nota ieri perché volevo regalare una speranza a chi come me vive cn lesione spinale e ringraziare chi da sempre sostiene me e la mia battaglia. La lesione spinale ad oggi non è curabile e ho postato il video per far capire che sì, con tenacia dopo anni sono riuscita a pedalare un pò, ma comunque rimango paralizzata e vivo in sedia a rotelle. Per questo da anni la Marina Romoli Onlus lavora per finanziare progetti di ricerca scientifica che possano curare la paralisi. Quindi rimaniamo con i piedi per terra, continuiamo a lavorare e a sostenere la ricerca, perché l'unico miracolo per tutti lo può fare la scienza". [video width="400" height="400" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/marina-romoli.mp4"][/video]
I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Macerata, hanno concluso una indagine nei confronti di B.G., un trentenne di Cingoli, celibe, incensurato e senza lavoro.Gli elementi acquisiti nel corso dell’attività info investigativa facevano pensare che B.G. potesse essere coinvolto in una attività di produzione e spaccio di marijuana, così i finanzieri sono andati a fondo con gli accertamenti andando a controllare anche i consumi di energia elettrica constatando, in effetti, uno smisurato ed inappropriato consumo di energia elettrica per una civile abitazione con picchi di ben 27 Kw al giorno. Energia elettrica consumata per alimentare le lampade, gli aeratori, i deumidificatori presenti nelle serre in cui B.G. coltivava le piante di marijuana.Una volta entrati, al secondo piano dell’abitazione in cui vive con i genitori, i finanzieri hanno rinvenuto circa 250 grammi di marijuana già essiccata e conservata i vasetti di vetro, mentre nella cantina sono state individuate due serre all’interno delle quali sono state rinvenute numerose piante marijuana in diverse fasi di crescita, per un totale di 2,750 Kg. di infiorescenze pronte per essere essiccate.Sono stati anche sequestrati 20.700 € in contanti, in tagli da 50, 100 e 200 €, per i quali il B.G. non ha saputo spiegare la provenienza e si ritiene siano i proventi illeciti dell’attività di spaccio, atteso che il giovane non ha una occupazione lavorativa.Il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata.Questa operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, attività ricompresa in un ampio dispositivo permanente di lotta ai traffici illeciti recentemente rafforzato dal Comando Generale del Corpo.
Sono giornate febbrili a Caldarola: domani il sindaco Luca Maria Giuseppetti incontrerà i responsabili dell’ANAS, nella spera di avere risposte certe per risolvere il problema della viabilità. Infatti, l’arteria principale che collega le frazioni di Caldarola al resto del paese e, soprattutto, alla superstrada è chiusa dal 30 ottobre a causa di diverse case gravemente lesionate e pericolanti. Il Sindaco più volte ha chiesto una soluzione definitiva per riaprirla o per creare una bretella che aggirasse il centro storico senza dover percorrere tanti chilometri come avviene adesso.Nel pomeriggio invece si svolgerà un incontro ad Ancona presso la sede del Coni organizzato dal Comitato Istituzionale per il sisma e convocato dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.All’ordine del giorno diversi punti: Adempimenti conseguenti alle attività relative al sisma 2016; Opere Pubbliche; Piano delle scuole; Quadro delle assunzioni; Pianificazione delle unità minime di intervento.Anche in questo caso la speranza è di avere notizia certe e più chiare, per poter cominciare alcuni lavori fondamentali, per far ripartire le attività e i lavori all’interno degli edifici pubblici e privati.
La Giunta regionale delle Marche presenterà ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto del Governo che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano. Ne dà notizia l'assessore all'Ambiente Angelo Sciapichetti. "Il Decreto del 10 agosto 2016 - ricorda Sciapichetti - prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190 mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell'Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche". L'assessore aggiunge: "utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato, e il ricorso va in questa direzione".Non sono state tenute in considerazione "le previsioni virtuose del Piano rifiuti regionale: e cioè la riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, la riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e il raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento entro il 2020". "Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali - osserva Sciapichetti - un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nelle Marche. Inoltre la procedura per il nuovo impianto dovrebbe essere sottoposta a Valutazione ambientale strategica, mentre il Decreto non la prevede e non consente così di percorrere strade alternativa all'incenerimento, che siano meno impattanti sull'ambiente e sul paesaggio". (Ansa)
Gli sciacalli non risparmiano neanche il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni. Primo cittadino di uno dei comuni più colpiti dal sisma di ottobre e conosciuto ai più come il “sindaco gratis”.Tra la giornata di giovedì 1 dicembre e quella di domenica, momento in cui si è accorto della sparizione, qualcuno ha approfittato della situazione, per sfilare dal borsello del sindaco una somma pari a 700 euro. I soldi sarebbero serviti per pagare varie pendenze del Comune.Lo sfogo del sindaco e la sua comprensibile amarezza, sono state espresse tramite un post su Facebook. Molte le risposte di sostegno e indignazione, insieme ad un’altra denuncia di una residente di Gagliole a cui sono stati rubati invece 200 euro.
Cordoglio a Tolentino per la scomparsa di Romano Pascucci, papà del luogotenente dei carabinieri Claudio già in servizio fino a un mese fa presso il reparto di P.G. del tribunale di Macerata.Romano Pascucci aveva 85 anni. Oltre al figlio Claudio, lascia la moglie Anna, la nuora Roberta, i nipoti Marco, Luca e Sara e il fratello Gino.Lo scorso 9 settembre aveva festeggiato insieme alla compagna di una vita il 55esimo anniversario di matrimonio. La salma è stata composta nella sala del commiato Terracoeli di Tolentino. I funerali si terranno nella chiesa dello Spirito Santo di Tolentino alle ore 15 di mercoledì 7 dicembre.Alla famiglia Pascucci le sentite condoglianze della redazione di Picchio News.
Lavorano fianco a fianco delle istituzioni già da giorni ed erano presenti a scuola, nelle scorse settimane, anche in occasione del rientro degli alunni all’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” per tranquillizzare i più piccoli e, insieme a loro, i loro professori e le famiglie. Sono gli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) che stanno affrontando l’emergenza insieme ai colleghi psicologi della Croce Rossa Italiana e alle crocerossine volontarie con indosso la divisa blu. La mattina prestano la loro opera anche a scuola poi mattina, pomeriggio e sera nei Centri d’accoglienza.“Si percepisce una grandissima paura trasversale: colpisce tutti, dai più piccoli agli anziani. Si avverte soprattutto una grande insicurezza a riprendere l'attività quotidiana”. Così uno degli psicologi del Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (Cisom) ha raccontato all'agenzia di stampa AdnKronos come vive la gente colpita dalle terribili scosse di fine ottobre e che cosa si sta facendo per aiutare le persone a superare il trauma della distruzione. Un lavoro di squadra con i tanti volontari del Cisom tra cui soccorritori, psicologi appunto ma anche sanitari e operatori del Malteser International che arrivano da Germania, Austria e Francia.“Lavoreremo sul territorio fino a che ci sarà bisogno di noi. Stiamo approntando vari servizi per far tornare la gente a vivere normalmente. In particolare aiutiamo le persone del posto (ci sono tanti anziani, così come bambini) a superare la paura, a riprendere sicurezza affinché si torni alle attività di routine: dal lavoro, allo studio, alla vita familiare di tutti i giorni. Quel che spieghiamo innanzitutto alle persone - riferisce l'esperto - è che il cervello reagisce d'impulso di fronte a un evento imprevisto e destabilizzante: una reazione naturale che purtroppo manda in tilt la sicurezza, ma che non ha niente a che fare con il cambiamento della personalità. Questa è un'informazione molto importante, perché molti pensano che non si possa tornare a essere più come prima. Quindi insegniamo loro tecniche di pronto intervento psicologico per evitare che la preoccupazione si trasformi in ansia. I bambini reagiscono più rapidamente - evidenzia lo psicologo - Questo perché davanti a sé hanno una prospettiva del futuro e quindi ogni stimolo è per loro fonte di gratificazione. Più difficile è il lavoro con gli adulti che hanno consolidato una vita. Si pensi a un anziano che ha costruito attorno a sé tutta una serie di sicurezze (casa, lavoro, routine familiare) e poi da un momento all'altro c'è il crollo. Più si è grandi, più si pensa che manchi il tempo di ricostruire la vita: un dolore aggiunto per gli anziani che sentono di non potersi più riprendere ciò che hanno perso”.
Furti in auto per tutto il weekend a Porto Recanati. Nei pomeriggi di sabato e domenica, igniti hanno approfittato della grande affluenza di persone che frequentano la costa per svaligiare le loro auto.I ladri hanno rotto i finestrini e forzato le serrature delle auto parcheggiate nei pressi di piazza Kromberg, della bocciofila e dei campi da tennis. Dalle macchine in sosta hanno portato via di tutto, sia oggetti di valore che non, provocando danni ingenti a proprietari dei mezzi.Purtroppo non si sa chi abbia compiuto il colpo, nessuno sembra aver visto o notato nulla.
A Marina Palmense si è tenuta la conferenza organizzata dal Comitato Salviamo il Verde mare, campeggio che come noto, è stato posto sotto sequestro con l’accusa di lottizzazione abusiva. Il Comitato, che nato da meno di un mese e grazie alla volontà del suo direttivo oggi conta oltre 230 iscritti e gode dell'appoggio e del favore di esercenti e commercianti di centri cittadini limitrofi, ha potuto contare sulla presenza alla manifestazione, oltre a campeggiatori, negozianti ed esercenti della zona e di lavoratori del campeggio, anche della presenza del vicesindaco di Fermo, Francesco Trasatti, in rappresentanza del sindaco, che ha ribadito la volontà del Comune di ascoltare le difficoltà provenienti dal turismo, e dell'assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni che, oltre a portare i saluti del presidente Luca Ceriscioli, ha dichiarato che "è piena preoccupazione della Regione Marche quanto sta accadendo al Campeggio Verde Mare, in quanto tutto il turismo all'aria aperta della regione è connotato dalle stesse condizioni e tipologie turistiche, e che pertanto, i problemi che ora toccano al Verde Mare, e le contestazioni mosse dalla procura di Fermo, se non dovessero trovare una soluzione, interesserebbero tutta la costa marchigiana, comportando ad effetto domino, la chiusura di tutti i campeggi, con enormi conseguenze sul sistema economico della regione.Toccante anche l'intervento di un rappresentante dei lavoratori che, ha messo in evidenza che il sequestro del Verde Mare ha creato una situazione paradossale, dove una azienda florida è costretta a chiudere in forza di un provvedimento, neppure definitivo della magistratura, sottolineando quindi che lavoratori che avrebbero il loro lavoro si trovano in cassa integrazione, togliendo risorse e diritti a queli lavoratori che invece non hanno più lavoro perchè le loro aziende sono state distrutte dal terremoto. Il presidente del Comitato Fulvio Riccio, residente a San Severino dove, come ha detto, vive quotidianamente in uno “stato di guerra” dopo il terremoto, ha ribadito : «Qui è tutto il turismo che rischia, e nemmeno per l’emergenza terremoto è stato possibile utilizzare le roulotte, richiesta che è stata rigettata". Il presidente ricorda che sull'appello avverso il provvedimento del Tribunale di Fermo, la Cassazione dovrebbe esprimersi presumibilmente nel mese di gennaio, ma che, comunque, anche in caso di accoglimento, la questione non può dirsi ancora risolta, fino alla decisione del giudizio di merito. All'incontro era anche presente il legale del signor Chiesa, direttore del campeggio, avv. Savino Piattoni che ha ribadito l'assoluta certezza della infondatezza dell'accusa mossa contro il suo assistito e la certezza che presto la giustizia trionferà, ed ha invitato Pieroni affinchè solleciti la Regione a dare una interpretazione autentica della norma regionale in modo tale che vengano dissipati una volta per tutte interpretativi che hanno dato luogo al procedimento da parte della Procura di Fermo.
Si stringono ancora di più i rapporti dell’Associazione IoNonCrollo con la cittadinanza. Si è trattata di una settimana di incontri proficui quella appena trascorsa per i volontari dell’associazione, cominciati, lo scorso martedì, con il primo incontro ufficiale avuto assieme al sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui. Il primo cittadino è fortemente voluto venire a conoscere da vicino l’associazione e tutte le specifiche attività portate avanti in questo primo mese di vita ed i progetti per il futuro. Il primo cittadino è stato accolto nella sede dell’associazione, presso la segreteria del Cus, ed ha voluto ringraziare tutti i volontari per lo straordinario lavoro portato avanti a fianco delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, della Croce Rossa, della Misericordia e soprattutto restando affianco alla popolazione e condividendo con essa questo momento drammatico. È stata l’occasione per saldare ancora più a fondo il rapporto che l’associazione ha con l’amministrazione comunale, che sin da subito si è mostrata entusiasta ed ha accolto e sostenuto i progetti e le volontà dei giovani cittadini e studenti di Camerino.Nei giorni scorsi, inoltre, i volontari di IoNonCrollo hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Antinori” di Camerino. Circa 150 i ragazzi presenti, ai quali i volontari hanno presentato l’associazione, i progetti e le finalità. Particolare attenzione sia da parte degli studenti che da parte degli insegnanti e, alla fine dell’incontro, IoNonCrollo ha voluto lasciarli con una sfida: provare anche loro ad organizzare eventi solidali, in particolar modo tra i più giovani, per partecipare attivamente alla costruzione del Quartiere delle Associazioni contribuendo a rinsaldare il tessuto sociale cittadino. Lo stesso faranno nei prossimi giorni, negli incontri già in programma con gli studenti dei Licei.Giovedì è stata nuovamente l’occasione per vedersi con gli studenti dell’Università di Camerino, molti dei quali tornati in città in occasione della ripresa delle lezioni. Gli universitari sono stati accolti presso la sede dell’associazione ed hanno anche loro avuto modo di conoscere meglio la realtà di IoNonCrollo ed entrare a fare parte del grande gruppo di volontari operativi, che supera ormai i 130 elementi.Infine, ieri, domenica 4 dicembre, un’occasione speciale per chiudere in bellezza questa settimana intensa di incontri; la Festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. I ragazzi di IoNonCrollo hanno voluto organizzare una piccola sorpresa per i Vigili del Fuoco presso la sede del Centro Operativo Comunale, nei locale di Contram s.p.a.. Una merenda con le prelibatezze locali per condividere insieme un momento di allegria e soprattutto ringraziarli per il grande lavoro e l’inestimabile contributo che stanno spendendo nella gestione di questa emergenza sismica.