Cronaca

Tolentino, addio a Pierpaolo Germondani, presidente del comitato di quartiere Benadduci

Tolentino, addio a Pierpaolo Germondani, presidente del comitato di quartiere Benadduci

Si è spento questa mattina in ospedale Pierpaolo Germondani, dopo giorni di dura lotta per un’infezione all’aorta e un edema polmonare.Pierpaolo, presidente del Consiglio di Quartiere Benadduci, era un militante di Fratelli d' Italia impegnato per la sua città, una Tolentino che ora lo piange insieme a tutti i suoi amici politici e non. E' stato anche uno dei pionieri delle radio libere locali nei primi anni Ottanta.Il comitato di Fratelli d'Italia ha voluto lasciare questa dichiarazione in memoria del loro caro amico Paolino: " Ci ha lasciato questa mattina Pierpaolo Germondani, Paolino, apprezzato artigiano, attivo presidente del comitato di quartiere di Viale Benadducci per due mandati, nonchè stimato dirigente di Fratelli d'Italia e di Alleanza Nazionale di Tolentino"I funerali si terranno domani mattina alle 11 presso la Chiesa dello Spirito Santo a Tolentino.

14/12/2016 12:12
Tolentino in lacrime per la scomparsa di Gioconda Ballacocconi

Tolentino in lacrime per la scomparsa di Gioconda Ballacocconi

Un altro tremendo lutto colpisce Tolentino. Stamattina, infatti, si è spenta, dopo una breve e inesorabile malattia Gioconda Ballacocconi, notissima estetista, una delle prime a lanciare la sua attività in città. Il Centro Estetico Gioconda, infatti, è il più longevo istituto di bellezza della città di Tolentino. Oggi è giunto alla seconda generazione ed è gestito da Chiara, figlia della fondatrice Gioconda, la quale continua a supervisionare tutte le attività, con la stessa passione e dedizione di un tempo. Gioconda si è spenta nella casa della figlia a Pollenza, dove si era trasferita a causa dell'inagibilità della sua abitazione di Tolentino a causa del terremoto. I funerali si svolgeranno domani, giovedì 15 dicembre, alle 10 nella chiesa della Santa Famiglia a Tolentino.

14/12/2016 10:32
Civitanova, rubata la bici "speciale" di un disabile

Civitanova, rubata la bici "speciale" di un disabile

L'appello accorato parte da Facebook dove si legge di un furto a Civitanova di una bici "speciale", di proprietà di un disabile che non ha possibilità di muoversi in modo alternativo.Il suo amico scrive: "Stamattina il mio amico Bruno ha avuto la sorpresa. Uscito di casa non si è più trovato la sua bici. Fregata da qualcuno, in Via F. Filzi ! Bruno è disabile e per lui questa bicicletta, così particolare (2 ruote dietro), rappresenta la possibilità di muoversi. Adesso è in casa senza possibilità di uscire come fa quotidianamente. Cortesemente se qualcuno l'avesse vista in giro per favore o lo scrive qui o mi manda un messaggio sul messanger. E' importante per lui. Chi è di Citanò, se può, la condivida sul suo profilo. Grazie".Pubblichiamo con la speranza che la bici venga riconsegnata al più presto.

13/12/2016 16:04
Civitanova, trovato in auto con un coltello: scatta la denuncia

Civitanova, trovato in auto con un coltello: scatta la denuncia

Dopo il fermo dei Carabinieri scatta la perquisizione per tre uomini a bordo di un'autovettura. E' successo ieri pomeriggio in centro a Civitanova Marche.I Carbinieri hanno intimato lo stop e hanno perquisito tre uomini a bordo di un auto. Addosso ad uno dei tre, un rumeno di 28 anni (A.C.L. le iniziali del nome) è stato trovato un coltello a serramanico e per questo motivo è scattata la denuncia per porto abusivo di armi.L'uomo è residente nel teramano.

13/12/2016 14:11
Civitanova, prima provoca incidente e poi rifiuta di sottoporsi all'alcol test: ciclista denunciato

Civitanova, prima provoca incidente e poi rifiuta di sottoporsi all'alcol test: ciclista denunciato

Ieri sera a Civitanova Marche un ciclista ha provocato un incidente non grave coinvolgendo anche un auto. L'uomo, I.A., un trentaquattrenne di origini pakistane, apparso alle autorità in stato di ebbrezza, si è rifiutato di sottoporsi al test dell'etilometro e per questo motivo è scattata la denuncia.Una seconda denuncia per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, è scattata perché, perquisito dai Carabinieri, l'uomo è stato trovato in possesso di un grosso cacciavite e di una tronchese.

13/12/2016 13:32
Macerata: al Maracuja Cafè ennesimo atto di vandalismo

Macerata: al Maracuja Cafè ennesimo atto di vandalismo

Ennesimo atto vandalico nei confronti del locale Maracuja Cafè di Macerata. Dopo la vetrata rotta, le scritte sul muro del locale, lunedì mattina un uomo, sulla cinquantina, ha rovinato tutti e venti i divanetti esterni con un taglierino.Ad accorgersi del malfatto la dipendente dell’agenzia di viaggio adiacente al locale, la ragazza visto l’uomo che tagliava la pelle del divano ha urlato e il vandalo è scappato. Preoccupa il fatto che non sia il primo a rovinare il locale di Macerata, attrazione di molti giovani maceratesi e non, ma soprattutto è da sottolineare come il fatto sia avvenuto lunedì alle 9 di mattino, in una delle piazze più movimentate della città e proprio sotto la caserma dei carabinieri.Buratti ha subito sporto denuncia e si sente amareggiato per questo ulteriore attacco: “faccio di tutto per portare gente a Macerata, per dare nuova vita a questo centro e non credo che questo sia il prezzo che debba pagare. I continui attacchi a cui sono sottoposto devono avere una fine, è difficile lavorare in queste condizioni. Cerchi di creare il giusto ambiente, un locale per far rimanere i ragazzi nel nostro centro e questo è il modo con cui vengo ripagato”.Non si è salvato un solo divanetto, per un totale di 5000 euro di danno e, a parte la giovane che ha messo in fuga l’uomo, nessuno ha visto niente. 

13/12/2016 12:39
Monte San Giusto: incendio in una falegnameria, gravi danni alla struttura e all'attrezzatura

Monte San Giusto: incendio in una falegnameria, gravi danni alla struttura e all'attrezzatura

I Vigili del Fuoco del  Comando di Macerata sono intervenuti questa mattina, alle ore 07,15 circa, nel Comune di Monte San Giusto, per l’incendio di una falegnameria e del relativo deposito di legname per una superficie di 800 mq circa.L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco è valso allo spegnimento dell’incendio e ad evitare che le fiamme interessassero anche l’abitazione al piano superiore.Non si registrano persone ferite. Notevoli danni alla struttura e alle attrezzature della falegnameria, evacuato l’appartamento al piano superiore a seguito dei danni riportati dal solaio di calpestio.È stato necessario l’intervento di due autopompe, due  autobotti, un’autoscala e quindici unità Vigili del Fuoco dalla sede distaccata di Civitanova e dalla sede centrale di Macerata.Dai primi accertamenti sembra che l'incendio sia da ricondurre ad un evento accidentale. Sono in corso ulteriori verifiche.

13/12/2016 10:53
Tolentino in lutto per la prematura scomparsa di Walter Sbaraglia

Tolentino in lutto per la prematura scomparsa di Walter Sbaraglia

Una notizia tristissima ha sconvolto stamattina Tolentino. E' morto improvvisamente, infatti, Walter Sbaraglia, conosciutissimo in tutta la città dove aveva tantissimi amici.Walter aveva compiuto 47 anni ad agosto. Da qualche tempo soffriva di alcuni disturbi che ne avevano minato un po' il fisico, ma niente lasciava presagire la tragedia che, invece, si è concretizzata oggi dopo che, da domenica, le sue condizioni si erano aggravate per una violenta influenza.Walter Sbaraglia è morto nella sua abitazione in via Filzi. Lascia nel dolore il papà Emilio e il fratello Francesco e tutti gli amici, sconvolti nell'apprendere la drammatica notizia.La salma è stata composta nella sala del commiato Terracoeli. I funerali si svolgeranno domani mattina, muovendo alle 9.45 dalla sala del commiato per la cappellina del cimitero comunale di Tolentino. 

13/12/2016 08:29
I residenti di Borgo San Giuliano sul piede di guerra "Schiamazzi, ubriachi e risse, adesso basta"

I residenti di Borgo San Giuliano sul piede di guerra "Schiamazzi, ubriachi e risse, adesso basta"

“Quasi tutte le sere è necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Schiamazzi, urla, ubriachi, risse. Forse sarebbe il caso di fare qualcosa Sindaco”. E’ l’appello lanciato sulla pagina di Facebook “Segnalazioni a Macerata” da alcuni residenti del quartiere Borgo San Giuliano a dir poco esasperati da una movida che spesso sfocia in vandalismo.Nel mirino un locale aperto da pochi mesi, e che il mercoledì quando organizza feste universitarie ma anche nei weekend, diventa il punto di ritrovo per tantissimi ragazzi. “Così non si può andare avanti – ci dice un residente per telefono – siamo costretti a vedere scene d’inciviltà inaccettabili, con gruppi di ragazzi ubriachi che urlano fino al mattino, in alcuni casi sono scoppiate pure delle risse. E’ impossibile stare tranquilli.”Addirittura alcuni ragazzi si sarebbero spinti all’interno dei garage del complesso residenziale Le Spighe “la mattina troviamo di tutto – ci dice ancora il residente – urine, escrementi e preservativi, siamo arrivati al limite”.“Sicuramente non è il luogo adatto per un locale del genere – si legge sul post di Facebbok – i residenti sono infuriati!”E da Facebook l’indignazione dei cittadini sta prendendo corpo nella realtà: i residenti hanno infatti lanciato una raccolta firme per far pressione sulle autorità competenti, per primo il Sindaco, affinché si ristabilisca l’ordine pubblico.

12/12/2016 19:51
Frontale tra due auto a Porto Recanati, due feriti gravi - LE FOTO -

Frontale tra due auto a Porto Recanati, due feriti gravi - LE FOTO -

Un frontale tra due auto, oggi pomeriggio verso le 16, a Porto Recanati sotto al cavalcavia dell'autostrada, vicino all'Hotel House. Coinvolte una Mini, guidata da un ragazzo 21enne di Porto Recanati e un'Opel Zaffira, a bordo della quale c'era un uomo di nazionalità pakistana.Sul posto sono intervenuti Carabinieri, Vigili del Fuoco e 118.L'uomo pakistano è stato subito trasferito con eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Sempre a Torrette anche il ventenne trasferito però con ambulanza. Sul luogo si stanno effettuando gli accertamenti. Il tratto stradale resta ancora chiuso.(Servizio in aggiornamento)    

12/12/2016 17:02
Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

Il terremoto in Emilia e nelle Marche: per la burocrazia due modi diversi di affrontare l'emergenza

A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente. Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012. In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione. A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati. In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina: All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al  comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati. I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà. Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”. Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016. All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che   “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori. Inoltre il comma 7 aggiunge che “ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”. Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte. Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”. La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9). Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità: “1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122. Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”: “In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. . Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma: Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici  nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1). Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012). Seguono: il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la  deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la  Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013  ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012. Sotto invece le ordinanze: ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013. Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile. A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali. Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce  “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”. Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti. 

12/12/2016 15:19
Furti sigarette e gratta e vinci, una coppia in manette

Furti sigarette e gratta e vinci, una coppia in manette

E' finita in manette la coppia ritenuta responsabile di una serie di furti in abitazioni e centri commerciali (8 quelli contestati) in Valmusone, nei comuni di Osimo, Castelfidardo, Recanati e Porto Recanati, dove i due, che si erano nascosti al Green River Village, sono stati arrestati dai carabinieri di Osimo dopo numerose denunce da parte di negozianti per furti di sigarette, gratta e vinci, gioielli e denaro contante, auto.Ambra Guzzini, 34 anni, di Jesi, e Saidi Housine, 30 anni, recanatese di origine tunisina, sono ora in carcere per furto aggravato continuato in concorso. Gli investigatori, coordinati dal pm di Ancona Irene Bilotta, sono risaliti a loro grazie anche ai fotogrammi delle telecamere della video sorveglianza pubblica e privata. Secondo gli inquirenti, i due, conosciuti come tossicodipendenti, si rifornivano di droga pagandola con i proventi dei furti consumati. (Ansa)

12/12/2016 13:26
Visso: la scossa ripresa dal vigile del fuoco Cavalcante - VIDEO -

Visso: la scossa ripresa dal vigile del fuoco Cavalcante - VIDEO -

La terra continua a tremare, ieri, alle 14 circa è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 4.3 che ha causato il crollo della parete del teatro di Visso. A riprendere la polvere che si alza dalle macerie del piccolo paese, ancora devastato dalle scosse di ottobre, un vigile del fuoco, Pierluigi Cavalcante, che ha poi postato le immagini sul suo profilo Facebook. Immagini che rendono l’idea del pericolo che costantemente si avverte ogni volta che sopraggiunge una scossa, soprattutto per coloro che si adoperano per far tornare a vita nuova i piccoli centri ancora ricoperti di macerie. [video width="224" height="400" mp4="http://picchionews.it/wp-content/uploads/2016/12/crollo-visso.mp4"][/video]

12/12/2016 12:40
Ruba e preleva dalla carta della nonna: nei guai pregiudicato 40enne

Ruba e preleva dalla carta della nonna: nei guai pregiudicato 40enne

I militari della Stazione carabinieri di Monte San Giusto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata un 40enne pregiudicato residente in provincia di Macerata, per furto e indebito utilizzo di carte di credito.Le indagini sono partite a seguito della segnalazione di un’anziana di Monte San Giusto: la donna aveva denunciato ai carabinieri il furto della propria carta “postamat”, segnalando inoltre di aver riscontrato prelievi che lei non aveva mai eseguito.I militari si sono messi subito all’opera e nel giro di poche settimane, analizzando la documentazione relativa ai movimenti ed i filmati delle telecamere poste sullo sportello “bancoposta” dove erano stati eseguiti i prelievi, hanno identificato l’autore. Si trattava del nipote della vittima il quale, approfittando del rapporto di parentela, era riuscito a prelevare la carta, il codice segreto ed eseguire i prelievi, quantificati in circa 1.500 euro.

12/12/2016 10:14
Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le abitazioni inagibili

Niente Imu per le case inagibili. Il 16 dicembre scade la seconda rata Imu, ma per i proprietari delle case danneggiate dal terremoto la scadenza non sarà un problema in più da affrontare.Il decreto 189 prevede infatti che tutti i fabbricati che si trovano nei comuni del cratere, distrutti oppure oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, non concorrano alla determinazione del reddito al fine del pagamento delle imposte su persone e società, e siano esenti dal pagamento di Imu e Tasi, a partire dalla scadenza del 16 dicembre.Nel caso in cui non ci sia una ordinanza di sgombero per la mancanza di verifica da parte dei Comuni, ancora in corso per l'enorme mole di edifici da valutare, ai fini dell’esenzione i contribuenti possono dichiarare al Comune la distruzione dell’immobile o la sua inagibilità.I ministeri degli Interni e dell’Economia dovrebbero emanare a giorni un provvedimento per compensare i Comuni del mancato introito dell’imposta sugli immobili e sui servizi indivisibili. L’esenzione di Imu e Tasi è prevista dall’articolo 48 comma 16 del decreto 189, non modificato nel corso dell’esame in Senato. L’approvazione definitiva del provvedimento, che è comunque già in vigore, è prevista per lunedì o martedì e rispetto al testo approvato dal Senato non sono previsti cambiamenti.

11/12/2016 21:59
La scossa delle 13.54 fa crollare una parete del teatro di Visso

La scossa delle 13.54 fa crollare una parete del teatro di Visso

In seguito alla scossa di magnitudo 4.3 delle 13.54, è crollata definitivamente una parete del teatro di Visso (Macerata), che era già stata danneggiata dalle scosse precedenti.Non ci sono persone coinvolte. I vigili del fuoco non hanno registrato altri danni di rilievo nelle zone dell'epicentro. (Ansa)

11/12/2016 17:22
Terremoto, dai "Cittadini in movimento" di Tolentino dieci domande al Sindaco

Terremoto, dai "Cittadini in movimento" di Tolentino dieci domande al Sindaco

L'associazione "Cittadini in movimento" di Tolentino, a seguito del tremendo terremoto che ha interessato il comune, ha inviato dieci domande al sindaco Giuseppe Pezzanesi. Questi i quesiti rivolti: 1) Con quali principi o secondo quale priorità, l’Ufficio dei servizi sociali provvede ad assegnare gli alloggi o camere in strutture private ai richiedenti?2) Quali sono i criteri adottati per indicare la lista dei sopralluoghi ai tecnici, che dovranno compilare la scheda AeDES?3) Intende l’Amministrazione organizzare degli incontri pubblici, divisi per quartiere, per informare i cittadini in maniera semplice ed efficace, sulle procedure di ricostruzione, utilizzando i funzionari pubblici comunali?4) Perché invece di montare impalcature in legno negli immobili privati visibilmente compromessi, privi di vincolo culturale, non vengono coinvolti i proprietari per concordarne l’eventuale parziale demolizione e la successiva ricostruzione conforme ai criteri antisismici?5) Perché non si pubblica sul sito del Comune l’elenco delle imprese, dei lavori effettuati d’urgenza e il loro costo?6) Si è cercato di coinvolgere i volontari della Protezione Civile in operazioni di vigilanza e prevenzione contro furti o vandalismi durante le 24 ore, anche tramite installazione di impianti video, nei luoghi “sensibili” ad esempio chiese, musei, scuole?7) Non trova irriguardoso proporre l’acquisto di immobili invenduti, considerando i numerosi imprenditori in difficoltà anche di altri settori, ai quali nessuno proporrà acquisti con denaro pubblico?8) Quando verranno pubblicati gli estratti conto dei conti “Comune di Tolentino pro sisma” presso la Nuova Banca delle Marche – filiale di Tolentino, Iban: IT55I0605569200000000019300, c/c 19300 e i rendiconti sull’utilizzo delle somme incassate?9) Per quale scopo è stato pubblicizzato nel Sito istituzionale del Comune un conto corrente, intestato a Associazione Turistica Pro Loco TCT, per sostenere la ricostruzione?10) Si coinvolgeranno i cittadini nelle decisioni per posizionare il futuro villaggio di prefabbricati che sostituiranno i moduli abitativi?

11/12/2016 17:17
Sospetta meningite, ricoverato a Modena tredicenne maceratese

Sospetta meningite, ricoverato a Modena tredicenne maceratese

Sono in miglioramento le condizioni di un tennista tredicenne ricoverato da ieri al Policlinico di Modena per un caso di sospetta meningite batterica. Lo rende noto l'Ausl di Modena.Il giovane, residente in provincia di Macerata, si trovava a Sassuolo, insieme ad altri coetanei e accompagnatori, per partecipare a un torneo. Il dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Modena ha informato l'amministrazione comunale di Sassuolo e l'azienda sanitaria delle Marche dove risiede il minore, mentre il servizio d'Igiene Pubblica ha immediatamente avviato l'indagine epidemiologica per individuare i contatti a rischio, offrire le informazioni del caso e la possibilità di effettuare la profilassi.Nella giornata di oggi circa 50 persone, coetanei che partecipavano al torneo di tennis e accompagnatori, sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica 8ANSA).

10/12/2016 16:30
"Signor sindaco, non è questione di soldi ma di fiducia, stima e rispetto"

"Signor sindaco, non è questione di soldi ma di fiducia, stima e rispetto"

Sempre viva l'attenzione intorno alla questione sollevata dalla Protezione Civile di Tolentino, insieme alle associazioni Citysound e Agesci sulla gestione dei fondi raccolti per i terremotati.Dopo il comunicato del sindaco Pezzanesi (qui), i volontari hanno scritto una lettera aperta al primo cittadino di Tolentino che riportiamo di seguito integralmenteSindaco Giuseppe Pezzanesi, più che un comunicato, a questo punto, preferiamo inviarle una lettera aperta. Parlando in maniera diretta come si fa tra conoscenti. Noi, volontari della protezione civile di Tolentino, prendiamo atto del suo comunicato stampa dove si dichiara la futura restituzione dell’intera somma. Teniamo a precisare che tutta questa situazione non è stata certo causata dallo “scarso interessamento” del coordinatore del gruppo comunale e dai suoi più volte citati problemi personali. Che poi sono gli stessi problemi che affliggono molti nostri concittadini, purtroppo: la perdita della casa. Questi problemi personali non hanno fermato noi volontari che da subito abbiamo riconosciuto nel volontario Mirko Bibini (nella foto) un coordinatore “pro tempore/non ufficiale” che con dovere, tanta passione e poche ore di sonno è stato il punto di riferimento per tutti a Tolentino. Il suo lavoro è stato ineccepibile e ci ha permesso di continuare a dare supporto, di aiutare, anche senza la presenza del coordinatore designato. Come hanno potuto constatare tutti a Tolentino.Vorremmo farle capire che la sensazione di disagio che ha portato a scrivere il precedente comunicato non è nata perché non condividiamo le opere realizzate con tali fondi. Semplicemente non possiamo ignorare la facilità con cui si è deciso di spendere i soldi della raccolta solidale senza un minimo di discussione a riguardo con gli altri attori dell’iniziativa, noi, AGESCI Tolentino e Ass. Citysound. Noi abbiamo messo la faccia con privati ed aziende per ricevere quelle donazioni e non avremmo avuto problemi a spiegare come e perché avremmo dirottato le donazioni per la nostra Tolentino. Credo che nessuno avrebbe obiettato, se solo ce ne fosse stato dato il modo. Bastavano due minuti, una chiamata, perfino un sms.Lo “strascico dolente” purtroppo non è dato dal fatto che noi non abbiamo “capito responsabilmente l’accordo”, ma dal fatto che si creda sia solo una mera questione di soldi. Soldi restituiti, problema risolto. Purtroppo in causa vengono chiamati valori che valgono molto di più del denaro: la fiducia, la stima, il rispetto. Solo comprendendo questo potrà capire che non c’è nessuna strumentalizzazione politica dietro a questa situazione, solo una disillusione generale, e che le uniche tessere chiamate in causa non sono quelle di partito, ma quelle da volontari della protezione civile.Queste tessere rimarranno dentro le nostre tasche fino alla fine di questa situazione di emergenza. Può considerarla una PROMESSA.

10/12/2016 16:06
Protezione Civile - Pro Loco, Pezzanesi: "Vergognoso cercare una polemica politica"

Protezione Civile - Pro Loco, Pezzanesi: "Vergognoso cercare una polemica politica"

Dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, riceviamoIl Sindaco Pezzanesi prende atto della nota inviata e firmata dal coordinatore e da diversi componenti del gruppo comunale di Protezione Civile e contestualmente vuole precisare che a più riprese, in questo momento di crisi, pur comprendendo i motivi strettamente personali che hanno portato il coordinatore comunale ad allontanarsi dal proprio ruolo direttivo e da svolgere sotto l’egida del Sindaco in quanto capo del gruppo comunale di Protezione Civile, ha cercato di indirizzare l’operato dello stesso gruppo comunale, tenendo conto del particolare quanto grave momento che si sta vivendo a Tolentino e che difficilmente verrà dimenticato e comunque affrontato con livelli assistenziali pregevoli, sia per uomini che per mezzi, come riconosciuto a più livelli.Trattando la questione sollevata dai volontari tolentinati, è bene specificare che il Sindaco, più volte, ha già chiarito direttamente sia al coordinatore che al volontario Bibini che, pur non essendo d’accordo sul difetto di condivisione e comunicazione tra i vari sodalizi coinvolti, forse causato proprio da uno scarso interessamento del coordinatore, le somme utilizzare sono servite per consentire la ripresa del normale servizio mensa delle scuole verso gli alunni e che quindi parte dei soldi sono stati utilizzati per l’allestimento dei locali dove servire i pasti alle persone attualmente ospitate presso i punti di prima accoglienza e quindi hanno permesso: l’affitto della tensostruttura adibita a locale mensa e del relativo pavimento, montata in piazza Ugo La Malfa; l’affitto del pavimento per la tensostruttura adibita a mensa nello Spazio ‘815; l’affitto della tensostruttura e del pavimento allestita nell’area camper in zona Sticchi; per l’acquisto (400 euro) di una lavasciuga per il centro di prima accoglienza della chiesa Sacro Cuore, località La Rancia; per l’acquisto (300 euro) di un computer donato all’Istituto comprensivo Don Bosco.Come risulta fondi spesi per essere di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto e soldi donati per lo più dalla Comunità cittadina erogati in favore di altri tolentinati che si trovano a vivere un momento di grave disagio.Resta inteso che quanto speso è stato di fatto anticipato dalla Pro Loco TCT e che il Comune provvederà a restituire, attraverso la contabilità straordinaria del sisma, quanto di spettanza, come comprovato dai documenti contabili, così da ripristinare con le giuste somme il conto corrente dedicato alla raccolta fondi e come già anticipato al gruppo comunale della Protezione Civile affinchè gli stessi possano utilizzare questi fondi per scopi che al momento a noi sfuggono ma che certamente saranno più importanti di quelli che il presidente della Pro Loco aveva già individuato.Tutto ciò lascia comunque uno strascico dolente per lo stesso gruppo che dimostra di non aver capito responsabilmente l’accordo con la Pro Loco, tra l’altro fatto spontaneamente, senza più interessarsi delle destinazioni delle somme a disposizione.Su tutto ciò il Sindaco non ha interagito, pur essendo il responsabile della Protezione civile comunale e acconsentendo ad impegnare determinate somme per scopi estremamente necessari del proprio Comune, cui il terremoto ha inflitto danni ingenti, in alcuni casi gravissimi, che la Città piangerà fortemente. Quello che appare vergognoso e il voler cercare una polemica politica, per un problema solo di rapporti che si dava per risolto e reso più grande di quello che è in maniera inspiegabile in un momento in cui la Città è impegnata a risolvere problemi ben più importanti.

10/12/2016 11:08
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