L'episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri, sabato 7 aprile, nei pressi di via Botticelli, quando un gruppo di giovanissimi, non avendo niente di meglio da fare in quel momento, ha pensato bene di prendersela con l'edicola votiva presente in loco.
L'atto vandalico ha riguardato un vaso buttato a terra ma da quello che racconta una residente, sembra che questo sia solamente l'ultimo e forse il meno rilevante dei gesti compiuti da quel gruppo di ragazzini, non nuovo ad imprese del genere. Nel frattempo, le foto pubblicate nei social, hanno provocato inevitabilmente molta indignazione.
Polemiche inoltre tra quelli che lamentano la scarsa presenza dei genitori, ricordando come ai tempi della loro gioventù, per una cosa del genere "volavano schiaffi", mentre oggi, come apprendiamo purtroppo sempre più spesso anche dai media, si tende troppo spesso a giustificare l'operato dei propri figli e prendersela piuttosto con quelli che li rimproverano, fino ai casi limite di professori mandati all'ospedale solamente per aver ripreso dei comportamenti sbagliati da parte di qualche studente.
Nella notte trascorsa, a Porto Recanati, è stato organizzato un servizio particolare con l'intervento, oltre dei militari della locale Stazione, di oltre 20 carabinieri provenienti da tutta la provincia Maceratese, dal Personale del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Ancona e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata.
L'attenzione dei Carabinieri, oltre al consueto controllo della circolazione stradale e delle persone in generale, si è concentrato nell'ispezione di locali notturni, i relativi parcheggi ed i venditori ambulanti. Proprio durante verifiche a quest'ultimi obiettivi è stato controllato un venditore ambulante di gastronomia che impiegava un minore nell'attività, non regolarmente assunto ed in orario notturno, violazione per la quale è stata interessata l'A.G..
Inoltre lo stesso risultava aver omesso di predisporre le procedure di autocontrollo per un altro dipendente non regolarmente assunto per sanzioni pari a duemila euro più la Sanzione Accessoria della sospensione dell'attività.
Un altro venditore ambulante di gastronomia ancora, impiegava due persone non regolarmente assunte ed anch'esso aveva omesso di predisporre le procedure di autocontrollo. Complessivamente gli è stata irrogata la sanzione amministrativa pari a 3000 euro più Euro quella accessoria di Sospensione dell'attività.
Durante il Servizio sono state elevate anche 18 violazioni al C.D.S., tra le quali una decina per il mancato uso delle cinture di sicurezza, cinque per la velocità e le altre per l'uso del cellulare durante la guida, controllate 100 persone e 62 mezzi.
I Carabinieri del Comando Compagnia di Civitanova Marche a partire dal pomeriggio di sabato e nella nottata di domenica hanno intensificato i servizi di controllo del territorio nei comuni di Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati.
Durante tali servizi, a Civitanova Marche nel tardo pomeriggio di ieri 7 aprile non sono passati inosservati i movimenti di N.P. 41enne della zona il quale, controllato a piedi, lungo una pubblica via e sottoposto a perquisizione, sia sulla persona che sul mezzo in uso ed in abitazione, è stato trovato in possesso di 350 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana oltre a due bilance di precisione e la somma in contanti di 155,00 euro, presunto provento dell'illecita attività.
L'uomo è stato così tratto in arresto e, come disposto dall'Autorità Giudiziaria maceratese, dopo le incombenze rituali, tradotto presso la propria abitazione ove dovrà rimanere agli arresti domiciliari.
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Macerata hanno denunciato un cittadino pakistano 40enne, residente nel maceratese, per guida con documenti falsi. Gli hanno inoltre irrogato la relativa sanzione amministrativa.
I militari hanno proceduto alla verifica dei documenti di guida e circolazione della vettura condotta dallo straniero. L'uomo ha esibito una patente rilasciata dal Paese di origine sulla cui genuinità i militari hanno subito avuto delle perplessità: infatti a seguito delle verifiche è emerso che il documento era difforme da quello previsto dall'autorità del suo Stato di origine.
Il documento è stato sequestrato e l'uomo denunciato per falso. È stato inoltre sanzionato per guida senza patente.
Nella mattinata odierna, nel corso dei vari controlli della polizia a Macerata, è stato fermato e portato in questura un uomo di colore.
Il tutto è avvenuto ai Giardini Diaz davanti agli occhi di famiglie che avevano portato i propri bambini al parco a giocare visti i primi caldi.
Le ragioni del fermo non sono ancora note.
La Polizia di Stato, al fine di scongiurare gli incidenti stradali spesso con esito mortale o comunque con gravi conseguenze che purtroppo continuano a verificarsi nel corso della movida del fine settimana, ha proseguito i controlli straordinari al fine di prevenire le cd “stragi del sabato sera”.
Nel corso della nottata tra sabato e domenica sono stati effettuati controlli a tappeto sulla guida in stato di ebrezza sia alcolica che da assunzione di sostanze stupefacenti.
La Polizia Stradale della provincia di Macerata in collaborazione con l’Ufficio Sanitario della Questura di Macerata, che aveva a disposizione un camper appositamente attrezzato per effettuare gli accertamenti sanitari sull’assunzione di sostanze stupefacenti, ha realizzato svariati posti di controllo in più zone della provincia. In particolare i controlli si sono concentrati lungo la costa, nelle adiacenze delle discoteche e dei locali da ballo presenti nella zona.
Nel corso della serrata attività di Polizia svolta, sono risultati positivi all’alcool, tramite prova etilometrica 10 conducenti di cui 9 sono stati riscontrati con un tasso alcolemico superiore allo 0,80 mg e in alcuni casi oltre 1,5 mg. Gli utenti in questione (tra cui rileva la presenza di tre donne) sono stati denunciati penalmente e per tutti è conseguito il ritiro della patente di guida.
Nel corso del medesimo servizio, 2 conducenti, già risultati positivi all’etilomentro, sono risultati positivi al drug-test effettuato con precursore droga. In particolare, trattasi di due uomini sotto i 30 anni, positivi all’uso della cocaina.
Nel corso dei servizi svolti nella giornata di ieri sono state identificate 106 persone e controllati 94 veicoli.
a Polizia Stradale ha elevato 14 verbali per violazioni al codice della strada.
I carabinieri della stazione di Appignano, coadiuvati dai colleghi di Corridonia e Cingoli, hanno arrestato due cittadini albanesi: un 28enne residente a Macerata censurato, ed il cognato, 21enne incensurato, anch'egli residente a Macerata, per atti persecutori e lesioni aggravate.
Tutto ebbe inizio quando l'ormai ex convivente del 28enne albanese cominciò una relazione con un italiano: allo straniero la cosa non andò giù e così iniziò a compiere una serie di atti minacciosi e persecutori nei confronti della ex compagna e dell'uomo, atti che gli sono costati varie denunce ma che non lo hanno scoraggiato.
L'epilogo nella serata di ieri, quando l'albanese, con la complicità del 21enne connazionale, ha aggredito brutalmente, utilizzando anche un arnese in ferro, il nuovo compagno della ex convivente, un italiano di 43 anni.
L'uomo è finito in ospedale per policontusioni e ne avrà per 30 giorni.
I carabinieri di Appignano con l'aiuto di quelli di Cingoli e Corridonia sono riusciti a rintracciare l'albanese 28enne e il suo complice: hanno proceduto alla perquisizione dell'auto del 28enne, nella quale hanno trovato e sequestrato una spranga di ferro lunga 70 cm e del peso di circa 2 kg.
I due sono stati arrestati: il 28enne per stalking e lesioni mentre il complice per lesioni in concorso.
Un pomeriggio ad alta tensione che si è concluso senza paricolari conseguenze. In piazza Battisti l'annunciato sit in dei militanti di Casa Pound, una quarantina circa. Intorno, limitati da un imponente dispositivo di sicurezza i militanti di Macerata Antifa' che hanno contestato gli avversari politici. Un confronto che è stato solo verbale. Annunciata e autorizzata la contromanifestazione dell'Anpi che non si è in realtà svolta.
(foto di Giammario Scodanibio)
Anche il telegiornale satirico di Canale5, nella puntata di ieri sera, venerdì 6 aprile, si è occupato a modo suo del cosiddetto "Pozzo degli orrori", il luogo nelle vicinanze dell'Hotel House di Porto Recanati, dove sono stati ritrovati dei resti umani.
Il servizio ha evidenziato l'ingente spiegamento di forze messo in campo mercoledì scorso, durante la diretta del programma televisivo Chi l'ha visto?, con il dirigente della Polizia Scientifica intento a spiegare in modo dettagliato, i mezzi di nuova generazione utilizzati nelle ricerche.
Subito dopo vengono mostrate le immagini riprese da un segnalatore, girate nel pomeriggio di venerdì, dove l'area che un paio di giorni prima, a favore di telecamere era piena di agenti, in quel frangente risultava invece desolatamente abbandonata a se stessa, protetta solamente da una recinzione precaria che in parte era anche caduta, consentendo l'accesso a chiunque, per qualsiasi motivo, volesse inquinare la scena del crimine.
Il servizio termina con degli interrogativi rivolti ai telespettatori: il luogo dove continuano ad essere rinvenute prove di un efferato delitto, non dovrebbe essere costantemente piantonato? E tutto quello spiegamento di forze durante la diretta Rai, era solo a beneficio delle telecamere?
Altro sabato di controlli interforze a Civitanova Marche in occasione del mercato settimanale. Fortemente voluti dal questore Antonio Pignataro, anche questa mattina polizia, carabinieri e polizia municipale, con l’impiego di alcune decine di agenti, hanno operato controlli finalizzati a debellare i fenomeni legati all’abusivismo commerciale e al contrasto di altri fenomeni di microcriminalità legati alla presenza di malintenzionati che approfittano della folla presente in città in occasione del mercato settimanale per commpiere reati.
I servizi, a cui ha collaborato anche un elicottero della polizia proveniente dal Reparto volo di Pescara per garantire la sicurezza anche dall’alto, hanno interessato non solo il mercato settimanale, ma anche la zona industriale di Civitanova Marche dove hanno sostato camper e roulotte di nomadi e la stazione ferroviaria dove già dal primo mattino sono giunti sia da nord che da sud extracomunitari con la merce contraffatta da poter vendere al mercato.
Due cittadini extracomunitari privi di documenti sono stati sottoposti a fotosegnalamento per identificazione ed accertamenti di natura amministrativa circa la loro posizione di soggiorno in Italia. Alla stazione, appena scesi dal treno con cui erano giunti a Civitanova Marche, sono stati fermati ed identificati 11 cittadini extracomunitari, di cui 9 nigeriani e 2 del Gambia, i quali erano diretti verso il mercato per la vendita di merce che è stata sottoposta a sequestro
Nella Zona Industriale “A” è stato controllato un camper e un veicolo con a bordo quattro persone, di cui due con pregiudizi di polizia, tutti originari della Sicilia che venivano fatti allontanare dalla città.
Un altro intervento è stato effettuato nei pressi della stazione dove è stato fatto intervenire personale del Comune per la rimozione di materiale (cartoni, coperte ed altro) utilizzato per la costruzione di bivacchi di fortuna.
Nel corso dei servizi sono state identificate 70 persone tra cui 9 minori e diversi pregiudicati, sottoposti a controllo 24 veicoli tra i quali 5 autocarri ed elevati 6 verbali per violazioni al codice della strada.
La massiccia e costante presenza di agenti delle forze dell’ordine, ha scongiurato sia la presenza in città di venditori abusivi di merce contraffatta, sia la presenza di persone dedite alla raccolta di denaro in modo molesto o a furti e borseggi nei negozi e nelle vie interessate dal mercato settimanale.
I controlli, annuncia la Questura, verranno ripetuti anche nelle prossime settimane.
Un banale litigio per un parcheggio finisce con una pistola puntata contro un poliziotto.
È accaduto ieri sera a Civitanova, nell’area davanti a “Primo Piatto”, nella zona industriale. Ad essere coinvolto un poliziotto che uscito a cena con la moglie e il figlio dopo una discussione per il posteggio si è visto puntare l’arma, non si sa se vera o giocattolo, da un giovane a bordo di una Mini Cooper.
L'uomo si è riparato in auto e ha seguito la Mini e dal numero di targa è risalito all'autista: anch'esso poliziotto anche se alla guida ci sarebbe stato il figlio. La vicenda è proseguita in Commissariato, dove il giovane è arrivato accompagnato dal padre.
Il 4 aprile scorso gli agenti della Polizia Stradale di Macerata e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, hanno effettuato un controllo ad un’attività commerciale di Civitanova Marche dove sono stati sottoposti a controllo 56 veicoli, alcuni dei quali smontati per riparazioni, destinati all’esportazione.
Da verifiche effettuate sono state riscontrate svariate irregolarità tent’è che al titolare è stata contestata l’omessa comunicazione al comune di Civitanova Marche per lo svolgimento dell’attività di compravendita di veicoli usati. Inoltre il titolare dell’attività, è risultato sprovvisto di autorizzazione per l’attività di autoriparazione. Per le due contestazioni è stata inflitta una multa di 7.500 euro. Altre irregolarità sono state rilevatemente al sistema antincendio dei locali, in quanto tutti gli estintori sono risultati scaduti, motivo per cui si è provveduto all’inoltro di segnalazione al comando dei Vigili del Fuoco. All’interno del locale adibito a forno, è stato rinvenuto un considerevole numero di pneumatici accatastati alla rinfusa. Inoltre occultato dietro alcuni bidoni, è stato trovato un paraurti completo di targa risultata oggetto di smarrimento come da denuncia sporta dal proprietario nel settembre del 2017. Dalle verifiche è emerso che l’azienda esercitava l’attività di commercializzazione di veicoli usati all’estero in particolare con la Croazia e che il locale oggetto del controllo era adibito a deposito delle autovetture come da contratto stipulato dal titolare con una ditta estera con sede in Croazia che si occupa di import/export di autovetture usate.
In sede di controllo il titolare dell’azienda era assente. Sul posto vi era invece un socio della ditta, un bosniaco di 44 anni, il quale di fronte alle contestazioni dei poliziotti si è giustificato dicendo che non era a conoscenza del fatto che in Italia fossero necessarie delle autorizzazioni per svolgere tale tipo di attività.
Individuati gli autori di messaggi minatori al sindaco di Macerata Romano Carancini e alla Caritas maceratese dopo la morte di Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi, il raid a colpi di pistola di Luca Traini e le tensioni in città. E' un milanese di Sesto San Giovanni l'autore di messaggi via posta elettronica ad una scuola media di Macerata, accusava il sindaco di proteggere i migranti e lo minacciava: "se non la smette i suoi figli faranno la fine di Pamela". E' invece un napoletano ad avere telefonato più volte al centro di ascolto della Caritas, nel mese di febbraio: "vi sta bene quello che vi è capitato a Macerata, così imparate ad aiutare gli sporchi negri" il tenore dei messaggi. Tutti e due saranno processati, separatamente, per direttissima lunedì a Macerata con l'accusa di minaccia aggravata da motivi di odio razziale.
Indagini concluse e processo in vista per un altro episodio: il lancio di mattoni contro la sede maceratese del Gus. Il colpevole è un disoccupato maceratese.
(Fonte Ansa)
Ieri sera la nota trasmissione televisiva di Rete4, Quarto Grado, ha effettuato un collegamento da Porto Recanati, per un servizio sui resti umani rinvenuti nel terreno all'ombra dell'Hotel House.
Così come successo con la trasmissione “Chi l’ha visto” qualche giorno fa, anche negli studi di Quarto Grado è stata ricostruita l’intera vicenda, a partire dallo scorso 28 marzo, con un servizio che ha voluto documentare la situazione di chi vive l’Hotel House.
Durante il collegamento in diretta, ai microfoni della giornalista Alessandra Borgia Andrea Innocenzi, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Macerata, ha dichiarato che sono circa 60 le ossa e i frammenti ossei ritrovati in questi giorni di scavi. Intervistata anche Giorgia Isidori, presidentessa dell’associazione Penelope Marche.
Sempre nella serata di ieri anche la trasmissione “Striscia la notizia” si è occupata del caso del pozzo degli orrori.
Dopo la razzia di Volkswagen rubate della scorsa estate, quasi tutte Golf, sembra che adesso i ladri d'auto stiano prendendo di mira le Ford, con un doppio furto avvenuto nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 aprile.
La denuncia di uno dei furti arriva via social, con l'appello da parte dello sconsolato protagonista, che chiede di essere avvisato nel caso qualcuno veda in giro la sua Ford Focus Titanium di colore grigio, targata FC065TE. L'auto, secondo quanto riferisce il proprietario, è stata rubata nella parte iniziale di Via Regina Elena, vicino al sottopasso della Castellara, poco prima di Corso Umberto I.
Allo sfortunato, arriva immediata la solidarietà di altre persone che hanno vissuto la stessa esperienza, come una giovane donna a cui è stata rubata una Golf semi nuova due mesi fa, proprio sotto l'abitazione. La ragazza, a scapito di qualche negoziante, augura che l'auto sia stata rubata per fare delle rapine, perché se il motivo del furto è quello di smontarla e rivendere i pezzi di ricambio, non ci sarà nessuna speranza di ritrovarla.
A sorpresa, tra i commenti, si scopre che giovedì notte c'è stato un secondo furto d'auto, questo però concluso con il lieto fine. "Anche a me hanno rubato la mia Ford Kuga questa notte - scrive l'uomo - ma per miracolo la polizia autostradale di Vasto, senza che io avessi fatto denuncia perché ancora tra le braccia di morfeo, facendo un controllo mentre la macchina viaggiava in direzione sud, hanno cominciato l'inseguimento e il ladro ha abbandonato la vettura in autostrada in piena corsia di sorpasso".
Moglie e marito litigano in macchina: sbandano e distruggono l’auto.
È accaduto stasera intorno alle 20.45. Una macchina con a bordo marito e moglie è finita contro un palo all’altezza del palazzetto dello sport di Porto Recanati, lungo la Nazionale da quanto appreso anche a causa di un litigio in corso tra i due.
L’auto è andata distrutta. Illeso l’uomo mentre la donna è stata trasportata all’ospedale con alcune fratture e contusioni.
Sul posto il 118 e i vigili del fuoco di Civitanova.
servizio aggiornato alle 17.30
Le auto coinvolte sono tre, quattro in tutto i mezzi. La polizia stradale è riuscita ad arrivare sul posto e così anche i vigili del fuoco con il loro camion. Tre i feriti, tutti lievi. L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco è valso alla messa in sicurezza del sito e degli automezzi coinvolti.
Per oltre un’ora e mezza la carreggiata direzione “monti-mare” è stata chiusa al traffico; dalle ore 17,15 circa, una corsia della medesima carreggiata è stata riaperta al traffico veicolare.
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Un incidente ha bloccato oggi pomeriggio intorno alle 15.40 il traffico lungo la superstrada SS 77, precisamente al chilometro 74+400 tra incrocio Tolentino Est e incrocio zona industriale in direzione Civitanova Marche.
Ad essere coinvolte tre auto e un autocarro che stavano viaggiando ma entrambe le corsie sono bloccate. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco che hanno dovuto raggiungere il luogo dell'incidente a piedi, il 118 e auto medica.
La polizia non è ancora arrivata a causa di un piccolo incidente che l’ha vista coinvolta: a quanto appreso, infatti, un camion facendo retromarcia avrebbe sbattuto sullo sportello della volante.
Si stanno accertando sia la dinamiche che le condizioni delle persone coinvolte.
(servizio in aggiornamento)
Un incidente in contrada Morla, a Pollenza, ha visto coinvolte tre persone a bordo di un'auto. Il conducente avrebbe perso il controllo e sarebbe finito fuori strada con il mezzo.
Le tre persone a bordo, tutte di Pollenza, sono rimaste incastrate nell'auto e sono tutte ferite. Sul luogo dell'incidente è atterrata anche l'eliambulanza che ha provveduto al trasporto all'ospedale di Ancona di uno dei tre, mentre gli altri due sono stati trasportati a Macerata.
Presente, oltre al 118, la polizia e i vigili del fuoco.
Denunciato a Civitanova Marche un pakistano di 32 anni, K. S. L'uomo, fermato dalle forze dell'ordine alla guida di un mezzo, ha presentato documenti falsi.
Le forze dell'ordine hanno disposto il sequestro del mezzo: le sanzioni previste sono sia amministrative che penali.
Il recanatese Luca Frapiccini, di 35 anni, è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione per aver dato un calcio all'arbitro durante una partita.
La vicenda risale a tre anni fa, quando, ad Osimo stazione, durante un incontro di calcio tra Riserve Recanati e Atletico Bellezze di Ancona, il ragazzo ebbe uno scontro con un giocatore avversario insultandolo pesantemente.
L'arbitro sventolò il cartellino rosso ai danni del 35enne che, in un gesto di rabbia, mentre si allontanava dal terreno di gioco, gli sferrò un calcio all'inguine mandandolo in ospedale con un grave ematoma al testicolo. Il gesto è costato al giocatore ben 5 anni di squalifica dal gioco e ora è giunta anche la condanna della giustizia ordinaria, con l’arbitro che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Riccardo Leonardi di Ancona.