Positivo all'Hiv da 11 anni, aveva rapporti sessuali senza adottare alcuna precauzione. Per questo un uomo è stato arrestato ad Ancona al termine di un'indagine, condotta dalla Polizia in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo.
Potrebbero essere oltre 200, un calcolo ancora approssimativo della polizia parla di 228, le donne potenziali vittime di contagio del virus Hiv per rapporti sessuali con l'uomo arrestato, un autotrasportatore di 36 anni di Ancona, che viaggiava in tutta Italia per lavoro. L'uomo, che nega la malattia di cui è affetto, è stato arrestato ieri per lesioni dolose gravissime dalla Squadra Mobile di Ancona in collaborazione con lo Sco della Polizia di Stato.
Sequestrati cellulare e computer che ora saranno setacciati per risalire a tutte le presunte vittime, spesso e volentieri conosciute proprio attraverso chat e social network. A far scattare le indagini, la denuncia della ex fidanzata che, a causa di un periodo di ripetuto malessere, nel mese di febbraio, scopre di essere sieropositiva. Una certezza medica che la porta a intuire la responsabilità del compagno che decide di denunciare. Da lì sono partite le indagini, culminate con l'arresto del 36enne.
I militari dell’Arma dei Carabinieri costantemente presidiano le zone rosse e gli agglomerati di immobili lasciati incustoditi dai proprietari a seguito delle inagibilità per gli effetti derivanti terremoto e ciò consente in alcuni casi di poter cogliere nella flagranza i malviventi dediti ad attività di sciacallaggio.Di analoga importanza è poi l’attività preventiva svolta dai militari dell’Arma che con servizi dedicati all’antisciacallaggio scongiurano il verificarsi di furti che avrebbero sicuramente apportato ulteriore detrimento alle stesse popolazioni già provate dagli eventi sismici.
Infatti, dal periodo post sisma i carabinieri della compagnia Tolentino hanno proposto per il loro allontanamento (foglio di via) alla competente autorità giudiziaria 23 persone sorprese mentre si inoltravano nelle aree d’interesse senza un motivo valido o lecito.Proprio ieri i militari della stazione di Caldarola, comandata dal mar. magg. Patrizio Tosti, hanno individuato all’ingresso della zona rossa della cittadina, un’autovettura di grosse cilindrata il cui andamento ha insospettito i militari. L’intuizione è stata proficua infatti i due a bordo, un uomo ed una donna, di origini romene, avevano nel loro palmarès, decine di segnalazioni per reati predatori. Gli stessi, già sottoposti a foglio di via dal Comune di Cingoli, verranno proposti per analogo provvedimento di allontanamento per tutti i comuni compresi nel cratere vista la loro conclamata dedizione a questa particolare area geografica.
La terra é tornata a tremare nell'entroterra Maceratese. E per ben quattro volte, in meno di dieci ore, con una magnitudo superiore a due. Questo 13 giugno ha suonato la sveglia presto: la prima all'una e ventitre di questa notte, con una scossa di 2,3 che ha avuto per epicentro Pieve Torina, ad una profondità di 14 km. Poi, alle 8,01 di questa mattina, la terra ha tremato ancora, questa volta con epicentro in territorio di Sant'Angelo in Pontano (magnitudo 2,5). La scossa più forte si é invece registrata alle 11,14 di oggi, questa volta a Muccia con una magnitudo di 2,7 a 9 km di profondità.
L'ultimo sobbalzo, per una popolazione ormai sfinita dopo due anni di episodi più o meno significativi, ma continui, é stato invece una manciata di minuti fa, con una scossa di magnitudo 2,2 che ha avuto ancora per epicentro Pieve Torina.
La segnalazione arriva da un appello in rete, dove un cittadino mette in guardia gli abitanti di Civitanova Alta, per dei falsi tecnici della compagnia elettrica che, con la scusa di dover fare dei controlli al contatore, si introducono nelle abitazioni per rubare.
Questo il messaggio comparso nel gruppo social cittadino: "Attenzione! A Civitanova Alta si aggirano falsi dipendenti Enel che con la scusa di dover intervenire sul contatore entrano in casa per derubare. Prima contattano la vittima telefonicamente sia da numeri fissi inesistenti e sia tramite whatsapp con tanto di foto del profilo ovviamente rubato".
La Polizia di Stato di Ancona ha arrestato un uomo su mandato della Procura della Repubblica del capoluogo di Regione con l'accusa di aver infettato negli anni decine di partner. Stando a quanto é dato sapere, l'uomo faceva i conti da undici anni con l'AIDS, diagnosticato e conclamato, ma nonostante questo consumava rapporti sessuali non protetti. E, stando alle indagini, coltivando l'obiettivo di infettare il maggior numero di persone.
Il lavoro degli inquirenti, che si sarebbe avviato proprio a seguito della segnalazione di una persona che ha contratto il virus dopo una relazione con l'anconetano, é andato avanti per mesi. Fino alla svolta di ieri, quando gli uomini della Squadra Mobile hanno fatto scattare le manette. L'uomo é stato tradotto presso il carcere di Ancona, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
AGGIORNAMENTO: L'uomo ammanettato nella serata di ieri dalla Polizia di Stato é un nigeriano già noto alle forze dell'ordine. Era stato fermato per un controllo, ma alla vista degli agenti si era messo a correre, fuggendo. Quando é stato raggiunto, come testimoniano le immagini, sono scattate le manette e il successivo trasferimento in caserma. In tasca, stando a quanto é dato sapere, aveva un piccolo quantitativo di droga. E' stato segnalato alla Prefettura per il possesso dello stupefacente e denunciato a piede libero per resistenza. Poche ore dopo l'episodio testimoniato dalle nostre immagini, dunque, il nigeriano é stato rilasciato.
Ammanettato dalla polizia mentre scappa in Via Borghi: un fermo in diretta a Macerata.
È quanto è accaduto stasera intorno alle 20.
La polizia ha braccato un uomo di colore che stando a quanto raccontato dai residenti vive da tempo in città. L’uomo ha provato a scappare e da Via Pace si è infilato in Via Borghi dove è stato fermato ed ammanettato dagli agenti.
La posizione dell’uomo è al vaglio degli inquirenti.
Sei cuccioli appena nati abbandonati questa mattina al canile di Macerata. È stata questa la brutta sorpresa che si sono trovati davanti intorno alle ore 8.00 del mattino gli operatori del canile comunale “Gli amici del cane”, gestito da Meridiana cooperativa sociale con il supporto dei volontari dell’associazione Argo. I cuccioli sono stati ritrovati abbandonati a sé stessi davanti al cancello d’ingresso della struttura, all’interno di uno scatolone, umidi e con il cordone ombelicale ancora attaccato segno che erano nati da pochissime ore.
Le loro condizioni, inizialmente, sembravano già piuttosto critiche: a causa del fresco delle prime ore del mattino erano molto freddi e disidratati oltre che anche decisamente affamati. Immediatamente gli operatori Meridiana sono corsi per cercare di riscaldarli ed allattarli con il latte artificiale e, per ora, le loro condizioni sembrano discrete.Purtroppo, però, i cuccioli appena nati hanno poche possibilità di sopravvivenza senza il supporto di una mamma. Per questo, l’appello che Meridiana cooperativa sociale e Argo lanciano a tutti è quello di informare gli operatori del canile della disponibilità di una mamma-cane che ha partorito da poco e che potrebbe allattare anche i sei piccoli abbandonati senza pietà questa mattina.
“Vogliamo ricordare – afferma Barbara Vittori, presidente di Meridiana cooperativa - che l’abbandono di animali da compagnia è vietato per legge e rappresenta un reato penale ai sensi dell’articolo 727 del Codice Penale. Inoltre, ci teniamo a sottolineare l’importanza della sterilizzazione per evitare cucciolate indesiderate e gesti inqualificabili come l’abbandono di questa mattina, sterilizzazione che è del tutto gratuita nel caso in cui si adotti un cane senza padrone ospite di un canile”.
Per contattare il canile comunale di Macerata è possibile telefonare al numero 392 7060 232
La Procura di Macerata ha chiuso le indagini nei confronti di Innocent Oseghale, il nigeriano 29 anni, in carcere a Marino del Tronto, per l'omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro commesso il 30 gennaio scorso in un appartamento a Macerata.
Omicidio volontario aggravato in quanto commesso nell'ambito una violenza sessuale, vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere e violenza sessuale ai danni di una persona in condizioni di inferiorità psichica o fisica i reati contestati.
(Fonte Ansa)
Cade da una pianta e viene trasportato all'ospedale di Ancona. È accaduto oggi pomeriggio a Fiuminata e l'uomo di 83 anni, soccorso prontamente dal 118, è stato prelevato dall'eliambulanza che ha provveduto al suo trasporto presso l'ospedale di Torrette.
L'uomo non sembrerebbe in pericolo di vita.
Trovato morto in casa per sospetta overdose.
L'auto medica è intervenuta nella sua abitazione di Montecosaro dopo la segnalazione dei familiari dato che l'uomo non dava notizie di sé da diverse ora.
La vittima S.D.V., originaria di Civitanova, era separato e aveva due figli. Aveva 48 anni. La famiglia è molto conosciuta sia a Civitanova che a Montecosaro. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Montecosaro. In corso gli accertamenti per stabilire la causa del decesso.
Una lapide per ricordare Pamela nel luogo in cui è stato ritrovato il suo corpo. C'è la Pro Loco di Casette Verdini dietro a questa iniziativa voluta fortemente in memoria della giovane. A comporre la lapide un fiore di loto in cristallo a simboleggiare la bellezza della vita ma anche la sua fragilità ci saranno poi delle pietre intorno alla lapide che simboleggieranno l'indifferenza e la staticità della gente di fronte a tanto splendore.
I lavori in Via DDell'industria sono partiti lo scorso sabato.
Spaccio e sequestro di persona. Catturato ieri dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Dr. Lorenzo Sabatucci un cittadino albanese di 42 anni, già arrestato per reati legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti, oltre che per sequestro di persona, minacce e lesioni commesse nei confronti di una donna con la quale aveva avuto una relazione.
L'uomo dovrà scontare la pena della reclusione di 11 mesi e 11 giorni.
Continuano i controlli dei carabinieri volti al contrasto di stupefacenti lungo la costa. Ieri sono state due le denunce per spaccio di stupefacenti: a Civitanova e a Porto Recanati sono stati sorpresi due ragazzi di circa 30 anni, un pakistano e un tunisino con rispettivamente 4 grammi di marijuana e un paio di grammi di hashish.
Il ragazzo beccato a Porto Recanati è stato denunciato anche per ricettazione in quanto il suo telefono è risultato essere oggetto di furto.
Nel corso dell’attività di controllo economico del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione di traffici illeciti in genere, una pattuglia della Compagnia di Civitanova della Guardia di Finanza ha proceduto, nei pressi della stazione ferroviaria, al fermo di un soggetto, apparentemente di origini extracomunitarie, risultato sprovvisto di documenti di riconoscimento e di permesso di soggiorno.
I successivi adempimenti posti in essere dai finanzieri, hanno permesso di accertare le generalità del soggetto e di appurare che lo stesso era soggetto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’Ospedale di Rimini.
A seguito della flagranza di reato, il fermato, un tunisino di 28 anni, è stato tratto in arresto per evasione e, su disposizione del Pubblico Ministero, posto agli arresti domiciliari con piantonamento presso l’Ospedale di Civitanova Marche.
Lucky Desmond potrebbe essere presto scarcerato. Caduta, infatti, l'accusa di omicidio, per il nigeriano resta in piedi solo l'accusa di spaccio. Che, nello specifico, riguarda cinque e sei cessioni di droga. Episodi relativamente piccoli per i quali l'eventuale condanna potrebbe non superare i tre anni con il nigeriano che, essendo incesurato, potrebbe dunque lasciare presto il carcere. Poi, con tutta probabilità, ci sarà comunque l'espulsione dall'Italia, visto che il ragazzo non fa più parte di alcun programma di integrazione.
Una ipotesi, dunque, che dovrà essere confermata o smentita nell'immediato futuro, ma che appare ad oggi la più credibile se le indagini non giungeranno ad una nuova svolta. E lo stesso Desmond Lucky sembra saperlo bene, tanto che al suo legale avrebbe confidato di avere fiducia nella giustizia italiana, ribadendo di essere estraneo all'omicidio di Pamela Matropietro. Posizione più o meno analoga, ma leggermente più articolata, per Lucky Awelima. Anche per lui l'accusa di omicidio é venuta meno e le contestazioni riguardano fatti legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Intanto, sul fronte delle indiscrezioni giornalistiche continuano a trapelare i contenuti dei colloqui avuti in carcere proprio tra Lucky Desmond e Lucky Awelima. "Ha sbagliato tutto. Non puoi toccare una donna italiana pensando che non ti succeda niente" - avrebbero detto, ovviamente in un dialetto nigeriano.
Scontro frontale, questa sera intorno alle 19, lungo la strada provinciale 45 Divina Pastore - Urbisaglia. Nell'incidente, che si è verificato in contrada Pezzalunga sono rimasti feriti una mamma e i due bambini. Viaggiavano su una Fiat Punto che si è poi ribaltata. L'altra auto coinvolta è una Saab, finita poi fuori strada. Illeso il conducente. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Tolentino.
Si è sfrenata ed è caduta sulla strada, rimanendo su un fianco e, fortunatamente, senza ferire nessuno. L'episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi al parcheggio dell'ospedale di Civitanova. Secondo quanto è stato possibile appredere, la vettura, forse senza freno a mano tirato o inserito in maniera non corretta, si è messa in movimento, finendo per precipitare in strada e rimanendo adagiata su un fianco.
Nella sua "corsa" senza controllo e nella successiva caduta, il veicolo non ha incontrato nessuno, evitando così conseguenze ben più gravi. Sul posto è intervento immediatamente personale dell'ospedale nel timore che nell'auto potesse trovarsi qualcuno. Un'eventualità fortunatamente scongiurata.
Quindi è iniziata la ricerca del proprietario della vettura, ricercato anche attraverso un messaggio diffuso all'interno della struttura sanitaria.
Poliziotti ancora aggrediti durante i controlli. E' successo oggi pomeriggio a Macerata, nel corso dell'attività svolta dagli uomini della Questura di Macerata ai giardini Diaz e al parco di Fontescodella.
Durante i servizi, nel corso dei quali sono state sottoposte a controllo 20 persone per la quasi totalità di origine extracomunitaria, due giovani, un cittadino originario della Nigeria e uno del Gambia, rispettivamente di 22 e 25 anni, hanno aggredito il dirigente delle "Volanti", il commissario capo Gabriele Di Giuseppe che era impegnato su strada insieme ai propri uomini. Alla vista dei poliziotti, i due hanno da subito un atteggiamento strafottente e refrattario al controllo fino a quando, rifiutando di esibire i documenti, hanno aggredito gli agenti che sono riusciti a immobilizzarli non senza qualche difficoltà.
Nel corso della colluttazione il commissario capo Di Giuseppe è stato colpito con alcuni calci, riportando lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.Si ripetono sempre più spesso comportamenti violenti degli extracomunitari nei confronti dei poliziotti, sottolineano dalla Questura, la cui presenza infastidisce quei soggetti che gravitano intorno ai giardini pubblici e al parco di Fontescodella con l'intenzione di porre in essere attività illecite soprattutto legate allo spaccio di sostanze stupefacenti.I controlli, annuncia la Questura, continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni.
Nella giornata di ieri gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova marche, nell'abito degli incessanti controlli del territorio, hanno proceduto all’identificazione di 38 persone tra le quali un soggetto di origini rumene.
L’uomo, senza fissa dimora, alcune settimane fa era stato allontanato dal comune di Civitanova Marche con provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di tornare in quel comune per un periodo di anni tre. Per questo motivo lo stesso veniva accompagnato in Ufficio e deferito all'AG.
Uno scontro frontale è avvenuto oggi intorno alle 12,30 tra Torre San Valentino e Troviggiano di Cingoli. I due mezzi, un furgone leggero e un fuoristrada, si sono scontrati lungo la provinciale.
Ingenti i danni ai mezzi. Per uno dei due conducenti il 118, dul posto, ha predisposto il trasferimento con l'eliambulanza all'ospedale di Torretta, ad Ancona. L'uomo non dovrebbe essere in pericolo di vita. L'altra persona coinvolta, ferita lievemente, dovrebbere essere trasportata all'ospedale di Macerata.
Sul posto oltre al 118 anche i vigili del fuoco e i carabinieri.
(servizio in aggiornamento)