Brutta avventura per il consigliere comunale di Porto Recanati Salvatore Caruso. Hanno provato a rapinarlo, ma non avevano fatto i conti con il cane che stava portando a passeggio. Così due malviventi si sono dovuti dare alla fuga, rimediando uno un morso ad un polpaccio e l’altro un pugno.
E’ quanto accaduto vicino al sottopasso che si trova nei pressi dell’Hotel House. Il consigliere comunale stava passeggiando con il suo cane, poco prima delle 23 di mercoledì, quando due stranieri lo hanno avvicinato. Neanche il tempo di capire cosa volessero che i due hanno iniziato a mettergli le mani addosso, tentando di raggiungere le tasche e intimandogli di consegnargli quanto di valore avesse addosso.
Ma non avevano fatto i conti con il cane, che non ha esitato un istante ad azzannare uno dei due ad una gamba. A quel punto, approfittando dell’effetto sorpresa, Caruso è riuscito a colpire l’altro rapinatore. Ai due malviventi non è rimasto altro da fare se non darsi alla fuga.
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri, con Caruso che, nella colluttazione, ha riportato anche una contusione ad una mano.
Mai un arresto fu più semplice. E’ proprio il caso di dirlo per raccontare quanto avvenuto nei giorni scorsi a cavallo tra le Marche e l’Umbria. Talmente semplice da lasciare di sasso gli stessi agenti della Polfer che lo hanno eseguito.
Questi i fatti. Un ventiseienne nigeriano, che doveva raggiungere l’entroterra maceratese, scende dal treno proveniente da Roma alla stazione di Foligno. Dimentica sul vagone, però, il suo zainetto. Fin qui nulla di strano, con il ragazzo che si preoccupa immediatamente di contattare la Polfer per implorarli di recuperagli quanto lasciato su quel treno che, nel frattempo, aveva ripreso la marcia verso Fabriano.
Ed è proprio alla stazione di Fabriano che gli agenti si fanno trovare per recuperare lo zaino e riconsegnarlo a quel ragazzo, le cui telefonate si facevano però sempre più insistenti e preoccupate. Tanto da destare sospetti e indurre gli agenti a verificare il contenuto di quello zaino. E, sorpresa, all’interno c’era un contenitore con oltre 1kg di marijuana.
A quel punto è scattata l’imboscata, la Polfer si è rimessa in contatto con il ragazzo, comunicandogli il ritrovamento dello zaino e fissando la riconsegna per qualche ora più tardi, a Fabriano. Ma quando è arrivato, al posto dello zaino ha trovato le manette. Il ventiseienne è ora detenuto nel carcere di Monteacuto e, stando a quanto è dato sapere, quel giorno era diretto nell’entroterra Maceratese. Tanto che sono in corso accertamenti per capire quali riferimenti avesse sul territorio montano della provincia e se stesse andando a consegnare quel “prezioso” zaino proprio a qualche spacciatore della zona.
Ancora una scossa di terremoto nella zona di Muccia. L'evento si è registrato intorno alle 22.17. I primi dati parlano di una scossa di 3.1. Non si registrano danni o particolari problematiche, ma il terremoto è stato distinto chiaramente dalla popolazione in tutta la provincia. E' l'ennesimo episodio negli ultimi giorni.
Quasi tre etti di hashish nel portaoggetti dell'auto. I carabinieri del Reparto operativo di Macerata e della compagnia di Tolentino hanno arrestato a Tolentino due 30enni marocchini dopo averli seguiti nei loro spostamenti a bordo di una Golf. In macchina, i militari avevano notato Yasin e El Oumami, conosciuto come spacciatore. Al volante il connazionale Rida El Khalid. I carabinieri hanno seguito la vettura con i due a bordo, decidendo di bloccarla nella zona di via Nenni. EL Oumami era sceso in precedenza, ma raggiunto e fermato. Dalla perquisizione dell'auto la scoperta dello stupefacente, 296 grammi divisi in tre panetti, che ha fatto scattare l'arresto.
I vertici istituzionali e delle forze dell'ordine si sono riuniti oggi, nella caserma dei Carabinieri, nel tavolo tecnico dedicato alla pianificazione dell'attività di controllo del territorio. Il summit, su input del prefetto, è stato finalizzato a tirare un primo bilancio dei controlli svolti a Porto Recanati e a prevedere le future attività di monitoraggio, in particolare nelle aree più critiche indicare dal sindaco. La riunione ha preceduto il tavolo tecnico di coordinamento provinciale.
Medici, notai, commercialisti, avvocati. Un elenco che, riferito a Macerata, fa tornare alla memoria l’inchiesta di qualche giorno fa di RaiNews, che ha raccontato di una ragazza finita in un giro di sesso, droga e malavita proprio nel cuore del capoluogo di provincia. Ma medici, notai, commercialisti e avvocati, per chi ha buona memoria, è un elenco che segue lo stesso ordine e tocca gli stessi punti delle dichiarazioni rilasciate, ormai qualche anno fa, da Nino Lo Giudice.
Un boss della Ndrangheta, noto nell’ambiente della criminalità con il soprannome de “Il nano”, che a Macerata ha vissuto sotto protezione, prima di far perdere le proprie tracce. E il racconto della ragazza intervistata da RaiNews ha fatto inevitabilmente tornare alla luce le dichiarazioni di Lo Giudice, passate nel dimenticatoio e archiviate come non credibili. In un memoriale fatto recapitare ad alcune testate giornalistiche calabresi, il pentito aveva riportato le confidenze di un detenuto secondo cui a Macerata insisterebbe una potente e pericolosa organizzazione che fa riferimento alla massoneria, ma che gestisce anche attività criminali. Nel memoriale faceva anche un elenco di nomi e, in particolare, di professioni.
All'epoca quelle dichiarazioni furono motivo anche di un'inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Macerata, poi archiviata.
Controlli a 360 gradi da parte della “Volante” e del reparto prevenzione Crimine di Perugia nella giornata di mercoledì a Macerata. Nel corso dei servizi, finalizzati anche al contrasto del degrado urbano e dell’illegalità in genere sono state identificate 85 persone e sottoposti a controllo 63 veicoli.
Tra le persone controllate un cittadino di origini nigeriane rintracciato nel centro storico intento alla vendita di chincaglierie varie. L’uomo, in regola con le norme sul soggiorno in Italia, è stato contravvenzionato poiché sprovvisto di licenza per la vendita di merce in modo itinerante mentre la merce è stata posta in sequestro.
Nel tardo pomeriggio di ieri è stato accompagnato in Questura per identificazione un altro cittadino di origini nigeriane sprovvisto di documenti che dopo le verifiche del caso è stato espulso dal territorio nazionale. Nelle prime ore della mattinata la “Volante” è intervenuta presso i giardini Diaz ove era stata segnalata la presenza di due cittadini extracomunitari che molestavano i passanti. Sul posto sono stati rintracciati due extracomunitari di cui uno originario del Gambia e l’altro della Nuova Guinea entrambi in regola con le norme relative al soggiorno in Italia. Nei confronti del cittadino del Gambia, in evidente stato di ebbrezza alcolica, gli agenti hanno elevato un verbale di contestazione amministrativa per ubriachezza in luogo pubblico.
Nella tarda mattinata di sabato scorso, nel corso dei servizi straordinari di controllo del territorio attuati in occasione del mercato settimanale, in piazza XX Settembre, gli agenti del Commissariato di Civitanova Marche hanno rincorso e bloccato una donna 22enne di etnia nomade, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio.
La giovane era infatti la responsabile di un furto con destrezza messo a segno ai danni venditore ambulante. Il commerciante, dopo essersi sentito frugare nella tasca dei pantaloni che indossava, si era avveduto che una ragazza di etnia nomade era riuscita ad asportargli due banconote da 100 euro. L'uomo, accortosi dell'accaduto, si è messo a urlare richiamando l’attenzione degli agenti di Polizia che hanno rincorso tra le bancarelle l’autrice del furto, raggiunta e fermata poco dopo. Il denaro sottratto è stato recuperato e restituito al proprietario mentre la donna è stata denunciata per furto aggravato.
Inoltre, nella serata di mercoledì, nel corso di un controllo di una vettura con a bordo 3 individui sospetti, è stato fermato un cittadino tunisino di 20 anni, clandestino, in quanto sprovvisto di titolo di soggiorno sul territorio nazionale, già con precedenti penali per reati contro il patrimonio. Il giovane dopo essere stato condotto negli uffici del Commissariato di Polizia è stato espulso dal territorio nazionale.
Era ricercato, ma non aveva mai smesso di vivere di reati. Ma, ieri, é finito nella rete dei carabinieri di Civitanova Marche, che sono riusciti a mettergli le manette e a sequestrare circa 200 grammi di cocaina oltre a una pistola con matricola abrasa e perfettamente funzionante. Così gli uomini del tenente Giannella e del maggiore Marinelli hanno arrestato un tunisino di 28 anni, domiciliato a Porto Sant'Elpidio ma, di fatto, senza fissa dimora. Si era fatto ospitare nella casa di Civitanova Marche, risultata in locazione ad una ballerina romena, ed é qui che i carabinieri lo hanno sorpreso. Uno dei militari ha anche riportato lesioni lievi a seguito della colluttazione con il ventottenne.
L'operazione é stata descritta questa mattina nel corso di una conferenza stampa. I carabinieri avevano avuto notizia della presenza del ricercato all'interno di un'appartamento del centro di Civitanova Marche e procedevano al controllo. Ma alla vista dei militari dell'Arma l'uomo tentava di fuggire da una porta-finestra laterale, venendo prontamente bloccato, dopo una breve colluttazione. Un carabiniere ha riportato delle leggere escoriazioni al volto e contusioni alla spalla. A carico dell'uomo, identificato in A.K, 28enne Tunisino, domiciliato a Porto Sant'Elpidio (FM) ma di fatto senza fissa dimora, era pendente il decreto di fermo di indiziato di delitto per spaccio di stupefacenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo. Era, dunque, ricercato e in data 18 gennaio scorso, fermato alla guida di un'autovettura presso il casello autostradale di Civitanova Marche, prima di essere sottoposto a perquisizione riusciva a strattonare gli agenti e darsi repentinamente alla fuga.
All'interno dell'auto, nascosti abilmente nel sedile del conducente, in quell'occasione erano stati rinvenuti tre involucri da 1 Kg ognuno di eroina. Anche in quest'occasione, l'arrestato aveva provato a fuggire e durante la corsa aveva tentato di disfarsi di uno zainetto che conteneva un borsello che racchiudeva una pistola Beretta cal 9 modello 92/FS con matricola abrasa, due caricatori e 23 colpi. Inoltre veniva trovato in possesso di due documenti di nazionalità francese riproducenti la sua foto ma con nominativo diverso. La contestuale perquisizione domiciliare dell'abitazione permetteva di rintracciare l'affittuaria identificata in M.S.E, 32enne romena, ballerina domiciliata a Civitanova Marche, nonchè convivente dell'uomo. Inoltre, all'interno di un barattolo di riso, nascosto sul davanzale di una piccola finestra, sono stati rinvenuti due involucri per un peso totale di 207 grammi di cocaina. Pertanto, al termine degli accertamenti, il 28enne, oltre al decreto di fermo, é stato arrestato anche per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso di arma clandestina, uso di atti falsi validi per l'espatrio e detenzione di sostanze stupefacenti in concorso. Arrestata anche la per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso. I due sono stati trasferiti in carcere, l'uomo a Monteacuto, la donna a Pesaro.
Dall'inizio dell'anno, il comando provinciale dei Carabinieri ha arrestato oltre 90 persone e ne ha denunciate 600 a piede libero. Quasi il 50% degli arresti é per reati legati alle sostanze stupefacenti.
Sta raggiungendo numeri da capogiro, quello che, purtroppo, sta diventando un fenomeno criminale di massa: la cosiddetta sextorsion. Non si contano più, infatti, le segnalazioni online e i fatti di cronaca che riguardano questo tipo di ricatto che viene effettuato attraverso l’adescamento e il coinvolgimento di ignari utenti della rete che diventano vittime, loro malgrado di tentativi o vere e proprie estorsioni di denaro o favori sessuali. E a fronte della miriade di denunce ricevute dall’autorità, vi è la certezza che altrettante vittime preferiscano il silenzio per vergogna e per non far sapere che si è caduti nella trappola.
A ricordarci costantemente di prestare la massima attenzione ai messaggi che riceviamo da sconosciuti e che ci propongono allettanti conversazioni che diventano via via sempre più “piccanti” è la Polizia di Stato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”. Proprio ieri la Polizia Postale ha pubblicato un post con tanto di screenshot di uno dei messaggi tipo che possono giungere sulle nostre messaggerie istantanee come Messenger di Facebook da parte di contatti ignoti e che ci propongono chat erotiche. Solitamente si presentano con immagini carpite da altri profili di belle ragazze o ragazzi e che proprio per questo diventano ancor più allettanti. Ovviamente, si tratta di malintenzionati di ogni tipo che nascondono la loro vera identità dietro profili virtuali quasi sempre falsi e il cui unico scopo è quello di estorcerci del denaro o prestazioni sessuali.
L’unico modo di evitare di cadere nella trappola, come ricorda la Polizia Postale, è quello di non rispondere mai o attivare le nostre cam quando riceviamo messaggi di questo tipo da parte di sconosciuti. E se purtroppo si è incappati nel tranello e quindi nel ricatto, è sempre opportuno provvedere a sporgere prontamente denuncia all’autorità giudiziaria che, è bene ricordare, ha sempre un obbligo di riservatezza nei confronti delle vittime di reati e quindi anche in questo particolare tipo di estorsione.
Due arresti per spaccio di stupefacenti. È accaduto oggi, nel tardo pomeriggio di oggi, a Civitanova dove i Carabinieri del posto hanno proceduto all’arresto di due persone appunto, tra cui un ricercato trovato in possesso di un’arma clandestina, per detenzione di sostanze stupefacenti.
Prevista per domani una conferenza stampa nel corso della quale i Carabinieri illustreranno i dettagli dell’operazione.
I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Macerata, hanno tratto in arresto un ventinovenne maceratese, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e proceduto al sequestro di oltre 2 Kg di marijuana.
Fondamentale, si è rivelata l’intensificazione del controllo economico su tutto il territorio provinciale, soprattutto in zone ritenute “più tranquille” dagli spacciatori.
Infatti, nel corso di un servizio di pattugliamento a Piediripa di Macerata, i finanzieri hanno intimato il fermo all'auto condotta dal ventinovenne.
Date le circostanze di luogo e di tempo, i militari hanno approfondito il controllo, rinvenendo, all’interno del mezzo 2,129 Kg di marijuana essiccata contenuta in involucri di plastica termosaldata.
Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, in difesa della salute pubblica.
Dopo quasi tre mesi i familiari di Pamela Mastropietro potranno riavere la salma della giovane uccisa e fatta a pezzi lo scorso 31 gennaio. È arrivato infatti il nulla osta alla sepoltura da parte della Procura che ha disposto il dissequestro della salma.
La cerimonia, con molta probabilità si svolgera nella chiesa di Ognissanti sulla Via Appia e Pamela sarà sepolta al Verano, come disposto dal comune di Roma lo scorso febbraio. Non c'è però ancora una data: i funerali sarebbero, infatti, dovuti essere celebrati sabato prossimo 21 aprile, data in cui si celebra il Natale di Roma e proprio per questo motivo spostati a data da destinarsi. La nuova data sarà resa nota nelle prossime ore.
Il trasferimento del feretro nella Capitale, a quanto appreso, dovrebbe essere a carico di un'impresa di onoranze funebri di Macerata che si è offerta gratuitamente.
Incidente intorno alle 13 in via Maffeo Pantaleoni a Macerata.
Una donna percorrendo la strada che da via della Pace porta verso lo Sferisterio ha perso il controllo dell'auto e, invadendo la corsia opposta, ha investito un ragazzo di 17 anni prima di schiantarsi contro un muretto.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, l'automedica, la polizia locale e i sanitari del 118.
Il 17enne è stato trasportato al pronto soccorso di Macerata per gli accertamenti del caso. Nell'impatto, l'auto ha rotto anche alcune conduttore dell'Apm, tanto che per le operazioni di ripristino tutta la zona è stata transennata.
Si perde nella campagna di Recanati. È accaduto ieri sera intorno alle 21.15 circa di ieri quando i carabinieri della Stazione di Recanati hanno ricevuto la telefonata di una donna brasiliana. La donna, a Recanati poiché iscritta al corso di lingua e cultura italiana del “Campus l’Infinito”, ha raccontato agli agenti che dopo essersi recata, a piedi, a fare la spesa presso un supermercato in periferia, aveva perso l’orientamento e anziché tornare sui propri passi si era allontanata ulteriormente, perdendo ogni punto di riferimento cosicchè, dopo alcune ore si cammino, si era ritrovata al buio in aperta campagna.
Immediatamente i carabinieri si sono messe sulle sue tracce, tentando telefonicamente di farsi indicare dei particolari che li aiutasse a raggiungerla, ma la donna, presa dal panico e dalla stanchezza, non è riuscitta ad essere precisa.
A quel punto, visto che le ricerche continuavano ad essere negative, considerato che la donna aveva fornito un numero di cellulare brasiliano, utilizzando l’applicazione WhatsApp del telefono di uno dei carabinieri, hanno effettuata una video chiamata che ha consentito di fare una panoramica sui luoghi circostanti alla posizione della donna che sono stati immediatamente riconosciuti dai soccorritori. La donna è stata subito raggiunta.
La donna, seppur stremata, era in buoni condizioni di salute ed è stata riaccompagnata presso la sua abitazione.
Gli agenti della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche hanno rinvenuto, nei giorni scorsi, siringhe usate in una via pubblica nei pressi di un parcheggio del centro storico. Gli oggetti sono stati recuperati dallo stesso personale in servizio. Subito avvertito il sindaco, Rosa Piermattei, ha fatto scattare un piano straordinario di controllo e verifica in tutta l’area. Gli agenti hanno ispezionato vicoli e zone più buie.
“Alla questione ho chiesto di prestare attenzione assoluta portando lo stato di allerta ai massimi livelli - spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei. Abbiamo già deciso di rafforzare, anche con la grande collaborazione che c’è con tutte le forze dell’ordine, i controlli in questa e in altre zone della città considerate sensibili. Nei giorni scorsi i militari della locale stazione dell’Arma dei Carabinieri hanno sorpreso due giovani, che sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. E’ accaduto nei pressi dei giardini pubblici dove i controlli saranno sempre più massicci. Questi episodi vanno arginati subito. Dobbiamo poi garantire i livelli massimi di sicurezza anche per tutti gli altri cittadini e su questo fronte continueremo con impegno. Non escludiamo nemmeno il ricorso all’utilizzo di telecamere mobili in alcuni vicoli e vie del centro”.
Nel frattempo è scattata anche un’operazione straordinaria di pulizia che ha visto impegnati i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile e il personale dell’ufficio Manutenzioni. Sono stati aperti tombini e caditoie e ripuliti vicoli e scalinate del centro storico.
“La situazione è preoccupante, abbiamo trovato diverse siringhe usate gettate ovunque. E’ un campanello d’allarme che va subito ascoltato prima che la situazione degeneri. Chiediamo la massima collaborazione da parte di tutte le forze di polizia, auspicando, come sempre abbiamo fatto, un rafforzamento degli organici. Ma ricordo a tutti che è necessaria la collaborazione anche da parte dei cittadini. Il primo aiuto lo possono dare le persone segnalando al Comando della Polizia Locale anche singoli episodi, movimenti sospetti o situazioni che meritano di essere approfondite. Siamo molto avanti con il progetto del controllo del vicinato. Da parte del Comune posso assicurare – conclude il sindaco Piermattei – che il livello d’allerta è massimo nei confronti di tutti quegli episodi che possono turbare la tranquillità e il futuro della nostra comunità locale”.
Aveva tentato una rapina, ma alla reazione della commerciante l’aveva uccisa. Poi, dalla Sardegna, era scappato rifugiandosi nelle Marche, tra Valfornace e Camerino, ospite di uno zio. Ma la polizia c’aveva messo poco a trovarlo e, una volta arrestato, ha confessato l’omicidio. Ora, Simone Delussu (questo il nome del ragazzo che oggi ha 20 anni), dovrà scontare una condanna a venti anni.
Una condanna che i familiari della donna uccisa, Lu Xian Cha (madre di due bambini di 4 e 10 anni), hanno definito fin troppo morbida, commentando così la decisione del giudice: “In Cina, per un fatto del genere, c’è la pena di morte”.
Ma in Italia no. E Delusso dovrà stare in carcere per i prossimi venti anni, con il processo che si è svolto secondo il rito abbreviato ed il giudice che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, portando così a venti anni la pena, rispetto all’ergastolo richiesto dal pubblico ministero.
Simone Delusso, lo ricordiamo, era stato arrestato a Camerino (qui il nostro articolo) la scorsa estate. Una notizia, quella del giovane che si era macchiato di un così grave delitto, che fece molto clamore nella città ducale e su tutto il territorio montano della provincia, dove il ragazzo sembrava condurre una vita assolutamente normale e lontana da trascorsi di criminalità. Ospite di uno zio che, come hanno accertato le indagini, era all'oscuro di tutto. Quando fu arrestato, attraverso i suoi legali dichiarò che per lui era “finito un incubo, non potevo più vivere con questo peso e finalmente potrò iniziare a espiare la mia pena”.
Il giorno 14 aprile scorso un 49enne di Civitanova Marche ha chiamato il 113 riferendo agli agenti di Polizia intervenuti che verso le ore 16.00, mentre si trovava nel garage di sua proprietà si era allarmato poiché aveva sentito dei rumori sospetti provenire dai box auto adiacenti, siti nella galleria parallela a quella dove si trovava il suo. Insospettito del fatto, si era avvicinato alla fonte del rumore e aveva notato che un uomo travisato dal cappuccio del giaccone che indossava, si stava aggirando nei pressi dei garage di proprietà di altri condomini.
Il civitanovese è subito intervenuto per far desistere l’uomo dalla chiara intenzione di compiere furti ma questi lo ha aggredito afferrandolo al collo, puntandogli contro una pistola e minacciandolo di morte se si fosse rifiutato di consegnare tutti i soldi che deteneva. Ne è scaturita una violenta colluttazione nel corso della quale il civitanovese, sebbene ferito alla mano sinistra, è riuscito a disarmare l’aggressore e una volta scopertone il volto, a riconoscerlo come noto pluripregiudicato della zona.
Il civitanovese, raggiunto da altri condomini, è riuscito a chiamare i soccorsi. Nel mentre però il malvivente si è divincolato ed è riuscito a fuggire a bordo di un’auto al volante della quale vi era una donna che lo aspettava poco distante.
Gli agenti immediatamente intervenuti, solo due ore dopo, sono riusciti a rintracciare l’uomo proprio a bordo dell’autovettura unitamente alla sua complice.
In sede di sopralluogo nel luogo ove era stato perpetrato il tentativo di rapina gli agenti hanno inoltre riscontrato che il malvivente aveva forzato le serrande di alcuni garage senza tuttavia riuscire ad impossessarsi di oggetti o altro e hanno proceduto al sequestro di due pistole scacciacani prive di tappo rosso e del tutto identiche a quelle in uso alle Forze di Polizia di cui una utilizzata per la rapina e una caduta al malvivente durante la colluttazione.
Il rapinatore, 43 anni, residente in provincia, bloccato dalla Polizia, è ritenuto una persona pericolosa che vive abitualmente con i proventi di attività delittuose ed è solito accompagnarsi a persone pregiudicate per gravi reati contro il patrimonio, contro la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo e la sua complice, 25 anni, anch’essa residente in provincia, sono stati deferiti all’A.G. per i reati di tentata rapina, tentato furto in concorso tra loro e lesioni visto che il civitanovese che era intervenuto a seguito della colluttazione ha riportato lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni.
Controlli a 360 gradi da parte della “Volante” e del reparto prevenzione Crimine di Perugia nella giornata di ieri a Macerata. Nel corso dei servizi, finalizzati anche al contrasto del degrado urbano, particolare attenzione è stata dedicata ai luoghi di ritrovo dei giovani e alle aree verdi presenti in città. Gli agenti hanno identificato 75 persone, sottoposto a controllo 40 veicoli ed effettuato sei perquisizioni personali per la ricerca di sostanze stupefacenti nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati.
Nella tarda serata di ieri inoltre, gli agenti della “Volante” sono intervenuti in Piazza Nazario Sauro ove era stato segnalato un cittadino extracomunitario che stava urinando a ridosso delle mura dell’Arena Sferisterio.
Sulla base delle descrizioni fornite dal cittadino che aveva chiamato il 113, lo straniero veniva rintracciato disteso a terra nella vicina Piazza Mazzini. Da successivi accertamenti è emerso che lo stesso, senegalese di 46 anni residente in provincia, era destinatario di un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio emesso dalla Questura di Macerata con divieto di fare rientro in questo comune, motivo per cui verrà denunciato all’A.G.
Mistero in un bed and breakfast fra Porto Recanati e Loreto.
Un trans è stato trovato morto, infatti, questa mattina in una stanza della struttura ricettiva. Secondo i primi riscontri, si sarebbe ucciso ingerendo acido muriatico. Vicono al cadavere, però, è stato rinvenuto un coltello: sono in corso altri accertamenti medico legali per escludere altri possibili scenari.
Da indiscrezioni si apprende anche che il trans avrebbe lasciato un biglietto. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Osimo e del Reparto operativo di Ancona.