Calci e pugni alla polizia. È accaduto sabato mattina nel corso dei servizi della Polizia di Stato nei confronti dei parchi pubblici e delle aree verdi presenti in città. Nella mattinata di sabato scorso, sono infatti stati effettuati controlli sia ai giardini pubblici sia al parco di Fontescodella a Macerata, nel corso dei quali sono state identificate 20 persone per la quasi totalità extracomunitarie. Tra queste, presso il Parco di Fontescodella, un cittadino di origini nigeriane di 25 anni, ha opposto una violenta resistenza agli agenti che stavano procedendo alla sua identificazione, sferrando calci e pugni con una violenza inaudita e ingiustificata, che gli agenti riuscivano a schivare rimanendo illesi. L’uomo è stato bloccato ed identificato.
Anche nella mattinata odierna sono in corso in città i controlli della Polizia di Stato.
Al momento sono state identificate 18 persone. Tra queste, un cittadino di origini nigeriane che sostava davanti ad un supermercato sito in Via Dei Velini, sprovvisto di documenti di identificazione. Un altro cittadino di origini nigeriane è stato sottoposto a controllo davanti alla Chiesa dell’Immacolata sita in questo C.so Cavour e anche in questo caso l’uomo era sprovvisto di documenti di identificazione. Avendo l’obbligo i cittadini stranieri presenti in Italia di esibire a richiesta delle Forze dell’Ordine i documenti di identità e quelli che attestano la regolarità del soggiorno, in mancanza di questi i due sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.
Ha un incidente con la bici e viene trasportato all'ospedale Torrette di Ancona. Ad essere coinvolto un giovane di 18 anni. È accaduto questa sera a Civitanova Alta e le dinamiche dell'incidente sono ancora in fase di accertamento: non si sa infatti se il giovane sia caduto da solo o se è invece stato urtato da un'auto.
Sul posto la polizia e il 118 che, date le condizioni del giovane, hanno deciso di trasferirlo all'ospedale Torrette di Ancona.
(servizio in aggiornamento)
Frontale tra due auto intorno alle 14 di oggi in località Borgiano, nel comune di Serrapetrona.
Lo scontro ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco che hanno provveduto a mettere in sicurezza i due mezzi e del 118 che ha provveduto, invece, al trasporto delle tre persone rimaste coinvolte nell'incidente all'ospedale di Macerata, tutte in codice giallo.
Sul posto anche i carabinieri i Tolentino.
Trovata morta in casa a Macerata, in Via Barilatti, 35. La scoperta è stata fatta intorno alle 13 di oggi dai vigili del fuoco, dal 118 e dalla polizia, che sono stati avvertiti dai vicini preoccupati perché non la vedevano da giorni.
La vittima, D.S., aveva 88 anni e viveva sola avendo tutti i parenti all'estero. Chi la conosceva, allarmato dal fatto che non la vedeva da un po', ha deciso stamattina di chiamare i soccorsi e capire cosa fosse accaduto alla donna.
Furibonda rissa questa notte nel parcheggio di Viale Vittorio Veneto, davanti alla pasticceria “La Mimosa” a Tolentino.
I residenti della zona sono stati svegliati dalle grida di una donna che chiedeva aiuto e, quando si sono affacciati, hanno visto tre persone picchiare un ragazzo, mentre la giovane cercava di mettere fine al pestaggio. Poco dopo sono giunte sul posto altre persone e sono volate ancora botte, prima dell'arrivo dei carabinieri.
Stando a quanto è dato sapere, alcuni dei ragazzi coinvolti sono stati identificati. Non si conoscono, invece, i motivi che hanno scatenato la rissa, ma le indagini sono in corso.
Urla e botte fra un gruppo composto da una cinquantina di pakistani.
È accaduto ieri sera, intorno alle 22, a Trodica di Morrovalle in Via Sandro Pertini. Residenti e passanti hanno notato il corposo gruppo che ha iniziato a prendersi a botte. Non si conoscono i motivi che hanno scatenato la rissa.
I carabinieri, avvertiti dai presenti, sono arrivati in maniera tempestiva, ma all'arrivo delle forze dell'ordine il gruppo si è sciolto e gli uomini sono fuggiti. Sono state denunciate tre persone e non si sa se tra i pakistani scappati ci siano anche dei feriti.
Hashish e metadone in casa. È quanto i carabinieri della stazione di Macerata hanno rinvenuto in casa di un ragazzo italiano di 27 anni. Il giovane, già conosciuto alle cronache, è stato denunciato per detenzione di droga.
La droga è stata sequestrata. Continuano incessanti i mirati controlli per raffrenare l’uso e consumo di stupefacenti.
Finisce fuori strada perché ubriaco. I carabinieri di Macerata hanno denunciato a piede libero un soggetto straniero, 37enne, per guida in stato di ebbrezza.
I militari sono infatti intervenuti durante la notte a Pollenza per i rilievi di un incidente e sul posto hanno accertato che il conducente di un’utilitaria era uscito fuori strada andando a sbattere contro un cartello stradale. L'uomo è statosottoposto al test dell’etilometro che ha fatto riscontrare un tasso alcolico oltre la media consentita.
La macchina è stata sequestrata e la patente ritirata. L’uomo ha riportato lievissime lesioni.
Litiga con l'amico e gli distrugge l'appartamento. È accaduto a Corridonia durante la notte. A seguito di una segnalazione per urla e schaimazzi, i carabinieri sono intervenuti nel centro della città dove un uomo, in evidente stato di agitazione, dopo un litigio con un amico per futili motivi, gli aveva sfondato a calci e pugni la porta d’ingresso dell’abitazione e, una volta nell’appartamento, aveva rotto svariate suppellettili.
L'uomo, un 37enne, è stato denunciato in stato di libertà per violazione di domicilio aggravata con violenza sulle cose e contravvenzionato anche per ubriachezza manifesta.
Continuano ad arrivare segnalazioni di siringhe usate trovate sui bagnasciuga della costa.
Il numero crescente di segnalazioni ci riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni '80, quando dilagava l'uso dell'eroina e farsi una "pera" in spiaggia", magari davanti un falò, con tanto di ago buttato sulla sabbia a fine uso, era diventato qualcosa di assurdamente "normale". In particolare, la presenza di siringhe in spiaggia rappresenta una mina vagante per i bagnanti, perché se l’ago è nascosto tra la sabbia emerge proprio sotto la pressione del piede, quando ormai è troppo tardi per evitare il peggio. Gli eventi di questo tipo, che risultano aumentati sensibilmente a livello europeo, proprio perché comunque frequenti anche nelle altre stagioni, devono portare ad un supplemento di attenzione e di precauzioni ed ogni siringa deve essere trattata come potenzialmente pericolosa. Insomma, non dobbiamo pensare che l'acqua ed il tempo "lavino via" il potenziale infettivo, e anche in queste occasioni occorre quindi avere moltissima cautela. In effetti, il rischio se la sostanza organica contenuta è secca e risalente nel tempo è pari a "0" per le malattie che più terrorizzano l'immaginario collettivo come Aids ed epatite, certo è però che residua senz'altro il rischio d'infezioni da germi comuni, se non si provvede a disinfettare tempestivamente la ferita, o ancor peggio del tetano, ma solo se non sono state completate le vaccinazioni.
Vale la pena, perciò, riportare in particolare, i consigli delle Aziende Sanitarie quando poi si dovesse comunque incappare in una puntura o in una ferita di questo tipo. La prima cosa da fare: è sempre opportuno rivolgersi al Pronto Soccorso. E' importante portare, quando possibile, con sé l’ago e la siringa con cui ci si è feriti perché i sanitari, sulla base dello stato in cui risulta essere l’ago, la siringa o l’oggetto appuntito, seguono due procedure diverse. Nel caso in cui l’oggetto appaia logorato dal tempo, poiché è rimasto in evidente contatto con gli agenti atmosferici per più giorni, la situazione non desta preoccupazione quanto alla possibilità di contrarre virus gravi (Epatite B, C, Hiv). Le medicazioni e le cure del Pronto Soccorso saranno quindi sufficienti ad esaurire il problema. Nel caso in cui, invece, la siringa non risulti consumata dalla salsedine ed è evidente che sia stata utilizzata e abbandonata da poco, occorre tutelarsi contro il rischio di contrarre l’Epatite C (per la B di solito c’è la vaccinazione) e il virus Hiv. Si tratta di un rischio comunque basso, limitato allo 0,1% dei casi anche se nella siringa si riscontra la presenza di sangue: la pericolosità dell’ago infetto diminuisce infatti rapidamente col passare delle ore, soprattutto se resta esposto alla luce del sole, all'aria aperta e all'ambiente secco. In questo caso, comunque, dal Pronto Soccorso si avvia una procedura per l’effettuazione degli esami di controllo entro dodici settimane per evidenziare l’eventuale insorgenza dell’Hiv, ed entro sei mesi per l’Epatite C. Gli stessi esami sono consigliabili, per una giusta precauzione, nel caso in cui non sia stato possibile per i medici esaminare l’ago o la siringa con cui ci si è punti. Va sottolineato, però, che dietro tutto questo ci sono gli indicatori di qualcosa di molto preoccupante che lasciano aperti almeno tre problemi: il primo riguarda i controlli sulle spiagge, mentre il secondo riflette la scarsa pulizia dei nostri arenili. Un'intensificazione di controlli e pulizia potrebbe senz'altro ridurre i rischi per i nostri piccoli e per chiunque voglia godere del meritato periodo feriale di questa parte dell'anno. Ed infine, ed è forse l'aspetto più inquietante, vi è sottesa la recrudescenza di un fenomeno che ritorna prepotentemente nella nostra società: il consumo di eroina, la cosiddetta 'droga dei poveri': il costo molto basso, anche 20 euro per una dose da un grammo e addirittura 5 euro per una monodose da 0,1 grammi, ne favorisce la diffusione soprattutto tra i più giovani.
Sulla vicenda che sta infiammando le Marche, all'indomani della decisione del gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni di revocare il carcere per l'accusa di omicidio per Lucky Awelima e Desmond Lucky, che erano stati fermati con il sospetto di aver avuto un ruolo, insieme a Innocent Oseghale, nella morte di Pamela Mastropietro, diciottenne romana uccisa e tagliata a pezzetti lo scorso gennaio, interviene anche il Segretario Nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore.
“La scarcerazione dei due nigeriani è un vero e proprio scandalo – afferma Fiore – Chiedo al nuovo Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che venga effettuata un'ispezione straordinaria e mirata presso Tribunale del Riesame di Ancona e del Gip di Macerata, in quanto sarebbe sacrosanta”.
“Per quale motivo dobbiamo assistere all'ennesima offesa alla vittima? - conclude il segretario di Forza Nuova - Troppo silenzio da parte della politica. Risuoni il nome di Pamela!”
L'operazione "Vento della Libertà" non si ferma. Anche nel pomeriggio di ieri, gli uomini della Questura di Macerata, coadiuvati da agenti del Reparto Cinofili di Ancona, sotto la guida del Vice Questore Albini, hanno operato per l’intero pomeriggio sottoponendo a controllo 30 persone, per la quasi totalità extracomunitarie, e sottoponendo a perquisizione 11 appartamenti, rinvenendo sostanza stupefacente tra cui eroina e hashish.
Momenti di caos all’arrivo delle auto della Polizia presso i due palazzoni, con un fuggi fuggi genarale di soggetti extracomunitari che, nel tentativo di eludere i controlli, hanno lanciato a terra vari involucri contenenti dosi di stupefacente subito recuperati e sequestrati dagli agenti.
Uno di questi in particolare, 25enne di origini pakistane, veniva bloccato dagli agenti subito dopo aver gettato a terra due involucri contenenti eroina che teneva in tasca pronta per essere spacciata. Stessa sorte per un connazionale di 28 anni trovato in possesso di alcune dosi di hashish che aveva nascosto in una tasca dei pantaloni in attesa dei “clienti”. Entrambi sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei servizi, sono state controllate anche numerose persone che si aggiravano intorno ai palazzoni per acquistare droga. Due di questi, un uomo di 45 anni residente a Macerata, pluripregiudicato anche per reati connessi agli stupefacenti, e una cittadina di origini rumene residente in provincia di Ancona, erano già stati alcune settimane allontanati dal Comune di Porto Recanati con provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio. Per questo motivo saranno entrambi deferiti all’Autorità Giudiziaria.
A seguito delle risultanze di attività di osservazione e di pedinamento che avevano consentito di individuare alcuni appartamenti come possibile base di spacciatori, sono stati sottoposti a perquisizione 11 appartamenti in uso a pregiudicati ed effettuate 15 perquisizioni personali.
Svariati involucri di sostanza stupefacent sono stati rinvenuti lungo le scale di accesso ai vari piani e sui pianerottoli, sicuramente buttati da residenti al fine di sfuggire ai controlli da pòarte degli agenti.
Ha una mano fasciata: la destra. Con escoriazioni e sospette fratture alle dita. Testa alta, sguardo perso, viso che esprime un malessere di fondo e parla pochissimo. E quelle pochissime parole che dice sono per Pamela, per la piega che sta prendendo quel processo, per i nigeriani scagionati dalle accuse di omicidio e per il risarcimento che Lucky Awelima avrebbe richiesto per ingiusta detenzione.
E’ il ritratto di Luca Traini, questa mattina, nel Carcere di Montacuto, dove è detenuto dopo la tentata strage di quattro mesi fa, quando a bordo della sua Alfa Romeo, armato di pistola, sparò contro i ragazzi di colore in una mattinata di autentica follia. Ferendone sei.
L’avvocato Giancarlo Giulianelli (foto), che lo assiste, è andato a trovarlo questa mattina in carcere. “Non possiamo dire che sta bene – ha affermato – Il suo malessere è evidente e il carcere, nonostante la struttura di Monteacuto faccia del suo meglio, non è certamente il luogo migliore per lui in questo momento. Ha bisogno di un trattamento più specifico, ma questa chiaramente è una mia impressione, perché non sono uno psichiatra e non ho titolo per questo tipo di diagnosi.
Ieri Traini, dopo aver appreso che l’accusa di omicidio sul capo di Lucky Desmond e Lucky Awelima era caduta, e soprattutto dopo aver appreso che quest’ultimo sarebbe intenzionato a chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione, ha dato in escandescenze. Prendendo a pugni il muro della sua cella. E procurandosi ferite e lesioni alla mano destra. Fino all’arrivo degli agenti di Polizia Penitenziaria, che lo hanno calmato e portato in infermeria.
“L’argomento Pamela – prosegue Giulianelli – gli scatena qualcosa dentro di incontrollabile. Anche oggi, parlando con lui, l’argomento era uno solo: Pamela e il processo di Pamela. Tanto che giovedì scorso gli avevo tenuti nascosti gli sviluppi delle indagini sull'omicidio di pamela. Ma li ha comunque appresi dai telegiornali. Ed é successo quello che é successo. Ho cercato di fargli capire che adesso deve pensare a se stesso e che se le indagini hanno preso questa mossa è perché certamente ci sono dei motivi che noi, non trattandosi del nostro processo, non conosciamo, non avendo tutte le carte processuali a disposizione. Lui nel suo mondo questo non lo accetta”.
Dolore, commozione, incredulità, rabbia: sono queste le reazioni per la prematura scomparsa di Lucia Bagnarelli.
Lucia aveva compiuto diciannove anni lo scorso febbraio e viveva a Matelica. Fin dalla nascita ha dovuto combattere contro una malattia genetica che, nelle ultime settimane, aveva gravemente debilitato il suo fisico. Per questo, era stata ricoverata a Milano dove, nella notte fra martedì e mercoledì il suo cuore ha smesso di battere.
Lascia i genitori Stefano e Lolita e il fidanzato Alessandro. I funerali sono stati fissati per domenica a Matelica, alle ore 16.30 nella chiesa di Regina Pacis.
Scontro frontale tra due automobili lungo la strada che dalla Pace porta a Madonna del Monte. L'impatto nei pressi di una curva. La dinamica dell'accaduto è ancora in fase di ricostruzione. Feriti in maniera mediamente grave (ma nessuno risulta in pericolo di vita) gli occupanti dei veicoli coinvolti, trasportati dal 118 all'ospedale di Macerata per essere sottoposti ad accertamenti.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza i veicoli e consentirne la rimozione.
Ha perso il controllo dell'automobile dentro la rotatoria e la vettura è finita nel fossato che costeggia la strada. Forse il conducente stava viaggiando a una velocità eccessiva, forse si è distratto quel poco che è stato comunque determinante. L'epidosio si è verificato oggi pomeriggio in corrispondenza della rotatoria a Piediripa. Gli occupanti dell'auto se la sono cavata solo con un po' di spavento.
Il maltempo che da questa mattina sta interessando Tolentino e dintorni, non ha risparmiato neanche un'azienda, per la quale si è reso necessario ricorrere all'intervento dei vigili del fuoco.
La tappezzeria di Fabiano Gobbi in via Cristoforo Colombo, infatti, è stata letteralmente allagata dalle forti piogge che hanno causato ingenti danni. "Un sentito ringraziamento a quegli angeli dei Vigili del Fuoco" dice Gobbi "senza il loro tempestivo e professionale intervento sarebbe stata una catastrofe".
Snocciola i numeri la Polizia Locale di Recanati. Il monitoraggio riguarda le attività esterne svolte dal 1 gennaio al 30 aprile 2018. Un corpo, quello guidato dal Comandante Luigi Baldassarri, che si è recentemente arricchito con due nuovi agenti. Uno in forza dallo scorso 1 ottobre e l'altro dal 1 giugno in attesa delle assunzioni per l'estate in grado di poter gestire al meglio tutte le manifestazioni in programma a Recanati.
Nei primi quattro mesi del 2018 sono stati 30 gli incidenti rilevati di cui 7 con feriti e 1 mortale, quello verificatosi nel territorio di Montelupone. Singolare e particolarmente elaborata l'indagine concernente il sinistro avvenuto lungo la strada provinciale 105 in cui un veicolo è rimasto in mezzo alla strada per l'intera notte. Da li sono poi emersi altri due mezzi coinvolti di cui uno che è risultato privo di assicurazione e rinvenuto a Castelfidardo grazie alla collaborazione del locale Comando. 32 i sequestri di veicoli circolanti senza assicurazione.
Nel corso dei vari pattugliamenti è stato individuato anche un mezzo privo di copertura assicurativa dal 2013 e con la revisione saltata per ben due volte. Attraverso i controlli con il targa system gli agenti hanno anche scoperto un veicolo senza assicurazione e con la revisione scaduta che non si è fermato all'alt. Vista la particolare situazione la pattuglia ha deciso di non dare vita ad un inseguimento che sarebbe stato rischioso per tutti, raggiungendo poi il proprietario del mezzo direttamente nella sua abitazione contestandogli la triplice infrazione .
Sono invece 5 i fermi di cui 2 per guida senza patente, uno dei quali ha visto protagonista la conducente di un ciclomotore risultato anche privo di copertura assicurativa, fermata nella zona di Chiarino nel corso di pattugliamenti volti a contrastare il fenomeno dei furti in appartamenti. Per il motociclo in questione è scattato il sequestro e il fermo in depositeria. 44 le attività di monitoraggio attraverso l'innovativo sistema di videosorveglianza della nuova centrale operativa del Comando di piazza Giacomo Leopardi, inerenticontrolli e verifica dei responsabili di alcuni danneggiamenti.
22 tra denunce, sequestri e querele per quel che riguarda l'attività giudiziaria mentre 18 i verbali che sono scattati in seguito ai controlli relativi alla raccolta differenziata, a seguito dei 116 accertamenti. Per concludere Vigile Amico, il progetto fortemente voluto dal Comando e dall'Amministrazione Comunale per educare i più piccoli alle regole del buon comportamento. L'attività di insegnamento presso le scuole primarie si è conclusa con grande soddisfazione di tutti, dagli alunni alle maestre, dai genitori agli stessi insegnanti in divisa che hanno portato avanti le lezioni sia in classe che all'esterno. Particolarmente educativa ed emozionante l'esperienza vissuta dai bambini che per l'occasione sono diventati veri operatori di Polizia Locale, controllando i documenti e i veicoli e invitando i conducenti al rispetto delle regole del codice della strada.
Sempre intensa l’attività della Divisione Antricrimine della Questura di Macerata diretta dal Primo Dirigente dott. Andrea Innocenzi (foto) nell’analisi delle dinamiche legate alla commissione di reati nella nostra provincia e alla conseguente adozione di provvedimenti di natura restrittiva della libertà personale nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nel semestre in corso, la Divisione Anticrimine ha richiesto alla competente Autorità Giudiziaria l’applicazione di sei provvedimenti di sorveglianza speciale nei confronti di altrettanti soggetti pluripregiudicati gravitanti nella nostra provincia per vari reati.
Le richieste si sono state inoltrate in quanto alcuni soggetti, già destinatari di altre misure di prevenzione personale, come ad esempio il provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, avevano violato ripetutamente gli obblighi da queste imposti, mentre altri soggetti destinatari delle citate richieste vivono abitualmente dei proventi delle loro attività illecite, reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Alcune settimane fa la “Volante” del Commissariato di Civitanova Marche, è intervenuta nel parcheggio di un centro commerciale del capoluogo dove era stata segnalata un auto con due persone a bordo: i due stavano bucando le ruote delle auto in sosta.
Gli agenti, giunti sul posto, hanno acquisito tutte le informazioni per dare avvio ad una complessa attività di indagine, condotta con la collaborazione della Polizia Scientifica, che è terminata con l’individuazione del responsabile della condotta criminosa. Si tratta di un 35enne di origini romagnole, pluripregiudicato per furto e truffa, ritenuto responsabile del reato di danneggiamento aggravato per aver squarciato le gomme di due auto in sosta. L’autovettura dell’uomo infatti, era stata localizzata nel parcheggio dove era posteggiate le due autovetture e una minuziosa elaborazione dei fotogrammi da parte della Polizia Scientifica, ha consentito di individuare il 35enne come l’autore del danneggiamento dei pneumatici delle due autovetture.