Cronaca

Fumano spinelli sull'autobus: il conducente le lascia in strada

Fumano spinelli sull'autobus: il conducente le lascia in strada

Sono salite sull'autobus a Macerata per raggiungere Ancona poi, all'altezza di Osimo, si sono accese due spinelli come se niente fosse. Due donne, entrambe oltre i trent'anni, sono state protagoniste di una giornata di autentica follia a cavallo tra le due province. Senza curarsi del fatto che quel bus a quell'ora fosse pieno di ragazzi, anche minorenni. E sono stati gli stessi ragazzi ad avvisare l'autista. Anche perché le due erano visibilmente ubriache, con tanto di bottiglie di birra in mano e comportamento molesto. Il conducente del mezzo, appena ha potuto, ha accostato a bordo strada e non senza dover alzare la voce ha invitato le due a scendere. Contestualmente sono stati chiamati anche i carabinieri.   

08/05/2018 10:38
Trascorre la notte fuori casa e inventa uno stupro di gruppo

Trascorre la notte fuori casa e inventa uno stupro di gruppo

Aveva passato la notte a una festa in spiaggia col fidanzato e per giustificarsi con i genitori ha raccontato di essere stata violentata da quattro persone. La presunta vittima è finita invece denunciata per simulazione di reato da parte dei carabinieri di Cattolica. Lei, una 31enne nata a Pesaro e residente a Vallefoglia (Pesaro Urbino) rischia un processo per aver raccontato una "bugia" di tale portata da generare allarme.    La donna il 25 aprile scorso si era presentata alla Tenenza di Cattolica raccontando di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un gruppo di giovani non meglio indicati. Gli accertamenti condotti dai militari però hanno permesso di scoprire che era stata un'invenzione della 31enne allo scopo di giustificare una prolungata assenza da casa, in compagnia del fidanzato. (Ansa)

08/05/2018 10:36
Traini, via al processo: la ragazza ferita chiederà 750mila euro

Traini, via al processo: la ragazza ferita chiederà 750mila euro

Si apre mercoledì 9 maggio davanti ai giudici della Corte d'Assise il processo a Luca Traini, il 28enne che molto probabilmente chiederà di essere sottoposto a giudizio con rito abbreviato. A difendere il giovane, l'avvocato Giancarlo Giulianelli. Tra chi si costituirà parte civile ci sarà  la 25enne Jennifer, ragazza nigeriana rimasta colpita ad una spalla durante il raid razzista: secondo fonti vicine ai suoi legali la ragazza chiederà un risarcimento di 750mila. Una richiesta che andrà a sommarsi a quella delle altre parti civili, tra cui il comune di Macerata e il Partito Democratico di Macerata.Traini è accusato di strage aggravata dall'odio razziale, sei tentati omicidi e porto abusivo d'arma. Aveva ferito, lo ricordiamo, sei persone prima di consegnarsi nelle mani delle forze dell'ordine. In carcere non si è mai dichiarato pentito del suo gesto, dicendosi però sempre amareggiato e dispiaciuto di aver colpito proprio la donna.

07/05/2018 18:16
Controverso, visionario, sognatore, ribelle: don Francesco Cocilova lascia a Tolentino un segno indelebile

Controverso, visionario, sognatore, ribelle: don Francesco Cocilova lascia a Tolentino un segno indelebile

Grande l'affetto dei tolentinati dimostrato dopo aver appreso la notizia della tragica scomparsa di Don Francesco Cocilova. Don Francesco, 79enne, deceduto dopo essere stato investito stamattina a Montelupone, ha guidato per anni la comunità religiosa dello Spirito Santo di Tolentino che lo ricorda come un pezzo di storia della città, visionario e coraggioso, pieno d'umanità e vicino ai fedeli. Una chiesa costruita dal nulla, un teatro oggi sfogo fondamentale per tante attività e incontri dopo l'incendio del Vaccaj, il modo sui generis di impartire la benedizione pasquale o di celebrare la messa. Ma soprattutto, l'ombra che don Francesco nel 2010 sia stato allontanato quasi "forzosamente" da quella che era la sua casa. Un allontanamento che aveva ferito profondamente quel parroco umile e stravagante, sempre in giro a bordo della sua Vespetta verde, con i sandali anche d'inverno. C'è tanto affetto nel ricordo dei tolentinati, che chiedono a gran voce che i funerali vengano celebrati proprio a Tolentino nella "sua" chiesa, Ma c'è anche malcelata amarezza. "Strano, sui generis, sognatore, prete, imprenditore, precursore, buono, disponibile, a volte intrattabile". Così lo ricorda dalla sua bacheca Facebook Marco Salvatori. "Tutti i ricordi che ho della mia infanzia legati alla Chiesa, passano dalla sua figura. Dal suo pulmino blu, dalla sua vespetta verde mare, dai suoi sandali anche in inverno, dalle sue lecca lecca che ti faceva sudare, dalla sua Chiesa avveniristica, tanto contestata ma oggi solida e attiva dopo il terremoto, dai suoi “mesi di Maggio”, dai suoi ritiri spirituali a Caccamo, dalla sua sala giochi poi diventata ritrovo per anziani, dalle sue benedizioni fatte sui pianerottolo di ogni palazzo, appuntamento primaverile che assumeva aspetti folkloristici. Ci sono delle figure che ti entrano dentro da bambino e non ti lasciano mai, neanche quando se vanno lontano. Ciao Don Francì, sei stato immenso!" Tanti i messaggi che si sono susseguiti da stamattina e che raccontano di come don Francesco, a Tolentino fino al 2010 quando è stato spostato al Sacro Cuore di Macerata diventanto Parroco Emerito e sostituito da don Sergio Fraticelli, non abbia mai superato il dolore di essere stato allontanato da Tolentino. "Hanno fatto del tutto per cacciarlo dalla nostra comunità - si legge ancora su Facebook - e dalla sua chiesa tanto amata e creata con tanta difficoltà e sacrifici. Per lui fu un colpo enorme e quando siamo andati a trovarlo a Macerata ci ha accolto con la sua risata ma con le lacrime agli occhi. Certo era una persona con i suoi pregi e tanti difetti, ma è stato l'unico sacerdote di cui mi sono fidata". E ancora: "Mi dispiace... un caro amico.Voleva vivere a Tolentino, nella sua parrocchia, ma purtroppo qualcuno in alto non ha voluto". C'è proprio don Francesco, infatti, dietro la costruzione del Tempio dello Spirito Santo che ha ospitato numerosissimi sfollati che si sono trovati impauriti e senza un tetto all'indomani del sisma che ha sconvolto la comunità tolentinate. Un struttura che, insieme all'attigua sala multimediale, resterà segno indelebile del passaggio del religioso in città. "Quanti ricordi - si legge ancora su Facebook - i lecca lecca alla fine della messa (quello alla Cola il più ambito e non si riusciva mai a prenderlo), "piripicchio, piripacchio", i tornei di biliardino dopo il catechismo, le sgridate a chi non si presentava con uno dei genitori al catechismo, i sandali anche con -5, la vespetta col paravento davanti, le prediche "io non sono questo corpo". A scuola ci insegnava anche culti diversi dal cristianesimo, era molto preparato. La chiesa "Spirito Santo" progettata interamente da lui, all'avanguardia, con i televisori per proiettare le immagini relative al Vangelo del giorno, l'altare con un significato preciso. Quando l'hanno mandato via dalla "sua" chiesa ci rimase molto male. Era un grande prete. Riposa in pace". Un prete pieno di pregi, ma anche di difetti, umano, vicino alla gente "strano - come scrive l'avvocato Marco Romagnoli - perchè lo era, ma coraggioso, perchè lo era... Se ne va un pezzo di storia della nostra Città... la struttura sacra e parrocchiale che ci ha lasciato è un patrimonio prezioso (voglio ricordare come ora sia tornato ad essere frequentato da tanti ragazzini, sia un punto di riferimento per associazioni che si occupano degli "ultimi" e come sia stato indispensabile nei giorni del sisma)... Ciao Don Francesco". E a Romagnoli fa eco l'assessore Alessandro Massi Gentiloni Silveri che lo ricorda come "Un parroco vicino a tante famiglie, un parroco attento allo sviluppo ed alla crescita della comunità e dei giovani, fautore della realizzazione della Chiesa, dell'oratorio e del Teatro nel quartiere Repubblica". Se c'è chi lo ricorda per l'umanità non manca chi ricorda i suoi sandali, indossati anche d'inverno, la sua vespa verde e la sua bicicletta, la stessa che stamattina portava sottobraccio nel momento dell'investimento. "Te ne sei andato - scrive un'altra tolentinate - con la tua bici. Che pedalavi in tutte le stagioni con ogni temperatura e ogni tipo di clima e quei sandali che indossavi anche con il freddo e il gelo. Ho sempre stimato e apprezzato la tua coerenza. Eri un burbero dal cuore grande e generoso. Testardo ma giusto umile e modesto. La parte più bella e vera della chiesa". Una "chiesa" che per molti tolentinati dovrebbe ospitare l'ultimo saluto a Don Francesco come ricordato nel post di un'altra cittadina che scrive: "Povero Don Francesco, se abbiamo la Chiesa dello Spirito Santo con tutti gli annessi e solo opera sua; i miei figli battezzati, comunicati e cresimati li. La sua idea di responsabilizzare i genitori nel catechismo, la benedizione nelle case con i condomini riuniti nei pianerottoli per tirarci fuori dall'indifferenza, le battute sagaci, le sue risatine, i giochini coi bambini con i lecca lecca, la lambretta azzurra, quel pulmino scassato, i sandali e la sua barba da espiazione, un originale certamente, ma quanto mi dispiace. Riposa in pace Don Francesco. Chissà se potessero fare il funerale nella Chiesa da lui costruita". (Foto Carlo Torresi)    

07/05/2018 16:58
Pamela, ora solo la verità può interrompere il silenzio

Pamela, ora solo la verità può interrompere il silenzio

“Alla fine rimane lei, la madre, senza risposte e senza nemmeno una pacca sulla spalla da parte di chi avrebbe potuto evitare la disgrazia e da parte di chi si professa (a corrente alternata) contro femminicidi e violenze” – Il commento è di Nicola Porro e nelle parole del noto giornalista c’è, forse, tutta l’amarezza che rimane dopo le lacrime di quell’ultimo saluto. Il 5 maggio, infatti, si sono celebrati i funerali di Pamela Mastropietro. Ed è rimasto il silenzio. Quel silenzio che, adesso, dovrà essere interrotto solo dalla verità.  C’è chi ha scritto che “Pamela era una prostituta tossica che viene compianta solo perché uccisa da un nero”. Non commentiamo, perché è palese, a questo punto, che il silenzio è una necessità assoluta. Pamela era una ragazzina, prima di tutto una ragazzina, con tutta la vita davanti, compreso il tempo di rimediare a qualche eventuale errore. Per fortuna, in molti sembrano averlo capito. Come dimostra la tomba della ragazza, nel freddo monumentale del Verano di Roma, tra i colori di uno spazio che ormai fatica, dopo appena 48 ore, a contenere fiori, palloncini, messaggi. Il blocco 115 del Verano non è facile da trovare, eppure l’hanno trovato, e davanti a quella tomba ognuno c’ha lasciato del suo. Omaggi ad una vita spezzata e a un tempo che poteva essere e non è stato. Banale? Semplicistico? Forse! Ma semplicità e banalità sono da preferirsi, sempre, all’architettura ideologica di dibattiti sulla “quantità di trucco e il taglio di capelli della madre di quella ragazza” nel giorno del funerale.  Di silenzio, ora, c’è bisogno. Perché questa storiaccia è sfuggita di mano, sia a chi non ha voluto afferrarla, sia a chi ha stretto troppo la presa. Con un solo risultato: la strumentalizzazione. Che non serve a nessuno e che, probabilmente, non serve nemmeno alla verità. La verità: colei a cui spetta, adesso, l’unico diritto di interrompere il silenzio.

07/05/2018 16:34
San Ginesio, sente rumori nella sua proprietà e spara cinque colpi

San Ginesio, sente rumori nella sua proprietà e spara cinque colpi

Spari nella notte in campagna, tra San Ginesio e Camporotondo. Le grida e il rumore degli spari hanno allarmato i vicini che subito hanno avvertito i Carabinieri. Secondo le testimonianze raccolte, gli spari, indirizzati verso l'alto, sono stati esplosi per allontanare dei malintenzionati che si erano introdotti in una proprietà privata. Spari nella notte anche la sera prima, sempre nelle campagne fra San Ginesio e Camporotondo, attribuibili in questo caso, molto probabilmente a cacciatori di frodo.  Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri.

07/05/2018 16:16
Ciclista travolto a Montelupone: é don Francesco Cocilova. Il vescovo Marconi sul posto

Ciclista travolto a Montelupone: é don Francesco Cocilova. Il vescovo Marconi sul posto

Il ciclista investito questa mattina a Montelupone è un sacerdote. Si tratta di don Francesco Cocilova, 79 anni, originario di Cingoli. Stava percorrendo l’asse viario che costeggia contrada Santa Caterina, quando una Fiat Panda, condotta da un uomo del posto, lo ha travolto. Il sacerdote è stato sbalzato in aria, cadendo prima sul veicolo, poi a terra. I soccorsi si sono rivelati inutili (qui il nostro articolo). Appresa la notizia, sul posto è giunto anche il vescovo di Macerata, mons. Nazareno Marconi.

07/05/2018 11:15
Orologi, borse e scarpe contraffatte: sequestrati circa mille articoli dalla Guardia di Finanza

Orologi, borse e scarpe contraffatte: sequestrati circa mille articoli dalla Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza di Macerata ha partecipato all’operazione “Aphrodite”, gestita dall’Italia in collaborazione con Belgio, Bulgaria, Cipro, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito, sotto l’egida dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (E.U.I.P.O.) e dell’Europol, per contrastare efficacemente il fenomeno della contraffazione ed in particolar modo la vendita on-line di prodotti non genuini. In due distinte operazioni condotte dalla Compagnia di Civitanova Marche, sono stati sequestrati circa 1.000 articoli riportanti il marchio d’impresa contraffatto: orologi, capi di abbigliamento, borse, scarpe ed accessori moda, perfettamente identici agli originali, rinvenuti all’interno di due abitazioni nella disponibilità di extracomunitari di origine senegalese che proponevano in vendita la merce attraverso i social media.  Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state rinvenute e sequestrate anche quattro banconote da 50 € ed una da 100 €, risultate false. Quattro le persone denunciate a piede libero alla locale Procura della Repubblica, tutte di origine senegalese.

07/05/2018 10:45
Partita di cricket finisce a mazzate. In cinque al Pronto Soccorso

Partita di cricket finisce a mazzate. In cinque al Pronto Soccorso

Si sono presi letteralmente a mazzate, finendo al pronto soccorso in cinque con contusioni e lesioni in varie parti del corpo. Di partite che finiscono in rissa si sente dire spesso, più raro, invece, è che si tratti di partite di Cricket. Ma così è stato. E chi ha assistito alla scena, faticando non poco a sedare la rissa, racconta che non è stato affatto un bello spot per lo sport. E per una disciplina che, almeno nell’immaginario collettivo, è tutt’altro che violenta. Protagonisti i ragazzi del Porto Recanati Cricket Club, impegnati in una trasferta ad Ancona contro una formazione del capoluogo di regione. In palio c’erano punti importanti per la classifica del campionato nazionale UISP. Proprio come succede nel calcio, un episodio di gioco ha scatenato il nervosismo, che poi è sfociato ben presto in violenza, con pugni, spintoni e mazze usate come bastoni per colpire gli avversari. Alla fine, in cinque (non è noto di quale squadra) hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari.

07/05/2018 10:35
Reagisce con urla e spintoni alla richiesta dei documenti. Nigeriano denunciato a Macerata dalla Polizia

Reagisce con urla e spintoni alla richiesta dei documenti. Nigeriano denunciato a Macerata dalla Polizia

Lo hanno fermato nell'ambito di uno degli ormai consueti controlli antidroga ai Giardini Diaz di Macerata, ma quando gli uomini della Questura gli hanno chiesto di fornire i documenti ha dato letteralmente in escandescenze. Prima si é rifiutato di assecondare la richiesta e fornire le proprie generalità, poi ha iniziato a urlare arrivando anche a mettere le mani addosso ai poliziotti. Così, per un nigeriano residente a Macerata é scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Trasportato in Questura, il ragazzo é stato sottoposto a perquisizione e non é risultato in possesso di droga.

07/05/2018 10:00
Ciclista travolto a Montelupone: inutili i soccorsi - FOTO

Ciclista travolto a Montelupone: inutili i soccorsi - FOTO

Un investimento mortale stamattina lungo la strada provinciale che porta a Montelupone. La vittima è un ciclista che è stato travolto da una Panda. Sul posto è intervenuta anche l'eliambulanza che però è tornata indietro senza nessuno a bordo. Inutili i soccorsi del 118: per l'uomo non c'è stato nulla da fare. (servizio in aggiornamento)

07/05/2018 09:37
Investe un uomo, poi si schianta. Grave un ragazzo di Morrovalle

Investe un uomo, poi si schianta. Grave un ragazzo di Morrovalle

Un ragazzo di Morrovalle é stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale regionale Torrette di Ancona in seguito al tragico incidente avvenuto questo pomeriggio in cui ha perso la vita un quarantacinquenne di Porto Sant'Elpidio (R.C). Il ragazzo, di cui non sono note le generalità, si stava recando a bordo della sua Citroen a Porto Sant'Elpidio e, proprio nel comune fermano, lungo la provinciale, ha investito un uomo che in quel momento stava camminando a bordo strada. Per il quarantacinquenne, residente a Porto Sant'Elpidio, non c'é stato niente da fare. L'impatto é stato così violento da provocarne la morte sul colpo, mentre l'auto condotta dal morrovallese ha finito la sua corsa contro un muretto. Il ragazzo é stato soccorso e trasportato in eliambulanza all'Ospedale Regionale Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono definite gravi. Non é escluso che il giovane possa aver accusato un malore vista la dinamica dell'incidente, ma a ricostruire l'accaduto, sulla base dei rilievi effettuati, saranno gli uomini della Municipale, intervenuti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e ai sanitari del 118.

06/05/2018 23:59
Macerata, scontro tra auto: un uomo e una donna in ospedale

Macerata, scontro tra auto: un uomo e una donna in ospedale

Un uomo e una donna sono rimasti feriti questa sera in un incidente stradale che si è verificato in via Ventura. La polizia stradale è al lavoro per ricostruire la dinamica dello scontro tra le due auto coinvolte, sul posto i vigili del fuoco e personale del 118 che ha provveduto al trasporto dei feriti in ospedale. I due non risulterebbero essere in gravi condizioni. 

06/05/2018 20:18
Trovata senza vita l'anziana scomparsa a San Severino

Trovata senza vita l'anziana scomparsa a San Severino

E' stata trovata senza vita P.G., la donna di 82 anni di San Severino di cui si erano perse le tracce da questa mattina. I vigili del fuoco avevano attivato le ricerche su indicazione dei carabinieri dopo il ritrovamento, lungo il fiume Potenza, di alcuni effetti personali dell'anziana. E dopo circa tre ore di perlustrazione, anche con l'ausilio di un elicottero, il corpo della donna è stato individuato a circa due chilometri di distanza dal punto in cui erano stati individuati alcuni suoi oggetti. Tra le ipotesi per ricostruire l'accaduto quello del gesto volontario.  L’intervento delle  squadre dei Vigili del Fuoco del comando di Macerata e del distaccamento di Tolentino con l’ausilio di un elicottero del Comando di Pescara, è valso al recupero della salma. Sul posto anche i carabinieri e il 118. 

06/05/2018 16:03
Decine di furti a Cingoli, il Sindaco scrive al Prefetto: "Sono tre anni che chiedo rinforzi"

Decine di furti a Cingoli, il Sindaco scrive al Prefetto: "Sono tre anni che chiedo rinforzi"

"E' intollerabile che la richiesta di intervento alle forze dell'ordine, dopo aver sorpreso dei ladri nella propria abitazione, sia stata evasa con grande ritardo per la mancanza di personale": con queste parole inizia una lettera inviata dal sindaco di Cingoli al prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, in relazione alla catena di furti che si è registrata nel vasto Comune di Cingoli. Saltamartini sottolinea che "si tratta di criminalità organizzata che richiede interventi di prevenzione e repressione ben mirati". "Sono stato l'unico sindaco 3 anni fa - aggiunge il primo cittadino - ad aver lanciato l'allarme sicurezza, ma ancora oggi nessuno ha fatto nulla per riportare l'organico dei carabinieri e della polizia, neppure dopo i tragici fatti di Macerata, alla norma". "Queste bande di stranieri e di nomadi dediti alle rapine - continua ancora il sindaco di Cingoli - in cui è capitato che le vittime siano state imbavagliate e sottoposte a violenza, scorrazzano indisturbati la nostra regione, per mancanza di controlli e di prevenzione, dalla provincia di Pesaro a quella Ascoli passando per quella di Macerata. In questo stesso momento in tutta la nostra Regione sono solo una decina le pattuglie in servizio, assolutamente incapaci di prevenire e reprimere queste forme di criminalità che hanno determinato anche l'omicidio delle vittime com'è accaduto, recentemente, nel Fermano e a Senigallia.Occorre rivendicare il diritto alla sicurezza, partendo dalle sedi istituzionali". "Annuncio un'azione determinata su questo fronte e invito le Autorità competenti a comunicare le misure che intendono adottare, in modo permanente e non frammentario, per garantire libertà e sicurezza ai nostri cittadini" conclude Saltamartini.

06/05/2018 15:44
San Severino, scomparsa da stamattina: ricerche lungo il fiume

San Severino, scomparsa da stamattina: ricerche lungo il fiume

Esce di casa e non fa ritorno. È quanto è successo stamattina a San Severino dove una donna di 82 anni si è allontanata dalla sua abitazione e non vi ha fatto ancora ritorno. Allarmati i famigliari hanno avvertito i carabinieri che, dopo aver trovato alcuni effetti personali lungo il fiume, hanno dato il via alle ricerche. Sul posto i vigili del fuoco che stanno conducendo le ricerche anche con l'ausilio di un elicottero arrivato ora da Pescara.  

06/05/2018 14:44
Castelraimondo, dalle edicole sacre rubate una Madonna e un'icona: ladri, vandali o blasfemia?

Castelraimondo, dalle edicole sacre rubate una Madonna e un'icona: ladri, vandali o blasfemia?

Difficile capire se sia stato un atto vandalico o un furto. Quello che è certo, invece, è che non c'è più rispetto per niente. Si può commentare così, in estrema sintesi, quanto accaduto lungo la strada che conduce al cimitero di Castelraimondo. C'è un'edicola sacra, come ce ne sono tante dalle nostre parti, ma da qualche giorno il piccolo cancello in ferro risulta aperto e forzato. E nella nicchia non c'è più la statua della Madonna. Stessa sorte per un'icona rubata da un'altra edicola poco distante. Qualcuno, fin troppo burlone o fin troppo disperato, ha deciso di portarle via. Per farne cosa non si sa. Non è escluso che questi oggetti sacri possano essere usati per "particolari" riti blasfemi. A denunciare l'accaduto, questa mattina, è stata una cittadina. 

06/05/2018 13:38
Striscia la Notizia mette in guardia dalle truffe attuate da falsi volontari della Protezione Civile

Striscia la Notizia mette in guardia dalle truffe attuate da falsi volontari della Protezione Civile

Striscia la Notizia mette in allerta sulle truffe che molto spesso vengono messe in piedi da falsi volontari della Protezione Civile.  In un servizio andato in onda nella puntata di venerdì, Valerio Staffelli, mostrando anche un articolo di Picchio News (qui) relativo ad atti di sciacallaggio simili compiuti a Colmurano, mette in guardia su persone che raccolgono fondi per la loro associazione di Protezione Civile, ma stanno destando non poca preoccupazione per il timore che quel denaro non vada per finalità benefiche. Queste persone girano con una divisa recante la scritta «Protezione civile nazionale» che potrebbe trarre in inganno.  Nel servizio Staffelli mostra infatti con quanta facilità è possibile reperire una divisa della Protezione Civile comprandola in negozi specializzati che non si premurano di chiedere il tesserino che dimostri l'appartenenza dell'acquirente alla Protezione Civile o addirittura anche in rete senza nessun tipo di ostacolo. Come comportarsi in questi casi? L’appello è quello di diffidare e dare contributi solo alle associazioni e persone che si conoscono e che si sa come lavorano e il bene che fanno per il territorio. Evitare di dare soldi ad organizzazioni che non si conoscono: il rischio di truffe è sempre presente. Il servizio integrale di Striscia a questo link

06/05/2018 12:19
San Severino, maxi furto di mezzi alla Gatti & Purini

San Severino, maxi furto di mezzi alla Gatti & Purini

Maxi furto all'azienda settempedana Gatti & Purini Edilizia Stradale con sede in via Enrico Fermi. Secondo quanto denunciato dalla stessa azienda, anche attraverso un post su Facebook, nella "notte di venerdì 4 maggio sono stati rubati un camion 4 assi Iveco di colore bianco e rosso targato FC039BJ. Un camioncino Iveco doppia cabina colore bianco, targa BT483RJ, un camioncino Iveco doppia cabina di colore bianco, targa BT483RJ, un "bob cat" giallo, marca Komatsu targato AEK466 e un miniescavatore modello Bobcat di colore bianco". Un furto quantificabile per difetto in oltre centomila euro. Il furto è stato sicuramente messo a segno da una banda di professionisti che, probabilmente, da tempo teneva d'occhio i mezzi della ditta settempedana. L'azienda si appella a chiunque abbia visto qualcosa o possa fornire elementi utili al ritrovamento dei mezzi: "Contattateci".

06/05/2018 11:16
Pamela, fiori dove è stato ritrovato il cadavere: l’affetto dei giovani di Casette Verdini

Pamela, fiori dove è stato ritrovato il cadavere: l’affetto dei giovani di Casette Verdini

Spuntano dei fiori in via dell'Industria a Casette Verdini di Pollenza, sul luogo del ritrovamento dei trolley all'interno dei quali era stato ritrovato il cadavere di Pamela Mastropietro. A depositarli, nel giorno del funerale della ragazza, i giovani del Dopo Cresima di Casette Verdini. Accanto ai fiori questo messaggio: "Eri giovane come noi... questo ci fa riflettere sul male del mondo. Che il Signore possa donarti tutte le bellezze di cui sei stata privata". Un piccolo gesto per affermare che la comunità maceratese non dimentica la vittima. Un cuore con su scritto Pamela è stato invece messo sotto ad un albero in Via Spalato, dove l'omicidio sarebbe stato consumato.

06/05/2018 10:07
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