Decine di furti a Cingoli, il Sindaco scrive al Prefetto: "Sono tre anni che chiedo rinforzi"
"E' intollerabile che la richiesta di intervento alle forze dell'ordine, dopo aver sorpreso dei ladri nella propria abitazione, sia stata evasa con grande ritardo per la mancanza di personale": con queste parole inizia una lettera inviata dal sindaco di Cingoli al prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, in relazione alla catena di furti che si è registrata nel vasto Comune di Cingoli.
Saltamartini sottolinea che "si tratta di criminalità organizzata che richiede interventi di prevenzione e repressione ben mirati".
"Sono stato l'unico sindaco 3 anni fa - aggiunge il primo cittadino - ad aver lanciato l'allarme sicurezza, ma ancora oggi nessuno ha fatto nulla per riportare l'organico dei carabinieri e della polizia, neppure dopo i tragici fatti di Macerata, alla norma".
"Queste bande di stranieri e di nomadi dediti alle rapine - continua ancora il sindaco di Cingoli - in cui è capitato che le vittime siano state imbavagliate e sottoposte a violenza, scorrazzano indisturbati la nostra regione, per mancanza di controlli e di prevenzione, dalla provincia di Pesaro a quella Ascoli passando per quella di Macerata. In questo stesso momento in tutta la nostra Regione sono solo una decina le pattuglie in servizio, assolutamente incapaci di prevenire e reprimere queste forme di criminalità che hanno determinato anche l'omicidio delle vittime com'è accaduto, recentemente, nel Fermano e a Senigallia.Occorre rivendicare il diritto alla sicurezza, partendo dalle sedi istituzionali".
"Annuncio un'azione determinata su questo fronte e invito le Autorità competenti a comunicare le misure che intendono adottare, in modo permanente e non frammentario, per garantire libertà e sicurezza ai nostri cittadini" conclude Saltamartini.
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