"Eravamo rientrati da nemmeno un minuto, non abbiamo avuto il tempo di renderci conto di quanto stava accadendo che si è scatenata la bufera ed è avvenuto il disastro". Così gli operatori della Croce Azzurra di Porto Recanati hanno raccontato il terribile pomeriggio vissuto ieri, completamente in balia del maltempo, nella loro sede di via Argentina.
Mentre rientravano da un servizio svolto a Civitanova Marche, due operatori hanno posteggiato come diconsueto l'ambulanza sotto la pensilina e per questione di attimi non sono stati schiacciati dalla caduta di uno dei due sempreverdi presenti nel posteggio della sede, abbattutosi sulla parte anteriore del mezzo: una tragedia sfiorata.
Per questione di centimetri, inoltre, non è stato colpito dalla traiettoria di caduta della pianta anche il secondo mezzo a disposizione della Croce Azzurra, parcheggiato poco più in là e anch'esso da poco rientrato in sede.
Forte lo sconforto del personale che, quasi in lacrime, ha raccontato la vicenda. Nella loro vita, costantemente dedicata agli altri, i sanitari ieri hanno visto sgretolarsi davanti ai loro occhi una parte fondamentale del loro lavoro.
"L'ambulanza danneggiata è proprio l'ultimo modello arrivato - ci dicono -, aveva meno di un anno di utilizzo, ed era costata circa 85 mila euro. Speriamo che qualcuno riesca a darci una mano per riparare i danni evidenti causati al mezzo, anche se il timore è quello che abbia subito conseguenze irreparabili".
Il personale, con dedizione impagabile, si è messo al lavoro sino a tarda notte per tagliare i rami della pianta che si è abbattuta sull'ambulanza e sulla pensilina. Ora le preoccupazioni riguardano il secondo albero presente nel parcheggio, collocato proprio di fronte l'ingresso della sede: "Speriamo che per evitare ulteriori problematiche, questo albero venga abbattuto sebbene sembri il più solido".
Non bastassero i gravi disagi connessi allo sradicamento della pianta, si evidenzia anche il problema dell'energia elettrica: "Siamo senza corrente da ieri pomeriggio, quando ha iniziato a scatenarsi la tromba d'aria. Speriamo - sottolinea il personale - che la situazione venga ripristinata nel più breve tempo possibile. Ieri abbiamo potuto proseguire il servizio soltanto grazie ai generatori d'emergenza portati dalla Protezione Civile. Inoltre il piazzale posteriore della sede è messo in condizioni pure peggiori, con quasi tutte le piante presenti spezzate dal vento" concludono amaramente i soccorritori della Croce Azzurra.
Una donna 50enne ha rinvenuto 600 euro tra una ricevuta bancomat abbandonata a terra in un parcheggio pubblico a Civitanova Marche.
La donna si è subito direrra presso la Caserma dei Carabinieri per cercare di poter restituire al legittimo propietario il denaro, molto probabilmente un pensionato che, durante il prelievo, ha riscosso il massimo importo della carta.
Sono in corso le indagini dei militari dell'Arma per cercare di identificare la persona che ha smarrito i soldi: nessuna persona è stata denunciata.
La Provincia di Macerata si è attivata immediatamente a seguito delle calamità che hanno colpito il territorio. Al momento la zona più colpita è quella costiera, in particolar modo Porto Recanati e dintorni dove si registrano i disagi più pesanti. Gravissimi i danni alle attrezzature, agli impianti, alle attività produttive e balneari e pesanti quelli di rilievo ambientale con piante abbattute e rami spezzati.
La viabilità ne ha risentito in modo pesante, ma non ci sono problemi alle strade. Le provinciali più colpite sono quelle che interessano i Comuni di Porto Recanati, Potenza Picena, Appignano, Recanati, Monte San Giusto, Corridonia, Mogliano, Petriolo, Treia, Pollenza, la zona dell’Abbadia di Fiastra e Macerata.
I fenomeni temporaleschi non si sono ancora esauriti, ma nel tardo pomeriggio è atteso un miglioramento. “C’è stata fin dal primo momento una grandissima collaborazione da parte dei Comuni e del loro personale, compresi i volontari della Protezione Civile - dichiara il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari -. Li voglio ringraziare pubblicamente perché hanno permesso di accelerare gli interventi”.
Tra i tanti danni provocati dalla tromba d’aria che si è abbattuta sulla costa adriatica martedì pomeriggio, emerge il dramma della spiaggia di Numana dove cinque stabilimenti e mezzo sono stati devastati dalla furia del fenomeno. La cifra ‘cinque e mezzo’ può sembrare approssimativa ma non è così perché, e la cosa è veramente incredibile, il tifone ha diviso a metà lo stabilimento Bellariva: una parte è stata devastata mentre una parte è rimasta pressoché intatta a dimostrare quanto sia stata chirurgica l’azione dell’uragano. E prima di quella metà salva di stabilimento, danni e distruzione si sono registrati negli stabilimenti da Marino al Cavalluccio fino al Bellariva.
Una prima ricognizione dei danni è stata fatta direttamente dal Direttore Confcommercio Marche, il Professor Massimiliano Polacco ,che nella prima mattinata di oggi si è recato a Numana per verificare di persona l’entità del disastro incontrando gli operatori: “Ho trovato una situazione incredibile – le parole di Polacco –, la tromba d’aria ha distrutto cinque stabilimenti e mezzo e ho condiviso con gli operatori di Numana la drammaticità del momento. Mi ha impressionato molto la forza di volontà di questi imprenditori che sono stati colpiti molto duramente ma che non si arrendono e anzi vogliono ripartire subito e rimettere in piedi le loro attività. Mi sto muovendo con tutti gli strumenti possibili per cercare di rispondere prontamente a quanto successo e anche come delegato al Turismo della Camera di Commercio delle Marche sono in costante contatto telefonico con il presidente Gino Sabatini con il quale stiamo cercando soluzioni per reperire dei fondi utili a far ripartire le attività danneggiate dal tifone di martedì pomeriggio”.
Confcommercio Marche ha anche effettuato una serie di ricognizioni ad Ancona, a Senigallia, a Portonovo, a Falconara, a Porto Recanati, a Civitanova, a Porto San Giorgio e a Porto Sant’Elpidio che fortunatamente non hanno rilevato danni seri come quelli di Numana. Tutto quanto registrato nel corso delle ricognizioni di Confcommercio Marche sarà riportato nell’incontro che il Direttore Confcommercio Marche Polacco avrà nella tarda mattinata di oggi in Regione con l’assessore regionale Moreno Pieroni: “Faremo il punto della situazione – ha detto Polacco –, su quanto successo martedì pomeriggio e chiederemo che siano trovate soluzioni da attuare il prima possibile per rispondere all’emergenza”.
Si contano i danni dopo l’ondata di maltempo che ieri pomeriggio ha colpito anche il territorio settempedano causando la caduta di rami e alberi su diverse strade comunali a causa delle forti raffiche di vento. Grande lavoro per gli operai e gli addetti dell’ufficio Manutenzioni e per la Polizia Locale.
Alcuni pioppi sono caduti sulla sede stradale lungo la provinciale Berta – Rambona mentre rami e alberi di acacia sono finiti sulla strada comunale che collega alla frazione di Pitino e sul tratto Pieve – Colmartino. Operazioni di rimozione di rami, infine, anche nel quartiere di San Michele.
Le piogge, inoltre, hanno portato fango e detriti su alcune strade, ma la situazione non ha causato particolari allarmi alla circolazione. Per la giornata di oggi è attesa una nuova violenta ondata di maltempo con rischio di forti temporali.
Nella mattinata di ieri, martedì 9 marzo, il Comando dei Carabinieri di Macerata ha messo in atto uno straordinario servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio - in particolare furti e rapine - nonché all'assicurazione dei regolari spostamenti dei vacanzieri soprattutto sulle principali arterie stradali.
Nel servizio è stato impiegato personale delle Stazioni di Montefano e Montecassiano per quel versante e della Stazione di Macerata e del N.O.M. per il capoluogo e l'immediata periferia. Allo scopo di assicurare maggior dinamismo, è stata impiegata una pattuglia in moto che ha percorso anche le vie del centro del capoluogo (vedi foto qui sotto, ndr).
Ad assicurare anche un controllo dall’alto, è intervenuto l’elicottero del Quinto Nucleo Carabinieri di Pescara che ha sorvolato la città di Macerata, l’immediata periferia e la zona di Sambucheto di Montecassiano, in particolare la statale “Regina”.
Nel corso del servizio, è stato eseguito anche un controllo domiciliare per verificare l’effettiva residenza di alcuni occupanti, in particolare di extracomunitari, e vigilare su eventuali situazioni di sovraffollamento di persone all’interno degli immobili.
Il servizio ha richiesto l'impiego complessivo di 10 uomini per un totale di 50 persone e 47 veicoli posti a controllo.
Alberi caduti lungo la carreggiata, rami spezzati lungo la strada, pozzanghere di acqua ai bordi delle principale arterie e cumuli di foglie: la normale conseguenza a tutto ciò che il maltempo ha portato con sé è stato il blocco del traffico, andato letteralmente in tilt, in molte zone della Provincia.
I disagi maggiori si registrano lungo l'Adriatica: la Strada Statale 16 è infatti completamente congestionata da Civitanova a Porto Recanati. Difficoltà e lunghe code anche sulla Strada Regina, tra Porto Recanati e Montelupone, dove un grosso albero è caduto sopra i cavi dell'energia elettrica.
Il maltempo nel pomeriggio aveva causato rallentamenti e code anche lungo la Supestrata "Val di Chienti", in particolare tra Morrovalle e Corridonia in direzione monti.
Un grosso albero è caduto anche sull'A14, qualche chilometro prima dell'uscita per Porto Recanati.
Tragedia di nuovo sfiorata a causa del maltempo a Porto Recanati. Oltre all'episodio che ha visto coinvolti due soccorritori della Croce Azzurra della città rivierasca, che si sono visti distruggere l'ambulanza da un ramo caduto all'improvviso, anche una donna a bordo dela sua Fiat Panda è stata vittima di una situazione analoga.
La conducente dell'auto, stava procedendo lungo via dei Pali, la strada che collega Recanati a Porto Recanati, quando il ramo di un albero è caduto, a causa del forte vento, e ha sfondato il parabrezza della vettura. Fortunatamente la donna è rimasta illesa: per lei tanta paura ma nessuna conseguenza.
Anche a Tolentino il maltempo ha provocato i suoi danni. Gli agenti della Polizia Locale e del nucleo di reperibilità dell'Ufficio Tecnico Comunale sono in azione per cercare di circoscrivere il più possibile i disagi alla popolazione.
Un piccolo tiglio si è spezzato in via Roma mentre ci sono rami caduti in piazza Cavour, in via Mattarella, lungo la strada provinciale che collega la Città a San Severino Marche e in Contrada Bura.
Paura anche per un albero che è caduto sopra a un'auto in viale Madre Teresa di Calcutta. Il maltempo ha anche causato il blocco del passaggio a livello di viale Vittorio Veneto mentre i tecnici dell'Ufficio comunale stanno provvedendo a monitorare la situazione, e metterla quindi in sicurezza, dopo la diga del Lago delle Grazie dove sembra che alcuni rami siano finito sopra ai cavi della corrente elettrica.
Mentre nella sede della Croce Azzurra di Porto Recanati si stava sfiorando la tragedia con un albero che si è schiantato su una delle ambulanze (leggi qui), nella via parellala - a circa 300 metri di distanza - un suv Ford di colore scuro è stato completamente seppellitto dai rami di una pianta che è stata sradicata dal terreno a causa del forte vento.
All'interno dell'auto vi era un ragazzo, che è riuscito in qualche modo ad uscire dall'abitacolo in maniera autonoma e raggiungere la sede della Croce Azzurra dove si trova tuttora: fortunatamente il giovane ha riporttao solo qualche graffio di lieve entità. Sul posto anche la Polizia Locale.
È avvenuto nel pomeriggio di oggi, tra i comuni di Montegranaro, nel territorio di Fermo, e Monte San Giusto.
Miracolato il conducente della Opel che in quel momento stava percorrendo il tratto di strada in questione: a causa del maltempo che è imperversato sulla Provincia infatti, una grande quercia è caduta sull'auto dell'uomo.
Fortunatamente l'albero ha colpito solo la parte anteriore della vettura e il conducente è uscito dall'abitacolo illeso.
Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l'area.
La perturbazione arrivata nel pomeriggio di oggi si è abbattuta violentemente anche su Montecosaro dove, oltre ad un repentino abbassamento della temperatura, passata da 30 a 18 gradi nel giro di pochi minuti, ha causato anche il cedimento di alcuni rami finiti sulla sede stradale. Uno di piccole dimensioni ha interrotto parzialmente via Monte della Giustizia, mentre uno di dimensioni più grandi è caduto tra il cimitero e le scuole medie, dove uno degli abitanti della zona tentava stoicamente di rimuoverlo, sotto il temporale.
Il maltempo che si è abbattuto sulla provincia maceratese ha causato danni anche a Montecassiano, all'Hotel Recina. A causa del forte vento infatti, l'H dell'insegna della struttura alberghiera è caduta, rimanendo in bilico sul tetto dell'hotel.
Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco che stanno mettendo in sicurezza l'area per evitare che la caduta della lettera possa causare danni.
Tragedia sfiorata nella sede della Croce Azzurra di Porto Recanati, in Via Argentina. Il maltempo che con forza si è abbattuto su tutta la provincia di Macerata ha rischiato di avere conseguenze irreparabili nella sede dei soccorritori della città rivierasca.
Mentre rientrava da un servizio, un'ambulanza è stata schiacciata da un grosso albero che si è spezzato durante il suo passaggio. I due operatori del 118 presenti all'interno dell'abitacolo, fortemente scossi per quanto avvenuto, sono miracolosamente usciti illesi dall'incidente che ha completamente distrutto il mezzo.
Come annunciato dal bollettino meteo emesso nella giornata di ieri della Protezione Civile delle Marche, il maltempo si è abbuttuto con forza sulla provincia di Macerata nel pomeriggio di oggi, qualche minuto dopo le 18:00. In questi minuti si segnalano diverse situazioni critiche in molte città. Tra Sforzacosta e Piediripa sono cadute quattro piante che hanno ostruito il traffico stradale. Scoperchiato dal forte vento un capannone tra Sambucheto e Montelupone. Trombe d'aria si segnalano anche a Morrovalle, Sforzacosta e Porto Sant'Elpidio.
Situazione critica con piante in mezzo alla carreggiata stradale anche a San Severino Marche, in località Serralta, e in località Le Grazie a Tolentino con grandinate di grande intensità.
I Vigili del Fuoco sono al lavoro anche ad Appignano a seguito della caduta di un albero. Ecco le foto che descrivono la situazione in prossimità delle scuole medie:
MONTELUPONE - Al parco Franchi di Montelupone un albero è stato completamente sradicato, come mostrano le immagini:
TRAGEDIA SFIORATA A PORTO RECANATI: LEGGI QUI
MONTEFANO - Il traffico lungo la strada statale 361 “Septempedana” è provvisoriamente bloccato in corrispondenza del km 25, nel territorio comunale di Montefano (MC), a causa della caduta in carreggiata di un albero divelto dall’improvvisa ondata di maltempo che ha colpito l’area. Il personale Anas e le Forze dell’Ordine sono sul posto per la gestione della viabilità e per ripristinare la normale circolazione nel più breve tempo possibile.
LA SITUAZIONE A MONTECOSARO: LEGGI QUI
MONTECASSIONO: IN BILICO L'INSEGNA DELL'HOTEL RECINA: LEGGI QUI
LA SITUAZIONE A TOLENTINO: LEGGI QUI
È la triste storia di una anziana signora di 87 anni che ormai da lungo tempo viveva segregata in casa dal figlio che avrebbe invece dovuto prendersi cura di lei.
Da tempo nessuno aveva più sue notizie fino a quando le voci non sono arrivate alle orecchie della Polizia Locale tolentinate che si è attivata mettendo in atto una serie di verifiche in stretta sinergia con i Servizi Sociali del Comune di Tolentino.
Questi i fatti. A seguito di una segnalazione, gli agenti della Polizia Locale hanno fatto delle indagini e con le colleghe assistenti sociali si sono attivati per un primo sopralluogo nell’abitazione dove la signora risultava residente insieme al figlio di 60 anni.
Dopo una certa reticenza, l’uomo è stato convinto a far entrare in casa un agente della Polizia Locale e un’assistente sociale che già ispezionando l’esterno dell'abitazione avevano subito accertato una vera e propria discarica domestica a cielo aperto con rifiuti di ogni tipo abbandonati in grandi cumoli, in parte coperti dalla folta vegetazione. Ma la scoperta più dolorosa è stata fatta durante la "visita" all'anziana signora; lo spettacolo che si è parato davanti agli occhi degli uomini della Polizia Locale è stato davvero agghiacciante.
La casa era ormai un ricettacolo d'insetti con odori nauseabondi, immondizia stipata ovunque e sporcizia che andava ad occultare addirittura il pavimento e finestre che davano l'impressione di non essere mai state aperte da anni. Senza contare le feci dei numerosi animali domestici costretti altresì a nutrirsi degli stessi rifiuti presenti.
Come se tutto ciò non bastasse, il figlio, per cercare di "ripulire" l'abitazione in fretta e furia, avrebbe gettato sul pavimento diversi litri di ammoniaca, i cui vapori, complici le finestre chiuse, stavano creando una situazione di imminente pericolo per l'anziana.
Alla vista della signora che versava in condizioni disumane, con abiti molto sporchi, in evidente stato di trascuratezza, senza le minime condizioni igieniche, denutrita, gli agenti non hanno potuto far altro che chiamare i sanitari del 118 i quali accertavano subito una profonda disidratazione della donna e ne disponevano l'immediato ricovero al reparto di geriatria dell'Ospedale di Macerata.
Al vaglio della Polizia Locale la posizione del figlio, che rischia di essere deferito all'autorità giudiziaria per stato di abbandono, maltrattamenti contro familiari, maltrattamento di animali e discarica abusiva.
"Una brutta situazione – commenta il Comandante David Rocchetti che ha coordinato l’operazione - scoperta grazie alle segnalazioni di chi non vedeva più in giro l’anziana signora e che fortunatamente, grazie alle indagini e al pronto intervento della Polizia Locale, congiuntamente al personale dei Servizi Sociali, ha consentito di soccorrere la donna che ora si sta riprendendo e mostra segnali di miglioramento. Mi complimento con tutti i colleghi che, senza perdere tempo sono intervenuti e con uno stratagemma sono riusciti ad accedere nell’abitazione, fino a raggiungere la camera dove era stata rinchiusa l’anziana in evidente stato di abbandono, evitando conseguenze ben più gravi."
Uno dei gioielli del territorio maceratese lasciato al totale abbandono e alla totale incuria. Il Lago di Caccamo, che si estende sui territori comunali di Caldarola e Serrapetrona, soprattutto negli ultimi tempi, invece che essere menzionato per la sua bellezza e per il fatto di essere uno dei paradisi della nostra Provincia, è salito più volte alla ribalta delle cronache locali per l’incuria e soprattutto per la moria di carpe che avviene nelle sue acque.
“È importante che il Lago di Caccamo ritrovi la sua dignità e, la nostra richiesta, è quella di provvedere a un intervento immediato da parte della autorità competenti” spiega la Deborah Pantana.
Senza dimenticare che la moria di carpe che ha caratterizzato il bacino ha provocato, in passato, un forte stop della pesca. “Noi abbiamo fatto della nostra passione un lavoro – spiegano i pescatori -. Ormai non è più possibile praticare la nostra attività né a livello sportivo né agonistico. A causa della moria delle carpe l'attività agonistica della pesca è stata infatti completamente cancellata per evitare che il virus si propaghi nelle varie attrezzature che utilizziamo. Questo è un grandissimo disastro per l’ambiente e per tutti i turisti che frequentano il Lago. In questo senso anche tutto il Fiume Chienti e la Vallata sono a rischio perché ancora non si è in grado di stabilire l’origine di questo fenomeno così tragico. È importante tutelare la salute pubblica e non è possibile accettare che sempre più carcasse di carpe permangano nel Lago di Caccamo. Chiediamo che si provveda il prima possibile a opere di analisi e di bonifica per far fronte a questo dannoso fenomeno. Vogliamo capire cosa è successo per limitare i danni e risolvere la situazione, che ormai va avanti da questa primavera, nel miglior modo possibile.”
Proprio in merito alla moria dei pesci, è stato affisso un avviso della Regione Marche sulle sponde del bacino che "rassicura" sulla “viremia primaverile delle carpe della popolazione di ciprinidi nel bacino idrico artificiale del Lago di Caccamo”. Nella comunicazione regionale si spiega che “la malattia non è trasmissibile all’uomo e non ha implicazioni per la sicurezza alimentare”. Nonostante ciò la Regione Marche e l'Asur hanno prescritto di attuare delle misure sanitarie come "la disinfestazione delle attrezzature utilizzate per l'attività di pesca, il divieto di utilizzo di esemplari delle specie ittiche pescate nel Lago di Caccamo per il ripopolamento di altri siti e la rimoazione, laddove possibile, degli esemplari di pesci rinvenuti morti per il successivo avvio alla distruzione."
“Ciò che chiediamo è un incontro con i vari sindaci dei Comuni interessati e la società Enel, per valutare ogni tipo di soluzione da adottare e ridare dunque dignità al Lago di Caccamo – spiegano all’unanimità la Consigliera Pantana e i pescatori del luogo -. Crediamo che sia importante che, chi di competenza, dimostri un interessamento per quella che è una bellezza del nostro territorio. Un interessamento volto al miglioramento ambientale, a una rivalutazione del bacino come attrazione turistica e sportiva e di svago per le famiglie. Alla Regione infine chiediamo che venga fatta chiarezza sulle cause che hanno provocato la moria di carpe, in collaborazione con le competenti autorità forestali, per far tornare a splendere, come una volta, il Lago di Caccamo.”
Ruba merce dal supermercato, scoperto dalla vigilanza viene arrestato dalla Polizia.
Un cittadino albanese di 28 anni residente a San Severino Marche, resosi responsabile di un furto aggravato all’interno di un supermercato, è stato arrestato nel pomeriggio di ieri dagli agenti della “Volante” del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche diretto dal Commissario Capo Lorenzo Sabatucci.
L’allarme è scattato verso le ore 16.30, quando la “Volante” è intervenuta presso il centro commerciale “Cuore Adriatico”, dove il personale della vigilanza interna del supermercato Conad, aveva fermato subito dopo le casse, una persona che si era resa responsabile del furto di merce asportata dagli espositori.
Gli accertamenti effettuati dalla Polizia hanno consentito di verificare che il soggetto, sottoposto a perquisizione, aveva poco prima asportato dagli scaffali alcuni prodotti tra i quali auricolari per telefoni cellulari ed un rasoio, merce dalla quale era stata strappata la placca antitaccheggio nonché alcuni generi alimentari, il tutto nascosto all’interno di uno zaino.
L’uomo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, è risultato inoltre sprovvisto di documenti, motivo per cui è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato dagli agenti ai fini della sua esatta identificazione.
Al termine delle procedure, per il furto perpetrato all’interno del supermercato, aggravato in quanto l'uomo ha strappato le placche antitaccheggio, il giovane è stato tratto in arresto e ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida in programma questa mattina presso il Tribunale di Macerata.
Linea dura del Questore Antonio Pignataro contro ogni forma di illegalità: dalla lotta al gioco d'azzardo fino al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. Controlli che negli ultimi periodi sono stati intensificati soprattutto nei locali commerciali della Provincia.
Nel pomeriggio di oggi, gli uomini della Polizia, guidati dal Commissario Lorenzo Sabatucci, hanno posto i sigilli al circolo ricreativo "Aurora", di proprietà dei fratelli Zaffarano, nella città rivierasca, locale all'interno del quale la Polizia era intervenuta già sabato scorso. I poliziotti hanno posto sotto sequestro penale la struttura dove, al momento del blitz, hanno trovato cinque persone (quattro uomini italiani e uno di nazionalità marocchina) che stavano giocando. Tavolo con tovaglia verde, banconote da cinque e dieci euro divise in gruppi e un quaderno contenente gli appunti delle vincite e le posizioni di ogni singolo giocatore nella classifica. Una vera e propria bisca clandestina: questa la scena che la Polizia si è trovata davanti una volta dentro al circolo.
"Ogni cittadino deve rispettare le norme del vivere civile - il commento del Questore Pignataro -. La mia linea è e rimane quella della massima durezza: chiunque compie un fatto illegale deve passare attraverso il rispetto scrupoloso della legge."
“L'Arte per il Territorio” recita il titolo di TeatrOpera Festival. Un impegno preciso, ma soprattutto una dichiarazione d'amore forte, quella dell'Associazione Opera, nei confronti di un Territorio che tanto ha da offrire e da scoprire in termini di bellezze naturali, cultura e valore umano.
Un centinaio almeno gli spettatori presenti venuti da tutta la provincia e non solo a Montalto di Cessapalombo per la "Notte d'inCanto al Castello" venerdì 5 luglio. Tra loro numerosi i bambini a cui il Festival è dedicato, graditissimi ospiti della serata. Sono intervenuti il Sindaco di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti, i Sindaci di Belforte del Chienti Alessio Vita e di Camporotondo di Fiastrone Massimiliano Micucci, il Presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti e in rappresentanza della Regione Marche, l'Assessore Angelo Sciapichetti.
Presentati da uno spumeggiante e sempre professionale Fabrizio Romagnoli e accompagnati dalle note eleganti del pianoforte di Hiroko Takafuji e Marco Belluzzi, gli allievi del Laboratorio Lirico: Elisa Biaggi, Sabrina Lamberti, Yui Mochizuki, Akihiro Shiraishi e Yukio Karita si sono esibiti ciascuno in un'aria tra le più belle del panorama lirico internazionale. Saranno loro i protagonisti de “La Cenerentola”, musiche di G.Rossini, che si terrà il 14/16/17/21 luglio a Camporotondo di Fiastrone.
Vere perle della serata, rari da ascoltare in un concerto, sono stati i duetti interpretati da Patrizia Biccirè, soprano e Serenella Pasqualini, mezzosoprano: dall'opera Les Contes D'hoffmann Di Jacques Offenbach "BARCAROLLE" duetto Giulietta, Nicklausse; dall'opera Madama Butterfly Di Giacomo Puccini "DUETTO DEI FIORI" Cio Cio San, Suzuki; per terminare con la superba Aida di Giuseppe Verdi duetto "FU LA SORTE DELL'ARMI".
Le voci sicure e esperte delle due cantanti liriche hanno danzato a loro agio tra le note e il pubblico è rimasto incantato dal meraviglioso scambio tra la vocalità cristallina e struggente della soprano Patrizia Biccirè che va dritta al cuore e la potenza, la fisicità appassionata che sale dall'anima più profonda, del mezzosoprano Serena Pasqualini.
Il magico gioco di luci ed effetti curato dalla TeatroService di Gino Campetella, ha reso omaggio ad uno scenario suggestivo e ricco di storia e ad una serata semplicemente perfetta, terminata con una degustazione a tema medievale offerta dal Giardino delle Farfalle di Cessapalombo.