Gli clonano la carta di credito degli hacker a Mosca e tentano di fare shopping, ma il colpo sfuma.
La vittima è Stefano Quarchioni, commercialista, past president del Rotary club di Macerata ed un passato da amministratore comunale a Mogliano.
I truffatori moscoviti avevano fatto shopping con la carta clonata del maceratese, quando e sul telefonino della vittima è comparso il servizio di allerta. Stefano Quarchioni ha subito visto il messaggio e, visto che non era a Mosca ma al lavoro nelle Marche, ha immediatamente bloccato la carta di credito. L’acquisto per i malviventi non è andato a buon fine e la vittima ha subito sporto denuncia alle forze dell’ordine. I truffatori sfumato l’acquisto si sono dati alla fuga.
Una disavventura che poteva costare molto cara ad un piccolo cane Setter che si trovava in giro con il suo padrone nei pressi di Colfiorito.
Mentre accompagnava il suo fidato amico umano, è scomparso alla vista del padrone. I suoi latrati tuttavia hanno permesso all'uomo di localizzarlo e di fare la brutta scoperta.
Il povero cane era finito in una Forra, una fenditura del terreno generalmente provocata dall'erosione dell'acqua, una gola strettissima e molto profonda.
L'uomo ha subito allertato i vigili del fuoco che, giunti immediatamente sul posto da Foligno, hanno accertato che l'animale era precipitato per oltre 40 metri nel sottosuolo in una fenditura decisamente impervia.
Il nucleo speleo-alpino-fluviale si è messo subito all'opera grazie alle enormi competenze in materia e con molta difficoltà è riuscito a raggiungere il setter che, nonostante la rovinosa caduta, era in buone condizioni e terrorizzato.
Con non poche difficoltà, hanno imbragato l'animale riuscendo a riportarlo in superficie.
Il povero setter, non appena rimesse le zampe a terra, è corso dal suo padrone in una scena unica e commovente di vera amicizia.
Ma non poteva mancare il ringraziamento ai ragazzi che l'avevano salvato, mostrato con un gioioso abbraccio e la pazienza di posare per la foto ricordo insieme ai suoi eroi.
L'incidente è avvenuto intorno alle 16 del pomeriggio odierno, lungo la superstrada - all'altezza dello svincolo di Sforzacosta - in direzione monti. Per ragioni ancora in corso d'accertamento, si è verificata un'invasione sulla corsia opposta della carreggiata che ha coinvolto una Fiat Punto di colore bianco e un furgone.
Sul posto è immediatamente intervenuto il personale sanitario: un ferito è stato trasportato per accertamenti all'ospedale di Macerata, ma le sue condizioni non paiono gravi. Presente per effettuare i rilievi del caso anche la Polizia Stradale.
Il traffico è regolato su un solo senso di marcia sia in direzione monti che in direzione mare, per consentire la rimozione degli autoveicoli dalla carreggiata.
(SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO)
Il corpo dell'uomo, Giovanni Caraffi di 46 anni, è stato rinvenuto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15:30, in un'abitazione in via Giorgio la Pira, a Montecassiano, nella zona industriale del paese.
L'uomo è stato trovato privo di vita nella sua abitazione. I sanitari del 118, giunti prontamente sul posto, hanno cercato di rianimarlo ma purtroppo non c'era più nulla da fare.
Si sospetta la morte per overdose.
Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Macerata che stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso.
Sono ancora in corso gli accertamenti per stabilire l'esatta causa della morte. A trovare il corpo ormai senza vita di Caraffi è stata la fidanzata.
I carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, nella notte appena trascorsa, quando erano circa le 3:00, in piazza XX Settembre, nell'mabito dei controlli volti a contrastare la guida sotto l'abuso di alcool, hanno fermato un giovane 25enne ascolano.
Il ragazzo, mentre si trovava a bordo della sua Fiat 500, è stato sottoposto ai dovuti controlli e l'etilometro ha rilevato un tasso acolemico di 2,71 grammi per litro.
Il 25enne è stato quindi denunciato per guida in stato di ebbrezza, gli è stata ritirata la patente e sequestrata l'auto.
I carabinieri della stazione di Recanati hanno denunciato un cittadino magrebino di 25 anni per lesioni aggravate.
Il giovane, nel mese di giugno, aveva colpito con una bottigliata in testa un connazionale di 35 anni che, a suo dire, non si era adeguatamente impegnato a trovargli un lavoro.
Il ferito aveva riportato una prognosi di dieci giorni e, in seguito agli accertamenti da parte dei militari dell'Arma, l'aggressore è stato denunciato per lesioni aggravate.
Sono riusciti a far perdere le loro tracce tre dei quattro componenti di una banda che potrebbe essere autrice di numerosi furti, in particolare nelle Marche, e che ieri sera stava tentando un colpo in una palazzina a Francavilla al Mare (Chieti). L'ultima segnalazione della banda in azione all'interno del territorio provinciale di Macerata potrebbe risalire allo scorso Ferragosto (leggi qui).
I tre sono stati individuati grazie al controllo di una targa, risultata contraffatta, installata su un'auto la cui presenza sarebbe ricorrente sulla scena dei furti. I carabinieri di Francavilla al Mare hanno arrestato un uomo che era alla guida dell'auto, un'Audi A3.
Aveva tentato la fuga, ma i militari lo hanno bloccato dopo una colluttazione arrestandolo per tentato furto, lesioni a pubblico ufficiale e detenzione di arnesi da scasso. I complici, che erano all'interno della palazzina, sono riusciti a fuggire nei campi. Sull'auto, che non risulta rubata, sono state trovate sei targhe false, arnesi da scasso tra i quali mole, piedi di porco, grossi cacciavite, e denaro contante.
Fonte: Ansa
È sbarcato alle 9:20 di questa mattina, presso l'Euromare di Civitanova Marche, la motovedetta della Guardia Costiera della città rivierasca che ha tratto in salvo un uomo, a bordo di un peschereccio maestrale a largo della Croazia, che aveva riportato una profonda ferita al polso della mano.
Il 58enne si era ferito mentre si trovava a bordo dell'imbarcazione e, a causa della grande quantità di sangue perso, la Guardia costiera aveva inizialmente deciso di allertare anche l'elicottero per portare in salvo l'uomo.
Fortunatamente, le sue condizioni si sono poi stabilizzate e gli uomini dell'ufficio circondariale marittimo hanno deciso di trasportare il 58enne sulla terra ferma grazie all'ausilio della motovedetta in dotazione.
A coordiare le operazioni il neo Comandante della Guardia Costiera, il tenente di vascello Giuliano Gentilini.
La donna, 35 anni, di origine tunisina e residente a Loreto, è morta, nella notte tra sabato e domenica, all'Ospedale Pediatrico Salesi del capoluogo regionale nel reparto di ostetricia e ginecologia.
Alla donna era stato indotto il parti del feto che, al termine della gravidanza, era risultato deceduto.
La direzione dell'azienda ospedaliera ha segnalato il decesso alla magistratura, che valuterà gli accertamenti da disporre, e ha avviato un'indagine interna.
Nella fase di induzione del parto, una procedura scelta per tutelare la salute della 35enne, le condizioni della donna sono precipitate e ogni tentativo di rianimarla è stato inutile.
Anche la procura ha aperto una inchiesta: l'ipotesi di reato è omicidio colposo.
L'incidente frontale tra una Fiat Punto di colore verde e un fuoristrada Suzuky è avvenuto lo scorso venerdì 23 agosto, intorno alle ore 18:00, a Mulazzano di Coriano, nel riminese. Le due auto sono arrivate alla collisione, per cause ancora in corso di accertamento, all'altezza di via Monte Olivo. Ferite le tre persone a bordo dei mezzi, fortemente danneggiati dall'impatto. Entrambe le autovetture sono state sbalzate nel fossato che costeggia la carreggiata.
All'interno della Fiat Punto vi erano il maceratese Luca Szulc e la compagna di 45 anni, entrambi estratti dalle lamiere soltanto grazie all'intervento dei Vigili del Fuoco. La donna è stata trasportata in gravi condizioni in eliambulanza al "Bufalini" di Cesena. Meno preoccupanti le condizioni dell'uomo a bordo della Suzuky, che ha riportato soltanto ferite lievi.
A ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto sarà la polizia Municipale intercomunale, accorsa sul posto.
Di seguito il video dell'incidente ripreso dalle telecamere di "AltaRimini":
Picchia il padre durante un litigio e viene fermato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi. Ad essere arrestato è stato un 25enne di Filottrano, uscito pochi mesi fa da una comunità di recupero per tossicodipendenti.
L'arresto è stato eseguito lo scorso sabato 24 agosto dai carabinieri della locale stazione con il coordinamento dalla Compagnia di Osimo. I militari sono intervenuti sul posto dopo la segnalazione di una violenta lite. Al loro arrivo si sono trovati di fronte un 60enne ferito e sanguinante, mentre il figlio era fuori casa.
Il genitore ha denunciato di essere stato colpito al volto con pugni che gli hanno causato fratture composte al naso e a un osso dell'orbita destra per una prognosi complessiva di 30 giorni, come prescritto dai medici.
Il giudice di Ancona Edi Ragaglia ha convalidato l'arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere. Il giovane ha parlato di un litigio finito male perché il padre non lo voleva più in casa con lui. In realtà il genitore ha raccontato di aver subito in silenzio negli anni altre botte senza mai denunciare il ragazzo.
(Fonte: Ansa)
Il tragico episodio è accaduto nella mattinata di oggi, quando erano le 10:40, nei giardini pubblici di Corridonia, vicino a Porta Trento.
Un anziano, Bruno Pizzabiocca, ha accusato improvvisamente un malore e si è accasciato a terra.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i sanitari del 118 che hanno cercato in ogni modo di rianimare l'uomo, ma per lui non c'era più nulla da fare.
Il decesso sarebbe sopravvenuto per arresto cardiaco.
A scontrarsi un'auto e uno scooter. Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro fatto sta che i due mezzi sono entrati in collisione nella mattinata di oggi, intorno alle 8:30, in via Diomede Pantaleoni a Macerata, davanti allo Sferisterio.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso al conducente del dueruote, un uomo, trasportato poi al Pronto Soccorso dell'Ospedale del capoluogo.
Il sinistro ha causato alcuni disagi alla circolazione stradale considerando anche le tante persone che, in questo lunedì 26 agosto, sono rientrare in città dopo il periodo delle ferie.
Sul posto la locale Polizia Municipale che sta effettuando tutti i rilievi del caso.
Stava camminando in sella al cavallo in contrada Valbona, nel territorio comunale di Matelica, quando è stata disarcionata dall'animale. È successo nel pomeriggio di oggi, intorno alle 18:30.
Ancora da chiarire l'esatta dinamica di quanto accaduto. In seguito alla caduta, per la ragazza,30enne, è stato richiesto l'intervento dei militi del 118 che hanno subito allertato l'eliambulanza dall'Ospedale Torrette di Ancona.
La donna è stata trasferito in codice rosso presso il nosocomio dorico.
(notizia in aggiornamento)
L'incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.50, al Crossodromo di Cingoli.
Un 23enne, mentre si trovava in sella ala moto da cross, ha perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente a terra.
I sanitari del 118, arrivati sul posto, hanno subito prestato le prime cure del caso al giovane che è stato poi trasferito presso l'Ospedale di Jesi. Le sue condizioni non sono gravi.
Si terrà martedì mattina, alle 9:30, presso la chiesa di Cristo Re a Civitanova Marche il funerale di Lucia Bartoli, la 60enne civitanovese morta in Sardegna lo scorso venerdì a seguito di un malore.
La donna era in vacanza nell'isola, sulla spiaggia di Feraxi a Muravera, insieme al marito quando ha accusato un malore che le è stato fatale. Inutili i soccorsi dei sanitari che hanno fatto di tutto per salvare la vita alla donna.
La salma di Bartoli rientrerà nel pomeriggio di domani a Civitanova in attesa del funerale.
Nuove segnalazioni riguardo i furti di rame nella zona di Treia. I proprietari di un'abitazione in contrada Chiaravalle, hanno notato l'asportazione di una grondaia al rientro in casa nella mattinata di sabato 24 agosto, dopo aver trascorso una nottata fuori. I malviventi, approfittando della loro assenza, sono entrati in azione presumibilmente proprio nella serata tra il 23 e il 24 agosto.
I proprietari hanno denunciato il furto ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Macerata, che stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona per tentare di ricostruire quanto accaduto.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’omicidio stradale e nello specifico la responsabilità penale del conducente per il sinistro occorso ad un pedone in fase di attraversamento del tratto stradale.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di San Ginesio che chiede: “Quando il conducente può essere responsabile per omicidio stradale a seguito di investimento del pedone con condotta imprudente ?”
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo recentemente di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 34406/19, affermando espressamente quanto segue: “In tema di incidenti stradali, ciò che deve essere valutato nel caso concreto è la ragionevole prevedibilità della condotta della vittima e la possibilità di porre in essere le manovre di emergenza necessarie ad evitare l’evento, qualora il pericolo temuto si concretizzi a causa del comportamento imprudente altrui o della violazione delle norme di circolazione da parte della vittima” (Cass. Pen.; Sez. IV; sent. n. 34406; dep. il 29.07.2019).
A tal fine, l’indagine da compiere, involge l’analisi esegetica dell’articolato impianto normativo in materia di circolazione dei pedoni. Il pedone - colui che cammina a piedi - che utilizza la strada secondo la sua destinazione specifica (la circolazione) è, in quanto tale, soggetto ai doveri giuridici posti dal codice della strada (art. 1).
Il codice regola la materia in due norme, una - art. 190 - che disciplina il “comportamento dei pedoni” e l’altra - art. 191 - che stabilisce il “comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni”. Le due disposizioni vanno coordinate, perché il comportamento del conducente è complementare a quello del pedone.
Il principio informatore della circolazione di cui all’art. 140 grava il conducente di tre obblighi comportamentali: 1) ispezionare costantemente la strada; 2) mantenere sempre il controllo del veicolo; 3) prevedere le ragionevoli situazioni di pericolo, in modo da non costituire intralcio o pericolo per gli altri utenti della strada.
Conseguentemente, per affermare la colpa esclusiva del pedone, deve realizzarsi una duplice condizione: a) che il conducente, per cause estranee alla diligenza e alla prudenza da lui osservate, si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistare il pedone e di osservarne tempestivamente i movimenti, attuati in modo improvviso e inatteso; b) che il conducente abbia osservato le norme della circolazione stradale e quelle di comune prudenza e diligenza. “Ne deriva che per escludere la responsabilità del conducente da ogni addebito di colpa, generica o specifica, è necessario che la condotta del pedone si ponga come causa atipica ed eccezionale, da collocarsi nell’ambito del ragionevolmente non prevedibile” ( Cass. Pen., sez. IV; sent. n. 18321/19).
Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità in materia di responsabilità colposa del conducente, si può affermare che: "In tema di circolazione stradale, trova applicazione il principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui, purché questo rientri nel limite della prevedibilità, dal momento che ciò che necessita di opportuna ponderazione è proprio la ragionevole prevedibilità della condotta realizzata dalla persona offesa, oltre alla possibilità di porre in essere la manovra di emergenza necessaria ad evitare l’evento, nel caso in cui il pericolo temuto si concretizzi”(Cass. Pen.; Sez. 4; sent. n. 5691, dep. 11/02/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Erano passate da poco le 16 di questo pomeriggio, quando i Vigili del Fuoco di Fermo sono dovuti intervenire per un'auto che aveva preso fuoco sulla strada Mezzina.
Un'alta colonna di fumo si è alzata in cielo, a causa delle fiamme che avevano completamente avvolto l'auto.
Fortunatamente non si registrano feriti o intossicati, visto che il conducente è riuscito a mettersi in salvo prima che l'incendio divampasse dalla propria vettura.
A lanciare il disperato appello, via social, la mamma della ragazza scomparsa, Ilenia Alessandrini. Nicole Mercuri, 18 compiuti lo scorso 15 agosto, studentessa dell'Istituto Tecnico per Geometri "Bramante" di Macerata non ha più dato sue notizie da ieri.
"Mia figlia, Nicole Mercuri, anni 18 appena compiuti, capelli lunghi biondi, occhi verdi, alta 1.76 circa, ieri, Venerdì 23 agosto, si è allontanata spontaneamente dalla casa paterna con questo ragazzo - l'allarme della madre della ragazza -. Non è più tornata e non abbiamo sue notizie. Non ha il telefono con sé nè documenti. Potrebbe trovarsi in zona costa adriatica ( Civitanova Marche, Rimini, Riccione, Porto Potenza Picena, zone limitrofe). Chiunque dovesse riconoscerla, per favore contatti me o i carabinieri."
Come spiega la mamma di Nicole, la ragazza si sarebbe allontanata "in compagnia di un giovane, Davide, originario del milanese".
Questa mattina, la famiglia, ha denunciato la scomparsa della ragazza al Comando provinciale dei Carabinieri di Macerata che ha già avviato le indagini.
AGGIORNAMENTO ORE 18:00
La ragazza è stata ritrovata a Milano e sta bene. A dare l'annuncio, sempre via social, la madre della 18enne.