Visso

Per le Marche ordinate 639 soluzioni abitative provvisorie

Per le Marche ordinate 639 soluzioni abitative provvisorie

La Regione Marche ha ordinato 639 soluzioni abitative provvisorie, le cosiddette "casette", per diversi comuni del territorio danneggiati dal terremoto.  Le strutture saranno così distribuite: 137 nel Comune di Arquata del Tronto, 72 a Fiastra, 222 a Visso, 100 a Ussita, 76 a Castelsantantangelo sul Nera. Da un comunicato della Regione pare che si insista a ricostruire anche nella frazione di Pescara del Tronto in cui dopo i lavori di urbanizzazione e di fondazione, entro la prossima settimana verranno montate le casette. I lavori di urbanizzazione inizieranno a breve anche per Visso, Fiastra, Ussita, Castelsantantangelo,San Severino Marche, Amandola, Treia, Bolognola, Camerino, Gualdo, Valfornace, Pievetorina, Muccia, Montegallo, Rotella e altri. Sempre per la metà della prossima settimana la Regione Marche svolgerà le gare per affidare i lavori nelle varie aree. (Fonte ANSA)  

23/02/2017 17:24
Aiuti dal Veneto arrivati a Visso e Bolognola grazie anche al Comune di Pollenza

Aiuti dal Veneto arrivati a Visso e Bolognola grazie anche al Comune di Pollenza

Nei giorni scorsi una grande operazione di solidarietà ha interessato il territorio di Pollenza. Direttamente da Concordia Sagittaria, Comune in provincia di Venezia, e tramite l’organizzazione della Protezione Civile di Venezia, sono arrivati a Pollenza una notevole quantità di aiuti destinati alle popolazioni colpite dal sisma. La forma scelta è stata quella dei mangimi da mettere a disposizione degli allevamenti in difficoltà delle zone montane del nostro territorio. L’iniziativa ha coinvolto tanti volontari ed è stata guidata da Simone Ferron, Assessore del Comune di Concordia Sagittaria. Un trasporto per qualche verso “eccezionale” che è durato un’intera notte e che all’arrivo ha trovato l’accoglienza del Sindaco Luigi Monti e di Mariangela Lanzi, Assessore ai Servizi Sociali. Di organizzare il viaggio si sono occupate la Protezione Civile del Veneto e quella delle Marche. Preziosa è stata la collaborazione con l’OIPA di Macerata, con la veterinaria dottoressa Loredana Capone e con l’Azienda Agricola “Apicoltura Capone” di Pollenza che ha messo a disposizione i propri spazi per lo stoccaggio dei materiali. Finalmente gli aiuti sono stati consegnati, la Protezione Civile di Macerata ha provveduto a caricare e trasportare parte dei mangimi presso il Comune di Bolognola, mentre altri materiali sono a due Aziende Agricole di Visso e presto arriveranno a destinazione.

21/02/2017 12:07
Sisma, potenziata l'offerta di Usl Umbria 2 per la popolazione terremotata

Sisma, potenziata l'offerta di Usl Umbria 2 per la popolazione terremotata

Potenziamento e accessibilità dell'offerta dei servizi della Usl Umbria 2 alla popolazione terremotata di comuni e frazioni assistiti dall'Asur Marche Area Vasta 3 di Macerata. Lo prevede un protocollo tra Marche e Umbria. Ai cittadini di Visso e dei comuni vicini con problemi di viabilità verso le strutture dell'Asur, sarà garantito l'accesso ai servizi sanitari della continuità assistenziale dell'Usl umbra; il 118 e l'accesso alle strutture ospedaliere limitrofe dell'Azienda umbra, l'accesso alle strutture ambulatoriali specialistiche della Valnerina. Garantite la guardia medica nei punti di Colfiorito e Cerreto-Sellano; l'assistenza di emergenza del 118 della Usl Umbria 2 attraverso l'utilizzo della postazione Casenove-Colfiorito; l'urgenza-emergenza garantita dal Pronto soccorso degli ospedali della Usl umbra, primi fra tutti Foligno e Spoleto; il ricovero ospedaliero per acuti nei due ospedali, successivi al trasporto del 118 in queste sedi; la specialistica ambulatoriale a Colfiorito, Sellano e Cerreto.

20/02/2017 16:58
Passeggiata sulla 209, quel che rimane della Valnerina - FOTO e VIDEO -

Passeggiata sulla 209, quel che rimane della Valnerina - FOTO e VIDEO -

C’è una pagina Facebook Visso, nata per promuovere il patrimonio artistico e naturale dei monti Sibillini e dei comuni colpiti dal terremoto. Non ci si vuole arrendere e non si vuol far passare in secondo piano una ricostruzione che stenta a partire. Ieri sulla pagina è comparso un reportage sulla frana che divide Visso a metà e che si trova sulla statale 209, sulla Valnerina, 4 km dopo Molini. Sono immagini tremende che non serve commentare. La situazione che si sta vivendo purtroppo è ancora di forte disagio, sia per le strade che per i servizi. C’è ancora molto da fare.

20/02/2017 13:05
Sisma, recuperati affreschi dello Spagna

Sisma, recuperati affreschi dello Spagna

Nella Chiesa Collegiata di Visso (Macerata), epicentro del terremoto di ottobre, i funzionari dell'Unità di crisi regionale dei Beni culturali, i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio artistico hanno recuperato una scultura in legno policromo raffigurante San Giovanni del XV secolo e preziosi dipinti del XVIII secolo. Sono stati poi portati via dalla chiesa alcuni affreschi staccati attribuiti a Giovanni di Pietro detto Lo Spagna, un pittore allievo del Perugino. A Monterinaldo (Fermo) portato in salvo dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso un imponente altare del XVIII secolo. L'operazione è stata molto complessa viste le dimensioni dell'altare, alto più di 4 metri. Con i tecnici hanno collaborato operai del Comune (ANSA).

18/02/2017 15:10
Il Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette in visita a Visso

Il Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette in visita a Visso

Nella tarda mattinata di ieri 15 febbraio, il Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato dal Generale di Corpo d’Armata Ilio Ciceri, Comandante Interregionale “Podgora” è tornato a Visso, per fare un punto di situazione aggiornato sulle problematiche connesse ai recenti eventi sismici. All’incontro con il Comandante Generale, che si è tenuto presso il nuovissimo modulo abitativo comunale realizzato in quella località “Il Piano”, hanno partecipato il Col. Marco Di Stefano in rappresentanza del Comandante della Legione CC Marche, il Col. Stefano Di Iulio, Comandante Provinciale CC di Macerata, il Comandante della Regione dei Carabinieri Forestali, Col. Fabrizio Mari e il Comandante del Gruppo di Macerata, Col. Giuseppe Bordoni, il Comandante del C.T.A. (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) di Visso, Ten.Col. Roberto Nardi, i Comandanti delle Compagnie Carabinieri di Camerino, Tolentino e Macerata, insieme a tutti i Comandanti delle Stazioni Carabinieri e di quelle dei Carabinieri Forestali dei territori interessati dal terremoto, con una rappresentanza dei militari dell’Organizzazione Mobile dell’Arma dislocati in provincia per incrementare i servizi di prevenzione e repressione del fenomeno predatorio dello sciacallaggio, nonché personale della rappresentanza militare. Nell’occasione, il Comandante Generale ha voluto rinnovare il proprio sostegno, vicinanza e solidarietà alla comunità colpita dal sisma (era presente anche il Vice Sindaco di Visso) e a tutti i militari dell’Arma, a cui ha rivolto parole di ringraziamento ed elogio per la preziosa attività che quotidianamente svolgono al servizio della popolazione. Il Generale Del Sette ha visitato poi i moduli siti a Visso in località Palombare, adibiti a sede del Comando Stazione Carabinieri, del C.T.A. e del Comando Stazione Carabinieri Forestali, che sono in fase di ultimazione e che a stretto giro saranno operativi.

16/02/2017 12:45
Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto.   Anas, infatti, è stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali. In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas è stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovrà coordinare e provvedere alla sua attuazione.   «Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma – afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica».   In particolare, in fase di programmazione, in un confronto continuo con la Dicomac, si è provveduto alla ricognizione delle criticità sulla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici ed all’individuazione degli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità, redigendo un cronoprogramma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale che indichi anche le priorità di intervento. La successiva fase di attuazione del programma prevede, invece, il coordinamento operativo e il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi e, ovviamente, la realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali in relazione alla loro effettiva capacità operativa e finanziaria.   Anas, in qualità di Soggetto Attuatore, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.   Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni, il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro. Per gli interventi sulla rete stradale di Anas e per quelli per i quali gli enti gestori richiederanno supporto diretto per l’attuazione, il Soggetto Attuatore utilizzerà, in via di anticipazione, le risorse del Fondo Unico Anas (istituito con legge 208/2015). I gestori delle reti stradali locali che, invece, comunicheranno di voler intervenire direttamente sui tratti di propria competenza, utilizzeranno le proprie risorse, se disponibili, oppure chiederanno l’autorizzazione alla Regione di riferimento per accedere ai fondi di Protezione Civile.   «Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante – ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato oggi sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni».   «La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità – ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto».   Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino - tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro. 

14/02/2017 17:29
Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

 Il "terremoto del centro Italia" cambia nome. Sul sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è ora denominato "sequenza Sismica di Amatrice, Norcia e Visso" ha annunciato l'assessore a Cultura e turismo del Comune di Assisi Eugenio Guarducci.    "Questo è un importante risultato che spero possa essere contagioso" ha sottolineato lui stesso al termine di un incontro con il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni.    Alla riunione hanno partecipato anche esperti dell'ente di ricerca.    "Il presidente Doglioni - ha annunciato Guarducci - si è reso disponibile a migliorare, nei tempi tecnici necessari, le modalità di informazione rispetto alla geolocalizzazione degli eventi sismici sulle proprie piattaforme social e web, dove verrà inserita in primis la località più prossima all'epicentro, lasciando l'indicazione della provincia (abbreviata nei canali social)". (Ansa)

14/02/2017 17:13
"Vitelli morti, mucche che hanno abortito, altre prigioniere del fango": il dramma di un'azienda di Aschio - FOTO

"Vitelli morti, mucche che hanno abortito, altre prigioniere del fango": il dramma di un'azienda di Aschio - FOTO

Sembra senza fine la tragedia degli allevatori nei paesi colpiti dal terremoto, isolati dalla neve ed ora immersi nel fango. Mentre molti di loro attendono ancora l’arrivo dei moduli per le stalle richiesti dopo le scosse di ottobre, gli animali cercano di sopravvivere immersi nella melma, si muovono a stento, malnutriti e con l’aria di chi ha rinunciato a combattere. A raccontare l’esperienza dell’azienda di famiglia è Roberta Sbardellati di Aschio (frazione di Visso), i suoi genitori hanno circa 110 capi di bestiame e hanno solo una piccola struttura di legno dove ci tengono le mucche da latte, le altre sono costrette a restare fuori perché la stalla è rimasta lesionata dopo la scossa del 26 ottobre e nonostante la richiesta fatta alla Regione non è arrivato nessun aiuto “Ci sentiamo trascurati, gli unici aiuti che abbiamo avuto sono arrivati da privati. A noi personalmente dal nord Italia. Dopo aver pubblicato delle foto di due vitelli morti per la neve” racconta Roberta “un’associazione mi ha contattato e mi ha chiesto di cosa avevamo bisogno. Hanno portato fieno, mangime e due parole di conforto, che in certe situazioni fanno veramente piacere”. Con la neve alcuni vitelli sono morti, altre mucche hanno abortito ed ora non riescono a muoversi per il fango. Neanche il tempo è clemente con queste persone, il tempo è sempre cupo e il sole non riesce ad asciugare il terreno. È difficile sopravvivere a tutto questo. “Gli animali non ce la fanno più” ci dice ancora Roberta “sembrano implorare pietà. Non hanno neanche la forza di ribellarsi, sono più che docili e rasseganti alla sofferenza. Non è facile per mio padre vedere i suoi capi di bestiame in queste condizioni. Lui ha sempre fatto l’allevatore, ha sempre vissuto con le sue mucche, da quando aveva quindici anni, ora vederle in queste condizioni è psicologicamente straziante. I problemi sono tanti e speriamo che si risolvano presto”. La storia della famiglia di Roberta è una delle tante storie che purtroppo ancora oggi stiamo a raccontare: purtroppo è trascorso quasi tutto l’inverno e di soluzioni per questi allevatori e per i loro animali ancora non se ne vedono. Una tragedia non solo dal punto di vista economico ma anche umano e ambientalista.

14/02/2017 15:42
Inaugurato il nuovo Municipio di Visso, il sindaco: "Da oggi torniamo in condizione di lavorare"

Inaugurato il nuovo Municipio di Visso, il sindaco: "Da oggi torniamo in condizione di lavorare"

"Oltre 100 mila sopralluoghi svolti, più di 50 mila le scosse in questi mesi. Se avessimo dovuto scrivere un film dell'orrore, non avremmo potuto immaginare una sequenza così devastante". Così Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, parlando a margine dell'inaugurazione della nuova sede del Municipio di Visso, in località Palombare, primo comune fra quelli terremotati del Centro Italia ad avere una nuova struttura.     "Ora sono due i problemi primari da risolvere - ha aggiunto Curcio -, lavoriamo per dare risposte immediate per i fabbisogni delle zone rosse e per la determinazione delle aree adatte in prossimità dei luoghi colpiti. Vogliamo che il Centro Italia viva". "Da oggi torniamo in condizione di lavorare - ha commentato il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini. Non si può ricostruire senza gli strumenti adatti e questa sede provvisoria è un primo passo. La ricostruzione deve partire dalle persone''.  (Foto Ansa)

08/02/2017 15:16
Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Apprensione fra i terremotati: mancano dodici giorni per richiedere i contributi per la ricostruzione, ma le schede Aedes sono ancora pochissime

Il primo passo per la ricostruzione post terremoto è sempre ed ancora la tanto agognata scheda Aedes.  L’ Ocdpc n. 422 del 16 dicembre 2016 all’articolo 1 infatti stabilisce che  “In ragione dell'elevato numero di edifici da sottoporre a verifica a seguito dell'aggravamento della situazione di danneggiamento conseguente agli eventi sismici della fine di ottobre” a decorrere dalla data di pubblicazione della stessa ordinanza lo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate dagli eventi sismici in premessa attraverso la compilazione della scheda AeDES, di cui all'art. 10 del DPCM 8 luglio 2014, disciplinato dall'art. 3 dell'ordinanza n. 392/2016, è sospeso, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi". E di seguito chiarisce che allo svolgimento delle verifiche di agibilità post-sismica degli edifici e delle strutture interessate di proprietà privata attraverso la compilazione della scheda AeDES per l'intera unità strutturale, solo a seguito dell'esito di "non utilizzabilità" secondo la scheda FAST, provvedono i tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia,  su diretto incarico del proprietario o avente diritto, in ragione del fatto che tale procedimento è previsto quale condizione abilitante per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione privata ai sensi di quanto previsto dall'art. 6 del decreto-legge n. 189/2016. In parole povere: per ottenere il contributo per la ricostruzione in seguito a danni lievi occorrono o la scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio e che viene redatta, per esigenze di celerità, dal proprio tecnico di fiducia. L’ Articolo 6 dell’ordinanza n. 8 sull’ “Avvio dei lavori e concessione del contributo” indica la procedura da seguire per ottenere il contributo: 1.       il tutto si avvia con la comunicazione di inizio lavori che costituisce comunicazione di inizio lavori asseverata. In particolare, con la perizia ivi allegata si assevera che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici, al regolamento edilizio, alle normativa sull’efficientamento energetico e che gli stessi interessano alcune strutture dell’edifico per la loro riparazione e per il rafforzamento locale. 2.       La comunicazione di inizio lavori e tutte le istanze inerenti e conseguenti sono inviate all’Ufficio speciale a mezzo PEC. L’Ufficio speciale, utilizzando la procedura informatica, trasmette immediatamente al comune la comunicazione di inizio lavori per i provvedimenti di competenza. Nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della stessa ordinanza, quindi entro il 12 febbraio, il soggetto interessato deposita all’Ufficio speciale territorialmente competente la domanda di contributo corredata dalla documentazione necessaria ed entro il medesimo termine, possono altresì presentare domanda di contributo, con le medesime modalità, anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori. Da quanto sopra, se calcoliamo i termini, in pratica restano soltanto due settimane di tempo per richiedere il contributo. Ma a quanto pare, molti cittadini non sono in possesso ancora di scheda Aedes con una valutazione “B”, quindi di inagibilità temporanea, o di una scheda Fast che attesti la “non utilizzabilità” dell’edificio. Il problema dei tempi rapidi per velocizzare il rientro nelle abitazioni lievemente danneggiate, ma concretamente inutili in quanto non rapportati alle attività concrete da svolgere, si è già verificato per le domande di delocalizzazione delle attività produttive, tanto che nell'art. 5 dell'Ordinanza 9 è stato slittato il termine per la presentazione della domanda di delocalizzazione dai 15 giorni inizialmente previsti a 50 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza . Urge pertanto anche in questo caso una circolare del Commissario che chiarisca che il termine non è perentorio o che lo posticipi.          

31/01/2017 12:15
25mila firme per la petizione per riaprire la Valnerina: intanto la strada è sempre più un fiume - VIDEO

25mila firme per la petizione per riaprire la Valnerina: intanto la strada è sempre più un fiume - VIDEO

Ha raggiunto quasi quota venticinquemila firme la petizione on line promossa per chiedere che la Valnerina venga riaperta il più presto possibile. La petizione lanciata su change.org (qui) in breve tempo ha raccolto migliaia e migliaia di adesioni, a fronte di una situazione desolante, una strada che si trasforma in un fiume, intere comunità tagliate fuori dalla normale viabilità. Il video che alleghiamo a questo articolo mostra qual è la situazione di quella che un tempo era la strada nel tratto fra Croce e Visso: un vero e proprio fiume che sembra aumentare di portata di giorno in giorno. Visso è spaccato letteralmente in due e chi abita nelle frazioni deve percorrere anche 50-60 chilometri per raggiungere il centro del paese.  I tempi, come avvertito senza mezzi termini dall'assessore regionale Angelo Sciapichetti, saranno lunghi, anche più di quanto si può pensare. Ma la gente non ne può più e chiede interventi urgenti, rapidi, essenziali. E a sostegno ora ci sono anche venticinquemila firme. 

30/01/2017 19:41
Picchio News "regala un sorriso" con una serata solidale a Le IV Porte

Picchio News "regala un sorriso" con una serata solidale a Le IV Porte

Si è svolta ieri sera al risto-pub Quattro Porte di Macerata una bella serata all'insegna della solidarietà.  L'evento è stato organizzato da Guido Picchio a favore delle persone terremotate di Visso. Alla cena, cui hanno partecipato circa 50 persone, in rappresentanza dei terremotati erano presenti cinque ragazzi che attualmente vivono nelle roulottes del campo sportivo del comune colpito dal sisma.  Con il ricavato stamattina sono già stati consegnati tre bancali di pellets per poter permettere loro di scaldarsi. Ed è stata davvero una serata che ha scaldato i cuori dei presenti. Il ringraziamento va a quanti hanno partecipato e contribuito ad aiutare persone che si trovano in grossa difficoltà. 

28/01/2017 20:19
Da un giornalista piemontese nasce l'iniziativa benefica "Adotta la mandria e aiuta gli orfani"

Da un giornalista piemontese nasce l'iniziativa benefica "Adotta la mandria e aiuta gli orfani"

"Adotta la mandria e aiuta gli orfani". Così si chiama il gruppo nato da soli due giorni su facebook e che vanta già più di 200 iscritti. “Non sono un genio con i computer. Questa pagina nasce per spiegare un po' meglio quello che vogliamo fare per aiutare gli allevatori e le aziende che hanno subito gravi danni per terremoto e neve e per sostenere le famiglie dei due bambini che hanno perso i genitori per la valanga che ha colpito l'hotel a Rigopiano”. Ideata e messa in atto dall’altruismo del giornalista piemontese Daniele Piovera, l'iniziativa prende spunto da alcuni articoli su La Stampa, Repubblica, Picchio News e Corriere che descrivevano la disperazione degli allevatori abruzzesi, laziali,molisani e marchigiani, messi in ginocchio da terremoto e neve. La sua associazione, Kenzio Bellotti, legata alla società Paffoni Fulgor Basket Omegna, che già ha sostenuto gli orfani del terremoto di Amatrice (Alessandro, Gabriele, Chiara e Francesca), donando loro 35mila euro (trovate foto e resoconto sul sito www.kenziobellotti.it e sulla pagina Fb), ha deciso di scendere in campo anche per aiutare queste persone e queste aziende. Noi di Picchio News, su richiesta di Daniele, gli abbiamo indicato le aziende che nei giorni scorsi ci hanno chiesto aiuto. E con grande gioia comunichiamo che il gruppo di Daniele sta già provvedendo ad aiutarle concretamente.  In due giorni infatti sono stati raccolti già 3000 euro. La prima azienda è l'Agrinido della Natura Agrinfanzia Contrada Vallata, di San Ginesio. Una piccola fattoria con animali che funge anche da asilo nido con progetti mirati ed innovativi.La seconda attività è la Società Agricola Lai Ss, di Gualdo, con 1500 pecore e 30 mucche.La terza persona che si aiuterà è un allevatore di Aschio, frazione di Visso, che ha enormi difficoltà con i suoi bovini.Ed infine anche un allevatore di Ussita, su indicazione del sindaco Ogni centesimo raccolto, come sempre avviene con la Kenzio Bellotti, verrà devoluto senza mediazioni ma DIRETTAMENTE ai beneficiari. Come già accaduto con i bambini malati nel territorio d'origine dell'associazione a cui sono stati donati 25000 euro. Inoltre il gruppo intende donare 12 letti nuovi con materassi e cassettoni per i vestiti per i quali noi di Picchio News abbiamo indicato come possibili destinatari gli anziani ospitati presso l’oratorio di Don Jacopo alla Stazione di Pollenza che abbiamo visitato due settimane fa. Bravo Daniele. Un altro grande esempio di concreta ed immediata solidarietà. Senza burocrazia se non quella della trasparenza.

25/01/2017 10:05
Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Malaigia, Lega Nord: "Sugli allevamenti colpiti la burocrazia non faccia più danni di terremoto e neve "

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere regionale delle Marche Marzia Malaigia, Lega Nord: "Il consigliere regionale della Lega Nord Marzia Malaigia, di nuovo presente in questi  giorni sui luoghi del sisma, ora flagellati dalle intense e più che annunciate nevicate, interviene sulla situazione degli allevamenti di bestiame distrutti dagli eventi catastrofici. Capisco perfettamente e mi immedesimo empaticamente nel senso di impotenza e di frustrazione di allevatori, come quelli che ho visitato a Gualdo, Sarnano e paesi limitrofi – afferma la Malaigia -  quando assisto all’arrivo di personale che chiede loro di compilare per l'ennesima volta moduli su moduli per avere dati già più volte forniti nell’arco di questi mesi. Il ritardo delle strutture mobili è l’unico vero problema da risolvere: dal terremoto di agosto solo tante parole, ma gli animali sono rimasti al freddo in strutture pericolanti o del tutto crollate. Gli uomini del soccorso, di protezione civile, pompieri, forestali, ecc. sono encomiabili; quello che lascia a dir poco sbigottiti è il fatto che le strutture di ricovero per animali, le famose 370 stalle di cui si parlava fin dall'inizio, sono miraggi lontani. E quello che ancora non è chiaro è questo dietrofront sibillino della Regione, che indirizza le aziende a rivolgersi direttamente alle ditte specializzate, ma sempre facendone richiesta: ovvio, quindi altri castelli di carta! Quello che infatti mi viene comunicato dagli allevatori è che arriveranno di nuovo tecnici regionali per far compilare nuovi moduli e riverificare i danni. Quindi un ulteriore aggravio di spesa per le casse dei cittadini marchigiani e ancora prezioso tempo perso, in condizioni che richiedevano innanzi tutto l'urgenza: se ci sono situazioni nuove non discuto, ma se i sopralluoghi sono stati più volte fatti, perché tornare a riscrivere di nuovo e di nuovo ancora? Basta riaprire la tempistica ed accelerare le procedure o, meglio ancora, semplificarle al massimo. Gli allevatori devono anche far fronte all’emergenza che ha colpito le loro famiglie oltre che la loro attività, con anziani e bambini in case rimaste per giorni senza corrente elettrica e riscaldamento. Così non li si aiuta, si complica loro la vita. Alla faccia dello snellimento della burocrazia! Che la Regione, per quanto di sua competenza, dia e diffonda informazioni chiare e si comporti in maniera snella ed univoca, oltre che rapida: chi sta al gelo non vive più, e la morte di centinaia di capi di bestiame, ne è la macabra rappresentanza".   

24/01/2017 10:25
Visso, è allerta alluvione: sindaco lancia allarme su Fb. La video intervista a Pazzaglini

Visso, è allerta alluvione: sindaco lancia allarme su Fb. La video intervista a Pazzaglini

A Visso è allerta alluvione. A lanciarlo è il sindaco Giuliano Pazzaglini con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook. Il timore di Pazzaglini è che lo scioglimento della neve possa ingrossare il corso dei fiumi, in particolare il torrente Ussita che confluisce proprio a Visso nel Nera. Sulla pagina social, il sindaco ripercorre la problematica idrogeologica che da sempre affligge il territorio. "Probabilmente  - si legge su fb - a questo punto tutti conoscete il rischio. Nei giorni scorsi più volte ho evidenziato il possibile problema creando evidentemente un allarme diffuso. Questo è un dilemma su cui riflettere, dire tutto per trasparenza e correttezza come ho sempre fatto o meglio che certi argomenti non siano resi noti per evitare allarmismi? Grazie a chi mi aiuterà a capire... Passando però alla situazione attuale è bene fare un po' di chiarezza. Il problema a Visso c'è sempre stato ed è a me noto fin dal primo mandato. Ho letto che per qualcuno non è stato fatto nulla ma è tutt'altro che vero.Già 15 anni fa infatti abbiamo fatto i primi lavori sui fiumi all'interno del centro abitato. 10 anni fa invece sono stati fatti lavori importanti sul vallopa e a cardosa, grazie ad un finanziamento del ministero dell'ambiente riuscimmo a mettere in sicurezza quell'area fino ad arrivare al laghetto. I vissani, a prescindere che lo siano perché proprietari di una prima o di una seconda casa, probabilmente conoscono questi lavori per le polemiche che generarono... considerati superflui portarono a diversi articoli sull'eco del nera di cui immagino molti abbiamo il ricordo. Quasi 2 anni fa invece invece presentammo un progetto per la messa in sicurezza del fosso delle ruote al "click day", fummo i primi in tutte le marche ma il ministero equiparò le domande presentate i primi due secondi e diventammo decimi per l'importo non venendo finanziati. Ora quel progetto verrà realizzato, a brevissimo, e segue una analoga realizzazione nella zona del piano già realizzata nei giorni scorsi. Sono partito da lontano per far capire qual'è la situazione. Secondo me il rischio è concreto e l'ho evidenziato, dato però che di cose ne sono state fatte molte (sia in questi giorni che nel recente passato) per i tecnici intervenuti ieri al gruppo di lavoro dedicato in realtà è meno concreto di quello che temo io. Per loro non è previsto uno scioglimento repentino delle nevi (che io invece consideravo probabile) e la situazione a monte di Visso non è tale da preoccupare. Questo è il quadro generale. Come ho detto in un altro intervento la mia conoscenza del problema è empirica, basata sull'esperienza personale e non su studi specifici quindi non sono in grado di confutare le conclusioni dei tecnici. Non voglio ignorare questa esperienza però quindi ho chiesto ai vigili del fuoco un drone per monitorare la situazione di fiumi e fossi in tempo reale. Ho chiesto a vvf e esercito di tenere a disposizione mezzi con cui intervenire rapidamente se servisse rimuovere ostacoli in alveo (alberi, rami, massi, ponti ecc...). Ho chiesto a vvf, esercito e protezione civile sacchetti di sabbia con cui controllare eventuali fuoriuscite e posizionarli al bisogno e ho chiesto idrovore per intervenire nel caso di allagamento di scantinati. Visto che a Visso l'acqua fuoriesce anche dal sottosuolo quest'ultima evenienza la considero inevitabile e per questo non potremmo fare nulla per scongiurarla. Non so quello che succederà, siamo pronti per fronteggiare molti scenari, l'incolumità delle persone mi dicono non essere assolutamente a rischio (cosa più importante in assoluto), ho chiesto un'organizzazione che eviti anche ulteriori danni alle proprietà. Nonostante tutto spero lo stesso abbiano ragione loro nel dire che non sia necessario". "Siamo appena usciti dall'emergenza neve e mi sto già preoccupando già per la prossima emergenza che è quella dell'acqua" ha detto il sindaco Pazzaglini al nostro mucrofono. "Già ora il livello è tra il doppio e il triplo di quello normale - continua - a causa della rotture delle sacche sotterranee che hanno rilasciato una quantità tale di acqua che hanno portato il livello già ai limiti degli argini e per questo ho chiesto alla protezione civile di studiare un piano. Il mio obiettivo è quello di reimettere l'acqua nell'alveo prima che attraversi il centro abitato. Non c'è però un reale pericolo per l'incolumità delle persone, voglio comunque farmi trovare pronto".

22/01/2017 11:50
Emergenza maltempo, il nostro viaggio ad Aschio. "Ostaggi della neve, siamo rimasti bloccati per tre giorni" - FOTO e VIDEO -

Emergenza maltempo, il nostro viaggio ad Aschio. "Ostaggi della neve, siamo rimasti bloccati per tre giorni" - FOTO e VIDEO -

Bloccati dalla neve per tre giorni.  Ad Aschio, frazione di Visso, la neve ha interrotto i collegamenti con il resto del mondo per circa 72 ore. Una situazione drammatica che si è sbloccata solo ieri mattina quando alcuni volontari provenienti da Rimini, grazie all'ausilio di una turbina, hanno finalmente liberato le vie di accesso alla frazione. Ad attenderci, al nostro arrivo, cumoli di neve e uno scenario di desolazione composto da quelli che erano stati i danni provocati dal terremoto ora completamente innevati. Tredici abitanti nella frazione tra i quali Francesco, detto Checco, Benedetti, di 91 anni, allevatore da una vita che rivolge il suo sfogo verso le istituzione che mancano di: "Generosità verso di noi, verso i cittadini. Basterebbe un piccolo sforzo, minimo, da parte loro per risolvere la situazione di molti di noi che, pur vivendo con dignità, hanno deciso di restare vicini ai loro animali, dove sono nati e cresciuti". A lavorare con zelo, davanti ai container all'interno del quale gli abitanti di Aschio vivono dal '97, alcuni operatori della protezione civile, provenienti dalla Lombardia, accolti con entusiasmo dagli abitanti di Aschio. "A questi ragazzi - continua Checco - abbiamo offerto tutto quello che abbiamo. A noi non manca nulla e vogliamo condividere quello che abbiamo con chi ci viene ad aiutare". Tre giorni difficilissimi anche per gli animali e per chi si occupa del loro benessere. Riki, guardiano di circa cento mucche, ci racconta qual è la situazione del bestiame. "Io mi occupo di circa cento mucche - racconta - che in questo momento vivono all'aperto. Proprio ieri è morto un vitello: eravamo riusciti a metterlo in un luogo riparato, ma il ristoro non è bastato. Alle mucche assicuriamo cibo grazie ad un trattore con il quale portiamo il fieno, ma le condizioni sono estreme. L'acqua non arriva perché ghiacciata e per tre giorni siamo rimasti isolati. Io, che fino a poco meno di un mese fa dormivo in tenda, ora sto in una roulotte e mi lavo all'aperto. Non ci lamentiamo, ma il freddo si fa sentire, eccome".

21/01/2017 15:38
Anche le pizze surgelate della Svila si arrendono alla neve

Anche le pizze surgelate della Svila si arrendono alla neve

Da martedì, 17 gennaio, la Svila srl (140 dipendenti), mega-impianto che produce pizze surgelate a Visso, è chiusa temporaneamente "per neve". "L'unica strada che porta a Visso - spiega il direttore di produzione Mauro Parretti -, è in condizioni disastrose". Ci sono difficoltà a far arrivare alla fabbrica i pullman navetta che trasportano i lavoratori sfollati lungo la cosa o in altre località. "Ma soprattutto - sottolinea Parretti - non riescono a venire qui i camion che debbono ritirare la merce. Abbiamo stoccato il prodotto nelle celle frigorifere, poi abbiamo dovuto interrompere la produzione. E pensare che con questa settimana, se avessimo lavorato, avremmo recuperato le tre settimane perse con il terremoto di fine ottobre". Le scosse di ieri non hanno danneggiato il sito, ma i rappresentanti della Svila, che fa parte di un gruppo americano, chiedono, come tanti cittadini, tempi celeri per la ricostruzione e l'arrivo delle casette: "non vogliamo essere una cattedrale nel deserto". (Ansa)

19/01/2017 18:33
Visso, ancora enormi problemi per portare cibo agli animali

Visso, ancora enormi problemi per portare cibo agli animali

''Siamo riusciti a raggiungere tutte le frazioni che ieri erano rimaste isolate, salvo Cupi e Macereto, ma abbiamo ancora moltissime difficoltà nel portare cibo agli animali nelle stalle, dove manca anche l'acqua''. Il sindaco di Visso (Macerata) Giuliano Pazzaglini sta guidando l'auto fra i mezzi della colonna mobile della Lombardia, inviata in soccorso del comune montano dalla Protezione civile nazionale. ''Il manto di neve ha raggiunto un metro e mezzo, ma nelle frazioni ci sono cumulate di tre, quattro metri, ed è indispensabile avere una turbina. Ho parlato poco fa con il presidente della Regione Luca Ceriscioli - dice Pazzaglini all'ANSA - e mi ha assicurato che una turbina arriverà qui a breve''. Visso è raggiungibile solo attraverso la Sp 209, dove si circola con estrema difficoltà a causa della neve e del ghiaccio. Il maltempo e le scosse di ieri hanno rappresentato un'ulteriore battuta d'arresto per le aziende e alle attività commerciali che stavano faticosamente tentando di ripartire.

19/01/2017 11:30
Gentiloni: rafforzato l'impegno dell'esercito nelle zone terremotate

Gentiloni: rafforzato l'impegno dell'esercito nelle zone terremotate

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al Ministro Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito - assieme alla strutture operative già presenti - per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma e oggi interessati dalle nuove scosse. (Fonte: Ansa)

18/01/2017 13:26
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