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Visso, è allerta alluvione: sindaco lancia allarme su Fb. La video intervista a Pazzaglini

Visso, è allerta alluvione: sindaco lancia allarme su Fb. La video intervista a Pazzaglini

A Visso è allerta alluvione. A lanciarlo è il sindaco Giuliano Pazzaglini con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook. Il timore di Pazzaglini è che lo scioglimento della neve possa ingrossare il corso dei fiumi, in particolare il torrente Ussita che confluisce proprio a Visso nel Nera. Sulla pagina social, il sindaco ripercorre la problematica idrogeologica che da sempre affligge il territorio.

"Probabilmente  - si legge su fb - a questo punto tutti conoscete il rischio. Nei giorni scorsi più volte ho evidenziato il possibile problema creando evidentemente un allarme diffuso. Questo è un dilemma su cui riflettere, dire tutto per trasparenza e correttezza come ho sempre fatto o meglio che certi argomenti non siano resi noti per evitare allarmismi? Grazie a chi mi aiuterà a capire... Passando però alla situazione attuale è bene fare un po' di chiarezza. Il problema a Visso c'è sempre stato ed è a me noto fin dal primo mandato. Ho letto che per qualcuno non è stato fatto nulla ma è tutt'altro che vero.Già 15 anni fa infatti abbiamo fatto i primi lavori sui fiumi all'interno del centro abitato. 10 anni fa invece sono stati fatti lavori importanti sul vallopa e a cardosa, grazie ad un finanziamento del ministero dell'ambiente riuscimmo a mettere in sicurezza quell'area fino ad arrivare al laghetto. I vissani, a prescindere che lo siano perché proprietari di una prima o di una seconda casa, probabilmente conoscono questi lavori per le polemiche che generarono... considerati superflui portarono a diversi articoli sull'eco del nera di cui immagino molti abbiamo il ricordo. Quasi 2 anni fa invece invece presentammo un progetto per la messa in sicurezza del fosso delle ruote al "click day", fummo i primi in tutte le marche ma il ministero equiparò le domande presentate i primi due secondi e diventammo decimi per l'importo non venendo finanziati. Ora quel progetto verrà realizzato, a brevissimo, e segue una analoga realizzazione nella zona del piano già realizzata nei giorni scorsi. Sono partito da lontano per far capire qual'è la situazione. Secondo me il rischio è concreto e l'ho evidenziato, dato però che di cose ne sono state fatte molte (sia in questi giorni che nel recente passato) per i tecnici intervenuti ieri al gruppo di lavoro dedicato in realtà è meno concreto di quello che temo io. Per loro non è previsto uno scioglimento repentino delle nevi (che io invece consideravo probabile) e la situazione a monte di Visso non è tale da preoccupare. Questo è il quadro generale. Come ho detto in un altro intervento la mia conoscenza del problema è empirica, basata sull'esperienza personale e non su studi specifici quindi non sono in grado di confutare le conclusioni dei tecnici. Non voglio ignorare questa esperienza però quindi ho chiesto ai vigili del fuoco un drone per monitorare la situazione di fiumi e fossi in tempo reale. Ho chiesto a vvf e esercito di tenere a disposizione mezzi con cui intervenire rapidamente se servisse rimuovere ostacoli in alveo (alberi, rami, massi, ponti ecc...). Ho chiesto a vvf, esercito e protezione civile sacchetti di sabbia con cui controllare eventuali fuoriuscite e posizionarli al bisogno e ho chiesto idrovore per intervenire nel caso di allagamento di scantinati. Visto che a Visso l'acqua fuoriesce anche dal sottosuolo quest'ultima evenienza la considero inevitabile e per questo non potremmo fare nulla per scongiurarla.
Non so quello che succederà, siamo pronti per fronteggiare molti scenari, l'incolumità delle persone mi dicono non essere assolutamente a rischio (cosa più importante in assoluto), ho chiesto un'organizzazione che eviti anche ulteriori danni alle proprietà. Nonostante tutto spero lo stesso abbiano ragione loro nel dire che non sia necessario".

"Siamo appena usciti dall'emergenza neve e mi sto già preoccupando già per la prossima emergenza che è quella dell'acqua" ha detto il sindaco Pazzaglini al nostro mucrofono.

"Già ora il livello è tra il doppio e il triplo di quello normale - continua - a causa della rotture delle sacche sotterranee che hanno rilasciato una quantità tale di acqua che hanno portato il livello già ai limiti degli argini e per questo ho chiesto alla protezione civile di studiare un piano. Il mio obiettivo è quello di reimettere l'acqua nell'alveo prima che attraversi il centro abitato. Non c'è però un reale pericolo per l'incolumità delle persone, voglio comunque farmi trovare pronto".

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