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Visso, post-sisma: martedì 1 ottobre seduta aperta del Consiglio Comunale

Visso, post-sisma: martedì 1 ottobre seduta aperta del Consiglio Comunale

Su richiesta dei tre consiglieri di minoranza  Anna Cherubini, Luca Testa e Sara Tomani, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, il Sindaco del Comune di Visso ha convocato per martedì 1 ottobre una seduta aperta del Consiglio Comunale. Il Consiglio prenderà il via a partire dalle ore 17:00 e tratterà l'argomento: “Perimetrazione/Deperimetrazione valutazione allo stato dei fatti con approfondimenti e pareri con coinvolgimento della popolazione, dei tecnici comunali e di esperti del settore interessati”. "La richiesta va vista in ottica collaborativa e costruttiva, volendo dare i giusti strumenti alla popolazione e all'Organo politico-amministrativo, per valutare le giuste azioni da intraprendere in una situazione, dal punto di vista della ricostruzione, in particolare del centro storico, a nostro avviso, di stallo" sottolineano dalla minoranza. Verranno quindi ascoltati i pareri dell'Ufficio Tecnico Comunale e degli esperti del settore. "L'invito a partecipare è stato inviato all'Ufficio Speciale Ricostruzione - evidenzia Sara Tomani, capogruppo di minoranza del Comune di Visso -, alla Soprintendenza, alla Provincia e alla Regione nei rispettivi uffici di competenza, alla Curia Arcivescovile di Camerino, al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, agli Ordini degli Architetti, Ingegneri, Geologi, al Collegio dei Geometri e i rappresentanti degli studi tecnici presenti nel Comune di Visso".  Il Consiglio è aperto a tutta la popolazione residente e ai proprietari delle seconde case, soprattutto rientranti all'interno del centro storico. "L'intenzione è quella di tutelare il passato, il grande patrimonio culturale, di pregio storico, architettonico, archeologico, naturale e paesaggistico, di valutare coscientemente il presente, con gli alti livelli e percentuali di danno prodotti dal sisma del 24 agosto 2016 e seguenti e delle condizioni di pericolosità territoriale esistenti, e programmare il futuro attraverso un'attenta valutazione delle problematiche legate alla necessità di adeguare o migliorare le vie di sicurezza in relazione alla viabilità, alla necessità di pianificare cronologicamente gli interventi negli abitati situati in aree sottoposte a particolari vincoli e problematiche di natura idrogeologica (zona R4)" conclude Sara Tomiani.  

29/09/2019 09:21
"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

"Patto per l'Alto Nera", documento contro la desertificazione del territorio consegnato al premier Conte

Durante la visita del Premier Giuseppe Conte a Castelsantengelo sul Nera, Rossella Orazi, presidente del "Comitato per la salvaguardia socio-economica di Ussita” ha consegnato a nome dei firmatari, una copia de "Il Patto per l'Alto Nera" per il ripristino e la conservazione del patrimonio e delle attività nei territori di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.  "Il documento è una proposta che parte dal basso, formulata dai cittadini e dagli operatori economici dei tre comuni - spiega Orazi -. È un patto generale strategico su cui si dovrà lavorare in sinergia, di lungo periodo, riguardante il territorio dell’Alto Nera. Il documento è formato da vari capitoli che contengono analisi e riflessioni sui temi come la storia, il territorio, l’evoluzione demografica, il patrimonio immobiliare, i dati sulle aree più compromesse dagli eventi sismici del 2016 e i successivi, la problematica dell’unificazione dei tre comuni, le relazioni con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le fonti normative di riferimento per le proposte esposte ed infine gli obiettivi del Patto per l’Alto Nera e le richieste di intervento da parte dei sindaci dei tre comuni e delle istituzioni.   Il Patto è stato recentemente inviato alla Regione Marche ed alle altre istituzioni per le opportune determinazioni di loro competenza." I responsabili delle tre realtà che lo hanno proposto, sono fiduciosi che il Premier Conte possa prenderne visione, anche perché durante il suo incontro a Castelsantangelo sul Nera ha dichiarato che la ricostruzione delle comunità locali debba partire da progetti nati dal territorio e il Patto per l'Alto Nera ne è un esempio.  Attualmente 52 attività economiche dei tre comuni hanno firmato il progetto nella sua sintesi, oltre a 101 cittadini sia residenti che non.  A firmare le linee guida del Patto tramite la piattaforma dedicata alle petizioni online, Change.org anche 1.131 cittadini.  

16/09/2019 13:11
Visso, posata la prima pietra per la nuova sede provvisoria del Parco dei Sibillini. Gentilucci: "Un passo di rinascita"

Visso, posata la prima pietra per la nuova sede provvisoria del Parco dei Sibillini. Gentilucci: "Un passo di rinascita"

A tre anni dalla notte in cui tutto cambiò, il 9 settembre 2019 è per Visso, e per l'intero centro Italia sconvolto dal terremoto, la data che segna un nuovo inizio. Si è tenuta infatti, la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova sede provvisoria del Parco dei Monti Sibillini. Una giornata simbolica, che rappresenta contestualmente l'avvio di un cantiere importante per l'intera comunità. "Noi ci abbiamo creduto e ci siamo adoperati per questo risultato. Lo abbiamo fatto perché vogliamo restare in questi territori feriti e oggi poniamo una prima pietra in un quadro dove ancora però manca la ricostruzione" - ha sottolineato con forza nel suo intervento Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente facente funzioni del Parco. Orgoglio, soddisfazione, ma soprattutto gratitudine verso chi ha contribuito e contribuirà alla realizzazione di questa opera sono stati espressi da Gentilucci nel corso della presentazione del progetto alla quale sono intervenuti anche il direttore del Parco Carlo Bifulco, il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, e il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, nonché il Colonnello Roberto Nardi che ha portato il saluto dei Carabinieri forestali del Parco. Presente anche Andrea Spaterna, docente dell'Università di Camerino, il quale ha rimarcato l'importanza del Parco e di questa nuova struttura come simbolo di una vera ripartenza per tutto il territorio. "L'Università – ha dichiarato Spaterna – ha tre missioni: didattica, ricerca e interazione con il territorio". Ed è proprio in questa costante interazione che le istituzioni, l'Unicam, ma anche le amministrazioni puntano ad un unico obiettivo: assicurare al Parco e al territorio un futuro vincente. La storica sede del Parco è duramente segnata dal sisma e su di essa incombe anche la minaccia di una torre campanaria pericolante, ma si è compiuto in queste ore "un passo di rinascita, un passo di ricostruzione che serve a mostrarci motivati ed operativi" ha proseguito Gentilucci. Più volte il presidente pronuncia  con forza una parola chiave per la comunità colpita dal terremoto: dignità. Se in passato la montagna era a rischio spopolamento, oggi il rischio è aumentato e la desertificazione fa paura. L'antidoto dunque è il Parco, percepito  finalmente come risorsa, sempre nel rispetto della tutela del territorio. Un cambio di mentalità rispetto al passato e un nuovo modo di lavorare all'interno del consiglio direttivo che è evidente dalle parole di Gentilucci: "Con la mia presidenza non è mai uscito un no, ma solo un come si fanno le cose perché crediamo che si possano trovare soluzioni adeguate nel rispetto della normativa”. L'opera è già stata appaltata e per la conclusione dei lavori occorreranno circa sei mesi. Verrà realizzato un edificio NZEB, ossia ad energia quasi zero, interamente in legno, di 700 mq su un unico livello, dotato di sistemi di risparmio energetico. Nel profilo della struttura viene ripreso il logo dell'Ente Parco che simboleggia la montagna che vive.

11/09/2019 11:50
"2016-2019, Tre anni dopo". Visso, Spiganti: "Ci devono dire quale sarà il nostro futuro perché il sisma è stato un vero cataclisma" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Visso, Spiganti: "Ci devono dire quale sarà il nostro futuro perché il sisma è stato un vero cataclisma" (FOTO E VIDEO)

“Questo non è un terremoto come quelli ai quali eravamo abituati: è stato davvero distruttivo, un vero e proprio cataclisma che ha reso dura la vita di tutti. Un fenomeno che rimane nel pensiero, nella persona. Rimane dentro e ciò che abbiamo vissuto quando ci siamo trovati in quella situazione è qualcosa di davvero difficile da raccontare. Si lavora per tutta una vita e poi, in un attimo, perdiamo il bene materiale più importante per le nostre popolazioni: la casa.” Sono le parole del neo eletto sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti, che commenta ciò che è successo dal 2016 a oggi in uno dei comuni maceratesi maggiormente colpiti dal terremoto. Un comune, come tutti quelli delle aree montane, che deve fare i conti anche con i dissesti idrogeologici. “Noi siamo sindaci di frontiera e in questo terremoto siamo stati messi da parte senza avere la possibilità di decidere su ciò che poteva essere fatto o meno; ci hanno fatto scegliere solo le aree dove posizionare le casette e poco più – spiega il primo cittadino -. Visso è da sempre una perla delle Marche ed è conosciutissimo in tutta Italia per la sua storia e la sua tradizione: una città che lavora con il turismo e che registrava circa 6mila presenze l’anno negli anni precedenti al 2016. Oggi ormai possiamo parlare solo di un turismo “mordi e fuggi” anche perché non abbiamo più le strutture alberghiere per la ricezione.” I commercianti si trovano ora tutti raggruppati nei locali “Maestri Artigiani di Visso”. La Città può contare anche due strutture, date per aggregazione, che sono state donate sempre per ricucire il tessuto commerciale. “I locali delle attività commerciali si trovano attualmente in queste due sistemazioni finché non sarà pronta la nuova area Park Hotel dove verranno delocalizzati tutti i commercianti che erano in pizza – spiega Spiganti -. Abbiamo volontariamente deciso di non collocarli nei container perché non vogliamo che rimangano lì per anni. Entro la fine del mese partiranno i lavori nell’area, per un importo complessivo di 8 milioni di euro circa, e appena sarà pronta la struttura i negozi saranno ospitati lì.” Sul fronte scuole, il sindaco è soddisfatto di ciò che è stato fatto in passato. “Quando si mette in atto una buona ricostruzione poi i risultati si vedono – ha spiegato -. La scuola è stata progettata nel 2004 ed è stata costruita per un ottavo grado; non ha quindi avuto nessun danno serio ed è quindi ripartita subito. Grazie alle donazioni possiamo dire di avere un istituto all’avanguardia e lì si concentrano tutti i ragazzi anche dei comuni limitrofi. Mentre sul fronte chiese è già partita quella della Caritas a Villa Sant’Antonio, hanno posto le fondamenta e lì saranno costruiti un centro aggregativo e una ludoteca, donati dalla Tod’s.” “Siamo stati isolati con la Valnerina ma ora siamo riusciti a riaprirla. Ora dovrebbero però far ripartire Frontignano, Castelluccio, Monte Prata perché almeno la gente è invogliata a visitare questi luoghi bellissimi – continua il primo cittadino -. Sappiamo ormai che per il centro storico ci vorranno moltissimi anni quindi cerchiamo di non far scappare i turisti offrendo loro quanto di bello la natura ci ha donato. E proprio in questo senso, insieme a Ussita e Castelsantangelo, abbiamo approvato il progetto per una pista ciclopedonale di 12 chilometri che attraverserà i tre comuni.” Come il sindaco Mauro Falcucci, anche Spiganti pretende dalle istituzioni una risposta. “Dobbiamo dire con sincerità a queste persone che fine debbono fare – osserva il primo cittadino -. E non è un questione di fazioni politiche, la politica lasciamola stare. Ci devono dire quale è il nostro futuro. Se le pratiche rimangono sul tavolo cinque o sei mesi quando ricostruiamo? Il Commissario Errani paragonò il sisma dell’Emilia Romagna a quello delle Marche e sbagliò perché i due fenomeni sono stati completamente diversi – ha proseguito il primo cittadino -. Dovevamo prendere la legge 94 del 1997 e in quel modo, rivedendola, si sarebbe migliorata la condizione delle persone e si sarebbe potuto risolvere qualcosa. Invece siamo andati sempre avanti con ordinanze su ordinanze, l’una che cambiava ciò che era stato detto dall’altra. Così non è possibile.” E poi c’è il poco potere che viene dato ai primi cittadini dei comuni del cratere. “Possiamo correre dalla mattina alla sera ma se non ci dicono che siamo noi a poter agire possiamo fare ben poco – conclude il sindaco di Visso -. Quando gli elettori mettono quella crocetta sulla proprio scheda non cambiano nulla purtroppo: questa è la verità.”  

11/09/2019 11:00
"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

"Viaggiare nel Medioevo": evento speciale dell'associazione "ParadisoMontagna"

Si è appena concluso l’evento speciale dell’associazione “ParadisoMontagna” che ha avuto come tematica il viaggiare nel Medioevo egregiamente narrato e spiegato dallo scrittore e studioso di storia medievale Giovanni Melappioni durante il percorso che da Visso porta al Santuario di Macereto. Lo storico ha introdotto i numerosi escursionisti intervenuti, molti dei quali facenti parte dello Sci Club di Recanati, in una sorta di viaggio nel tempo facendoli immedesimare nell’uomo del XII secolo e spiegando le motivazioni di questi lunghi viaggi legati al commercio, alla spiritualità o alla ricerca di migliori condizioni di vita: percorsi spesso sconosciuti, difficili e pericolosi affrontati non certo su strade asfaltate o con comode calzature da trekking. Positivi i commenti dei partecipanti all’evento fortemente interessati e attenti alle storie narrate, segno del percorso intrapreso dall’associazione legato non solo alla frequentazione della montagna ma abbinando a questi cammini momenti legati alla storia, alla musica, al teatro all’arte in collaborazione con le realtà del territorio. Percorso che sicuramente proseguirà anche nei prossimi anni. Realtà come quelle dell’Azienda Agricola “Scolastici” di Macereto che ha ospitato i partecipanti per il pranzo nei propri spazi con una cornice meravigliosa come quella della parete nord del Monte Bove e il Bar Panificio “Fronzi” di Pieve Torina che si è occupato di preparare gli ottimi e abbondanti piatti degustati a km zero e con vere prelibatezze IGP dei nostri Monti Sibillini. A guidare tutti il presidente Pantanetti Simone, Accompagnatore di Media Montagna e Guida Ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, insieme all’intero staff di “ParadisoMontagna” che vi aspetta domenica 15 settembre per un’escursione sulla cima più alta delle nostre montagne: il Monte Vettore!

09/09/2019 19:45
Pick-up in fiamme a Visso: intervengono i Vigili del Fuoco

Pick-up in fiamme a Visso: intervengono i Vigili del Fuoco

I Vigili del Fuoco del Comando di Macerata sono intervenuti qualche minuto prima delle 14:00 a Visso, in Località Villa Sant'Antonio, per un incendio di un'autovettura: un pick up. A lanciare l'allarme il proprietario del mezzo. L'intervento della squadra del Distaccamento di Visso ha permesso di spegnere il veicolo e mettere in sicurezza l'area: nessuna persona è rimasta coinvolta.   

01/09/2019 17:08
Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

Due scosse di terremoto a Norcia di 4.1 e 3.2: avvertite anche nel maceratese

La terra torna a tremare nel Centro Italia. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle ore 2:02 a Norcia, in provincia di Perugia, nel territorio umbro, a 8 chilometri di profondità. Due minuti dopo c'è stata una seconda scossa, sempre con lo stesso epicentro, di 3.2. Alle 2:06 si è registrata una terza scossa di magnitudo 2.0. Undici minuti dopo una nuova scossa di magnitudo 3.0. Il terremoto è stato distintamente avvertito in tutta la provincia maceratese e alcuni cittadini sono scesi in strada. L'epicentro si trova infatti a 11 chilometri di distanza da Castelsantangelo sul Nera.  AGGIORNAMENTO ORE 10:25 Lo sciame sismico continua ad essere attivo nella zona epicentrale. A partire dalle 7:12 del mattino registrate altre tre scosse rispettivamente di magnitudo 2.7 (ore 7:12), 2.8 (ore 7:58) e 2.4 (ore 9:49). Non si registrano al momento danni a cose o persone.  

01/09/2019 02:23
“La storia nelle storie: da Visso a Macereto”, l'evento speciale di ParadisoMontagna

“La storia nelle storie: da Visso a Macereto”, l'evento speciale di ParadisoMontagna

Un nuovo evento speciale organizzato da ParadisoMontagna per domenica 8 settembre 2019: “La storia nelle storie: da Visso a Macereto”. Ci sarà un ospite speciale, lo scrittore e studioso di storia medioevale, Giovanni Melappioni che nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo storico, "L’Ultima Offensiva" a cui ha fatto seguito nel 2013 il racconto lungo in ebook "Lo spettro di Ney" e nel 2015 "Missione d'onore", il romanzo premiato con la Giara d'Argento al premio letterario "La Giara", per scrittori esordienti, organizzato dalla Rai. Durante l’escursione guidata da Simone Pantanetti, Accompagnatore di Media Montagna iscritto al Collegio delle Guide Alpine della Regione Marche e Guida ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, verrà percorsa una parte dell’antica via Lauretana che metteva in collegamento il Regno di Napoli con la Valle del Chienti e Loreto fino a raggiungere il Santuario di Macereto. Ampi e generosi panorami al cospetto del Monte Bove ricchi di storie da narrare come quella di Elisabetta Malatesta rifugiatasi nella Rocca di Visso dopo la decapitazione del marito Piergentile da Varano. Una sensibilità particolare verso il mondo della storia quella dei componenti dell’associazione ParadisoMontagna: ricordiamo l’evento organizzato per il 25 aprile e dedicato all’eccidio di Mucciafora con il Prof. Paolo Coppari (presidente dell’Istituto Storico di Macerata) e quello con Lidia Massari (prof.ssa di Latino e Greco presso il Liceo “G.Leopardi” di Recanati) che durante la notte di San Lorenzo ha incantato gli escursionisti con la mitologia delle civiltà antiche legata alla volta celeste. Non semplici escursioni in montagna ma momenti legati alla cultura, alla musica, al teatro, alla storia ma anche all’enogastronomia di un territorio meraviglioso come quello dei Monti Sibillini. Infatti, l’escursione di domenica terminerà con un pranzo organizzato dal "Panificio Fronzi” di Pieve Torina, eccellenza del territorio che si caratterizza per l’alta qualità dei propri prodotti dettata da un lato dalla cura nella scelta degli ingredienti e dall’altro dalla pluridecennale esperienza nel settore, presso l’Azienda Agricola “Scolastici” di Macereto apprezzata per i prodotti caseari come il cacio e la ricotta sopravvissani.  

30/08/2019 15:59
Il Visso calcio scompare: "Non ci sono le possibilità per andare avanti"

Il Visso calcio scompare: "Non ci sono le possibilità per andare avanti"

 A comunicarlo è stato oggi un freddo comunicato della Figc Marche che annuncia l’inattività dell'Asd Visso calcio a partire dalla stagione 2019/2020. Le difficoltà erano molteplici per la società del presidente Quinto Mattioli, che però sembravano mitigate dall’aver trovato uno sponsor che la sostenesse, vale a dire il consorzio Arcale. Purtroppo – come sostenuto dallo stesso Mattioli –  le problematiche erano molteplici, oltre alle spese di gestione, infatti, mancavano delle strutture sportive adeguate per disputare le partite. Lo stadio del Paese, infatti, non è utilizzabile, e l’accordo per giocare su quello di Ussita non si è trovato, anche a causa del fatto che il paese montano è stato commissariato dopo le dimissioni del sindaco. Inoltre, come affermato dallo stesso presidente della squadra, “i dirigenti non ci sono più e nemmeno i giocatori, perciò bisogna trovarli da fuori e rimborsarli. Non ci sono le possibilità per andare avanti". Ora è difficile prevedere un futuro per la squadra di un paese, Visso, devastato dal terremoto, che deve fare i conti con una ricostruzione lenta, se non inesistente finora.  “Ora non c’è più nemmeno una squadra di calcio, ma dobbiamo andare avanti, dispiace per i giovani, ma sono sicuro che qualcosa in futuro faranno", ha concluso uno sconsolato Quinto Mattioli.  

29/08/2019 17:20
"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione e non i concerti". "Godetevi pure i concerti ma almeno risparmiateci quella ipocrita commedia di dire che lo fate per noi. Noi vogliamo la ricostruzione delle nostre case e non i concerti". "Se veramente volete aiutare i terremotati scendete con noi in piazza, altro che andare ai concerti gratuiti fingendo di farlo per aiutarci". "Al di là dello spettacolo e della bella musica, stringi stringi rimane tutto fermo e nulla cambia per le popolazioni delle zone terremotate. Quindi a che serve tutto questo?". Sono solo alcune delle grida di rabbia e di aiuto disperato che si levano dalle pagine social del gruppo Facebook "La terra trema noi no", in merito alla terza edizione di RisorgiMarche, il festival ideato da Neri Marcorè. L'articolo pubblicato da "Il Metauro", che riporta i malumori dei terremotati risale al 2 agosto ma ancora oggi, soprattutto a tre anni di distanza dalla prima scossa che ha colpito il Centro Italia, i sentimenti delle popolazioni colpite dal sisma sono gli stessi. “C’è stato un terremoto che ha distrutto decine di migliaia di abitazioni. Fatto morti e feriti, il peggior disastro che ha colpito l’Italia negli ultimi anni. La ricostruzione dovrebbe essere la priorità delle priorità." Gli appartenenti al gruppo social criticano anche la lenta e farraginosa burocrazia che non permette loro di ricostruire e di poter dare una speranza al futuro di queste terre.  

28/08/2019 12:04
Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Il Commissariato straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini ha assegnato ieri le 200 unità di personale previsto dal decreto Sblocca cantieri. 116 sono quelle destinate alle Marche, 30 all'Abruzzo e 27 ciascuna a Lazio e Umbria. "L'accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal dl sblocca cantieri - commenta Farabollini - innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un'ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori".

28/08/2019 08:35
"La Terra Tremano" fa rivivere la piazza di Visso: prossimo appuntamento a Monte Cavallo

"La Terra Tremano" fa rivivere la piazza di Visso: prossimo appuntamento a Monte Cavallo

Che sarebbe stata una giornata speciale il 24 agosto, e non solo per la ricorrenza dei tre anni dal sisma, lo si è capito sin dal mattino, quando a Visso hanno cominciato ad arrivare persone e richieste, per poter assistere allo spettacolo di Giorgio Felicetti. Nonostante l’incertezza di un meteo che prometteva pioggia, in tanti, vissani e non, erano a caccia di un posto nella centralissima piazza di Visso, la ”zona rossa” che rimane, nonostante la devastazione, una delle piazze più belle d’Italia. E la pioggia è arrivata puntuale, nel pomeriggio, così il toccante incontro tra le scrittrici Simona Vinci e Lucia Tancredi sui temi di Coraggio e Paura, si è tenuto nei locali provvisori del Comune. L’attesa dei tanti, che scrutavano nell’aria le nubi minacciose, è stata poi premiata in serata, quando l’imponente organizzazione impeccabile del Comune, dei Vigili del Fuoco, e dell’Esercito, è riuscita a far entrare gli spettatori, tutti con il casco di sicurezza. Il momento dell’ingresso in piazza delle persone, insieme vissani e non, è stato indescrivibile: molti abitanti di Visso, non erano mai più entrati nella loro piazza, è stato per loro il vero ritorno a casa: e lì è iniziata quella forte commozione, che, alle prime battute di Giorgio Felicetti, si è amplificata ulteriormente, ed è continuata sino alla fine del racconto teatrale, quando il pubblico, è scattato in piedi, per una standing ovation, e si è liberato in un applauso interminabile. Molte le lacrime durante lo spettacolo, allestito dentro e sopra le macerie, con l’attore che si muoveva nello spazio devastato, con le luci che davano una visione di terribile bellezza di tutto l’ambiente dentro la piazza. E tutto il pubblico alla fine, ha circondato l’attore per ringraziarlo, in una stretta di mano collettiva.  “Qui torniamo veramente al senso più antico del teatro” dice Felicetti  “a quel rito primordiale, a quel senso laico di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio destino, per l’elaborazione del proprio dolore; è stata una vera catarsi collettiva. Si va oltre il valore della pura rappresentazione teatrale, si arriva al sentire più profondo di ogni persona che ha vissuto questa tragedia. Avreste dovuto vedere come ha reagito il pubblico qui, la reazione e la commozione sono molto forti, certo si è pianto insieme, c’è stata anche e soprattutto qui, una reazione fisica alla rappresentazione, ma alla fine tutto si scioglie come in una grande liberazione. È un percorso psicanalitico, le persone si abbracciano tra di loro, abbracciano me. Stasera anche in me è stata forte la commozione, credo si avvertisse, mi sento ancora dentro ogni centimetro di questa piazza, ogni pietra. E lo sguardo dei presenti, è uno sguardo indimenticabile, non descrivibile. Quanto accaduto stasera, credo rimarrà per sempre nella memoria di questa collettività, ognuno, me compreso, un giorno dirà: io c’ero”. Ed in effetti, a Visso i commenti ora sono di una bellissima serata indimenticabile. Ad amplificare la suggestione di totale meraviglia, la presenza della troupe della Noura Cinema, che sta seguendo Giorgio Felicetti, per la realizzazione del docu-film su La Terra Tremano, e che molte immagini ha raccolto durante la serata. Nello spettacolo, Felicetti rappresenta tutti i sentimenti, le emozioni e i forti stati d’animo, di chi ha vissuto il sisma: sconcerto, rabbia, disillusione, gioia, speranza, paura, spaesamento, cruda realtà. E di sera in sera il Festival La Terra Tremano raccoglie sempre più gente intorno a questo spettacolo, divenuto un vero rito laico di tutto il cratere sismico.  E mercoledì prossimo, 28 agosto, il rito si ripeterà a Monte Cavallo: anche qui nella centrale piazza del Comune di uno dei borghi più piccoli,   e forse per questo più dimenticati del cratere maceratese. Lo spettacolo a Monte Cavallo si terrà anche in caso di maltempo.    

26/08/2019 15:11
Visso, "La Terra Tremano" in scena nella zona rossa sabato 24 agosto

Visso, "La Terra Tremano" in scena nella zona rossa sabato 24 agosto

Sabato 24 agosto, a tre anni esatti dal terremoto di Amatrice e del centro Italia, nel luogo simbolo del sisma nelle Marche, la bellissima e devastata piazza di Visso si terrà un evento unico: la rappresentazione teatrale de "La Terra Tremano", lo spettacolo che sta commuovendo le popolazioni del cratere del centro Italia; Dal pomeriggio, per questa importante e molto sentita ricorrenza, ci saranno ospiti d’eccezione come la scrittrice Simona Vinci, che dialogherà con Lucia Tancredi su “coraggio e paura”, ci sarà l’ensemble musicale di Valerio Corzani, e alle ore 21 ci sarà l’allestimento speciale de "La Terra Tremano", dentro la “zona rossa”, fino ad oggi off limit. Gli spettatori entreranno muniti di caschi di protezione. Sarà presente una troupe cinematografica per girare un docu-film sull’evento.

22/08/2019 11:46
Sisma, "Tre anni dopo la ricostruzione è ferma e i paesi muoiono": la fotografia di "Panorama"

Sisma, "Tre anni dopo la ricostruzione è ferma e i paesi muoiono": la fotografia di "Panorama"

A tre anni dalla prima scossa, quella del 24 agosto del 2016, il tempo sembra essersi fermato nelle zone del centro Italia colpite dal sisma e la ricostruzione è praticamente bloccata mentre i paesi muoiono. È quanto riporta il settimanale Panorama in un lungo articolo dedicato al sisma che ha cambiato per sempre la vita di migliaia di cittadini dei nostri territori. Nessuno si azzarda più nemmeno a fare pronostici su quanto tempo servirà per ricostruire i paesi devastati del centro Italia e gli abitanti delle Sae, consegnate dopo due anni e con molti problemi, sono molto sfiduciati verso il loro futuro che vedono nelle casette di legno per ancora molto tempo, forse fino alla fine dei loro giorni. Di politici non se ne vedono più da queste parti e dopo quello che hanno promesso e non realizzato, forse è meglio così. Anche i media nazionali ormai non parlano più del terremoto se non, purtroppo, per riferire di nuove scosse, come quella di qualche giorno fa, distintamente avvertita dalla popolazione. "Secondo le ultime rilevazioni - riporta il settimanale -, resta da smaltire quasi il 40 per cento dei detriti. Cambiano governi e commissari straordinari, le ordinanze si moltiplicano ma tutto resta bloccato. Le zone rosse sono ancora transennate e nulla si muove in attesa delle pianificazioni urbanistiche. Visso, Ussita e Amatrice sono nel mezzo di parchi naturalistici dove anche per spostare un sasso occorrono mille autorizzazioni. Prima di mettere la firma su una delibera, prima di decretare un lavoro, il funzionario di turno e il sindaco vogliono essere sicuri al cento per cento di non incorrere in qualche illecito. La paura di trovarsi, magari tra qualche anno, sotto il faro della Corte dei conti o della magistratura, paralizza. E allora meglio tirarla per le lunghe, nascondersi dietro i cavilli". Le cifre della (non) ricostruzione sono impietose: quella pubblica non è mai iniziata mentre quella privata conta un numero esiguo di cantieri su 76 mila immobili lesionati o distrutti. E non è questione di soldi perché i fondi stanziati sono di ben 22 miliari che non si riescono a spendere. Secondo gli ultimi dati del commissario straordinario, sono pervenuti 8.168 progetti cioè il 10 per cento degli immobili danneggiati. Questo significa che in tre anni la stragrande maggioranza dei proprietari non si è preoccupata di avviare le procedure per la ricostruzione e a questa lentezza, si sommano i tempi della burocrazia: di 8.168 richieste di fondi pubblici presentate, ne sono state approvate 2.420, cioè una su tre. C'è anche da dire che i sopralluoghi sui danni non sono ancora ultimati e nelle Marche gli uffici tecnici stanno esaminando le rimanente 7 mila schede Fast, che a dispetto del nome (la tradizione di fast, dall'inglese, è veloce) procedono tutt'altro che spedite. Nel frattempo il tessuto sociale si sgretola e i paesi si spopolano, con molte attività che sono state spostate in altre zone e che difficilmente torneranno nei luoghi di origine. Un altro grosso ostacolo alla ricostruzione, secondo Panorama, è rappresentato dalle macerie, di cui resta da smaltire ancora il 30/40% con paradossali intoppi burocratici che vietano di usare gli stessi siti di stoccaggio per quelle pubbliche e quelle private e la cosa, come facilmente intuibile, non va certo a favore della velocità. Come se quanto elencato fin'ora non bastasse, ci sono anche discordanze tra le norme emanate per i terremoti del 2009 e del 2016 che in alcuni casi contrastano tra di loro, bloccando le istruttorie delle pratiche per mesi. C’è infine un altro fattore che frena la ricostruzione secondo Panorama: a novembre si vota per il rinnovo del Consiglio regionale in Umbria, mentre le Marche sono chiamate ai seggi a maggio 2020. E nell’attesa meglio non prendere decisioni.  

19/08/2019 09:20
Sisma, Pirozzi in visita a Visso e Ussita: "Una situazione che mi ha sconvolto"

Sisma, Pirozzi in visita a Visso e Ussita: "Una situazione che mi ha sconvolto"

''Una situazione che mi ha sconvolto. Pur venendo da Amatrice, visitando questi due centri del maceratese, ne sono rimasto rattristato. C'è un ritardo atavico, forse ancora di più, perché se si considera i cosiddetti centri commerciali (negozi a tempo) che erano frutto di donazioni, i quali  sono stati inaugurati dopo due anni e mezzo,  noi ad Amatrice  li abbiamo aperti dopo neanche un anno e sono ripartite tutte le attività che erano andate sottoterra''. Lo ha affermato Sergio Pirozzi, già sindaco di Amatrice e Presidente della Commissione Grandi Rischi, Terremoto, e assetto del suolo del Consiglio Regionale del Lazio, dopo aver visitato nella giornata di ieri Visso ed Ussita. Ad accompagnarlo il segretario regionale di Federcontribuenti Maria Teresa Nori. L’ex primo cittadino di Amatrice nella visita  ha incontrato il sindaco di Visso,  Luigi Spiganti, Angelo Cipro già tecnico in comuni del cratere,  l'ingegnere  Filippo Sensi del Comune di Visso e il responsabile tecnico degli impianti di Frontignano, Tonino Falconetti. ''Questo - ha tenuto a sottolineare  Pirozzi - purtroppo è un cratere troppo vasto e deve essere ristretto ai comuni che hanno il 50 per cento più  uno di edifici dichiarati inagibili. Il fallimento di questi tre anni, al di là  della solidarietà  straordinaria, è che non si  ha  avuto il coraggio di perimetrare questo cratere ai comuni che hanno avuto la vera distruzione, 28 comuni tra cui appunto Ussita e Visso.  Il cratere doveva essere ristretto e  il commissario doveva avere poteri straordinari come il sindaco di Genova''.  Paradossale poi, per Sergio Pirozzi la situazione degli impianti sciistici di Frontignano: ''Sono fermi e penso che ci sia una responsabilità oggettiva. Un rifugio chiuso da prima del terremoto, ma così si i rischia di vanificare gli sforzi finanziari ed è un peccato che quelle strutture che potrebbero portare un po' di sollievo alle attività  sono abbandonate a se stesse''. L’ex sindaco di Amatrice  tornerà  nelle prossime settimane  su questi territori per fare una visita anche al comune di Castelsantangelo  sul Nera. 

16/08/2019 16:02
Scuola, Miur: "Più risorse per le istituzioni scolastiche del cratere sismico"

Scuola, Miur: "Più risorse per le istituzioni scolastiche del cratere sismico"

"Le risorse per gli alunni delle scuole del cratere del sisma sono aumentate per il prossimo anno scolastico. Non pare quindi trovare rispondenza nella realtà quanto pubblicato nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione." Ad annuncialo è il MIUR. "Due dati emergono infatti dalle rilevazioni effettuate dall’Ufficio scolastico regionale per le Marche. Innanzitutto, la popolazione scolastica nelle aree terremotate ha subito una flessione di poco inferiore al dato regionale (-0,75% contro il -0.89% dell’intera regione), segno che gli eventi sismici non hanno determinato un abbandono delle aree interessate e questo è un segnale positivo rispetto al declino lamentato dalle comunità residenti - prosegue la nota stampa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca -.  L’altro dato riguarda le risorse impegnate dall’amministrazione scolastica. Mentre il quadro delle scuole secondarie di II grado è in via di definizione, per il primo ciclo di istruzione, settore più colpito in tutta la regione dagli effetti del calo demografico, si può evidenziare come la diminuzione degli iscritti non abbia determinato una diminuzione altrettanto consistente sia delle sezioni e classi che dei docenti. Scendendo nel particolare, nella scuola dell’infanzia e primaria si è registrato, nelle zone del terremoto, un calo, rispettivamente del 3,95 e 1,67%, di iscrizioni, contro un aumento degli alunni della scuola secondaria di primo grado dello 0,52%. Complessivamente si registra dunque un calo dell’1,61% nelle scuole del primo ciclo. A fronte di questi dati, il numero delle sezioni e classi autorizzate e dei docenti è diminuito in misura minore, rispettivamente del 2,43 e dell’1,71% alla scuola dell’infanzia e dello 0,64 e dello 0,06% alla scuola primaria, mentre, in controtendenza, il numero di classi e posti è cresciuto nella secondaria di I grado dell’1,67 e dell’1,64%. Il che ha portato a un miglioramento percentuale sia del rapporto alunni/classi che di quello tra alunni e insegnanti."   "Percentuali che comportano, nei tre ordini di scuola, incrementi della spesa per alunno rispettivamente dell’1,9, dell’1,5 e dello 0,9%. Dati apparentemente poco rilevanti che non consentono tuttavia di parlare di taglio delle risorse, ma che evidenziano l’attenzione dell’amministrazione alle esigenze poste dalle scuole a garanzia del regolare funzionamento del servizio istruzione sul territorio. Va peraltro aggiunto, in proposito, che, in fase di adeguamento degli organici alla situazione di fatto, per il prossimo anno scolastico, sono state in questi giorni autorizzate, a livello regionale, 14 nuove classi delle scuole secondarie (3 per il I e 11 per il II grado) e l’istituzione di 232 posti di personale ATA in deroga" conclude il Miur.

14/08/2019 14:04
Visso, dalle macerie rinasce Porta Patiana (FOTO)

Visso, dalle macerie rinasce Porta Patiana (FOTO)

Lungo la Sp 209 in località Villa Sant’Antonio del Comune di Visso , si trovava una antica porta, Porta Patiana.  Anche questa struttura  è stata distrutta dal terribile sisma del 2016. Ma adesso a quasi tre anni dal terremoto è tornata in tutto il suo splendore , grazie al lavoro sinergico del Ministero dei Beni Culturali,  del Comune di Visso e della ditta Cosmari  incaricata della raccolta delle macerie, con la squadra capeggiata dal tecnico ingegnere Paolo Berardinelli. Ciascuno,  in base alle relative competenze, ha  dato il proprio apporto affinché da un cumulo di macerie rinascesse  un simbolo presente per secoli lungo questa  via.  L’opera di salvataggio ha inizio il primo agosto 2018 durante un sopralluogo propedeutico alla rimozione macerie, come da procedura, durante le foto di rito ai materiali, l’occhio esperto ormai abituato da mesi di lavoro con le macerie ha  intravisto nel mucchio dei calcinacci una pietra liscia con una  lettera  incisa, avvicinandosi poi più da vicino al cumulo è emersa una seconda pietra con una V incisa identica alla precedente per  la fattezza. A seguito di ciò il capo tecnico della Cosmari  -Paolo Berardinelli - decideva di non usare per la rimozione  i mezzi meccanici che potevano danneggiare queste pietre che sicuramente non erano macerie comuni e  dopo aver attivato i funzionari del Mibac iniziava  l’attento recupero dei materiali lapidei  che erano riconducibili ad un antico arco/portale  che si trovava dove è attualmente ubicata l’area SAE . Tutti i pezzi vengono recuperati a mano ,   catalogati e quindi trasportati al deposito individuato dal Mibac . Il Comune di Visso, allertato circa il ritrovamento, ha richiesto  indietro tutti gli elementi che costituivano il portale. Quindi sono passati alla ricostruzione dello stesso . Adesso passando per la località Villa Sant’Antonio di Visso si può ammirare in tutto il suo splendore  l’antica Porta Patiana ,  è una piccola opera ma è un segno di grande  speranza per la rinascita di questi luoghi .

10/08/2019 09:30
Vinicio Capossela fa danzare Macereto: si chiude RisorgiMarche 2019 (FOTOGALLERY)

Vinicio Capossela fa danzare Macereto: si chiude RisorgiMarche 2019 (FOTOGALLERY)

Vinicio Capossela è stato il protagonista del gran finale dell'edizione 2019 di RisorgiMarche. Il verde prato del santuario di Macereto ha ospitato il concerto dell'eclettico cantautore che ha richiamato fan da tutta Italia nell'incantevole scenario posto al confine dei Comuni di Pieve Torina, Ussita, Valfornace e Visso.  Capossela si è esibito trasportando il pubblico nelle oniriche atmosfere della sua musica per poi far scatenare nelle danze i presenti con canti ripresi da diverse tradizioni popolari regionali. Momenti di intensa poesia uniti a psichedeliche ritmiche dal sapore bucolico. Presente al concerto anche il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. Sotto il profilo organizzato nessun problema è stato riscontrato, confermando quella di quest'anno come una delle edizioni più riuscite sotto questo profilo.  Di seguito la fotogallery che racconta la giornata: 

07/08/2019 22:00
Nuovo servizio bus estivo da Civitanova a Visso e da Visso a Frontignano di Ussita

Nuovo servizio bus estivo da Civitanova a Visso e da Visso a Frontignano di Ussita

Sarà attivato, dalla Contram, nei fine settimana di agosto, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, un collegamento tra Civitanova e Frontignano di Ussita, con coincidenza per raggiungere il rifugio “Cristo delle nevi” con mezzo 4x4 adatto al trasporto anche delle biciclette. Il collegamento è gratuito per i clienti fino a Frontignano e potrà essere utilizzato per raggiungere Visso e Frontignano sia per motivi di lavoro che turistici. Il trasporto su 4x4 fino al “Cristo delle nevi” costerà invece un euro a persona, da pagare direttamente a bordo all’autista, e sarà inoltre possibile portare la bici al seguito già da Civitanova senza costi aggiuntivi. Il servizio prevede la partenza da Civitanova Terminal Cristo Re alle ore 7:00 nei giorni di venerdì, sabato e domenica con inizio il 9 agosto e termine il 1 settembre, e il ritorno serale negli stessi giorni con partenza da Frontignano alle ore 17:30. Da Visso a Frontignano saranno inoltre disponibili ulteriori collegamenti alle ore 11:00 e alle ore 15:00 per Frontignano e in coincidenza con il mezzo 4x4 per raggiungere poi il rifugio “Cristo delle nevi”.    

06/08/2019 13:10
Domani gran finale di RisorgiMarche con Vinicio Capossela a Macereto

Domani gran finale di RisorgiMarche con Vinicio Capossela a Macereto

Anche la terza edizione di RisorgiMarche sta giungendo al termine. L'edizione 2019 del Festival ideato da Neri Marcorè per la rinascita dei luoghi colpiti dal sisma si concluderà domani a Macereto, tra i comuni di Pieve Torina, Ussita, Visso e Valfornace, dove l'anno scorso si esibì Francesco De Gregori il 3 agosto, con il concerto di Vinicio Capossela. Un'edizione fortunatissima come le due precedenti quella che è andata in scena quest'anno nei fantastici luoghi dei Monti Sibillini colpiti dal sisma di tre anni fa. Al debutto Nek che si è esibito l'11 luglio a Poggio San Romualdo. A seguire il concerto a sorpresa di Stefano Bollani e Hamilton De Holanda che hanno cantato a Fosso Vallonica il 15 luglio. E ancora Tosca che ha incantato i Piani di Monte Torroncello il 18 luglio e Pacifico che tre giorni dopo si è esibito sul Monte Fraitunno. Il 30 luglio in 20mila hanno assistito al concerto attesissimo di Marco Mengoni in località Fontanelle e il giorno dopo Edoardo Bennato si è esibito sui Piani di Monte Gemmo. Penultimo appuntamento ancora un concerto a sorpresa con Arisa che ha cantato a Spelonga il 2 agosto. Domani attesissimo Vinicio Capossela che si esibirà appunto a Macereto. La terza edizione ha anche ampliato per la prima volta il format del Festival arricchendo la proposta dei classici concerti con appuntamenti al tramonto nei borghi ed escurioni che hanno fatto registrare un sold out dopo l'altro. Domani sarà possibile raggiungere il luogo del concerto attraverso tre percorsi, puntualmente segnalati dagli organizzatori di RisorgiMarche e chissà che Neri Marcorè non annuncerà anche la quarta edizione del Festival.  

06/08/2019 11:40
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