"La Terra Tremano" fa rivivere la piazza di Visso: prossimo appuntamento a Monte Cavallo
Che sarebbe stata una giornata speciale il 24 agosto, e non solo per la ricorrenza dei tre anni dal sisma, lo si è capito sin dal mattino, quando a Visso hanno cominciato ad arrivare persone e richieste, per poter assistere allo spettacolo di Giorgio Felicetti. Nonostante l’incertezza di un meteo che prometteva pioggia, in tanti, vissani e non, erano a caccia di un posto nella centralissima piazza di Visso, la ”zona rossa” che rimane, nonostante la devastazione, una delle piazze più belle d’Italia. E la pioggia è arrivata puntuale, nel pomeriggio, così il toccante incontro tra le scrittrici Simona Vinci e Lucia Tancredi sui temi di Coraggio e Paura, si è tenuto nei locali provvisori del Comune.
L’attesa dei tanti, che scrutavano nell’aria le nubi minacciose, è stata poi premiata in serata, quando l’imponente organizzazione impeccabile del Comune, dei Vigili del Fuoco, e dell’Esercito, è riuscita a far entrare gli spettatori, tutti con il casco di sicurezza. Il momento dell’ingresso in piazza delle persone, insieme vissani e non, è stato indescrivibile: molti abitanti di Visso, non erano mai più entrati nella loro piazza, è stato per loro il vero ritorno a casa: e lì è iniziata quella forte commozione, che, alle prime battute di Giorgio Felicetti, si è amplificata ulteriormente, ed è continuata sino alla fine del racconto teatrale, quando il pubblico, è scattato in piedi, per una standing ovation, e si è liberato in un applauso interminabile. Molte le lacrime durante lo spettacolo, allestito dentro e sopra le macerie, con l’attore che si muoveva nello spazio devastato, con le luci che davano una visione di terribile bellezza di tutto l’ambiente dentro la piazza. E tutto il pubblico alla fine, ha circondato l’attore per ringraziarlo, in una stretta di mano collettiva.
“Qui torniamo veramente al senso più antico del teatro” dice Felicetti “a quel rito primordiale, a quel senso laico di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio destino, per l’elaborazione del proprio dolore; è stata una vera catarsi collettiva. Si va oltre il valore della pura rappresentazione teatrale, si arriva al sentire più profondo di ogni persona che ha vissuto questa tragedia. Avreste dovuto vedere come ha reagito il pubblico qui, la reazione e la commozione sono molto forti, certo si è pianto insieme, c’è stata anche e soprattutto qui, una reazione fisica alla rappresentazione, ma alla fine tutto si scioglie come in una grande liberazione. È un percorso psicanalitico, le persone si abbracciano tra di loro, abbracciano me. Stasera anche in me è stata forte la commozione, credo si avvertisse, mi sento ancora dentro ogni centimetro di questa piazza, ogni pietra. E lo sguardo dei presenti, è uno sguardo indimenticabile, non descrivibile. Quanto accaduto stasera, credo rimarrà per sempre nella memoria di questa collettività, ognuno, me compreso, un giorno dirà: io c’ero”.
Ed in effetti, a Visso i commenti ora sono di una bellissima serata indimenticabile.
Ad amplificare la suggestione di totale meraviglia, la presenza della troupe della Noura Cinema, che sta seguendo Giorgio Felicetti, per la realizzazione del docu-film su La Terra Tremano, e che molte immagini ha raccolto durante la serata. Nello spettacolo, Felicetti rappresenta tutti i sentimenti, le emozioni e i forti stati d’animo, di chi ha vissuto il sisma: sconcerto, rabbia, disillusione, gioia, speranza, paura, spaesamento, cruda realtà. E di sera in sera il Festival La Terra Tremano raccoglie sempre più gente intorno a questo spettacolo, divenuto un vero rito laico di tutto il cratere sismico.
E mercoledì prossimo, 28 agosto, il rito si ripeterà a Monte Cavallo: anche qui nella centrale piazza del Comune di uno dei borghi più piccoli, e forse per questo più dimenticati del cratere maceratese. Lo spettacolo a Monte Cavallo si terrà anche in caso di maltempo.
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