L'incidente è avvenuto, nel pomeriggio di oggi, intorno alle 18:00, lungo la strada che da Visso conduce a Castesantangelo sul Nera, in località Valle di Castello.
Per cause in fase di accertamento da parte dei carabinieri, un 50enne in sella alla propria moto ha perso il controllo del mezzo, ed è rovinato a terra.
Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i carabinieri. Visti i traumi riportati si è reso necessario l'intervento dell'eliambulanza che ha trasportato l'uomo, un 50enne, all'ospedale Torrette di Ancona. Le sue condizioni non sarebbero comunque gravi.
Una storia di rinascita che comincia con un mestiere antico, l’allevamento e la produzione della lana della pecora sopravvissana. Un’eccellenza dei Sibillini che ha richiamato l’attenzione su questi territori, vincendo il rischio dell’oblio dopo la distruzione del sisma. Oggi i prodotti tessili della Compagnia dei Maestri Artigiani di Visso, realizzati in collaborazione con il celebre marchio di moda “Loro Piana”, trovano una nuova importante vetrina a Macerata nei locali di Tipico.Tips, il nuovo hub di accoglienza turistica del Comune di Macerata inaugurato in piazza della Libertà.
“Tutto nasce all’Eremo del Beato Rizziero a Muccia in un convegno organizzato dalla CNA sulla valorizzazione dei territori colpiti dal sisma - racconta Stefania Monteverde coordinatrice del MaMa, assessore alla cultura e turismo e vicesindaco del Comune di Macerata. - Parlavo di Marca Maceratese come sistema integrato di valorizzazione e Marco Antonini, docente Unicam, raccontava la rinascita della filiera tessile a Visso grazie al recupero dell’allevamento della pecora sopravvisana e dell’incontro del grande marchio internazionale del tessile Loro Piana che ha permesso di riprendere una produzione artigianale tutta legata al nostro territorio. Ascoltando questa storia ho proposto un legame con lo Sferisterio: perché non fare le copertine per le serate fredde nell’arena Sferisterio? Proposta accettata.Ci siamo messi in contatto con Pierluigi Loro Piana e i Maestri Artigiani di Visso hanno prodotto la stola con il logo Sferisterio. Oggi sono in vendita come esempio di vera sinergia, creatività, sviluppo del territorio a base culturale. Il Macerata Opera Festival ha concesso il logo e la grande forza culturale del festival. Un grande esempio del valore della Marca Maceratese che certamente potrà costruire altre filiere produttive capaci di connettere lavoro artigianale e cultura, il nostro capitale”.Un grande esempio del valore della Marca Maceratese che certamente potrà costruire altre filiere produttive capaci di connettere lavoro artigianale e cultura, il nostro capitale”.Un grande esempio del valore della Marca Maceratese che certamente potrà costruire altre filiere produttive capaci di connettere lavoro artigianale e cultura, il nostro capitale”.
È nata una linea di stole e di poncho con il marchio Sferisterio pensate appositamente per il Macerata Opera Festival e indossate alla prima anche dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dall’assessore Stefania Monteverde. “Da una grandissima sfortuna – ha commentato Mara Costa della Compagnia dei Maestri Artigiani di Visso - é nato un bel progetto mettendosi insieme. Così come é successo per lo spazio che ci é stato dedicato qui a Tipico. Siamo molto soddisfatti di questa opportunità e ci auguriamo che in molti possano acquistare i nostri prodotti tutti Made e Born in Visso”. I capi di altissima qualità possono essere acquistati all’interno di Tipico.Tips, dove è stato allestito anche un box con i prodotti della collezione dei Maestri Artigiani di Visso. Un'operazione riuscita grazie alla sinergia con il territorio ma anche all’attenzione di una grande azienda internazionale come Loro Piana che ha investito sul territorio con attenzione e rispetto favorendo la creazione di imprese e posti di lavoro. Una bella storia di impresa culturale e creativa che ha visto l’incontro di tanti soggetti disponibili e attenti.
Mancata distribuzione dei quotidiani nell'area del cratere sismico. In un'interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Enzo Giancarli chiede al presidente della Giunta regionale di valutare la possibilità che sia la Regione a finanziare il servizio.
"Sappiamo quanto l'informazione sia un aspetto fondamentale di libertà e democrazia per i cittadini – afferma Giancarli –. Pertanto è indispensabile che, come stabilito anche dal secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione italiana, venga rimosso qualsiasi ostacolo che possa limitare la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e possa impedire il pieno sviluppo della persona umana".
A lanciare l'allarme della mancata consegna di quotidiani e giornali in molte delle località colpite dal sisma del 2016, il Sindacato giornalisti marchigiani che ha segnalato, in particolare, i casi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Arquata del Tronto. "In questi territori – riprende Giancarli – molti dei residenti rimasti o delle persone che li frequentano sono anziani che generalmente utilizzano i tradizionali mezzi di informazione cartacei, che rappresentano, dunque, il principale strumento di conoscenza di quanto accade non solo a livello locale, ma anche nel nostro Paese e nel mondo. È noto, inoltre, che la viabilità in alcune zone continua ad essere piuttosto disagiata e comporta dei tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli possibili prima del terremoto. Tutto questo, purtroppo, ha fatto sì che l'agenzia di distribuzione dei giornali in quest'area ritenesse non più remunerativo prestare il servizio. Un assenza di servizio – prosegue Giancarli – al quale ritengo, in questa situazione, possano e debbano porre rimedio le istituzioni pubbliche poiché il diritto all'informazione dei cittadini è garanzia di democrazia. Un cittadino informato, infatti, può elaborare proprie idee e posizioni, e quindi scegliere liberamente ogni qualvolta venga chiamato a decidere nel contesto della partecipazione democratica alla vita del Paese. Pertando tale diritto va assicurato anche laddove le regole economiche del libero mercato non permettono l'incontro fra la domanda e l'offerta. Per questo – conclude il consigliere – chiedo al presidente della Giunta regionale se è a conoscenza del problema e se non ritenga necessario compartecipare con risorse finanziarie della Regione Marche alla sua soluzione".
Un incendio è divampato nel pomeriggio di oggi sulle montagne di Visso. A prendere fuoco alcuni ettari di bosco nel territorio di Cupi.
Ancora incerta l'origine del rogo, che si è sviluppato su un'area piuttosto impervia.
Sul posto sono accorsi immediatamente i Vigili del Fuoco. Per circoscrivere l'incendio è stato richiesto anche l'intervento di un elicottero dei pompieri.
È piuttosto vasta la zona interessata dalle fiamme, comprende infatti sia il bosco, che il sottobosco. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri Forestali e la Protezione Civile di Pieve Torina.
Anche il sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi si è recato sul luogo per monitorare la situazione.
L'ausilio dell'elicottero ha permesso di circoscrivere la zona dell'incendio, che è comunque piuttosto lontana dai centri abitati.
Il rogo non è del tutto stato domato, ma la situazione è sotto controllo.
AGGIORNAMENTO ORE 9:00 del 23 luglio: I Vigili del Fuoco hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area: si sta ora procedendo con le operazione di bonifica.
“Magica”, la lupa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini seguita da satellite, è deceduta lo scorso 12 luglio dopo essere stata investita da un’auto alle porte di Visso.
“Si tratta di una grave perdita - dichiara il direttore del Parco Carlo Bifulco - perché con la morte della lupa viene così in parte vanificato l’impegno profuso dal Parco nelle complesse e delicate operazioni di cattura e applicazione del collare GPS a un esemplare di una specie di altissimo valore simbolico ed ecologico e specie di interesse comunitario. In effetti non sono gli animali che attraversano le strade ma siamo noi che attraversiamo ed interrompiamo i loro territori creando con velocità troppo elevate occasioni di incidenti pericolosi anche per gli automobilisti”.
Il corpo dell’animale è stato inviato dai Carabinieri Forestali del Parco alla sede di Tolentino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, che ha provveduto a effettuare le indagini necroscopiche. La lupa Magica era stata catturata il 13 dicembre dello scorso anno nell’ambito del progetto “Wolfnet2.0” finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e realizzato in collaborazione con altri Parchi nazionali. Oltre a Magica, lo stesso giorno era stato catturato il lupo “Lui”, un individuo maschio sul quale proseguono regolarmente le attività di monitoraggio.
I dati ottenuti da queste attività rivestono grande importanza per la conoscenza e la conservazione del grande carnivoro, circondato ancora da pregiudizi e false credenze. La conoscenza approfondita della biologia e del comportamento del lupo risulta di grande importanza anche per migliorare le azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti con le attività zootecniche, sebbene le sue prede principali siano rappresentate in gran parte da animali selvatici, quali cinghiali, caprioli e cervi. Attualmente nel Parco e nelle aree limitrofe, su un territorio di circa 1200 Kmq, vivono circa 70 lupi, distribuiti in 16 gruppi familiari ciascuno dei quali occupa un territorio ben definito. Sebbene il suo numero sia cresciuto negli ultimi decenni grazie a diversi fattori, tra cui l’entrata in vigore di norme di tutela e l’aumento delle sue prede naturali, si registra ancora una alto livello di mortalità soprattutto legato ad attività umane, come il bracconaggio e gli investimenti stradali; come è intuibile ed anche dimostrato nel progetto Life “STRADE”, il principale fattore di il rischio di collisione con la fauna selvatica lungo le strade è rappresentato dalla velocità.
Per assicurare la sicurezza di chi viaggia lungo le strade del parco e il rispetto dei limiti di velocità “gli ordinari cartelli stradali non sono sufficienti”, afferma Bifulco, “nei prossimi giorni richiameremo l’attenzione dei gestori delle strade, soprattutto Province e ANAS, affinché pongano in essere tutte quelle misure, indicate anche nel Life STRADA, necessarie a garantire una effettiva sicurezza lungo le strade che attraversano territori naturali ed i cui è noto il frequente attraversamento da parte di animali selvatici”.
Il Consorzio Arcale sarà lo sponsor ufficiale della A.S.D. Visso per il prossimo campionato di Terza categoria.
La squadra di calcio è stata costretta nelle ultime due stagioni a disputare le partite del campionato ospite prima di Porto S. Elpidio e Macerata, per il 2016/2017 e 2017/2018, poi di Camerino per la stagione successiva. Per approdare, forse, infine a Ussita, località più vicina e più facilmente raggiungibile. E sarà probabilmente sul campo di Ussita che il Visso potrà disputare le partite del prossimo campionato. Sul vecchio campo da calcio del Visso sono state costruite le casette di emergenza, visto che era la prima area disponibile per accelerare la costruzione e offrire un ricovero agli sfollati.
Ieri, venedì 5 luglio, è stato ufficiamente presentato il nuovo sponsor Arcale che campeggerà sulle maglie gialle del Visso. Alla presentazione erano presenti Quinto Mattioli, presidente della società di calcio; Antonio Veneziano (rappresentante del Consorzio Arcale); Bruno Galletti, vice presidente ed ex portiere del Visso; Remo Conti, Vice Sindaco di Ussita.
Questo accordo è una boccata d’ossigeno per le casse del Visso. "Le difficoltà economiche non sono state tutte superate, ma il futuro appare oggi meno buio" - afferma il Consorzio - .
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Non è un matrimonio ma un fidanzamento, sì, e chissà che il Consorzio Arcale e la A.S. Visso, gloria calcistica locale, non decidano di accompagnarsi per un tratto di strada. Gira e rigira, Quinto Mattioli, presidente della squadra di calcio, e i rappresentanti del Consorzio che ha costruito le SAE hanno infine trovato un accordo: il Consorzio sarà lo sponsor ufficiale della A.S.D. Visso per il prossimo campionato di Terza categoria. La circostanza, cercata e costruita con pazienza, sarà illustrata in un incontro con la società, i calciatori e gli amministratori locali in programma per venerdì prossimo (ore 19) presso il campo di calcio a cinque di Visso in Località Palombare.
È molto, è poco? Sicuramente è quel che serviva a una squadra di calcio costretta nelle ultime due stagioni a disputare le partite del campionato ospite prima di Porto S. Elpidio e Macerata, per il 2016/2017 e 2017/2018, poi di Camerino per la stagione successiva. Per approdare, forse, infine a Ussita, località più vicina e più facilmente raggiungibile.
Il dramma del terremoto ha tagliato le gambe alle ambizioni del Visso ma non ne ha certamente intaccato l'orgoglio o infiacchito lo spirito combattivo. Al punto che il Visso, con le macerie ancora fumanti, riuscì a salire nella Seconda categoria per essere poi retrocesso, dopo un anno di permanenza nella stessa, nel 2018-19.
Aiuti economici sono venuti in questi anni anche se non sufficienti per coprire tutte le spese. Ecco perché la sponsorizzazione del Consorzio Arcale rappresenta una bella boccata d'ossigeno per le casse della società.
"Siamo grati al Consorzio - ha detto il presidente Quinto Mattioli - per essersi fatto avanti con la sponsorizzazione. Sappiamo bene che non potrà risolvere definitivamente e stabilmente i nostri problemi, né abbiamo mai pensato che potesse essere così. Il mio augurio è che altre imprese che operano sul territorio possano seguire l'esempio di Arcale e aiutare la società di calcio a far fronte alle spese e agli impegni del campionato. Qualcuno potrà storcere la bocca e osservare che in agenda ci sono altre priorità. È vero, ci sono cose forse più urgenti. Ma qualcuno mi sa dire quale occasione meglio di una partita di calcio sa ricostruire uno spirito di comunità, avvicinare le persone ed esaltare lo spirito di solidarietà? Correre dietro un pallone è un po' la metafora del desiderio che hanno le nostre genti di correre incontro al futuro".
Il presidente del Consorzio Arcale, Giorgio Gervasi, è felice della sponsorizzazione concessa al Visso. Lo è quasi con lo spirito e l'intensità di un tifoso della squadra. "Ci rende orgogliosi la circostanza che ci porta a leggere il nome del Consorzio sulle maglie dei giocatori del Visso. Qui abbiamo lavorato e costruito le case d'emergenza per i terremotati. Abbiamo affrontato problemi e superato complicazioni, quando qualche malinteso è sorto non ci siamo girati dall'altra parte, non siamo scappati, lo abbiamo chiarito come avviene fra persone ragionevoli. Se abbiamo deciso di sponsorizzare il Visso è perché abbiamo semplicemente seguito quella che è la nostra vocazione di impresa socialmente responsabile. Sottolineo "socialmente" e "responsabile": ecco perché ci piace andare oltre il compito istituzionale. Con noi lavorano persone il cui compito principale è incontrare altre persone per dare risposte e soluzioni ai loro problemi. Arcale può dire orgogliosamente "Forza Visso!"
Piccolo è ancora bello. Lo testimoniano i 23 borghi marchigiani premiati dal Touring Club Italiano con la 'Bandiera Arancione' per il 2019 e che domani 29 giugno, ad Amandola, festeggeranno il riconoscimento che il TCI assegna ai Comuni dell'entroterra con meno di 15 mila abitanti perchè hanno saputo distinguersi per un'offerta turistica di eccellenza e un'accoglienza di qualità.
Una cerimonia di premiazione proprio nella piazza principale della new entry di quest’anno, Amandola che accoglierà i 23 Sindaci con la fascia tricolore degli eventi ufficiali importanti. Tutti insieme dunque, Acquaviva Picena, Amandola, Camerino, Cantiano, Corinaldo, Frontino, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Offagna, Ostra, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Serra San Quirico, Staffolo, Urbisaglia, Valfornace, Visso, per testimoniare l’impegno quotidiano nel raggiungere questo ambito riconoscimento, come sottolinea l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni: “Questo risultato è il frutto del lavoro e dell’impegno delle Comunità dell’entroterra che hanno consentito alle Marche di raggiungere il prestigioso traguardo, che con Amandola quest’anno segna 23 Bandiere Arancioni. Un fatto che ci rende orgogliosi perché colloca la nostra regione nei primissimi posti per numero di vessilli conseguiti. Il merito di così tante bandiere non è solo il risultato di indicatori tecnici, non solo di una capacità propositiva che ci ha distinto nel tempo proprio in questo particolare riconoscimento, ma soprattutto della passione che ogni comunità esprime e delle persone che ogni giorno si impegnano nel preservare e valorizzare luoghi di infinita bellezza, ricchi di storia e cultura millenarie. L’unità e il lavoro di rete è la chiave che poi svela al turista questo inestimabile tesoro fatto di borghi incantevoli, natura rigogliosa e incontaminata, gente ospitale”.
“Si tratta di un cluster di grande importanza per la strategia turistica regionale – ricorda ancora Pieroni - su cui la Regione punta molto perché è in grado di declinare le eccellenze della comunità marchigiana, lo spirito dell’entroterra operoso e creativo in un’ottica sostenibile. Non solo il cluster delle Bandiere Arancioni si lega a quello delle Bandiere Blu in un’ideale connessione virtuosa tra costa e entroterra, ma concretamente diventa strategico per l’entroterra per una piena rinascita dopo le conseguenze negative del sisma del 2016. A tutto questo si collegano anche i cluster del Bike e Marche Outdoor , il turismo lento dei Cammini e le tante iniziative di promozione turistica e culturale di grande qualità su cui la Regione sta investendo".
La cerimonia delle consegna delle Bandiere arancioni avrà inizio dalle ore 17.00, in Piazza Risorgimento ad Amandola, per poi proseguire con un aperitivo “arancione” e concludersi alle 21,00 con il concerto del TRIO Dante con lo spettacolo musicale “Dall’Opera ai Beatles”.
Sono terminate le indagini a carico del senatore leghista ed ex sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini e dell'ex presidente della croce rossa del paese Giovanni Casoni.
All'ipotesi del reato di peculato formulata dall'accusa, per cui vi era stato il sequestro dal conto di Pazzaglini di 10.300 euro, si sono aggiunte sei ipotesi di abuso di ufficio e una di truffa, in concorso con Casoni. Per la procura, l’ex sindaco avrebbe trasferito circa 120mila euro di donazioni su due società, costituite ad hoc per intercettare la generosità arrivata da tutta Italia verso i terremotati. Il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio ha chiesto alla Finanza di riesaminare le donazioni, e nei giorni scorsi ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini. Una delle società in questione la Sibil iniziative srl era gestita da Casoni, amico di Pazzaglini, e la seconda, la Sibyl project srl di cui era amministratore, dice l’accusa, lo stesso senatore insieme a Casoni.
A chi contattava il Comune per devolvere qualcosa a favore dei terremotati, il sindaco avrebbe detto che se i soldi fossero finiti nel bilancio comunale sarebbe stato complicato utilizzarli . Era più semplice, quindi, girarli alle due società che si occupavano di iniziative in favore di chi aveva perso tutto. In realtà per la procura l’intenzione di Pazzaglini sarebbe stata quella di avvantaggiare le società, quindi lui stesso e Casoni.
Altri 90mila euro sarebbero stati versati dalla Emilbanca per una donazione. L’ipotesi di truffa invece riguarda il fatto che un assegno, da duemila euro, sarebbe stato incassato in banca dalla compagna di Casoni. Anche in questo caso il motivo era che se il versamento fosse stato fatto al Comune ci sarebbero voluti mesi per sbloccare i fondi.
Il senatore si difende dicendo di aver avuto sempre la massima trasparenza nei comportamenti, e che se avesse voluto imbrogliare non avrebbe utilizzato le sue società. L'ex sindaco Pazzaglini è assistito dagli avvocati Giancarlo Giulianelli e Giuseppe Villa.
Nella seduta d’insediamento del Consiglio Comunale, il gruppo di minoranza ha segnalato l’illegittimità del provvedimento di nomina del Vice Sindaco, Patrizia Serfaustini, vietata dallo Statuto Comunale per gli assessori esterni (art.27). La Signora Patrizia Serfaustini, era candidata con la Lista Insieme per Visso ma non eletta in Consiglio (12 preferenze).
"Il Sindaco, preso atto dell'errore, e, non potendo procedere immediatamente a nuove nomine, ha annunciato che provvederà nei prossimi giorni ad “invertire” le cariche assegnate, nominando Vice Sindaco la Signora Alessia Rastelli e Assessore “esterno” la Signora Patrizia Serfaustini, anche se un ruolo operativo di vicesindaco o assessore era auspicabile per l’Ing.Filippo Sensi, consigliere con il numero maggiore di consensi (62 preferenze)" sottolinea il Capogruppo di Minoranza del Comune di Visso Sara Tomani.
Il gruppo di minoranza, al fine di tutelare l'attività dell'attuale Amministrazione della quale fa parte, ha inoltre richiesto, in via cautelativa, l'apertura della procedura di incompatibilità del Consigliere Comunale di maggioranza, Ing.Filippo Sensi, che opera costantemente all’interno dell’amministrazione nell’ambito della ricostruzione, spesso con poteri di rappresentanza su delega della Giunta del Comune, esercitando contemporaneamente la propria attività professionale nel territorio del Comune di Visso.
Il Consiglio Comunale ha disposto l’avvio di detta procedura di verifica delle condizioni di incompatibilità.
All'ordine del giorno anche le linee programmatiche di mandato enunciate dal Sindaco. Il gruppo di minoranza, a tale proposito,ha pubblicamente espresso soddisfazione constatando che all'interno di suddette linee sono stati inseriti vari punti già presenti nel Programma Amministrativo della Lista Tutti per Visso.
L'incidente si è verificato questa mattina, poco prima delle ore 13:00, a Visso in Località Riofreddo SP Forcella. L'uomo, Antonio Bordini, di 57 anni, stava lavorando nei campi con il suo trattore quando il mezzo si è ribaltato e lo ha schiacciato.
Il mezzo ha perso aderenza con il terreno quando si trovava ad una pendenza del circa il 40% e si è ribaltato finendo in un fossato di circa tre metri di profondità: a causa del ribaltamento del mezzo agricolo il 57enne vi è finito sotto ed è stato schiacciato.
Immediato l'arrivo sul posto dei sanitari del 118, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri. Per l'uomo però non c'era più nulla da fare: è probabilmente morto sul colpo. Spetterà agli inquirenti ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco è valso al recupero della salma e del mezzo agricolo.
Il Gruppo regionale marchigiano del Club Alpino Italiano, in particolare le sezioni di Camerino, di Fermo, di Macerata e di San Severino Marche, hanno alacremente lavorato per allestire una due giorni sul Sentiero Italia Cai molto significativa, paesaggisticamente e storicamente parlando, non fosse perché le tappe del Cammina Italia Cai toccano due parchi di rilievo in questo territorio: il Parco nazionale dei Monti Sibillini, percorso più a sud e il Parco regionale di Colfiorito, che ha peculiarità uniche, salendo e discendendo tra i 600 e i 1500 metri di altitudine. Sono terre ricche di acqua e quindi di vegetazione, si affrontano praterie di alta quota frequentate dai pastori con i loro greggi, in quelle colline maceratesi che riportano alla memoria versi immortali del Leopardi. “Interminati spazi e sovrumani silenzi…”
Prima tappa: da Visso a Pantaneto, sabato 22 giugno. Si parte dalla sede del Parco dei Sibillini, raggiunta dall’ultima staffetta umbra, là dove il testimone è passato da un gruppo regionale all’altro. Si cammina per 14 chilometri tra dolci ondulazioni e strappi, godendo del panorama tra il monte Fema e il Monte Cavallo, in una splendida riserva naturale che offre praterie, pascoli, boschi e sentieri in una flora che presenta oltre 650 tipologie di piante differenti, alcune delle quali sono del tutto assenti nel resto del panorama regionale. La fauna invece consente di poter avvistare istrici, lupi e gatti selvatici. L’arrivo a Pantaneto, frazione del Comune di Monte Cavallo dove vivono poco più di un centinaio di persone, è previsto dopo sette ore di cammino lento. Una frazione che è punto di riferimento importante per chi ama il trekking visto che è da qui che prendono il via innumerevoli percorsi, di differente lunghezza, per tutti i gusti. A Pantaneto, da dove parte un percorso circolare del Monte Cavallo, non mancano narrazioni leggendarie, come quella secondo cui in tempi lontani fu ucciso un uomo e nascosto un tesoro. Dopo aver camminato nel corso della giornata, alle 17.30 è prevista una conferenza sul tema “Sentiero Italia CAI e Turismo lento, contributo alla rinascita dell’Appennino” leit motiv dell’intero percorso, fortemente sentito qui dove alla rinascita del territorio si unisce il sentimento di reazione positiva ai disagi e alle penalizzazioni causate dai forti terremoti del 2016. Una cena conviviale concluderà la giornata.
partenza:ore 8.30 daVisso arrivo:ore15.30circa a Pantaneto lunghezza percorso:14km. dislivello 1000 metri
Seconda tappa: da Pantaneto a Colfiorito, domenica 23 giugno. Si parte percorrendo la valle del Chienti, per passare da Serravalle del Chienti, dove le fonti e le acque sono maggiori degli abitanti (un migliaio) e dove si vive di pastorizia, di artigianato edile e di rivendita del legname. Il percorso offre altopiani, alternati ad ambienti umidi, boschi, pascoli, campi coltivati. Percorrendo i 15 chilometri e mezzo del percorso prescelto, si raggiungono gli altopiani carsici di Colfiorito, dominati dall’elemento idrico. La Paludem è naturalmente l’habitat ideale per diverse razze di uccelli, molti dei quali migratorii, mentre il terreno offre naturali inghiottitoi, una torbiera che ne determina la ricchissima flora, un sistema idrogeologico che si perde nella notte dei tempi (non a caso, non lontano da Colfiorito furono rinvenuti i resti di un antico ippopotamo, antenato dell’ippopotamo del nostro tempo). Il sistema di altopiani (Plestini) rappresentava un punto importante di comunicazione tra Tirreno e Adriatico nella preistoria e fino all’epoca romana, come numerosi resti dimostrano. Si resta comunque tra le Marche e l’Umbria (Colfiorito fa parte della provincia di Perugia). La destinazione è a Colfiorito dove due sono gli appuntamenti clou: ogni anno è fissata ad agosto la tradizionale sagra della patata rossa giunta alla sua 42esima edizione; ma c’è anche un festival celtico molto partecipato. L’arrivo della staffetta, domenica 23, a 760 mt di altitudine, qui dove vivono poco meno di 400 abitanti censiti, è previsto dopo sei ore e mezzo di cammino.
partenza:ore8.30 da Pantaneto arrivo:ore15 circa aColfiorito. lunghezza percorso:15,5km. dislivello: 500 metri.
Domani, primo giugno, si terrà a Roma una nuova manifestazione di protesta dei terremotati per la situazione nella quale versano ormai da tre anni..
"Chi ha avuto la "pazienza" di seguire il sottoscritto, ben sà che già dai primi mesi, dopo il sisma, ho tentato di "dar voce ai terremotati" manifestando, scrivendo lettere, riportando notizie e immagini della situazione nella quale si trova il territorio devastato dal terribile terremoto del 2016 - si legge nella pagina social "La Voce dei Terremotati" da parte dell'organizzatore -. Qualcuno penserà che siamo (sono) noioso e forse ha ragione.. ma vedete, per uno che ha perso la propria casa, (Per non parlare di quelli che hanno perso molto di più: oltre 300 vittime) oggi è come il giorno dopo il sisma.. nulla è cambiato."
"Le istituzioni TUTTE hanno fallito e, perfino a quanti avrebbero la forza di reagire in proprio, con propri mezzi e risorse, non viene data questa possibilità - continua "La Voce dei Terremotati" - tutto è bloccato e impantanato in un meccanismo infernale che ha prodotto soltanto "lavoro" alla burocrazia e un immane sperpero di denaro pubblico, che sta sempre più sconvolgendo perfino le caratteristiche dei luoghi e le loro peculiarità. Vi chiedo umilmente un ultimo sforzo di fiducia e di sostegno, per ritrovare quello spirito di unità e di voglia di combattere per la ricostruzione del centro Italia distrutto dal terremoto. Spirito di unità che si era manifestato nei primi mesi del post sisma, e che poi man mano, si è sgretolato sempre più, vuoi per stanchezza, per sfiducia, per via dei tanti, troppi personaggi che più o meno degnamente, più o meno disinteressati, hanno creato confusione e divisione politica, campanilistica, di categoria."
"L'invito è quello di partecipare compatti e determinati alla manifestazione del PRIMO DI GIUGNO. Una manifestazione DI TERREMOTATI che chiedono LA RICOSTRUZIONE DEL CENTRO ITALIA. Siano essi semplici cittadini terremotati, come il sottoscritto, o comitati e associazioni varie, amministratori locali, albi professionali e associazioni di categoria, amici vicini ai terremotati.Io credo che l'interesse a far si che la situazione cambi e molto velocemente, sia davvero di tutti, DI TUTTI, perché un pezzo di paese che muore, è un pezzo di NOI italiani, un "pezzo del nostro corpo" che muore. Il PRIMO DI GIUGNO, UNIAMOCI e chi non può partecipare, metta un lenzuolo bianco con la scritta VOGLIONO LA RICOSTRUZIONE, sul suo balcone, lungo la strada, allo stadio: diventiamo finalmente un paese unito, un popolo unito, per difendere se stesso e un "pezzo del proprio corpo".
La manifestazione di domani fa seguito a quella andata in scena lo scorso 18 maggio.
Il nuovo primo cittadino di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, ha ufficializzato la squadra che lo affiancherà in questi cinque anni di amministrazione.
Insieme al neo eletto Sindaco, è stato nominato vice Patrizia Serfaustini. Alessia Rastelli sarà Assessore Comunale. Il Consiglio sarà invece così composto: Agostini Albani, Giancarlo Carioli, Filippo Sensi, Alice Liberti, Tonino Aureli e Mirco Loretoni. Spiganti ha deciso di non distribuire specifiche deleghe per rendere il lavoro più agevole.
Arrivano anche i primi dati da Visso, uno dei 38 comuni maceratesi interessati dal voto per eleggere il nuovo Sindaco e la nuova giunta comunale. Nel paese montano, la sfida tra Gian-Luigi Spiganti Maurizi (Insieme per Visso) e Sara Tomani (Tutti per Visso) ha visto un iniziale testa a testa tra i due. A spuntarla, alla chiusura dello spoglio, è stato Spiganti con il 51,97% contro il 48,03%.
In seguito ad un'ispezione svoltasi nell'aprile scorso, e fatta da direttivo nazionale dopo una segnalazione arrivata dalla Croce rossa regionale , è stata commissariata la Croce Rossa di Visso con il conseguente allontanamento del presidente Giovanni Casoni. Lo stesso è rimasto in carica anche in seguito all’indagine che sta coinvolgendo lui e il sindaco e senatore leghista Giuliano Pazzaglini, indagati entrambi a vario per reati contro la pubblica amministrazione in merito alle donazioni per il sisma.
La scelta del commissariamento è stata presa per "un palese conflitto di interessi in capo al presidente del comitato e una impossibile valutazione della consistenza associativa del comitato stesso", è scritto nel provvedimento del direttivo nazionale.
Provvedimento che sottolinea anche una «mancanza di evidenza di cassa che avrebbe dovuto essere presente". Una situazione che il direttivo nazionale definisce «grave» e per cui è stato ritenuto necessario il commissariamento.
Momento difficile quindi in casa Lega ed in casa Pazzaglini, considerando l'imminenza delle elezioni ed il fatto che Casoni sia un suo fedele collaboratore del Senatore del Carroccio.
A Casoni subentrerà da commissario Silvano Giori mentre Serena Amati e David Celi diventeranno vice commissari. Spetterà poi al presidente regionale indire nuove elezioni per la Croce rossa di Visso.
La UIL Marche esprime forte disappunto per l’imminente scadenza del 1 giugno, data per la quale è previsto l’avvio della restituzione dell'IRPEF sospesa a causa degli eventi sismici del 2016." A fronte di una ricostruzione praticamente al palo - scrivono in una nota - dal prossimo mese, infatti, i cittadini colpiti dovranno cominciare a restituire l’intero importo, seppure in 120 rate. Ma, soprattutto, con una fortissima iniquità di trattamento rispetto ai cittadini colpiti dai precedenti eventi sismici e/o calamitosi degli ultimi anni.
In occasione del sisma del 1997, ad esempio, che colpì sempre Marche ed Umbria arrecando ingenti danni nei comuni marchigiani, ai cittadini fu chiesto di restituire non l'intero ammontare delle imposte sospese, bensì il 45% delle stesse in 120 rate e, oltretutto, a partire da 10 anni dopo gli eventi tellurici, a ricostruzione praticamente completata. Non si capisce, dunque, perché questa disparità di trattamento per un evento identico – e tra l’altro di maggiore intensità e con danni al nostro territorio maggiori – e, soprattutto, con una ricostruzione di fatto ancora non uscita dalla fase emergenziale e di cui i cittadini non vedono gli effetti.
La UIL Marche chiede, pertanto, che le forze politiche tutte si facciano promotrici di un adeguato rinvio della restituzione delle imposte sospese e che, una volta per tutte, venga decisa una ragionevole decurtazione dell’importo, che tenga conto del fatto che cittadine come Visso, Matelica, Camerino, Caldarola, solo per citarne alcune, sono ancora nelle stesse condizioni in cui il tremendo sisma le ha lasciate ben 2 anni e mezzo fa".
Nell’ambito della settimana del patrimonio culturale 2019 di Italia Nostra, la sezione maceratese e il consiglio regionale Marche di Italia Nostra organizzano un sopralluogo a Visso, al suo centro storico e, sempre all’interno del suo territorio, al santuario di Macereto per il prossimo sabato, 11 maggio alle ore 11:00.
"Non veniamo a visitare i gioielli mai abbastanza conosciuti che fanno parte del patrimonio culturale di Visso e del suo circondario. Non veniamo a cercare errori o mancanze per condannarne ipotetici colpevoli. Non veniamo a proporre soluzioni alternative o progetti nuovi rispetto a quanto fatto o detto sinora, dopo quasi tre anni dalla prima scossa di terremoto di quel maledetto 24 agosto 2016 - spiegano gli organizzatori -. Con questa nostra testimonianza vorremmo provare invece a stimolare una nuova riflessione su quella che appare una ricostruzione faticosa ma necessaria per questi territori, la cui sopravvivenza rimane un interesse nazionale da portare avanti."
"Ricostruzione: questo è il termine che tutti noi utilizziamo per descrivere gli interventi di cui necessitano queste terre, un termine che, in certi casi, appare troppo generico e forse inappropriato. Quello della ricostruzione, infatti, è uno scenario che ben si associa agli interventi finalizzati ad una nuova edificazione, sicura, conforme agli standard contemporanei, ma che non riesce invece a tener dentro quelli da prevedere per il recupero dei borghi antichi, sulla cui presenza è fondata la bellezza del nostro paesaggio - proseguono i rappresentanti di Italia Nostra -. Nel recupero entrano in gioco aspetti che si sommano alle questioni strutturali, gli unici esclusivamente considerati con la ricostruzione: pensiamo alla conservazione dei valori che ogni monumento ha in esso, ma anche alle relazioni che esso instaura con il contesto in cui si colloca e alla sua funzione identitaria per le persone che lo vivono."
"Recupero e conservazione dell’esistente: questi gli aspetti imprescindibili che l’attività di ricostruzione post sisma sui nuclei storici dovrebbe contenere e di cui non si parla abbastanza. Ma che Visso, con il suo patrimonio in bilico, sembra richiamare a gran voce - osservano -. Perché proprio Visso. Il terremoto di magnitudo 6,5 del 24 ottobre 2016 ha avuto il suo epicentro nelle vicinanze di Castelsantangelo sul Nera, a pochi chilometri da Visso, ed è stato, negli ultimi decenni, il più violento insieme al terremoto dell'Irpinia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale de L'Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Insomma, questo del 2016 fu un evento catastrofico ma che poteva avere conseguenze ben più gravi di quelle che possiamo oggi osservare. Una delle ragioni principali va sicuramente ricondotta agli interventi realizzati a seguito della crisi sismica del 1997 e che proprio in queste zone ha salvato innumerevoli vite. A Visso potremo rilevare proprio questo effetto, con i solai che sono rimasti integri svolgendo la loro funzione di ritegno delle murature, crollate solo dopo l’uscita degli occupanti.
"Questo è un secondo aspetto di cui si parla ben poco e non se ne capiscono i motivi: la gestione della ricostruzione post sisma 1997 era figlia di un sistema avviato proprio a partire dal terremoto del Friuli del 1976 ed ha avuto esiti del tutto positivi sia dal punto di vista prettamente della gestione sia dal punto di vista delle tecniche messe a punto nei suoi interventi, ma è non stata presa minimamente in considerazione. Forse da li si potrebbe ripartire - concludono -. Il sopralluogo è aperto a tutti ma è necessario richiedere un’autorizzazione perchè il centro storico di Visso è ancora zona rossa. Per poter accedere, gli interessati potranno contattare la nostra sezione con una mail all’indirizzo macerata@italianostra.org".
Con il contributo di CariVerona e Nerogiardini è stato inaugurato questa mattina a Visso il nuovo centro commerciale alla presenza del sindaco Pazzaglini e del Presidente della Regione Marche, Ceriscioli. Tra i negozi ''storici'' che tornano ad iniziare gradualmente la propria attività vi è la De.Fa. di Giulio Fattori, azienda nata negli anni '60 per la commercializzazione e la vendita di elettrodomestici e mobilio.
Distrutti dal sisma dell'ottobre 2016, i due punti vendita sono rimasti chiusi fino ad oggi dove, pur in un locale di pochi metri quadri, ''inizia la speranza di ricominciare, di poter essere protagonisti, nel nostro piccolo, della rinascita di questo paese'', dice Giulio Fattori. ''Per noi è molto - continua -, se si pensa che per due anni siamo stati letteralmente messi a terra dal sisma. Ora anche se con pochi metri quadri cerchiamo di risollevarci piano piano. L'importante è che le istituzioni non ci abbandonino. Voglio ringraziare con l'occasione, la Fondazione Cariverona, il dottor Bracalente, patron di Nero Giardini, e l'assessore Sciapichetti che hanno creduto in questo territorio''.
Domenica 14, alle ore 9.30, saranno inaugurate a Visso le due strutture commerciali donate dalla NeroGiardini e da CariVerona. Un esempio concreto di solidarietà a beneficio del rilancio di uno dei paesi più colpiti dal sisma.
Le due strutture, speculari e ciascuna di 200 metri quadrati, sono state edificate all’ingresso dell’area ex Park Hotel, in uno dei siti reso magico dal panorama mozzafiato dei monti Sibillini.
Progettazione e direzione dei lavori sono stati seguiti dallo Studio Cappa, mentre a eseguire i lavori ha pensato l’impresa Ticani Srl. Un momento importante per la locale comunità che, grazie alla donazione della NeroGiardini e di CariVerona, concretizza il rilancio da un punto di vista commerciale.
Sono quindici le attività commerciali di Visso che, dopo oltre due anni di incertezze, trovano spazio all’interno delle due strutture.
Nell’edificio NeroGiardini sono ospitate le seguenti attività: Stefano Sabatini dell’Ortolano dei Sibillini; Andrea e Adelmo Bordoni della Gioielleria Neno; l’estetista Paola Carloni dell’Eremo delle Iris; le parrucchiere Claudia Franconi e Tania Grasselli; Patrizia Serfaustini di Merceria e Abbigliamento Eden; Mauro Montebovi e Federico Santocori del Bar F&F.
Nella struttura finanziata da CariVerona hanno trovano alloggio: Giuseppe Gatti ed Emilia Sebastiani di Arte Casa casalinghi; Giulio Fattori di De.Fa. arredamento; Fulvio Linari di Nando Sport; Giuseppe Capocci dell’Edicola-Emporio; la parrucchiera Nicoletta Zega; Giuseppe Pettacci di Alimentari Pettacci; il barbiere Alberto Carloni; Paolo e Marina Giannotti del Ristorante Pizzeria Wanted.