Mentre a Pievebovigliana, così come nelle altre realtà terremotate, si sta faticosamente tentando di capire se la ricostruzione si concretizzerà davvero e, grazie all’insipienza e alla litigiosità di “grandi ed anziani” che fanno finta di non capire che il domani non sarà il loro, ma delle nuove generazioni, queste ultime sempre più frequentemente danno segnali di positività e di speranza.
In quel di Bologna, nell'illustre facoltà di Ingegneria, un giovane di Pievebovigliana, Alex Grasselli, ha raggiunto, il 9 ottobre scorso, il prestigioso traguardo del conseguimento della Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio discutendo brillantemente una tesi, “Gestione Macerie da crollo e demolizione Post Sisma”, che fa riflettere.
E così, mentre si discute e si continua a polemizzare su problemi antichi e mai risolti, le giovani speranze di Pieve in laborioso silenzio si preparano al domani, affrontando con responsabilità e impegno i propri corsi di studi.
Tutta la comunità ci tiene ad augurare un radioso futuro ad Alex con l'augurio di "una fulgida carriera in un settore che da troppo tempo è stato trascurato e sempre mal gestito, l'ambiente!".
L’amministrazione di Valfornace annuncia l’avvio dei lavori in diversi punti sensibili del territorio comunale. Anzitutto sarà garantita l’implementazione della fibra, che entrerà in funzione entro il mese di ottobre nel capoluogo e diverse frazioni, primo paese del circondario a veder attivata la linea internet ultra veloce a servizio dei cittadini e delle imprese, uno strumento fondamentale a supporto anche dei turisti.
Inoltre sono in fase di completamento i lavori nel borgo storico di San Maroto, sulle strade Pievebovigliana - Villanova, Petrignano, oltre ad essere stati assegnati definitivamente i lavori per la viabilità alternativa a servizio della località di Fiano che inizieranno la prossima settimana.
Altra infrastruttura in cantiere, il primo stralcio dei lavori della messa in sicurezza dal rischio idrogeologico dei torrenti “La Valle” e “Fornace”, che contribuirà a sottrarre un'ampia area del territorio dai vincoli legati al Piano di Assetto Idrogeologico regionale.
Con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche a breve sarà inoltre istallata la “Casa dell’Acqua”, che renderà possibile prelevare acqua direttamente dall’acquedotto del Nera sia per i residenti che per i turisti.
"L’insieme delle opere appaiono come essenziali per la popolazione, oltre che per l’accoglienza turistica, garantendo attraverso lavori organici e sistematici una stabilità ed affidabilità volta a durare nel tempo. A differenza di talune opere fatte o autorizzate in passato, che proprio perché realizzate senza una programmazione attenta anche sul piano della manutenzione futura, ora rischiano di diventare un problema di gestione" sottolineano dall'Amministrazione Comunale.
Il chiaro riferimento è al ponte in legno crollato lungo il Cammino della Marca Francescana, nel tratto che unisce Polverina a San Maroto. Situazione sulla quale aveva polemizzato l'ex sindaco ed attuale capogruppo di minoranza Sandro Luciani (leggi qui)
"Fu costruito senza alcuna autorizzazione rilasciata dal Comune o dal Genio Civile (quindi, a norma di legge, abusivo), tra i Comuni di Fiastra e l’attuale Valfornace, senza prevedere una forma di manutenzione costante tale da garantirne la piena fruibilità in sicurezza nel tempo, dando la sensazione di dover per forza “arrivare primi” pregiudicando però la solidità dell’opera" precisa il sindaco Massimo Citracca.
"Tra l’altro, proprio i viandanti del percorso francescano hanno individuato con gli uffici del Comune un percorso alternativo, proprio per salvaguardare un’arteria suggestiva come il Cammino della Marca Francescana - aggiunge Citracca -. Smentendo le voci che vogliono questa amministrazione indifferente alla promozione del “turismo lento”, vorremmo “umilmente” ricordare come i “cinque sentieri” promossi dall’amministrazione durante l’estate 2020 all’insegna del COVID abbiano fatto registrare l’aumento significativo della presenza di visitatori, attratti dalla fruibilità dei percorsi e rimasti affascinati dalle bellezze paesaggistiche presenti".
"E, sempre sulla stessa linea, si vuol cogliere l’occasione per ricordare anche i futuri appuntamenti, promossi dal Comune e dalla Pro-Loco, di domenica 18 e sabato 25 ottobre prossimi, con le passeggiate con le e-bike e le escursioni nei Castagneti accessibili a tutte le fasce d’età, compresi anziani e bambini”o conclude il primo cittadino.
“Uno dei dati più sorprendenti di questa stagione estiva fortemente condizionata dalle conseguenze dell’epidemia da Covid-19 è rappresentato dal forte sviluppo del cosiddetto “turismo lento”, quello legato, cioè, all’escursionismo, al trekking, alle mountain bike” Così il Capogruppo di minoranza Sandro Luciani ha inquadrato la situazione di disagio del segmento turistico generata dall’emergenza coronavirus.
“I principali cammini della nostra penisola sono stati letteralmente invasi dagli appassionati dell’escursionismo – sottolinea Luciani - Non si tratta di poche centinaia di persone, ma di cifre molto più importanti e significative, tali da rivitalizzare l’economia dei territori attraversati dai sentieri: alberghi, ristoranti, b&b e campeggi hanno registrato, in molti casi, il tutto esaurito”.
“Negli anni passati, l’amministrazione comunale di Pievebovigliana guidata dal sottoscritto aveva compreso immediatamente l’importanza di questa forma di turismo, particolarmente preziosa per territori interni e montani, le cui risorse economiche sono estremamente limitate - spiega - Si era favorita la riapertura di molti sentieri, anche in accordo con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, era iniziata la progettazione e la realizzazione di una ciclovia lungo il lago di Polverina, è partito il Cammino francescano della Marca da Assisi ad Ascoli Piceno che transita nel territorio comunale di Pievebovigliana, si è dato un supporto fondamentale alla creazione del Cammino lauretano – continua Luciani - In altre parole, nell’attuale territorio del Comune di Valfornace, si sono create, in una fase per molti aspetti ancora pionieristica, quando alla maggior parte delle persone di Pievebovigliana appariva del tutto incomprensibile tale impegno, le condizioni per favorire lo sviluppo di questo turismo”.
Il Consigliere Luciani è poi passato all’attacco: “L’attuale amministrazione comune, invece, non solo ha abbandonato del tutto di questa prospettiva di sviluppo turistico, particolarmente funzionale al territorio di Valfornace, facendo perdere agli abitanti del capoluogo e delle frazioni importanti e fondamentali opportunità economiche e di ripresa sociale, ma sembra addirittura ostacolarla – incalza - Un atteggiamento così miope, in considerazione di quanto sta avvenendo a livello nazionale e internazionale e della forte vocazione di questo territorio, è del tutto incomprensibile”
“Qualche settimana fa un gruppo di escursionisti impegnato nel tratto del Cammino francescano della Marca tra Polverina e San Maroto ha dovuto interrompere e modificare il suo tragitto perché ha trovato interrotto il relativo sentiero. La totale assenza di manutenzione, infatti, ha fatto crollare il ponticello di legno indispensabile per superare il fiume e raggiungere la frazione di San Maroto. Gli escursionisti non solo si sono lamentati dell’incuria, ma hanno criticato anche la mancanza di informazioni sul sito istituzionale del Comune. Sarebbe bastato un semplice avviso per consentire agli escursionisti di programmare il loro percorso per tempo, evitando di tornare indietro – e conclude Luciani - È in questo modo che si intende attuare una politica per lo sviluppo turistico del territorio? È in questo modo che si cerca di rendere il territorio ospitale e dinamico? L’attuale amministrazione comunale di Valfornace anziché cercare di accogliere i turisti, fondamentali per il rilancio delle nostre zone, sembra volerli respingere: servono fatti concreti, capacità di programmazione e impegno. Silenzi e parole vuote lasciano ormai il tempo che trovano”.
È con profondo cordoglio che la comunità di Valfornace apprende la notizia della prematura scomparsa di Adriano Chiodi Cianfarani, già Ambasciatore italiano in Croazia, avvenuta ieri, sabato 3 ottobre, a Roma.
Fortemente legato al territorio, si è sempre distinto nel promuovere la comunità locale attraverso molteplici azioni filantropiche tra le quali, ultima in ordine cronologico, la donazione al locale “Museo R. Campelli” di Pievebovigliana (oggi inagibile a causa del sisma) della statua “Madonna con Bambino”, successivamente esposta presso il Palazzo Buonaccorsi a Macerata.
Anche durante i terribili giorni del terremoto, la famiglia Chiodi Cianfarani si è prodigata per sostenere la popolazione, manifestando pieno sostegno e vicinanza anche alle amministrazioni al fine di salvaguardare la comunità locale.
Da sempre infatti, ha cercato di spendere la sua figura e prestigio al fine contribuire a migliorare e promuovere Pievebovigliana prima e Valfornace poi, continuando la tradizione della famiglia Chiodi Cianfarani, che già negli anni ‘30 avevano “adottato” Pievebovigliana come paese di origine (lo zio, Valerio Chiodi Cianfarani, è stato un importante archeologo, che ha contribuito alla realizzazione del locale Museo archeologico cittadino).
Ai familiari, l’intera comunità di Valfornace si stringe in questo momento di estrema tristezza.
I funerali si sono svolti a Roma nella Chiesa di S. Agnese nella giornata di oggi, lunedì 5 ottobre. Nella mattinata di martedì 6 ottobre alle 11 ci sarà una cerimonia a Pievebovigliana di Valfornace dove Adriano Chiodi Cianfarani riposerà nella tomba di famiglia.
Circa 160 studenti animeranno la tappa di Puliamo il Mondo-speciale Appennino, la grande giornata di volontariato ambientale promossa da Legambiente Marche e Circolo e CEA Legambiente Il Pettirosso Tolentino in stretta collaborazione con i Comuni di Pieve Torina, Valfornace, Visso e Muccia e il patrocinio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L’appuntamento, in programma nella mattinata di giovedì 1° ottobre, unirà i comuni in un’iniziativa alla scoperta delle bellezze del territorio e per la sua valorizzazione, partendo proprio dal protagonismo dei più giovani e il rispetto per l’ambiente come elementi fondamentali per la ricostruzione post sisma.
Saranno, infatti, coinvolte le scuole primarie e secondarie di primo grado dei quattro comuni che si attiveranno per lanciare un grande messaggio di amore per il proprio territorio, contro l’abbandono dei rifiuti e per la loro corretta gestione.
Di seguito orario di appuntamento e luogo delle pulizie:
- Muccia, ritrovo ore 10:00 presso via piazzetta 15;
- Pievetorina, ritrovo ore 10:00 presso la Scuola Via Battistoni; pulizia prevista lungo la pista ciclopedonale;
- Valfornace, ore 10:30 ritrovo laghetto di Boccafornace;
- Visso, ore 10:30 ritrovo presso la scuola Via Goffredo Jaia.
Il Comune di Valfornace ha salutato l’apertura del nuovo anno scolastico con l’inaugurazione, in modo sobrio, della nuova ala della struttura dedicata alla Scuola per l’Infanzia.
Alla presenza del Sindaco, Massimo Citracca, del Comandante della locale Stazione del Carabinieri e del Parroco, Don Rafaiani, i piccoli alunni della scuola materna hanno tagliato il nastro della struttura allestita in brevissimo tempo e che può accogliere fino a 13 bambini, nel pieno rispetto della profilassi anti-covid e garantendo la sicurezza per gli ospiti e per le maestre.
Questa nuova struttura ha consentito di aumentare gli spazi all’interno della scuola primaria, elementare e media, consentendo all’intera struttura scolastica di mantenere elevati standard di sicurezza sanitaria, a beneficio di tutti i suoi fruitori.
L’emozione del primo giorno di scuola in ogni caso non è stata sminuita dalle precauzioni anticontagio ed ha regalato a genitori ed alunni un momento che certamente rimarrà nella memoria.
Ai piccoli alunni ed alle loro famiglie sono giunti gli auguri più calorosi da parte del Sindaco e dei rappresentanti delle istituzioni presenti.
Legambiente Marche e la Delegazione FAI di Macerata, nelle scorse settimane erano intervenute in tutela del bosco urbano di Valfornace, oggetto di interesse dell’amministrazione comunale per la realizzazione di un’area camper proprio a discapito del bosco. Con l’occasione Legambiente Marche e la Delegazione FAI di Macerata avevano fatto un appello all’amministrazione di individuare aree più idonee, raccogliendo con una petizione oltre 200 firme. Recentemente l’amministrazione di Valfornace ha dichiarato che verrà realizzata un'unica area camper nella municipalità di Fiordimonte, lasciando intaccato il bosco urbano.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – ha dichiarato Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche – e ringraziamo l’amministrazione comunale per aver ascoltato i cittadini. La bontà del progetto non si discute, l’intero entroterra ha bisogno di idee come quella dell’area camper per rivitalizzarsi, ma dobbiamo avere il coraggio di immaginare uno sviluppo dell’entroterra più sostenibile, rispettando e conservando le preziose risorse naturali che abbiamo a disposizione.”
Il bosco, oltre al valore naturalistico ha anche un valore simbolico di estrema importanza per il territorio. “Con il terremoto abbiamo perso molte cose – ha dichiarato Maria Paola Scialdone, capodelegazione del FAI di Macerata – il bosco urbano di Valfornace è simbolo di identità per gli abitanti del luogo. Oltre a ricostruire letteralmente le strutture venute a mancare a seguito del sisma, dobbiamo fare attenzione a tenere unite le comunità, valorizzandone l’identità e la territorialità. Il bosco urbano, per la sua storia è un simbolo imprescindibile della comunità”.
Sono stati avviati i lavori di adeguamento alle norme anti Covid-19 presso la Scuola per l'Infanzia di Valfornace in vista della riapertura dell'anno scolastico.
Le opere, consistenti nell’istallazione di nuovi container utili per accogliere fino a 13 bambini della scuola per l’infanzia, consentiranno a tutti gli studenti di mantenere il distanziamento sociale, favorendo la ripresa delle lezioni in piena sicurezza per i ragazzi ed il personale docente.
I lavori rientrano nel programma di adeguamento sanitario degli edifici scolastici così come previsti dal Decreto del Ministero dell’Istruzione ed avranno un costo pari a circa 65.000,00 euro.
Pertanto il 14 settembre, il giorno di riapertura delle scuole nelle Marche, Valfornace avrà predisposto tutti gli strumenti per poter garantire la ripresa delle lezioni in totale sicurezza sia per i ragazzi che per i docenti come anche per le famiglie degli alunni.
Il Consiglio Comunale di Valfornace, tenutosi lo scorso giovedì 30 luglio, ha approvato l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri per l’anno corrente. Un atto importante anche alla luce del pesante periodo di quarantena che ha avuto conseguenze sulla gestione finanziaria dell’ente.
Tra i provvedimenti che sono stati adottati, il principale riguarda l’approvazione delle tariffe della TARI per il 2020. In particolare, è stata deliberata l’estensione dell’esenzione prevista da una delibera ARERA dal 25% al 100% della quota variabile della tariffa rifiuti, per l’intero anno 2020, a favore delle attività economiche che durante l’emergenza COVID-19 sono state sottoposte a chiusura obbligata.
L’esenzione concessa viene finanziata con fondi del bilancio comunale senza, quindi, dover aumentare le tariffe a carico delle altre utenze, come prevede la legge, e senza dover recupere le somme nelle tre annualità successive.
"In tal modo vengono liberate risorse per le aziende nell’ottica di favorirle nella fase di “ripartenza”, senza introdurre ulteriori aggravi o ulteriori scadenze tributarie a carico della generalità degli utenti" sottolinea in una nota l'amministrazione comunale.
Nella mattinata di ieri i militari della Compagnia dei Carabinieri di Camerino hanno arrestato R.T. di 29 anni, residente a Roma ma domiciliato a Valfornace per morivi di lavoro in quanto pizzaiolo, colto in flagranza di reato per coltivazione ai fini di spaccio di marijuana.
A seguito di appostamenti in abiti civili, i militari hanno individuato un appezzamento di terreno vicino all'abitazione dell'arrestato, ove venivano appunto coltivate alcune piante di marijuana, opportunamente coperte da teli al fine di eludere a terzi la vista di quanto presente.
Il giovani piazzaiolo è stato sorpreso mentre curava ed annaffiava le sue piante di stupefacenti e pertanto si è predisposto l'arresto ed alla susseguente perquisizione che ha permesso il rinvenimento di 9 piante di marijuana, ciascuna cin inflorescenza e tutte di un altezza media di 2 metri per un peso complessivo di 2,5 kg.
Per l'arrestato è stato disposto l'obbligo di dimora presso la sua abitazione di Valfornace in attesa del giudizio direttissimo.
La Delegazione FAI di Macerata si schiera a fianco di Legambiente nella difesa del Bosco Urbano del Comune di Valfornace. Si tratta di una nota ed apprezzata area verde sita nelle adiacenze di via Mariana da Frontillo in Pievebovigliana, che il Comune vorrebbe trasformare in un’area parcheggio per camper e per l’eventuale posizionamento provvisorio di abitazioni mobili in un’ottica di valorizzazione turistica dell’area.
Seppur la Delegazione FAI Macerata sostenga da sempre il ritorno del turismo nell’entroterra maceratese, auspica che ciò avvenga nel pieno rispetto dell’importantissimo patrimonio naturale che la montagna rappresenta: "La realizzazione di una simile proposta renderebbe necessario il preliminare abbattimento del Bosco Urbano per la prevedibile realizzazione di opere edilizie ed impiantistiche necessarie ed indispensabili per un corretto e sicuro funzionamento della nuova area camper".
“Al riguardo - afferma Maria Paola Scialdone, capodelegazione del FAI Macerata – mi preme sottolineare che la suddetta area fu bonariamente ceduta al Comune di Pievebovigliana in occasione di un esproprio per la costruzione di abitazioni popolari, con l’espressa ed esplicita volontà di destinarla a piantagione di essenze arboree autoctone. Ooperazione che si concretizzò durante la Festa degli Alberi del 7 aprile 1993 a cura delle scolaresche locali”.
Come ricorda ancora Maria Paola Scialdone, il Comune di Pievebovigliana, onorando un vincolo contrattuale virtuale e virtuoso, dedicò successivamente l’area stessa alla memoria degli insigni concittadini don Giambattista Lucarini e don Giuseppe Aureli, missionari in sud America, dell’ordine di San Luigi Orione, tanto che il giorno 19 agosto 2005 lo stesso Comune pose un cippo a loro memoria con la scritta “Fare del bene sempre, fare del bene a tutti, del male mai a nessuno”.
“Siamo pienamente consapevoli – conclude la capodelegazione FAI Macerata – che purtroppo, il recente sisma ha distrutto molte cose, con grave impatto anche sulla sfera psicologica e sentimentale della popolazione sopravvissuta a tale calamità. È per tale ragione, quindi, che si chiede che almeno le memorie e le testimonianze naturalistiche, anche nel rispetto della recente enciclica “Laudato sii” siano rispettate, conservate e mantenute, in quanto valori che vanno ben oltre gli aspetti materiali, economici eventualmente sottesi e presi in considerazione nella iniziativa dell’Amministrazione”.
Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di oggi a Valfornace in località Colle San Benedetto.
A prendere fuoco alcuni ettari di sterpaglie, a ridosso di un'area boschiva.
I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per evitare che le fiamme si propagassero nel bosco, e hanno spento l'incendio.
Non si registrano feriti o intossicati. Ancora incerta l'origine del rogo.
Inizia domenica 2 agosto un ciclo di cinque passeggiate gratuite organizzate dal Comune di Valfornace in collaborazione con la Pro-Loco Pro-Pieve e con l’Associazione delle Guide del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Cinque eventi per scoprire il territorio, tutti programmati per il mese di agosto, attraverso i quali si scopriranno le meraviglie nascoste del comune ai piedi dei Monti Sibillini. Si parte la prima domenica di agosto con un percorso ad anello che toccherà il laghetto di Boccafornace ed alcune frazioni del territorio dell’ex Comune di Fiordimonte: Villanova, La Valle, Castello, Vico di sotto e Vico di Sopra, Petrignano e Marzoli per concludersi in Piazza Vittorio Veneto a Pievebovigliana, luogo di partenza della passeggiata. A metà strada è previsto l’incontro con Alvaro Caramanti, presidente del Consorzio Apistico provinciale di Macerata, che illustrerà il fantastico mondo delle api e le infinite proprietà del miele. Al termine della passeggiata sarà possibile fare una degustazione, facoltativa e a pagamento, di prodotti tipici presso l’Agriturismo “Il Poggio delle Armonie”.
Si replica il 9 agosto, con la scoperta della bellissima chiesa di San Giusto in San Maroto e delle bellissime frazioni del comune che appoggiano sul versante occidentale del monte Fiegni, al termine degustazione dei prodotti di fiume presso il Ristorante “Il Cardellino” a Roccamattea.
Il 14 agosto sarà la volta delle frazioni basse del territorio dell’ex Comune di Pievebovigliana, con un breve giro ad anello che si concluderà con la degustazione presso l’Agriturismo “Sapori di Campagna”. L’appuntamento successivo si terrà il 17 agosto e sarà l’occasione per scoprire il bellissimo castagneto di Monte San Savino, con degustazione presso l’Agriturismo “Roccamaia”, mentre l’ultimo appuntamento, previsto per il 29 agosto, terminerà presso il ristorante “Il Fagiano” di Fiordimonte, dopo aver toccato le frazioni più alte del Comune, Nemi e Taro.
Le escursioni saranno guidate da Michele Sensini, Guida del Parco e Accompagnatore di Media Montagna e, come detto, sono gratuite. Per le degustazioni invece è prevista una quota da versare direttamente al ristornate che le organizzerà. La prenotazione è sempre obbligatoria e va effettuata telefonicamente ai seguenti numeri: 338.1034996 oppure 388.8688049.
"Obbligati a rispondere per una corretta informazioni". Così hanno replicato i sindaci di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di Monte Cavallo Pietro Cecoli e di di Valfornace Massimo Citracca alle dichiarazioni rilasciate ieri dal primo cittadino di Fiastra, Sauro Scaficchia, componente del consiglio dell’Unione Montana ed ex presidente della Comunità Montana Marca di Camerino in merito alla questione sollevata relativa al non accoglimento della loro richiesta di adesione all'Unione Montana Marca di Camerino.
Ecco il testo integrale del comunicato congiunto reso noto dai tre sindaci:
"Dopo le improvvide repliche apparse sulla stampa, ci vediamo costretti nostro malgrado a ulteriori precisazioni alle inesattezze dichiarate per dare una corretta informazione suffragata da oggettivi richiami e non da slogan precostituiti e d’effetto che evidenziano arroganza tanto da utilizzare epiteti forti quali “Attacco cinico e sgarbato”!
Il Presidente Gentilucci con inusuale tempestività risponde rimettendo al mittente l’omissione di atti d’ufficio e sulla mancata risposta, anziché limitarsi ad una semplice smentita di circostanza ha ritenuto opportuno chiamare a rispondere i Sindaci che hanno aderito all’Unione Montana.
Non sarebbe stato più che sufficiente pubblicare la risposta che afferma di averci inviato e che a noi non è mai pervenuta?
Lo invitiamo a farlo quanto prima perché trattasi, come giustamente dice, di atti pubblici unitamente ai documenti con i quali ci venivano indicate le modalità di ingresso! Non le abbiamo mai ricevute! Continuare ad asserire che i sindaci che oggi scrivono avevano deciso di affossare l’Ente, non solo è stucchevole ma non risponde a verità.
Premesso allora che il diritto di entrare a far parte di un’unione montana è proprio dell’ente che lo richiede senza che possano aver rilievo comportamenti e personalismi degli amministratori, le ragioni a suo tempo considerate sono note a tutti perché furono ampiamente illustrate e si riferivano agli esagerati compensi che percepiva il Direttore Generale tanto che, per ridurre i costi del personale, ma pur di mantenere tale figura, si è proceduto ad un “esodo forzato” dei dipendenti in organico che avevano esperienza e specifiche competenze compromettendo, inevitabilmente, l’operatività che l’Ente Montano garantiva sul territorio.
L’appello di Gentilucci verso i Sindaci che hanno “salvato” l’Unione Montana a dare risposta alle “accuse” è stato accolto solo da due Comuni: Fiastra e Serravalle di Chienti.
Fatta eccezione per il Comune di Ussita che è commissariato, all’appello ne mancano due e importanti!
Al collega di Fiastra, che si stupisce per le nostre affermazioni, dobbiamo ricordare che se non fosse stata modificata la L.R. n. 35/2013 con la L.R. n. 28/2014 in extremis, l’Unione Montana non sarebbe mai nata perché su 13 Comuni solo sei erano disponibili alla sua costituzione!
Una prova provata della totale inoperatività dell’attuale Unione Montana e quindi del suo fallimento di Ente sovracomunale, l’ha data proprio il Comune di Fiastra.
Infatti, con un Atto di Consiglio del marzo 2019 ha affidato all’Unione Montana di San Severino Marche la gestione associata delle funzioni relative alle entrate tributarie e di riscossione coattiva delle stesse e, nel marzo di quest’anno, con Atto di Giunta ha aderito alla Centrale Unica di Committenza sempre dell’Unione Montana di San Severino Marche.
Qualcuno direbbe: strano ma vero! Pur essendo sostenitore dell’attuale Giunta dell’Unione Montana, e strenuo difensore dell’utilità della stessa per il territorio, per quale ragione si avvale per il proprio Comune di quella limitrofa?
Il Presidente Gentilucci, per nascondere i fatti e le verità, arriva addirittura a intravedere un’iniziativa “… per minare l’autonomia di una Istituzione quale l’Unione Montana che si basa sulla adesione volontaria…”. Nulla di ciò caro Presidente, tranquillo!
La questione è molto più semplice. Si chiede il rispetto delle regole e della democrazia in quanto parliamo di Enti Pubblici e non di società, o addirittura circoli, privati! Proprio ad un circolo privato sembra ispirata l’attuale gestione dell’Unione Montana, sempre per dare una corretta informazione si richiama l’attenzione sullo statuto vigente, All’art. 17 – Elezione del Presidente – il comma 1) recita: “Il Presidente dell’Unione montana è eletto dal Consiglio, a maggioranza assoluta dei soli componenti che rappresentano i Comuni che hanno aderito fin dall’origine alla sua costituzione”.
Al mondo ci sono solo due Organismi importanti che hanno questi limiti di democrazia:
1) l’ONU che con il diritto di veto di uno dei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, ha la facoltà di impedire una deliberazione da parte della maggioranza dei componenti l’Assemblea;
2) l’Unione Montana Marca di Camerino.
Il riferimento volutamente esagerato, sta a significare che chi dovesse aderire oggi all’Unione Montana o chi ha aderito dopo la sua costituzione come fece il Comune di Ussita, non può partecipare all’elezione del Presidente che è riservato esclusivamente ai 5 Comuni “fondatori”!
Strano senso della democrazia, ma ancora di più totale mancanza di sensibilità normativa, anche perché parliamo di un Ente Pubblico sovracomunale!
Giova ricordare che sull’elezione del Presidente lo statuto originario prevedeva la partecipazione di tutti i Comuni. Con la Delibera di Consiglio n. 2 del 30/04/2015 lo statuto, come sopra riportato, è stato modificato. Questi sono i fatti documentati e non “chiacchiere”! Tutto ciò è stato segnalato, come già detto con il precedente comunicato, alle Istituzioni competenti che devono vigilare, ma ad oggi ancora nulla è accaduto. Perdura una illegittimità che è “scritta” e abbiamo letto la dichiarazione virgolettata del Presidente “… non siamo ostativi verso nessuno”, per fortuna! Sulla inoperatività dell’Unione Montana nulla è stato eccepito, anche perché sarebbe stata veramente una missione impossibile dire il contrario anche alla luce di quanto sopra descritto per il Comune di Fiastra!
Da ultimo, abbiamo letto sul sito che il 26/06/2020 è stato convocato il Consiglio dell’Ente per il 23/07/2020 (Il conto consuntivo doveva essere approvato entro il 30/06/2020) e solo allora potremo conoscere lo stato economico dell’Ente e delle società a cui partecipa. Una convocazione oltre la data perentoria è legittima a condizione che venga effettuata entro il termine ultimo ma, di norma, deve essere individuata una data entro la prima decade di luglio. Chissà se questa ulteriore dilazione nasconda qualcosa!!!
Dopo oltre 16 mesi di attesa, la pazienza è finita! L’aver chiamato in causa da tempo le massime Istituzioni regionali, aveva la finalità di rimuovere le illegittimità che perdurano da anni.
Purtroppo ciò non si è verificato e ci vedremo costretti a segnalare questo inaccettabile comportamento nelle Sedi giudiziarie".
''Federcontribuenti e' a fianco dei sindaci di Castelsant'Angelo sul Nera, Valfornace e Montecavallo dimenticati dall'Unione Montana di Camerino. E' dal dicembre 2018 che queste tre amministrazioni hanno chiesto l'adesione all' Unione Montana, ad oggi nessuna risposta. Esprimiamo profondo dissenso, contro un provvedimento, perche' di questo ad oggi si tratta, preso in modo unilaterale dalle autorità dell'Unione Montana, senza nemmeno una comunicazione ufficiale ai sindaci del territorio''.
Lo dichiara, in una nota, Maria Teresa Nori, Segretario di Federcontribuenti Marche che chiede un intervento ''deciso'' del Presidente della Regione Ceriscioli e delle autorita' competenti.
I Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Valfornace, rispettivamente in data 5 dicembre 2018, 1 marzo 2018 e 14 marzo 2019 hanno chiesto di aderire all’Unione Montana di Camerino inviando le rispettive Delibere di Consiglio Comunale.
Sono trascorsi oltre 18 mesi e ancora non hanno ricevuto alcun riscontro né di mancato accoglimento, né di qualsiasi altra motivazione.
A nulla sono valsi i reiterati solleciti e una nota all’Assessore regionale del 9 settembre 2019 nonchè, da ultimo, una diffida del 27 marzo 2020 per le illegittimità della nomina del Presidente dell’ATS 18 e dello Statuto dell’Unione Montana seguita da un ulteriore sollecito alla diffida del 29 aprile 2020.
"Entrambe le diffide sono state inviate al Presidente Ceriscioli, all’Assessore Sciapichetti e per conoscenza al Prefetto di Macerata - sottolineano i sindaci Falcucci, Cecoli e Citracca in un comunicato congiunto -. Nel dettaglio, e con documentazione allegata, vengono descritte le ragioni e i fatti che si sono susseguiti nel tempo e le illegittimità verificatesi e ad oggi non ancora rimosse. Ebbene, strano ma vero, ad oggi ancora nessuna risposta!".
"Siamo certi che le massime Istituzioni regionali e chi ha letto per conoscenza - proseguono i primi cittadini -, stiano valutando come intervenire a questo censurabile, illegittimo e incomprensibile comportamento di un Ente Pubblico sovracomunale che avrebbe dovuto chiedere ai Comuni che non aderirono alla trasformazione da Comunità Montana a Unione Montana di entrare, se non altro per le ragioni post-sisma e per dimostrare una compattezza politica di un’area che di tutto ha bisogno, meno di essere oggetto di divisioni perché danneggiano un intero territorio".
"Si nascondono meschinamente le vere ragioni di questo insolito “non fare” non prendendo atto che ormai tutti conoscono le vere ragioni: quelle della democrazia rappresentativa che se non conviene si osteggia in tutti i modi! E’ altresì incontrovertibile e sotto gli occhi di tutti - aggiungono i sindaci -, la totale assenza di qualsiasi iniziativa dell’Unione Montana Marca di Camerino per il territorio. Le altre due Unioni Montane di San Severino e San Ginesio, hanno attivato e concretizzato importanti progetti e servizi dimostrando ampiamente un ruolo di Ente sovracomunale che supporta e integra i Comuni aderenti con significativi risultati".
"Si approfitta per ringraziare il Sindaco del Comune di Camerino che ha comunque coordinato egregiamente importanti incontri sulla ricostruzione post sisma, sulla sanità e sui servizi coinvolgendo tutti i Comuni del nostro comprensorio cercando di sopperire al disagio che arreca la mancata partecipazione di tutti. Qualcuno dimentica che si deve essere sempre al servizio delle Istituzioni e mai al contrario!" conclude la nota congiunta.
Si è tenuto martedì 19 maggio scorso il Consiglio Comunale per discutere un nutrito numero di provvedimenti che guardano con fiducia al futuro della cittadina che, come tante altre del cratere sismico, sta cercando di fronteggiare la doppia calamità della ricostruzione dal sisma unita alla pandemia in corso. Tra i provvedimenti approvati: l’adozione della variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore attualmente vigente nel territorio dell’ex Comune di Pievebovigliana, così come definita a seguito della Conferenza dei Servizi tenutasi il 3 marzo scorso. Approvato, inoltre, il piano di emergenza comunale della Protezione Civile. Lo comunica in una nota l'Ente.
"In attesa del nuovo Piano Regolatore generale per il nuovo territorio comunale di Valfornace, il cui iter è stato avviato, ma che verrà adottato solo tra qualche mese - si legge nella nota - è stato necessario provvedere, per i soli fabbricati danneggiati dai recenti eventi sismici, alla redazione di una variante di tipo normativo allo strumento urbanistico redatta ai sensi della legge regionale n. 25/2017 con termini ridotti della metà, necessaria e funzionale alla ricostruzione post-sisma 2016, allo scopo di semplificare la procedura della ricostruzione edilizia, evitando in alcune zone omogenee del territorio il ricorso a specifici piani attuativi e piani di recupero, il tutto sempre salvaguardando le caratteristiche tipiche dei fabbricati presenti nel territorio.
La cittadinanza avrà modo di prendere visione di questa variante ed avrà l’opportunità di presentare osservazioni prima dell’approvazione definitiva, così come previsto dalla normativa vigente.
Nell’ambito dei lavori pubblici, si è proceduto ad integrare il Piano Triennale delle opere pubbliche, che prevede tra l’altro la realizzazione della viabilità alternativa in località Fiano per un importo complessivo di 108.255,00 euro già finanziato dalla Protezione Civile, un intervento che doveva essere effettuato già all’indomani della crisi sismica iniziata nell’agosto 2016, così come nell’analogo lavoro fatto in località Nemi, ma che si è finalmente concretizzato solo oggi.
Altro atto importante approvato il Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile: anche in questo caso si è proceduto all’adozione di uno strumento necessario sintetizzando i precedenti piani vigenti nei territori degli ex comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte ed adeguandolo alle attuali disposizioni in materia di Protezione Civile.
Infine il Consiglio si è espresso favorevolmente in merito all’adozione del marchio di Denominazione Comunale di Origine e del relativo Regolamento per la tutela e la valorizzazione del “Miele Millefiori di Valfornace”.
Elaborato in collaborazione con il Consorzio Apistico Provinciale e sotto la supervizione dell’Associazione Nazionale “le Città del Miele”, il marchio De.C.O. è uno strumento che intende garantire i produttori locali e vuol porre le basi per il rilancio della produzione locale tipica e di qualità.Nonostante l’eccezionalità del periodo che si sta attraversando pertanto, l’intera comunità di Valfornace vuole rivolgere le energie per il futuro, con lo spirito del rilancio dell’intero territorio".
"A quattro anni dal terremoto, dopo aver visto passare tre inutili figure di commissari e aver assistito a irreversibili scempi di natura paesaggistica (unico capitale su cui sviluppare progetti e attività), anche il Comune di Valfornace, in piena sintonia con il generale agire burocratico del sistema, si è praticamente adagiato in un soporifero vivacchiare". Così il Capogruppo di minoranza Sandro Luciani commenta la gestione del Comune di Valfornace da parte della Giunta Citracca, attraverso una lettera aperta inviata alla nostra redazione.
"I costanti decessi dei numerosi anziani, a cui si aggiungono partenze di nuclei familiari giovani, hanno trasformato l’antico borgo, culla di tradizioni e cultura locale, in un relitto di comunità destinato ad implodere. Le nostre contrade interne, con estremo dolore, si spopolano giorno dopo giorno - scrive Luciani -, il silenzio cala sui resti di comunità che costantemente non trovano la forza di rinascere. Gli antichi progetti di collegamento tra comunità, lo sviluppo di iniziative nuove impostate su logiche moderne, legate alle tradizioni e ai saperi autentici, sono sempre più lasciate all’inerzia dell’oblio. La nostra comunità non fa eccezione e la popolazione attonita, prima dagli eventi sismici poi dalla pandemia covid 19, confinata nelle anguste soluzioni abitative, inizialmente definite “momentanee”, ora sempre più “definitive” anche in rapporto all’età degli occupanti, sta percependo che per la maggioranza di loro sarà “l’ultima residenza”. Sono molti coloro che non residenti, proprietari di seconde abitazioni nella maggior parte dei casi ereditate, stanno stancamente attendendo l’avverarsi delle favola della ricostruzione".
"In un primo momento ci si era infervorati nella speranza di vedere l’avvio di quel programma di ricostruzione, che man mano si è trasformato in una presa per i fondelli con il ripetere "non vi lasceremo soli". Ora che si è rimasti soli non resta che amareggiarsi e per qualche singolo ostinato proseguire nell’incalzare il sistema, ma con poca convinzione - osserva Luciani -. Nella piccola realtà di Valfornace siste un fabbricato di proprietà comunale costruito da oltre 70 anni, che per normativa vigente è sottoposto ad un vincolo storico che ne impedirebbe la demolizione e la sua ricostruzione, anche in altro luogo, seppur l’immobile non presenti particolari emergenze architettoniche da salvaguardare. Normativa che, applicata in maniera letterale, senza un minimo di ragionevolezza, porta inesorabilmente al più totale immobilismo procedurale. Ebbene, che si fa in Valfornace? Si inviano quesiti alle Istituzioni preposte e si attende fiduciosi; se poi le Istituzioni ritardano o non danno riscontro o peggio si limitano ad interpretare lessicalmente, la frittata è servita e l’amministrazione comunale che fa? Attende, trincerandosi dietro la scontata inutile frase 'siamo in attesa di risposta'. Tutto questo immobilismo a chi giova?"
"Alcuni iniziano a chiedersi: come mai i funzionari o peggio gli amministratori sono così poco attivi ed intraprendenti? Molte sarebbero le ipotesi di soluzione, ma è necessario che qualcuno le proponga. Invece tutto tace, gli uffici ed i rispettivi dirigenti si giustificano con la rilevante mole di lavoro fuori programmazione (quale?), senza mai assumersi responsabilità o proporre iniziative. Sono proprio le iniziative, che insieme alle idee di programma mancano a Valfornace, mentre la popolazione decresce. Forse una possibilità esiste ed è quella di proseguire con aggregazioni tra realtà comunali più grandi, perseguendo modelli di sviluppo nuovi e in grado di programmare l’indispensabile sovvertimento dell’attuale tendenza, che sta portando alla distruzione dei valori di civiltà che la storia ci ha tramandato" conclude il consigliere Luciani nella sua lettera.
Ripartito a pieno regime il cantiere sulla provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia . I lavori di messa in sicurezza della scarpata franata, con la realizzazione di una palificazione interrata con il cemento armato si erano fermati a causa della neve del mese scorso e successivamente avevano subito un ulteriore stop per la difficoltà di reperire i materiali a causa dell’intensificarsi dell’emergenza sanitaria causata dal corona virus. Da lunedì, gli operai che provengono da fuori regione, sono potuti tornati al cantiere.
Inoltre si lavora, in contemporanea, anche sul tratto consolidato nei mesi scorsi, sempre sulla provinciale “Pian Perduto”: in questo caso l’attività, portata avanti da un’azienda locale, è potuta riprendere prima. Le maestranze stanno provvedendo all’installazione di barriere, alla realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e al completamento della massicciata della strada.
Il cantiere è diretto dall’ANAS come Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del Ministero delle Infrastrutture de dei Trasporti e riguarda una strada ancora interrotta, in uno dei territori più colpiti dal sisma.
Sempre dalla zona del cratere arriva un’altra buona notizia con la conclusione dei lavori sulla strada provinciale 115 “Sant’Ilario”, che interessa i Comuni di Valfornace e Pieve Torina. La Provincia ha infatti terminato l’opera di asfaltatura, eseguita dalla ditta appaltatrice Porfiri Sandro di Corridonia.
Come annunciato nei giorni scorsi sono iniziati i lavori delle asfaltature nelle varie strade provinciali. Tra i nuovi cantieri è partito quello sulla strada provinciale 115 “Sant’Ilario”, che interessa i Comuni di Valfornace e Pieve Torina, un collegamento importante dell’entroterra colpito dal sisma.
I lavori di pavimentazione, eseguiti dalla ditta appaltatrice Porfiri Sandro di Corridonia, ammontano a 150 mila euro e sono finanziati con le risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e inseriti nella programmazione della Provincia di Macerata per l’annualità del 2020.
Come per tutti gli appalti, dal quadro economico del progetto esecutivo è previsto un importo dei lavori soggetto a ribasso (al netto degli oneri di sicurezza), che potrà essere utilizzato per effettuare ulteriori tratti di asfaltatura sulla stessa arteria.
“Nei prossimi giorni partiranno altri cantieri - afferma il Presidente Antonio Pettinari -; l’Amministrazione provinciale, infatti, ha dato disposizione a tutti i tecnici di consegnare i lavori appaltati”.