La Delegazione FAI di Macerata si schiera a fianco di Legambiente nella difesa del Bosco Urbano del Comune di Valfornace. Si tratta di una nota ed apprezzata area verde sita nelle adiacenze di via Mariana da Frontillo in Pievebovigliana, che il Comune vorrebbe trasformare in un’area parcheggio per camper e per l’eventuale posizionamento provvisorio di abitazioni mobili in un’ottica di valorizzazione turistica dell’area.
Seppur la Delegazione FAI Macerata sostenga da sempre il ritorno del turismo nell’entroterra maceratese, auspica che ciò avvenga nel pieno rispetto dell’importantissimo patrimonio naturale che la montagna rappresenta: "La realizzazione di una simile proposta renderebbe necessario il preliminare abbattimento del Bosco Urbano per la prevedibile realizzazione di opere edilizie ed impiantistiche necessarie ed indispensabili per un corretto e sicuro funzionamento della nuova area camper".
“Al riguardo - afferma Maria Paola Scialdone, capodelegazione del FAI Macerata – mi preme sottolineare che la suddetta area fu bonariamente ceduta al Comune di Pievebovigliana in occasione di un esproprio per la costruzione di abitazioni popolari, con l’espressa ed esplicita volontà di destinarla a piantagione di essenze arboree autoctone. Ooperazione che si concretizzò durante la Festa degli Alberi del 7 aprile 1993 a cura delle scolaresche locali”.
Come ricorda ancora Maria Paola Scialdone, il Comune di Pievebovigliana, onorando un vincolo contrattuale virtuale e virtuoso, dedicò successivamente l’area stessa alla memoria degli insigni concittadini don Giambattista Lucarini e don Giuseppe Aureli, missionari in sud America, dell’ordine di San Luigi Orione, tanto che il giorno 19 agosto 2005 lo stesso Comune pose un cippo a loro memoria con la scritta “Fare del bene sempre, fare del bene a tutti, del male mai a nessuno”.
“Siamo pienamente consapevoli – conclude la capodelegazione FAI Macerata – che purtroppo, il recente sisma ha distrutto molte cose, con grave impatto anche sulla sfera psicologica e sentimentale della popolazione sopravvissuta a tale calamità. È per tale ragione, quindi, che si chiede che almeno le memorie e le testimonianze naturalistiche, anche nel rispetto della recente enciclica “Laudato sii” siano rispettate, conservate e mantenute, in quanto valori che vanno ben oltre gli aspetti materiali, economici eventualmente sottesi e presi in considerazione nella iniziativa dell’Amministrazione”.
Un incendio è divampato nel primo pomeriggio di oggi a Valfornace in località Colle San Benedetto.
A prendere fuoco alcuni ettari di sterpaglie, a ridosso di un'area boschiva.
I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per evitare che le fiamme si propagassero nel bosco, e hanno spento l'incendio.
Non si registrano feriti o intossicati. Ancora incerta l'origine del rogo.
Inizia domenica 2 agosto un ciclo di cinque passeggiate gratuite organizzate dal Comune di Valfornace in collaborazione con la Pro-Loco Pro-Pieve e con l’Associazione delle Guide del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Cinque eventi per scoprire il territorio, tutti programmati per il mese di agosto, attraverso i quali si scopriranno le meraviglie nascoste del comune ai piedi dei Monti Sibillini. Si parte la prima domenica di agosto con un percorso ad anello che toccherà il laghetto di Boccafornace ed alcune frazioni del territorio dell’ex Comune di Fiordimonte: Villanova, La Valle, Castello, Vico di sotto e Vico di Sopra, Petrignano e Marzoli per concludersi in Piazza Vittorio Veneto a Pievebovigliana, luogo di partenza della passeggiata. A metà strada è previsto l’incontro con Alvaro Caramanti, presidente del Consorzio Apistico provinciale di Macerata, che illustrerà il fantastico mondo delle api e le infinite proprietà del miele. Al termine della passeggiata sarà possibile fare una degustazione, facoltativa e a pagamento, di prodotti tipici presso l’Agriturismo “Il Poggio delle Armonie”.
Si replica il 9 agosto, con la scoperta della bellissima chiesa di San Giusto in San Maroto e delle bellissime frazioni del comune che appoggiano sul versante occidentale del monte Fiegni, al termine degustazione dei prodotti di fiume presso il Ristorante “Il Cardellino” a Roccamattea.
Il 14 agosto sarà la volta delle frazioni basse del territorio dell’ex Comune di Pievebovigliana, con un breve giro ad anello che si concluderà con la degustazione presso l’Agriturismo “Sapori di Campagna”. L’appuntamento successivo si terrà il 17 agosto e sarà l’occasione per scoprire il bellissimo castagneto di Monte San Savino, con degustazione presso l’Agriturismo “Roccamaia”, mentre l’ultimo appuntamento, previsto per il 29 agosto, terminerà presso il ristorante “Il Fagiano” di Fiordimonte, dopo aver toccato le frazioni più alte del Comune, Nemi e Taro.
Le escursioni saranno guidate da Michele Sensini, Guida del Parco e Accompagnatore di Media Montagna e, come detto, sono gratuite. Per le degustazioni invece è prevista una quota da versare direttamente al ristornate che le organizzerà. La prenotazione è sempre obbligatoria e va effettuata telefonicamente ai seguenti numeri: 338.1034996 oppure 388.8688049.
"Obbligati a rispondere per una corretta informazioni". Così hanno replicato i sindaci di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, di Monte Cavallo Pietro Cecoli e di di Valfornace Massimo Citracca alle dichiarazioni rilasciate ieri dal primo cittadino di Fiastra, Sauro Scaficchia, componente del consiglio dell’Unione Montana ed ex presidente della Comunità Montana Marca di Camerino in merito alla questione sollevata relativa al non accoglimento della loro richiesta di adesione all'Unione Montana Marca di Camerino.
Ecco il testo integrale del comunicato congiunto reso noto dai tre sindaci:
"Dopo le improvvide repliche apparse sulla stampa, ci vediamo costretti nostro malgrado a ulteriori precisazioni alle inesattezze dichiarate per dare una corretta informazione suffragata da oggettivi richiami e non da slogan precostituiti e d’effetto che evidenziano arroganza tanto da utilizzare epiteti forti quali “Attacco cinico e sgarbato”!
Il Presidente Gentilucci con inusuale tempestività risponde rimettendo al mittente l’omissione di atti d’ufficio e sulla mancata risposta, anziché limitarsi ad una semplice smentita di circostanza ha ritenuto opportuno chiamare a rispondere i Sindaci che hanno aderito all’Unione Montana.
Non sarebbe stato più che sufficiente pubblicare la risposta che afferma di averci inviato e che a noi non è mai pervenuta?
Lo invitiamo a farlo quanto prima perché trattasi, come giustamente dice, di atti pubblici unitamente ai documenti con i quali ci venivano indicate le modalità di ingresso! Non le abbiamo mai ricevute! Continuare ad asserire che i sindaci che oggi scrivono avevano deciso di affossare l’Ente, non solo è stucchevole ma non risponde a verità.
Premesso allora che il diritto di entrare a far parte di un’unione montana è proprio dell’ente che lo richiede senza che possano aver rilievo comportamenti e personalismi degli amministratori, le ragioni a suo tempo considerate sono note a tutti perché furono ampiamente illustrate e si riferivano agli esagerati compensi che percepiva il Direttore Generale tanto che, per ridurre i costi del personale, ma pur di mantenere tale figura, si è proceduto ad un “esodo forzato” dei dipendenti in organico che avevano esperienza e specifiche competenze compromettendo, inevitabilmente, l’operatività che l’Ente Montano garantiva sul territorio.
L’appello di Gentilucci verso i Sindaci che hanno “salvato” l’Unione Montana a dare risposta alle “accuse” è stato accolto solo da due Comuni: Fiastra e Serravalle di Chienti.
Fatta eccezione per il Comune di Ussita che è commissariato, all’appello ne mancano due e importanti!
Al collega di Fiastra, che si stupisce per le nostre affermazioni, dobbiamo ricordare che se non fosse stata modificata la L.R. n. 35/2013 con la L.R. n. 28/2014 in extremis, l’Unione Montana non sarebbe mai nata perché su 13 Comuni solo sei erano disponibili alla sua costituzione!
Una prova provata della totale inoperatività dell’attuale Unione Montana e quindi del suo fallimento di Ente sovracomunale, l’ha data proprio il Comune di Fiastra.
Infatti, con un Atto di Consiglio del marzo 2019 ha affidato all’Unione Montana di San Severino Marche la gestione associata delle funzioni relative alle entrate tributarie e di riscossione coattiva delle stesse e, nel marzo di quest’anno, con Atto di Giunta ha aderito alla Centrale Unica di Committenza sempre dell’Unione Montana di San Severino Marche.
Qualcuno direbbe: strano ma vero! Pur essendo sostenitore dell’attuale Giunta dell’Unione Montana, e strenuo difensore dell’utilità della stessa per il territorio, per quale ragione si avvale per il proprio Comune di quella limitrofa?
Il Presidente Gentilucci, per nascondere i fatti e le verità, arriva addirittura a intravedere un’iniziativa “… per minare l’autonomia di una Istituzione quale l’Unione Montana che si basa sulla adesione volontaria…”. Nulla di ciò caro Presidente, tranquillo!
La questione è molto più semplice. Si chiede il rispetto delle regole e della democrazia in quanto parliamo di Enti Pubblici e non di società, o addirittura circoli, privati! Proprio ad un circolo privato sembra ispirata l’attuale gestione dell’Unione Montana, sempre per dare una corretta informazione si richiama l’attenzione sullo statuto vigente, All’art. 17 – Elezione del Presidente – il comma 1) recita: “Il Presidente dell’Unione montana è eletto dal Consiglio, a maggioranza assoluta dei soli componenti che rappresentano i Comuni che hanno aderito fin dall’origine alla sua costituzione”.
Al mondo ci sono solo due Organismi importanti che hanno questi limiti di democrazia:
1) l’ONU che con il diritto di veto di uno dei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, ha la facoltà di impedire una deliberazione da parte della maggioranza dei componenti l’Assemblea;
2) l’Unione Montana Marca di Camerino.
Il riferimento volutamente esagerato, sta a significare che chi dovesse aderire oggi all’Unione Montana o chi ha aderito dopo la sua costituzione come fece il Comune di Ussita, non può partecipare all’elezione del Presidente che è riservato esclusivamente ai 5 Comuni “fondatori”!
Strano senso della democrazia, ma ancora di più totale mancanza di sensibilità normativa, anche perché parliamo di un Ente Pubblico sovracomunale!
Giova ricordare che sull’elezione del Presidente lo statuto originario prevedeva la partecipazione di tutti i Comuni. Con la Delibera di Consiglio n. 2 del 30/04/2015 lo statuto, come sopra riportato, è stato modificato. Questi sono i fatti documentati e non “chiacchiere”! Tutto ciò è stato segnalato, come già detto con il precedente comunicato, alle Istituzioni competenti che devono vigilare, ma ad oggi ancora nulla è accaduto. Perdura una illegittimità che è “scritta” e abbiamo letto la dichiarazione virgolettata del Presidente “… non siamo ostativi verso nessuno”, per fortuna! Sulla inoperatività dell’Unione Montana nulla è stato eccepito, anche perché sarebbe stata veramente una missione impossibile dire il contrario anche alla luce di quanto sopra descritto per il Comune di Fiastra!
Da ultimo, abbiamo letto sul sito che il 26/06/2020 è stato convocato il Consiglio dell’Ente per il 23/07/2020 (Il conto consuntivo doveva essere approvato entro il 30/06/2020) e solo allora potremo conoscere lo stato economico dell’Ente e delle società a cui partecipa. Una convocazione oltre la data perentoria è legittima a condizione che venga effettuata entro il termine ultimo ma, di norma, deve essere individuata una data entro la prima decade di luglio. Chissà se questa ulteriore dilazione nasconda qualcosa!!!
Dopo oltre 16 mesi di attesa, la pazienza è finita! L’aver chiamato in causa da tempo le massime Istituzioni regionali, aveva la finalità di rimuovere le illegittimità che perdurano da anni.
Purtroppo ciò non si è verificato e ci vedremo costretti a segnalare questo inaccettabile comportamento nelle Sedi giudiziarie".
''Federcontribuenti e' a fianco dei sindaci di Castelsant'Angelo sul Nera, Valfornace e Montecavallo dimenticati dall'Unione Montana di Camerino. E' dal dicembre 2018 che queste tre amministrazioni hanno chiesto l'adesione all' Unione Montana, ad oggi nessuna risposta. Esprimiamo profondo dissenso, contro un provvedimento, perche' di questo ad oggi si tratta, preso in modo unilaterale dalle autorità dell'Unione Montana, senza nemmeno una comunicazione ufficiale ai sindaci del territorio''.
Lo dichiara, in una nota, Maria Teresa Nori, Segretario di Federcontribuenti Marche che chiede un intervento ''deciso'' del Presidente della Regione Ceriscioli e delle autorita' competenti.
I Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Valfornace, rispettivamente in data 5 dicembre 2018, 1 marzo 2018 e 14 marzo 2019 hanno chiesto di aderire all’Unione Montana di Camerino inviando le rispettive Delibere di Consiglio Comunale.
Sono trascorsi oltre 18 mesi e ancora non hanno ricevuto alcun riscontro né di mancato accoglimento, né di qualsiasi altra motivazione.
A nulla sono valsi i reiterati solleciti e una nota all’Assessore regionale del 9 settembre 2019 nonchè, da ultimo, una diffida del 27 marzo 2020 per le illegittimità della nomina del Presidente dell’ATS 18 e dello Statuto dell’Unione Montana seguita da un ulteriore sollecito alla diffida del 29 aprile 2020.
"Entrambe le diffide sono state inviate al Presidente Ceriscioli, all’Assessore Sciapichetti e per conoscenza al Prefetto di Macerata - sottolineano i sindaci Falcucci, Cecoli e Citracca in un comunicato congiunto -. Nel dettaglio, e con documentazione allegata, vengono descritte le ragioni e i fatti che si sono susseguiti nel tempo e le illegittimità verificatesi e ad oggi non ancora rimosse. Ebbene, strano ma vero, ad oggi ancora nessuna risposta!".
"Siamo certi che le massime Istituzioni regionali e chi ha letto per conoscenza - proseguono i primi cittadini -, stiano valutando come intervenire a questo censurabile, illegittimo e incomprensibile comportamento di un Ente Pubblico sovracomunale che avrebbe dovuto chiedere ai Comuni che non aderirono alla trasformazione da Comunità Montana a Unione Montana di entrare, se non altro per le ragioni post-sisma e per dimostrare una compattezza politica di un’area che di tutto ha bisogno, meno di essere oggetto di divisioni perché danneggiano un intero territorio".
"Si nascondono meschinamente le vere ragioni di questo insolito “non fare” non prendendo atto che ormai tutti conoscono le vere ragioni: quelle della democrazia rappresentativa che se non conviene si osteggia in tutti i modi! E’ altresì incontrovertibile e sotto gli occhi di tutti - aggiungono i sindaci -, la totale assenza di qualsiasi iniziativa dell’Unione Montana Marca di Camerino per il territorio. Le altre due Unioni Montane di San Severino e San Ginesio, hanno attivato e concretizzato importanti progetti e servizi dimostrando ampiamente un ruolo di Ente sovracomunale che supporta e integra i Comuni aderenti con significativi risultati".
"Si approfitta per ringraziare il Sindaco del Comune di Camerino che ha comunque coordinato egregiamente importanti incontri sulla ricostruzione post sisma, sulla sanità e sui servizi coinvolgendo tutti i Comuni del nostro comprensorio cercando di sopperire al disagio che arreca la mancata partecipazione di tutti. Qualcuno dimentica che si deve essere sempre al servizio delle Istituzioni e mai al contrario!" conclude la nota congiunta.
Si è tenuto martedì 19 maggio scorso il Consiglio Comunale per discutere un nutrito numero di provvedimenti che guardano con fiducia al futuro della cittadina che, come tante altre del cratere sismico, sta cercando di fronteggiare la doppia calamità della ricostruzione dal sisma unita alla pandemia in corso. Tra i provvedimenti approvati: l’adozione della variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore attualmente vigente nel territorio dell’ex Comune di Pievebovigliana, così come definita a seguito della Conferenza dei Servizi tenutasi il 3 marzo scorso. Approvato, inoltre, il piano di emergenza comunale della Protezione Civile. Lo comunica in una nota l'Ente.
"In attesa del nuovo Piano Regolatore generale per il nuovo territorio comunale di Valfornace, il cui iter è stato avviato, ma che verrà adottato solo tra qualche mese - si legge nella nota - è stato necessario provvedere, per i soli fabbricati danneggiati dai recenti eventi sismici, alla redazione di una variante di tipo normativo allo strumento urbanistico redatta ai sensi della legge regionale n. 25/2017 con termini ridotti della metà, necessaria e funzionale alla ricostruzione post-sisma 2016, allo scopo di semplificare la procedura della ricostruzione edilizia, evitando in alcune zone omogenee del territorio il ricorso a specifici piani attuativi e piani di recupero, il tutto sempre salvaguardando le caratteristiche tipiche dei fabbricati presenti nel territorio.
La cittadinanza avrà modo di prendere visione di questa variante ed avrà l’opportunità di presentare osservazioni prima dell’approvazione definitiva, così come previsto dalla normativa vigente.
Nell’ambito dei lavori pubblici, si è proceduto ad integrare il Piano Triennale delle opere pubbliche, che prevede tra l’altro la realizzazione della viabilità alternativa in località Fiano per un importo complessivo di 108.255,00 euro già finanziato dalla Protezione Civile, un intervento che doveva essere effettuato già all’indomani della crisi sismica iniziata nell’agosto 2016, così come nell’analogo lavoro fatto in località Nemi, ma che si è finalmente concretizzato solo oggi.
Altro atto importante approvato il Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile: anche in questo caso si è proceduto all’adozione di uno strumento necessario sintetizzando i precedenti piani vigenti nei territori degli ex comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte ed adeguandolo alle attuali disposizioni in materia di Protezione Civile.
Infine il Consiglio si è espresso favorevolmente in merito all’adozione del marchio di Denominazione Comunale di Origine e del relativo Regolamento per la tutela e la valorizzazione del “Miele Millefiori di Valfornace”.
Elaborato in collaborazione con il Consorzio Apistico Provinciale e sotto la supervizione dell’Associazione Nazionale “le Città del Miele”, il marchio De.C.O. è uno strumento che intende garantire i produttori locali e vuol porre le basi per il rilancio della produzione locale tipica e di qualità.Nonostante l’eccezionalità del periodo che si sta attraversando pertanto, l’intera comunità di Valfornace vuole rivolgere le energie per il futuro, con lo spirito del rilancio dell’intero territorio".
"A quattro anni dal terremoto, dopo aver visto passare tre inutili figure di commissari e aver assistito a irreversibili scempi di natura paesaggistica (unico capitale su cui sviluppare progetti e attività), anche il Comune di Valfornace, in piena sintonia con il generale agire burocratico del sistema, si è praticamente adagiato in un soporifero vivacchiare". Così il Capogruppo di minoranza Sandro Luciani commenta la gestione del Comune di Valfornace da parte della Giunta Citracca, attraverso una lettera aperta inviata alla nostra redazione.
"I costanti decessi dei numerosi anziani, a cui si aggiungono partenze di nuclei familiari giovani, hanno trasformato l’antico borgo, culla di tradizioni e cultura locale, in un relitto di comunità destinato ad implodere. Le nostre contrade interne, con estremo dolore, si spopolano giorno dopo giorno - scrive Luciani -, il silenzio cala sui resti di comunità che costantemente non trovano la forza di rinascere. Gli antichi progetti di collegamento tra comunità, lo sviluppo di iniziative nuove impostate su logiche moderne, legate alle tradizioni e ai saperi autentici, sono sempre più lasciate all’inerzia dell’oblio. La nostra comunità non fa eccezione e la popolazione attonita, prima dagli eventi sismici poi dalla pandemia covid 19, confinata nelle anguste soluzioni abitative, inizialmente definite “momentanee”, ora sempre più “definitive” anche in rapporto all’età degli occupanti, sta percependo che per la maggioranza di loro sarà “l’ultima residenza”. Sono molti coloro che non residenti, proprietari di seconde abitazioni nella maggior parte dei casi ereditate, stanno stancamente attendendo l’avverarsi delle favola della ricostruzione".
"In un primo momento ci si era infervorati nella speranza di vedere l’avvio di quel programma di ricostruzione, che man mano si è trasformato in una presa per i fondelli con il ripetere "non vi lasceremo soli". Ora che si è rimasti soli non resta che amareggiarsi e per qualche singolo ostinato proseguire nell’incalzare il sistema, ma con poca convinzione - osserva Luciani -. Nella piccola realtà di Valfornace siste un fabbricato di proprietà comunale costruito da oltre 70 anni, che per normativa vigente è sottoposto ad un vincolo storico che ne impedirebbe la demolizione e la sua ricostruzione, anche in altro luogo, seppur l’immobile non presenti particolari emergenze architettoniche da salvaguardare. Normativa che, applicata in maniera letterale, senza un minimo di ragionevolezza, porta inesorabilmente al più totale immobilismo procedurale. Ebbene, che si fa in Valfornace? Si inviano quesiti alle Istituzioni preposte e si attende fiduciosi; se poi le Istituzioni ritardano o non danno riscontro o peggio si limitano ad interpretare lessicalmente, la frittata è servita e l’amministrazione comunale che fa? Attende, trincerandosi dietro la scontata inutile frase 'siamo in attesa di risposta'. Tutto questo immobilismo a chi giova?"
"Alcuni iniziano a chiedersi: come mai i funzionari o peggio gli amministratori sono così poco attivi ed intraprendenti? Molte sarebbero le ipotesi di soluzione, ma è necessario che qualcuno le proponga. Invece tutto tace, gli uffici ed i rispettivi dirigenti si giustificano con la rilevante mole di lavoro fuori programmazione (quale?), senza mai assumersi responsabilità o proporre iniziative. Sono proprio le iniziative, che insieme alle idee di programma mancano a Valfornace, mentre la popolazione decresce. Forse una possibilità esiste ed è quella di proseguire con aggregazioni tra realtà comunali più grandi, perseguendo modelli di sviluppo nuovi e in grado di programmare l’indispensabile sovvertimento dell’attuale tendenza, che sta portando alla distruzione dei valori di civiltà che la storia ci ha tramandato" conclude il consigliere Luciani nella sua lettera.
Ripartito a pieno regime il cantiere sulla provinciale 136 “Pian Perduto” tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia . I lavori di messa in sicurezza della scarpata franata, con la realizzazione di una palificazione interrata con il cemento armato si erano fermati a causa della neve del mese scorso e successivamente avevano subito un ulteriore stop per la difficoltà di reperire i materiali a causa dell’intensificarsi dell’emergenza sanitaria causata dal corona virus. Da lunedì, gli operai che provengono da fuori regione, sono potuti tornati al cantiere.
Inoltre si lavora, in contemporanea, anche sul tratto consolidato nei mesi scorsi, sempre sulla provinciale “Pian Perduto”: in questo caso l’attività, portata avanti da un’azienda locale, è potuta riprendere prima. Le maestranze stanno provvedendo all’installazione di barriere, alla realizzazione della zanella (utilizzata per far defluire le acque) e al completamento della massicciata della strada.
Il cantiere è diretto dall’ANAS come Soggetto Attuatore di Protezione Civile e del Ministero delle Infrastrutture de dei Trasporti e riguarda una strada ancora interrotta, in uno dei territori più colpiti dal sisma.
Sempre dalla zona del cratere arriva un’altra buona notizia con la conclusione dei lavori sulla strada provinciale 115 “Sant’Ilario”, che interessa i Comuni di Valfornace e Pieve Torina. La Provincia ha infatti terminato l’opera di asfaltatura, eseguita dalla ditta appaltatrice Porfiri Sandro di Corridonia.
Come annunciato nei giorni scorsi sono iniziati i lavori delle asfaltature nelle varie strade provinciali. Tra i nuovi cantieri è partito quello sulla strada provinciale 115 “Sant’Ilario”, che interessa i Comuni di Valfornace e Pieve Torina, un collegamento importante dell’entroterra colpito dal sisma.
I lavori di pavimentazione, eseguiti dalla ditta appaltatrice Porfiri Sandro di Corridonia, ammontano a 150 mila euro e sono finanziati con le risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e inseriti nella programmazione della Provincia di Macerata per l’annualità del 2020.
Come per tutti gli appalti, dal quadro economico del progetto esecutivo è previsto un importo dei lavori soggetto a ribasso (al netto degli oneri di sicurezza), che potrà essere utilizzato per effettuare ulteriori tratti di asfaltatura sulla stessa arteria.
“Nei prossimi giorni partiranno altri cantieri - afferma il Presidente Antonio Pettinari -; l’Amministrazione provinciale, infatti, ha dato disposizione a tutti i tecnici di consegnare i lavori appaltati”.
Dopo l'aspettata riduzione delle limitazioni dovute alla quarantena, sono molte le realtà che iniziano a scaldare i motori per ripartire alla grande
E' il caso del grande Cinema delle Marche, che riapre le porte alle riprese sul proprio territorio non appena finiranno i blocchi per il Covid19.
Si inizia con la società di produzion Guasco di Ancona, che in collaborazione con il Circolo della Confusione di Cagliari, associata alla CNA Cinema e Audiovisivo Marche
La società organizza un Casting on-line per il nuovo film che si chiama "Come niente", una regia di Davide Como con protagonista Franco Oppini.
Le riprese prenderanno il via presumibilmente tra giugno e luglio 2020 nella zona di Valfornace (MC).
Il casting è rivolto esclusivamente ai residenti nella Regione Marche e la produzione cerca per due ruoli principali: bambina 8-12 anni; ragazza 18-20 anni (età scenica 16-18)
Le persone interessate dovranno inviare una mail con i propri dati personali, l’indicazione di eventuali esperienze di recitazione e un selftape di autopresentazione (è sufficiente un video realizzato con cellulare, durata massima 1 minuto), entro venerdì 8 maggio 2020 all’indirizzo mail info@guascosrl.it. Il video dei minorenni dovrà essere inviato tramite la mail di un genitore unitamente ai dati personali del minore e del genitore stesso. Il materiale pervenuto avrà un uso esclusivamente interno per valutare i successivi call back. Seguiranno, a breve, altri casting per ruoli primari e secondari.
(foto:CNA)
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha informato nuovamente sulla situazione Covid-19 a Tolentino. Nel nuovo aggiornamento proveniente dalla Prefettura, sono risultati 12 i positivi nel territorio comunale, mentre le persone in quarantena sono 26. In confronto al giorno precedente salgono di una unità i positivi mentre resta uguale il numero delle persone che sono in quarantena.
Il primo caso di positività si registra anche nel comune di Valfornace, come da comunicazione ufficiale del sindaco Massimo Citracca che ha evidenziato inoltre come vi sia una persona in isolamento domiciliare.
"Tutto ciò non deve far cadere nello sconforto, ma al contrario deve spronarci a rispettare le prescrizioni ed adottare le precauzioni previste - ha sottolineato Citracca -. Non uscire di casa, mantenere le distanze, evitare di spostarsi se non per lavoro e motivi di salute ed evitare categoricamente gli assembramenti, sono le regole indispensabili ed imprescindibili per evitare il diffondersi del contagio. Sin dall’inizio dello stato di emergenza abbiamo diffuso i contatti telefonici degli esercenti locali fornitori di beni essenziali a domicilio: vi invitiamo a contattarli al fine di evitare di uscire di casa. E’ una situazione difficile, ma insieme, come sempre è accaduto, riusciremo ad uscirne indenni".
Si svolgeranno da mercoledì 26 a venerdì 28 febbraio prossimi a Valfornace le indagini propedeutiche necessarie alla realizzazione del Centro Polifunzionale, un’opera donata dalla Croce Rossa e che potrebbe essere completata entro l’anno. Lo rende noto l’amministrazione comunale.
Le operazioni, che consistono nello scavo di tre trincee stratigrafiche finalizzate a verificare l’eventuale presenza di reperti archeologici nell’area individuata in via Don Orione, verranno eseguite dalla Cooperativa Archeolab di Macerata, dando così seguito al parere espresso dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici in sede di Conferenza dei Servizi del dicembre scorso, con la quale è stato dato il via libera, con questa prescrizione, alla realizzazione dell’opera.
Grande soddisfazione da parte del Sindaco, Massimo Citracca, oltre che dai responsabili della CRI che seguono l’intero iter, per l’avvio dei lavori alla realizzazione di una struttura ritenuta strategica per la cittadina tra le più colpite dal sisma e che rappresenterà un punto di riferimento sociale e sanitario per l’intero territorio.
Si è svolta nella mattinata di sabato 8 febbraio l’inaugurazione del nuovo Parco giochi e ricreativo realizzato nell’area SAE “Vittorio Veneto A” grazie alla generosa donazione di quasi 43.000,00 euro elargita con una raccolta fondi promossa dal Comune di Rosolina, in provincia di Rovigo.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaci di Valfornace, Massimo Citracca e di Rosolina, Franco Vitale, oltre ad una rappresentanza della comunità e delle associazioni della cittadina veneta ed ai numerosi bambini di Valfornace, felici di poter fruire della nuova struttura.
Toccanti le parole dei primi cittadini, che hanno evidenziato il legame nato tra le due comunità, consolidato dal traumatico evento del terremoto del 2016: l’appuntamento è stato l’occasione da parte del Sindaco di Valfornace di rimarcare la convinzione di tornare alla normalità per una popolazione che desidera guardare al futuro con un rinnovato spirito di crescita.
Nella stessa giornata di sabato inoltre, i volontari dell’Associazione AMMA Italia hanno avviato la campagna “Alberi per il Pianeta”, con la piantumazione di alberi ed arbusti autoctoni e melliferi per abbellire il Parco, oltre che ad essere una azione concreta all’interno della “Campagna per un miliardo di Alberi”, promossa dall’Onu come contrasto ai cambiamenti climatici.
L’amministrazione pertanto ha rinnovato un sentito ringraziamento al Comune ed alla cittadinanza di Rosolina, nonchè ai volontari di AMMA Italia, ai tecnici ERAP ed all’azienda che ha realizzato l’opera.
Si è svolta martedì 31 dicembre 2019, presso i locali della sede comunale provvisoria, una breve ma significativa cerimonia di saluto e ringraziamento al dottor Fabio Perelli, medico di base in quiescenza anticipata dopo ben quarantuno anni di servizio nel territorio.
Il Sindaco Massimo Citracca, insieme agli assessori comunali Simone Marchetti e Alba Paoletti hanno consegnato al dottor Perelli una targa di riconoscenza e stima per i lunghi anni di attività svolta nel territorio, un piccolo segno di un’intera comunità che lui ha saputo curare e ascoltare con saggezza e pazienza.
La targa porta impressa la seguente dicitura: “Al dottor Fabio Perelli, con infinita riconoscenza da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’intera cittadinanza per la professionalità, l’impegno e la disponibilità dimostrati nei confronti della nostra comunità in oltre 40 anni di servizio”.
Con il primo giorno del 2020 il dottor Perelli, professionista benvoluto e stimato da tutti, dunque appenderà il camice bianco al chiodo e andrà in pensione.
Il medico di base è la persona che forse più di ogni altra entra nelle case e conosce la storia delle varie famiglie. Una ricchezza culturale profonda che si addentra nelle radici di una comunità.
“Con il pensionamento del dottor Perelli il Comune di Valfornace, purtroppo, perde un’importante persona di riferimento a servizio della collettività, che ha sempre assistito con competenza e dedizione tutti i suoi pazienti e che a seguito dei recenti eventi sismici tanto si è prodigato in un periodo certo non facile per l’intero territorio” , afferma il primo cittadino di Valfornace, Massimo Citracca.
A sostituire il medico arriverà il dottor Guido Marcucci, già in servizio in altri comuni del circondario.
Il 31 dicembre andrà in pensione il dottor Fabio Perelli, medico di base presso il comune di Valfornace. L'Area Vasta 3, al fine di assicurare l'assistenza medica di base ai residenti, in attesa della rilevazione delle carenze prevista per il 1 marzo 2020, comunica alla popolazione che dal 3 gennaio 2020 l'attività sanitaria verrà garantita dal dottor Guido Marcucci il quale osserverà inizialmente i seguenti orari di ambulatorio: martedì dalle ore 15,00 alle ore 17,30 e venerdì dalle ore 12,15 alle ore 13,30 presso il modulo sanitario sito all'interno del campo sportivo.
"Si ringrazia l'Amministrazione Comunale per il supporto e la collaborazione fornita all'ASUR rappresentando le necessità del territorio e sollecitando la risoluzione delle problematiche che di volta in volta si sono presentate" ha commentato il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.
Martedì 24 dicembre il Comune di Valfornace ha approvato il bilancio di previsione 2020-2022. È la prima volta che l’Ente riesce ad approvare lo strumento finanziario previsionale prima del 31 dicembre.
Il Sindaco Massimo Citracca commenta con soddisfazione il risultato in quanto l’approvazione del bilancio rende possibile avviare sin dal 1° gennaio l’attività amministrativa dell’ente, senza ricorrere all’esercizio provvisorio. Sarà possibile procedere sin da subito alla realizzazione delle opere programmate. In particolare, il programma triennale dei lavori pubblici prevede la costruzione di due aree camper da mettere a disposizione dei possessori di seconde case divenute inagibili. “Il programma delle opere pubbliche prevede inoltre l’avvio della ricostruzione di numerosi edifici comunali danneggiati dal sisma. La manovra tariffaria prevede l’abbassamento del buono pasto per le mense scolastiche da 4,5 euro al costo simbolico di 1 euro”. “In questo modo - afferma sempre il Sindaco Massimo Citracca - l’Amministrazione comunale vuole restituire a tutte le famiglie con figli nelle nostre scuole parte dei maggiori trasferimenti ottenuti a seguito del processo di fusione degli ex comuni di Pievebovigliana e di Fiordimonte. L’abbassamento del buono pasto mira inoltre ad incentivare anche le famiglie ad iscrivere i propri bambini nella scuola di Valfornace consentendo un consistente risparmio mensile, soprattutto per chi ha più figli”. La manovra tributaria prevede anche un bonus di 40 euro per ogni famiglia residente nel comune di Valfornace come riduzione della tariffa sui rifiuti che verrà fatturata nell’anno 2020 nel corso del quale ricominceranno ad essere emessi anche i ruoli relativi alle annualità precedenti, per i quali era prevista la sospensione dei pagamenti post sisma. “Anche in questo caso - ricorda il Sindaco - abbiamo voluto favorire tutte le famiglie che sono rimaste residenti nel Comune di Valfornace nonostante le difficoltà successive al terremoto”. Il Sindaco coglie l’occasione per rispondere al capogruppo della minoranza Sandro Luciani, il quale aveva proposto di deliberare una riduzione delle imposte sulla casa. Tale misura è stata valutata dall’Amministrazione comunale, ma è stata ritenuta non idonea in quanto i possessori di seconde case inagibili sono esenti dall’IMU fino alla ricostruzione e pertanto la riduzione delle imposte sugli immobili inagibili non avrebbe sortito alcun impatto finanziario per i possessori degli stessi. È stato ritenuto invece più opportuno restituire parte dei maggiori trasferimenti ottenuti dalla fusione dei comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte attraverso il quasi azzeramento del costo del buono pasto ed il riconoscimento di un bonus di 40 euro per la tassa rifiuti che verrà inviata a tutte le famiglie nel corso dell’anno 2020.
Nella stessa seduta consiliare il Sindaco ha omaggiato tutti i consiglieri di una copia della guida storico-artistica del Comune di Valfornace appena edita, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione del professor Augusto Ciuffetti, profondo conoscitore della realtà locale.
Si è svolta sabato 21 dicembre l’inaugurazione del Centro di Aggregazione Polifunzionale nell’Area SAE “Piani Campi”, in località Fiordimonte, donata dall’Associazione Amma Italia.
La cerimonia ha visto la partecipazione, oltre che delle autorità locali, anche della Presidente dell’organizzazione Marina Ghezzi e da Patrizia Mercuri, già presidente all’epoca della donazione, oltre ai numerosi volontari che hanno contribuito alla costruzione materiale della struttura, cui è andato il profondo ringraziamento del Sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.
La struttura è dotata anche di un angolo cucina, donato dal gruppo “Castiglioni Aiuta”, che ha contribuito così all’arredo di un locale completo per le attività sociali.
Il legame tra l’Associazione Amma Italia, che veicola il messaggio di Mata Amritanandamayi, leader spirituale attiva da oltre 30 anni e fondatrice del movimento umanitario globale “Embracing the World”, e la comunità di Valfornace è stata suggellata il 10 novembre scorso, in occasione dell’incontro tenutosi a Malpensa, dove sono state consegnate al Sindaco le “chiavi - simbolo” della struttura, in una cerimonia che ha visto numerosissimi partecipanti.
La vicinanza dell’associazione alla comunità di Valfornace continuerà anche con la donazione di alberi, nell’ambito del progetto “A Billion tree campaign”, una vera e propria “crociata” a favore dell’ambiente, che ha l’obiettivo di piantumare un miliardo di alberi in tutto il mondo.
È grazie ad azioni come queste che le comunità locali colpite dal sisma possono tornare a guardare al futuro con maggiore fiducia.
Il progetto dell'opera è stato elaborato dall’ingegner Matteo Massaccesi
Nei giorni scorsi è stato inaugurato a Castelraimondo, in Piazza XXIV Maggio n. 7, un nuovo punto vendita del “L’angolo del pane”, filiale della sede di Pievebovigliana.
Il successo dell’attività di panificazione che Ines Romagnoli ha avviato da qualche anno fa nel Comune di Valfornace ha spinto l’intraprendente imprenditrice ad allargare i propri orizzonti commerciali con questa nuova iniziativa.
Si tratta di una Caffetteria/ Pasticceria con vendita dei prodotti da forno (pane, pani speciali e dolci) che restano una produzione del laboratorio artigianale di Pievebovigliana.
Un nuovo impulso dunque per il territorio, che si spera possa essere seguito da qualche giovane intraprendente.
L'incidente si è verificato intorno alle 18:00 di questo pomeriggio nei pressi di Ponte la Trave nel comune di Valfornace. A scontrarsi frontalmente, per cause in fase di accertamento, due auto.
Sul posto sono accorsi i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco. Il bilancio è di due feriti trasportati all'ospedale di Camerino per accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi.