"La spina è staccata e indietro non si torna": a ripeterlo all'ANSA è Marco Rinaldi, il sindaco dimissionario di Ussita. Giovedì primo giugno scadono i 20 giorni entro i quali potrebbe ritirare le proprie dimissioni, "ma non lo farò, la decisione è stata presa, quello che è accaduto suggerisce soltanto di confermare la mia uscita", ribadisce Rinaldi. Sulla sua decisione pesa l'inchiesta della procura di Macerata sul camping "Il Quercione", con tanto di sequestro dell'area.
I magistrati contestano il posizionamento di 5 case mobili e un prefabbricato in legno su un'area protetta come quella del Parco dei Sibillini, e a rischio idrogeologico. Lunedì prossimo Rinaldi incontrerà il prefetto di Macerata Roberta Preziotti, "sarà un saluto e l'ultimo atto istituzionale", spiega. Le sorti del Comune di Ussita saranno affidate ad un commissario di nomina prefettizia, che gestirà questa fase di transizione fino a nuove elezioni.
Questa mattina si è svolta in Provincia di Macerata una conferenza di servizi per esaminare il progetto esecutivo per la messa in sicurezza del 1° tratto della SP 135 Visso-Ussita per un importo complessivo di tre milioni di euro. Gli interventi riguardano i Comuni di Visso e Ussita e prevedono la messa in sicurezza delle pareti rocciose e la protezione della strada dal torrente Ussita nonché il ripristino strutturale della Galleria e del muretto di protezione.
Alla Conferenza, presieduta dall'Ing. Angela Carlone, delegato dal soggetto attuatore, hanno partecipato l'Ing. Mancina, L'Ing, Fiore e l'Ing, Fidenza per l'ANAS, l'Ing, Marcozzi e l'Ing. Marzialetti per la Regione; l'ng. Mundo e l'Arch. Sciarra per la Provincia di Macerata e l'Arch Salvati per la Soprintendenza delle Marche. In sede di Conferenza sono stati acquisiti i pareri dei Comuni di Visso, Ussita e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L'intervento è importante come ha nuovamente ribadito ai Dirigenti ANAS il Presidente Pettinari, tuttavia la priorità è la riapertura oltre alla VALNERINA anche delle provinciali Pian Perduto, Casali e Frontignano Caste Sant'Angelo
Procede il lavoro per le aree destinate ad ospitare le Sae nelle zone terremotate delle Marche. Nelle ultime 24 ore ci sono state aggiudicazioni definitive per le aree di Fiastra, area di Capoluogo e Cerreto-Acquacanina, dove sorgeranno 50 casette per 148 abitanti; Visso, Croce e Villa Sant'Antonio, 74 Sae per 240 abitanti; Ussita, La Pieve-Capoluogo: 68 Sae per 210 abitanti; Pieve Torina, aree di Antico-Casavecchia-La Serra-Appennino: 83 Sae per 278 persone. Domani, fa sapere la Regione Marche, gli uffici avvieranno le procedure di gara per i progetti per le Sae di Montegallo-Uscerno, Caldarola-Campo Sportivo, Serrapetrona - Caccamo, Acquasanta Terme-Arli (ANSA).
Continua il lavoro per le Sae. Nella serata di ieri, mercoledì 24 maggio, approvati dai Comuni di Bolognola e Ussita i due layout.
Per Bolognola si tratta di 7 casette per 20 abitanti, mentre per Ussita è stato approvato il layout dell’area di Vallazza con 21 casette e 62 abitanti.
Dagli uffici dell’Erap poi arrivano due aggiudicazioni provvisorie per le casette dell’area Serra di Pieve Torina con 44 Sae per 168 abitanti e dell’area di Borgo 2 di Arquata del Tronto con 31 casette per 70 abitanti.
"I mesi seguiti al terremoto sono stati difficilissimi. Ma in quei mesi abbiamo lavorato gomito a gomito, ci siamo conosciuti meglio e abbiamo scoperto che avevamo un sogno in comune". Chi parla è Silvia Bonomi, una dei sei allevatori che hanno deciso di unire le forze e dare vita a una rete d'impresa - "La Sopravissana dei Sibillini" - che si occupasse di tutelare e promuovere la pecora Sopravissana, razza ovina autoctona marchigiana.
Sei aziende del territorio insieme per un unico grande progetto: allevare secondo un metodo di allevamento estensivo animali tuttora a rischio estinzione, mettendo al centro il loro benessere, per permetterne il ripopolamento e creare così sul lungo periodo un indotto di filiera da poter estendere anche oltre Regione, e perché no, all'estero.
Un'idea nata all'indomani del sisma di ottobre e diventata realtà lo scorso marzo. Una realtà tutta da costruire, con passione ed entusiasmo, che certo non mancano. "Siamo tutti giovanissimi, sei ragazzi - dice Silvia - molto determinati, che il terremoto non ha fermato. E se non ci ha fermati il terremoto, non ci ferma più nessuno! Condividiamo la stessa concezione della gestione degli animali, oculata e attenta. Abbiamo messo sotto lo stesso cappello i nostri desideri e le nostre ambizioni e adesso ragioniamo con una sola testa. Stiamo lavorando giorno per giorno, sono molte le cose che vorremmo fare e speriamo di riuscirci. Noi non molliamo!".
Questa mattina si sono svolte, nella sede della Provincia di Macerata, due conferenze di servizi per esaminare i progetti predisposti dall'Anas per la riapertura della Valnerina.
Sono stati valutati gli interventi necessari per ripristinare, seppure in via provvisoria, il principale collegamento di quel comprensorio, epicentro del sisma. Previsti due specifici progetti: uno per la rimozione della frana e l'altro per la messa in sicurezza della parete rocciosa in tre diversi tratti dell'arteria.
I progetti erano stati già illustrati dall'ingegnere Fulvio Soccodato, soggetto attuatore nominato da Curcio, martedì scorso in un incontro tenutosi sempre in Provincia. In quella occasione con la presenza anche del sindaco di Castelsantangelo sul Nera e il sindaco di Visso in collegamento telefonico, erano stati esaminati altri interventi e la loro tempistica per la riapertura delle altre strade di quel territorio:Visso-Ussita, Visso-Castelsantangelo, Ussita-Frontignano-Castesantangelo, Ussita-Casali e Ussita-Macereto.
Alle due conferenze di servizi di oggi , presiedute dall'ingegnere Antonio Marsella, hanno partecipato l'ingegnere Mancina per l'Anas, Marcozzi e Marzialetti per la Regione Marche, Serenella Sciarra per la Provincia di Macerata e Daniele Moretti per l'Enel. Gli altri Enti invitati hanno inviato rispettivi pareri. “Si tratta di un passo avanti importante dice Pettinari per un obiettivo molto atteso dall'intera popolazione e per questo sollecitato ripetutamente dai Comuni di Visso, Ussita e C.S Angelo sul Nera, dalla Regione Marche e dalla Provincia”.
Nei prossimi giorni finalmente l'Anas procederà alla scelta delle ditte appaltatrici in modo da iniziare subito i lavori e rispettare il cronoprogramma per la riapertura della Valnerina entro settembre. A tale scopo l'Anas aprirà contemporaneamente i diversi cantieri necessari, sia per la rimozione della frana che per la messa in sicurezza della parete rocciosa.
"Lo scoraggiamento del sindaco di Ussita non è solo suo, ma di tanti marchigiani e va compreso. Ma questo non significa che ci si può fermare, tutt'altro". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, parlando con i giornalisti della vicenda del sindaco Marco Rinaldi, che si è dimesso perché indagato per l'installazione di alcune case mobili in area protetta, affermando che "la ricostruzione così è impossibile". "Ogni giorno i cittadini esprimono i loro timori per la ricostruzione - ha spiegato il governatore -, noi cerchiamo di dare messaggi che rappresentano al meglio quello che si fa, né più né meno. Non è che vogliamo raccontare cose che non ci sono, ma dietro ogni risultato c'è una grandissima attività" (ANSA).
''Ho sempre pensato che chi occupa una carica pubblica e viene interessato da un procedimento giudiziario deve sottoporsi al giudizio in veste di semplice cittadino''.
E' quanto il sindaco dimissionario di Ussita Marco Rinaldi ha scritto al presidente dell'Anci Antonio Decaro e a quello di Anci Marche Maurizio Mangialardi, che gli avevano chiesto di ritirare le dimissioni, rassegnate dopo aver appreso di essere indagato, insieme al suo predecessore, per violazione della normativa relativa ad edificazioni in aree a rischio, avendo consentito di realizzare 5 case mobili e un gazebo in un vecchio camping. In questi giorni Rinaldi ha ricevuto ''centinaia di messaggi di solidarietà da sindaci di tutta Italia'', ma non intende tornare sulle proprie decisioni.''Vi ringrazio di cuore ma vi prego di non insistere nel chiedermi di ritirare un atto che ho firmato con grande fatica ma con lucida e ragionata determinazione'' (ANSA).
Avevamo pensato di stare su Scherzi a Parte dopo che due parlamentari del Partito Democratico hanno promosso l'emendamento per inserire la provincia di Pesaro fra quelle destinatare di contributi per "danni indiretti" dal terremoto.
Non eravamo su Scherzi a Parte. E non lo siamo neanche stavolta. L'ex premier Matteo Renzi, infatti, ha chiamato a raccolta i suoi e le magliette gialle si preparano ad "invadere" domenica prossima le zone colpite dal terremoto. Leggiamo il post su Facebook di Renzi:
"Vorrei ringraziare i volontari del PD romano che ieri hanno indossato una maglietta gialla e si sono messi a pulire Roma.Il PD continuerà a fare iniziative come questa. Del resto ricordo che la prima volta in cui abbiamo “sperimentato” le magliette gialle è stato due anni fa a Milano. Ma adesso lo faremo più spesso, non solo a Roma. Anche per questo domenica prossima, 21 maggio, le magliette gialle torneranno in azione.Sto chiedendo a tutti i parlamentari di utilizzare questa domenica per andare – insieme ai volontari dei circoli, ai consiglieri regionali di tutta Italia, agli amministratori locali, ai cittadini che vogliono darci una mano – nelle zone del terremoto. Abbiamo oltre trecento parlamentari, centinaia di consiglieri regionali, migliaia di circoli. La giornata di domenica la passeremo ciascuno in un comune diverso di quelli colpiti dal sisma. Il PD sarà in tutti i comuni. Ad ascoltare, a fare il punto, a portare la testimonianza di un impegno concreto.Non si tratta in questo caso di pulire, come abbiamo fatto a Roma, ma di ascoltare, di capire, di condividere. E ciascuno da lunedì riporterà a Roma lo stato dell'arte. Il Governo ha fatto moltissimo per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto ad agosto, a ottobre, a gennaio. Ma la burocrazia è sempre in agguato per bloccare, fermare, rimandare, rallentare. Questa delle magliette gialle di domenica prossima, nelle zone del terremoto, è una buona opportunità. Chi vuole darci una mano lo faccia anche se non è parlamentare: magliettegialle@partitodemocratico.it Non dobbiamo lasciare nessun comune da solo. Dobbiamo andare ovunque, anche nei territori più piccoli che giustamente temono l'abbandono. Se ce la mettiamo tutta riusciamo a coprire ciascun comune. Avanti, insieme".
Non dobbiamo lasciare nessun Comune da solo. La burocrazia è sempre in agguato. Ma veramente? Ma, ci scusi Renzi, chi governa l'Italia? Chi governa le Marche? Non è il suo partito? In casi come questo, francamente, servirebbe solo un po' di buon senso. E a quello del segretario regionale Francesco Comi e dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti ci appelliamo: se può, si adoperino per evitare un gesto di cattivo gusto. Anche perchè gli animi da quelle parti sono già sufficientemente esasperati. Delle magliette gialle proprio non se ne sente il bisogno: non è una questione politica. Le difficoltà sono innegabili, ma ritardi e stop dati da rigide norme burocratiche arrivano solo dalla politica. Non andate nelle zone terremotate: è solo buon senso.
Anche l'ex sindaco di Ussita Sergio Morosi risulterebbe indagato per la vicenda del camping Il Quercione, insieme all'attuale primo cittadino Marco Rinaldi, che si è dimesso. L'accusa per entrambi è violazione della normativa relativa ad edificazioni in aree a rischio.
Nel camping erano state infatti realizzate cinque case mobili e un gazebo in legno e attivati gli allacci, in un'area vincolata paesaggisticamente, destinata a verde pubblico e sui cui vige l'inedificabilità assoluta essendo in zona R4, con elevato rischio idrogeologico. (Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche:
"Sono al fianco di Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, non solo formalmente per il ruolo istituzionale che ricopro, ma convintamente e decisamente perché chi lavora per contribuire a risollevare una comunità devastata come quella di Ussita e degli altri comuni del cratere non può accettare di dover sottostare a cavilli di legge. Solo nella 2' guerra mondiale le Marche hanno avuto più distruzioni di quante ne ha fatto questo terremoto e, di conseguenza, andrebbe pensata la proclamazione di uno stato di guerra anche in questa regione, con le leggi speciali, zero burocrazia e possibilità di operare al sostegno dei cittadini".
"L'oggetto del contendere è il sequestro del camping 'Il quercione' di Ussita, comune che insiste all'interno del Parco dei Sibillini e con un vincolo di inedificabilità assoluto per il rischio di dissesto idrogeologico. All'interno del camping il sindaco ha consentito l'installazione di 4 case mobili e un container e per questo gli è stato contestato l'abuso edilizio. Il sindaco Rinaldi ha annunciato le dimissioni convinto che, con queste leggi così restrittive, la ricostruzione post sisma nel devastato comune di Ussita sarà quindi impossibile".
"Come Anci Marche ci siamo mobilitati anche investendo del problema l'Anci nazionale. È di tutta evidenza che vada individuato un percorso in grado di sostenere le scelte che un sindaco di un comune gravemente colpito fa nell'interesse dei cittadini. Da mesi pianifichiamo la ricostruzione, ci adoperiamo per accellerarla il più possibile e non perpretare inaccettabili ritardi e poi accade un episodio come questo di Ussita che di fatto toglie la speranza a quella comunità e a tutti noi marchigiani di poter tornare alla normalità e ci fa ritenere che invece di essere all'alba di un nuovo giorno siamo al tramonto di un intero territorio".
"Le mie dimissioni sono irrevocabili. Ma il mio impegno proseguirà più forte di prima, da semplice cittadino, a servizio della comunità". Lo ribadisce oggi, all'indomani delle dimissioni presentate a seguito dell' inchiesta della Procura di Macerata sul camping Il Quercione, il sindaco di Ussita Marco Rinaldi.
"La mia decisione - ha aggiunto Rinaldi - non è frutto della stanchezza o dell'effetto psicologico dovuto all'emotività, ma di un ragionamento che sto portando avanti da qualche tempo". (Ansa)
L'Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini interviene sulle dimissioni del sindaco di Ussita Marco Rinaldi, sottolineando che ''l'Ente è sempre stato vicino alle popolazioni e ai sindaci del territorio, condividendone le difficoltà e adoperandosi per cercare di facilitare, per quanto di sua competenza, tutte le procedure per la ricostruzione post sisma, a cominciare dalla Sae, ossia le strutture abitative di emergenza per le quali è stato concesso, per tutte le richieste sin qui pervenute, il nulla osta''.
Le questioni normative evidenziate dal sindaco Rinaldi, a cominciare dalla Zona R4, si legge in una nota del Parco, ''non dipendono pertanto né sono di competenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che conferma la sua piena disponibilità ed il suo impegno per contribuire fattivamente alla ricostruzione del territorio''. (Ansa)
Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi (Pd), uno dei sindaci del terremoto, si è dimesso poco fa, dopo che il Gip di Macerata ha firmato un decreto esecutivo di sequestro del camping 'Il Quercione', dove da anni sono posizionate 5 mobil house e un prefabbricato in legno, in quanto realizzati nell'area protetta del Parco dei Sibillini, inedificabile e in zona R 4.
''Tutta Ussita è in area protetta - ha detto Rinaldi dando all'ANSA la notizia delle dimissioni -, questo vuol dire che la ricostruzione non si farà mai''.
''La ricostruzione di Ussita non potrà mai avere inizio né conclusione. Gran parte del territorio del Comune viene a trovarsi nelle medesime condizioni del camping Il Quercione, con la conseguenza che non un prefabbricato, non una casetta di legno, non alcun altro immobile, non un solo ripristino dei vecchi impianti sportivi, compreso il Palazzo del ghiaccio e la piscina, potranno mai essere messi in atto''. Lo si legge nella lettera di dimissioni che il sindaco di Ussita Marco Rinaldi ha consegnato al segretario comunale, rassegnando le sue ''irrevocabili dimissioni''.
'L'impossibilità di ricostruire Ussita e gli altri Comuni del Parco - dice - diviene una certezza ove non muti il quadro legislativo che tuteli, in un ambito di straordinaria gravità come quello che ci coinvolge, anche la presenza umana inserita nell'ambiente naturale''. Rinaldi continuerà a difendere i suoi cittadini, e ad aiutarli ''ad uscire dal grave stato di disagio e di abbandono in cui versano''.
Il camping è una vecchia struttura degli anni Novanta, già oggetto di sanatoria, e attualmente non ospita sfollati del terremoto, tutti trasferiti sulla costa, anche se alcuni in questi mesi avevano sistemato lì beni personali nei container. ''Queste persone piangevano, quando sono arrivate le forze di polizia a mettere i sigilli - racconta Rinaldi, un ingegnere di 66 anni, fra i sindaci più attivi in questi mesi a difesa della propria comunità. La procura, che ha chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro, gli contesta di aver consentito l'installazione delle mobil house e del gazebo in legno, oltre all'esecuzione di scavi, ''in una zona asseritamente vincolata da inedificabilità assoluta per essere inserita in area vincolata paesaggisticamente. Zona R4, e all'interno del Parco dei Monti Sibillini''.
Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, che si è dimesso dopo il decreto di sequestro del Camping Il Quercione per presunti abusi ambientali, afferma: "Sull'operato della Magistratura, a cui ribadisco piena fiducia, non ho nulla da osservare, salvo affermare che mi difenderò nelle opportune sedi, non ritenendo che possa ravvisarsi alcuna mia responsabilità penale". La vicenda però diventa ''oltremodo preoccupante - osserva - se la si valuta sotto il profilo amministrativo della ricostruzione post terremoto''.
(Ansa)
Non sono un comitato. Sono semplici cittadini, esasperati dalla palude di immobilismo dalla quale non sembra esserci via d'uscita, sebbene siano trascorsi quasi nove mesi dal terremoto del 24 agosto scorso.
Così, i cittadini di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso e Preci hanno deciso di manifestare sabato 13 maggio a Visso. E tengono a sottolineare che si tratterà di una manifestazione spontanea.
"A nove mesi dal sisma" spiegano "siamo ancora nella fase dell'emergenza, non è stata mossa nemmeno una pietra e nessuna ricostruzione è iniziata né ci sono i presupposti perché questo accada.Manifestiamo a sostegno dell'operato dei nostri Sindaci, perchè sia dato loto più potere reale, e non solo a parole, in quanto sono gli unici in grado di gestire la ricostruzione.
Questo concetto sembra sia stato recepito, con colpevole ritardo, anche dalle Autorità superiori ma rimane, al momento solo un auspicio. Chiacchiere insomma, che, ormai abbiamo imparato, possono durare mesi prima di tradursi in qualcosa di concreto. E soprattutto di reale.Questa manifestazione sarà anche l'occasione per dare un seguito al Patto della Montagna, promuovendo l'incontro tra la gente necessario a costruire una comunità unita e coesa , unica speranza per il futuro di queste valli e sarà la prima sul territorio, lontana dai luoghi del potere ma nel cuore vero della tragedia.Alla manifestazione sono stati ufficialmente invitati i Sindaci in quanto primi cittadini in mezzo, o davanti, alla loro gente".
Sabato 6 maggio si è tenuta ad Ussita la prima assemblea dell'associazione “Sorbo di Ussita”, costituita tra tutti coloro che, prima dei fenomeni sismici del 2016, facevano parte della comunità della frazione Sorbo del comune di Ussita.
I membri dell’associazione non sono solo i residenti ma anche i proprietari di fabbricati, e cioè i discendenti degli antichi residenti che, per ragioni lavorative, nel periodo tra le due guerre mondiali o nel secondo dopoguerra si sono trasferiti altrove ma che hanno mantenuto forti le loro radici e saldi i legami tra loro, anche attraverso le generazioni.
L’associazione Sorbo di Ussita pone al centro della sua visione ideologica la persona e la comunità in cui essa si esplica e si declina e, quindi, presuppone che siano le comunità a creare i luoghi e le atmosfere. Essa, di conseguenza, ha come scopi, tra gli altri, quelli di: consentire alla comunità di Sorbo di mantenere quelle relazioni e quei rapporti grazie ai quali oggi si può constatare che la comunità stessa, nonostante ciò che è avvenuto alle strutture ed al territorio, è viva ed è proattiva; favorire pratiche partecipative mantenendo una rete civica e di comunicazione e coordinamento sulla ricostruzione; mantenere rapporti con enti pubblici, privati e del terzo settore. L’assemblea si è svolta presso il ristorante Mezzaluna Club - l’unico locale pubblico aperto a Ussita e punto d’incontro di tutti coloro che in questi mesi sono passati di qua – e ha eletto il comitato direttivo. Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi ha preso parte alla fase introduttiva dell’assemblea per testimoniare l’apprezzamento per l’iniziativa ed ha evidenziato come il confronto ed il colloquio tra la società civile e l’ente pubblico siano la base ideologica per affrontare i problemi creati dal sisma partendo dalla persona e dalle relazioni sociali che sono il presupposto logico della ricostruzione materiale.
La manifestazione fisica ed economica del territorio di Ussita altro non è che la rappresentazione e la conseguenza di donne e uomini che si relazionano tra loro in un contesto di società organizzata. Realtà analoghe si sono costituite o sono in fase di costituzione nelle altre frazioni di Ussita
"Ad Ussita un ristorante aperto e che ogni giorno accoglie decine di clienti c'è ed è La Mezza Luna club": a evidenziarlo è la titolare del locale, Rossella Orazi. Una precisazione che arriva anche dal vicesindaco Massimo Valentini dopo che, all'ANSA, aveva raccontato della chiusura totale di tutte le attività in questo borgo, della provincia di Macerata, distrutto dal sisma. "C'è invece la Mezza Luna - dice - ed è un punto di riferimento importante per il nostro territorio e ci dà speranza e fiducia per una ripartenza generale".
"Abbiamo riaperto i battenti dal 28 gennaio e da allora tutti i giorni prepariamo pranzi e cene e non solo per le poche persone che si trovano a Ussita, ma per tutti quelli che ancora vivono in queste zone, da Visso a Castelsantangelo sul Nera e soprattutto per i tantissimi turisti e visitatori che nei fine settimana vengono a trovarci in segno di solidarietà", spiega Orazi.
(Fonte e foto Ansa)
"Ussita è come se non ci fosse più, dalla sera del 26 ottobre e a seguire la mattina del 30, qui non c'è più niente": a dirlo è Massimo Valentini, vice sindaco del borgo distrutto dal sisma. "Adesso attendiamo le casette per far tornare la nostra gente, ne abbiamo ordinate 92, secondo il cronoprogramma del Governo dovrebbero essere pronte per agosto, soltanto con il ritorno delle persone si potrà iniziare a pensare alla ricostruzione e alla ripresa delle attività economiche, a iniziare da quelle turistiche".
Ussita è un paese fantasma, tutti si sono trasferiti negli alberghi del mare, tranne 11 persone rimaste a vivere nei camper. Tra questi c'è anche Stefano Riccioni, allevatore di 38 anni. Con la moglie Michela e i loro due bimbi, avrebbe già una casa di legno. "Ci è stata donata già da alcuni mesi, tanto che abbiamo rinunciato al modulo abitativo da mettere vicino all'azienda - racconta - ma vari problemi ci hanno impedito finora di montarla, la burocrazia sta facendo più danni del sisma". (Ansa)
Ieri, 1° Maggio 2017, Forestalp gestore del CEA di Arquata del Tronto (almeno fino ad Agosto 2016) e Camoscio Sibillini di Ussita, grazie al permesso eccezzionale concesso dal Comune di Arquata del Tronto hanno potuto organizzare un primo Maggio escursionistico esclusivo (in zona ancora vietate al pubblico) fra le creste ai Piedi del Monte Vettore e gli altopiani di Castelluccio di Norcia.
Al termine dell'escursione i ristoratori e albergatori di Arquata del Tronto colpiti dal Sisma del 24 Agosto, gestori della Struttura "Hotel Regina Giovanna" hanno offerto a Forca di Presta una gustosa merenda con prodotti tipici locali di Arquata e dell'Ascolano.
Anche così Forestalp Cooperativa e Camoscio dei Sibillini vogliono far ripartire e pubblicizzare i Sibillini colpiti dal Sisma.
Ben 70 persone provenienti da tutto il Centro Italia (Roma, Perugia, Firenze, Marche, Pescara) hanno passato un primo Maggio veramente particolare ed esclusivo. divertendosi e gustando cibi genuini.
Ricordiamo che è ancora vietato l'accesso a Forca di Presta al pubblico.
Infine vi vogliamo sottolineare e portare a conoscenza il crowdfunding per aiutare la società Forestalp in questo suo difficile momento economico causato dal sisma che ha azzerato gli introiti delle strutture che gestivano, fra cui il CEA di Arquata del Tronto "Centro dei Due Parchi" che potete trovare al link: https://socialbusinessworld.org/campaigns/view/806171/about/salviamo-la-forestalp-natura-in-movimento
Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi ha scritto alla Regione Marche e al prefetto di Macerata per comunicare che "i cittadini del Comune di Ussita il cui territorio è stato in zona epicentrale, alla luce dello stress fisico e psicologico a cui sono esposti a far data dal 24 agosto 2016 non possono essere spostati dalla strutture ricettive che li ospitano alla data odierna".
Il primo cittadino di Ussita si riferisce alla riallocazione degli sfollati, che hanno le case inagibili ospitati in camping, hotel e altre strutture ricettive, oggetto di una nota del Regione del 26 aprile. La risposta di Rinaldi è indirizzata anche al presidente della Regione, e agli assessori regionali al Turismo e alla Protezione civile. (Ansa)