Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 13 decessi correlati al Covid-19.
Tre le vittime registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: al nosocomio del capoluogo sono spirate una 99enne di Colmurano e una 92enne di Civitanova Marche, mentre al Covid-Hospital ha perso la vita un 85enne di Treia.
Tre i decessi avvenuti al "Murri" di Fermo: una 78enne di Fermignano, una 82enne del capoluogo e una 90enne di Porto Sant'Elpidio. Alla Res Valdaso Campofilone ha perso la vita una 88enne di Fano.
Sono state 6 le persone decedute nelle strutture ospedaliere del Pesarese. A Fossombrone è morto un 84enne di San Lorenzo in Campo, mentre al nosocomio del capoluogo hanno perso la vita: una 57enne,una 90enne, un 85enne, una 84enne e una 86enne.Tutte le vittime erano di Fano.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1711 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (732), mentre sono 285 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Di seguito i dati resi noti dal Servizio Sanità della Regione Marche:
Incremento della videosorveglianza in diversi comuni del Maceratese.
La sicurezza urbana integrata prende vita nel 2017 allo scopo di incrementare il controllo del territorio attraverso l’ottimale utilizzo di dotazioni e risorse umane.
Per i progetti presentati nell’anno 2020 sono risultati beneficiari dei contributi i Comuni di Caldarola, Camerino, Castelsantangelo Sul Nera, Civitanova Marche, Fiastra, Montecassiano, Penna San Giovanni, Porto Recanati, Serrapetrona, Treia e Urbisaglia.
Questi i Comuni che a seguito dell'approvazione della graduatoria definitiva da parte del Ministero dell'Interno otterranno infatti i finanziamenti statali, per un importo complessivo di € 231.896,85, per la realizzazione di impianti di videosorveglianza.
"Un importante risultato - ha commentato il Prefetto Flavio Ferdani - che assicurerà ai Sindaci dei Comuni le opportunità preventive e repressive dei sistemi di videosorveglianza; infatti le potenzialità offerte dagli apparati tecnologici consentiranno di far fronte ai fenomeni di delinquenza diffusa e predatoria, contribuendo ad incrementare la sicurezza percepita oltre che quella reale in particolari zone".
La realizzazione di tali progetti, frutto di un percorso avviato con la preventiva sottoscrizione di un patto tra il Prefetto ed i Sindaci dei Comuni, consentirà agli enti beneficiari dei finanziamenti di assicurare più elevati standard di vivibilità e un maggiore decoro della città grazie ad appositi sistemi di videosorveglianza installati nelle zone più esposte a fenomeni delittuosi.
Non è stato il consueto intervento di pulizia delle bacheche, ma un vero e proprio atto vandalico. Ignoti, nelle ultime due settimane, si sono "divertiti" a strappare i manifesti funebri appesi sulle plance situate nella frazione di Chiesanuova, nel territorio comunale di Treia.
Un gesto privo di senso (come d'altra parte tutti gli atti vandalici) che è stato subito notato dai residenti dal momento che quelle bacheche, visto il difficile periodo pandemico, sono molto consultate.
Tutti parlano di gesto ignobile, soprattutto nei confronti dei parenti dei defunti, i cui nomi sono pubblicati su quei manifesti e che, per ore, sono rimasti stracciati e lasciati a terra.
Il Centro Funerario Città di Macerata, che ha l'incarico di affiggere i manifesti nella frazione, ha provveduto "ad una continua attività di controllo e di riaffissione, nonostante le festività".
"Ora, però, ci troviamo costretti - sottolineano dal Centro Funerario - ad attivarci nelle opportune sedi affinché venga dato un nome e un cognome alla mano malata che, con il suo operato, sta di fatto peggiorando una situazione di sofferenza, già drammatica di suo a causa del Covid-19, ad un'intera comunità".
“Il valore sociale dello sport”. E’ questo il titolo di un progetto predisposto dal comitato regionale dell’Unione Sportiva Acli Marche che si è aggiudicato il primo posto nel Bando emesso dalla Regione Marche per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale, a sostegno dello svolgimento di attività di interesse generale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.
Si tratta di un'iniziativa che sarà realizzata nel territorio di comuni che sono compresi all’interno del cratere del sisma degli anni 2016/2017.
Le attività, infatti, saranno svolte nel territorio di tre province: Ascoli, Fermo e Macerata ed in particolare ad Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Maltignano, Castorano, Venarotta, Ortezzano, Treia, Pioraco, Offida e Cossignano.
Attraverso il proprio staff tecnico, quello delle associazioni partner (Arquata Potest, Il Cammino, Delta e Centro Iniziative Giovani) e delle amministrazioni comunali coinvolte, saranno organizzate una lunga serie di attività gratuite (anche attraverso i canali di comunicazione e dunque non solo in presenza) finalizzate ad evidenziare il valore sociale dello sport e a evidenziare la stretta correlazione esistente tra sport e salute.
In particolare saranno allestite attività come lo yoga, l’autodifesa, il parkour, i cosiddetti giochi della mente (scacchi, burraco, vision training), la respirazione, il taijiquan, il qigong, la ginnastica e le camminate naturalistiche.
“Con questo progetto – dicono i dirigenti dell’U.S. Acli Marche - vogliamo evidenziare l’importanza delle attività sportive al fine di poter ottenere una lunga serie di benefici che la pratica sportiva può apportare sia alla collettività che al singolo individuo. Vogliamo dunque evidenziare la funzione sociale dell’attività fisica poiché riteniamo che lo sport sia un importante elemento di coesione per tutta la comunità marchigiana".
"Le attività di prevenzione della salute inserite nelle varie azioni progettuali non sono solo funzionali al benessere della persona ma anche ad un importante risparmio delle risorse destinate al welfare. Occorre infatti investire su corretti stili di vita e sulla cultura dell’attività fisica e sullo sport in generale (comprese attività che rientrano in quelle sportive ma che a prima vista potrebbero non sembrare) attraverso una serie di azioni tra loro coordinate che vadano a mettere da parte l’aspetto agonistico dello sport per evidenziare l’aspetto della socializzazione e della prevenzione della salute dei cittadini" aggiungono i dirigente dell'Acli Marche.
Il programma delle attività sarà pubblicato sul sito www.usaclimarche.com o sulla pagina Facebook Unione Sportiva Acli Marche.
Per avere notizie dirette e per essere inseriti nel gruppo informativo, è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 3442229927.
La neve, così come preannunciato negli scorsi giorni, non ha esitato ad arrivare copiosa sui monti Sibillini. Sugli impianti sciistici di Bolognola sono già stati raggiunti i 25 centimetri di spessore, ma anche in tutte le altre aree interne del Maceratese si segnala la caduta dei fiocchi: da Pieve Torina a Camerino.
Stando a quanto comunicato dal bollettino meteo della Protezione Civile il limite delle nevicate, nel corso della giornata di oggi, sarà in abbassamento fino a 400-500 metri, localmente anche a quote più basse in occasione dei rovesci più intensi.
Peraltro, in vista della giornata di domani (27 dicembre), è stato diramato un messaggio di allertamento valido sino alla mezzanotte per criticità idrogeologica e rischio valanghe, in particolare nella zona est dei Monti Sibillini.
In ogni caso quello che si può ammirare oggi sulle nostre montagne è uno scenario incantato, di un bianco candido, che contribuisce a ripristinare l'alone magico di un Natale vissuto in "zona rossa" da tutti i marchigiani.
Ecco il video della situazione attuale sugli impianti sciistici di Bolognola, postato dalla pagina Facebook "Bolognola Ski":
Nevicata in corso anche a San Lorenzo di Treia, come dimostra il video postato dalla pagina Facebook "Naturalmente San Lorenzo":
Meraviglioso lo spettacolare panorama imbiancato che in questi minuti si può ammirare a Castelluccio di Norcia attraverso la live webcam:
"Io son partito; poi così d'improvviso: che non ho avuto il tempo di salutare. L'istante è breve, ancora più breve se c’è una luce che trafigge il tuo cuore...".
"Mi manchi tanto amico caro, davvero e tante cose son rimaste da dire...".
Parole tratte da Arcobaleno, scritte da Giulio Rapetti Mogol in memoria di Lucio Battisti (brano interpretato da Adriano Celentano) gli uomini e le donne della Proloco di Arborea in provincia di Oristano. Anche in Sardegna don Peppe, a capo per tanti anni dell'associazione polentari d'Italia, era molto amato. I versi del più famoso paroliere italiano sono stati posti a ideale, unica didascalia delle immagini 'sarde' del parroco treiese, nel curatissimo calendario ieri sera distribuito a conclusione della messa della 24 (In realtà delle 18,30) a Santa Maria in Selva.
Fedeli di qua e di là di due lontane sponde mediterranee, unite dal nome di don Peppe nel corso del rito natalizio. Celebrato in surroga del nuovo parroco don Igino Tartabini (a Chiesanuova) da don Giovanni, un giovane prete proveniente di Pechino, formato dal seminario 'Redemptoris Mater'.
Mentre a Santa Maria in Selva, si stava celebrando la messa, a Lome' in Togo, si lavorava per la biblioteca intitolata a don Branchesi. In prima linea, con la diocesi, il comitato parrocchiale marchigiano: "Abbiamo acquistato numerose copie del libro 'Grazie Fratello' (generosamente prodotto dall'editore Ilari, il libro d' curato da Maurizio Verdenelli) per farne omaggio alle famiglie della nostra comunità e finanziare la biblioteca che avrà il nome di don Giuseppe". Il quale, di spirito missionario, avrebbe di certo gradito la presenza di un giovane 'collega' cinese a presiedere il rito più suggestivo dell'anno nella 'sua' chiesa. Non a caso, don Branchesi aveva sull'altare un mappamondo, e il presepe replicava a Natale lo spirito la sua visione internazionale.
"Nel suo nome faremo altre iniziative, anche e soprattutto in occasione della prossima sagra della polenta, quando sarà possibile ripristinarla" dice Gianni Savi insieme con gli altri del comitato di Santa Maria in Selva, una famiglia nella grande famiglia dell'attivo borgo treiese al confine con Macerata. Ieri sera è stata anche l'occasione per distribuire un altro gadget a cura di Daniela, Nunzia e Marisa nel ricordo del primo parroco maceratese: un prezioso, curatissimo cameo su legno della Santa Famiglia con Pastori di Tiziano Vecellio.
In chiesa una maxi-immagine di don Giuseppe Branchesi. La parte musicale dedicata ai cori con i bambini della parrocchia, e' stata sostenuta da due chitarristi: uno di questi, l'ingegner Francesco Soldini, nipote del parroco e figlio di Maria Pia Branchesi, seduta in prima fila. "... senza don Peppe?". È dura" risponde lei che per la commozione non vorrebbe neppure avvicinarsi alla grande foto dell'amatissimo fratello che domina la muta platea dei suoi 'fratellini'.
Divisi in due 'aule', causa Covid. La prima quella della chiesa; la seconda, l'auditorium collegato in diretta con un maxischermo (un'altra delle sante 'tecnologie' di don Branchesi sempre al passo dei tempi) con l'altare.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Si evidenzia un nuovo incremento dei contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 81 i casi positivi (due più di ieri) e 54 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (sette meno di ieri). Contagi in rialzo anche nel comune di Potenza Picena dove sono 177 i cittadini che hanno contratto il virus, a fronte dei 172 comunicati nell'ultimo aggiornamento datato 13 dicembre.
Nel capoluogo di provincia, Macerata, l'ultimo dato diffuso è quello relativo alla giornata di ieri, dal quale si evince la presenza di 259 cittadini positivi e 139 persone in isolamento fiduciario.
A Cingoli prosegue il trend positivo: il numero di positivi scende di tre unità (15), mentre aumentano in maniera lieve le persone in quarantena (32).
Situazione in miglioramento anche quella che si registra nel comune di Morrovalle dove sono 54 i soggetti positivi (sei in meno rispetto all'ultimo aggiornamento) e 44 le persone in quarantena. In diminuzione i casi anche nel Comune di Petriolo: sei, meno uno rispetto alle ultime 24 ore.
Contagi stabili, invece, a Treia dove vi sono 75 persone in isolamento domiciliare al cui interno si contano 33 positivi al Covid mentre si segnala un'impennata di casi a Montecassiano: 64 positivi rispetto ai 43 di ieri, 75 soggetti in isolamento domiciliare rispetto ai 20 di ieri.
Scende di due unità (rispetto alle ultime 24 ore) anche il numero di persone positive al Covid-19 a Castelraimondo: ad oggi sono 12.
Dal report dell’Asur regionale si evince che i positivi ad Appignano scendono a nove (uno meno dell'ultimo report) mentre sono tre i soggetti in isolamento domiciliare.
Dati in controtendenza, invece, a Sant'Angelo in Pontano dove i positivi sono oggi 6 (+1 rispetto all'ultima comunicazione di ieri), con 13 persone in isolamento fiduciario a breve termine (+5).
Inoltre, all'Istituto Sassarelli di Fermo sono 11 i casi positivi tra gli ospiti della casa di riposo di Monte San Giusto. "Sono stati nuovamente effettuati i tamponi - ha sottolineato il sindaco Andrea Gentili - e sono risultati positivi altri tre ospiti provenienti dalla nostra casa di riposo, che si vanno ad aggiungere agli otto già comunicati in precedenza. Al momento i pazienti non mostrano sintomi della malattia".
I giochi antichi d’Italia, dal Lancio del maiorchino siciliano al gioco del pallone col bracciale di Treia, che affondano le loro radici in tempi antichi e che grazie alla costanza e alla passioner delle loro comunità vengono ancora praticati e insegnati alle nuove generazioni.
Un’eredità immateriale raccontata da “Il patrimonio in gioco” quella dei giochi tradizionali, che verrà raccontata da Brigida Gullo con la regia di Eva Frerè, lunedì 28 dicembre alle 21.10 su Rai Storia (canale 54) per la serie “Italia. Viaggio nella bellezza”.
Il racconto prende il via dalla cornice del centro storico di Verona dove, ogni anno, si svolge il Tocatì, festival internazionale dei giochi di strada (cui Treia recentemente ha partecipato nel 2014,2016 e 2018): una vera e propria olimpiade dei giochi tradizionali, diffusi e praticati nelle comunità di gioco presenti soprattutto nei piccoli borghi d’Italia che riescono a conservare e preservare le antiche tradizioni. Il Tocati dal 2002 coinvolge moltissime realtà ludiche italiane, 50 giochi tradizionali italiani ed europei per un totale di circa 300 giocatori. Un impegno che non si esaurisce nell’organizzazione e nello svolgimento dell’evento, ma che si traduce nella ricerca minuziosa dei giochi tradizionali italiani compiuta da Aga, l’Associazione Giochi Antichi di Giorgio Paolo Avigo (vincitore del Premio Carlo Didimi durante la quarantesima disfida del bracciale nel 2018).
Lo scorso 25 marzo l’Italia ha inviato all’Unesco la propria candidatura per l’iscrizione del Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio del patrimonio immateriale. Il gioco tradizionale è memoria, tradizione, linguaggio, uno spazio che consente l’incontro del passato con il presente e come tale va considerato patrimonio universale da proteggere e preservare per le future generazioni.
Treia dopo il blocco del bracciale (sia la famosa disfida che le massime competizioni nazionali federali) nel 2020 causa covid, guarda con ottimismo e fiducia al futuro, con la grande sinergia amministrazione comunale, ente disfida, asd Carlo Didimi, quartieri, tutti in campo per la storia, la tradizione, la cultura e l’agonismo che ci caratterizza: il gioco del pallone col bracciale.
Nell’annus horribilis per lo sport locale, che ha visto il blocco ai campionati e agli allenamenti anche dei ragazzi e lo stop della tradizionale iniziativa “gioco sport” del Coni, l’amministrazione comunale di Treia continua a investire sui più giovani.
Confermato infatti il fondo annuale per il sostegno incentivante lo sport a livello giovanile per i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni (non compiuti) attraverso l’erogazione alle società sportive senza scopo di lucro operanti nel territorio di un contributo proporzionale al numero dei ragazzi tesserati dalle rispettive federazioni, purché residenti nel comune di Treia.
Il bando uscirà a fine mese, per la presentazione delle domande ci sarà tempo fino a venerdì 29 gennaio 2021.
“Considerato lo sport fondamentale per lo sviluppo psico-fisico dei ragazzi – spiega l’amministrazione comunale - si attribuisce Il giusto riconoscimento per l’impegno e la costanza delle varie realtà sportive locali per la crescita, anche sociale, dei ragazzi del territorio, soprattutto in una fase critica come quella attuale”.
I Servizi Sociali del Comune di Treia in collaborazione con la Caritas cittadina, hanno aderito al Progetto Tucum: un App che permette di donare in favore delle persone più bisognose alle quali viene consegnata una tessera con la quale possono ritirare quello di cui hanno bisogno direttamente dai negozi accreditati: medicinali, spesa alimentare, visite mediche, ecc.
La tessera contiene dei crediti ponderati con l’effettivo bisogno delle persone accompagnate che vengono così guidate nel loro percorso di reinserimento sociale. I negozianti che aderiscono partecipano al progetto somministrando i prodotti a prezzi convenzionati potendo registrare solo quelli ritenuti sani (no tabacchi e alcol). Inoltre nella tessera è memorizzata la foto del beneficiario per permettere alle attività commerciali di verificarne l’identità. Dal canto suo, il beneficiario, si responsabilizza versando un contributo di partecipazione al progetto di 2€/mese.
Per sostenere le famiglie del territorio è possibile scaricare l’App Tucum e, dopo una semplice registrazione, donare in favore di “Caritas Treia” presente alla voce “Sostieni un fondo sospeso”.
Inviare un bonifico bancario alla Caritas di Treia: intestazione: Parrocchia SS Annunziata Cattedrale di Treia, Iban: IT 6 8Y03 1116 9212 0000 0000 1025, causale: Sostegno Progetto Tucum.
Maggiori informazioni su www.tucum.it
L'Ufficio postale dell'Elfo Natale arriva a Treia in piazza Arcangeli. La sede dell'Avis si trasforma in un piccolo distaccamento del Circolo polare artico dove gli aiutanti di Babbo Natale riceveranno le letterine scritte da bambine e bambini. Lo scopo è offrire ai più piccoli un angolo di normalità per le feste natalizie purtroppo caratterizzate dall'emergenza Coronavirus.
Lo scorso anno era stata organizzata con successo la corsa di Babbo Natale sul territorio treiese per raccogliere alcuni fondi da devolvere in beneficenza e in ricordo di Giovanni Forconi, storico interprete di “Babbo Natale” nel paese, venuto a mancare alcuni mesi prima. La pandemia ha invece fermato questa e altre iniziative dell'Associazione che ha però voluto organizzare questo piccolo segno di speranza in pieno spirito natalizio.
Scopo primario, soprattutto in questo periodo, è favorire la donazione del sangue e del plasma, oltre che sensibilizzare e ricercare sempre nuovi soci. Altro principio fondamentale di Avis è la solidarietà: nella sede (e durante i prelievi) si potrà anche acquistare al costo di 5 euro il calendario dell'associazione “Oltre i limiti” che riunisce alcune famiglie con figli con gravi disabilità. L'obiettivo è la realizzazione di una struttura accogliente proprio a Treia per la promozione del progetto del “dopo di noi”.
Le lettere dei bambini potranno essere consegnate direttamente nel locale di piazza don Pacifico Arcangeli, nel Centro storico di Treia, oppure inviate via mail all'indirizzo: treia.comunale@avis.it.
Per chi parteciperà, oltre a incontrare Babbo Natale e i suoi folletti, ci sarà una gradita sorpresa, il tutto nel rispetto delle normative per mitigare il contagio da Covid-19. L'ufficio postale dell'Elfo Natale rimarrà aperto dalle 15.30 alle 19.30, nei giorni: 12 e 13 dicembre e dal 19 al 24 dicembre.
Frontale tra due auto, una si ribalta. È quanto avvenuto attorno alle 16:00 del pomeriggio odierno, in località Camporota, nel territorio comunale di Treia. Per cause ancora in corso di accertamento, due veicoli si sono scontrati e, a seguito dell'impatto, uno ha subito un cappottamento.
A bordo dell'auto ribaltata vi erano un padre con i suoi due figli, di 6 e 12 anni. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno provveduto a prestare le prime cure del caso ai due minori, che sono stati poi trasferiti al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti. I traumi riportati, fortunatamente, sono lievi.
Illeso il papà, così come il conducente dell'altra vettura coinvolta.
I rilievi e la ricostruzione di quanto accaduto spetteranno agli agenti della Polizia Locale. Presenti sul posto, per la messa in sicurezza del tratto stradale in cui si è verificato il sinistro, anche i vigili del fuoco.
Nuovi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore sembrano confermare la decrescita dei contagi.
L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi dove il numero dei casi positivi scende a 128 (-10 rispetto al precedente aggiornamento) così come le persone in quarantena che ad oggi sono 72 (erano 83 nell'ultima comunicazione datata 27 novembre).
Numeri in calo per il Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, sono 170 i pazienti positivi (22 in meno rispetto al precedente aggiornamento) e 44 le persone che si trovano in isolamento domiciliare fiduciario.
Situazione in miglioramento anche a Porto Recanati dove si registrano 8 cittadini negativizzati rispetto all'aggiornamento di domenica 29 novembre: scendono a 82 i casi positivi mentre sono 142 le persone in isolamento preventivo. Contagi in lieve calo anche a San Ginesio, dove restano soltanto 10 i residenti che hanno contratto il virus e 4 quelli che si trovano in isolamento domiciliare, e a Pollenza (60, 2 in meno del precedente aggiornamento).
Situazione stabile nei comuni di Cingoli (66 contagiati), Castelraimondo (65 contagiati) e Camerino (48 contagiati).
Un trend negativo si ripresenta, invece, a Macerata dove si evince un nuovo aumento del numero dei contagi. Sono infatti 379 i casi positivi, vale a dire +213rispetto all'ultimo report reso noto dal Comune ieri. Continua a scendere il numero totale delle persone attualmente positive al Covid-19 residenti a Treia: oggi sono 115 le persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 62 positivi al covid (-5 rispetto al precedente report).
Numeri in aumento nel Comune di Sarnano dove risultano 4 nuove persone (appartenenti ad un medesimo nucleo familiare) positive: nel Comune, in totale, vi sono 17 soggetti contagiati e 4 persone in isolamento fiduciario. Situazione sempre meno pesante ad Appignano dove si registrano dei costanti miglioramenti: sono infatti 40 i residenti positivi al covid (-9 rispetto al precedente report).
Trend positivo anche a Monte San Giusto dove si registrano 4 nuovi guariti che fanno scendere il numero complessivo dei positivi al virus a 68 mentre resta stabile la situazione relativa ai cittadini posti in isolamento domiciliare nelle ultime 24 ore che, al momento, sono 31.
Leggera risalita dei contagi, invece, nel comune di Petriolo dove si passa da 18 a 20 casi positivi.
“Tutti negativi i tamponi effettuati ad operatori ed utenti del centro socio educativo riabilitativo di Treia e negativizzazione dell’utente risultato positivo, questi gli esiti del fine settimana”. Lo annuncia, Matteo Cioci, presidente della Cooperativa Sociale "Di Bolina" che gestisce il centro.
“Ieri 30 novembre – spiega - abbiamo regolarmente riaperto il centro di Treia, riattivandoci immediatamente, domenica pomeriggio, per avvertire i familiari, appena saputo il referto dell’ultimo tampone. Familiari, con cui abbiamo condiviso le ansie e le paure di questi giorni”.
“Abbiamo tutti tirato un grandissimo sospiro di sollievo, che ci consente da un lato di rafforzare la fiducia nelle misure preventive attuate, ai protocolli concordati a fine lockdown con l’Asur e alle buone prassi dell’equipe, messe in atto”.
“La preoccupazione comunque resta – sottolinea Cioci - così come la consapevolezza di dover ancor tenere molto alta la guardia, prima di poter ritornare alla nostra “normalità”, fatta di vicinanza, contatto, piacevoli e confusionari “assembramenti”.
“Ci auguriamo che quanto successo sia un aiuto a ripensare e ricalibrare le procedure che non hanno funzionato, per noi e per tutti coloro che vivono una realtà simile alla nostra, consapevoli comunque della straordinarietà dell’evento che si sta verificando.
Ringraziamo tutte le persone che in questi giorni ci hanno mostrato vicinanza e ci hanno sostenuto; riprendiamo il nostro lavoro con l’entusiasmo di sempre, desiderosi di tornare a raccontare presto il bello e la meraviglia della “disabilità” che viviamo ogni giorno”.
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Treia ha messo in campo l’iniziativa promossa lo scorso anno il “Baby Shopping" .
Nel Consiglio Comunale di ieri, è stata approvata la variazione di bilancio, con lo stanziamento dei fondi necessari a finanziare l’iniziativa.
"L’amministrazione e la maggioranza del Comune di Treia ha preso a cuore la situazione delle nascite e della maternità" - spiega l'assessore alle Politiche giovanili, Ludovica Medei - .
"Soprattutto in questo momento difficile, dove la maggior parte delle famiglie sono state colpite da questo virus - continua Medei - dobbiamo gioire di ogni nascita, che rappresenta un dono e una risorsa per la comunità.
Per questo anno il buono è stato aumentato, passando da €200,00 a € 250,00 a bambino/a, con i quali potranno essere acquistati prodotti di prima infanzia.
La lista dei commercianti che aderiscono all’iniziativa verrà pubblicata in settimana nel sito del Comune e sulle pagine social. Inoltre ci si sta accordando con gli stessi tramite una convenzione, attraverso la quale i commercianti aderenti applicheranno uno sconto del 10% sugli acquisti effettuati con il Baby Shopping, aumentando il potere di acquisto degli stessi. Ringraziamo dunque anche i commercianti che sono sempre solidali e che hanno capito il valore dell’iniziativa.
Intanto i buoni sono stati inviati alle famiglie in modo tale che potranno essere utilizzati già prima di Natale. Ovviamente ne partiranno altri da qui a fine anno sulla base dei bambini che nasceranno.
È certo soltanto un primo passo di un progetto più ampio, che pone l’attenzione della nostra amministrazione sulle famiglie", conclude.
"Per 13 giorni un utente positivo, seppur asintomatico, si è recato in struttura, senza che nessuno abbia avvertito i familiari o i responsabili del centro socio educativo e senza che gli Uffici competenti abbiano avviato le procedure di tutela. Questo sembra inammissibile e di una gravità enorme".
A denunciare il fatto è Matteo Cioci, Presidente della Cooperativa Sociale "Di Bolina".Il centro socio-educativo riabilitativo, in questione, di Santa Maria in Selva Treia, gestito dalla cooperativa sociale “Di Bolina” accoglie quotidianamente 26 utenti da tutta la provincia di Macerata (Treia, Corridonia, Pollenza, Recanati, Porto Recanati, Macerata, Tolentino) ed ha un’equipe composta da 11 operatori ed 1 coordinatore: 37 persone circa quotidianamente.
"Non siamo soliti lamentarci - spiega l presidente della Cooperativa - tantomeno in questo momento in cui è necessario per tutti stringere i denti e cercare di andare avanti nel miglior modo possibile.
Siamo altrettanto consapevoli, facendo e avendo scelto ciò che facciamo, della complessità di lavorare all’interno di un centro diurno per disabili e di affrontare la pandemia al suo interno. Dal 17 giugno, giorno della riapertura dopo il lockdown, abbiamo effettuato mensilmente i tamponi naso-faringei, come prescritto dal protocollo. Operatori ed utenti, nonostante l’invasività dell’esame (specialmente per alcuni dei nostri). Il 10 novembre abbiamo effettuato lo screening. Il 13 novembre, i campioni erano stati tutti esaminati. Le indicazioni ricevute dall’ufficio competente dell’Asur e dalle infermiere che hanno effettuato i tamponi erano sempre le stesse: ognuno contatti il proprio medico di base per i risultati, ma se nessuno vi contatta entro 48 ore potete tranquillamente considerare il tampone negativo. Ufficio competente e infermiere, ci teniamo a precisarlo, sempre molto attente, scrupolose e gentili nell’organizzare e nell’affrontare questo delicato compito. Alcuni medici di base hanno evidenziato sistematicamente la difficoltà di accedere ai risultati, ma noi abbiamo sempre confidato nella tutela da parte dell’Asur e nella circolarità delle informazioni. Il giorno 23 novembre, 13 giorni dopo il tampone, 10 dopo l’esito dello stesso, uno dei medici di base, che ha in carico un utente si reca a casa del soggetto dicendo ai familiari che l’indomani si sarebbero dovuti recare al drive per effettuare un nuovo tampone, dichiarando di non sapere altro. La famiglia, allarmata, ci contatta chiedendoci spiegazioni. Un’operatrice richiama a quel punto il medico di base: il tampone del 10 novembre risultava positivo. Dopo la comunicazione del medico di base, nessuno ci ha chiamato, anzi, siamo stati noi a chiamare direttamente l’Asur per chiedere conferma della positività: un rovesciamento di ruoli, di competenze e di responsabilità (dettato dall’urgenza e dalla gravità della situazione) che ci ha lasciato (e ci lascia ancora) basiti. L’utente asintomatico – continua la cooperativa- si è recato in struttura regolarmente fino al 23 novembre e ha svolto quotidianamente le attività proposte con quanto previsto dal rigidissimo protocollo concordato dall’Asur; ma una delle criticità maggiori è che i soggetti con disabilità non indossano sistematicamente o in maniera corretta continuativamente la mascherina. Questo avviene secondo le disposizioni vigenti: le persone con disabilità sono esentate dall’uso delle mascherine come i bambini al di sotto di 6 anni.
La cooperativa denuncia quindi il fatto che in questo modo sono state messe a rischio 37 persone. “Questa “svista” – aggiunge – mette a repentaglio direttamente 37 persone, di cui 26 fragili e a rischio e tutti i loro familiari, molti dei quali “fragili e a rischio” per età. Non possiamo nemmeno immaginare la difficoltà di gestire uno dei nostri ragazzi in isolamento a casa. Avevamo messo in conto che, dato l’indice di contagio, avremmo potuto avere un riscontro di 1 o più positivi nello screening di novembre, ma in virtù delle indicazioni ricevute eravamo tranquilli e abbiamo rassicurato più di un genitore sulla “sicurezza” della nostra struttura e, ci teniamo a precisarlo, anche sui comportamenti virtuosi a livello professionale, ma anche personale, degli operatori della struttura, che consapevoli del servizio delicato nel quale lavorano, sono molto prudenti anche fuori dal loro orario di lavoro. Comprendiamo anche la possibilità di un errore umano o di una casualità, ma avremmo preferito che una provetta andasse perduta, anziché sapere che qualcuno è venuto a conoscenza della positività di un tampone e non abbia avvertito immediatamente familiari e responsabili di un centro diurno per disabili”.
All’ospite positivo è stato rifatto un tampone mercoledì 25 novembre "i cui esiti ancora non conosciamo (sperando che i protocolli abbiano funzionato) – sottolinea Cioci –. Siamo a sabato e nonostante ci avessero assicurato una priorità, ancora non sappiamo nulla. Non siamo stati messi in quarantena, siamo in autoisolamento, ma potremmo tranquillamente uscire e continuare la vita di tutti i giorni, rischiando ulteriori contagi; inoltre abbiamo chiuso di nostra volontà il centro, con tutte le conseguenze e i disagi che ciò comporta, per i ragazzi e le loro famiglie e per noi (senza considerare i costi). Quello che ci addolora maggiormente è il fatto che alcuni genitori stiano seriamente pensando di tenere a casa, al sicuro, i nostri ragazzi, essendo venuto meno l’elemento di protezione e tutela principale che abbiamo a disposizione. Non possiamo di certo biasimarli per questo”.
Un evento ormai tradizionale per la provincia di Macerata e per l’Italia, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, quest’anno ha cambiato forma.
Per le norme sul contenimento del Covid i volontari che affollavano le entrate dei supermercati invitando a donare cibo per i bisognosi hanno dovuto rinunciare alla loro attività lasciando ai manifesti affissi davanti ai supermercati e alla disponibilità del personale alle casse di svolgere questa opera di carità.
"È stato difficile rinunciare a questo appuntamento - dice un volontario che da oltre vent’anni ha collaborato alla colletta -. Ho fatto il volontario fin dall’inizio e la soddisfazione di fare qualcosa di veramente util per chi è in difficoltà insieme al sorriso delle persone che prendevano volentieri il sacchetto giallo per mettere gli alimenti mi ha sempre dato una grande carica. Quest’anno seguo la colletta a distanza, controllo che le gift card siano all’ingresso e che le persone siano informate".
Una colletta un po’ anomala, ma molte persone non si sono lasciate scoraggiare dall’assenza dei volontari all’entrata e hanno accettato di buon grado la nuova forma. Non acquisto di cibo, questa volta, ma donazione di due, cinque e dieci euro tramite card che si possono prendere all’ingresso o possono essere strisciate direttamente dal personale della cassa.
Anche il periodo per le donazioni si è allungato e invece che un solo sabato il tempo della colletta va dal 21 novembre all’8 dicembre. Al termine di questo periodo il valore complessivo delle card sarà convertito in prodotti alimentari come pelati, legumi, alimenti per l’infanzia, olio, tonno e carne in scatola.
Tutto sarà consegnato alle sedi regionali del Banco alimentare e distribuito, con le consuete modalità, alle circa 8000 strutture caritative convenzionate che sostengono oltre 2 milioni di persone.
Come ha detto Papa Francesco "Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere. E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori”.
Collaborano all’iniziativa l’associazione Nazionale Alpini, l’associazione Nazionale Bersaglieri, la Società San Vincenzo de Paoli, la Compagnia Delle Opere Sociali e altre associazioni caritative.
Si possono acquistare le gift card anche online sul sito https://www.mygiftcard.it.
I supermercati che hanno aderito all’iniziativa sono di seguito riportati:
Ecco gli aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore sembrano confermare una decrescita dei contagi.
Continuano a calare, infatti, sia i positivi che le quarantene nel Comune di Tolentino, in confronto all’aggiornamento comunicato martedì: ad oggi la situazione è di 137 contagiati e 64 persone che sono in isolamento domiciliare. Leggera diminuzione dei soggetti positivi anche a Macerata, dove si passa dai 432 di ieri ai 426 odierni mentre scendono più sensibilmente le persone poste in isolamento che oggi sono 248 (-12 rispetto al precedente aggiornamento).
Numeri in netto miglioramento anche a Civitanova Marche, dove i contagiati scendono a 426 (35 in meno del precedente aggiornamento), mentre salgono di quattro unità i soggetti sottoposti a quarantena (243). Diminuisce il numero di persone positive al Covid anche a Pioraco: sono 8 rispetto alle 13 comunicate nell'ultimo aggiornamento.
Situazione simile si registra pure a Morrovalle, dove le persone contagiate scendono a 87 (32 quelle in isolamento fiduciario) e a Treia, dove si registrano 125 persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 74 positivi al covid (6 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare e 5 sono i positivi in meno rispetto alle 24 ore precedenti).
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Dati invariati nel comune di Sant'Angelo in Pontano (6 persone positive ed una in isolamento domiciliare fiduciario a breve termine) e nel comune di San Ginesio (14 persone positive e 7 in isolamento domiciliare fiduciario). Un trend negativo si conferma, invece, a Castelraimondo dove si evince un nuovo aumento del numero dei contagi. Sono infatti 58 i casi positivi.
Sale a 3 il numero di contagiati nel comune di Camporotondo di Fiastrone, mentre sono 18 le persone in isolamento domiciliare. "Le persone coinvolte stanno bene" ha precisato il sindaco Massimiliano Micucci.
Anche il sindaco Michele Vittori ha informato sulla situazione Covid-19 a Cingoli: nel territorio si registra un miglioramento rispetto al precedente report con 80 casi positivi (-9) e 91 persone in isolamento domiciliare (-17).
Numeri in lento e costante miglioramento trai i cittadini di Pollenza. Nelle ultime 24 ore i contagi sono diminuiti: si contano infatti 66 positivi, vale a dire sei unità in meno rispetto al precedente aggiornamento. A Ussita non si registrano nuovi casi di cittadini positivi al Coronavirus: in base alle comunicazioni ufficiali della Asl è risultato negativo al tampone, e quindi guarito dal COVID-19, un cittadino ussitano. Un altro risulta essere in via di guarigione.
Migliora di due unità il totale dei soggetti positivi al virus nel comune di Monte San Martino: ad oggi risulta un solo caso positivo, mentre due sono i casi di persone in isolamento domiciliare. Tutti i casi segnalati risultano residenti, ma non domiciliati, nel Comune.
L’Associazione Circolo ACLI ProCamporota di Treia, in questo momento di criticità, ha donato alla Protezione Civile Comunale della Città di Treia 10 saturimetri, 1 termometro termo-scanner e gel igienizzante per aiutare e sostenere i cittadini più colpiti dal Covid-19.
Grazie a questa dimostrazione di solidarietà e affetto per il proprio territorio, sarà possibile per la Protezione Civile Comunale affiancare ulteriormente i medici di famiglia nel supporto alla popolazione, così da poter implementare gli strumenti necessari all’assistenza ai cittadini che necessitano di controlli e visite domiciliari.
L’utilizzo di questi materiali sanitari verranno distribuiti, su richiesta e segnalazione dei medici di base, ai soggetti più bisognosi della Città di Treia.
Il sostegno alla popolazione non si ferma, anche grazie al senso di comunità ed agli aiuti concreti alle istituzioni locali al servizio della cittadinanza.
Il Sindaco Franco Capponi, l’Amministrazione Comunale e la Protezione Civile Comunale ringraziano sentitamente l’Associazione Circolo ACLIProCamporota di Treia per aver dato luogo a questa iniziativa a sostegno e a tutela della cittadinanza treiese mostrando grande generosità.
In queste settimane l’Amministrazione Provinciale sta eseguendo diversi interventi che interessano più strade provinciali. Questi lavori sono resi possibili grazie all’utilizzo di diversi ribassi d’asta, autorizzati specificamente dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti), che aveva finanziato tali asfaltature, già eseguite sulle diverse arterie.
I cantieri riguardano le seguenti strade provinciali: la 12 “Bivio Rotelli - Gioacchino Murat”, la 128 “Treiese”, la 2 “Apirese”, la 11/VII “Piangiano”, la 76 “Montecassiano - Cimarella”, la 100 “Porto Recanati - Scossicci”, la 132 “Varanese”, la 58 “Lago di Fiastra”, la 29 “Collamato”, la 7/VII “Bivio Agolla - Montelago” e la 30 “Collattoni”.
“Si tratta di interventi puntiformi per un importo complessivo di circa 430mila euro - afferma Antonio Pettinari - che consentono la sistemazione di ulteriori tratti delle strade su cui erano già stati appaltati i lavori”.