“Basta giocare con la salute dei cittadini dell’Area Vasta 3: Treia è l’emblema di quanto sia esplosivo, in piena emergenza Covid, mettere la testa sotto la sabbia per settimane. Subito percorsi controllati e screening con ogni mezzo anche per i fruitori esterni delle strutture per circoscrivere un contagio che rischia di coinvolgere l’intero sistema di medicina di base, le persone più fragili e le loro famiglie".
L’onorevole leghista Tullio Patassini richiama ai propri doveri la sanità regionale che, in provincia di Macerata, evidenzia criticità nella gestione dell’emergenza e l’Amministrazione di Treia per aver sottovalutato il problema dell’ospedale cittadino.
“Mentre Covid si fa largo nelle mura delle strutture sanitarie al punto che il presidente della regione Ceriscioli esclude Area Vasta 3 dal suo report al consiglio ieri, che cosa stanno facendo il direttore Maccioni e quello dell’Inrca Genga che, all’ospedale di Osimo, alle prese con una situazione analoga, sta chiudendo i reparti? La rete di sicurezza nel trasferimento dei malati Covid da un ospedale all’altro è stata fin dal primo momento a maglie più che larghe: non si contano i contagi avvenuti per la promiscuità a Civitanova, San Severino, Camerino, Macerata. Questa nuova tegola di Treia e Appignano (dove ci sono contagi all’Inrca, ndr) fa emergere una criticità su cui la Lega chiede attenzione da tempo, che nasce dalla promiscuità dei percorsi e sta esplodendo tra i medici e con i servizi erogati alla popolazione non ricoverata”.
È lo stesso Patassini a ripercorrere le tappe della vicenda treiese:
- intorno al 15 marzo nella RSA di Treia è stato chiuso alle visite dei parenti il reparto di lungodegenza, ufficialmente per proteggere i pazienti dal contagio esterno. Ieri hanno dichiarato che 7 pazienti, 3 operatori e un medico risultano contagiati;
- negli stessi giorni un medico di base, che opera come altri negli ambulatori al piano terra della struttura, ha richiesto il tampone per aver curato malati Covid. L’Asur glie lo ha fatto dopo settimane ed è stato ufficialmente dichiarato positivo quasi 30 giorni dopo la richiesta. Se non ha infettato nessuno si deve solo al senso di responsabilità con cui ha scelto di auto-isolarsi;
- mentre casi di contagio e morti sospette nella RSA di Treia venivano denunciati alla stampa dai parenti, hanno continuato a funzionare senza particolari accorgimenti gli ambulatori per i prelievi, la medicazione, la gestione delle patologie croniche di cui è necessario il monitoraggio (tipo quelle da trattamenti con anticoagulanti). Insomma: almeno metà della popolazione treiese è entrata in contatto con la struttura riportandone potenzialmente le conseguenze all’interno delle proprie mura domestiche.
- Ad oggi la sede treiese dell’Inrca, divisa dal reparto di lungodegenza chiuso per contagio solo da una porta antipanico, sta continuando a funzionare senza che si abbia notizia di precauzioni in atto.
“Il silenzio della sanità regionale è assordante e non è accettabile perdere ancora tempo prezioso dietro a fiere e algoritmi sul picco di contagio mentre la popolazione rischia la pelle per un prelievo – conclude l’onorevole leghista – Quali misure si stanno prendendo in concreto e tempestivamente per tutti i medici di base e per le realtà come quelle di Treia, città che ha già pianto 4 morti e in cui il contagio sta toccando anche la Casa di Riposo comunale, Appignano e altre città della provincia?”
Aumentano le persone uscite dall’isolamento domiciliare e quelle che, fatto il tampone la seconda volta, risultano negative: sono queste le buone notizie che vengono da Treia.
Questi gli ultimi dati ricevuti dall’Amministrazione comunale: 32 persone in isolamento domiciliare e 19 soggetti positivi al coronavirus; ben 80 le persone uscite dall’isolamento.
Relativamente ai buoni spesa alimentare questa la situazione dopo quattro giorni dal ricevimento delle domande: 664 buoni erogati per un totale di 33.200 euro liquidati (altri 4500 euro relativi alle ultime 20 domande da liquidare); restano dunque ancora sul piatto circa 20.000 euro rispetto ai 59.000 concessi dal governo.
Proseguono le donazioni. Dopo quella del comitato parrocchiale di Chiesanuova, è arrivata nelle ultime ore quella del comitato festeggiamenti della Parrocchia di San Lorenzo.
Nel pomeriggio, invece, da registrare quella di Marco Giacomini di gi.ma.car, che ha rifornito la protezione civile comunale di guanti e mascherine.
Proprio la protezione civile comunale ha rifornito i punti consegne delle oltre 20.00 mascherine arrivate: da domani, mercoledì 8, dalle ore 9, riprenderà così la consegna delle mascherine presso tutte le tabaccherie di Treia capoluogo (2 in centro storico e 2 nel borgo), Passo Treia (2) e Chiesanuova (1).
Solo per chi lo chiede espressamente è attivo il servizio trasporto mascherine porta a porta a cura dell’avis di Treia: per info e prenotazioni: treia.comunale@avis.it oppure telefonare a 3801058133 o 335 5886049.
Una breve malattia uccide Giuseppina Spurio aveva 60 anni.
La donna era originaria di Chiesanuova di Treia ma viveva a Torino da 40 anni.
Giuseppina aveva 60 anni, ieri a causa di una breve malattia le sue condizioni sono peggiorate e dopo aver salutato per videochiamata i suoi familiari si è spenta serenamente all'Ospedale Don Giovanni Bosco di Torino dove lavorava da 35 anni.
Giuseppina lascia la mamma Vittoria, il marito Mario, i figli Alberto e Alice, l'adorato nipotino Cristian, il fratello Alessio, i generi Sergio e Jessica, i cognati Marisa, Salvatore e Luigina, i nipoti Jessica, Celeste e Fabio.
Era una donna forte, generosa e lavoratrice, era la prima tifosa della Juventus, accoglieva tutte le settimane gli amici di Juventus Club Treia Marche che si recavano a Torino per le partite, con il suo bel sorriso.
Aveva lasciato Chiesanuova sin da giovane ma ad ogni occasione tornava in paese per stare vicino alla cara famiglia e cari amici.
La salma sarà trasportata da Torino al Centro Funerario di Macerata mercoledì pomeriggio. Il carro passerà per Chiesanuova giovedì per una benedizione alle 09:30 nella parrocchia San Vito e Patrizio poi proseguirà la tumulazione e la benedizione alle ore 10:00 da Frate Luciano Genga presso il cimitero di Treia
“L’Amministrazione Comunale di Treia è l’unica a fare politica di bassa lega scadendo sul personale per non dare risposte nel merito. Giunta e maggioranza sapevano e non hanno fatto nulla per giorni prima di attivarsi per scongiurare l’allargamento del contagio ai cittadini attraverso gli ambulatori dell’RSA e l’INRCA. La Lega ha lanciato un allarme doveroso che trova conferma nei post su Facebook ed i comunicati stampa a cui fanno ricorso il vicensindaco facente funzioni Buschittari e il capogruppo Sileoni per giustificarsi”.
Simone Merlini, treiese e responsabile provinciale della Lega a Macerata, non intende lasciar correre sulla gragnuola di pesanti accuse personali che la giunta Comunale di Treia gli ha rovesciato addosso pe aver chiesto spiegazioni sulla gestione del focolaio Covid scoppiato presso il complesso ospedaliero cittadino e che potrebbe essersi allargato a chi ha fruito e continua a fruire degli ambulatori.
“È gravissimo che il vicesindaco facente funzioni Buschittari in un posto fatto intorno alla mezzanotte sul profilo ufficiale Città di Treia abbia ammesso di essere a conoscenza da giorni del problema, di essere molto preoccupato, ma di parlarne solo adesso perché la questione è esplosa sulla stampa. Cosa ha fatto nel frattempo per tutelare la salute dei suoi concittadini che fruiscono degli ambulatori della struttura? - continua a chiedere Merlini – Perché Buschittari dice di aver sollecitato l’Asur il 1° aprile visto che tutti sapevano da giorni che un medico di base treiese, tra quelli che esercitano negli ambulatori del complesso ospedaliero, era in auto-isolamento in attesa di un tampone effettuato dall’Asur quasi dopo 15 giorni? Perché Buschittari dice di aver sollecitato i tamponi a ricoverati e personale sanitario e non ha anche preteso dall’Asur una riorganizzazione dei servizi in modo da non alimentare le potenzialità di contagio di quei cittadini che lui stesso definisce ‘estremamente fragili e, quindi, ancora più esposte al contagio?
La verità, caro vicesindaco facente funzioni Buschittari, è che amministrare non è fare i post di mezzanotte su Facebook come Conte e scatenare il burattino in seconda Sileoni contro il sottoscritto per buttarla in caciara. Amministrare è fare il proprio dovere moralmente e formalmente tirando fuori gli attributi invece di nascondersi dietro al balletto delle competenze”.
"L'informazione arrivata oggi pomeriggio conferma una situazione che desta preoccupazione presso la Struttura R.S.A di Treia: 5 pazienti e 5 operatori sanitari positivi al coronavirus". Questa la comunicazione ufficiale proveniente dal Comune di Treia.
"Esprimiamo la nostra vicinanza al personale posto in isolamento e a quello che assicura continuità a un servizio di cura così importante e delicato -proseguono dall'Amministrazione Comunale -, perché dedicato a persone estremamente fragili, ancora più esposte in questo momento alla possibilità di ammalarsi gravemente".
La RSA di Treia, così come gli ambulatori dei medici di base rientra nella competenza esclusiva dell'ASUR.
“Tuttavia, - dichiara David Buschittari, il vice sindaco di Treia - appena sono venuto a conoscenza, informalmente tramite un medico di base del territorio delle prime positività nella struttura, ho sollecitato l’ufficio igiene (già avvertito dalla struttura di Treia) affinché effettuasse i tamponi a tutti, pazienti e al personale sanitario e gli stessi sono stati effettuati poche ore dopo la mia richiesta (mercoledì 1 aprile). Inoltre, dopo essermi informato sulle vicende successive, relative agli spostamenti dei pazienti positivi, ho sollecitato la fornitura (già richiesta dall’azienda) dei dispositivi di protezione indivuduale agli operatori in attività, e gli stessi sono stati consegnati poche ore dopo (stamattina domenica 5 aprile)”.
Interviene anche il capogruppo di maggioranza Tommaso Sileoni, delegato alla protezione civile: “Colgo l'occasione per ringraziare il Consigliere Andrea Mozzoni che come volontario della nostra Avis sta facendo da traid d'union tra l'associazione e l'amministrazione comunale e si sta spendendo, a fatti e non a parole, in tante azioni a beneficio della nostra comunità".
Stando all'ultimo aggiornamento, i contagi del comune restano stabili: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno 20 positivi al covid 19. Sono 67 le persone uscite dall'isolamento domiciliare, 4 purtroppo i decessi avvenuti.
Tutti i tamponi effettuati nella casa di riposo comunale hanno, invece, dato esito negativo. "Una grande notizia che dà grande speranza ai treiesi per il futuro" sottolinea il vicesindaco Buschittari.
Prosegue senza sosta la solidarietà a Treia: sono arrivate nella tarda mattinata di ieri 2000 mascherine, donate da Ernesto ed Elisabetta Raponi alla città e alla casa di riposo comunale; la donazione è stata effettuata per ricordare la figura di Benito Raponi, grande personaggio treiese, industriale e sportivo che ha segnato profondamente la storia della città del bracciale.
La distribuzione inizierà questa mattina, sabato 4 aprile, dalle ore 9, presso tutte le attività commerciali di sali e tabacchi del comune di Treia (centro storico, zona borgo, Passo Treia e Chiesanuova).
“Per quanto riguardano le frazioni di Camporota e Santa Maria in Selva – fa sapere il Comune - si potranno ritirare presso il Circolo di Santa Maria in Selva previa chiamata a uno dei due operatori (3357160409 o 3357160410). Chi per comprovate esigenze non può in nessun modo recarsi in uno dei punti di consegna può contattare anche l’Avis di Treia che si è attivata per consegnarle a domicilio contattando preventivamente i seguenti numeri: 380 10 58 133 o 335 58 86 049 339 16 48 458 o 339 21 72 121”. Intanto dopo due giorni di ricezione domande buoni pasto ecco la situazione: 114 domande presentate per un totale di 24000 euro concessi in buoni pasto.
Prosegue l’attività del centro operativo comunale di Treia, reperibile al numero 0733218700.
Quarta vittima del Coronavirus a Treia. Si è spento all'ospedale di Civitanova, dove era ricoverato, il 72enne Paolo Pettinari.
Anche la moglie ha contratto il Covid-19 ed è ricoverata al nosocomio di Camerino. Paolo Pettinari lascia, oltre alla coniuge, due figli.
Per quanto riguarda il conteggio dei numeri nel comune treiese ecco l’ultimo aggiornamento: 35 persone in isolamento domiciliare al cui interno si conteggiano 20 positivi al covid-19, fa sapere l'amministrazione comunale.
“Morani fai meno polemica e più fatti per tutte le Marche. Il mio appello per l’attivazione dei laboratori di certificazione dei presidi sanitari raccoglie le istanze espresse anche sui media dalle associazioni di categoria e da tante aziende loro associate pronte per riconvertire le produzioni in materiali sanitari. In tanti hanno già spontaneamente iniziato la produzione di mascherine ed io ho individuato nelle università la rapida e qualificata risposta". Così l’onorevole leghista treiese Tullio Patassini risponde alla sottosegretaria PD al MISE Alessia Morani, che lo accusa di tardivo appello alla costituzione di una filiera di qualità marchigiana in campo sanitario.
"Se davvero stai lavorando per questo - continua il deputato, sempre rivolgendosi alla sottosegretaria Morani -, come mai non ne hai fatto parola né sui media né con le imprese? Se davvero stai lavorando per questo, quanto ci vorrà perché i laboratori siano operativi? Che dovrebbero fare le aziende nel frattempo? E perché hai coinvolto solo l’Università di Ancona e non tutto il mondo universitario marchigiano? Non sai che l’Università di Camerino si è già attivata per la produzione di respiratori? La verità Morani è che con la tua replica piccata hai certificato non solo l’inadeguatezza tua, del PD e del Governo nell’affrontare l’emergenza, ma anche la vostra indifferenza verso la montagna terremotata che potrebbe trovare proprio nella filiera dei supporti medicali un’occasione di lavoro”.
“Il PD non ne azzecca una nelle Marche, né col governatore né con i parlamentari che sanno solo fare tanto fumo e zero fatti. Hai capito Morani che riconvertire per le aziende vuol dire cercare sopravvivenza per tutta la loro forza lavoro? Bluffi lasciando intendere che ci sono 50 milioni per le imprese che riconvertono la produzione: sai benissimo che sono fondi stanziati per tutta Italia e sono una miseria. Basterebbero a ricostruire sì e no tre delle scuole terremotate della provincia di Macerata. Come Lega - conclude Patassini - ribadiamo il massimo supporto alle aziende e alle università che vogliono intraprendere queste produzioni, un sostegno concreto, operativo e puntuale per affrontare quella burocrazia parolaia di cui la Morani è degna interprete”.
L’Amministrazione Comunale di Treia ed il Centro Operativo comunale per l’emergenza covid 19 hanno ringraziato gli agenti della Polizia Locale del proprio comune per l’intensa attività svolta in questi giorni di emergenza, su tutto il territorio comunale.
"Grazie al lavoro costante di controllo e prevenzione e grazie alla collaborazione della stragrande maggioranza dei cittadini – sottolinea il coc– stiamo riuscendo a contenere il numero dei positivi al Covid-19.
In questa fase è indispensabile continuare a rispettare le semplici disposizioni ricordate continuamente attraverso il messaggio alert system e cioè non uscire di casa se non per motivi importanti, di lavarsi bene le mani, di evitare contatti ravvicinati".
Le misure di contenimento della pandemia sono state prorogate con il dpcm 1.4.2020 fino a lunedì 13 aprile compreso: di conseguenza anche nel comune di Treia le misure originariamente previste fino al 3 aprile saranno prorogate di altri 10 giorni. Pertanto confermato lo stop ai mercati settimanali, la chiusura del cimitero comunale, la chiusura di parchi e giardini, la chiusura al pubblico degli uffici comunali (salvo richiesta appuntamento per valide ragioni), la chiusura di scuole, palestre e impianti sportivi comunali. Annullata anche la fiera di Chiesanuova del 13 aprile così come tutte le manifestazioni precedentemente organizzate dalle associazioni locali fino a quella data.
"Vogliamo diffondere – fa sapere il coc – i dati relativi ai controlli effettuati dalla nostra Polizia Locale sul territorio comunale di competenza dal 16 /03/2020 al 1/04/2020:
850 persone controllate; 85 controlli negli esercizi commerciali.
Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questo periodo di crisi, come lo fu per l’emergenza post-sisma – conclude il coc di Treia – che ricorda anche il preziosissimo contributo dei volontari del gruppo di protezione civile comunale sempre disponibili ad ascoltare le esigenze ed i bisogni della popolazione treiese".
(Foto copertina di repertorio)
Una corsa contro il tempo per mettere i soldi a disposizione nel più breve tempo possibile. Per questo, la giunta comunale di Treia si è riunita via streaming martedì mattina per decidere come ripartire i 60mila euro assegnati dal governo al Comune per il sostegno alle famiglie in difficoltà, che saranno ridistribuiti sotto forma di buoni per la spesa. "Il criterio che ci ha guidato è quello dell’urgenza nell’individuare una platea di possibili destinatari, per questo abbiamo stabilito una griglia di massima - fa sapere l'amministrazione comunale - . Non potranno accedere al sostegno dipendenti pubblici, dipendenti privati in servizio, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza, contributo autonoma sistemazione (fatte salve le situazioni di criticità conosciute dai Servizi Sociali), nuclei familiari che hanno una liquidità pari o superiore a euro 10000 sul conto corrente. Potrà fare richiesta chi si trova in situazioni di mancanza di liquidità per perdita di lavoro, cessazione di attività, riduzione entrate da attività personali esercitate, criticità derivanti da familiari soggetti a contagio".
"Una prima griglia, che permetterà all’ufficio dei servizi sociali, dove arriveranno tutte le richieste, di selezionare chi può avere diritto al buono spesa da spendere in una serie di esercizi, già selezionati in base alle disponibilità delle stesse attività commerciali” così la giunta comunale treiese. "Oltre a questo, abbiamo individuato anche un criterio quantitativo – continua l’amministrazione –, per cui una persona può chiedere al massimo 100 euro , 150 euro nel caso siano due persone, 200 nel caso siano tre, 250 se sono quattro, e per le famiglie con un numero maggiore di componenti verrà assegnata una somma aggiuntiva di 50 euro per ogni ulteriore componente fino ad un massimo di 500 euro”.
Da giovedì 2 aprile ecco a chi i cittadini potranno rivolgersi per chiedere il buono spesa: 0733218730; 0733218731; 0733218752 (ufficio servizi sociali); occorrerà compilare il modello di autodichiarazione disponibile (da giovedì 2 aprile) sul sito del Comune di Treia, presso l’ufficio servizi sociali, all’ingresso dell’ufficio protocollo (Corso Italia Libera 16) nonché presso le associazioni Avis, Caritas e Il Lume; la stessa autodichiarazione potrà essere inviata via mail, whatsapp, a mani presso l’ufficio servizi sociali (piazza Cervigni 1).
Per ulteriori informazioni si possono contattare l’assessore ai servizi sociali Luana Moretti (3807125001) e il responsabile servizi sociali Orazio Coppe (3357127279).
Dopo la verifica dei requisiti, l’attivazione del buono spesa permetterà di acquistare generi alimentari di prima necessità presso le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa (che si cercherà di individuare vicino al proprio domicilio).
"Questo fino al raggiungimento dei 60mila euro – conclude la giunta –. Come previsto dal governo, non ci saranno bandi o graduatorie, ma si cercherà di coprire il prima possibile, situazioni di reali emergenze, che si stanno manifestando".
La giunta comunale di Treia, riunitasi stamane in modalità telematica, ha prorogato i termine di versamento dei tributi comunali al prossimo 30 giugno; stabiliti anche i criteri e le modalita’ di attuazione e di erogazione del contributo previsto dall’ordinanza Capo Dipartimento protezione civile 658 del 29.3.2020: domani uscirà l’avviso pubblico e da giovedì sarà possibile iniziare a presentare le richieste di contributo; approvato anche il progetto esecutivo per i lavori di riparazione danni con restauro, miglioramento sismico e adeguamento impiantistico dell’Accademia Georgica e riavviato il procedimento per la realizzazione dei lavori necessari per consentire la destinazione a struttura abitativa di emergenza della “Casa del Custode” di Villa Spada.
Dopo la distribuzione alla popolazione di quasi 1000 mascherine della protezione civile, la consegna riprenderà dal fine settimana con le modalità che verranno comunicate nelle prossime ore.
Proseguono le donazioni:
Dagli Ordini Dinastici Real Casa Savoia 200 mascherine per la casa di riposo di Treia. I 30 ospiti, i 10 operatori, 2 infermieri e i 4 del personale di servizio ringraziano di cuore il concittadino Dott. Andrea Cristofanelli Broglio e al delegato per le Marche Walter Pellegrino.
Arrivata ieri pomeriggio alla casa di riposo di Treia la seconda donazione del Rotary di Tolentino presieduto da Carla Passacantando: tute per operatrici e personale sanitario.
Chiesanuova calcio con il progetto “Chiesanuova un cuore biancorosso contro il virus” ha donato 2000 mascherine alla popolazione (che saranno distribuite nei prossimi giorni) e un contributo economico alla casa di riposo: una raccolta fondi effettuata prevalentemente da dirigenti, allenatori, giocatori e tifosi della compagine biancorossa.
Anche l’Avis comunale è in prima linea in questa emergenza sanitaria: attiva la consegna di mascherine uso non sanitario (a domicilio); per informazioni contattare 3801058133, 3355886049 o scrivere a treia.comunale@avis.it.
Scesi i numeri delle persone in isolamento domiciliare a 35 unità, al cui interno 20 positivi (3 purtroppo i decessi): i numeri non aumentano da 4 giorni, un segnale di speranza con la volontà di mantenere cautela, concentrazione e di continuare a rispettare le regole.
Intanto stamattina alle 12 il vicesindaco di Treia David Buschittari ha osservato un minuto di silenzio davanti al palazzo comunale con la bandiera italiana a mezz’asta per ricordare tutte le vittime del Covid.
Iniziata questa mattina la distribuzione delle mascherine a Treia da parte del gruppo comunale locale di protezione civile.
Le mascherine, donate da L’altro uomo camicie, Nara Cotica e Roberta Coperchio, possono essere prenotate chiamando l’ufficio della protezione civile (0733218777) o il centro operativo comunale (0733218700).
Dopo la distribuzione di stamattina, si proseguirà domani dalle ore 10.
I numeri restano stazionari: sempre 20 i positivi al covid 19 (più i tre decessi dei giorni scorsi) mentre scendono da 39 a 37 le persone in isolamento domiciliare.
È attivo il codice Iban del comune di Treia per effettuare donazioni da parte dei privati (IT46I0854969210000000079875).
Anche le associazioni locali stanno effettuando varie iniziative, dalle Parrocchie alla Caritas, dall’Avis alle società sportiva Chiesanuova calcio con la raccolta fondi “Chiesanuova un cuore biancorosso contro il virus” destinata alla casa di riposo di Treia e all’ospedale di Macerata.
“Ringraziamo i numerosi cittadini e imprenditori che ci stanno chiamando per effettuare donazioni rivolte alle persone più deboli” così il coc di Treia che rimane operativo h24 tutti i giorni al numero 0733218700; e ancora “attendiamo le nuove comunicazioni ufficiali degli enti preposti; i numeri degli ultimi giorni sembrano segnare una leggera inversione del trend ma serve prudenza e non si può abbassare la guardia”.
Domani alle 12 l’adesione all’iniziativa nazionale dell’Anci con il rispetto di un minuto di silenzio, bandiere a mezz’asta per ricordare le vittime del covid 19, per onorare gli operatori sanitari e stringersi insieme come comunità unita che guarda al futuro con speranza.
"Ragazzi, leggiamo e guardiamo attentamente a quello che sta accadendo, e soprattutto a quello che sta facendo tutta la classe politica, compresa l'opposizione. Siamo i testimoni di un cambiamento epocale, anche nel modo, vecchio, di governare. Dibattetelo tra di voi. Lasciamo perdere i vecchi schemi". Questo il messaggio che Fabio Giulianelli, amministratore unico della Cucine Lube e patron della Lube Volley, decide di rivolgere alle nuove generazioni in una fase di grande emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, consapevole che molto cambierà nei prossimi mesi nel tessuto sociale italiano.
"Dal disastro dobbiamo creare una nuova e vitale società, fatta da persone che abbiano a cuore la vita delle altre persone - prosegue Giulianelli -. La loro dignità. È un'occasione storica. Non permetteremo di farci rubare le nostre speranze".
"Non basta cantare dai balconi, quando muoiono e soffrono tantissime persone. Urliamo la nostra rabbia e soprattutto rivendichiamo la nostra voglia di vivere. Da protagonisti. Basta con gli slogan, con i “dai che ce la facciamo”. Come? Con che cosa? È una vera presa in giro. Non dobbiamo sopravvivere, ma vogliamo vivere da protagonisti. Caspita, noi abbiamo fatto il Rinascimento, la culla di tutta la cultura mondiale. Siamo noi stessi gli artefici del nostro futuro. Se non adesso, quando. Questo sarà il nostro slogan!" conclude Giulianelli.
L'intera comunità di Treia è in lutto per la scomparsa di Anna Maria Paccusse. La giovane donna, originaria della frazione di Chiesanuova, si è spenta nella mattinata odierna a soli 53 anni presso il Covid-Hospital di Civitanova Marche, dove era ricoverata a seguito della positività al coronavirus.
Anna Maria lascia i due figli Gabriele e Tamara, il marito Damiano, la mamma Pierina, i suoceri Antonio e Anita e i fratelli Gianni e Patrizia.
In ottemperanza alle disposizioni della Diocesi di Macerata, il rito religioso della Benedizione, verrà celebrato presso il Cimitero di Treia alle ore 11:00 di lunedì 30 marzo. L'ingresso alla struttura è consentito nei modi e nei termini del Dpcm dell'8 marzo.
Sono stazionarie le condizioni di Don Giuseppe Branchesi, da tutti conosciuto come "Don Peppe", parroco della chiesa di Santa Maria in Selva di Treia. È questo l'ultimo aggiornamento riguardo le sue condizioni di salute, dopo il ricovero avvenuto nella giornata di ieri presso il Covid-Hospital di Civitanova Marche a seguito della positività al coronavirus (leggi qui).
Rispetto a ieri non si ravvisano grandi novità. Nella difficoltà della situazione clinica di Don Peppe, questo viene interpretato come un segnale positivo. Ogni giorno la redazione di Picchio News cercherà di fornire notizie sulle sue condizioni per aggiornare i tanti lettori che hanno mostrato affetto e vicinanza al parroco, conosciutissimo e benvoluto in tutta la provincia di Macerata.
++ AGGIORNAMENTO ORE 22:00 ++
Questa sera Don Giuseppe ha telefonato alla nipote Anna e le ha detto di stare "un pochino meglio". Il parroco ha voluto porgere i suoi saluti a quanti gli hanno espresso vicinanza. Un pensiero speciale l'ha rivolto al "Comitato Sagra della Polenta".
La Prefettura ha comunicato i dati ufficiali del comune di Treia, aggiornati al 27 Marzo.
A renderlo noto tramite la pagina facebook istituzionale del comune è il vice sindaco David Buschittari che fa il punto della situazione: " ci sono 39 persone in quarantena nel comune di Treia di cui 23 casi positivi al Covid- 19, al cui interno registriamo purtroppo 2 decessi.
Il dato è positivo in quanto da due giorni i dati non aumentano; chiediamo alla popolazione di continuare a rispettare le regole e di restare a casa, almeno fino al prossimo 3 aprile"
Consegnato alla dottoressa Lombardello della lungodegenza dell'ospedale di Treia un pc (per tutta la durata dell'emergenza covid 19) concesso in comodato d'uso gratuito dall'amministrazione comunale di Treia all'area vasta 3 di Macerata. Il pc sara' utilizzato per collegamenti Skype tra i pazienti della struttura e i familiari.
Intanto il Rotary Club di Tolentino ha donato alla casa di riposo comunale di treiese dispositivi di protezione individuale che saranno utilizzati dal personale dipendente della struttura.
La sanificazione degli uffici comunali verrà completata nel pomeriggio di oggi; proseguirà invece, nei prossimi giorni, quella delle vie pubbliche e strade a cura del Cosmari.
Stabili restano i dati numerici: rimangono 39 le persone residenti nel comune in quarantena di cui 23 positive al covid 19.
Grande dolore nella comunità treiese per il decesso di Ferdinando Paciaroni (il secondo per covid 19 dopo quello della moglie Adalgisa Piermattei).
Fiato sospeso invece per le condizioni di salute di Don Giuseppe Branchesi e di tutte le altre persone ricoverate.
Resta attivo h24 dal lunedì alla domenica il numero del coc comunale (0733218700) temporaneamente sostituito dai cellulari 3497139110 e 3336775562.
“Ringrazia tutti i cittadini che stanno rispettando le regole” – fa saper l’amministrazione comunale. “Si ricorda che ci si muove, anche all’interno del territorio comunale, solamente per lavoro, salute e acquisto di generi alimentari e farmaci; l’unità della comunità in questo periodo difficile è confermata dal grande impegno dei dipendenti comunali, dei vigili urbani, delle forze dell’ordine e della protezione civile locale”.
Intanto sono arrivati molti messaggi di solidarietà dalla Città di Monte Buey, gemellata con la città del bracciale, con cui il rapporto di amicizia sarebbe dovuto riprendere a maggio a Treia ed a ottobre nella città sudamericana”.
Dopo essere stato scoperto positivo al Coronavirus poco più di 10 giorni fa; questa mattina si sono aggravate le condizioni del parroco della chiesa di Santa Maria in Selva di Treia, Don Giuseppe Branchesi.
Il sacerdote 82enne si trova attualmente ricoverato al Covid-Hospital di Civitanova Marche.
La Ditta Agritrade Salvatori s.r.l. della famiglia Salvatori ha donato all’Area Vasta di Macerata tre videolaringoscopi, ai quali se ne aggiungeranno altri due, prodotti dall’azienda King Vision .
Tale strumentazione è un ausilio che facilita l’intubazione e la gestione delle vie aeree dei pazienti che presentano difficoltà e/o insufficiente capacità respiratoria. Si tratta in particolare di un visore digitale portatile dotato di sonda con fibra ottica che viene inserita nelle vie aeree superiori del paziente e fornisce una visione chiara e ravvicinata della trachea, guidando l’operatore nella delicata fase dell’intubazione con tubo oro tracheale.
Approvate con decreto sindacale n.4 del 21 marzo le linee guida per lo svolgimento delle sedute della giunta telematica; la prima giunta in videoconferenza della storia del comune di Treia, martedì 24 marzo ha visto la delibera degli indirizzi per l’attivazione del lavoro agile ai fini del contenimento e della gestione dell’emergenza epidemiologica da covid 19 e l’individuazione delle attività indifferibili.
Si è proceduto altresì alla riduzione di presenza del personale attraverso la rotazione dei dipendenti, alla fruizione delle ferie pregresse, con priorità di quelle maturate nel 2018 e 2019, nonché alla fruizione del congedo, ferma restando la necessità di garantire servizi essenziali e indifferibili da rendere in presenza.
“Insieme al nostro istruttore informatico Giacomo Cesca stiamo attrezzando le postazioni per il lavoro a distanza; ciò non pregiudicherà l’allerta meteo di questi giorni; il piano neve 2019/2020 del Comune infatti è stato adottato da diversi mesi e qualora necessario sono pronti a partire I mezzi”: così in una nota si esprime l’amministrazione comunale di Treia.
“Prosegue intanto la gestione dell’emergenza coronavirus; dall’ultimo dato ufficiale della Prefettura aggiornato sono 23 le persone positive al covid 19 (39 persone in quarantena).
Un grande ringraziamento al personale sanitario, ai nostri cittadini per il rispetto delle regole, ai vigili urbani e ai carabinieri che ci aiutano a farle rispettare e al gruppo comunale protezione civile sempre in azione ed in prima linea a servizio dei cittadini”.