A due anni di distanza da quando venne riconsegnata alla città completamente restaurata, nella notte fra domenica e lunedì l'imbecille di turno ha pensato bene di imbrattare la storica scritta della Shell vicino al Ponte di Mancinella a Tolentino.
La scritta venne riconsegnata alla città il 27 luglio del 2016. A seguito del restauro delle antiche mura urbiche, su un antico muro che delimitava una storica pompa di benzina, non più esistente da qualche decennio, faceva bella mostra di sé un pittogramma con il marchio Shell. Da lì la decisione di restaurarlo. L'altra notte, però, il vandalo di turno ha voluto rendersi protagonista di questa inutile bravata che obbligherà l'amministrazione comunale a spendere denaro pubblico per ripristinare la situazione esistente.
Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, in Località Rocchetta a Tolentino. A prendere fuoco sterpaglie e colture e le fiamme sono diventate presto una minaccia per il bosco.
Intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio di circa 6 ettari di sterpaglie e di 17 rotoballe fermando l'incendio prima che interessasse anche il bosco.
Auto a fuoco in Contrada Ributino, a Tolentino. È accaduto intorno alle 12.30 di oggi, domencia 12 agosto.
Per spegnere l'incendio dell'auto sul posto i vigili del fuoco che dopo aver spento le fiamme hanno messo in sicurezza il mezzo.
La hit techno di Ferragosto porta la firma di un giovane tolentinate: Riccardo Prosperi. Il talentuoso dj 25enne, infatti, è salito in vetta alle classifiche ed è primo con la sua "Bonito".
Il pezzo si trova in prima posizione sia nella "Top ten nuove uscite" generale che in quella riservata alle nuove uscite. La notizia arriva direttamente dallo stesso Prosperi: "Questa mattina, il risveglio ha portato con sé un’incredibile scoperta: “Bonito” alla 1° posizione della “Top Ten Nuove Uscite” generale e “Top Ten Nuove Uscite” Tech-House.
Se fino a qualche giorno fa mi avessero predetto un simile traguardo, lo avrei considerato nient’altro che un sogno. Ora, il sogno diventa realtà, una realtà fatta anche del vostro affetto, del vostro sostegno e della vostra passione. Grazie!".
Bonito è disponibile su Beatport: https://www.beatport.com/release/bonito/2345589
La compagine di golf del Rotary Distretto 2090 si è piazzata al primo posto al decimo challenge nazionale interdistrettuale Rotary golf a squadre tra distretti d’Italia valevole per il campionato italiano. La compagine rotariana del Distretto 2090 è così campione d’Italia per la terza volta consecutiva. Grandissima è stata la prestazione dei golfisti marchigiani.
La squadra era composta da Francesco Tardella del Rotary Ancona Conero, capitano e segretario nazionale Rotary golf; Lorenzo Lucesoli e Riccardo Donadio sempre del club Ancona Conero; Roberto Genovesi del Rotary di Ancona; Attilio Marchesini, Paolo Badiali e Stefano Severini del Rotary di Macerata; Stefano Gobbi del Rotary di Tolentino; Roberto Santacchi del Rotary di Camerino; Virginia Antoniani del Rotary di San Benedetto del Tronto nord; Marcello Magagnini e Giuliano Fiorentini del club di Jesi; Mirko Patrizzietti di Recanati.
La gara, che era riservata solamente ai rotariani, si è tenuta nei giorni scorsi al campo golf del Conero di Ancona essendo la sede, quella del Distretto 2090, della squadra che ha conquistato il titolo lo scorso anno. Il prossimo anno la competizione si svolgerà a Roma.
Dai responsabili del Gruppo Scout Tolentino 1 riceviamo
In seguito al servizio giornalistico mandato in onda da RaiNew24 e poi ripreso dalla stampa locale, dove viene descritta la critica situazione dell' area container in Contrada Rancia comune di Tolentino, il Gruppo Scout Tolentino 1 ritiene opportuno e doveroso chiarire la propria posizione tramite il presente comunicato.
A seguito dell'evento sismico dell'ottobre 2016 tutte le sedi del Gruppo Scout Tolentino, situate presso la Parrocchia Spirito Santo e adibite alla sola attività educativa svolta dal Gruppo in favore dei suoi iscritti, sono state dichiarate inagibili. Al fine di consentire il proseguo dell’attività scout, l'Agesci Nazionale ha donato al Gruppo di Tolentino una tensostruttura che, seguendo le indicazioni dell’Amministrazione Comunale, è stata collocata nell'aera adibita all'accoglienza delle famiglie terremotate, c.d. area container.
In tal modo le attività educative svolte dal nostro Gruppo e rivolte agli iscritti sono potute riprendere: nel periodo dicembre 2016- giugno 2017 gli impegni presso la tensostruttura hanno avuto una cadenza settimanale; successivamente, essendo state messe in sicurezza alcune sedi presso la Parrocchia dello Spirito Santo, nel periodo ottobre 2017- giugno 2018, abbiamo utilizzato la nostra tensostruttura con una cadenza solo mensile. Teniamo a precisare che l’Agesci non ha mai autorizzato il Gruppo scout ad utilizzare la predetta struttura per fini diversi da quelli appena descritti, né una richiesta di tal genere ci è mai pervenuta da alcuno dei soggetti preposti alla gestione dell’area container. In alcune occasioni sono stati gli educatori scout a decidere autonomamente di coinvolgere i bambini presenti nell’area container visto che venivano svolte attività ludiche rivolte proprio ai più piccoli.
L’Amministrazione Comunale, in verità, aveva chiesto al Gruppo Scout la disponibilità a coprire alcuni degli orari di apertura dello spazio interno ai container adibito a ludoteca ma, stante la mancanza di volontari disponibili, gli scout hanno dovuto rinunciare a tale collaborazione. Visto che in entrambi i servizi giornalistici sopra citati viene menzionata la presenza del Gruppo Scout nell'aera container, scopo del presente comunicato è chiarire che la tensostruttura è di esclusiva proprietà del Gruppo grazie alla donazione dell’Associazione nazionale avente come unico scopo quello di consentire agli iscritti la ripresa delle attività educative dopo gli eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio e stante l’inagibilità delle rispettive sedi.
Come ormai noto, è volontà del Comune di Tolentino realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016.
A tal fine l'ente si è attivato sia per l'individuazione delle aree da destinare alla realizzazione degli alloggi, sia per reperire finanziamenti per la loro costruzione.
Gli interventi, segnalati alle competenti autorità, sono stati finanziati con Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 510 del 27/02/2018 per un importo massimo di € 20.850.000,00, oltre € 859.986,77 per le opere di urbanizzazione.
Il Comune di Tolentino è individuato quale soggetto attuatore per la realizzazione, in luogo delle SAE, di strutture abitative da destinare temporaneamente ai soggetti che, al momento degli eventi sismici, dimoravano in un'abitazione dichiarata inagibile con esito di tipo E o F non di rapida soluzione o in zona rossa, purchè i costi di realizzazione di tali strutture abitative risultino economicamente più vantaggiosi rispetto a quelli necessari per la realizzazione delle SAE oltre che congrui con riferimento ai parametri di costo dell'edilizia residenziale pubblica e alle quotazioni dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.
A norma della medesima disposizione normativa la Regione Marche provvede all'approvazione del progetto per la realizzazione delle suddette strutture per l'importo massimo prestabilito.
Gli interventi in questione sono attuabili per intervento edilizio diretto, salvo l'acquisto da parte del Comune di Tolentino delle aree attualmente di proprietà privata.
Il Comune ha interesse alla realizzazione delle nuove opere in tempi celeri e non è in grado di porre in essere tutte le attività richieste con la necessaria rapidità utile al conseguimento dell'obiettivo, con riferimento sia allo svolgimento delle attività progettuali, sia allo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante che di quelle relative alla gestione dei lavori (Ufficio Direzione Lavori), per i gravosi impegni che gravitano sulle strutture comunali in seguito al sisma 2016 e per i limiti di ricorso alla Centrale Unica di Committenza.
L’ERAP Marche può effettuare a favore degli enti pubblici della Regione la prestazione di servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi edilizi e urbanistici. Quindi l’Amministrazione comunale ha ritenuto di affidare tutti i servizi tecnici sopra richiamati all'ERAP Marche costituisca la soluzione più adeguata al perseguimento dell'interesse pubblico della realizzazione dell'obiettivo di realizzare soluzioni abitative alternative alle SAE in tempi celeri.
Pertanto la Giunta municipale ha deliberato che le aree per la realizzare di alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare temporaneamente a coloro che hanno perso l’abitazione in seguito al sisma iniziato nell’agosto 2016, siano le seguenti:
l'area privata individuata al foglio n.° 91 part. 257 per n.°8 alloggi - superficie complessiva stimata 720 mq - per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Paterno al costo stimato di € € 1.150.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°54 part. 817,819,825 per n.°68 alloggi - superficie complessiva stimata 6.190 mq – per completamento/realizzazione di edifici in P.le della Battaglia al costo stimato di € 9.900.000,00 iva esclusa;
l'area individuata al foglio n.°93 part. 144 per n.°4 alloggi trattandosi di edificio allo stato grezzo già finanziato con i fondi del sisma ‘97 – per completamento edificio in C.da Sant'Angelo al costo stimato di € 300.000,00;
l'area individuata al foglio n.° 39 part. 513 per n.°26 alloggi - superficie complessiva stimata 2.815 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in Via VIII Marzo al costo stimato di € 4.500.000,00 iva esclusa;
l'area privata individuata al foglio n.°39 part. 679 per n.°30 alloggi - superficie complessiva stimata 3.125 mq – per la realizzazione di un nuovo edificio in C.da Pace al costo stimato di € 5.000.000,00 iva esclusa.
Inoltre la Giunta ha demandato all'Ufficio Patrimonio all'attivazione di ogni procedura necessaria all'acquisizione delle aree ad oggi di proprietà privata tra quelle sopra elencate, ed in particolare alla elaborazione delle stime di ciascuna area e all'ottenimento del nulla osta sulla congruità delle medesime da parte dell'Agenzia del Demanio di Roma e ha individuato nell'ERAP Marche il soggetto cui affidare la prestazione dei servizi tecnici per la gestione delle gare di appalto, per la programmazione, la progettazione e l'attuazione degli interventi per la realizzazione degli alloggi nelle aree sopra indicate, previa sottoscrizione di apposita convenzione, incaricando il Responsabile dell'Area Lavori Pubblici a quanto necessario.
Dopo 10 anni dal terribile incendio che distrusse parte del tetto, il plafone centrale, parte del palcoscenico e che danneggiò la platea, dopo un complesso lavoro di ristrutturazione e restauro, lo storico Teatro intitolato al celebre musicista Nicola Vaccaj, un tempo dell’Aquila, è pronto per essere nuovamente inaugurato e consegnato alla Città. Appuntamento fissato per il prossimo 10 settembre 2018, alle ore 21.00.
Nel pomeriggio di martedì 29 luglio 2008, il Teatro Nicola Vaccaj, chiuso da qualche mese per lavori di consolidamento e restauro del tetto, fu interessato da un vasto incendio.
Le fiamme si sono sprigionate rapidamente ed hanno distrutto il tetto ed il timpano. Sono andati persi gli affreschi della finta volta, che nascondeva il tetto a capriate, dipinta dal Fontana come un Olimpo ed era divisa in quindici unghie. La buona notizia è rappresentata dal fatto che dopo i sopralluoghi si è appurato che è miracolosamente scampato alle fiamme il sipario storico del Lucatelli mentre è andato perduto il sipario che rappresentava Francesco Filelfo e Niccolò Mauruzi, dipinto dal Fontana e dai suoi allievi.
Ingenti i danni anche se la furia devastatrice dell’incendio non ha creato danni al foyer, ai tre ordini di palchi i cui parapetti sono abbelliti con maschere, fiori e uccelli su fondo azzurro, alla zona degli uffici e alla zona dei camerini. Oltre al tetto crollato, danneggiata la platea e tutta la zona del palcoscenico e della graticcia.
I lavori, durati circa 10 anni, si sono alternati con due campagne di scavo portate avanti dalla Soprintendenza, avviate dopo il ritrovamento di reperti sia nel piazzale davanti l’ingresso del teatro che nella zona retrostante, nei pressi dell’ingresso al palcoscenico e ai camerini. L’intervento è stato molto complesso è ha coinvolto diverse aziende che hanno completamente ricostruito il tetto, il plafone e installato tutta la nuova impiantistica. Risistemati anche il foyer, il locale bar e la palazzina uffici.
Significativa la data scelta per la riapertura e che si collega a quella del 1797, quando proprio il 10 settembre, giorno in cui si festeggia San Nicola, il teatro fu inaugurato ufficialmente, pochi mesi dopo il passaggio di Napoleone Bonaparte e la firma del Trattato di Pace di Tolentino.
L'annuncio è stato dato, nel corso di una conferenza stampa, dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi. "Voglio subito ringraziare – ha detto - tutti coloro che a partire dall'incendio fino ad oggi, tra mille difficoltà, hanno operato con professionalità, passione e dedizione per consentire la riapertura del teatro. Abbiamo svolto lavori per oltre sei milioni di euro per riconsegnare alla Città, un Teatro Vaccaj ancora più bello e funzionale di quanto era prima dell'incendio. Volevamo riaprire per luglio, alla fine abbiamo deciso di posticipare la data al 10 settembre, come avvenuto per la prima inaugurazione nel 1797, Festa di San Nicola".
"Do questo annuncio – ha sottolineato Pezzanesi - con grande emozione. Ho seguito la ricostruzione, passo passo, insieme a tutti coloro che erano deputati a seguire i lavori, in primis l'ing. Barbara Capecci, responsabile dei lavori e rup. Tutto è stato ricostruito “come era e dove era” ma migliorato grazie alla tecnologia, con servizi e sicurezza ulteriormente ottomizzati. Migliorata anche la fruibilità artistica e scenica. Per tutti questi motivi il Teatro Vaccaj è un esempio, anche a livello internazionale, su come si posa operare, dopo un fatto drammatico come un incendio, con grande attenzione fino al recupero totale dell'edificio, simbolo della città e non solo, in quanto un teatro utilizzato per la messa in scena di importanti spettacoli, a partire da quelli prodotti dalla Compagnia della Rancia che al Vaccaj ritrova la sua naturale collocazione e sede".
"A festeggiare la riapertura del Vaccaj – ha anticipato il Sindaco - anche un lancio di paracadutisti con il tricolore, l'immagine di San Nicola e la bandiera di Tolentino, oltre a un ricco programma di iniziative programmate per tutto il mese di settembre e ottobre, a cui farà seguito la nuova stagione teatrale. Ringrazio – ha concluso Pezzanesi - il Governo, le Soprintendenze, la Regione Marche, la Protezione Civile nazionale e regionale, la Fondazione Carima, le compagnie assicuratrici, per la collaborazione prestata e per i fondi stanziati per finanziare il recupero e i lavori. Un ringraziamento speciale anche a tutte le ditte e le maestranze che hanno lavorato al restauro, così come a tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato con grande passione e professionalità, superando ogni ostacolo. Come già annunciato, la Compagnia della Rancia gestirà, come in passato, il Teatro Nicola Vaccaj".
Tolentino è oggi riconosciuta a livello nazionale come la “piccola Broadway d’Italia”. Questa fama deriva dai tanti spettacoli musicali che la Compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, ha messo in scena al Teatro Nicola Vaccaj per poi presentarli in tutti i più importanti palcoscenici italiani e non solo.
Tolentino ha una antichissima e importante tradizione teatrale, come risulta da alcuni documenti conservati nell’Archivio storico comunale, già dal 1560, si hanno notizie di rappresentazioni teatrali che venivano allestite in diversi luoghi della città.
Nella seconda metà del 1700, dopo varie vicissitudini e dopo la costruzioni di diverse sale adibite ad ospitare pubblici spettacoli, si giunse all’elaborazione di un progetto esecutivo per la realizzazione di un vero e proprio teatro. L’edificio fu costruito grazie all’interessamento del Cardinale Carandini, Prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, tanto che proprio in suo onore il teatro fu denominato dell’Aquila per via del fatto che lo stesso cardinale aveva sul proprio stemma nobiliare di famiglia un’aquila a due teste.
Il progetto e le decorazioni furono affidate all’architetto Giuseppe Lucatelli. Il nuovo teatro fu inaugurato il 10 settembre del 1797, nel giorno in cui si festeggia San Nicola da Tolentino e dopo pochi mesi dal passaggio a Tolentino di Napoleone Bonaparte e dopo le note vicende napoleoniche che sconvolsero l’assetto politico italiano.
Un secolo più tardi, nel 1881, il teatro fu restaurato dal pittore Luigi Fontana e nello stesso anno cambio la sua denominazione e fu dedicato al musicista tolentinate Nicola Vaccaj. A lui si deve un metodo di canto per cantanti lirici ancora oggi molto usato in tutto il mondo. Tra le sue tante composizioni ricordiamo l’opera “Giulietta e Romeo”.
L’ultimo restauro, prima dell’incendio, era durato per circa dieci anni ed ha consentito la riapertura del Teatro Vaccaj con un grande concerto lirico nel 1985.
La facciata presenta decorazioni realizzate in stile neoclassico e presenta tre ingressi e due grandi medaglioni, uno con l’aquila e uno con lo stemma del Comune. Pregevoli le pitture del foyer e della platea. I parapetti dei palchi sono abbelliti con maschere, fiori ed uccelli mentre il soffitto ricostruisce una sorta di Olimpo con Apollo e le muse.
Molto importante era il sipario storico, andato perduto nell’incendio, che era dedicato a due personaggi illustri della città di Tolentino: l’umanista Francesco Filelfo ed il condottiero Niccolò Mauruzi. Gli antichi prospetti dei palchi con scene mitologiche, dipinti dal Lucatelli, attualmente sono conservati presso il Palazzo Municipale così come alcuni medaglioni affrescati dal Fontana.
In tutti questi anni, sul palcoscenico del Vaccaj, si sono esibiti i più importanti artisti italiani e stranieri. Il Teatro, nei suoi anni di apertura al pubblico, ha ospitato abitualmente e periodicamente una stagione teatrale e musicale, oltre ad altri importanti eventi, presentazioni, concerti, spettacoli e conferenze.
Nell'ambito della XIII edizione della rassegna organistica estiva "Terra d'organi antichi" venerdì 10 agosto alle ore 21.30 a Tolentino, nella Chiesa del Sacro Cuore, sarà proiettato il film in bianco e nero "I dieci comandamenti" affidato al commento musicale per organo eseguito dal Maestro Ferruccio Bartoletti.
L'ingresso è gratuito, e sarà una nuova occasione per visitare la chiesa del Sacro Cuore di Gesù restaurata e riportata al suo antico splendore grazie al contributo concesso dal governo ungherese. Con l'occasione saranno esposte alcune tele recentemente restaurate.
L'area container di Tolentino non ha più un presidio. Dopo i fatti dei giorni scorsi, la Protezione Civile, come aveva preannunciato, ha terminato il suo servizio in quella zona dopo quasi due anni.
La decisione è scaturita "dalla paura per la gravità dell'ultimo episodio accaduto" (qui) e, come scrivevano i coordinatori tolentinati "la presenza della Protezione Civile nell'area container, se riprenderà, sarà solo al definitivo allontanamento della persona coinvolta o se sarà garantita la presenza effettiva delle forze dell'ordine per la durata del servizio giornaliero". Evidentemente, non ci sono state rassicurazioni in tal senso e ora l'area container è senza un presidio.
Chiunque può entrare a qualunque ora del giorno e della notte, avvicinare i bambini: non c'è alcun tipo di controllo. In pratica, le centinaia di persone di ogni etnia che vivono in quell'area e condividono gli spazi, ora sono costrette a una sorta di autogestione con tutti i problemi connessi a una situazione simile che rischia di diventare ingestibile.
Oggi c'è stato un sopralluogo del Comitato 30 Ottobre e di RaiTre cha ha realizzato un servizio esclusivamente sulla situazione di Tolentino, probabilmente fra le più anomale di tutto il cratere.
Il primo ad attaccare é stato il senatore Cangini, eletto nelle Marche nelle fila di Forza Italia: "Il senatore Pazzaglini - ha scritto - dovrebbe dimettersi per aver deluso i terremotati che lo hanno eletto e per il suo silenzio sui temi del sisma". Un'entrata a gamba tesa che ha anticipato, di fatto, la posizione dei senatori di Forza Italia che, ieri, hanno radunato alcuni sindaci del cratere (non c'era il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, da sempre nelle fila di Forza Italia. Segnale di rottura?). Il partito di Silvio Berlusconi, come riporta IlGiornale (qui il link all'articolo) sostiene che i terremotati siano stati traditi dal Governo gialloverde di Lega e Movimento 5 Stelle.
Non si é fatta attendere la risposta di Pazzaglini, che ha scelto di replicare al senatore bolognese ed ex direttore de Il resto del Carlino direttamente dal suo scranno di Palazzo Madama: "Il sen. Cangini? Un paracadutato che non sa nulla dei nostri problemi, ma che non si fa scrupoli a strumentalizzarli per scopi politici e per provare a resuscitare Forza Italia".
E' caduto da un albero, a più di tre metri d'altezza. Riportando contusioni e la sospetta frattura di una spalla. Ora si trova ricoverato all'ospedale di Torrette di Ancona dove è stato trasportato in eliambulanza. Le sue condizioni non sono comunque ritenute allarmanti.
Protagonista suo malgrado dell'accaduto è un bambino di 10 anni di Tolentino. Dopo la caduta, i genitori lo hanno portato al pronto soccorso cittadino dove i medici hanno deciso, in via precauzionale, il trasferimento ad Ancona.
Alle 10 di domenica 5 agosto 2018 c’è stato il congedo dei monaci cistercensi dall’abbazia di Fiastra. Un congedo solo temporaneo, come ha sottolineato con toni decisi il vescovo Nazzareno Marconi, intervenuto all’inizio della Celebrazione eucaristica : «Non è un addio solenne, è soltanto un arrivederci. Questa è la volontà mia, della diocesi e dei monaci».
Il vescovo ha proseguito spiegando come continueranno a essere assicurati i servizi liturgici nella chiesa, senza però designare un parroco, in attesa del ritorno «al massimo entro un anno» dei monaci.
Ha quindi donato a padre Bernardo una riproduzione dell’immagine della Mater Misericordiae (vedi l’immagine di copertina), quale pegno di un rapido rientro dei monaci nel monastero maceratese.
A conclusione dell’omelia, il priore padre Bernardo ha ricordato: «Otto anni fa mi trovavo a Roma e desideravo andare a vedere nella Basilica di Santa Maria maggiore scendere dal soffitto i petali a ricordo del miracolo, avvenuto tanti secoli fa (nel 358 d.C., ndr), della neve caduta ad agosto, e invece l’obbedienza mi ha portato a dover abbandonare subito in fretta Roma per venire a Fiastra. 8 anni dopo mi viene donato questo quadro della Madonna della Misericordia, nello stesso giorno della Madonna di Santa Maria Maggiore, perché pregandola possa tornare ancora tra voi».
In conclusione della Santa Messa è venuto il momento del saluto commosso da parte di padre Bernardo, che ha ringraziato per le «attenzioni e le gentilezze» ricevute. E ha concluso: «Porto nel cuore tutti voi, nell’attesa che si possa ritornare nel 2019 per ritrovarci davanti al tabernacolo».
Dopo la benedizione un applauso scrosciante e prolungato ha suggellato la fiducia nel ritorno dei cistercensi espressa sia dal vescovo che da padre Bernardo e la gratitudine per una presenza vissuta come benedizione. (http://www.monacifiastra.it)
Paolo Diop si è sposato questo pomeriggio a Tolentino, nella splendida cornice di Villaverde, con Franca Chiusaroli, operaia di Recanati.
A celebrare le nozze in rito ortodosso, nel parco della struttura ricettiva tolentinate, è stato Alessandro Meluzzi, il noto criminologo stavolta nelle vesti di presbitero ortodosso della Chiesa ortodossa italiana autocefala.
Testimone dello sposo, l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Diop, infatti, è responsabile nazionale immigrazione del Movimento Nazionale fondato proprio da Alemanno.
Una bella festa che si è protratta fino a tardi alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini che, però, per impegni istituzionali non è potuto essere presente.
Dal capogruppo del Pd in consiglio comunale a Tolentino, Bruno Prugni, riceviamo
La goffa e confusa replica del sindaco Pezzanesi sulla questione legata alla stima dell’area edificabile che si trova di fronte la caserma dei Carabinieri, conferma ulteriormente le perplessità sulle scelte fin qui operate dall’amministrazione comunale: evidentemente si è colto nel segno.
Occorre spiegare al sindaco che, seppur non sia un illecito affidare la perizia sul valore dell’area edificabile al tecnico che da sempre collabora con la proprietà dell’area stessa (peraltro un professionista capace e che stimo e apprezzo), tale decisione crea un chiaro conflitto di interessi.
Sono soldi pubblici e gli amministratori comunali hanno il dovere di operare scelte volte a garantire il minor costo per la cittadinanza e la maggiore trasparenza delle procedure. Il sindaco dice che la stima redatta dal professionista incaricato sarà certamente sottoposta al giudizio di congruità dell’Agenzia del Demanio di Roma, ma perché allora non rivolgersi subito a tale Agenzia pubblica? Perché prima si fa fare una stima praticamente alla stessa società che vende e poi ci si rivolge all’Ente pubblico preposto a questo?
Anche la stima per l’acquisto del capannone in zona Castello della Rancia fu affidata ad un tecnico privato, ed il risultato fu che il Comune di Tolentino pagò l’immobile, invenduto da tantissimi anni e non certo in possesso di tutti gli attuali requisiti antisismici, molto più del suo valore reale.
La giustificazione del sindaco di rivolgersi al tecnico della società proprietaria per ridurre i tempi (già conosce la documentazione tecnica) è un insulto all’intelligenza umana!
A distanza di quasi due anni dal terremoto, Tolentino è l’unico Comune tra i 140 inseriti nel cratere sismico a non aver garantito nemmeno un alloggio agli sfollati, riscontrando con ogni evidenza che le scelte operate dall’amministrazione sono state un fallimento completo.
Il fallimento della gestione post sisma è evidente e certificata dai fatti.
Ancora oggi decine e decine di persone sono costrette a vivere fuori città o in quell’ammasso di lamiere nell’area container, nella quale si rilevano sempre maggiori tensioni sociali. La gente è esasperata e non ne può più di subire le sciagurate decisioni del sindaco. Basti pensare che un’area container esiste solo a Tolentino!
Non richiedere le SAE (Come hanno fatto tutti gli altri Comuni del cratere) e puntare tutto sugli appartamenti invenduti è stato un grave errore. A Tolentino tutta questa disponibilità di alloggi invenduti non c’era ed alla fine i risultati sono evidenti a tutti.
Ricordiamo al sindaco che gli alloggi emergenziali sono, per definizione, richiesti dai cittadini per superare l’emergenza ed il fattore tempo ha una rilevanza fondamentale. Consegnarli dopo 3 o 4 dal sisma non ha più alcun valore. A Tolentino si verificherà, con ogni probabilità, l’assurdo paradosso che diversi cantieri di ricostruzione “pesante” (quelli classificati E) termineranno prima della consegna degli alloggi emergenziali del Comune.
Di fatto oggi Tolentino è un paese morto, rimasto fermo all’ottobre del 2016. Non si vede nessun segnale di ripartenza che, invece, si scorge negli altri comuni del cratere rendendo il confronto con questi umiliante. Basta andare nella vicina San Severino, che pure sta nella nostra stessa Provincia/Regione/Nazione, per rendersi conto di quanto le cose siano differenti da come Pezzanesi le racconta.
Basta fare una passeggiata nella piazza di San Severino una sera qualsiasi della settimana e poi ripetere la stessa passeggiata nel centro di Tolentino. È evidente che la storia non è quella che ha raccontato fino ad oggi Pezzanesi e la sua squadra.
I nostri concittadini si sono stancati di sopportare le conseguenze di scelte errate, estemporanee, non basate su alcuna programmazione e che stanno causando gravissime conseguenze negative alla città di Tolentino.
Abbiamo sempre collaborato col Sindaco condividendo molte scelte. Continueremo a farlo là dove ce ne sarà data l’opportunità, auspicando che il sindaco abbandoni un po’ del suo ego, tralasci le solite offese che da troppo tempo sopportiamo, e ascolti qualche consiglio in più per il bene della città.
Dal consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani, riceviamo e pubblichiamo
Ho appreso con rammarico la notizia dell’abbandono da Forza Italia dei consiglieri comunali Ceselli e Scorcella passati al gruppo misto.
Con loro, unitamente all’assessore Pupo, ed a tutti i componenti della lista ho condiviso battaglie politiche importanti per la Città di Tolentino come quella per il mantenimento del punto di primo intervento, di Tolentino e svolto una bellissima campagna elettorale per le comunali.
Ritengo infatti che proprio nel momento di maggiore difficoltà gli amministratori dovrebbero dare il proprio contributo, anche attraverso una aspra e costruttiva critica, cercando così di ricostruire dal basso il partito in cui hanno sempre militato e creduto.
È nota a tutti la situazione di difficoltà di Forza Italia anche nelle Marche e dell’esigenza di rinnovamento e di profonda riorganizzazione partendo proprio dagli eletti, ma abbandonare, senza un preventivo e serio dibattito, non credo sia la soluzione migliore e più opportuna in questo momento.
Dispiace poi il loro abbandono soprattutto alla luce del buon risultato di Forza Italia alle comunali di un anno fa, risultato confermato anche alle recenti elezioni politiche dove i voti del partito sono addirittura aumentati, segno del gradimento dei nostri elettori nei confronti dell’azione amministrativa svolta dalla Giunta e verso l’operato di Forza Italia Tolentino.
Nel rinnovare quindi piena stima e fiducia all’ assessore Alessia Pupo quale esponente di Forza Italia a Tolentino, e quale amministratore comunale, per il grande lavoro fin qui svolto a favore della comunità locale, invito i consiglieri Ceselli e Scorcella, a riflettere ed a ripensare alla loro decisione, per permettere ai nostri elettori di continuare ad avere anche in consiglio comunale dei validi e preparati rappresentanti del partito, capaci di affrontare le problematiche di un territorio, si in difficoltà, ma che guarda a Forza Italia, quale unica forza politica capace di proporre soluzioni e progetti per il futuro.
Sabato 4 agosto Paolo Diop, il responsabile nazionale del Movimento Nazionale di Gianni Alemanno, convolerà a nozze nella fantastica cornice di Villa Verde di Tolentino.
Tanti i politici e i personaggi che saranno presenti al grande evento, da Alemanno a Salvini e ancora a Meluzzi.
Alle 11.30 di sabato è prevista prima una conferenza stampa al Venanzetti di Macerata per ricordare Pamela Mastropietro insieme a Gianni Alemanno e Deborah Pantana. Al termine della conferenza stampa, verrà posta una corona di fiori nel luogo del ritrovamento del cadavere di Pamela.
A Paolo Diop e alla futura consorte i più sentiti auguri per una felice vita insieme.
Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede del Comune di Tolentino l’incontro tra il Sindaco, Giuseppe Pezzanesi, il Vicesindaco Silvia Luconi e i rappresentanti locali di Poste Italiane per presentare il nuovo modello di recapito appena avviato sul territorio. Le nuove modalità di consegna, prevedono tra le principali novità, la distribuzione di lettere e pacchi nelle fasce pomeridiane, fino alle 19.45 e il sabato.
Grazie anche all’Accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali nazionali lo scorso 8 febbraio, la nuova modalità di consegna prevede il recapito quotidiano e serale attraverso due reti distinte ma integrate tra loro.
La prima rete, denominata di base, ogni giorno provvederà alla consegna della corrispondenza sulla propria area di competenza per tutti i prodotti postali (come, ad esempio le comunicazioni delle utility, l’editoria, la Posta 1, etc).
Ad essa si aggiunge una seconda rete, denominata Linea Business che opererà anch’essa quotidianamente e che sarà maggiormente orientata alla consegna dei pacchi e dei prodotti e-commerce, anche in fasce orarie pomeridiane (fino alle ore 19.45) ed il sabato. Ciò consentirà una risposta più efficace alle mutate esigenze dei cittadini.
In un contesto di sviluppo del mercato dell’e-commerce da una parte, che si è tradotto nella movimentazione di circa 40 milioni di pacchi sulla rete distributiva di Poste Italiane nel 2017 e dall’altra di una generalizzata riduzione di utilizzo della posta tradizionale, l’Azienda intende valorizzare appieno le caratteristiche uniche della propria rete distributiva attraverso l’introduzione di un nuovo modello di recapito. La trasformazione è innovativa: tiene conto della densità di popolazione di ogni comune, dei differenti volumi di corrispondenza, prevede consegne pomeridiane e nel week-end, investimenti in nuove tecnologie di distribuzione e automazione, ridefinizione delle zone di recapito per una maggiore efficienza del servizio e per ottimizzare il flusso delle consegne.
Il Sindaco Pezzanesi ha ringraziato i rappresentanti di Poste Italiane per aver promosso questo incontro particolarmente costruttivo e che consente di avere nuovi servizi, su misura, per rispondere alle mutate esigenze dei cittadini-utenti. Ha inoltre affermato che è molto positivo vedere una azienda importante per il Paese adeguarsi in maniera significativa con l’intento di fornire servizi di qualità.
Il tempo trascorre velocissimo quando si vivono esperienze entusiasmanti e una settimana è davvero volata per l’Under 13 della Pallanuoto Tolentino in terra montenegrina. Quella di ieri, infatti, è stata per la squadra marchigiana l’ultima giornata nella città di Tivat prima di richiudere le valigie ed affrontare il viaggio di ritorno in Italia. Seppur fisiologicamente un po’ affaticati, a causa dei carichi di lavoro che si sono succeduti nell’ultimo periodo, i giovani allenati dai tecnici Caproli e Ronconi hanno raccolto le ultime energie e non si sono sottratti all’allenamento conclusivo della mattinata diretto dal coach Vasko Vuckovic. Nonostante la stanchezza, in effetti, a prevalere è stato comunque il desiderio di “carpire” segreti ed incamerare ancora ulteriori consigli da parte del trainer slavo per portarsi a casa il meglio che la pallanuoto balcanica e del Montenegro in particolare possa al momento offrire. Attenti e concentrati, i nostri piccoli campioncini, hanno seguito la riunione tecnica pre-allenamento chiedendo informazioni e confrontandosi con Vasko su schemi di gioco e azioni da effettuare in partita. Dopo circa trenta minuti le parole hanno lasciato spazio ai fatti e le calottine tolentinati sono entrate in acqua per iniziare ad allenarsi. Come da programma la precedenza è stata data ad esercizi di stretching per il richiamo muscolare ed al potenziamento atletico attraverso l’avvicendamento degli stili fondamentali. Successivamente ha fatto la sua comparsa il pallone con indicazioni da bordo vasca finalizzate al miglioramento del palleggio. A questo punto si sono susseguite una miriade di soluzioni tra passaggi e conclusioni che hanno preparato a dovere i ragazzi alla partitella conclusiva. Terminate le fatiche al rientro in albergo gli alfieri della NPN Tolentino hanno trovato una stupenda sorpresa che Vasko Vuckovic ha voluto regalare ai suoi allievi: ad aspettarli c’era infatti il pallanuotista professionista Vjekoslav Paskovic. L’atleta montenegrino è un assoluto ed autentico “monumento” di questo sport a livello europeo ed un rapido riepilogo del suo curriculum aiuta a comprenderne meglio la sua caratura. Classe 1985, Paskovic è cresciuto agonisticamente nel Primorac di Kotor dove ha percorso tutta la trafila delle giovanili sino ad arrivare ad essere i leader della prima squadra. Il suo talento non è passato agli osservatori delle squadre italiane e cosi Vjekoslav è arrivato nel nostro campionato giocando tra le file di Brescia. La prossima stagione, invece, sarà la stella più brillante del Roma nuoto. Non si contano poi le presenze in Nazionale del quale e tutt’ora uno dei pezzi più pregiati A ciò, bisogna quindi aggiungere lo scrigno di successi e medaglie che può vantare in carriera sino ad ora: oro con il Montenegro agli Europei del 2008, argento sempre nella competizione continentale nel 2012 e ancora sul secondo gradino del podio ai mondiali del 2013. Completa il tutto la vittoria in Coppa dei Campioni 2009 con il Primorac ai danni della Pro-Recco. Il campione non si è sottratto ad autografi e foto da parte dei suoi increduli piccoli ammiratori davvero al settimo cielo. Nel pomeriggio tutti sul bus alla volta ancora di Kotor ma in questa occasione gli impegni agonistici non hanno nulla a che vedere: per i ragazzi è prevista, infatti, una passeggiata alla scoperta di questa magnifica cittadina patrimonio dell’Unesco. Un immersione in secoli di storia che si rincorrono nelle chiese e nei palazzi del centro storico dove è possibile ammirare tracce delle diverse popolazioni (tra cui veneziani, francesi e turchi) che hanno dominato questo magico agglomerato urbano. Davvero un gioiello di architettura antica che rapisce il cuore e gli occhi, conservando tra i suoi stretti vicoli tutta la suggestione dell’arte europea, balcanica ed ottomana. Terminato il giro turistico nuovo ritorno in albergo per la cena e un ultimo saluto al Montenegro. Cala così il sipario su uno stage che ha rappresentato un’esperienza davvero unica e speciale in cui si sono susseguite emozioni a non finire. All’ambito più strettamente sportivo, con insegnamenti pallanuotistici di rango internazionale ed europeo (grazie soprattutto all’apporto dei preziosi precetti di Vasko Vuckovic ed alle ripetute amichevoli con i coetanei montenegrini del Primorac Kotor e dello Jadran Hercec Novi) si è affiancato, comunque, anche il lato pedagogico che ha certamente contribuito ad accrescere il bagaglio di esperienze dei 13 giovani tolentinati, costituendo un importante mattoncino per le future sfide di questi piccoli “uomini”.
L'aggressione subita questa mattina da due volontari della Protezione Civile di Tolentino nell'area container (qui) ha provocato la reazione forte dei coordinatori locali della stessa Protezione Civile che annunciano il termine del loro servizio in quella zona.
La comunicazione è stata effettuata oggi al sindaco Pezzanesi e ai responsabili dei Servizi Sociali. I coordinatori Venanzio Picotti e Mirko Bibini fanno presenti battibecchi e aggressioni, sia verbali che fisiche, avvenuti nei giorni scorsi e culminate nell'aggressione di questa mattina, per via della quale i due volontari feriti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso e annunciano il termine del servizio di presidio alla segreteria presso l'area container che svolgevano come assistenza alle persone terremotate " per il perdurare del servizio e la paura per la gravità dell'ultimo episodio accaduto".
La presenza della Protezione Civile nell'area container, "se riprenderà, sarà solo al definitivo allontanamento della persona coinvolta o se sarà garantita la presenza effettiva delle forze dell'ordine per la durata del servizio giornaliero. Siamo certi che abbiate compreso la gravità della situazione".