Sabato scorso (28 ottobre) i cinquantenni di Tolentino si sono ritrovati per festeggiare il traguardo del “mezzo secolo” con l’evento “da0a50”, per ricordare e raccontarsi del loro passato, del loro presente e di quello che sperano sia il loro futuro.
È stato il 20° passaggio del “Testimone”, una chiave ed una serratura arrugginita simbolo della porta che si è aperta dopo le sofferenze e le devastazioni delle seconda Guerra Mondiale. La tradizione, iniziata il 28 giugno 1997 con il passaggio della chiave dai “figli della pace del 46” ai “ragazzi del 47”, si è fermata soltanto una volta nel 2003.
Per ringraziare chi ha ideato questa tradizione e chi ha accettato il primo passaggio di testimone, gli organizzatori dell’evento (Angela Luconi, Cinzia Feliziani, Daniela Ciccarelli, Daniela Palmieri, Ermanno Carassai, Gian Nicola Ferranti, Giorgio Evaristi, Rosalia Calcagnini e Sonia Maccari) la settimana scorsa hanno consegnato due pergamene: una ai “figli della pace del 46”, nelle mani di chi materialmente ha realizzato il testimone (Lauro Gesuelli) ed un’altra ai “ragazzi del 47” durante il pranzo organizzato per festeggiare il loro 70° compleanno.
Moltissimi i cinquantenni che hanno partecipato alla Santa Messa, celebrata da Padre Gabriele Pedicino nel Tempio dello Spirito Santo di Tolentino, durante la quale sono stati ricordati i nati nel 1967 prematuramente scomparsi. Presente anche il Presidente del Consiglio Comunale Fausto Pezzanesi in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. La festa è poi continuata al ristorante Parco Hotel di Pollenza.
Durante la serata sono stati eletti miss e mister 1967, Barbara Antolini e Fabrizio Cannara e miss e mister simpatia, Daniela Palmieri e Gian Nicola Ferranti. Premiati anche il primo e l’ultimo nato del 1967, i gemelli presenti e la coppia composta da cinquantenni Marco Angeli e Daniela Ciccarelli
Il ricavato della serata sarà donato all’ANFFAS di Macerata, storica associazione che, come i tolentinati, festeggia quest’anno il suo 50° compleanno.
Il caso di tubercolosi nell'area container che ospita sfollati dal sisma a Tolentino (leggi qui l'articolo) continua a far discutere.
La moglie del soggetto colpito da Tbc, un cittadino straniero rientrato a metà mese dal suo Paese di origine, ha affermato che lei e suo marito erano arrivati in Italia da cinque giorni quando il marito ha cominciato a rimettere sangue. Lei, spaventata, lo ha portato all'ospedale di Macerata e dopo quattro giorni hanno ricevuto l'esito delle analisi da cui è risultato positivo a Tbc.
La donna, diabetica e incinta, intanto è tornata a vivere nel container, con l'obbligo di non uscire finchè non si fosse sottoposta alle analisi specifiche per valutare se anche lei era stata contagiata. Venerdì è stata sottoposta al test Mantoux, specifico appunto per la diagnosi della tubercolosi, che ha però bisogno di un tempo che va dalle 48 alle 72 ore per agire e dare quindi l'esito che, fortunatamente, è risultato negativo.
In questi tre giorni la signora è stata costretta a restare chiusa nel container senza possibilità di uscire neanche per recarsi alla mensa. La situazione di disagio e di stress che ne è inevitabilmente derivata è stata tra l'altro, a detta della donna stessa, causa della perdita del bambino che aveva in grembo.
Le telecamere della storica trasmissione itinerante di Rai 1, condotta nella sua edizione domenicale da Daniela Ferolla e Patrizio Roversi, sono tornate nel maceratese per l'anniversario del terremoto. Nella puntata di ieri, i due inviati hanno raccontato il post terremoto sia dal versante umbro che da quello marchigiano, con servizi da Norcia, Preci e Castelluccio per Daniella Ferolla e dal lato marchigiano, Patrizio Roversi ci ha mostrato quanto sta succedendo a Visso, Pieve Torina, Camerino e Tolentino.
La puntata è iniziata con una ricognizione dall'elicottero con Roversi ed il giornalista Carlo Cambi che hanno sorvolato il maceratese evidenziando i problemi delle piccole imprese agricole e zootecniche, che non essendo in un sistema "a rete" hanno difficoltà anche a ricevere gli aiuti, perché devono essere raggiunte singolarmente una per una. Si fa notare inoltre come i terremoti abbiano sconvolto l'equilibrio idrico della zona, con delle fonti che sono scomparse.
Camerino dall'alto sembra quasi integra, dicono gli inviati, per via dei muri perimetrali quasi intatti, quando in realtà tutto il centro storico è zona rossa e le devastazioni sono all'interno delle costruzioni. Si passa poi alle gole del Nera, con la famosa strada interrotta da più di un anno perché allagata dal fiume che ha subito una deviazione a causa del terremoto. Strada fondamentale per l'economia della zona, dalle produzioni tipiche al turismo dell'alta Valnerina che fortunatamente si sta riaprendo in questo periodo, anche se con passaggi contingentati per il momento. Il volo in elicottero è terminato a Visso, il cuore dei Sibillini, dove c'era la sede del parco. La città è rasa al suolo ed è completamente zona rossa dice Carlo Cambi. In collegamento dalla zona rossa di Camerino, si parla di smaltimento delle macerie con il direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli, il quale spiega tutti i passaggi che occorrono affinché i resti di edifici sia storico-artistici che privati vengano rimossi e trattati e quasi totalmente recuperati, destinando allo smaltimento solamente tra l'uno e l'uno e mezzo percento. Sempre a Camerino, la puntata prosegue all'interno del pastificio, che con il suo nuovo stabilimento è uno dei simboli della rinascita.
A Pie' Casavecchia, frazione di Pieve Torina, Roversi ha incontrato il signor Attilio, un allevatore di capi bovini che non ha mollato, resistendo allo scorso inverno con la stalla inagibile e che ne ha ricevuta solamente la scorsa primavera, una provvisoria. La puntata si è chiusa dal santuario di Macereto, dove l'architetto Nicoletta Gandolfi ha parlato di prevenzione, spiegando la necessità di predisporre dei dispositivi come cordoli, catene e tiranti, che riescano a proteggere in maniera significativa dagli effetti del terremoto e con due allevatori, Michela Paris e Stefano Riccioni, che nonostante la casa e la stalla distrutte dal sisma, si sono rimboccati le maniche ed hanno più che decuplicato il numero di pecore in loro possesso, passando da 26 a 350, nell'intento di rilanciare la razza "Sopravvissana".
E' possibile rivedere l'intera puntata collegandosi al sito Raiplay, tramite il seguente link: http://www.raiplay.it/video/2017/10/Linea-verde-Marche-Umbria-ricomincio-da-qui-cba459ed-f6df-43b4-bcb1-4ee932f469d0.html .
Il forte vento di ieri ha causato molto problemi nel maceratese. Infatti, a Tolentino, in via Madre Teresa di Calcutta, sulla banchina della strada, insiste un platano, dal diametro di circa 40 cm.
Il platano è inclinato sulla strada a meno di 50 cm e, pertanto, rappresenta una minaccia per la pubblica e privata incolumità. Per questi motivi, è stato disposto l’abbattimento dell’albero, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza.
Per la ricorrenza del 4 novembre, 99° Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale, l’Amministrazione comunale di Tolentino promuove una cerimonia, fissata per sabato 4 novembre, con la partecipazione degli studenti delle cittadine.
Il programma prevede la S. Messa presso la Cattedrale di San Catervo, il corteo fino al monumento di Caduti in via Nazionale e la deposizione della corona, il ritorno in piazza della Libertà per le prolusioni delle autorità cittadine e dei rappresentanti degli studenti, il tutto accompagnato dal Corpo Bandistico “Nicola Simonetti – Città di Tolentino”.
Questo il programma completo predisposto dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale.
Alle ore 10.30 Santa Messa alla Concattedrale di San Catervo. Al termine formazione del corteo che muoverà verso il monumento ai Caduti in via Nazionale con il Corpo Bandistico “N. Simonetti” dell’Associazione musicale “N. Gabrielli – Città di Tolentino”. Alle ore 11.30 deposizione delle corone di alloro al monumento dei Caduti in via Nazionale (Stadio Della Vittoria) e formazione del corteo che muoverà verso piazza della Libertà. Alle ore 12.00 in piazza della Libertà (in caso di pioggia Auditorium della Biblioteca Filelfica) esecuzione dell’Inno Nazionale e alzabandiera, saluto delle autorità e intervento dei rappresentanti degli studenti.
Nel corso della mattinata verranno deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Tolentino, l’Unitre e la Biblioteca Filelfica promuovono l’edizione 2017/18 del corso, aperto a tutti, “Quando La Cultura fa Spettacolo”. Direttrice del corso Laura Mocchegiani. Tutti gli incontri si terranno al Politeama di Tolentino con inizio fissato per le ore 17.
Questo il calendario degli incontri che da ottobre 2017 proseguiranno fino a febbraio 2018.
Fabio Maria Serpilli, 25 ottobre 2017 Personaggi tipici anconetani nella poesia dialettale.
Fiorella Paino, 8 novembre, presentazione del libro “Fragili memorie sulle mura di Camerino”.
Alberto Pellegrino, 15 novembre, La magia nel Teatro e nella Letteratura.
Compagnia Teatrale Massimo Romagnoli, 22 novembre 2017, Libere di volare.
Barbara Olmai, 29 novembre 2017, Comunicare condividendo: piccoli racconti di una comunità.
Rita Antonelli, 6 – 13 dicembre, Mozart e noi: attualità dei personaggi mozartiani.
Stefano Spalletti, 10 gennaio 2017, Il filosofo dell'Idelaismo Tedesco J. G. Fichte contro la globalizzazione.
Alfredo Luzi, 15 gennaio 2018, Luigi Crocenzi, un fotografo marchigiano da conoscere e da apprezzare. Rapporti di amicizia e di lavoro con Elio Vittorini.
Laura Mocchegiani, 17 gennaio 2018, Pietro Paolo Floriani: architetto, urbanista, scenografo. Un talento poliedrico della nobiltà maceratese.
Stefano Lucinato e Lucia Cataldo, 24 gennaio 2018, Macerata 1905/2011, immagini a confronto.
Marco Moroni, 31 gennaio 2018, Gli ordini mendicanti nel Medio Evo.
Riccardo Perez, 7 febbraio 2018, Le parabole del Regno.
Giovedì 2 novembre alle ore 21.15, il Politeama di Tolentino apre le porte ad uno dei pianisti che ha fatto la storia del Jazz, Mike Melillo. Un concerto jazz al quale si unisce la voce di Massimo De Nardo, scrittore ed editore, che attraverso i suoi testi racconta alcuni episodi della vita di Melillo. Dopo il concerto, la serata prosegue in Caffetteria davanti ad una buona birra compresa nel biglietto d’ingresso.
I Like Mike è un omaggio alla musica jazz attraverso il piano di Mike Melillo. Originario del New Jersey, nella sua lunga carriera ha incontrato e suonato con artisti del calibro di Sonny Rollins, Chet Baker, Phil Woods. Nel 1965 entra nel quartetto di Sonny Rollins e vi suona per due anni in uno dei periodi di massima creatività del “saxphone colossus”, successivamente diventa pianista e direttore musicale del quartetto/quintetto di Phil Woods con il quale incide nove dischi di cui ben due vincono il Grammy Award. Nel 1985 compone un concerto per orchestra sinfonica e jazz ensemble con Chet Baker come solista principale. Un pretesto per parlare un po’ del jazz e di alcuni personaggi con i quali Melillo ha suonato. Un “dietro lo spartito”, con ironiche e serie divagazioni sulla musica e, in genere, sulla nostra vita. I like Mike è composto da 8 testi recitati da Massimo De Nardo e da 8 brani musicali eseguiti da Mike Melillo dopo ogni lettura, come Jenki, Black and Tan Fantasy, I concentrate on you, The best thing for you (Would be me), Utopia to dream, This thing by starlight e molti altri.
L’evento è organizzato in collaborazione con Musicamdo.
La rassegna Il Jazz prosegue con altri artisti, di fama nazionale e internazionale: il 16 novembre, Mafalda Minnozzi e Paul Ricci; il 23 novembre Paolo Di Sabatino feat Dennis Chambers e Christian Galvez; il 29 novembre Kenny Werner Trio; il 14 dicembre Daniele Di Bonaventura.I biglietti per il concerto sono disponibili al Botteghino del Politeama, aperto tutti i giorni (escluso sabato e domenica) dalle 17,30 alle 19,30 e da un’ora prima di ciascun spettacolo.Biglietti disponibili anche online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino.Il costo del biglietto è di 20 euro+ prevendita.
La rassegna Il Jazz è organizzata in collaborazione con Tigamaro.
Si rompe il motore dell'imbarcazione e restano al largo del Lago di Caccamo. È successo oggi pomeriggio ad una ragazza e un ragazzo usciti per pescare che si sono trovati bloccati in mezzo al lago col motore della barca rotto.
Ad intervenire sono stati i vigili del fuoco di Macerata che, da oltre un'ora, stanno cercando di riportare a riva l'imbarcazione e i due con l'ausilio del gommone. Le operazioni sono tutt'ora in corso.
(servizio in aggiornamento)
Un caso di tubercolosi nell'area container che ospita centinaia di sfollati dal sisma a Tolentino. E' scattato il protocollo dell’Asur.
Il paziente, un cittadino straniero rientrato a metà mese dal suo Paese di origine, si trova ricoverato da qualche giorno all'ospedale di Macerata. Quando ci sono casi di Tbc è necessario seguire un protocollo per scongiurare eventuali epidemie: l’esame serve a verificare possibili contagi. Non ci sono particolari situazioni di pericolo nel caso di positività ai test: esistono cure specifiche per questa malattia.
Nella maggioranza dei casi, il contatto con il batterio non porta a contrarre la malattia: la maggior parte delle persone, si «positivizza», cioè è in grado di combattere i batteri e arrestarne la crescita. Soggetti con Tbc latente spesso non si ammalano e non sviluppano alcun sintomo.
C'è però preoccupazione nella popolazione, venuta a conoscenza del fatto solo tramite un pericoloso passa parola in assenza di notizie ufficiali, Voci non ufficiali dicono che la situazione sia assolutamente sotto controllo. Ed è quello che ovviamente sperano tutti.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Club per l'Unesco di Tolentino
Non è proprio possibile trovare un’immagine che possa descrivere cosa è accaduto quando Encelado, già afflitto da Atena, ha ripreso a rivoltarsi nel ventre di Gea e, con prepotenti urti, scatenare la lunga e devastante sequenza sismica che dal 24 agosto del 2016 ha cambiato il volto e il destino dell’umana presenza nelle terre del Centro Italia.
La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016 e ha avuto una magnitudo di 6,0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli e Arquata del Tronto . Due importanti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della Provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo momento 6,5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in Provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5... e tutto l’Appennino Centrale ha tremato dello stesso furore.
Il susseguirsi di eventi calamitosi ancora impediscono la fine dello stato d’emergenza e la vastità dei danni subiti dalle case, dalle persone, dalle comunità, rende difficile, se non incomprensibile, percorre i sentieri della ripresa, della speranza, della coesione. C’è bisogno di un motivo per tornare, per restare in luoghi che, da “meravigliosi”, sono diventati “ostili” a un vivere quotidiano fatto di affetti, di storie e di Storia, di lavoro e di Arte, di sapienza e di ingenuità. C’è bisogno che il Mondo sappia quante preziosità celavano i paesi, i borghi, le frazioni incastonate tra i boschi e valli che sembrano giardini. Tutto questo sarà cancellato per sempre se l’ignavia e l’indifferenza prevarranno sul coraggio, sulla forza, sul valore che le genti della Marca hanno sempre espresso nelle sfide più ardue.
Il Club per l’Unesco di Tolentino, pienamente investito dal dolore di Encelado, ha attinto ai programmi mondiali disposti dall’Agenzia per la tutela, la conservazione e la diffusione della Cultura, delle Arti, come mediatori di Pace tra i popoli e in questi ha trovato la sua capacità di resilienza. Dall’inverno scorso il Club sta promuovendo la candidatura dei territori del “cratere” al programma mondiale Mab-Unesco. Un programma certamente capace di restituire interesse ai nostri luoghi ma soprattutto dare a ciascuno di noi quel motivo necessario a rianimarsi e con rinnovato vigore ricominciare. L’Unesco può assegnare la qualifica internazionale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Questa proposta ha già trovato adesioni e consensi presso molti Comuni, istituzioni pubbliche e aziende private, proseguirà con un incontro pubblico programmato per il mese di novembre, di cui sarà data ampia informazione, nella speranza di essere in molti a resistere alla furia di Encelado.
La scelta della sede dell'ospedale unico ognuno la racconterà come vuole. Date le imminenti elezioni politiche non vi è alcun dubbio che in tanti tenteranno di strumentalizzarla a proprio favore o contro l'avversario di turno.
Ma per onore della verità è bene che ai cittadini siano chiarite 3 verità inequivocabili.
Innanzitutto, la scelta della sede dell'ospedale unico provinciale non è stata fatta dalla Regione Marche, che, come noto a tutti, è composta in larga maggioranza, circa il 60%, dal Partito Democratico.
Secondo punto: la scelta della sede dell'ospedale unico provinciale è stata fatta dalla conferenza provinciale dei sindaci, che, anche in questo caso è noto a tutti, è composta in larga maggioranza, circa il 60%, da amministratori di centrodestra.
Terzo, ma non ultimo: anche il sindaco di Tolentino ha concorso a questa scelta condividendo in ogni passaggio con i suoi colleghi i criteri di scelta.
Sul piano politico questa vicenda politica ci dice alcune cose, anzi parecchie cose. E' chiaro, in primis, che la Regione Marche ottiene il risultato, storico e inimmaginabile alla vigilia, di convincere tutti i sindaci a optare per un grande e futuro (chissà quanto prossimo) ospedale unico provinciale di primo livello (oltre quello di Camerino che rimarrà).
E ancora: il sindaco Romano Carancini, grazie sopratutto ai sindaci di centrodestra più importanti (Civitanova e Camerino, tanto per dirne un paio) determina la scelta di Macerata come sede prediletta. Delle città più grandi, Giuseppe Pezzanesi, sindaco capofila dei comuni del centrodestra e quindi socio di maggioranza della Conferenza dei Sindaci, con l'abilità e la spregiudicatezza di un giocoliere, mentre da un lato vota insieme ai colleghi le scelte per decidere dove fare l'ospedale, dall'altro dichiara oggi di essere contrario e lancia fulmini e saette per una Tolentino "defraudata" da un risultato che, a rigor di logica, doveva essere ben diverso dalla scelta della Pieve.
Però, siccome al cuor non si comanda, in soccorso di Tolentino parte Francesco Comi. Quella che resta pur sempre la sua città, non può restare a bocca asciutta.
Da vecchio e navigato lupo del mare della politica, Comi, segretario regionale del PD, annusata l'aria del tradimento da parte di molti sindaci si affretta a chiudere con il Presidente della Regione un accordo che assicura a Tolentino: subito 5 milioni di euro, e poi altre risorse, per rifare un nuovo ospedale cittadino e per mantenere i servizi esistenti prima del terremoto; il mantenimento del PPI, il nuovo consultorio ed un nuovo reparto di diagnostica (tac e risonanza magnetica telecomandata) nella palazzina dell'ex farmacia.
E vissero felici e contenti. Forse...
La Settempeda rallenta nel percorso di crescita cadendo sul campo dell’Elfa. Quello di Tolentino era un match visto come una sorta di test per capire la consistenza dei biancorossi e constatare la maturità raggiunta dalla squadra. Le cose in effetti non sono andate bene e come speravano i biancorossi, che devono rallentare l’avvicinamento al vertice e prendere atto che nessuno regala nulla e che ogni sfida nasconde insidie.
I 90’ del “Ciommei” hanno confermato questo e la Settempeda non è stata all’altezza, specie nella prima parte della partita e nel finale. Un approccio non dei migliori, qualche carenza caratteriale e alcuni tentennamenti difensivi hanno reso complicate le cose, poi finite male per i settempedani. E’ vero che le occasioni da gol non sono mancate e non sono state neanche poche, ma altrettanto si può dire delle imprecisioni al tiro che hanno limitato i biancorossi, i quali hanno trovato la via del gol solo su calcio piazzato. L’Elfa ha meritato a conti fatti il successo trovando la partita giusta nel momento del bisogno.
I tolentinati dopo tre ko di fila dovevano reagire e l’hanno fatto facendo un’ottima partita. Il successo può essere definito di squadra con il gruppo che ha trovato coesione e unità di intenti per tornare a far punti. Grinta, voglia, intensità, compattezza, agonismo. Questi i punti di forza mostrati dai ragazzi di Maccaroni che hanno anche saputo mixare questo con le qualità di alcuni singoli. Nel complesso gara piacevole, combattuta, incerta e con continui ribaltamenti di fronte. Poi all’altezza della mezzora della ripresa l’Elfa ha trovato l’uno/due decisivo in appena 4 minuti. La Settempeda da lunedì dovrà far tesoro di questa battuta d’arresto e considerarla come lezione salutare in vista del prosieguo del campionato che per sabato prossimo propone la sfida interna contro la Sefrense.
La cronaca
E' un classico quello che va in scena al “Ciommei” tra Elfa e Settempeda. Gara che vede i locali alla disperata ricerca di una ripartenza dopo tre sconfitte di seguito; gli ospiti vogliono conferme sul periodo positivo che li ha spinti fino al secondo posto e vicini alla vetta. I biancorossi per 10/11 sono gli stessi del turno precedente con unica eccezione in difesa dove Elisei sostituisce l’acciaccato Paciaroni. I tolentinati hanno alcune assenze di rilievo, ma recuperano anche elementi importanti. L’Elfa parte a tutta usando aggressività e ritmo altissimo. La Settempeda è sorpresa e mostra un approccio dimesso. L’avvio convincente dei locali trova il massimo picco nel gol che sblocca il risultato. Al minuto 8 sul primo corner del match lo schema riesce alla perfezione con Matteo Rossini che trova liberissimo Simone Meschini al limite. Destro di prima intenzione che passa fra un nugolo di gambe e arriva in porta dove Sorichetti, probabilmente coperto, ha una incertezza fatale che gli impedisce la presa con il pallone che gli scivola in porta. 1-0. I primi venti minuti sono di marca locale, poi però la Settempeda si sveglia e cresce. Al 17’ Fiecconi calcia dalla distanza chiamando Cantenne alla deviazione in tuffo. Ancora Fiecconi al 26’ da centro area scaglia un rasoterra che, deviato, sfiora il palo. Subito dopo è Francucci a calciare da buona posizione, ma il destro è solo potente e finisce sul fondo. Alla mezzora Riccardo Meschini si accentra da sinistra e calcia a giro. Cantenne vola e smanaccia in corner. Fra tanto biancorosso c’è un break di Lanciotti che si invola in area, ma Sorichetti è pronto ad uscire tra i piedi del centravanti avversario abbrancando la sfera. Finale di tempo frizzante. Gianfelici viene servito in piena area e prova a calciare al volo colpendo però male. Al 44’ l’Elfa costruisce una grande chance. Pallone da destra che arriva davanti alla porta dove Michele Rossini liberissimo non trova la coordinazione giusta per appoggiare in porta da pochi passi sbagliando l’impatto decisivo. Nel recupero proteste biancorosse e probabilmente giustificate per un rigore non concesso che ci poteva stare. Lancio verso sinistra che cade in area verso Vichi che di istinto ferma la sfera con il braccio destro evitando così che la palla vada ad un avversario lanciato in porta. Polizzi, forse coperto, non interviene e fa giocare.
Ci si aspetta una ripresa palpitante e in effetti sarà così. Le squadre ricominciano con lo stesso ardore dei primi 45’. Al 3’ Francucci sfonda a sinistra per poi calciare in corsa. Rasoterra respinto con il piede da Cantenne. L’ottimo Cantenne si ripete allo stesso modo qualche secondo dopo su Riccardo Meschini. Al 6’ Danny Vitturini stacca nel mucchio e colpisce di testa cogliendo la traversa. Il pari della Settempeda giunge al minuto 8. Punizione dal limite(stavolta le proteste sono dei locali per il fallo assegnato e per l’esecuzione direttamente in porta con il dubbio se fosse indiretta o meno) che Fiecconi calcia al meglio trovando una “perla” con l’interno destro che scavalca la barriera e si infila sotto l’incrocio. E’ un 1-1 meritato quello colto dai biancorossi che però da qui in avanti calano di intensità e di attenzione, mentre i locali crescono e guadagnano campo diventando pericolosi. Come al 21’ quando Matteo Rossini calcia di prima intenzione su appoggio di Lanciotti timbrando il palo alla destra di Sorichetti. Al 23’ Lanciotti fa a sportellate in area con i difensori con la palla che arriva a Michele Rossini che tira in con potenza. Sorichetti blocca in due tempi. Qualche istante prima si erano resi insidiosi Riccardo Meschini e Gianfelici. Il primo con un bel diagonale aveva costretto Cantenne al tuffo per spingere in angolo; il secondo in mischia con una rovesciata trovava il modo di mandare il pallone verso la porta vuota con Eleonori che di testa interveniva sulla linea. Poco oltre la mezzora l’Elfa trovava il break decisivo con il quale chiudeva i giochi. Al 33’ Lanciotti difendeva molto bene palla e facendo perno su Latini penetrava in area dove il difensore lo strattonava mettendolo giù. Rigore netto che Matteo Rossini trasforma spiazzando Sorichetti. 2-1. Passano appena 4’ che i locali fanno tris. Punizione che spiove davanti alla porta dove Lanciotti è svelto ad anticipare tutti toccando al volo di precisione nell’angolino basso. 3-1. Match in cassaforte per l’Elfa che controlla bene e con tranquillità fino al 95’ con la Settempedache non può cambiare il destino dell’incontro già scritto a parte un guizzo di Riccardo Meschini che gira di testa trovando il piede di Cantenne.
ELFA – SETTEMPEDA 3-1
MARCATORI: pt 8’ Meschini Simone, st 8’ Fiecconi, 33’ Rossini Matteo su rig., 37’ Lanciotti
ELFA TOLENTINO: Cantenne, Vichi, Salvucci, Vittorini Danny, Vittorini Diego, Eleonori, Rossini Michele, Meschini(35’st Buresta), Lanciotti(39’st Boukal), Rossini Matteo(48’st Battellini), Romagnoli(41’st Pizzo). A disp. Gasparri, Bentivogli, Ruggeri. All. Maccaroni
SETTEMPEDA: Sorichetti, Elisei(25’st Ciccotti), Latini, Selita(41’st Bonifazi), Meschini, Mulinari, Rocci, Rossi(38’st Dialuce), Francucci, Fiecconi, Gianfelici(34’st Giorgi). A disp. Giovagnini, Paciaroni, Bernabei. All. Ruggeri
ARBITRO: Polizzi di Macerata
NOTE: spettatori 100 circa. Ammoniti: Vittorini Danny, Eleonori, Boukal, Latini, Selita. Angoli: 8-9. Recupero: pt 2’, st 5’.
Dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, riceviamo
In effetti, cari cittadini bravi, onesti e sinceri, alle ore 11,00 circa di venerdì 27 ottobre, è stato svelato, o più appropriatamente confermato quello che temevamo, cioè la collocazione dell'Ospedale Unico Regionale in Località La Pieve di Macerata, luogo in cui il Comune di Macerata possiede solo 5 dei 22 ettari necessari, luogo oggi difficilmente accessibile soprattutto dalla Superstrada, luogo vicino alla ex Discarica della Pieve stessa.
Certo, in condizioni di scelta scevre dal partitismo, patologia che sta strangolando l'Italia, la proposta di Tolentino in Località Colmaggiore - Acquasalata, 44 ettari di terreno di cui 10/12 di bosco, con due uscite della Superstrada, con la ferrovia sul confine del terreno stesso, con ampi spazi per eliporto.....non è bastata per sconfiggere la Pieve....... Pensate, nell'ottica del credo che dovrebbe prevalere, cioè spazi, strutture e mezzi performanti, tecnologia elevatissima, qualità del servizio, Tolentino pur avendo all'incirca solo 14 chilometri di distanza dalla Pieve con requisiti qualitativi che la Pieve non avrà mai, non è stato ritenuto più performante della Pieve stessa con la motivazione del "meno baricentrico".
Poi, a questo si aggiunga che, sembra che, almeno da quanto dichiarato dal Presidente Regionale, che la quasi totalità dei Sindaci abbia preferito la Pieve. Curioso che, gli unici Sindaci che avevano espresso la loro opinione sulla scelta per iscritto fossero stati solo quelli a favore dell'ipotesi di Tolentino.
Bene quindi........come disse nostro Signore espiando i ns. peccati "tutto è compiuto" o almeno sembra, perchè come in ogni cosa nella vita, il tempo ci dirà chi aveva torto e chi aveva ragione su di una questione così importante, che, particolare non da poco, assorbirà, per realizzazione della stessa struttura e per il miglioramento della viabilità su base intercomunale all'incirca 350 milioni di euro.......
Come ho affermato in occasione della riunione decisiva svoltasi in Via Velluti a Macerata, questa scelta, che noi non condividiamo per i motivi suesposti, richiederà un mantenimento e un potenziamento delle strutture sanitarie esistenti sul territorio Provinciale, non andando a depotenziare od azzoppare strutture di grande riferimento territoriale, come Tolentino, Recanati, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Camerino, ma, a provvedere alla riorganizzazione strutturale e funzionale delle stesse, prevedendo complementarietà di servizi , diagnostica, reparti specialistici, punti di prelievo, ambulatori, lungodegenze, cure intermedie, inamovibili i Punti di Primo Intervento, per il semplice fatto che, se il nuovo Ospedale Unico di mille posti, servirà giustamente per i grandi o grandissimi interventi, tutto il resto, cioè la fase diagnostica e di preparazione del paziente dovrà e potrà avvenire nelle strutture periferiche.
Chiudo questa mia dura e responsabile analisi con due note di colore, e cioè con due domande che mi sono posto e che Vi pongo: la prima, sapevate già quale fosse stata la scelta del sito..... perchè ci avete voluto far credere per un anno che fosse possibile concorrere alla scelta dell'Ospedale Unico, quando questi era stato di fatto già individuato 2016 ??????
Sarei curioso di sapere quanto sia dispiaciuto il Segretario Regionale del PD Francesco Comi, dal momento che, almeno in occasione della presentazione della ns. bellissima e funzionale scelta dichiarava sostegno alla stessa ??????
Cordoglio in tutta la provincia di Macerata per la scomparsa di don Vittorio Monti.
Don Vittorio si è spento questa mattina all'età di 76 anni. A Tolentino era una vera e propria istituzione, avendo guidato per tantissimi anni la parrocchia del Santissimo Crocifisso (de li Cappuccì, ndr) e cresciuto intere generazioni di tolentinati nel suo oratorio.
Era stato ordinato sacerdote nel 1966 e da 17 anni era padre spirituale del Seminario Redemptoris Mater di Macerata. La salma è esposta al seminario Redemptoris Mater. I funerali saranno celebrati alle 9.30 di lunedì 30 ottobre presso la cappella del seminario. La salma di Don Vittorio sarà poi sepolta presso il cimitero di Macerata.
(Foto EmmeTv)
E' partito oggi il Corso Avanzato per Manutentori Tessili, tenuto dal perito tessile Sara Cimavilla. Ad organizzarlo è stata l'azienda Olivio Vicomandi, a Tolentino, in contrada Troiano 2A, luogo in cui si svolge il corso, iniziato questo pomeriggio e che proseguirà domani dalle 10 alle 16.
Hanno partecipato all'incontro rappresentanti della categoria (pulitintolavanderie) delle Marche, dell'Umbria, dell'Abruzzo, e della città di Roma.
L'obiettivo è quello di effettuare incontri di aggiornamento per essere sempre a conoscenza delle innovazioni sulle nuove fibre, sulla gestione, sul marketing e sulle tecnologie a loro applicate. In sintesi, il corso vuole risolvere, fin dove è possibile, le problematiche che interessano l'intero comparto dei Manutentori Tessili.
Lunedì 30 ottobre alle ore 21 al Politeama di Tolentino il Rotary organizza un convegno per illustrare prospettive e obiettivi per il futuro ad un anno esatto dal sisma che ha sconvolto il territorio maceratese. L'evento è curato dalla sezione tolentinate presieduta da Stefano Gobbi, dalla sezione di Macerata "Matteo Ricci" con Silvana Lisi e da quella di Camerino con Piergiorgio Fedeli.
Al convengo interverranno Valerio Borzacchini, governatore del Distretto 2090; il docente Emanuele Tondi, responsabile della sezione geologica dell’Università di Camerino; il direttore dell’ufficio della ricostruzione Cesare Spuri; Alessandro Maccioni, direttore dell’Asur area vasta 3; Massimo Mari, direttore dipartimento salute mentale area vasta 3; il giornalista Maurizio Verdenelli. Seguirà una tavola rotonda con i sindaci dei comuni che rientrano nel “cratere”.
Importante traguardo raggiunto dalla bella e determinata Ilary Tiberi che si è laureata in Giurisprudenza all'Università di Macerata, circondata dall'affetto dei genitori, dei parenti e degli amici più cari.
Un augurio speciale a Ilary per una folgorante carriera ricca di soddisfazioni dalle "amichette della mamma".
Congratulazioni anche dalla redazione di Picchio News,
Rapidissima visita del commissario straordinario per il terremoto Paola De Micheli a Tolentino. Intorno a mezzogiorno, De Micheli ha incontrato in piazza dell'Unità il sindaco Giuseppe Pezzanesi, il presidente del consiglio comunale Fausto Pezzanesi, il consigliere comunale Gianni Corvatta e altri rappresentanti istituzionali.
De Micheli ha anticipato che nelle aree colpite dal sisma del 2016 verranno prorogate tutte le misure di sostegno, la rateizzazione dei mutui, il rimborso ai Comuni di Imu e Tarsu. A breve sarà pubblicato il decreto sul danno indiretto. Annunciata anche la pubblicazione di un vademecum rivolto ai tecnici per semplificare le procedure della ricostruzione e uno riservato ai dipendenti pubblici sugli iter amministrativi da seguire. Previste misure per la formazione dei dipendenti comunali, con un team di esperti in appoggio alle Amministrazioni pubbliche.
"E' la prima volta che vengo a Tolentino e devo dire che quello che ho visto è meraviglioso.
In questi giorni" ha detto De Micheli "sto incontrando i sindaci, gli amministratori, i cittadini. Il grosso del lavoro che stiamo facendo è la trasformazione del grande patrimonio di leggi e ordinanze in cose fattibili, realizzabili e concrete. Ho detto ai sindaci e agli amministratori che dobbiamo anticipare le decisioni operative, così quando a gennaio diventerà operativa la legge sulla ricostruzione pubblica noi saremo già pronti".
Anche nell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Tolentino ha preso il via la IV edizione di “Libriamoci”, iniziativa rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, sia sul territorio nazionale sia all’estero, che invita gli alunni a partecipare agli incontri di lettura, quale strumento fondamentale di crescita emozionale e cognitiva.
Sono in pieno svolgimento le attività di ascolto partecipativo organizzate per tutte le sezioni e classi dell’Istituto; grande è il coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi che hanno molto apprezzato le storie lette riguardanti spesso la realtà del nostro territorio, interagendo tra loro nel dibattito seguito al racconto.
I primi ad aver aperto questa edizione, martedì 24 ottobre, sono stati gli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Primaria, i quali hanno ascoltato, dalla voce di Valentina Castellani, lettrice aderente al Progetto “Nati per leggere”, stralci di testi di narrativa per l’infanzia.
Mercoledì 25 ottobre è stata la volta delle classi terze, quarte e quinte che hanno incontrato l’autrice Olga Annibale, che ha letto brani tratti dalla sua prima pubblicazione “Salvo e gli abitanti del mare”, edito da Giaconi. In questo libro l’autrice coniuga la sua professione di biologa marina con la sua passione per la scrittura, intessendo una storia ambientata nel nostro Mare Adriatico con lo scopo di sensibilizzare i giovani lettori alla questioni sempre più attuali del rispetto dell’ambiente.
Per la Scuola Secondaria di Primo grado sono previsti incontri con la lettrice Valentina Castellani e i blogger Silvia Alessandrini Calisti e Lucia Paciaroni, mentre i piccoli della Scuola dell’Infanzia saranno allietati dalla narrazione della lettrice Alberta Ricottini, anche lei membro aderente al Progetto “Nati per leggere”.
Felici di aver potuto anche quest’anno prendere parte a questa meravigliosa iniziativa, concludiamo facendo nostro il pensiero del giornalista e scrittore fiorentino Tiziano Terzani: “Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla”.
Si è costituito ieri sera, nel corso di un incontro tenutosi a Tolentino, un comitato intercomunale tra San Severino, Cingoli, Tolentino e Recanati che ha come scopo quello di fare da baluardo, nella lotta per conservare i servizi sanitari essenziali alla popolazione di questi quattro comuni e dei paesi del circondario. Gli obiettivi prioritari sono il ripristino dei servizi di emergenza e il potenziamento dei punti di primo intervento, importanti riferimenti territoriali all'interno dell'offerta sanitaria provinciale, indispensabili per garantire il diritto alla salute.
Al di là della futura localizzazione dell'ospedale provinciale, i referenti del comitato intercomunale intendono gettare le basi anche per un modo nuovo di porsi, nell'offerta dei servizi essenziali per le comunità, come la sanità, la scuola, i trasporti, la gestione del post terremoto, chiedendo un nuovo modo di amministrare, partendo dal basso e dalle necessità reali delle comunità. I comuni di Cingoli e Tolentino faranno da capofila per la prossima richiesta di un incontro in Regione, in cui sarà ribadita la richiesta di mantenere i servizi sanitari nelle strutture cittadine esistenti di comuni di media grandezza, che non rappresentano solo il proprio territorio, ma sono il riferimento dei centri limitrofi, per un potenziale bacino d'utenza di circa 100 mila abitanti.
All'incontro sono intervenuti il sindaco ed il vicesindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e Silvia Luconi, il vicesindaco di Cingoli Luigi Ippoliti, i rappresentanti dei comitati per la difesa degli ospedali di San Severino Marche e di Recanati.