Caso di Tbc a Tolentino, parla la moglie: "Diagnosticata a mio marito ma io sono negativa"
Il caso di tubercolosi nell'area container che ospita sfollati dal sisma a Tolentino (leggi qui l'articolo) continua a far discutere.
La moglie del soggetto colpito da Tbc, un cittadino straniero rientrato a metà mese dal suo Paese di origine, ha affermato che lei e suo marito erano arrivati in Italia da cinque giorni quando il marito ha cominciato a rimettere sangue. Lei, spaventata, lo ha portato all'ospedale di Macerata e dopo quattro giorni hanno ricevuto l'esito delle analisi da cui è risultato positivo a Tbc.
La donna, diabetica e incinta, intanto è tornata a vivere nel container, con l'obbligo di non uscire finchè non si fosse sottoposta alle analisi specifiche per valutare se anche lei era stata contagiata. Venerdì è stata sottoposta al test Mantoux, specifico appunto per la diagnosi della tubercolosi, che ha però bisogno di un tempo che va dalle 48 alle 72 ore per agire e dare quindi l'esito che, fortunatamente, è risultato negativo.
In questi tre giorni la signora è stata costretta a restare chiusa nel container senza possibilità di uscire neanche per recarsi alla mensa. La situazione di disagio e di stress che ne è inevitabilmente derivata è stata tra l'altro, a detta della donna stessa, causa della perdita del bambino che aveva in grembo.
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