Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast".
Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto".
In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast.
Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci.
Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio
La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato:
Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST
In quest ultimo caso le opzioni possibili sono:
◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo.
La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze.
Di seguito il link per scaricare la scheda
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf
Da Assm spa Tolentino riceviamo:In risposta all’articolo apparso su Picchio News, riportato anche su Facebook, riguardante la denuncia della signora Meschini Orietta ci sono delle gravi imprecisioni che normalmente un giornalista dovrebbe verificare prima di pubblicare.Per prima cosa l’utenza riguarda il gas, il cui titolare del rapporto di fornitura è la società di vendita, soggetto distinto dall’ASSM che invece gestisce il servizio di distribuzione, in quanto tale quindi è tenuto ad eseguire le richieste di distacco che pervengono dal venditore secondo quanto stabilito dall’autorità AEEGSI con il “Testo integrato morosità gas”.Nel caso specifico la richiesta di sospensione per morosità è pervenuta in data antecedente l’evento sismico che ha gravemente colpito anche la città di Tolentino, per la precisioni in data 6/10/2016 ed eseguita in data 11/10/2016 quindi il distacco risale a diversi giorni prima del movimento sismico in oggetto.I titolari dell’utenza hanno contattato sabato mattina il servizio di reperibilità ASSM comunicando che non avevano gas. Il tecnico reperibile, credendo che il cliente avesse chiuso per errore il rubinetto a chiave ha provveduto alla riapertura.Lunedì mattina, una volta riaperti gli uffici, è emerso che per l’utenza in questione era ancora in atto la sospensione per morosità su richiesta del venditore, quindi è stato ripristinato lo stato di chiusura del contatore.A questo punto solo nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il pagamento delle diverse bollette inevase da parte del cliente, il venditore ha richiesto tramite PEC la riapertura della fornitura.Tale richiesta è stata prontamente eseguita nella giornata di oggi nonostante i numerosi interventi che l’ASSM si trova a fronteggiare legati all’evento straordinario del terremoto.Dispiace sentirsi chiamare in causa senza motivo ed apostrofati anche con parole pesanti quando l’atteggiamento di tutto il personale ASSM è da sempre caratterizzato dalla sensibilità e vicinanza ai cittadini.Rinnoviamo l’invito a verificare le notizie prima di denigrare l’operato di un’azienda seria soprattutto in questa fase in cui dovrebbe emergere di più lo spirito costruttivo.Risponde il direttore Roberto Scorcella:Premesso che le lezioni di giornalismo andrebbero fatte da chi di giornalismo ne mastichi almeno qualcosa e abbia sufficiente esperienza della materia da poterne fornire, la cosa che più dispiace è che un'azienda storica, seria e qualificata come Assm spa scivoli sulla comunicazione in maniera tanto banale. Personalmente, da cittadino-utente, non posso far altro che encomiare il lavoro che viene quotidianamente svolto dalle maestranze sul campo, dalle dipendenti del commerciale, specialmente in questi giorni di caos dovuto anche allo spostamento degli uffici. Lo stesso non può dirsi evidentemente della comunicazione. Pochi giorni fa uno scivolone con una risposta fuori luogo a un utente sulla pagina facebook dell'azienda. Oggi questo comunicato dove sarebbe bastato spiegare la propria versione dei fatti, mentre invece si coglie l'occasione per attaccare la nostra testata.Abbiamo raccolto la lamentela, legittima e comprensibile vista la situazione di stress e disagio che coinvolge migliaia di tolentinati, di una famiglia. Questa stessa lamentela era stata evidenziata dalla signora Orietta Meschini con un post pubblico sulla sua bacheca Facebook. Il compito di un giornale che lavora sul campo per i cittadini è quello di dar loro voce. E questo abbiamo fatto. Il compito di chi opera nel pubblico e si sente chiamato in causa è invece quello di spiegare come siano andate le cose e non di attaccare il lavoro degli altri. Si rifletta bene prima di "rinnovare l'invito a verificare le notizie prima di denigrare l'operato di un'azienda seria", perchè questa testata non ha denigrato proprio nessuno, ma si è solo permessa di dare voce a un cittadino, cosa che, lo comprendiamo, di questi tempi avviene sempre più raramente. E il tanto ostentato "spirito costruttivo", parta per primo da chi deve dare risposte ai cittadini, perchè non sembra proprio uno spirito costruttivo quello di voler impartire lezioni di giornalismo a professionisti che stanno fortunatamente riscontrando unanimi consensi in tutta Italia. Comunque, per chiudere questa triste vicenda, allego in calce il messaggio privato inviatomi dalla cittadina protagonista di questa storiaQuesta è la sola risposta che forniamo e la soddisfazione più grande che ci dà questo mestiere: essere utili ai cittadini. Le lezioni di spocchia le lasciamo a chi di giornalismo, evidentemente, ne sa ben poco.
Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”.
La Curva Just, la Banda Leoperdi, il Gruppo Vergini, il Gruppo 40+ e l'Helvia Alcolica comunicano che sarà fatta una raccolta a favore degli abitanti di Tolentino ed a favore del comune di Pieve Torina e delle sue frazioni. I beni verranno raccolti, questa settimana, nell'area dell'ex mattatoio in Via Panfilo 19, nei locali adiacenti all'Associazione Idea 88 nei seguenti giorni ed orari: - Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 16 alle 20; - Mercoledì dalle 18 alle 20. I beni e i materiali che verranno accettati sono solo i seguenti: - GIOCHI PER BAMBINI; - PRODOTTI PER LA PRIMA COLAZIONE (merendine, biscotti, fette biscottate. NO latte, caffè o thé) - BENI PER IGIENE PERSONALE (carta igienica, cotton fioc, salviette umidificate, fazzoletti, spazzolini da denti, asciugamani solo nuovi, assorbenti, pannolini e pannoloni); - INDUMENTI NUOVI O SOTTO VUOTO, NON SI ACCETTANO INDUMENTI USATI. Inoltre fino a giovedì sarà possibile portare anche CIBO NON DEPERIBILE nei seguenti punti: -"Il Telefono" di Eros Sardella in C.so Cairoli; -"Immobiliare Santa Croce" di Sebastiano Seri in Via Roma 32. Invitiamo tutta la cittadinanza ad essere parta attiva in questa iniziativa. NOI SIAMO MACERATESI
Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni, di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato
La famiglia viene fatta evacuare ad agosto, le bollette restano nella casa rimasta vuota e stamattina le utenze vengono distaccate per morosità. In casa c'era anche un'anziana di 78 anni. La protesta arriva da Tolentino e viene raccontata dalla involontaria protagonista, Orietta Meschini, con rabbia e dolore."Viviamo in una casetta nel centro storico, perchè la nostra in via Gramsci, di fronte alla casa di riposo, è stata evacuata dal 24 agosto in quanto l'abitazione accanto sta crollando ed è pericolosa. Lo Stato e il Comune finora non hanno fatto nulla per metterla in sicurezza.Anzi, oggi, per tutta risposta, la nostra municipalizzata Assm ci ha mandato a staccare le utenze per morosità, bollette non pagate per nostra dimenticanza. Io sono inorridita, resto senza parole. Ci stiamo dando tutti una mano e la nostra cara azienda non mostra nessuna pietà per somme, fra l'altro, ridicole. La casa, inoltre, fino a qualche giorno fa era disabitata e l'Assm manda a staccare utenze anche in presenza di un'anziana di 78 anni... A questo punto, non ho più nessuna fiducia nell'aiuto del Comune e dello Stato. Sono veramente schifata. Tolentinati, aiutiamoci da soli perchè è inutile sperare nell'aiuto dello Stato. Non interessiamo al Comune, all'Assm, figuriamoci al Governo... Qualcuno dovrebbe veramente vergognarsi".
A Tolentino sono stati riorganizzati e razionalizzati tutti i punti di prima accoglienza anche a seguito di un lieve calo delle presenze dovuto alle persone che hanno provveduto a trovare una autonoma sistemazione oppure a tutti quelli che si sono trasferiti nelle strutture alberghiere convenzionate e a quanti hanno deciso di rientrare nelle proprie abitazioni.In ogni punto di prima accoglienza sono stati anche istituiti dei punti informativi per fornire ogni tipo di ausilio alle persone accolte e ospitate. Gli sfollati sono circa 11.000, più della metà della popolazione. Continua il grande lavoro del personale delle mense della scuole Grandi, Lucatelli e King preparano e servono ogni giorno una media di circa 3000 pasti.A seguito dell’emergenza terremoto, per le regioni Marche, Umbria e Lazio, l’Alzheimer Uniti Italia mette a disposizione il numero di telefono 0733 1870545 (a cui sono collegate automaticamente diverse altre linee) per i familiari e gli operatori delle case di riposo che avessero necessità di supporto o consiglio.Si ricorda l'inaccessibilità per tutti i pedoni e i veicoli, non muniti di apposita autorizzazione rilasciata dal Comune, delle aree del centro storico di Tolentino individuate nelle zone rosse a tutti i proprietari e occupanti degli immobili ricompresi nelle aree; di lasciare le abitazioni e tutti gli edifici e di non farvi ritorno se non muniti di specifica autorizzazione e con accompagnamento del personale del Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco o delle Forze di Polizia; incarica il Comando della Polizia Municipale di Tolentino di organizzare la sorveglianza per il controllo degli accessi a tutte le “zone rosse” nell'arco delle ventiquattro ore fino a nuova disposizione.Riguardo alle scuole si susseguono i sopralluoghi dei tecnici abilitati del Dicomac nei diversi stabili che ospitano le scuole e le riunioni per analizzare e selezionare le scelte migliori per assicurare, quanto prima, la ripresa delle lezioni in tutta sicurezza.
L’U.S. Tolentino 1919 comunica che la gara di andata valevole per il turno di semifinale della Coppa Italia tra Tolentino e Montegiorgio si disputerà mercoledì 9 novembre alle ore 14.30 allo stadio “Tamburrini” di Montegiorgio. La gara di ritorno al “Della Vittoria” è, invece, in programma per mercoledì 30 novembre.Il calendario prevedeva che la gara di andata si disputasse a Tolentino. Nonostante lo stadio “Della Vittoria” sia pienamente funzionale ed agibile come risultato dai controlli prontamente effettuati dai tecnici comunali, la disputa di tale partita è stata sconsigliata per motivi di ordine pubblico legati al necessario massiccio impiego delle forze dell’ordine in tutte le necessità venutesi a creare in città per effetto della crisi sismica.Questa soluzione, raggiunta grazie alla grande sportività del Montegiorgio e delle altre due società impegnate nelle semifinali, consentirà di rispettare le date già prestabilite dal Comitato Regionale.Si esprime, pertanto, immensa gratitudine nei confronti della società rossoblu e di mister Fenucci, i quali hanno rinunciato al potenziale vantaggio di disputare la gara decisiva di ritorno in casa, compiendo un gesto di grande solidarietà verso il Tolentino e la città tutta.
Ridotto da oggi sabato 5 novembre l'inagibilità di tutto il patrimonio pubblico e privato esistente sul territorio all'interno delle “zone rosse” del centro storico di Tolentino.È stata inoltre dichiarata l'inaccessibilità per tutti i pedoni e i veicoli, non muniti di apposita autorizzazione rilasciata dal Comune, delle aree del centro storico di Tolentino individuate nelle zone rosse a tutti i proprietari e occupanti degli immobili ricompresi nelle aree; di lasciare le abitazioni e tutti gli edifici e di non farvi ritorno se non muniti di specifica autorizzazione e con accompagnamento del personale del Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco o delle Forze di Polizia; incarica il Comando della Polizia Municipale di Tolentino di organizzare la sorveglianza per il controllo degli accessi a tutte le “zone rosse” nell'arco delle ventiquattro ore fino a nuova disposizione.All’Ufficio della Polizia Locale, in piazza della Libertà possono essere ritirate le prime ordinanze di inagibilità e di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi.Rafforzata la capienza dei punti di prima accoglienza che ospitano già più di 1.200 persone nei sei luoghi appositamente allestiti a cui si aggiungono anche altri due punti di accoglienza destinati a famiglie con bambini piccoli e residenti della zona Le Grazie. Infatti in locale in piazza Ugo La Malfa (ex supermarket Dico) da ieri sera vengono accolti nuclei familiari con bambini in età prescolare mentre nei locali “Antonio Cesaroni” sono state accolte 39 persone residenti in contrada Le Grazie che hanno avuto la propria casa lesionata, un punto di accoglienza completamente autonomo e gestito direttamente dalle persone che abitano nella contrada. Sempre molto importante il coordinamento e l’apporto delle volontarie della Valle d’Aosta che stanno governando tutta l’ospitalità insieme ai Servizi Sociali e al ced del Comune.Per risolvere il problema della igiene personale e per venire incontro alle esigenze degli ospiti sono stati posizionati nei diversi punti di accoglienza, moduli attrezzati con le docce. Continua incessante l’azione degli uffici comunali di Tolentino, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine e di tanti volontari per rispondere alle più disparate problematiche dei cittadini colpiti dal sisma. Continuano incessanti i sopralluoghi dei tecnici e gli accessi effettuati dai Vigili del Fuoco per prendere vestiario e medicinali dalle case dichiarate inagibili.Sempre più aziende private del territorio, per lo più gratuitamente, hanno messo a disposizione interi stabilimenti o altri spazi o mezzi per effettuare interventi di messa in sicurezza o rimozione di parti cadenti dagli edifici danneggiati oppure per trasportare beni di prima necessità.A tutt’oggi, grazie anche alle favorevoli condizioni meteo, l’Ufficio Tecnico del Comune e i Vigili del Fuoco hanno concluso oltre 200 interventi di messa in sicurezza di cornicioni cadenti, pericolo di crolli di comignoli, rimozione di impianti di condizionamento pericolanti, copertura dei tetti per evitare infiltrazioni di acqua. Si sta iniziando ad operare anche sulle zone rurali e sono state concluse diverse messe in sicurezza degli edifici su pubblica via.
La Delegazione delle Marche Nord del Sovrano Militare Ordine di Malta sta assistendo le popolazioni di Tolentino e San Severino Marche, duramente colpite dal terremoto.A Tolentino, grazie alla disponibilità del Comandante ACISMOM Colonnello Mario Fine, è stato allestito un PMA (Posto Medico Avanzato) del Corpo Militare dell’Ordine di Malta, dove i volontari della Delegazione, i medici, gli infermieri e soccorritori sono in servizio a disposizione della cittadinanza, collaborando con il personale sanitario del Raggruppamento Operativo ROE, con base all'Aquila presso la Caserma Alpini, il cui Comandante è il Colonnello Giuseppe Paradiso.Il servizio si protrarrà in base alle esigenze del Comune.A San Severino Marche, è da segnalare l’importante compito di assistenza che sta svolgendo l’Unità Mobile del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in sinergia con il Delegato delle Marche Nord, Paolo Massi, che è costantemente in contatto con il Sindaco per organizzare i nostri aiuti alimentari destinati alla popolazione locale: pasta, latte, passata di pomodoro, biscotti, succhi di frutta.
Valerio Scarponi, conduttore radiofonico di Rds con origini marchigiane, dopo i terribili avvenimenti che hanno sconvolto e devastato le Marche e l'Umbria, ha lanciato una raccolta fondi coinvolgendo i suoi colleghi dell'emittente radiofonica che, dalla pagina Fb lanciano un video-appello.I noti conduttori ricordano alla popolazione italiana il profondo e disperato bisogno che c'è in tanti comuni, troppi, comuni del maceratese e la loro decisione di patrocinare la ricostruzione di tutte le scuole danneggiate dal sisma, ricordando tra le tante l'istituto tecnico di San Severino.Tra le aziende, priorità per una ripartenza economica della nostra terra, viene nominata la distrutta cartiera di Pioraco, mentre tra le strutture che vanno assolutamente recuperate, viene menzionato l'ospedale di Tolentino, ancora totalmente inagibile. Un piccolo grande gesto per la ricostruzione.Per chi volesse fare una donazione ricordiamo che il numero solidale è 45500.
Grande partecipazione a Tolentino per il primo incontro tra i commercianti locali e l’iniziativa di alcuni giovani professionisti del territorio, capitanati da Paolo Isabettini, uniti insieme per vincere la sfida più grande: rilanciare il prima possibile l’economia marchigiana attraverso la costruzione di un sito ecommerce al cui interno vendere prodotti tipici locali in vista soprattutto del Natale.“DajeMarche”, questo il nome dell’iniziativa nata sui social network, è riuscita attraverso il tam tam mediatico a creare una rete di specialisti del web marketing, grafici, sviluppatori, aziende di comunicazioni, fotografi e tecnici informatici che in modo del tutto volontario hanno accettato la sfida di costruire in pochi giorni un sito che sarà online il primo possibile. Il fine è quello di spronare i cittadini colpiti dal terremoto a credere ancora nel futuro e non arrendersi.“Ieri ero da solo – ha detto Paolo Isabettini – ed oggi vedere qui con me così tanta gente che ha voglia di creare qualcosa di importante per la nostra comunità, mi riempie il cuore di orgoglio. Ci stanno contattando da tutta Italia ed il nostro obiettivo è essere online entro la fine della prossima settimana per dare una speranza ai nostri commercianti e non smettere di sognare un futuro normale”. Non si ferma la ricerca di esperti di comunicazione e marketing, social, grafici, programmatori e fotografi in zona Tolentino e provincia di Macerata per compiere l’impresa dell’ecommerce ed aiutare insieme le attività commerciali e le aziende più colpite dal sisma degli ultimi giorni. Per entrare in contatto con la realtà di “DajeMarche” cercare la pagina su facebook o mandare una email a dajemarche@gmail.comContinua incessante l’azione degli uffici comunali di Tolentino, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine e di tanti volontari per rispondere alle più disparate problematiche dei cittadini colpiti dal sisma. Continuano incessanti i sopralluoghi dei tecnici e gli accessi effettuati dai Vigili del Fuoco per prendere vestiario e medicinali dalle case dichiarate inagibili.Stamani il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta hanno incontrato il Commissario straordinario Vasco Errani, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e l’Assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti per fare il punto della situazione. Alla riunione hanno partecipato anche il Senatore Ugo Sposetti e il Senatore Mario Morgoni.Fortemente attiva la macchina della solidarietà a più livelli. Tanti i gruppi di Protezione Civile che stanno operando a Tolentino provenienti da tutta Italia e che collaborano con gli uffici comunali per essere di ausilio alla popolazione. Molte le aziende che hanno messo a disposizione spazi o mezzi per effettuare interventi di messa in sicurezza o rimozione di parti cadenti dagli edifici danneggiati e anche per trasportare beni di prima necessità.Il Sindaco, data l’espressa richiesta di più cittadini di contribuire con donazioni per gli eventi sismici, ha aperto un conto corrente dedicato “Comune di Tolentino pro sisma” presso la Nuova Banca delle Marche - filiale di Tolentino, Iban: IT55I0605569200000000019300, c/c 19300.Il Comune gemellato di Isola d’Istria ha comunicato che nei prossimi giorni arriveranno a Tolentino tre grandi moduli abitativi capaci di ospitare fino a 26 persone, attrezzati di impianto elettrico e riscaldamenti.
Resteranno chiuse fino al 20 novembre le scuole di Camerino mentre proseguono i sopralluoghi dei tecnici Aedes sulle strutture scolastiche presenti nel territorio comunale.A Tolentino (Macerata) niente lezioni fino al 9 novembre. Ad Ascoli Piceno il Comune ha disposto la chiusura fino al 12 novembre. Riprendono invece regolarmente il 7 novembre le lezioni in tutte le scuole di Fabriano. Il sindaco di Fermo ha disposto la proroga della chiusura di alcuni plessi scolastici fino al 9 novembre, per far completare i sopralluoghi (ANSA).
«Ho provato a fare una cosa semplicissima: trasformare la fabbrica nel fulcro della quotidianità di persone rimaste all'improvviso senza riferimenti», sono le parole di Luca Bortolami, l’imprenditore vicentino che nel 2015 ha rilevato la Tigamaro. Dopo il sisma l’azienda ha deciso di dare pieno supporto ai propri dipendenti, col risultato che dopo quattro giorni i 110 operai sono tornati tutti a lavoro.Insomma, mentre fuori c’è una Tolentino stremata, in piena emergenza terremoto, con migliaia di sfollati, dentro lo stabilimento della Tigamaro le mamme lavorano, i bimbi giocano, disegnano, fanno i compiti e alla sera i dipendenti che non sanno dove far pernottare le proprie famiglie trovano un alloggio sicuro. L'obiettivo ovviamente è tenere coesa la comunità, dare un segnale di speranza e voglia di non arrendersi.Quindi Prada, Armani, Fendi, Mont-Blanc e tutte le altre grandi firme della moda che affidano la produzione di accessori in pelle a Tigamaro possono stare tranquille, la produzione è ripresa.
Il terremoto non ha prodotto danni strutturali nella fabbrica dell'Arena a Tolentino, l'azienda che produce abbigliamento sportivo e costumi hi-tech e veste la nazionale azzurra di nuoto.''La struttura - si legge in una una nota - è stata costruita alla fine degli anni '90, progettata e costruita secondo criteri antisismici. Dopo un sopralluogo tecnico, possiamo confermare che l'immobile non presenta danni strutturali. Ha ripreso la sua normale attività''. L'Arena, 350 dipendenti, uno dei marchi del Made in Italy, era stata visitata nel luglio scorso dal premier Matteo Renzi (ANSA).
“Il direttore dell’INPS di Macerata metta in sicurezza il personale e trovi subito una sistemazione autonoma se l’immobile non è sicuro.” E’ il vibrante appello di Giampiero Feliciotti, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, in merito alla decisione di sgombrare la sede INPS di Tolentino e trasferire i 12 dipendenti negli uffici della sede provinciale.Una scelta grave che, secondo Feliciotti, avrà delle ripercussioni “nei territori dei 15 comuni dell’Unione Montana che tanto hanno fatto per ottenere una sede dell’Ente previdenziale più vicina agli abitanti, per lo più ultrasessantacinquenni.Insomma, il timore è che il sisma diventi il pretesto per espoliare definitivamente l’entroterra di un ufficio pubblico e professionalità determinanti. Poi la stoccata: “Il direttore provinciale si deve rivolgere al COC di Tolentino e il Sindaco saprà dare immediatamente soluzione al caso”.Feliciotti evidenzia poi come “altri enti più all’avanguardia dell’INPS, come Poste Italiane, abbiano già predisposto mezzi mobili per sostenere psicologicamente i propri clienti”. La decisione poi arriva “in un momento che vede proprio l’INPS interessata dai cittadini per i nuovi provvedimenti della legge di stabilità, ma il nostro territorio non ha nemmeno le strade e gli automezzi per raggiungere la città capoluogo”.Il caso sarà sottoposto entro il 15 novembre al prossimo Consiglio dei sindaci. Intanto “invitiamo il direttore INPS ad attivarsi come previsto dalle norme – conclude Feliciotti - e riaprire nelle dovute maniere, a Tolentino, un servizio pubblico interrotto in modo anomalo”.
Il nuovo decreto sulla ricostruzione delle aree terremotate è stato finalmente approvato, salvo intese, questa mattina dal Consiglio dei Ministri, ma la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì prossimo.
A quanto appreso i punti principali riguarderebbero innanzitutto la delimitazione del c.d. cratere del sisma e l’indicazione dei nuovi comuni ivi ricompresi, da aggiungere ai 62 già precedentemente inseriti nell’elenco.
Per quanto riguarda la popolazione dei luoghi terremotati invece, dovrebbero essere introdotte procedure semplificate per edifici con danni lievi per permettere il rapido rientro nelle abitazioni. Per chi non potrà tornare nella propria casa, in vista dell’avvicinarsi dell’inverno, il decreto prevederebbe che il Dipartimento della protezione civile acquisisca ed installi rapidamente i container in accordo con i Comuni circa le aree dove collocarli.
Per il patrimonio storico e culturale, i Comuni potranno procedere direttamente alla messa in sicurezza previa comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Introdotta la possibilità per i Comuni di assumere a tempo determinato personale di tipo tecnico ed amministrativo per il disbrigo dei procedimenti ed anche la Protezione civile e la struttura del Commissario straordinario alla ricostruzione saranno potenziate e rafforzate.
Quanto invece al ripristino della viabilità delle infrastrutture il compito di provvedervi spetta all’Anas. Il provvedimento dovrebbe intervenire anche sulla scuola disponendo misure urgenti per la prosecuzione delle attività didattiche.
Infine, sempre a quanto appreso, sarebbero stati stanziati circa 11 milioni di euro per la ripresa delle attività zootecniche.
Nuova Banca Marche ha concesso al comune di Tolentino l’utilizzo a titolo gratuito di propri locali di circa 1400 metri quadri situati presso il centro commerciale Oasi in contrada Pace. I locali, tutti immediatamente disponibili e in buone condizioni di manutenzione, saranno utilizzati dall’amministrazione comunale sia per la sistemazione degli sfollati, che hanno lasciato le proprie abitazioni rese inagibili a causa del sisma, sia per collocare aule scolastiche d’emergenza che permettano agli studenti delle varie scuole del territorio di continuare l’anno scolastico in sicurezza. Nuova Banca Marche, già all’indomani della prima grande scossa di terremoto del 24 agosto scorso, aveva concesso all’amministrazione comunale di Tolentino l’uso gratuito di locali a piano terra di palazzo Europa, in pieno centro cittadino, dove sono stati trasferiti alcuni uffici comunali. “Cerchiamo di fare, per quanto ci è possibile, del nostro meglio per aiutare le famiglie, le imprese e le amministrazioni colpite dal terremoto - commenta Luciano Goffi, amministratore delegato di Nuova Banca Marche. “In provincia di Macerata, nella zona più duramente interessata dalle scosse, la nostra banca è la prima per presenza territoriale. Abbiamo in questo momento in provincia di Macerata undici filiali chiuse per inagibilità e ancora un’altra agenzia in provincia di Ancona. E’ un momento difficile per tutti, ma sentiamo l’obbligo morale di aiutare quanti sono in difficoltà a causa del terremoto”. “Voglio esprimere il mio più vivo ringraziamento all’amministratore delegato Luciano Goffi e a tutta Nuova Banca Marche per la collaborazione e la vicinanza che ci stanno dimostrando in questo momento così difficile che sta vivendo la nostra comunità” ha commentato Giuseppe Pezzanesi, sindaco di Tolentino. Le dodici filiali di Nuova Banca Marche chiuse, perché inagibili o perché si trovano in zone dichiarate interdette, sono: Camerino, Visso, Pievebovigliana, Pioraco, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Ussita, Pieve Torina, Caldarola, Fiastra, San Ginesio e Monte San Vito.
Si comunica che a seguito della grande disponibilità riscontrata da parte dei tecnici, attualmente sono state composte un numero sufficiente di squadre per le prime verifiche e per i prossimi giorni. Si ringrazia per la collaborazione e se ci si troverà nelle condizioni di avere bisogno di ulteriori ingegneri, architetti e geometri si darà notizia con apposita informativa.Nella mattinata di giovedì 3 novembre, alla multisala Giometti si è tenuto un incontro con tutti i titolari di attività commerciali, artigiani, imprenditori al quale hanno partecipato i dirigenti del settore attività produttive della Regione Marche, il Sindaco Pezzanesi e l’Assessore Leonori.Nel corso della riunione sono scaturite diverse segnalazioni da parte dei commercianti che degli imprenditori e degli artigiani a cui hanno risposto i tecnici regionali che hanno anche illustrato il contenuto del decreto terremoto con i diversi aiuti e sgravi fiscali per chi si trova in difficoltà a causa del sisma. Si ricorda che per segnalare eventuali problemi, tutte le attività economiche possono rivolgersi al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) ubicato negli uffici comunali di piazzale Europa.Fortemente attiva la macchina della solidarietà a più livelli. Tanti i gruppi di Protezione Civile che stanno operando a Tolentino provenienti da tutta Italia e che collaborano con gli uffici comunali per essere di ausilio alla popolazione. Molte le aziende che hanno messo a disposizione spazi o mezzi anche per trasportare beni di prima necessità.Ad esempio il Gruppo SIS e la BBC hanno realizzato gratuitamente un software per informatizzare tutte le richieste di sopralluogo degli edifici danneggiati. Il gruppo Scout e tanti ragazzi che in questi giorni non hanno lezione si sono subito messi a disposizione per aiutare a caricare i dati sul programma. Scout e volontari impegnati anche per la distribuzione dei pasti nelle mense scolastiche che accolgono le famiglie senza casa e per aiutare gli sfollati nei centri di prima accoglienza. Molte aziende hanno ricavato spazi all’interno dei loro capannoni e uffici che vengono utilizzati per ospitare durante la notte i propri dipendenti senza casa insieme ai familiari. Qualcuno si è anche attivato per un servizio di baby sitter e animatrici per far divertire i bambini che non possono andare a scuola in quanto chiuse fino alla prossima settimana.Altre imprese, invece, hanno messo a disposizione di altre aziende che hanno i propri laboratori danneggiati spazi non utilizzati all’interno dei propri stabilimenti.Il Sindaco Pezzanesi sta lavorando anche per trovare una soluzione per l’ospedale di concerto con il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, Francesco Comi. Domani venerdì 3 novembre probabilmente potranno essere prese importanti decisioni per mantenere i servizi già esistenti presso il nosocomio di Tolentino, eccezione fatta per le cure intermedie, cioè l’avvio dell’ospedale di comunità già previsto nella riorganizzazione sanitaria con riguardo a Tolentino, per cui si ritiene la necessità di grandi spazi ancora non a disposizione degli operatori sanitari di Tolentino.In queste ore sono iniziati i controlli e le verifiche con i tecnici abilitati del Dicomac negli edifici scolastici. Tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, presenti sul territorio di Tolentino rimarranno chiuse fino al giorno 9 novembre 2016. Le lezioni, salvo diversa comunicazione, riprenderanno giovedì 10 novembre 2016.L’accesso agli edifici scolastici è consentito esclusivamente ai tecnici comunali e provinciali ed ai Vigili del Fuoco per le necessarie verifiche delle condizioni di sicurezza.Sempre più complicata e critica la situazione degli sfollati. L’Ufficio Servizi Sociali, anche grazie all’apporto di tantissime volontarie continua a monitorare la situazione delle tante persone che sono senza casa, dando risposte alle istanze delle famiglie. Tra i circa 10.000 cittadini che si trovano ad essere senza casa, si conferma che la maggior parte ha trovato una sistemazione autonoma. Anche oggi altre persone, sono in totale circa 400, sono state ospitate in strutture di Loreto e di altri comuni. Molti di essi sono stati accompagnati in autobus.Rafforzata la capienza dei punti di prima accoglienza che ospitano già più di 1.200 persone nei sei luoghi appositamente allestiti. Sempre molto affollate le aree di sosta per camper e roulottes che accolgono oltre 2000 persone. Continua il grande lavoro, senza sosta, per le mense scolastiche che preparano pasti sia per le persone senza casa che per i volontari.Questi i sei punti di prima accoglienza:presso gli impianti sportivi di zona Sticchi, di fianco la piscina comunale, accesso da via Weber; palestra della scuola King, piazza Ugo La Malfa; oratorio e locali della chiesa dello Spirito Santo in via Brodolini; Palasport “G. Chierici” viale della Repubblica; ex locali Tigotà nella zona commerciale Oasi, di fronte alla multisala Giometti; locali ex concessionaria Toyota zona commerciale La Rancia nei pressi dello svincolo della superstrada “Tolentino – Zona Industriale”. A queste si aggiunge anche la parrocchia Santa Famiglia in viale Trento e Trieste. Si consiglia di portare con se coperte e indumenti caldi ed eventualmente brandine e lettini oppure materassini per trascorrere la notte.Attivate anche le mense scolastiche della scuola Grandi, della scuola King e della scuola Lucatelli per distribuire i pasti.Si ricorda che quanti avessero bisogno di segnalare danni o richieste di sopralluoghi possono rivolgersi o al COC il cui ufficio è stato spostato da piazza della Libertà nella nuova sede di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77) oppure compilare l’apposita domanda modello IPP scaricabile sul sito del Comune di Tolentino all’indirizzo www.comune.tolentino.mc.it che può essere inviata via mail all’indirizzo info@comune.tolentino.mc.it. Per ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero della Polizia Locale 901263. Per segnalazioni inerente i servizi sociali è a disposizione l’apposito Ufficio ubicato al piano terra della Palazzina ex caserma dei Carabinieri in via Roma.Si comunica che nei prossimi giorni potranno essere ritirate le prime ordinanze di sgombro emesse dai tecnici che stanno effettuando i sopralluoghi. Venerdì 4 novembre saranno comunicati la data e il luogo dove sarà attivato lo sportello per questo servizio inerente le ordinanze di sgombro.Per garantire la pubblica incolumità sono state individuate quattro zone rosse che sono interdette all’accesso delle persone, alcune delle quali saranno a breve riaperte.Queste zone rosse sono state definite perché effettivamente ci sono pericoli reali di crolli e quindi si ricorda ai cittadini che le stesse sono totalmente chiuse.Zona 1 – via Fidi numeri civici 1, 2, 4, via delle caserme 8, vicolo Carità, via Ozeri numeri civici 46, 48, 50, 52, 54 (pericolo di crollo del campanile della chiesa ex Carità).Zona 2 – primo tratto di via Filelfo da piazza della Libertà a piazza Mauruzi (pericolo di crollo della collegiata di San Francesco).Zona 3 – via Valporro intera via (pericolo di vari crolli).Zona 4 – traversa Santa Maria, vicolo del Triangolo, via Panunzi, via Sparaciari, via I Maggio, via del Popolo (pericoli di vari crolli).Queste le vie riaperte al traffico sia veicolare che pedonale: via Pacifico Massi, via Montecavallo dove sono stati eliminati tutti i pericoli di crolli imminenti, via Flaminia, via San Catervo, via Bezzi, via Pace primo tratto. Con tutta probabilità entro sabato 5 novembre verrà riaperta anche via Caselli e via Pacifico Massi. Infatti sono necessari degli interventi di messa in sicurezza su alcuni edifici che potranno essere effettuati se le condizioni meteo saranno accettabili.Si comunica agli utenti che gli sportelli A.S.S.M. e Prometeo si sono trasferiti a Tolentino in Viale XXX Giugno n. 46 al primo piano presso la sede di AeM - Alimentazione e Movimento. Il centro AeM Alimentazione e Movimento si è invece trasferito al piano terra dello stesso palazzo sempre in Viale XXX Giugno ma al numero civico 44.
Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate.