Assm risponde sulla vicenda delle utenze staccate e attacca Picchio News
Da Assm spa Tolentino riceviamo:
In risposta all’articolo apparso su Picchio News, riportato anche su Facebook, riguardante la denuncia della signora Meschini Orietta ci sono delle gravi imprecisioni che normalmente un giornalista dovrebbe verificare prima di pubblicare.
Per prima cosa l’utenza riguarda il gas, il cui titolare del rapporto di fornitura è la società di vendita, soggetto distinto dall’ASSM che invece gestisce il servizio di distribuzione, in quanto tale quindi è tenuto ad eseguire le richieste di distacco che pervengono dal venditore secondo quanto stabilito dall’autorità AEEGSI con il “Testo integrato morosità gas”.
Nel caso specifico la richiesta di sospensione per morosità è pervenuta in data antecedente l’evento sismico che ha gravemente colpito anche la città di Tolentino, per la precisioni in data 6/10/2016 ed eseguita in data 11/10/2016 quindi il distacco risale a diversi giorni prima del movimento sismico in oggetto.
I titolari dell’utenza hanno contattato sabato mattina il servizio di reperibilità ASSM comunicando che non avevano gas. Il tecnico reperibile, credendo che il cliente avesse chiuso per errore il rubinetto a chiave ha provveduto alla riapertura.
Lunedì mattina, una volta riaperti gli uffici, è emerso che per l’utenza in questione era ancora in atto la sospensione per morosità su richiesta del venditore, quindi è stato ripristinato lo stato di chiusura del contatore.
A questo punto solo nel tardo pomeriggio di ieri, dopo il pagamento delle diverse bollette inevase da parte del cliente, il venditore ha richiesto tramite PEC la riapertura della fornitura.
Tale richiesta è stata prontamente eseguita nella giornata di oggi nonostante i numerosi interventi che l’ASSM si trova a fronteggiare legati all’evento straordinario del terremoto.
Dispiace sentirsi chiamare in causa senza motivo ed apostrofati anche con parole pesanti quando l’atteggiamento di tutto il personale ASSM è da sempre caratterizzato dalla sensibilità e vicinanza ai cittadini.
Rinnoviamo l’invito a verificare le notizie prima di denigrare l’operato di un’azienda seria soprattutto in questa fase in cui dovrebbe emergere di più lo spirito costruttivo.
Risponde il direttore Roberto Scorcella:
Premesso che le lezioni di giornalismo andrebbero fatte da chi di giornalismo ne mastichi almeno qualcosa e abbia sufficiente esperienza della materia da poterne fornire, la cosa che più dispiace è che un'azienda storica, seria e qualificata come Assm spa scivoli sulla comunicazione in maniera tanto banale.
Personalmente, da cittadino-utente, non posso far altro che encomiare il lavoro che viene quotidianamente svolto dalle maestranze sul campo, dalle dipendenti del commerciale, specialmente in questi giorni di caos dovuto anche allo spostamento degli uffici. Lo stesso non può dirsi evidentemente della comunicazione. Pochi giorni fa uno scivolone con una risposta fuori luogo a un utente sulla pagina facebook dell'azienda. Oggi questo comunicato dove sarebbe bastato spiegare la propria versione dei fatti, mentre invece si coglie l'occasione per attaccare la nostra testata.
Abbiamo raccolto la lamentela, legittima e comprensibile vista la situazione di stress e disagio che coinvolge migliaia di tolentinati, di una famiglia. Questa stessa lamentela era stata evidenziata dalla signora Orietta Meschini con un post pubblico sulla sua bacheca Facebook. Il compito di un giornale che lavora sul campo per i cittadini è quello di dar loro voce. E questo abbiamo fatto. Il compito di chi opera nel pubblico e si sente chiamato in causa è invece quello di spiegare come siano andate le cose e non di attaccare il lavoro degli altri. Si rifletta bene prima di "rinnovare l'invito a verificare le notizie prima di denigrare l'operato di un'azienda seria", perchè questa testata non ha denigrato proprio nessuno, ma si è solo permessa di dare voce a un cittadino, cosa che, lo comprendiamo, di questi tempi avviene sempre più raramente. E il tanto ostentato "spirito costruttivo", parta per primo da chi deve dare risposte ai cittadini, perchè non sembra proprio uno spirito costruttivo quello di voler impartire lezioni di giornalismo a professionisti che stanno fortunatamente riscontrando unanimi consensi in tutta Italia. Comunque, per chiudere questa triste vicenda, allego in calce il messaggio privato inviatomi dalla cittadina protagonista di questa storia
Questa è la sola risposta che forniamo e la soddisfazione più grande che ci dà questo mestiere: essere utili ai cittadini. Le lezioni di spocchia le lasciamo a chi di giornalismo, evidentemente, ne sa ben poco.
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