Si sono regolarmente aperti nelle Marche i seggi elettorali nei 18 i comuni in cui si vota per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali, 4 nella provincia di Macerata. Questa tornata non interessa nessun capoluogo, ma alcune città di primo piano come Jesi, Civitanova Marche, Fabriano, Porto San Giorgio. Un test importante riguarderà l'affluenza, soprattutto nelle zone del sisma, come Tolentino e Valfornace, il comune nato dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte. Sono 7 i comuni con più di 15 mila abitanti in cui si andrà al ballottaggio il 25 giugno se non ci sarà un vincitore al primo turno. Si vota fino alle 23, e lo scrutinio comincerà subito dopo. Questi i Comuni in cui gli elettori sono chiamati al voto: Fabriano, Jesi, Corinaldo, Offagna, Rosora (Ancona), Civitanova Marche, Tolentino, Corridonia, Valfornace (Macerata), Sant'Elpidio a Mare, Porto San Giorgio, Pedaso (Fermo), Acquaviva Picena, Ripatransone (Ascoli Piceno), Colli al Metauro, Frontino, Tavoleto e Terre Roveresche (Pesaro Urbino).
(fonte ansa)
Ultimi verdetti a Collevario. Tolentino batte il Montemilone e vola in semifinale. Pollentini in vantaggio, ripresi e superati dai cremisi in virtù del consueto secondo tempo a tutta birra che permette ai ragazzi di Mister Mattoni di avere la meglio al termine di un incontro ben giocato da entrambe le formazioni.
Una mezza sorpresa nell’ultimo quarto allievi. La Junior Macerata ha la meglio, ai calci di rigore, della più quotata Ancona 1905. Minuti regolamentari finiti sul 1-1, con maceratesi in vantaggio e gli anconetani a rincorrere fino al meritato pareggio. Junior che resiste all’arrembaggio dorico. Qualche protesta per decisioni arbitrali, da entrambe le parti, e lotteria dei rigori che premia i ragazzi di mister Gianferro.
A questo punto definito il programma delle semifinali:
15 giugno alle ore 19.00 Castelfrettese-Camerano (giovanissimi)
15 giugno alle ore 21.00 Senigallia-Maceratese (allievi)
16 giugno alle ore 19.00 A.J.Fano-Tolentino (giovanissimi)
16 giugno alle ore 21.00 Tolentino-Junior Macerata (allievi)
All'indomani dei partecipati e sentiti funerali di Nicolò Ceselli, il sedicenne tragicamente scomparso domenica scorsa in un incidente mentre viaggiava a bordo della sua moto in contrada Rosciano a Tolentino, parla il nonno del giovane, Carmelo Ceselli.
"A nome di tutta la nostra famiglia, voglio ringraziare con tutto il cuore le tantissime persone che ci hanno voluto manifestare il loro affetto e la loro vicinanza in questi giorni così difficili. Personalmente, e con il consenso di tutti i miei congiunti, ho deciso di continuare a portare avanti il mio impegno per una città migliore, quella città che avrei voluto anche per mio nipote.
Si sono rincorse tante voci in questi giorni: io voglio semplicemente ribadire che non mi ritiro dalla competizione elettorale e continuerò con competenza e passione a impegnarmi per far crescere Tolentino e provare a renderla ancora migliore".
Da Gian Mario Mercorelli, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle di Tolentino, riceviamo
Come abbiamo già più volte ribadito, gli assessori dell’amministrazione del MoVimento 5 Stelle saranno scelti tra professionisti in base al merito, per quanto hanno dimostrato, e non per aver portato più voti di altri.
Oggi vogliamo annunciare un’altra parte della squadra di governo, in attesa di definire il nome per l’assessorato al bilancio per il quale stiamo finendo di valutare alcuni curricula.
Assessore ai servizi sociali sarà Claudia Santoni, 46 anni, Laurea in Sociologia e Diploma di Laurea alla Scuola Superiore di giornalismo, un dottorato di ricerca in Teoria dell’Informazione e della Comunicazione, collabora l'Università degli Studi di Macerata. Dal 2012 è presidente dell'associazione culturale Osservatorio di Genere di Macerata. Si occupa di ricerca e progettazione in campo sociale ed educativo con associazioni, enti e istituzioni italiane e europee. Dal 2015 collabora in qualità di sociologa con lo studio "Liberamente" di Tolentino gestendo il rapporto scuola-famiglia negli interventi sui casi di DSA.
All’urbanistica è stata scelta Gina Vitali, laureata con lode in architettura, un dottorato al Politecnico delle Marche e un post dottorato ad Unicam, Docente di ruolo incaricata dal Ministero degli Affari Esteri e consulente. Progettista di interventi e-government per la Pubblica Amministrazione.
I lavori pubblici e l’innovazione tecnologica saranno affidati a David Pela, 46 anni, libero professionista nel campo informatico e membro, durante l’ultima consiliatura, della Commissione Lavori Pubblici. Ha sviscerato, negli ultimi 5 anni, ogni atto relativo all’opera dell’amministrazione, partendo dai tribolati lavori al cimitero, fino al tentativo di realizzazione dell’insano piano parcheggi.
Una squadra accomunata dalla stessa visione: andare oltre.
Entra nel vivo la festa del Foro Boario di Tolentino, iniziata ieri e che proseguirà fino a domenica tra mille iniziative. La tredicesima edizione è un immergersi nel territorio, nella cultura, nello sport e nella musica il tutto condito da un grande senso di fratellanza grazie al sodalizio con il Comitato Quartiere Stazione di Grottamare.
Un programma ricco che cerca di appagare tutti. Aperta la mostra fotografica inedita sulla Tolentino di ieri e di oggi realizzata in collaborazione con “Tolentino c’era una volta” e inaugurato uno spazio ludico innovativo per i bambini: una full immersion nel mondo della creatività e della fantasia a cura della Girandolandia.
Dopo il consueto incontro di calcio di inaugurazione di ieri, questa sera (9 giugno) ci sarà il torneo di calcio balilla amatoriale e sabato pomeriggio si gioca a pallavolo con il torneo di mini volley. Domenica spazio alla pedalata ecologica e nel pomeriggio musica per i giovani, giochi e spazio anche per gli amici pelosi.
Per tutta la durata della festa ci saranno bancarelle e stand gastronomici con le tipicità del territorio.
A conclusione dell’evento, domenica 11 giugno ci sarà la consegna, alle 21, di un assegno di 2 mila euro all’Asur Area vasta 3 di Macerata per l’acquisto di un kit di accesso vascolare intraosseo da destinare all’U.O.C. Sistema Emergenza Territoriale 118.
Alla vigilia della consultazione elettorale che vedrà andare alle urne anche i cittadini del comune di Tolentino, il primo cittadino Giuseppe Pezzanesi candidato sindaco per il secondo mandato, commenta con entusiasmo la notizia che vede comprese nel piano scuole delle Marche ben due finanziamenti (uno dei quali interessa tre istituti d’istruzione superiore) per “nuova costruzione” di edifici scolastici nel nostro Comune.
“Ho insistito perché condividessimo la necessità d’intervenire laddove l’adeguamento sismico non avrebbe garantito risultati ottimali. E’ stato un impegno condiviso con i Consiglieri del PD, la Provincia, le Dirigenze scolastiche dell’I.I.S. F. Filelfo e IPIA R. Frau, il Comitato scolastico e ovviamente il Presidente della Regione Marche che è anche vicecommissario per il sisma. Un risultato importante per la nostra città che potrà spendere al meglio le risorse assegnate nell’esclusivo interesse del diritto allo studio e della sicurezza dei nostri giovani che sono stati i primi a segnalare la necessità di girare pagina, dando una lettura diversa dell’evento più traumatico dell’ultimo ventennio. Grazie alle loro sollecitazioni ci siamo sentiti spronati a fare qualcosa di più che avrebbe segnato l’inizio di nuove prospettive per la scuola e non solo. Infatti, questi finanziamenti permetteranno di concentrare altre risorse verso il rilancio del centro storico e la realizzazione di centri direzionali utili a valorizzare l’urbanistica della città, la promozione del commercio e un’intera rivisitazione delle piazze.
L’attenzione verso le scuole sarà sempre una priorità perché insieme alle nuove costruzioni saranno effettuati i dovuti adeguamenti sismici per tutti quegli edifici ad oggi sicuri ma per i quali la legge ha previsto un adeguamento a standard più elevati d’intensità sismica”.
É il Tolentino la terza semifinalista della categoria allievi. Battuto il Portorecanati per 4-2 dopo una gran bella partita, ricca di emozioni e di gol.
Primo tempo ad appannaggio degli arancioni di Portorecanati che chiudono in vantaggio i primi 40 minuti. Nella ripresa reazione veemente del Tolentino, che ha ragione sulla pur sempre combattiva formazione adriatica.
In serata, gliultimi quarti di finale:
Alle 19.00 per i giovanissimi, Tolentino-Montemilone.
Alle 21.00 per gli allievi, Ancona 1905-Junior Macerata.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ricevuto dal Segretario Generale Regionale del sindacato Fns Cisl Marche dei Vigili del Fuoco:
"Nei giorno scorsi abbiamo sollecitato sugli organi di stampa, tra le altre questioni importanti per i Vigili del Fuoco, vedi ad esempio la richiesta della Pari Dignità Retributiva e Pensionistica alle Forze dell'Ordine, anche il tema dell'emergenza Sisma, dato che una circolare emanata a fine Maggio dal nostro Dipartimento, prevede che entro il 12 Giugno, i Vigili del Fuoco dovrebbero sospendere le loro azioni di aiuto, assistenza e soccorso nei luoghi del sisma.
Ieri, come Fns Cisl Marche, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti della politica e del governo, ai quali abbiamo evidenziato le problematiche dei Vigili del Fuoco.
In particolare al Presidente del Gruppo parlamentare del Pd, Onorevole Ettore Rosato, che ringraziamo per la disponibilità e l'attenzione che ci ha riservato, abbiamo chiesto di chiarire presso il nostro Dipartimento, quale “lavoro” dovranno svolgere i Vigli del Fuoco nei territori del sisma, fino al termine dell'emergenza di protezione civile, decretata per fine Agosto.
Abbiamo espresso perplessità soprattutto in riferimento al fatto, che per la popolazione delle zone terremotate, i Vigli del Fuoco sono considerati necessari ed indispensabili e che se si deciderà di togliere i Vigili del Fuoco dalle zone del terremoto, si rischia che la popolazione si senta come abbandonata.
Abbiamo evidenziato che per la particolarità del sisma, per l'ampiezza dei territori colpiti, ancora sono molte le questioni aperte, i nodi da sciogliere, ed oltretutto abbiamo ancora tante persone che giornalmente sono accompagnate da noi VF nelle case diroccate per il recupero dei loro beni primari, che interamente non possono essere trasferiti negli alloggi temporanei messi a disposizione dallo Stato, per ovvi problemi logistici, e così sarà fino a quando le abitazioni non saranno assegnate in via definitiva.
Le questioni dell'emergenza sisma, sono state il traino di altre problematiche espresse anche all'onorevole Irene Manzi, ed all'onorevole Alessia Morani, che ringrazio per la disponibilità e grande capacità di ascolto, sopratutto in merito alle questioni relative alla gestione operativa dei distaccamenti di Visso e Macerata Feltria, che per funzionare in maniera compiuta, dovrebbero avere una turnazione ad orario H24, così da massimizzare il lavoro dei VF, nell'ottica di un servizio migliore per i cittadini.
Le altre questioni discusse, sono state quelle relative agli organici carenti, alle risorse ad oggi ancora non disponili per il pagamento degli emolumenti del personale VF, personale che non riceve il pagamento dello straordinario relativo al sisma dal mese di novembre 2016, così come la questione logistica delle sedi operative da completare ecc..
Speriamo che questa nostra richiesta possa sortire l'effetto desiderato, così da poter continuare ad offrire il nostro lavoro e la nostra professionalità ai cittadini Marchigiani colpiti terribilmente dall'ultima emergenza sismica".
Le offerte di immobili da acquistare sono poche, c'è bisogno di ricorrere alle casette. Dopo aver per mesi cercato di scongiurare l'ipotesi di dover urbanizzare altre parti di territorio comunale, a fronte della scarsità di proposte immobiliari ricevute anche il Comune di Tolentino è costretto a passare alle Sae.
Lo si legge in un comunicato emesso dall'ente.
"Le scosse sismiche dell'agosto-settembre 2016 hanno colpito duramente il territorio di Tolentino, dove oltre 4.000 persone hanno dovuto lasciare le abitazioni e di queste molte hanno optato per il contributo per l'autonoma sistemazione, circa 202 sono ospitate nelle strutture alberghiere e circa 230 sono nel villaggio container di Via Colombo.
La normativa prevede che per fare fronte alla necessità di abitazioni di coloro che hanno perso la casa" si legge nella nota "ci sia la possibilità di realizzare strutture provvisorie quali i container, le cosiddette “casette in legno” oltre alla possibilità di acquistare immobili già realizzati non lesionati dal sisma.
A tal proposito il Comune di Tolentino aveva emanato un suo avviso per la manifestazione di interesse a vendere all'Ente immobili in buone condizioni da destinare alle esigenze abitative di chi aveva perso casa tanto che su 50 edifici offerti solo 31 sono stati ritenuti idonei.
Anche il secondo bando emanato dall’Erap non ha avuto una risposta positiva anche per i requisiti fissati.
L'Amministrazione comunale ritiene irrinunciabile sia l'obiettivo primario di fornire un'abitazione a che ha avuto la casa resa inagibile dal Sisma sia quello di evitare, per quanto possibile, nuovo uso del suolo e la creazione di altra lottizzazione per le casette. In questa ottica la Giunta ha emanato un avviso per reperire sul territorio di Tolentino abitazioni in locazione con la garanzia di pagamento del canone da parte dell'Ente stesso anche stimolare i proprietari a metterle a disposizione. Sempre con l’intento di evitare la costruzione di un numero elevato di casette si ritiene di dover percorrere tutte le possibili alternative e una di queste può essere quella della emanazione di un bando per la ricerca di imprenditori/costruttori, in grado di offrire abitazioni realizzabili entro i prossimi 6/8 mesi. In questo caso si tratterebbe di un avviso esplorativo e che per darvi corso occorrerà poi ottenere dalla Regione Marche l'assenso per l'acquisto da parte della Stessa o l'assegnazione dei relativi fondi.
Ad oggi sono pervenute al Comune oltre 200 domande di assegnazione delle cosiddette “casette” – SAE -Strutture Abitative di Emergenza – e gli uffici le stanno ancora istruendo anche perché per l'assegnazione di una SAE (casetta) si richiede che l'abitazione occupata al momento del sisma sia stata verificata e classificata nelle categorie di danno “E” o “F”. Invece molti di coloro che hanno presentato la domanda di assegnazione delle SAE presso le abitazioni che occupavano hanno avuto la verifica speditiva dei tecnici comunali e la verifica delle così dette squadre “FAST” ma per documentare di essere nelle ipotesi di danni “E” e “F” previste dalla citata ordinanza debbono presentare le schede AEDES redatte dai tecnici privati incaricati dalla proprietà. A tal proposito il Comune ha sollecitato tutti i richiedenti le casette a presentare al più presto le schede AEDES delle abitazioni che occupavano al momento del sisma in modo che il Comune stesso venga messo in grado di redigere l'elenco dei richiedenti ammessi e di coloro che debbono essere esclusi perché non aventi i requisiti necessari per l'accesso a tale provvidenza.
Si è deciso quindi di creare una graduatoria di priorità tra tutti coloro che avranno la domanda dichiarata ammissibile. Gli uffici comunali hanno svolto una ricerca tra i comuni colpiti da questo sisma (agosto/settembre 2016) per verificare se ci sono altre delibere di fissazione di tali criteri di priorità tra i richiedenti le casette ma tale ricerca non ha avuto alcun esito salvo che in alcuni casi in cui il criterio di priorità è stato il sorteggio tra tutti gli aventi diritto.
Appare invece più opportuno fissare alcuni criteri per tener conto sia della situazione di disagio che della componente familiare.
Pertanto il Sindaco e la Giunta con apposito atto ha fissato i seguenti criteri di priorità per la formulazione della graduatoria degli aventi diritto: nucleo familiare attualmente fuori Tolentino p.ti 5; nucleo ospite di struttura ricettiva o container p.ti 10; presenza di uno o più disabili (percentuale superiore al 67%) p.ti 15; presenza di una o più persone anziane (ultrasessantacinquenne) p.ti 10; presenza di minori con un solo genitore p.ti 10; luogo di lavoro nel Comune di Tolentino p.ti 5".
È terminata la fase eliminatoria della settima edizione del torneo Citta di Tolentino “Memorial Alberto Fanelli”.
Trattasi di una oramai consolidata competizione calcistica giovanile, riservata alla categoria “allievi cadetti” che quest’anno ha visto al via ben 16 compagini provenienti da tutte le Marche.
La manifestazione è fortemente voluta dalla società cremisi per ricordare la figura di Alberto Fanelli, attivissimo dirigente del settore giovanile tolentinate, prematuramente scomparso e mai dimenticato per tutto il lavoro svolto e per la sua immensa umanità e passione.
Le migliori 8 della competizione, ora, disputeranno a Tolentino i quarti di finale. Va segnalato come la Maceratese sia stata l’unica squadra a terminare il proprio girone di qualificazione a punteggio pieno, mente i padroni di casa, guidati da mister Giorgi, non sono riusciti ad ottenere la qualificazione per la fase finale.
Il programma dei quarti di finale:
Maceratese – Camerino (venerdì 9/6/2017 ore 20.45, campo sportivo “Ciarapica”)
Matelica – Castelfidardo (sabato 10/6/2017 ore 18.00, campo sportivo “Ciarapica”)
Spes Altidona – Atletico Calcio P.S. Elpidio (sabato 10/09/2017 ore 19.00, campo sportivo “Ciommei”)
Porto Recanati – Calcio Lama (sabato 10/09/2017 ore 20.45, campo sportivo “Ciarapica”)
Le semifinali sono previste per mercoledì 14 giugno mentre le finali si disputeranno sabato 17 giugno.
Altre sentenze a Collevario dove si susseguono gli incontri validi per i quarti di finale e si definiscono le squadre che ambiscono alla vittoria finale del Torneo Velox 2017.
Ieri sera è toccato prima al Camerano, categoria giovanissimi, che battendo per 2-1 la Fermana, approda in semifinale dove incontrerà la Castelfrettese. Partita sempre in bilico, ben interpretata da entrambe le formazioni e ricca di spunti tecnici ed agonistici.
Nella gara successiva più agevole il compito degli allievi della Maceratese, che battendo 4-1 la Fermana al termine di una partita molto ben giocata, hanno ribadito una superiorità tecnica e fisica. Molto interessante si prospetta la semifinale tra i biancorossi di mister Midei e il Senigallia, compagine che ha finora destato un'ottima impressione.
Questa sera una sola partita alle 21.00.
Per la categoria allievi saranno di scena Portorecanati e Tolentino, un altro incontro che si prospetta avvincente per il valore delle due squadre.
Firmati dal vice commissario alla ricostruzione, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, i primi decreti per il via libera ai finanziamenti per progetti della ricostruzione. Sono otto in totale: sette della provincia di Macerata e uno della provincia di Ascoli Piceno. L'importo complessivo dei contributi approvato oggi è di 594.000 euro circa. Il contributo maggiore è per un condominio di Tolentino per il quale sono previsti 153.280 euro.
Prosegue intanto il lavoro sulle Sae (soluzioni abitative di emergenza). La scorsa settimana sono stati approvati i progetti esecutivi di Monte Cavallo e Muccia per l'area di Massaprofoglio. Oggi al via le gare per i progetti di Valfornace- Area Giovanni XXIII, per un importo di 1.369.385 euro (41 Sae per 128 abitanti); Muccia-area Contrada Varano, importo 3.681.569 (48 Sae per 184 abitanti); Cessapalombo-area Campo sportivo, importo 162.573 (7 Sae per 26 abitanti) (ANSA).
Le campane che suonano a festa, il rombo assordante dei motori, l'odore acre e pungente della benzina, decine di palloncini bianchi che volano in cielo, ragazzi e ragazze in lacrime che si abbracciano cercando di consolarsi l'un l'altra, l'applauso scrosciante delle centinaia e centinaia (si stimano fossero circa 1500) di persone che erano lì per salutarlo per l'ultima volta.
In questi flash si racchiudono i funerali di Nicolò Ceselli, celebrati questo pomeriggio a Tolentino nella chiesa dello Spirito Santo. Una struttura che, seppur grande, non è riuscita a contenere tutta la gente che, però, ha potuto partecipare alla cerimonia funebre grazie a degli altoparlanti sistemati all'esterno.
Il rito è stato celebrato da don Andrea Leonesi il quale ha voluto portare il saluto del vescovo monsignor Marconi, impossibilitato a partecipare essendo impegnato a Roma.
Sulla bara bianca il casco di Nicolò, la maglia della nazionale italiana indossata da Lorenzo Tizi e firmata da tutti gli amici, la sciarpa del Caldarola. All'esterno, centinaia di mezzi a due ruote arrivati da tutta la provincia per salutare un amico con la grande passione per le due ruote.
"Tacere e pregare" ha detto don Andrea, ribadendo più volte nella sua omelia - "la più difficile, quando ci si trova di fronte a tragedie come questa" - l'importanza di non guardare solo alla vita terrena e portando ad esempio i campioni del calcio, oggi adorati e che hanno tutti ai loro piedi, e una canzone di Vasco Rossi.
Diversi amici hanno preso la parola al termine della funzione religiosa per ricordare Nicolò. Tutti con la voce rotta dal pianto. "Questa volta è veramente dura. Supereremo anche questa con il sorriso e la tenacia che ci hai insegnato" ha detto un'amica. "Ti porteremo per sempre con noi. Anche se siamo arrivati ai saluti, è il momento di restare uniti. Ti vogliamo salutare con un sorriso, come tu avresti fatto, perchè siamo sicuri che da lassù ci stai guardando e tutte queste lacrime non ti fanno di certo piacere. A presto mattacchione, già ci manchi un casino" ha detto invece il portavoce degli amici di Nicolò di Caldarola.
"Ehi Nico, siamo tutti qui per dirti due parole. Niente di che. Volevamo solo dirti che, malgrado tutto, resterai sempre nei nostri cuori. Dimenticarti è impossibile e non lo vogliamo perchè è stata una fortuna averti come amico. Ci hai sempre dato la forza di alzarci e continuare il nostro percorso. Sei stato la nostra roccia e hai sempre avuto un sorriso invidiato da molti. Per tutto quello che sei stato e che hai fatto per noi ti ringraziamo di cuore. Proteggici da lassù. Ti vogliamo tanto bene. Ciao campione" e ancora "Nicolò è sempre stato il pezzo mancante nel puzzle del nostro cuore. Quando c'era Nicolò c'era sempre festa. L'amicizia salva l'uomo e non c'è niente di più forte dell'amicizia, tranne la morte. La morte ha portato via Nicolò. Il nostro Nicolò, non solo un amico ma un fratello. Sostituiremo questo pezzo di puzzle con il nostro amore. Un giorno ci ritroveremo tutti insieme, lassù, e torneremo ad essere un gruppo e a volerci bene come fratelli. Sempre e per sempre noi, ci mancherai. Ciao Nico, insegna agli angeli la passione per le due ruote".
A salutare Nicolò anche gli zii. "Un giorno di grande dolore ma anche di speranza" ha detto la zia "Mi sforzo di trovare un senso che ora non comprendo e chiedo a Dio di custodirmi in questo mistero. Da questa tragedia sto imparando che l'amore di Dio si manifesta in tutti i modi possibili e immaginabili. Cari ragazzi, voglio dirvi che la vita è come una partita di calcio: per giocarla bisogna rispettare le regole del gioco. Le regole vi possono solo aiutare e non date retta a chi vi dice che le regole vi rendono prigionieri e schiavi. E adesso basta, perchè se Nicolò fosse qui direbbe come al solito 'sei la solita pallosa zia!'...".
Lo zio a nome di tutta la famiglia ha voluto ringraziare tutti per l'affetto ricevuto in questi giorni. "In tanti che ci vengono a portare il loro saluto dicono 'non ho parole', 'non doveva succedere', "le moto sono pericolose', 'la vita è una grande fregatura', 'non può esserci un Dio, perchè altrimenti queste cose non accadrebbero'. Il pericolo non è la moto, non è la bicicletta o gli sci. Il vero pericolo è quando si insinua nelle parole che la vita non ha senso. Questa è la radice del male. Per favore: vi chiediamo con forza di spezzare questo vortice infernale. Il male è potente, si insinua con queste tentazioni. Noi siamo tutti vincitori in Gesù e dobbiamo prenderne coscienza. Nicolò è stato desiderato dai suoi genitori e dalle nostre famiglie. Nicolò è stato amato. Nicolò scoppiava di vita. Nicolò, siete voi che ce lo testimoniate, ha vissuto questa vita a tutto, con gusto, con passione. Nicolò è rinato a nuova vita domenica scorsa, giorno di Pentecoste. Volete bene a Nicolò? Allora non perdete tempo a compiangerlo. Usatelo. Pregatelo, perchè possa intercedere con lo Spirito Santo affinchè venga in nostro soccorso".
All'uscita del feretro, un caloroso, lungo, sincero applauso, poi il suono delle campane a festa per Nicolò rinato a nuova vita e il lancio dei palloncini bianchi in cielo. Il corteo è stato aperto dalle decine e decine di moto e motorini e ha imboccato la strada verso il cimitero comunale. Dietro il feretro con dentro un altro striscione degli amici e un pallone, insieme al pensiero di tutti i presenti: buon viaggio piccolo angelo...
In questi giorni il Sindaco Giuseppe Pezzanesi si è recato a Baronissi, per una iniziativa promossa, dopo il grande lavoro svolto durante l’emergenza di Benevento e quella del Centro Italia, dal Comitato Regionale Anpas Campania con la collaborazione della Commissione Regionale Protezione Civile Anpas Campania ed il sostegno del settore Protezione Civile di Anpas Nazionale che hanno una giornata all’insegna del confronto e dello stare insieme.
La presenza del Sindaco di Tolentino, uno dei comuni del centro Italia maggiormente colpito dal sisma dello scorso anno, in cui hanno lavorato, fino a qualche settimana fa proprio i volontari campani, ha rafforzato i rapporti ed i vincoli di amicizia tra le due realtà.
A ricevere la delegazione tolentinate i Sindaci della zona, tra cui il primo cittadino di Bracigliano Antonio Rescigno che, alla presenza di Egidio Pelagatti, Responsabile Nazionale Operativo Anpas Toscana, Maria Silvia Cicconi, Referente Nazionale Politiche Sociali Valle D’Aosta ed Antonio Ferrigno, Referente Nazionale Politiche Sanitarie Lombardia, ha consegnato 11 assegni da 450 euro l’uno che sono destinati ad aiutare altrettante famiglie di Tolentino che si trovano in situazione di difficoltà a causa del sisma. Ovviamente, considerata la concomitanza con le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, la consegna degli assegni alle famiglie avverrà dopo l’11 giugno.
Per consentire l’allestimento e lo svolgimento della Festa del Quartiere Foro Boario, in programma nel periodo compreso tra l’8 e l’11 giugno, necessita vietare il transito e la sosta dei veicoli nella zona interessata. Pertanto il Comando di Polizia Locale ha emesso una ordinanza con la quale, dalle ore 14.00 del 6 giugno alle ore 24.00 dell’11 giugno è disposto il divieto di transito e il divieto di sosta con rimozione nel parcheggio Foro Boario.
La chiusura del parcheggio Foro Boario si protrarrà fino al completo sgombero delle attrezzature e comunque non oltre le ore 24.00 del giorno di lunedì 12 giugno.
Dalle ore 7.00 alle ore 24.00 dell’11 giugno è disposto il divieto di sosta con rimozione nel tratto di Via Foro Boario compreso tra Via del Ponte e Borgo Foro Boario.
È inoltre disposto il divieto di transito in V.le Foro Boario nel tratto compreso tra Via del Ponte e Via XXV Aprile, con deviazione del traffico per Via G. Murat e Via XXV Aprile per il giorno domenica 11 giugno dalle ore 7.00 alle ore 24.00. Per il giorno domenica 11 giugno dalle ore 7.00 alle ore 24.00 in Via Borgo Foro Boario è disposto il divieto di transito ad esclusione dei residenti di Via Borgo Foro Boario.
Il giudizio politico su Matteo Salvini spetta agli elettori. Un commento sul tour di ieri in provincia di Macerata del leader della Lega Nord è invece doveroso per chi osserva da esterno il quadro politico a pochi giorni dalla consultazione elettorale amministrativa di domenica prossima.
E le considerazioni da fare sulla visita di Salvini a Civitanova, Corridonia e Tolentino sono diverse. A cominciare dall'opportunità politica. Infatti, volenti o nolenti, sia che lo si ami sia che lo si odi, il dato oggettivo è che Salvini è un animale da campagna elettorale. Maglietta con slogan d’ordinanza o nome della città in cui arriva indossata sopra qualsiasi vestito, quindi l’inseparabile iPad sotto braccio così da fotografare e postare sui social-network in tempo reale, Salvini ha ridato fiato a un partito fondamentalmente morto con un’astuta operazione di “camouflage postmoderno, quel tipico camaleontismo che permette ai politici di pescare nel torbido ricavandone sempre qualcosa di utile per loro” (Tonguessy).
Il tour maceratese è stato, però, a tinte chiare e scure. Non si può parlare certo di una grande partecipazione popolare a Civitanova (e su questo il centrodestra civitanovese dovrebbe interrogarsi), anche se a parziale giustificazione può esserci l'orario infausto, mentre a Corridonia e Tolentino di gente ad attenderlo ce n'era decisamente di più, anche qui in orari non certo favorevoli. Difficile comprendere la fenomenologia di un così diverso approccio popolare, soprattutto tenuto conto che i temi immigrazione e abusivismo fanno parte dei cavalli di battaglia del salvinismo e sono al centro del programma elettorale del centrodestra.
Che però, proprio per questo, a Civitanova non si è "vergognato" di Salvini. Accanto al leader leghista, sul palco c'era Fabrizio Ciarapica, il candidato sindaco sostenuto anche dalla Lega e in piazza non si sono certamente nascosti gli altri alleati della coalizione di centrodestra. Insomma, arriva un leader nazionale a sostegno del candidato sindaco e appare opportuno quantomeno fare presenza. Scontato, no?
No. A Corridonia, dove la Lega corre in beata solitudine appoggiando il candidato sindaco Baldassarri, c'erano solo militanti e simpatizzanti del Carroccio. E così anche a Tolentino. Dove, però, la Lega è in coalizione con altre quattro liste e appoggia un candidato sindaco come Giuseppe Pezzanesi che leghista proprio non è. Eppure, anche a Tolentino è sembrato che ci sia la stessa situazione di Corridonia, ovvero che la Lega corra da sola. Nessun rappresentante di altre liste di coalizione presente, ma soprattutto l'assenza più pesante e impossibile da non notare è stata quella del candidato sindaco. Una cosa del tipo "vengo a sostenere la tua candidatura, ma tu non ti fai neanche vedere". Impegni istituzionali avranno impedito al candidato sindaco di Tolentino di salutare Salvini? O, molto più probabilmente, il candidato sindaco ha accuratamente evitato di accostare il suo nome a quello del leader leghista per non perdere consensi dalla parte 'moderata' della coalizione? Ma allora, la Lega fa parte o no della medesima coalizione?
Insomma, parafrasando il titolo del libro di Achille Campanile, "Comunali, amore mio non ti conosco"... anche se poi anche i voti leghisti alla fine, mica fanno schifo a nessuno!
Ben tre le partite andate in scena ieri al centro sportivo di Collevario di Macerata, nell’ambito del torneo Velox 2017.
Alle ore 17.00, recupero dell’ultimo ottavo giovanissimi, tra Junior Jesina e Tolentino.
Partita particolare, che ha visto nel primo tempo il prevalere degli jesini, che terminano in vantaggio. Nella ripresa, veemente reazione dei ragazzi di mister Mattoni, che prendono in mano la partita e la chiudono con un perentorio 2-1, grazie ad una pregevole doppietta di capitan Pagliari, figlio dell'indimenticabile Giovanni.
Alle 19.00 in scena Castelfrettese-Portorecanati per i quarti di finale giovanissimi.
Gara mai in discussione a favore della Castelfrettese che vincono 2-0 in virtù di un’ ottima organizzazione di squadra, con diverse individualità interessanti. Strenua la resistenza degli arancioni porto recanatesi, che però devono arrendersi ad una squadra che si propone seriamente ad essere protagonista assoluta del torneo.
Per finire, quarto di finale allievi tra Senigallia e Potenza Picena.
Vince nettamente Senigallia per 4-0. Fresca del titolo regionale, dimostrando ancora una volta la bravura dell’impianto tecnico e la presenza di ragazzi estremamente interessanti che ne fanno una delle più serie pretendenti alla vittoria finale.
Alle 19.00, quarti giovanissimi Camerano-Fermana e alle 21.00, quarti allievi tra Fermana-Maceratese.
Una serata in che si preannuncia interessante, anche per cominciare a capire come si delineano i valori in campo in prospettiva finali.
Il programma:
Quarti d finale allievi ore 21,00
06/06/2017 Senigallia-Potenza Picena 4-0
07/06/2017 Fermana-Maceratese
08/06/2017 Portorecanati-Tolentino
09/06/2017 Ancona-Junior Macerata
Semifinali allievi ore 21,00
15/06/2017
16/06/2017
Quarti di finale giovanissimi ore 19,00
06/06/2017 Castelfrettese-Portorecanati 2-0
07/06/2017 Camerano-Fermana
03/06/2017 A.J.Fano-United Civitanova 2-0
09/06/2017 Tolentino-Montemilone
Semifinali giovanissimi ore 19,00
15/06/2017
16/06/2017
Sono stati inaugurati i nuovi locali che ospiteranno gli uffici dell'Inps di Tolentino trasferiti a Macerata a seguito dei danni riportati dallo stabile di via Cesare Battisti. A tagliare il nastro il sindaco Giuseppe Pezzanesi, Ludovica Lignini direttore provinciale Inps di Macerata e Alessandro Tombolini direttore regionale Inps delle Marche.
Grazie all’impegno del sindaco, in qualità di Presidente dell’Ambito territoriale XVI e dei due Direttori provinciale e regionale, sono stati reperiti spazi funzionali all’interno della palazzina dove ha sede l’Ufficio delle Entrate, in viale Brodolini riaprendo di fatto gli sportelli dell’Inps.
Pezzanesi si è fatto portavoce per conto di tutti i sindaci dei comuni dei Monti Azzurri e in stretta sinergia con il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti affinché la sede di Tolentino venisse ripristinata prima possibile continuando a fornire un servizio molto importante a tutti i cittadini, ai professionisti e alle imprese dei Comuni del territorio montano e pre-montano. Il tutto ha trovato la piena condivisione dei vertici dell’Inps che hanno saputo cogliere le istanze del territorio e quindi in tempi brevi hanno riaperto l’ufficio di Tolentino.
Un segnale estremamente positivo anche per una comunità, quella dell’alto maceratese, fortemente colpita dal sisma e che a seguito dello stesso terremoto, ha visto la chiusura di ospedali, uffici e di molti altri importanti servizi pubblici.
Dopo Civitanova, il tour elettorale di Matteo Salvini è proseguito a Corridonia e a Tolentino.
A Corridonia il leader della Lega Nord ha parlato nei locali del ristorante dell'Ippodromo, a sostegno del candidato sindaco Luigi Baldassarri, alla presenza del segretario della sezione di Macerata Stefano Migliorelli.
A Tolentino, introdotto dall'assessore uscente Giovanni Gabrielli e attorniato dai candidati della lista della Lega (assenti gli alleati che sostengono la candidatura di Pezzanesi a sindaco, compreso lo stesso Pezzanesi) Salvini ha puntato molto sulla questione terremoto.
"Ho letto i numeri del sisma e poi faccio due passi. Ci sono zone dove l'emergenza è stata affrontata meglio, in altre è tutto fermo. Ci sono ancora migliaia di famiglie che aspettano i rimborsi. La gente mi dice "noi ci siamo rimboccati le maniche, non abbiamo chiesto niente a nessuno, almeno ridateci quelle migliaia di euro, che ancora non arrivano" ". "Abbiamo fatto non so quante interrogazioni per Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio - ha ricordato Salvini -. Le casette non ci sono, i Map non ci sono. Quindi torno a Roma e chiederò: quando? quando? Le casette non possono essere un terno al lotto. I rimborsi alle attività economiche devono arrivare subito e non tra sei mesi. Che magari uno tra sei mesi ha già chiuso. 'Nelle Marche ho avuto un bel riscontro, conto di arrivare ai ballottaggi per la prima volta in tanti Comuni che il Pd dava per cosa sua. Tolentino è un buon modello di amministrazione comunale, di gestione dell'emergenza terremoto, anche se la burocrazia, sia della Regione che dello Stato, ha complicato e allungato i tempi''. E poi giù una stoccata all'Europa, "visto che in Italia è più perseguibile penalmente lo spaccio di vongole che quello di droga".
In piazza ad applaudirlo circa 400 persone, alcune con cartelli su ''Salvini premier'', e nessun incidente, anche se un gruppetto di giovani è stato fermato dalla polizia mentre cercava di avvicinarsi alla piazza con in mano uno striscione. ''C'è interesse. Sono contento. Una volta, qualche tempo fa, piazze così nelle Marche non le avremmo neanche sognate'' ha commentato il leader leghista.
Oltre 350 persone per più di cinque ore di confronto. Gli stati generali del Pd Marche su “Ricostruzione e Aree interne”, tenutisi ieri sera, 5 giugno, all’Abbadia di Fiastra hanno riscosso grande attenzione e partecipazione da parte del territorio. Tavoli di lavoro tematici aperti a cui hanno preso parte cittadini, parlamentari, assessori e consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, rettori e docenti, rappresentanti dei sindacati, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria, del volontariato, imprenditori, dirigenti e operatori del sistema sanitario e dei distretti e degli ambiti sociali. Un confronto ad ampio raggio, guidato dalla parlamentare Pd e relatrice delle leggi sulla ricostruzione, Chiara Braga, dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e dal segretario del Pd Marche, Francesco Comi.
“Capire è diverso da provare – ha esordito Comi –. Chi si impegna e si dà da fare può capire, ma solo chi ha vissuto il terremoto come propria perdita sa cosa significa intimamente questo dramma. Vorrei ricordare a chi sta a Roma che questo terremoto è soprattutto il terremoto delle Marche: la maggior parte dei 350mila abitanti coinvolti, della superficie interessata e dei danni denunciati è nella nostra regione. Oltre il 55 per cento dei comuni marchigiani è coinvolto nel terremoto. Gestire l’emergenza terremoto in massimo dieci comuni come in Lazio o Abruzzo non è come gestire l’emergenza terremoto nei 122 comuni marchigiani coinvolti. Il carico sulle spalle del presidente Ceriscioli e dei nostri parlamentari non è lo stesso di quello delle altre regioni. Per questo esprimo tutta la mia gratitudine per il lavoro che stanno facendo”.
Il terremoto del 24 agosto ha avuto una risposta velocissima da parte del Parlamento, visto che ad ottobre il decreto era già pronto, come ha evidenziato Comi. “Ma quel decreto – ha rilevato il segretario – era calibrato su un cratere di dieci comuni. Poi le altre scosse hanno trasformato la disgrazia in catastrofe: i danni prodotti nella nostra regione sono superiori a quelli causati dalla seconda guerra mondiale. Questo per dire che possiamo giustificare un impianto normativo che era misurato su altro. Ma oggi quell'impianto un po' ci preoccupa e lo diciamo con l'animo di chi vuole dare una mano e vuole correggere. Per questo chiediamo alcune cose: la flessibilità che garantisca prontezza, efficacia e qualità delle risposte. Gli ordini professionali nazionali – ha aggiunto – non devono irrigidire le norme, per i loro interessi, a scapito della rapidità della ricostruzione e dei loro rappresentanti locali”.
La parlamentare Chiara Braga ha ricordato che sono stati fatti tre decreti legge sul terremoto, con un impegnativo ciclo di audizioni di tutte le rappresentanze e che “sicuramente ci saranno altre misure che riguarderanno la gestione post emergenza e la ricostruzione. È un lavoro progressivo, che si costruisce strada facendo e che deve fare i conti anche con il fatto che alcune norme possono non essere le migliori. Questo non per la cattiva volontà di chi le scrive, ma perché l'applicazione delle norme ai contesti reali si scontra con la complessità delle situazioni. Difficoltà operative che rendono più difficile raggiungere i risultati nei tempi pensati come possibili”.
“Possiamo anche scrivere la norma migliore che si possa immaginare – ha aggiunto –, ma se non si ricostruisce un senso di fiducia rispetto al fatto che queste cose si possono fare e se si insinua il dubbio che ci sia una volontà di aggirare le norme per chissà quali obiettivi, ecco, quel clima impedisce di realizzare lo sforzo immane che abbiamo davanti. Riportare un clima di fiducia forse è la partita più difficile che dobbiamo giocare, ma è quella fondamentale”.
Poi una rassicurazione. “Le risorse non sono un problema. Non c'è il rischio che qualcuno faccia una scelta di ricostruire la propria casa e poi si ritrovi senza avere il riconoscimento del contributo. Quindi, fiducia anche nel fatto che l'attuazione di queste norme non sarà abbandonata, ma sarà seguita e garantita”.
A tirare le fila dei lavori della serata, il presidente Ceriscioli, che ha evidenziato come “i paragoni con le altre ricostruzioni sono sempre sbagliati, perché avvengono in tempi e con modi molto diversi: io vorrei sfidare i sindaci del dopoguerra a ricostruire con il codice degli appalti che usiamo oggi, probabilmente non saremmo più ripartiti”. Sottolineata, quindi, la fatica del nostro paese a trovare quella via intermedia, in grado di tenere insieme legalità, diritto, regole e necessità di ricostruire, ha messo a fuoco i risultati emersi dal tavolo di lavoro.
“Al tavolo abbiamo posto uno stimolo – ha proseguito il presidente –. Abbiamo una quantità di risorse impressionante per l’emergenza, per la ricostruzione e per guardare al futuro: per la regione Marche il 40 per cento in più, cioè 1 miliardo e 400 milioni, di quella che è la programmazione di sette anni. Poi ci sono il Fesr, il Psr e tanti altri fondi. Ma di fronte questo quadro importantissimo di risorse dobbiamo chiederci come centrare la missione impossibile di far tornare le persone a rivivere il territorio, che è l'obiettivo vero della ricostruzione”.
Quindi una sintesi che passa attraverso alcune parole chiave enucleate da Ceriscioli. “Lavoro. Trasversale, declinato in ogni maniera, utilizzando tutte le leve che fanno lavoro, con particolare attenzione ai giovani. Rete. Chi conosce le Marche sa che noi siamo l'anti rete per definizione. Ma Laddove una rete si è creata, c’è un valore da conservare, mentre dove la rete non si è creata, se ne pagano le conseguenze e si lavora in maniera disgregata. Va fatto un lavoro per sostenere le reti che ci sono e rafforzare quelle che ci dovrebbero essere. Anche l’interpretazione dei servizi, che sono una delle strategie fondamentali per le aree interne, passa attraverso la struttura della rete”.
E ancora cultura e identità. La prima, nella visione di Ceriscioli, come strumento “per raccogliere e potenziare quelle esperienze pulviscolari, che hanno bisogno di essere ricondotte ad una strutturazione che permetta sistematicità” e come “dimensione di una comunità aggregativa, l’humus che rafforza quello stare insieme che si vuole recuperare”. L’identità, che “serve ai luoghi per poter recuperare vita e senso, ma anche quell'identità straordinaria di ciò che siamo e che sarebbe ora di riuscire a raccontarla, anche come elemento di forza su cui poi costruire tanti meccanismi e percorsi economici in grado di attrarre e aggregare”.
“La forza dell'incontro di oggi – ha concluso il presidente – è il desiderio di continuare su questa strada della partecipazione e l'interpretazione migliore di partito come luogo aperto, in grado di accogliere, di elaborare, di restituire al dettato costituzionale il senso pieno del ruolo dei partiti. Davvero un bell'incontro”.