E' stato solo un periodo di calma apparente, di sostanziale pietismo per la tragedia del terremoto e verso chi si trova ancora oggi costretto a fare chilometri su chilometri avanti e indietro per andare a lavorare. Ma è tutto finito.
Gli autovelox lungo la superstrada 77, incubo degli automobilisti, sono nuovamente attivi. La comunicazione arriva ufficialmente dai diversi Comuni che si sono accordati per riattivare quelli che vengono definiti "servizi di polizia stradale" lungo la Superstrada 77 Valdichienti. I Comuni di Montecosaro, Corridonia, Tolentino, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Caldarola e Camerino informano quindi che torneranno i controlli attraverso la strumentazione dell'autovelox per garantire il rispetto dei limiti di velocità.
E in tempi di vacanze, in tempi in cui c'è traffico diretto soprattutto verso la costa, non è difficile immaginare che le casse dei Comuni saranno corroborate decisamente dall'utilizzo degli autovelox. Azzardiamo un suggerimento, visto che quasi tutti i Comuni sono nel cratere sismico: perchè non destinare una parte degli introiti alla ricostruzione?
Sono partiti i cantieri per quattro aree per la realizzazione delle casette nei Comuni di: Serrapetrona (area Caccamo, 16 Sae per 52 persone), Montegallo (Uscerno, 5 Sae per 16 persone), Caldarola (campo sportivo, 104 Sae per 376 persone) e San Severino (rione San Michele, 103 Sae per 300 persone). Questa mattina sono state inoltre aggiudicate le aree nei Comuni di Gualdo (loc. Valle, 9 Sae per 28 persone) e Camporotondo di Fiastrone (7 Sae per 20 persone).
Nel report degli uffici, aggiornato e monitorato quotidianamente, figurano anche l’approvazione dei progetti e l’indizione di gare per: area 3 Pian di Pieca San Ginesio (19 Sae per 66 persone - tutte le aree sono approvate), per un importo di € 660.291,12; area Nocria di Castelsant'Angelo sul Nera (12 Sae per 36 persone), in cui è prevista anche la realizzazione del tratto viario per raggiungere la zona, per un importo complessivo di 1.016.898,08; area Vallazza di Ussita (20 Sae per 62 persone), per un importo di € 1.398.931,50.
Le speranze di trovare vivo Domenico Lucarini sono terminate oggi intorno alle 13, quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato la salma dell'uomo dalle acque del lago di Caccamo.
Lucarini, 63 anni, residente a Capolapiaggia di Camerino, era scomparso il 7 giugno. Uscito per andare al lavoro all'Università di Camerino come tecnico di laboratorio nel dipartimento di Botanica, non era mai arrivato.
I familiari hanno subito lanciato l'allarme e sono iniziate le ricerche. Quando è stata trovata l'auto dell'uomo parcheggiata nei pressi del lago di Caccamo, con dentro un biglietto, si è avuta subito la sensazione che Lucarini potesse aver compiuto un gesto estremo. E oggi, purtroppo, se ne è avuta conferma.
Lucarini, che dopo il terremoto si era trovato alle prese con l'inagibilità della sua abitazione, era molto conosciuto e stimato. I motivi del suo gesto estremo sono ora al vaglio delle autorità inquirenti. Lascia la moglie Maria Teresa, insegnante presso la scuola Ortolani, e il figlio Daniele, informatico che opera a Matelica.
Il Rettore, il Pro Rettore vicario, il Direttore Generale e l'intera comunità universitaria partecipano al dolore per l'improvvisa scomparsa di Domenico che era un dipendente Unicam, esprimendo alla famiglia le più sentite condoglianze e ricordandone le doti umane e professionali.
"Domenico - si legge sul profilo Facebook del rettore - si è sempre distinto per serietà, professionalità, umanità; pronto a collaborare con tutti, generoso e gentile, ha svolto il suo lavoro con competenza e professionalità. L'Università di Camerino si stringe con affetto intorno alla famiglia in questo terribile momento".
Un uomo di 63 anni, Domenico Lucarini, residente a Capolapiaggia di Camerino, è scomparso ieri 7 giugno. A lanciare l'allarme i familiari che non lo hanno visto tornare a casa. L'uomo ieri è uscito, come ogni mattina, alle 7.30 per andare a lavoro presso l’Università di Camerino, nel dipartimento di Botanica. Ma non è mai arrivato.
I familiari hanno contattato i carabinieri e le varie stazioni della zona, da quella di Camerino a quella di Caldarola, hanno iniziato le ricerche che nella notte, si sono concentrate nei pressi del lago di Caccamo dove è stata ritrovata la sua automobile, una Fiat Punto. All’interno dell’abitacolo è stato ritrovato un biglietto, il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti.
Sul posto anche i vigili del fuoco di Tolentino, il gruppo cinofili e il nucleo sommozzatori del comando di Ancona.
L’uomo ha una moglie e un figlio i quali stanno passando delle ore di interminabile angoscia, nell’attesa di avere delle notizie dai militari che stanno portando avanti le ricerche senza sosta.
Le campane che suonano a festa, il rombo assordante dei motori, l'odore acre e pungente della benzina, decine di palloncini bianchi che volano in cielo, ragazzi e ragazze in lacrime che si abbracciano cercando di consolarsi l'un l'altra, l'applauso scrosciante delle centinaia e centinaia (si stimano fossero circa 1500) di persone che erano lì per salutarlo per l'ultima volta.
In questi flash si racchiudono i funerali di Nicolò Ceselli, celebrati questo pomeriggio a Tolentino nella chiesa dello Spirito Santo. Una struttura che, seppur grande, non è riuscita a contenere tutta la gente che, però, ha potuto partecipare alla cerimonia funebre grazie a degli altoparlanti sistemati all'esterno.
Il rito è stato celebrato da don Andrea Leonesi il quale ha voluto portare il saluto del vescovo monsignor Marconi, impossibilitato a partecipare essendo impegnato a Roma.
Sulla bara bianca il casco di Nicolò, la maglia della nazionale italiana indossata da Lorenzo Tizi e firmata da tutti gli amici, la sciarpa del Caldarola. All'esterno, centinaia di mezzi a due ruote arrivati da tutta la provincia per salutare un amico con la grande passione per le due ruote.
"Tacere e pregare" ha detto don Andrea, ribadendo più volte nella sua omelia - "la più difficile, quando ci si trova di fronte a tragedie come questa" - l'importanza di non guardare solo alla vita terrena e portando ad esempio i campioni del calcio, oggi adorati e che hanno tutti ai loro piedi, e una canzone di Vasco Rossi.
Diversi amici hanno preso la parola al termine della funzione religiosa per ricordare Nicolò. Tutti con la voce rotta dal pianto. "Questa volta è veramente dura. Supereremo anche questa con il sorriso e la tenacia che ci hai insegnato" ha detto un'amica. "Ti porteremo per sempre con noi. Anche se siamo arrivati ai saluti, è il momento di restare uniti. Ti vogliamo salutare con un sorriso, come tu avresti fatto, perchè siamo sicuri che da lassù ci stai guardando e tutte queste lacrime non ti fanno di certo piacere. A presto mattacchione, già ci manchi un casino" ha detto invece il portavoce degli amici di Nicolò di Caldarola.
"Ehi Nico, siamo tutti qui per dirti due parole. Niente di che. Volevamo solo dirti che, malgrado tutto, resterai sempre nei nostri cuori. Dimenticarti è impossibile e non lo vogliamo perchè è stata una fortuna averti come amico. Ci hai sempre dato la forza di alzarci e continuare il nostro percorso. Sei stato la nostra roccia e hai sempre avuto un sorriso invidiato da molti. Per tutto quello che sei stato e che hai fatto per noi ti ringraziamo di cuore. Proteggici da lassù. Ti vogliamo tanto bene. Ciao campione" e ancora "Nicolò è sempre stato il pezzo mancante nel puzzle del nostro cuore. Quando c'era Nicolò c'era sempre festa. L'amicizia salva l'uomo e non c'è niente di più forte dell'amicizia, tranne la morte. La morte ha portato via Nicolò. Il nostro Nicolò, non solo un amico ma un fratello. Sostituiremo questo pezzo di puzzle con il nostro amore. Un giorno ci ritroveremo tutti insieme, lassù, e torneremo ad essere un gruppo e a volerci bene come fratelli. Sempre e per sempre noi, ci mancherai. Ciao Nico, insegna agli angeli la passione per le due ruote".
A salutare Nicolò anche gli zii. "Un giorno di grande dolore ma anche di speranza" ha detto la zia "Mi sforzo di trovare un senso che ora non comprendo e chiedo a Dio di custodirmi in questo mistero. Da questa tragedia sto imparando che l'amore di Dio si manifesta in tutti i modi possibili e immaginabili. Cari ragazzi, voglio dirvi che la vita è come una partita di calcio: per giocarla bisogna rispettare le regole del gioco. Le regole vi possono solo aiutare e non date retta a chi vi dice che le regole vi rendono prigionieri e schiavi. E adesso basta, perchè se Nicolò fosse qui direbbe come al solito 'sei la solita pallosa zia!'...".
Lo zio a nome di tutta la famiglia ha voluto ringraziare tutti per l'affetto ricevuto in questi giorni. "In tanti che ci vengono a portare il loro saluto dicono 'non ho parole', 'non doveva succedere', "le moto sono pericolose', 'la vita è una grande fregatura', 'non può esserci un Dio, perchè altrimenti queste cose non accadrebbero'. Il pericolo non è la moto, non è la bicicletta o gli sci. Il vero pericolo è quando si insinua nelle parole che la vita non ha senso. Questa è la radice del male. Per favore: vi chiediamo con forza di spezzare questo vortice infernale. Il male è potente, si insinua con queste tentazioni. Noi siamo tutti vincitori in Gesù e dobbiamo prenderne coscienza. Nicolò è stato desiderato dai suoi genitori e dalle nostre famiglie. Nicolò è stato amato. Nicolò scoppiava di vita. Nicolò, siete voi che ce lo testimoniate, ha vissuto questa vita a tutto, con gusto, con passione. Nicolò è rinato a nuova vita domenica scorsa, giorno di Pentecoste. Volete bene a Nicolò? Allora non perdete tempo a compiangerlo. Usatelo. Pregatelo, perchè possa intercedere con lo Spirito Santo affinchè venga in nostro soccorso".
All'uscita del feretro, un caloroso, lungo, sincero applauso, poi il suono delle campane a festa per Nicolò rinato a nuova vita e il lancio dei palloncini bianchi in cielo. Il corteo è stato aperto dalle decine e decine di moto e motorini e ha imboccato la strada verso il cimitero comunale. Dietro il feretro con dentro un altro striscione degli amici e un pallone, insieme al pensiero di tutti i presenti: buon viaggio piccolo angelo...
In occasione della Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, per questo fine settimana, sabato 20 e domenica 21 maggio, ASSAM, Regione Marche e Comune di Serrapetrona hanno organizzato il Festival della Biodiversità Agraria - Gusto e tradizione marchigiana.
Un'iniziativa di valorizzazione territoriale intorno al tema della Biodiversità agraria marchigiana, occasione per: approfondimenti tematici con i tecnici ASSAM, ricercatori del CREA e dell'UNIVPM che aggiorneranno sugli studi fatti, le attività di ricerca in corso e le prospettive di divulgazione sul tema; degustazioni dei prodotti con gli stessi produttori, con uno show cooking a tema e con i ristoratori della zona che proporranno nel menù della domenica i piatti della biodiversità; racconti della tradizione, le testimonianze degli agricoltori locali riguardo al recupero di alcune varietà nel territorio di Serrapetrona; animazione per i più piccoli in materia di paleontologia e orticoltura; mostra mercato con gli agricoltori custodi e prodotti della biodiversità agraria marchigiana.
Inoltre, per l'evento LA NOTTE DEI MUSEI, che da anni nelle Marche coincide con il Grand Tour Musei promosso dal settore Musei della Regione Marche, presso la Fondazione Claudi ( www.fondazioneclaudi.it ) saranno aperte al pubblico - anche sabato sera - due importanti mostre: una su Vittorio Claudi e una mostra paleontologica "Attrezzi, ornamenti, armi e corazze".
In un momento di difficoltà per le comunità colpite dal sisma, eventi come questi rappresentano una spinta positiva verso il futuro.
L'anno 2016 ha rappresentato per l'Alto Maceratese un annus horribilis: terremoti, piogge, nevicate hanno flagellato un territorio affascinante, quasi incontaminato e degno di essere conosciuto. In aggiunta, lo spiccato senso di individualismo e chiusura che contraddistingue le nostre terre, sicuramente non hanno migliorato le capacità di comunicazione delle potenzialità della nostra area.E' per questo che i TURMA LYNCIS - arcieri storici di Belforte del Chienti - si sono fatti promotori di un'iniziativa che prevede la collaborazione di diversi soggetti: hanno contattato i comuni del loro comparto e quattro Primi Cittadini hanno risposto con entusiamo all'organizzazione de "Le Giornate del Guerin Meschino".
Belforte del Chienti con il sindaco Roberto Paoloni, Caporotondo di Fiastrone con il sindaco Emanuele Tondi, Cessapalombo con il sindaco Giammario Ottavi e Serrapetrona con il sindaco Silvia Pinzi hanno condiviso l'idea, garantito la propria collaborazione e concesso il patrocinio all'evento.
Arcieri e schermidori in lizza, osservazione delle stelle e narrazione di miti e leggende collegate all'astronomia, il racconto del terremoto con l'intervento di "tecnici" in costume storico animeranno l'iniziativa.
Sono "germogli sotto le rovine" che testimoniano la voglia di non arrendersi alle avversità, ma soprattutto la comprensione della necessità di iniziare a "lavorare in squadra", con l'auspicio che tale collaborazione si estenda ad altri ambiti a beneficio di tutti i cittadini e del territorio.
Maggiori informazioni sul sito www.turmalyncis.it
La manifestazione inizierà il 2 giugno alle ore 16,30 nel centro storico di Camporotondo di Fiastrone con la creazione di piazzole di tiro con l'arco dove i visitatori potranno provare il tiro. La bottega del fornaio con una zona di somministrazione permetteranno di fruire di cibo da strada e di vedere come si faceva il pane centinaia di anni fa. Intorno alle 19,30 verrà rappresentato il confronto tra superstizione e scienza con il contradditorio tra un sedicente monaco ed un professore dell'appena costituita Università di Camerino (1334) che parlerà anche del terremoto che ha colpito le nostre aree nel XIV sec.. Seguirà cena con menù medievale a prenotazione.
Il giorno 3giugno l'evento si sposterà a Montalto di Cassapalombo dove intorno alle 20,00, nell'area del Giardino delle Farfalle in fase di ripristino, si potranno degustare prodotti locali a prenotazione. A seguire, sul vicino castello o nella zona di Col di Pietra, si osserveranno stelle e costellazioni e si ascolteranno miti e leggende collegate agli astri.
Infine il giorno 4 giugno ci si sposterà a Belforte del Chienti dove, a partire dalle 16,30, i Turmalyncis si sfideranno in una gara di tiro con l'arco. Intorno alle 17,30 si avvierà il torneo di scherma antica con la partecipazione del gruppo di Castelraimondo Militia Batholomei. Intorno alle 19,30 inizierà la cena medievale a prenotazione, con la partecipazione dei Podestà dei comuni coinvolti. Si terrà una lotteria tra i partecipanti alla cena. Durante la cena si terranno le finali della sfida di tiro con l'arco e del torneo di scherma antica. I vincitori verranno premiati a seguire con un serto di alloro. La premiazione verrà interrotta dallo scontro tra superstizione e scienza già rappresentato a Camporotondo.
Sono partiti da San Severino Marche, dove faranno ritorno il primo maggio dopo aver percorso a piedi un anello di 65 chilometri, i camminatori dell’iniziativa “In cammino per Camerino” messisi in strada per far sentire tutta la propria vicinanza e la propria solidarietà alla popolazione e alle imprese colpite dal terremoto.
Dopo una breve presentazione dell’iniziativa, ospitata all’interno del cortile del chiostro di San Domenico, la manifestazione ha ufficialmente preso il via con la prima tappa da San Severino a Camporotondo di Fiastrone passando per Serrapetrona. Domenica passaggio successivo fino a Camerino, passando per Caldarola, e poi lunedì 1 maggio rientro attraverso un suggestivo percorso, scelto con la collaborazione del Cai settempedano, fra boschi e gole del territorio.
“Siamo paesi colpiti soprattutto moralmente – ha detto il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, portando il proprio saluto e tenendo a battesimo l’iniziativa, per aggiungere subito dopo - Dobbiamo andare avanti e lottare per ricostruire. Abbiamo bisogno di uscire, cambiare aria e ritrovarci. Ripartiamo da San Severino con il vostro aiuto e con l’aiuto di tutti”.
Alla presentazione della camminata, ideata da Francesca Pucci con il patrocinio dei Comuni di San Severino, Camerino, Serrapetrona, Camporotondo di Fiastrone e dell’Università degli Studi di Camerino e la collaborazione dell’associazione “Io non crollo”, ha preso parte anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni.
“A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento, alla vigilia della partenza –
Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l’idea di questa iniziativa”.
L’evento è assolutamente gratuito e chiunque lo vorrà potrà aggregarsi in questi tre giorni di cammino ma anche contribuire attraverso l’acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale in vendita nei locali presenti lungo tutto il percorso.
Si chiama “Operazione Sacrum Cor” l’indagine a cui hanno lavorato per circa due anni i carabinieri della Compagnia di Civitanova. L’accusa è di associazione a delinquere per truffa aggravata a carico di sette persone, di cui sei residenti in provincia di Macerata.
I truffatori denunciati sono: un 45enne di Serrapetrona, un 52enne di Civitanova, un 54enne di Mogliano, un 51enne di Morrovalle, un 22enne di Civitanova, un 44enne di Pineto (in provincia di Teramo) e un 59enne di Porto Recanati. La banda che ha operato tra il 2015 e il 2016 ha estorto soldi ad alcuni preti in tutta Italia (come mostra la cartina), 21 individuati al momento, di cui 14 hanno dichiarato di aver versato una somma di denaro ai malviventi.
Il trucco dei truffatori era quello di chiamare un parroco per chiedere un aiuto economico, raccontando di un incidente grave o di un malato in famiglia, cercando di muovere pietà verso l’uomo di chiesa. A seguire, per avallare la storia, il prete riceveva una chiamava da un secondo complice che fingeva di essere un maresciallo e che confermava la difficile situazione.
I parroci versavano i soldi su una poste pay ricaricabile per essere d’aiuto, ma proprio il movimento di soldi tracciato dalla carta prepagata ha incastrato i malviventi. I carabinieri hanno potuto ricostruire la rete grazie anche alle testimonianze dei commercianti o tabaccai dove venivano versate le somme di denaro.
Concluse le indagini ora si passa alla fase giudiziaria e si attende il responso del gip.
Il 25 aprile a Caccamo di Serrapetrona nell’ambito della tradizionale e affollata “Festa dei fiori” prenderà l’avvio un mercato della solidarietà con produttori Cna Copagri e Coldiretti, dove all’interno sarà proposto il format delle piazzette dei mestieri e dei sapori.
Si tratta di spazi espositivi e di vendita delle tipicità locali dei paese colpiti dal terremoto. Sarà possibile assaggiare miele, salumi ed i prodotti dell’enogastronomia del territorio. Altri settori riguardano l’artigianato artistico come i lavori ad uncinetto, i vestiti fatti a mano, le lavorazioni di cappelli e del legno.
L’iniziativa sarà replicata anche nelle successive domeniche, anche due volte al mese, e con certezza la quarta domenica del mese, e durante le festività del mese di maggio e giugno.
Gli eventi hanno il patrocinio del comune di Serrapetrona e la disponibilità degli spazi è stata concessa (e lo sarà a chi lo richiederà) a titolo gratuito. Il sindaco Silvia Pinzi si dice orgogliosa dell’iniziativa a cui tiene molto e che vuole essere un occasione per tutti i commercianti e gli artigiani delle comuni colpiti dal terremoto per ripartire sia in termini di attività che psicologicamente attraverso una ampia vetrina dei loro prodotti.
“Si tratta di una iniziativa solidale all’aria aperta. Anziché trovarsi nel chiuso di un centro commerciale sarà possibile muoversi tra i vari stand nel suggestivo contesto del Lago di Caccamo gustando le ticipità del luogo e passeggiando in un ambiente naturale. Per i cittadini e i commercianti delle zone ferite dal terremoto questa può rappresentare una bella iniziativa per restare uniti e contribuire alla rinascita economica e sociale dei nostri bellissimi paesi”.
Martedì 25 aprile alle ore 15.30 ci sarà il taglio simbolico del nastro del “mercato solidale” da parte del sindaco di Serrapetrona, il prorettore del’Università di Camerino Prof. Andrea Spaterna, il Direttore della Cna Macerata Luciano Ramadori ed altri rappresentanti delle associazioni agricole.
La Cna sarà presente, come anche in passato, con le piazzette dei mestieri e dei sapori anche nel corso delle assemblee elettive per il Congresso Alimentare che porteranno all’elezione di quattro portavoce (tra pastai, panificatori e artigiani ho.re.ca.) e che si terranno all’interno della Raci, la Rassegna Agricola del Centro Italia, il 5 – 6 e 7 maggio presso il Centro Fiere di Villa Potenza.
Una storia anomala quella dei pacchi di pannolini arrivati a Serrapetrona per le famiglie terremotate. Un cittadino del paese colpito dal sisma di ottobre ha voluto raccontare un episodio che lascia qualche perplessità sulla modalità di gestione degli aiuti.
Dopo il sisma, al Comune sono giunti aiuti da tutte le parti di Italia che poi sono stati distribuiti alla popolazione in base alla priorità, da chi aveva perso tutto a chi aveva la casa lesionata. Il padre di famiglia che ha riportato la vicenda, ha perso la sua abitazione ed ha una bimba di pochi mesi. A febbraio si è recato alla Pro Loco di Serrapetrona per avere la sua parte di pannolini e ha potuto constatare che vi erano, all’incirca, ancora cento pacchi. È tornato una seconda volta e infine alla terza occasione, in un lasso di tempo di un mese e mezzo i pannolini erano finiti e per la sua neonata non c’erano più.
Nel borgo, famoso per la vernaccia, di bambini e bambine in età da pannolino ce ne sono tre e la domanda che si è posto, e che ha posto all’addetta alla distribuzione, è che fine avesse fatto tutta quella montagna di pannolini. La donna ha risposto che erano terminati e che erano stati destinate ad altre famiglie con bambini, non residenti in Comune e oltretutto con casa agibili. Una spiegazione che ha lasciato perplesso e, inevitabilmente, amareggiato il giovane papà, il quale peraltro ha voluto invece sottolineare la grande disponibilità e correttezza sempre dimostrate dal Comune di Serrapetrona in tutte le fasi di gestione dell'emergenza.
Domenica 23 aprile a Serrapetrona, nelle stanze di Palazzo Claudi, verrà inaugurata la mostra paleontologica “Attrezzi, ornamenti, armi e corazze”, organizzata e promossa dal Comune di Serrapetrona, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Marche e dalla Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Scienze della Terra. Un viaggio affascinante nei processi evolutivi raccontato attraverso rarissimi fossili risalenti a milioni di anni fa, testimonianza della straordinaria varietà di strumenti, difese e stratagemmi utilizzati dagli esseri viventi nella lotta per la sopravvivenza.
Dopo “All’inizio il mare…” e “La conquista del cielo”, si apre così il terzo capitolo del progetto espositivo voluto dall’amministrazione comunale per valorizzare e rendere fruibile la collezione Recchi che, una volta acquisita a patrimonio dello Stato, è diventata oggetto di un articolato percorso di ricerca condotto, per quanto riguarda i reperti paleontologici, dall’equipe della Sapienza guidata da Umberto Nicosia.
La giornata di apertura prevede alle ore 16.30, nella Chiesa di San Francesco, la presentazione della mostra a cura del professor Nicosia, con una conferenza dal titolo “I fossili, il tempo e le catastrofi”; seguirà l’inaugurazione a Palazzo Claudi. Un evento che acquisisce un senso ulteriore per un territorio colpito dal sisma dell’ottobre 2016: “Nonostante le difficoltà – commenta Silvia Pinzi, sindaco di Serrapetrona – e le priorità della ricostruzione, abbiamo voluto proseguire con convinzione questo importante progetto che valorizza un patrimonio dall’inestimabile valore scientifico e che rappresenta anche un segnale di speranza. Palazzo Claudi è il fulcro culturale di questa rinascita; un ringraziamento doveroso va alla Fondazione Claudi per gli spazi, dove è allestita anche la mostra dedicata a Vittorio Claudi che va ad arricchire l’offerta culturale di Serrapetrona”.
L’esposizione “Attrezzi, ornamenti, armi e corazze” si articola in sei sale che espongono fossili di creature vissute in ere lontanissime: insetti, mammiferi, pesci e organismi marini appartenenti ad un arco temporale che va dal Pleistocene (2,5 milioni di anni fa) al Paleozoico (circa 500 milioni di anni fa) e provenienti da Usa, Brasile, Germania, Francia, Marocco, Libano, Russia, Lituania e Cina. Esposto anche in questa terza mostra uno dei reperti più imponenti della collezione: lo scheletro di un dinosauro (Prosaurolophus) risalente al Cretaceo Superiore (circa 75 milioni di anni fa) e lungo circa 4 metri. La corazza delle tartarughe, gli aculei di organismi acquatici e i denti affilati dei dinosauri sono solo alcune delle strutture anatomiche che fanno da filo conduttore in questo percorso sorprendente alla scoperta della complessità della vita e dei processi evolutivi. Lo scopo è capovolgere la convinzione che strumenti e comportamenti degli organismi viventi siano progettati per svolgere la loro funzione e di mostrare come l’evoluzione realmente lavori, in un insieme di cambiamenti casuali e processi di selezione.
La mostra è realizzata grazie alla collaborazione del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, con il patrocinio e il contributo di: Regione Marche, Fondazione Claudi e Comunità Montana dei Monti Azzurri; con il sostegno delle aziende Efi, Mait e Cava Baroni.
Una giovane di Cessapalombo è stata investita da un'auto intorno alle 18.30 a Caccamo di Serrapetrona. La ragazza è stata travolta mentre stava attraversando la strada da una persona alla guida di una Fiat Punto che ha cercato di frenare, ma non è riuscita ad evitare l'impatto. Dopo l'investimento, però, la Punto non si è fermata e ha proseguito la sua corsa in direzione Belforte.
La giovane investita ha riportato lesioni a una gamba ed è stata trasportata in ospedale dai sanitari del 118: le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto anche i carabinieri per i rilievi di rito e per cercare di risalire all'identità della persona alla guida della Punto che ora rischia l'incriminazione per omissione di soccorso.
Un cammino all'insegna della condivisione e della solidarietà per essere vicini alle popolazioni messe a dura prova dal terremoto e sostenere in maniera concreta la micro economia di questi paesi.
Come? Attraverso l'acquisto dei prodotti dell’enogastronomia locale offerti dagli esercenti di bar, ristoranti e locali presenti lungo tutto il percorso. Ma anche quelli disponibili all’11° edizione di ‘Cortili in fiore’, la celebre festa di primavera di Camerino alla quale i camminatori prenderanno parte domenica 30 Aprile.
La partenza è prevista per sabato 29 aprile alle ore 9:00 da San Severino Marche. Passando da Serrapetrona si arriverà nel pomeriggio a Camporotondo di Fiastrone. Domenica si partirà alla volta di Camerino passando da Caldarola.
Lunedì 1° maggio attraverso un suggestivo sentiero tra boschi e gole si tornerà a San Severino Marche. Entrambi i pernottamenti saranno nei palazzetti dello sport messi a disposizione dai comuni di Camporotondo di Fiastrone e Camerino. L’ itinerario, di agevole percorribilità, è stato studiato in collaborazione con le sez. CAI di Camerino e San Severino Marche.
“ A passo lento si abita un paesaggio e sono le cose più semplici a diventare le più importanti” - ha spiegato Francesca Pucci, ideatrice dell’evento – Dalla similitudine tra la metafora del cammino e la vita di chi è ripartito da zero nasce l'idea di questa iniziativa.
L’evento è gratuito e chiunque può aggregarsi al cammino in qualunque parte di esso, sotto la propria responsabilità.
Per info e iscrizioni:
Email: camminopercamerino@gmail.com
Facebook: “In CAMMINO per CAMERINO”
Domani, domenica 26 marzo, continua e si arricchisce la tradizione dei mercatini al Lago di Caccamo di Serrapetrona rafforzandosi con “I prodotti del territorio per la solidarietà”.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Comune di Serrapetrona coinvolgendo attivamente la Coldiretti, la Copagri e la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa , nasce per dare nuova linfa ad aziende agricole e artigiane di settore delle zone fortemente colpite dal terremoto e per dare un messaggio di speranza alle economie produttive locali di tipicità enogastronomiche e artigianali, in un contesto sociale ed economico dove i danni post sisma non sono solo quelli che direttamente hanno colpito materialmente le strutture ma anche, e forse soprattutto, i danni indiretti consistenti in un progressivo indebolimento del tessuto sociale, economico-produttivo e commerciale.
Per questi motivi hanno aderito all’iniziativa due progetti per la valorizzazione e lo sviluppo delle aziende agricole e artigiane: “Le Piazzette dei Mestieri e dei Sapori” promosse dalla Copagri e dal CNA e “Campagna Amica” promossa da Coldiretti.
Il lancio è fissato alle ore 9 di domani dove, per tutto il giorno, alcune decine di aziende espositrici si snoderanno in una sorta di percorso del gusto che partirà dai pressi della diga del Lago di Caccamo.
Il tema del primo appuntamento sarà una festa della Birra Agricola e Artigianale con la presenza di alcuni produttori di Birra del nostro territorio. Non mancheranno i salumi e i formaggi, la Vernaccia di Serrapetrona docg, il Serrapetrona doc e il Vino Cotto, le marmellate e le conserve, i legumi e i cereali, la frutta e la verdura e i buonissimi prodotti da forno. Saranno presenti anche artigiani del metallo, dell’uncinetto e di bigiotteria di qualità.
Domenica 26 febbraio alle ore 10.00 verrà inaugurata la nuova biblioteca comunale a Serrapetrona presso la sala Marco Peda, Vecchio Mulino del Borgo.
La realizzazione dell'opera è stata possibile grazie alle donazioni raccolte dall'associazione di volontari della Protezione civile gruppo a2a e da tutte le associazioni del comune di Bellano. All'evento saranno presenti il sindaco Silvia Pinzi e diversi esponenti delle citate associazioni.
L'amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare.
Un'altra storia di ritardi, di apparente trascuratezza e di potenziali rischi evitabili arriva da Borgiano di Serrapetrona. A raccontarla è Fabrizio Luprano, residente in una casa che si trova di fronte alla chiesa di San Paolo, gravemente lesionata dal sisma del 30 ottobre. Da quel giorno, l'edificio di culto non è mai stato messo in sicurezza e il rischio di crollo sulle case vicine è concreto.
"Sono uno dei pochi fortunati che ha casa agibile con provvedimenti. Dal 30 di ottobre" spiega Luprano "ho consumato treni di gomme per fare avanti e indietro col Comune e spiegare che davanti casa ho una chiesa che sta crollando. Il sindaco di Serrapetrona è stata sempre molto disponibile, ma lei non ha la possibilità di intervenire, perchè di competenza delle Belle Arti. Quindi, da tre mesi e mezzo, le Belle Arti non hanno fatto neanche un sopralluogo: stiamo aspettando che ci crolli la chiesa addosso? Casa mia, che è riparabile con poco, rischia di essere travolta dalla chiesa: cosa si aspetta ad intervenire per la messa in sicurezza? Quando interverrà qualcuno? Io sono pronto ad incatenarmi sotto la chiesa se faranno presto qualcosa".
Secondo le ultime rassicurazioni che gli sono state date, i sopralluoghi dovrebbero esserci la prossima settimana, ma poi bisognerà aspettare comunque la messa in sicurezza. Sperando che non ci siano altre scosse.
Riapre la struttura residenziale psichiatrica “Beata Corte” di Caccamo, a Serrapetrona.
Dopo il sisma dello scorso 30 ottobre, infatti, la comunità terapeutica si era trasferita presso la sede di Porto Potenza del Santo Stefano Riabilitazione garantendo la continuità dei servizi assistenziali e dei percorsi terapeutici.
Nel frattempo presso la struttura sono stati effettuati lavori di ripristino e di consolidamento e nei giorni scorsi i venti giovani ospiti di “Beata Corte” hanno festeggiare il ritorno a casa con un pranzo e la consegna dei regali di Natale donati loro dal personale della struttura e dal direttore Antonio Novelli.
Intanto nei giorni scorsi è terminato il periodo di cura per una delle giovani pazienti A.B. che ha di suo pugno scritto una lettera ringraziando la struttura e tutto il personale per l’accoglienza, l’assistenza e le cure ricevute e salutando tutti i suoi “compagni di viaggio e fratelli di cuore”.
La Struttura Residenziale Psichiatrica “Beata Corte” di Caccamo di Serrapetrona, ristrutturata da Cooss Marche, dispone di 40 posti letto di cui 20 accreditati dalla Regione Marche con livello di eccellenza per accogliere adolescenti tra i 12 e i 18 anni, maschi e femmine con problematiche di carattere psichico, affettivo, relazionale e comportamentale; psicopatologie tipiche dell’età evolutiva diagnosticate come psicosi, disturbi di personalità borderline, doppia diagnosi, ecc…
La struttura è stata aperta nel luglio 2015.
I giovani attualmente in cura sono 20, provenienti da 13 dalle Marche e 7 da altre Regioni (Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Molise, Lazio).
L’età media dei giovani in cura è 16 anni.
Anche il volontariato nell’ambito del Servizio Civile Nazionale riguarderà le zone colpite dal terremoto 2016. Il Bando “Avviso agli Enti: Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per 1599 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria” pubblicato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale prevede l’impiego di 1.599 volontari nelle aree terremotate delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
I progetti dovranno essere trasmessi dagli enti esclusivamente alle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria entro le ore 14,00 del 10 marzo 2017.
Il bando si riferisce alla presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite dagli eventi sismici ed a favorire il ritorno delle popolazioni alla normalità.
I destinatari del bando sono:
gli enti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome, aventi sedi
di attuazione progetto nei comuni colpiti dal sisma 2016, di cui all’Allegato 1 del Bando
e nei Comuni costieri che ospitano temporaneamente i terremotati.
I volontari saranno così ripartiti:
Abruzzo 207 volontari;
Lazio 453 volontari;
Marche 617 volontari;
Umbria 322 volontari.
Le Regioni interessate, una volta sentite le strutture del Commissario straordinario per le zone terremotate, coordinano i progetti per ciascun settore/ambito di intervento individuati dal bando, promuovendo la cooprogettazione degli stessi tra i diversi enti presenti sul territorio.
Ciò può avvenire anche attraverso appositi incontri con i Sindaci dei comuni colpiti e con i responsabili degli enti, in modo da redigere uno, al massimo due progetti per ogni settore/ambito di intervento individuato.
Per ogni raggruppamento di enti, che darà luogo alla cooprogettazione, dovrà essere individuato un ente capofila avente una capacità organizzativa sufficiente a supportare la complessità degli interventi proposti.
La cooprogettazione è possibile tra enti appartenenti allo stesso Albo, ovvero tra enti iscritti all’Albo nazionale e ad uno degli Albi regionale e delle Province autonome.
I progetti dovranno realizzarsi esclusivamente in una singola Regione e nei seguenti settori/aree di intervento:
a) Assistenza, con particolare riguardo alle fasce deboli
b) Protezione Civile
c) Patrimonio Artistico e Culturale
d) Educazione e Promozione culturale, con particolare riferimento al supporto alle Amministrazioni Locali impegnate nei processi di ricostruzione e di ritorno alla normalità.
I progetti devono essere redatti secondo il modello di cui all’allegato 1 del Prontuario (parag. 3.3 e 4.6 del “Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e la valutazione degli stessi” approvato con D.M. 5 maggio 2016) , concernente i progetti da realizzarsi in Italia, essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’ente capofila o dal responsabile del servizio civile nazionale del predetto ente indicati in sede di accreditamento e devono essere presentati esclusivamente in modalità online.
Ogni progetto deve indicare un capofila, essere redatto per uno solo dei settori/aree intervento innanzi indicati e per una singola Regione.
Tutti i progetti presentati saranno esaminati dalle Regioni competenti e sottoposti ad una valutazione di idoneità riguardante la conformità degli stessi alle finalità stabilite dall’art. 1 della Legge 6 marzo 2001, n. 64, nonché alle modalità di redazione degli stessi previste dal Prontuario.
I progetti risultati idonei sono pubblicati in appositi bandi regionali per la selezione dei volontari.
Questo il link a cui trovare il bando: http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/progetti-scn/2016_bandoprogsisma/
Ultimo week end per visitare a Serrapetrona la mostra “2006-2016: dieci anni dalla morte di Vittorio Claudi. La poesia delle invenzioni e il riserbo misterioso della bellezza” che è stata inaugurata - prima del terremoto di fine ottobre - dal prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, dal sindaco Silvia Pinzi e dal presidente della Fondazione Claudi, Massimo Ciambotti. Il Palazzo Claudi, al centro del paese, non ha avuto danni e l'esposizione può essere visitata anche domani (sabato) e domenica dalle ore 15 alle ore 19; dopodiché l'allestimento resterà ancora al suo posto, ma potrà essere visitato solo su prenotazione. “Abbiamo deciso, tuttavia, di rendere fruibile la mostra pure nel corso del 2017, proprio a seguito dei disagi causati dal terremoto”, spiega il presidente Ciambotti a nome della Fondazione Claudi che promuove l'evento: “Riaprirà quindi i battenti in primavera, in contemporanea con la mostra della collezione Recchi che il Comune di Serrapetrona ha cominciato ad allestire nelle stanze di Palazzo Claudi”.
Intanto, prosegue con grande successo di pubblico la mostra dei quadri di Anna Claudi in Argentina. Dopo l'esposizione alla Borsa del Commercio di Rosario, la mostra "Favole pittoriche dell'artista Anna Claudi" è ora esposta alla Casa della Cultura di Tigre, una località turistica sul fiume Paranà, non molto distante dalla capitale. L'inaugurazione si è tenuta prima di Natale (17 dicembre) alla presenza della critica d'arte Stefania Severi che ha illustrato le caratteristiche della pittura di Anna Claudi. E' la prima esposizione che viene tenuta in assoluto nella nuova Casa della Cultura di Tigre. La mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Tigre e la collaborazione del Cesma, il Centro studi Marche di Roma, e dell'Istituto italiano di cultura di Buenos Aires.
La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio. Poi, l'8 marzo ci sarà l'inaugurazione della stessa mostra a Buenos Aires nelle belle stanze espositive del palazzo sede dell'Istituto italiano di Cultura. Successivamente è in programma una trasferta della mostra anche a Montevideo in Uruguay nella seconda metà di luglio 2017.