Sarnano

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sisma, niente sarà più come prima: siamo forti, non invincibili. Fate presto

Sono passati pochissimi giorni da quando due violente scosse di terremoto hanno cambiato per sempre la provincia di Macerata. Eppure, c'è la sensazione condivisa che i riflettori su quella che è senza ombra di dubbio una tragedia immane, si stiano già spegnendo. Forse si sono già spenti. Eppure, qui niente sarà più come prima.Il giorno dopo il terremoto di agosto, abbiamo mangiato amatriciane solidali anche per colazione, in ogni posto d'Italia. Dopo L'Aquila tutti i grandi artisti italiani hanno inciso anche una canzone. Oggi i fari sono accesi solo su Norcia e Cascia. Abbiamo visto decine e decine di volte le immagini delle suore che vengono accompagnate fuori. Non abbiamo visto un fotogramma su una Muccia devastata, su una Pieve Torina fantasma, su una San Severino a pezzi. Qualcuno vi ha detto che a Cessapalombo ci sono state intere frazioni isolate per giorni? Niente di tutto questo. E non cominciamo col solito buonismo e con le frasi di circostanza per cui "adesso non è il momento di fare polemiche" e "ora bisogna stare tutti uniti". Sì, tutti uniti ci stiamo. Noi cittadini e solo noi. Perchè altre attenzioni non ne vediamo. Certamente, non vogliamo pensare che Acquacanina o Muccia siano un bacino elettorale troppo esiguo, non sia mai. Francamente, delle visite "private" (che poi che senso abbia definire privata una visita di un capo di Stato) ce ne facciamo poco. Molto poco.E non dimentichiamoci che solo poche settimane fa, questi stessi territori avevano subito un altro durissimo colpo con l'apertura della superstrada fino a Foligno per via della quale paesi interi venivano tagliati fuori dal traffico veicolare, con le comprensibili conseguenze ricadute negative su un tessuto economico già fragile. Però, vuoi mettere... arrivare a Foligno e metterci un quarto d'ora di meno... Oggi la stragrande maggioranza di questi paesi non esiste più.Tutti i media aprono con "una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Roma"... quasi che vien voglia di scusarsi coi romani se il terremoto ci ha devastato e si è avvertito anche nella capitale... Sentiamo dire troppo spesso "Meno male, non ci sono stati morti", quasi fosse una sorta di appagamento, una excusatio non petita, di fronte a un dramma che invece coinvolge migliaia di persone. E più calano le luci dei media, più cresce il numero della gente che per colpa di questo sisma ha perso la casa, la cosa più cara e a cui tutti siamo più legati nella vita. No, non ci sono stati morti. Ma c'è una provincia in ginocchio, devastata nel suo cuore più bello, distrutta non solo nelle macerie dei crolli ma anche nell'anima. Chi scrive è sufficientemente vecchio per ricordarne diversi di terremoti forti, ma, anche questa sensazione comune, come quello di mercoledì sera alle 21.18 non si era mai sentito prima. Siamo provati tutti, dagli anziani ai bambini che hanno visto cadersi addosso qualsiasi cosa nelle loro case: sono cicatrici indelebili nell'anima che non si potranno mai cancellare.E poi, inutile girarci intorno, c'è un entroterra che rischia molto concretamente l'estinzione. Il tempo che sarà necessario per ricostruire quanto è stato devastato, potrebbe essere letale per paesi dove l'età media è alta e di lavoro ce n'è sempre meno. Non solo Castelsantangelo, Ussita e Visso, ma Camerino, Muccia, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Pieve Torina, Pievebovigliana, Treia, Serravalle, Matelica, Castelraimondo, Gagliole, Colmurano, Caldarola, Serrapetrona, Loro Piceno, Pollenza, Cessapalombo, Camporotondo, Belforte, Cingoli, Sarnano, Gualdo, Fiastra, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pioraco, Sefro, Fiuminata, Monte Cavallo, Acquacanina, Bolognola, le stesse Tolentino e San Severino dove centinaia e centinaia di persone non hanno più una casa. E poi quella splendida Camerino, profondamente provata e ferita dal terremoto del 1997, capace di rialzarsi e ripartire, di creare un polo universitario di eccellenza in tutta Italia e nel mondo. E' quasi commovente lo sforzo immane del rettore Flavio Corradini nel cercare di diffondere tranquillità agli studenti e alle loro famiglie. Corradini, un rettore dinamico e "mediatico" è stato sempre attentissimo a fornire l'immagine più bella di Camerino e della sua Università, riuscendo sotto il suo rettorato a raggiungere probabilmente i migliori picchi di sempre per l'ateneo camerte, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Il rettore è persona profondamente intelligente e colta e sa che questo colpo sarà durissimo da assorbire per quella che è una fabbrica di cultura, ma anche un volano fondamentale e determinante per l'economia di tutto l'entroterra.L'Università di Camerino deve diventare il simbolo della forza della nostra gente, della capacità di rimboccarsi le maniche e di saper offrire qualcosa che non si trova da nessun'altra parte nel nostro Paese. Anche la cultura e la preparazione che offre Unicam non si trovano in nessun'altra Università: lo dicono dati nazionali, non certo noi giornalisti di provincia. E che nessuno pensi di strappare l'Università a Camerino: lì nasce tanti secoli fa e lì deve rimanere, sotto la guida illuminata di Flavio Corradini. Questa è una battaglia che porteremo avanti senza soluzione di continuità, perchè la provincia di Macerata deve continuare ad avere i suoi due poli di eccellenza universitaria, ognuno con le sue specializzazioni, ognuno con le sue peculiarità. La storia non si cancella: neanche un sisma devastante può cancellarla. E da quella storia oggi si deve ripartire, facendo dell'Università di Camerino il traino di una rinascita difficile, ma non impossibile per gente come noi.Stringe il cuore vedere tanti sindaci che lontani dalle luci della ribalta ma con le mani sporche e i capelli impolverati, si affannano per dare una mano ai loro concittadini, per infondere speranza, per provare a dare un pizzico di tranquillità. Sono veri "eroi", costretti ad affrontare un'emergenza imprevista e imprevedibile, senza più un ufficio, senza più nessuna certezza sul futuro della loro terra. Vicino non hanno avuto e non hanno nessuno. Devono combattere contro una burocrazia soffocante, contro un dramma sociale ed economico senza pari. Se dovessimo essere più realisti del re, non possiamo nasconderci dietro le frasi di circostanza e i meme sui social dove "ce la faremo" "ci riprenderemo" "non molliamo". Stavolta rialzarsi sarà dura: da Tolentino in poi c'è il rischio concreto dello spopolamento definitivo, dell'estinzione di perle rare e dal valore inestimabile. Un patrimonio immenso è stato perso per sempre, è sotto gli occhi di tutti. Già dopo le scosse di agosto, superando la burocrazia si sarebbe potuto salvare tanto. Non è stato fatto nulla e oggi non si può più tornare indietro. Per non parlare di edifici pubblici inaugurati non più di tre-quattro anni fa e oggi inagibili: quando saranno aperte le inchieste dalle procure per trovare i responsabili di certi scempi?Oggi dobbiamo urlarlo tutti insieme: nel cratere sismico siano inserite tutte, tutte le città e i paesi colpiti. Si faccia in fretta, si faccia subito. La nostra gente non chiede soldi. Chiede una parvenza di normalità. Siamo marchigiani, maceratesi, tignosi, ignoranti, ma fiaccati nell'anima e nel corpo. Non ci abbandonate. 

03/11/2016 15:41
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Task Force antisciacallaggio: lo chiede la Lega Nord Marche

Task Force antisciacallaggio: lo chiede la Lega Nord Marche

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Lega Nord Marche:Il consigliere regionale Marzia Malaigia interviene sulla drammatica situazione post sisma. Nello specifico oggi per quanto concerne la sicurezza dei beni e dei manufatti dei cittadini che hanno visto colpite le loro abitazioni o le loro attività commerciali  o artigianali.La Malaigia prende esempio da Sarnano, il comune ha un’ampia zona rossa che dovrebbe essere totalmente presidiata ma la scarsità di personale comunale, impegnato in molte altre attività post-emergenza, e le forze dell’ordine non a pieno regime numerico, mettono in discussione la tutela dei beni stessi.La cittadinanza ha sollecitato la Malaigia ad intervenire su questa situazione, anche perché molte persone si rifiutano di lasciare la zona proprio perché timorosi di potenziali ruberie e furti.Il caso dei falsi tecnici del post-sisma che stanno girando in questi giorni nel è un esempio: personaggi che girano con  falsi tesserini cercando di entrare nelle abitazioni private è un esempio di “turismo” di soggetti che provengono da altri luoghi per cercare di rubare nelle case dei terremotati.La Malaigia ha già interessato alcuni rappresentanti politici del suo partito a livello nazionale anche perché nel caso di Sarnano, ad esempio, la caserma dei carabinieri non è, essa stessa, agibile. Un ulteriore appello viene rivolto per tutelare quelle aree costituite da piccoli borghi e da allevamenti che sono il cuore pulsante dell’economia rurale di queste zone. Quindi un elevato dispiegamento è l’unica soluzione per bloccare azioni di becero sciacallaggio e di monitorare “strani movimenti”di soggetti non autorizzati nelle aree colpite da questo ultimo disastroso terremoto.    

31/10/2016 11:10
Infarto mentre è al volante: muore 50enne di Sarnano

Infarto mentre è al volante: muore 50enne di Sarnano

Un uomo di 50 anni, Bego Samardzic, è morto questa mattina a causa di un malore mentre si trovava a bordo della sua auto. Samardzic, bosniaco di origine ma da anni residente a Sarnano dove era titolare di una ditta di intonaci, quando si è sentito male, è riuscito ad accostare l'auto e a fermarsi in un parcheggio all'altezza di contrada Maestà di Urbisaglia.Alcuni passanti hanno dato l'allarme, ma quando il 118 è intervenuto sul posto, per il 50enne non c'era più nulla da fare: ad ucciderlo, quasi sicuramente, un arresto cardiaco. Sul posto per i rilievi di rito sono intervenuti anche i carabinieri.

26/10/2016 12:50
La vicepresidente della Regione Casini in visita alla scuole di Sarnano

La vicepresidente della Regione Casini in visita alla scuole di Sarnano

La vicepresidente della Regione Marche, con delega anche ai lavori pubblici ed all'edilizia scolastica, ha fatto stamattina visita, su invito dell'Amministrazione Comunale, agli edifici scolastici dell'Istituto Comprensivo di Sarnano.Accompagnata dal Sindaco Franco Ceregioli, dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Stefania Innamorati, dall'Assessore ai Lavori Pubblici Luca Piergentili e dalla Dirigente Scolastica Maura Ghezzi, la Vicepresidente Casini ha visionato gli edifici della scuola media, della scuola elementare e della palestra, interessati dai recenti lavori di riparazione post sisma.La vicepresidente della Regione ha apprezzato la velocità e l'accuratezza con cui sono stati realizzati tali lavori, che hanno permesso un rapido ritorno alla normalità degli orari scolastici, in considerazione del fatto che, durante l'esecuzione delle opere, le lezioni della scuola secondaria di primo grado venivano tenute di pomeriggio presso l'edificio delle elementari. La visita è stata anche l'occasione per discutere di progettualità future, dei contenuti del recentissimo decreto sul terremoto approvato dal Governo ed di altre questioni inerenti le deleghe di competenza della Vicepresidente Casini.Il Sindaco Ceregioli: “Intendo ringraziare di cuore la Vicepresidente Anna Casini per questa importante visita a Sarnano, che ci ha consentito di fare il punto sui nostri edifici scolastici e su altre situazioni di grande rilievo per il nostro territorio. Il rapporto ed il dialogo con la Regione è assolutamente fondamentale e non posso che apprezzare il fatto che ci sia la massima vicinanza ai comuni dell'entroterra, soprattutto in questo delicato periodo post sisma”.

20/10/2016 15:22
Sarnano sempre più aperta al turismo

Sarnano sempre più aperta al turismo

È attivo da ieri, 17 ottobre 2016, il nuovo portale turistico ufficiale del Comune di Sarnano www.sarnanoturismo.it.Il nuovo portale turistico (che affianca quello istituzionale, www.sarnano.sinp.net) è stato realizzato dall'Amministrazione Comunale di Sarnano allo scopo di promuovere e valorizzare le tante ricchezze storiche, culturali e ambientali delle quali è ricco il territorio e nella consapevolezza che ormai la maggior parte della promozione turistica passa attraverso il web.L'ideazione e la progettazione del sito è stata a cura della Immagiverba di Isabella Tomassucci, che ha curato anche la redazione dei testi.Il portale, che verrà nel tempo ulteriormente arricchito ed implementato, è strutturato in quattro aree tematiche (“Scopri Sarnano”, “Esperienze”, “Notizie” e “Informazioni”), a loro volta suddivise in altre sezioni. Attualmente il sito è in lingua italiana, ma è in fase di predisposizione anche la versione in lingua inglese, che verrà attivata a partire dal 2017.Esprime grande soddisfazione il vicesindaco e assessore al turismo ed alla cultura Stefano Censori: «La realizzazione di un nuovo portale turistico del Comune di Sarnano era un obbiettivo al quale l'Amministrazione stava lavorando da tempo ed oggi finalmente questo lavoro così importante per la promozione del nostro territorio vede la luce. L'essenza di questo sito è nella sua frase di apertura: “Sarnano, più di quanto immagini”: ed è proprio questo il senso che si è voluto dare al nuovo portale turistico, ovvero incuriosire il turista facendogli conoscere le tantissime ricchezze che Sarnano può offrire, al di là di quanto possa immaginare chi non conosce la nostra splendida cittadina».Il sindaco Franco Ceregioli: «Questo nuovo portale turistico è un grande risultato non solo per l'Amministrazione Comunale che lo ha fortemente voluto, ma per tutto il sistema turistico di Sarnano (strutture ricettive, attività commerciali etc.) che dal nuovo sito turistico dedicato non potrà che trarre concreti benefici. E' oltremodo significativo, inoltre, che questo sito veda la luce all'indomani del terribile terremoto che ci ha colpito, con gravi ripercussioni proprio nel settore turistico: il nuovo portale turistico di Sarnano è un segnale della forte volontà di ripresa che il nostro territorio vuole esprimere».

18/10/2016 12:51
Le ragazze dell'Ipsia di Sarnano in evidenza a Fermo

Le ragazze dell'Ipsia di Sarnano in evidenza a Fermo

E' stata una vittoria più che meritata e piena di soddisfazione quella che ha travolto l' I.P.S.I.A. “Renzo Frau” di Sarnano.Le ragazze delle classi III e IV del Settore Benessere della sede di Sarnano hanno partecipato, con le loro acconciature e con un trucco ispirato ad uno stile esotico, al Concorso “Junior Collection” nell’ambito della manifestazione “Tendenza moda 2016” - III edizione, tenutasi al Fermo Forum il 10 Ottobre 2016.La giuria composta da esperti dell’ORÉAL e da rappresentanti della Confartigianato e della “COC” parrucchieri, fra tutte le Scuole Professionali della Regione Marche con l’indirizzo “Benessere - Estetista – Acconciatore” partecipanti alla manifestazione, ha decretato la vittoria dell’I.P.S.I.A “ di Sarnano sia per l’acconciatura che per il trucco.Le alunne premiate sono state Francesca Vitanza quale migliore truccatrice per il “Settore Estetica” e Rozy Pal quale migliore acconciatrice; la modella sia per il trucco che per l'acconciatura è stata l’alunna Sangeeta Pal sempre dell’I.P.S.I.A. di Sarnano.Le ragazze, coordinate dalla referente del concorso Prof.ssa Giuseppina Frattoni e guidate da validi esperti esterni, hanno dimostrato una grande forza di volontà come sempre occorre per mettersi in luce nel mercato del fashion, in continua evoluzione ed alla ricerca di nuovi talenti che sappiano coniugare un’adeguata formazione professionale indispensabile per la carriera di estetista / acconciatore, con un total look su misura per ogni donna.Grande soddisfazione è stata espressa dal Dirigente scolastico dell’I.P.S.I.A. di Sarnano Prof. Nazzareno Miele, che ha più volte rimarcato come la vittoria ottenuta non è del singolo ma della Scuola; una scuola che ha saputo avvalersi della collaborazione dei docenti e dei ragazzi per portare avanti un progetto volto a migliorare una realtà scolastica sempre più vicina al mondo del lavoro e fonte di stimolo per chi ha voglia di crescere professionalmente.

14/10/2016 13:40
Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Ricostruzione: tutti i dettagli del decreto governativo e le slide presentate in conferenza stampa

Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”.  Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes.  In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011  

11/10/2016 17:06
L'assessore Sciapichetti frena gli allarmismi: "Tutti i danni saranno risarciti totalmente"

L'assessore Sciapichetti frena gli allarmismi: "Tutti i danni saranno risarciti totalmente"

Ha destato comprensibile apprensione la diramazione, a questo punto ufficiale, dei Comuni inseriti dal Governo nel cosiddetto "cratere sismico" all'interno del decreto sulla ricostruzione post-terremoto approvato questa mattina. I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso.Un elenco con esclusioni "eccellenti" come, ad esempio, Camerino e Tolentino o la stessa Macerata. A gettare acqua sul fuoco della polemica che si è già aperta è l'assessore regionale Angelo Sciapichetti che sottolinea come tutti i danni saranno risarciti: "La provincia di Macerata con i suoi 14 Comuni inseriti nell'elenco del cosiddetto cratere è quella tra tutte, che ha visto riconosciuto il maggior numero di Comuni e quindi di danni. Va sottolineato comunque che tutti coloro, residenti nei comuni non compresi nell'elenco, saranno comunque risarciti totalmente dei danni avuti dal sisma, purché certificati delle apposite schede Aedes compilate dai rilevatori autorizzati"."In pratica la differenza tra chi sta nel cratere e tra chi risiede nei comuni fuori dall'elenco è questa: chi sta nel cratere avrà  il risarcimento dei danni al 100% della prima e della seconda casa. Chi sta fuori avrà il risarcimento della prima casa al 100% della seconda casa al 50% se non ubicata nel centro storico, altrimenti del 100% come gli altri. Voglio ricordare che nel terremoto di Marche e Umbria di 20 anni fa, le seconde case non furono finanziate".Sul piede di guerra, però, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui: "Le anticipazioni sul decreto per la ricostruzione emanato dal Governo ci lasciano profondamente amareggiati. Da quanto apprendiamo, infatti, Camerino ed altri comuni dell’entroterra Maceratese sono stati esclusi dal così detto “cratere”. Si tratta di una esclusione che, se confermata, farebbe gridare allo scandalo, non solo perché i danni riportati nella nostra cittadina sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma anche perché la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità, non molti giorni fa, una mozione per destinare i risparmi della Camera ai comuni terremotati tra i quali, appunto, compariva anche la città di Camerino.Siamo convinti che si sia trattato di un errore o di una disattenzione che potrà essere sanata nei prossimi giorni. In ogni caso invitiamo il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, e gli altri rappresentanti del Governo a venire a trovarci a Camerino (cosa mai avvenuta fino ad oggi), così da darci modo di mostrare loro di persona quanti e quali danni il sisma dello scorso 24 agosto ha provocato nella nostra città".

11/10/2016 14:37
Terremoto, Sarnano esclusa dalle sospensioni dei pagamenti tributari

Terremoto, Sarnano esclusa dalle sospensioni dei pagamenti tributari

Sull'atto emesso dal Ministero dell’Economia e Finanze in cui vengono elencati i comuni delle Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria ai quali è stato disposta la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e viene così escluso il comune di Sarnano, interviene la Vicepresidente del Consiglio Regionale Marzia Malaigia. E' oggettiva la conta dei danni a Sarnano, il quale è stato dichiarato il comune della provincia di Macerata con più sfollati e danni ad immobili e fabbricati, eppure arriva questa sorprendente e negativa comunicazione. La Malaigia evidenzia come l’economia di questa località è basata sostanzialmente sul turismo estivo ed invernale nonché in quello cosiddetto “di ritorno”, costituito da famiglie originarie della zona. E' infatti in queste due stagioni che si registra la maggior parte delle presenze annuali. Tanto che, a pochi giorni dal devastante terremoto aveva già presentato una mozione (purtroppo non ancora discussa in consiglio regionale) sul sostegno immediato al sistema termale e turistico delle zone colpite dal sisma. La Vicepresidente del Consiglio accoglie l'appello degli operatori turistici e commerciali del comune di Sarnano, evidenziando il fatto che i danni economici causati dalle partenze anticipate e dalle cancellazioni sono già ingenti. Si sta mettendo in serio pericolo la sopravvivenza delle stesse attività. Per la Malaigia occorre correre ai ripari prima dell'avvento delle festività natalizie, che rappresentano fino al 50% dell'attività economica della zona. Tra l'altro è da temere quello che gli operatori commerciali minacciano, cioè drastici provvedimenti fino alla chiusura con conseguente riconsegna delle licenze e si consideri che a Sarnano, su poco più di tremila abitanti, esistono più di trenta strutture ricettive censite (fonte: osservatorio Regione Marche). La Malaigia fa appello al Presidente della Regione e chiede con forza un interessamento per riuscire a far eliminare questa ingiustizia. Come affermano gli operatori, si tratta di una azione tampone, in attesa di ricostruire una strategia che ci porti fuori l’emergenza e faccia conoscere il territorio di Sarnano e dei Monti Sibillini tutti. Lo spopolamento delle aree interne parte da queste azioni concrete e dall'ascolto continuo dei loro abitanti.

29/09/2016 13:17
Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

Il sindaco di Belforte "bacchetta" il vicepresidente della Camera: "Non conosce bene il territorio maceratese"

"Siamo ovviamente felici che il vicepresidente della Camera si occupi dei Comuni del Maceratese pesantemente colpiti dal terremoto, ma l'on. Baldelli probabilmente ha una scarsa conoscenza del territorio, perchè non si possono non inserire in quella lista tutti i Comuni della fascia dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, a partire da Tolentino fino ad arrivare a Sarnano": così il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, dopo che l'on. Simone Baldelli di Forza Italia, lunedì aveva dichiarato nel suo intervento in aula che esistono "territori e province dove si reclama soccorso, dove si reclama un sostegno, perché non sono rientrate nella prima perimetrazione, diciamo così, del primo intervento di emergenza"."Invito personalmente l'on. Baldelli a venire nelle nostre zone e a parlare con i sindaci, al di là dello schieramento politico, per rendersi conto di persona che esiste una ampia fascia di Comuni dove il terremoto ha provocato danni molto ingenti e parlo di tutti i Comuni che fanno parte dell'Unione Montana dei Monti Azzurri. Non ci si può dimenticare, ad esempio, di realtà importanti come Tolentino, come San Ginesio, dove i danni sono stati enormi, Caldarola, Sarnano, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio, la mia Belforte, Loro Piceno Sant'Angelo in Pontano. Non voglio pensare che si sia trattato di una dimenticanza per meri motivi elettorali: non devono esistere territori di serie A e territori di serie B. Tutti abbiamo diritto al sostegno da parte dello Stato".

28/09/2016 14:28
Il canile dei Monti Azzurri in festa con Licia Colò fra mercatini e sfilate

Il canile dei Monti Azzurri in festa con Licia Colò fra mercatini e sfilate

Si è svolta con successo al canile dei Monti Azzurri in contrada Rotondo a Tolentino la Festa del Randagio, alla presenza dei sindaci proprietari, del prorettore Unicam Andrea Spaterna, del veterinario Asur Otello Battellini e del rappresentante regionale del servizio Veterinario Alberto Tibaldi con ospite e testimonial di eccezione Licia Colò.Tutti hanno messo in evidenza la buona gestione ed il lavoro dei volontari secondo criteri ben definiti grazie alla lungimiranza della Unione Montana.Il gran numero di adozioni ha fatto sì che i cani di ben sette Comuni fuori dal territorio dell’Unione Montana Monti Azzurri abbiano trovato spazio in questa struttura che può godere della collaborazione di Unicam e della sua clinica veterinaria di Matelica di cui in modo ufficiale il Presidente Giampiero Feliciotti ha sottoscritto con il prorettore il rinnovo della convenzione esponendo i risultati raggiunti negli anni precedenti e facendo ben presente ai sindaci che trattasi di un accordo senza costi.Entusiasmo e belle parole verso i sindaci sono state espresse da Licia Colò che si è detta felice di ritornare in questa struttura della quale “Giampiero ci ha fatto innamorare", un luogo vivo, immerso nella natura con prato e ombra dove gli animali possono vivere ben accuditi insieme all’uomo, "non un lager ma un luogo di incontro" come ha detto il rappresentante della Regione.Complimenti al direttore veterinario della Skilos per le tante attività comportamentali e alle tante cure e siete fortunati ad avere questa bella collaborazione con l’università alle associazioni ed ai mecenati che hanno permesso con le loro donazioni un bel decoro per il benessere degli animali: era presente anche il presidente di Poltrona Frau Franco Moschini che Feliciotti ha ampiamente ringraziato.La festa è proseguita con il mercatino e le sfilate di cagnolini di ogni genere: simpaticamente ogni sindaco è stato fotografato con un cane del suo Comune.Licia Colò poi è ripartita passando per Camporotondo dove ha potuto salutare i ragazzi del Centro Montiazzurri, dove sono stati trasferiti a seguito dell'inagibilità della struttura originaria per via del sisma del 24 agosto.

24/09/2016 19:09
63enne di Sarnano tenta di togliersi la vita impiccandosi: salvata dai familiari

63enne di Sarnano tenta di togliersi la vita impiccandosi: salvata dai familiari

Tragedia sfiorata questa mattina a Sarnano, dove intorno alle 8 una donna di 63 anni, M.E., ha tentato di togliersi la vita impiccandosi nel proprio giardino.Il gesto estremo della signora è stato notato dai familiari che si sono precipitati per soccorrerla. In pochissimi minuti, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, viste le gravi condizioni in cui versava la 63enne, ne hanno disposto il trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Fabriano, dove i medici si sono riservati la prognosi. Per i rilievi di rito, sono intervenuti anche i carabinieri della Stazione di Sarnano.

15/09/2016 11:02
Sarnano, le scuole elementari e medie inizieranno lunedì 19 settembre

Sarnano, le scuole elementari e medie inizieranno lunedì 19 settembre

In considerazione della necessità di effettuare alcuni limitati interventi di sistemazione di parti non strutturali (ripresa delle tamponature) degli edifici della scuola elementare e della scuola media, si comunica che l'Amministrazione Comunale e la Dirigenza Scolastica dell'Istituto Comprensivo hanno stabilito il differimento dell'inizio delle lezioni a lunedì 19 settembre. Per uniformità con gli altri gradi, anche l'inizio delle lezioni alla scuola materna subirà il medesimo differimento. Fino al termine dei lavori alla scuola media, le lezioni delle classi di tale plesso si svolgeranno di pomeriggio presso la scuola elementare. Si comunica altresì che l'Amministrazione Comunale e la Dirigenza Scolastica dell'Istituto Comprensivo hanno indetto due incontri al fine di discutere della situazione degli edifici scolastici post sisma e delle citate variazioni temporanee di orario di svolgimento delle lezioni: - il primo, con i rappresentanti di classe, fissato per mercoledì 14 settembre, ore 18:00, presso la scuola materna; - il secondo, con i genitori degli iscritti alle scuole di Sarnano, fissato per giovedì 15 settembre, ore 21:30, presso la sala congressi.

12/09/2016 16:47
Piergentili: "A Sarnano scuole non antisismiche: chiudiamole e troviamo sistemazioni alternative"

Piergentili: "A Sarnano scuole non antisismiche: chiudiamole e troviamo sistemazioni alternative"

Il consigliere provinciale uscente di Sarnano Giacomino Piergentili non ci sta. Le parole del sindaco Franco Ceregioli sulla situazione delle scuole sarnanesi non lo hanno affatto rassicurato. Anzi. E chiede di trovare soluzioni alternative per gli studenti del paese. "Sulla sicurezza degli edifici scolastici purtroppo non si può essere così superficiali. E' strano che di solito un sindaco contesti il "sistema" in generale e però ora in questa occasione se ne serva per giustificare il suo operato.Per far capire una volta per tutte come stanno le cose ai cittadini" spiega Piergentili "bisogna rispondere a questa domanda, senza tante parole, soprattutto quando sono vuote; io sono per la sostanza: se, come ipotizzano i tecnici dell'Ingv, si verificassero scosse anche più forti di quelle del 24 agosto (che Dio non voglia)  essendo collocati in zone molto vicine a quelle a più alto rischio, si ha la certezza che le nostre scuole rimarrebbero in piedi? La risposta purtroppo è no, perchè non sono antisismiche.Questa è la questione essenziale, il resto ai fini pratici non conta nulla. Che il 90% degli edifici pubblici non sia sicuro non può essere una scusante per il mal comune mezzo gaudio. Io sono per le nette distinzioni. Figuriamoci se riguarda la sicurezza dei nostri ragazzi.La cosa principale non è quella di accertare se le scuole siano agibili o meno. Bisogna essere certi che esse siano sicure dal punti di vista sismico. E purtroppo le nostre scuole non sono antisismiche come il sindaco stesso ha affermato.Per questo sostengo che soprattutto le scuole che non sono antisismiche prive dei certificati di staticità devono essere chiuse e trovate sistemazioni alternative, almeno nei comuni vicini alle zone a rischio di altre probabili forti scosse, come affermano i tecnici dell'Ingv.Affermare che una scuola è agibile significa che nelle condizioni in cui si trova può essere frequentata. Ma in caso di forte scossa quella scuola dichiarata agibile, crolla? Questa è l'assicurazione che ci devono dare.Altra cosa è che esista la certezza che, pur lesionandosi, non crolli sopra chi ci sta dentro.Agire preventivamente per non commemorare poi. tutto il resto sono solo chiacchiere dei soliti politici inconcludenti che pensano solo alla propria poltrona ed a non mettersi contro un sistema che non vuole essere disturbato a discapito dei cittadiniOccorre coraggio. Possono essere scelte che creano disagi, forse anche impopolari, ma sicuramente potrebbero salvare vite umane, soprattutto dei nostri ragazzi. I poteri di agire ci sono invocando il principio di precauzione preventiva o "principio precauzionale". Non scherziamo con la vita dei nostri figli. Il politichese usato fino ad ora ed il buonismo di questo genere non serve a nulla. Non tornerò ancora su tali principi. Cercherò di impiegare le mie risorse per impedire che i ragazzi vengano messi a rischio".

08/09/2016 09:55
Ceregioli: "Sull'agibilità delle scuole nessuna verità nascosta"

Ceregioli: "Sull'agibilità delle scuole nessuna verità nascosta"

Tra pochi giorni riapriranno le scuole. Tanta è la preoccupazione per le famiglie che, dopo il sisma del 24 agosto, temono per l’incolumità dei propri figli che dovranno frequentare le lezioni, spesso, in edifici vecchi e  a volte persino non sicuri.Il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, ha voluto far luce su questa questione tanto delicata per il suo paese che ha subito danni dopo il terremoto. Con un lungo post su Facebook il primo cittadino ha spiegato qual è la situazione reale degli edifici scolastici con la massima trasparenza: “Il giorno stesso del sisma mi sono recato,” scrive il sindaco “ insieme al nostro ufficio tecnico, presso tutti gli edifici scolastici (materna, elementare, media, palestra) al fine di verificare lo stato degli immobili: la situazione era apparsa subito estremamente confortante in quanto, anche ad un occhio non tecnico come il mio, non emergeva la presenza di danni consistenti. Ovviamente, non potendo e non volendo limitarci ad un primo esame sommario, abbiamo richiesto che venisse effettuata una verifica su detti edifici sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei tecnici della Protezione Civile Regionale, competenti alla redazione delle schede Aedes”.Dalle verifiche effettuate è emerso che tutte le strutture sono agibili, sarà necessario effettuare alcuni lavori che non interessano parti strutturali quali: consolidamento di un divisorio nella scuola elementare, piccole riprese di tamponature nella scuola media e nella palestra. Tali interventi non pregiudicheranno l’inizio dell’anno scolastico per la scuola elementare, mentre potrebbe slittare di qualche giorno per gli alunni delle medie. Si sta valutando, comunque, la possibilità di effettuare detti interventi anche in contemporanea alle lezioni, cercando di ridurre al minimo il disagio per docenti e studenti.Ceregioli ha voluto rispondere a chi sostiene che il Comune sta nascondendo la verità e che bisognerebbe chiudere le scuole a prescindere dal loro stato: “Sono convinto che la maggior parte delle persone, vorrei dire la totalità, soprattutto dei genitori, sia in assoluta buona fede preoccupata, visto che i loro figli tra qualche giorno inizieranno l'anno scolastico all'interno degli edifici scolastici in questione (preoccupazione che condivido anche io da genitore, visto che anche mio figlio è tra questi), ma questa preoccupazione non deve spingerci alla irrazionalità, perché da questa – soprattutto se qualcuno non altrettanto in buona fede la alimenta – non verrà mai nulla di positivo e costruttivo”“I nostri edifici scolastici – lo dico con estrema chiarezza – non sono antisismici,” continua nel suo post il sindaco “semplicemente in quanto all'epoca della loro costruzione la normativa oggi vigente non c'era (e magari tra trent'anni ciò che noi oggi consideriamo antisismico, non lo sarà più). Non sono antisismici come non lo è almeno il 90% degli edifici (pubblici o privati, destinati ad abitazione o ad attività economiche) del nostro territorio, ma ciò non significa che siano per definizione luoghi insicuri. Le nostre scuole hanno resistito al sisma del 1997 (non vado più indietro nel tempo); successivamente sono state oggetto di interventi di miglioramento sismico; oggi hanno affrontato quest'altro terremoto, sicuramente più violento. È vero che gli eventi passati non contano più e che ognuno fa storia a sé, ma da questa storia recente dobbiamo partire se vogliamo fare un discorso "razionale" sulle nostre scuole”.I soggetti intervenuti per la verifica degli stabili, oltre ai tecnici del Comune, sono i Vigili del fuoco, Protezione Civile, quindi non personaggi politici ma figure istituzionali deputati alle verifiche post sisma e il loro giudizio è stato unanime “le nostre scuole sono tutte agibili, non avendo questo terremoto (che penso a memoria di tutti sia stato il più violento mai ricordato) danneggiato nemmeno minimamente le parti strutturali”. Il Comune ha anche incaricato un tecnico esterno per un ulteriore verifica, cercando il più possibile di essere certi della sicurezza.Di fronte a tutto ciò i cittadini di Sarnano si pongono in maniera differente: chi si fa guidare dalla paura, e dunque dall’irrazionalità, chi invece cerca di essere il più razionale possibile. Per aiutare i propri concittadini Ceregioli ricorda che “. I verificatori della Protezione Civile non sono marionette al soldo del politico di turno, ma sono persone che, sotto la propria diretta responsabilità, attestano che, non un locale qualsiasi, ma un edificio scolastico dove andranno decine di ragazzi è agibile o non lo è. Anche solo pensare che il loro giudizio possa essere condizionato da fattori esterni, come le "pressioni" di un Sindaco, mi darebbe il voltastomaco. Così come del tutto fuori dalla realtà delle cose (oltre che dalle norme giuridiche) è il solo pensare che si possano "d'imperio" chiudere degli edifici appena dichiarati agibili, sulla base di chissà quale presupposto logico, senza peraltro pensare che ci sono Comuni disastrati e ben più disgraziati in cui le scuole sono davvero inagibili e non si ha nessuna certezza sul se e sul quando verranno rese nuovamente agibili”.Bisogna quindi tenere presente che le scuole di Sarnano sono nella stessa situazione in cui erano il 23 agosto, prima del terremoto, con lo stesso livello di sicurezza. Forse una considerazione non sufficiente in questo momento, ma bisogna partire da questa considerazione per continuare la vita nel paese.Il primo cittadino a concluso sottolineando che “un argomento delicato come questo, affrontato in un momento ancora più delicato come quello che stiamo vivendo in questi giorni, prevalga in tutti il buon senso e la serenità di giudizio”.

07/09/2016 10:08
Sarnano, potrebbe slittare l'inizio della scuola per le medie

Sarnano, potrebbe slittare l'inizio della scuola per le medie

A Sarnano il Comune ha decretato l'agibilità degli edifici scolastici che però dovranno comunque essere sottoposti a piccoli interventi di sistemazione.Ecco cosa si legge nel comunicato dell'amministrazione comunale:"Si comunica che, all'esito delle verifiche effettuate dai tecnici della Protezione Civile Regionale e dei Vigili del Fuoco, gli edifici scolastici di proprietà comunale (scuola materna, scuola elementare, scuola media e palestra comunale) sono tutti risultati agibili, con prescrizione di minimi e limitati interventi di sistemazione di parti non strutturali (consolidamento di un divisorio nella scuola elementare, piccole riprese di tamponature nella scuola media e nella palestra).Mentre i lavori alla scuola elementare non dovrebbero pregiudicare il regolare inizio delle lezioni, i tempi per l'effettuazione dei lavori alla scuola media, visto l'approssimarsi del 15 settembre, potrebbero comportare un lieve differimento della data di inizio delle lezioni: ci si riservano ulteriori comunicazioni in merito non appena effettuato l'ulteriore sopralluogo per la definizione della tempistica dei lavori".

06/09/2016 09:28
Sarnano chiede lo stato di emergenza: il sindaco scrive a Renzi

Sarnano chiede lo stato di emergenza: il sindaco scrive a Renzi

Sarnano chiede ufficialmente lo stato di emergenza. Il sindaco Franco Ceregioli questa mattina ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell'Interno Angelino Alfano, al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, all'Assessore regionale Angelo Sciapichetti ed al Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani (quest'ultimo per il tramite della Prefettura di Macerata) al fine di inserire anche Sarnano tra quelli gravemente danneggiati per i quali è stato decretato lo stato di emergenza.Infatti, come noto, non solo Sarnano, ma tutti i Comuni del maceratese non sono ad oggi inseriti tra quelli per i quali sono stati adottati i primi provvedimenti emergenziali, pur essendo la Provincia di Macerata – come chiaramente emerso nella riunione dello scorso 2 settembre con la Protezione Civile Regionale a Castelsantangelo sul Nera – pesantemente stata coinvolta dagli effetti del sisma del 24 agosto 2016."In proposito" afferma Ceregioli "sono giunte rassicurazioni verbali circa l'inserimento dei Comuni danneggiati del maceratese tra quelli per i quali verrà dichiarata l'emergenza, ma ho comunque ritenuto opportuno formalizzare una richiesta in tal senso, descrivendo, seppur con estrema sintesi, i danni che il Comune di Sarnano ha subito (peraltro ancora provvisori visto che debbono ancora essere esaminate circa il 30% delle segnalazioni di danno pervenute in Comune)".Nella missiva inviata alle autorità si legge "Evidenziamo gravissimi danni agli edifici pubblici e moltissimi edifici privati presenti sul territorio comunale, nel centro storico ed abitato (diversi condomini evacuati) ed in particolare nelle frazioni principali (Giampereto, Piobbico, Bisio, Schito, Gabella Nuova, San Cassiano ….). In località Gabella Nuova, appunto, è stato evacuato un centro residenziale per disabili. A tutt’oggi abbiamo ricevuto oltre 550 richieste di sopralluoghi urgenti e dalle prime verifiche dei tecnici, tuttora in corso, circa il 35% dei fabbricati risultano inagibili e da sgomberare. Sono state già emesse/notificate ed in corso di predisposizione 164 ordinanze di inagibilità/sgombero, per un totale di 203 persone allontanate dalle proprie abitazioni (6% della popolazione residente). Lo stato di emergenza ha reso necessario la presenza ed assistenza continua della Protezione Civile Comunale e dei Vigili del Fuoco della Provincia di Macerata".

05/09/2016 15:12
Il sindaco di Sarnano: "Infondate le notizie relative a danneggiamenti alla scuola elementare"

Il sindaco di Sarnano: "Infondate le notizie relative a danneggiamenti alla scuola elementare"

Dal sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, riceviamoIn riferimento alla notizia diffusa su alcuni organi di stampa secondo la quale la scuola elementare del Comune di Sarnano avrebbe subito danneggiamenti alle fondamenta a seguito del sisma del 24 agosto 2016, si evidenzia che la stessa è allo stato priva di fondatezza, atteso che le verifiche agli edifici scolastici presenti sul territorio sono in corso e non sono ancora ultimate, per cui è assolutamente improprio ed inopportuno diffondere notizie senza averne prima accertato la veridicità.Dopo un primo esame delle strutture scolastiche per sincerarsi dell'assenza di crolli e della eventuale necessità di opere di primo intervento per la messa in sicurezza (esame che ha dato esito negativo), le verifiche saranno effettuate con la massima scrupolosità e le scuole del territorio comunale saranno riaperte solo dopo aver avuto la certezza da parte di tutti i soggetti verificatori che il terremoto non abbia provocato danni tali da compromettere la sicurezza degli edifici. Ciò posto, a distanza di una settimana dal sisma, è possibile effettuare un primo, seppur parziale, bilancio della situazione. Alla data odierna gli edifici privati inagibili sono oltre cento e le persone residenti a Sarnano che hanno dovuto lasciare la propria abitazione principale sono 145. Tale dato potrebbe purtroppo essere suscettibile di incremento in quanto le segnalazioni di danni fino ad oggi pervenute sono quasi 500 delle quali, nonostante il lavoro incessante dei tecnici, ne sono state verificate circa il 50%. Per tutte le persone sfollate è stata trovata una sistemazione, anche se provvisoria, ma ovviamente, soprattutto per le famiglie residenti in immobili che necessiteranno di interventi strutturali, sarà necessario reperire alloggi più stabili, per cui non si può escludere – ed anzi sarà molto probabile – la necessità di dover richiedere moduli abitativi: la situazione delle necessità abitative è costantemente monitorata dalla locale Protezione Civile e dall'Amministrazione Comunale.Per quanto concerne l'edilizia pubblica – detto degli edifici scolastici in corso di verifica – allo stato è stato dichiarato inagibile il Palazzo del Popolo in Piazza Alta e, conseguentemente, il Teatro Comunale della Vittoria che si trova al suo interno. Molte le chiese inagibili, tra cui, purtroppo, anche la Chiesa principale di Sarnano, Santa Maria di Piazza. Altri immobili pubblici, tra i quali la sede museale, debbono ancora essere verificati e, precauzionalmente, non verranno aperti al pubblico fino a quando la verifica non avrà escluso ogni rischio. Ingenti i danni anche al Centro diurno e residenziale per disabili di Gabella Nuova, dichiarato inagibile immediatamente dopo il sisma: ciò ha comportato la necessità di spostare gli ospiti presso una struttura messa a disposizione dalla Parrocchia di Santa Maria, in attesa di altra collocazione. Colgo l'occasione per esprimere il mio più sincero ringraziamento a tutte le persone che, dall'alba del 24 agosto si sono adoperate per risolvere le tante problematiche connesse al sisma: il personale del Comune, i Volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa di Sarnano, i tecnici che stanno effettuando le verifiche, i colleghi Amministratori, tutti animati dal grandissimo senso di solidarietà verso chi ha purtroppo subito danni da questo infausto evento. Siamo consapevoli che moltissimo ancora ci sarà da fare, ma vedere l'impegno da tanti profuso in questi giorni è il migliore segnale di speranza per superare questo difficile momento.

31/08/2016 11:23
Gravi danni alle chiese della Diocesi di Camerino

Gravi danni alle chiese della Diocesi di Camerino

"Per fortuna le opere di miglioramento eseguite con criteri aggiornati al 1998 ha scongiurato crolli maggiori: tuttavia gran parte delle 486 chiese dell'arcidiocesi risultano danneggiate anche solo negli apparati decorativi e l'opera di riparazione del sisma 1997 non era stata ancora completata".Lo ha detto Luca Maria Cristini, direttore dell'Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici. "Camerino, San Ginesio, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, Caldarola, Sarnano, Macereto, Castello di Lanciano di Castelraimondo, San Severino Marche: questi i territori fortemente compromessi - spiega ancora Cristini - con il Museo diocesano di Visso in grave condizione di rischio per il pericolo di crollo del massiccio campanile a vela della chiesa di sant'Agostino". "Il sisma ha generato problemi più ingenti rispetto a quelli del fenomeno tellurico di quasi vent'anni fa''. (Ansa)

30/08/2016 15:43
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