Tra pochi giorni riapriranno le scuole. Tanta è la preoccupazione per le famiglie che, dopo il sisma del 24 agosto, temono per l’incolumità dei propri figli che dovranno frequentare le lezioni, spesso, in edifici vecchi e a volte persino non sicuri.
Il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, ha voluto far luce su questa questione tanto delicata per il suo paese che ha subito danni dopo il terremoto. Con un lungo post su Facebook il primo cittadino ha spiegato qual è la situazione reale degli edifici scolastici con la massima trasparenza: “Il giorno stesso del sisma mi sono recato,” scrive il sindaco “ insieme al nostro ufficio tecnico, presso tutti gli edifici scolastici (materna, elementare, media, palestra) al fine di verificare lo stato degli immobili: la situazione era apparsa subito estremamente confortante in quanto, anche ad un occhio non tecnico come il mio, non emergeva la presenza di danni consistenti. Ovviamente, non potendo e non volendo limitarci ad un primo esame sommario, abbiamo richiesto che venisse effettuata una verifica su detti edifici sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei tecnici della Protezione Civile Regionale, competenti alla redazione delle schede Aedes”.
Dalle verifiche effettuate è emerso che tutte le strutture sono agibili, sarà necessario effettuare alcuni lavori che non interessano parti strutturali quali: consolidamento di un divisorio nella scuola elementare, piccole riprese di tamponature nella scuola media e nella palestra. Tali interventi non pregiudicheranno l’inizio dell’anno scolastico per la scuola elementare, mentre potrebbe slittare di qualche giorno per gli alunni delle medie. Si sta valutando, comunque, la possibilità di effettuare detti interventi anche in contemporanea alle lezioni, cercando di ridurre al minimo il disagio per docenti e studenti.
Ceregioli ha voluto rispondere a chi sostiene che il Comune sta nascondendo la verità e che bisognerebbe chiudere le scuole a prescindere dal loro stato: “Sono convinto che la maggior parte delle persone, vorrei dire la totalità, soprattutto dei genitori, sia in assoluta buona fede preoccupata, visto che i loro figli tra qualche giorno inizieranno l'anno scolastico all'interno degli edifici scolastici in questione (preoccupazione che condivido anche io da genitore, visto che anche mio figlio è tra questi), ma questa preoccupazione non deve spingerci alla irrazionalità, perché da questa – soprattutto se qualcuno non altrettanto in buona fede la alimenta – non verrà mai nulla di positivo e costruttivo”
“I nostri edifici scolastici – lo dico con estrema chiarezza – non sono antisismici,” continua nel suo post il sindaco “semplicemente in quanto all'epoca della loro costruzione la normativa oggi vigente non c'era (e magari tra trent'anni ciò che noi oggi consideriamo antisismico, non lo sarà più). Non sono antisismici come non lo è almeno il 90% degli edifici (pubblici o privati, destinati ad abitazione o ad attività economiche) del nostro territorio, ma ciò non significa che siano per definizione luoghi insicuri. Le nostre scuole hanno resistito al sisma del 1997 (non vado più indietro nel tempo); successivamente sono state oggetto di interventi di miglioramento sismico; oggi hanno affrontato quest'altro terremoto, sicuramente più violento. È vero che gli eventi passati non contano più e che ognuno fa storia a sé, ma da questa storia recente dobbiamo partire se vogliamo fare un discorso "razionale" sulle nostre scuole”.
I soggetti intervenuti per la verifica degli stabili, oltre ai tecnici del Comune, sono i Vigili del fuoco, Protezione Civile, quindi non personaggi politici ma figure istituzionali deputati alle verifiche post sisma e il loro giudizio è stato unanime “le nostre scuole sono tutte agibili, non avendo questo terremoto (che penso a memoria di tutti sia stato il più violento mai ricordato) danneggiato nemmeno minimamente le parti strutturali”. Il Comune ha anche incaricato un tecnico esterno per un ulteriore verifica, cercando il più possibile di essere certi della sicurezza.
Di fronte a tutto ciò i cittadini di Sarnano si pongono in maniera differente: chi si fa guidare dalla paura, e dunque dall’irrazionalità, chi invece cerca di essere il più razionale possibile. Per aiutare i propri concittadini Ceregioli ricorda che “. I verificatori della Protezione Civile non sono marionette al soldo del politico di turno, ma sono persone che, sotto la propria diretta responsabilità, attestano che, non un locale qualsiasi, ma un edificio scolastico dove andranno decine di ragazzi è agibile o non lo è. Anche solo pensare che il loro giudizio possa essere condizionato da fattori esterni, come le "pressioni" di un Sindaco, mi darebbe il voltastomaco. Così come del tutto fuori dalla realtà delle cose (oltre che dalle norme giuridiche) è il solo pensare che si possano "d'imperio" chiudere degli edifici appena dichiarati agibili, sulla base di chissà quale presupposto logico, senza peraltro pensare che ci sono Comuni disastrati e ben più disgraziati in cui le scuole sono davvero inagibili e non si ha nessuna certezza sul se e sul quando verranno rese nuovamente agibili”.
Bisogna quindi tenere presente che le scuole di Sarnano sono nella stessa situazione in cui erano il 23 agosto, prima del terremoto, con lo stesso livello di sicurezza. Forse una considerazione non sufficiente in questo momento, ma bisogna partire da questa considerazione per continuare la vita nel paese.
Il primo cittadino a concluso sottolineando che “un argomento delicato come questo, affrontato in un momento ancora più delicato come quello che stiamo vivendo in questi giorni, prevalga in tutti il buon senso e la serenità di giudizio”.
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