Si accendono le luci del “Bosco Urbano”, la grande installazione che farà della bellissima piazza Del Popolo uno dei luoghi magici di questo Natale. L’appuntamento è per domani pomeriggio (sabato 5 dicembre) alle ore 18. I commercianti di piazza, il Comune, la Pro Loco e l’Assem, inaugureranno così anche le tantissime iniziative che verranno proposte fino all’Epifania.“Vogliamo tutta la città in piazza per l’accensione delle luci perché siamo certi che sarà un grande spettacolo – sottolinea l’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Felicioli – Un gruppo di giovani settempedani dalla forte genialità, che si sono uniti dando vita al collettivo “AltriMenti”, ha realizzato, con la collaborazione di alcuni sponsor, delle attività commerciali ma anche degli operai del Comune, di alcune aziende private, del mondo del volontariato e dell’associazionismo, un habitat particolare dove c’è tanto verde e dove sarà possibile immergersi nella natura e nella tradizione dei festeggiamenti di fine anno”.“Sono emozionato perché percepisco quanto i ragazzi che hanno lavorato a questo progetto tengano alla città e quanto, tanti altri giovani, hanno dato per la buona riuscita di questa iniziativa. La piazza diventerà luogo di incontro e socializzazione ma anche il vero centro della festa. Anche quest’anno, come ho fatto negli anni passati, invito tutti a venire a trovarci e a fare compere a San Severino. E’ grazie ai commercianti settempedani, in particolare a quelli di piazza, se questa festa anche quest’anno avrà un gusto così speciale e unico con una cornice che sarà realmente senza eguali”.Dopo la cerimonia dell’accensione degli abeti il progetto “Il Bosco Urbano” prevede altri importanti momenti. Martedì 8 dicembre, dalle ore 15, Mercatino di Natale e poi sabato 12 dicembre, dalle ore 10 alle 12, “Instawalk” con Igers Macerata alla scoperta della città con il #sanseverinoxmastour. Dalle ore 15 tutti in piazza Del Popolo per decorare “Il Bosco Urbano” con tante sorprese per i più piccoli. Dalle 19, invece, “Aperitivo di Natale & Musica”. Il 24 dicembre, Vigilia di Natale, vin brulè per tutti dalla mezzanotte, il 26 dicembre proclamazione del vincitore del challenge su Instagram #addobbailnatale e poi il 6 gennaio “Arriva la Befana”.Per tutto il periodo delle festività di Natale 2015 il “Bosco Urbano” sarà anche uno spazio a disposizione dei cittadini ma anche delle associazioni che vorranno usufruirne per organizzare gratuitamente eventi, degustazioni e spettacoli. Basterà prenotarsi alla Pro Loco (info al numero di tel. 0733638414).Intanto prosegue la raccolta di addobbi natalizi, vecchi e nuovi, presso la Pro Loco e in diversi punti della città (elenco completo bit.ly/PuntidiRaccoltaADDOBBI). Sabato 12 dicembre, dalle ore 15, saranno utilizzati per addobbare gli abeti ricreando l’archetipo della decorazione natalizia: l’albero di Natale. Il “Bosco Urbano” è anche social: chi lo vorrà potrà contribuire e collaborare all’addobbo anche grazie al challenge lanciato in collaborazione con Igers Macerata su Instagram #addobbailnatale. La foto più bella vincerà un weekend in città per due persone.Terminate le feste, attraverso l’operazione “Adotta un albero”, dal 6 gennaio 2016 sarà possibile scegliere un abete da portare a casa o in azienda. Gli alberi che non troveranno ospitalità saranno ripiantumati per la realizzazione di infrastrutture verdi o piccoli interventi di manutenzione in alcune aree in accordo con l’Amministrazione comunale e il Corpo Forestale dello Stato che ha fornito già una grande collaborazione alla realizzazione della installazione.Nelle foto di Hexagon Group: il Bosco Urbano in piazza Del Popolo
Per il punto nascita di San Severino si apre molto più di uno spiraglio. E' di questo pomeriggio, infatti, la notizia che i punti nascita degli ospedali di montagna e delle zone più disagiate non saranno costretti a chiudere anche se non raggiungono il tetto dei 500 parti l'anno. San Severino è compreso nell'elenco di questi punti nascita e quindi, salvo nuove clamorose sorprese, può essere salvato. È quanto prevede il decreto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si prepara a per presentare al Consiglio dei ministri. La novità è stata comunicata dal sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, che ha avuto conferme in merito da parte della Federsanità dell'Anci."Ci voleva una donna, neomamma e ministro, per spiegare che un punto nascita in montagna è fondamentale", ha commentato Sagramola, aggiungendo "Chiedo al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al dirigente del Servizio salute di rivedere la loro posizione".La palla (avvelenata?) passa ora proprio nelle mani della Regione alla quale, probabilmente, spetterà l'ultima parola dopo che il decreto sarà passato al Consiglio dei ministri.
Alla vigilia dell'incontro con il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, - programmato per domani - il primo cittadino settempedano, Cesare Martini, torna, insieme all'assessore comunale alla Salute e vice sindaco, Vincenzo Felicioli, sulla questione dell'annunciata chiusura del punto nascita presso l'ospedale “Bartolomeo Eustachio”.“Siamo estremamente meravigliati per quanto letto in una nota della Regione perché l'unica normativa di riferimento nazionale è l'accordo Stato – Regioni del dicembre 2011 che recita che devono essere accreditati i punti nascita con mille parti con presenza di guardia ostetrica, guardia anestesiologica e guarda pediatrica. Possono costituire eccezioni, però, quelle regioni come la nostra che hanno condizioni particolari quali mancanza di infrastrutture, presenza di aree montane e altro e che, comunque, hanno i conti in ordine. In questo caso si può andare in deroga e arrivare a un minimo di cinquecento parti l'anno. La Regione Marche, come detto, è ricompresa tra queste regioni. Dove sta la nostra meraviglia allora? - si chiedono Martini e Felicioli, per poi rispondere - La nostra meraviglia sta nel vedere messo insieme San Severino con Fabriano e Osimo. Non perché noi ce l'abbiamo con questi due centri e con le loro strutture, ma perché Fabriano nel 2014 non ha raggiunto il criterio assoluto e ineludibile dei cinquecento parti annui. E Osimo, che sta abbondantemente sopra ai cinquecento parti, non ha né guardia ostetrica, né guardia pediatrica e né anestesiologica. Di contro San Severino supera abbondantemente i cinquecento parti, ha la guardia anestesiologica, ha la guardia ostetrica ma non ha quella pediatrica. Quest'ultima carenza, a seguito della impossibilità di assunzioni legata alla carenza di pediatri disposti a venire in ospedale, è stata derogata dalla Regione Marche. Perché allora si parla di rischio chiusura per San Severino e no, facciamo un'ipotesi, per Civitanova Marche che non arriva a mille parti, ha la guardia anestesiologica e quella ostetrica ma non quella pediatrica? Occorre essere seri e dire, poi, che con l'applicazione di questa delibera la montagna della intera regione Marche, l'intero entroterra ad esclusione, forse, di Urbino, non avrà più un punto nascite. Nelle nostre aree interne, per le quali si parla e parla, si dà vita in Regione a un assessorato specifico, non si avrà più un reparto dove verranno alla luce i bambini. Ma c'è dell'altro – argomentano Martini e Felicioli - Civitanova ha una viabilità completamente diversa con una superstrada che la collega in tempi brevi a Macerata e in tempi altrettanto rapidi ad Ancona, tramite addirittura un'autostrada a tre corsie. Non facciamo qui la caccia a nessuno ma la decisione, che è politica, non è logica. Le norme non impongono la chiusura e chi decide in tal senso se ne dove assumere tutte le responsabilità. Ma vogliamo aggiungere anche dell'altro: San Severino ha le strutture per lo svolgimento dei parti a norma, cosa che non esiste in altri presidi. La nostra struttura è adeguata, accessibile, c'è stato investito negli anni, ha tutte le sale operatorie a norma. Chiudiamo citando quello che è sotto gli occhi di tutti e cioè che le motivazioni per le quali la nostra struttura non è stata chiusa nel 2013 sono le stesse di oggi. Che nulla, cioè, è cambiato. Così facendo si priverà un territorio del diritto alla salute perché una partoriente di Laverino di Fiuminata o di Rasenna di Visso, di Collecurti di Serravalle o di Nemi di Fiordimonte, non impiega lo stesso tempo che impiega, per arrivare all'ospedale di Macerata, una partoriente di Civitanova o di Morrovalle. Stesso discorso vale per Fabriano che arriva in Umbria in poco tempo. Perché, infine, quest'accelerazione in merito l'applicazione delle reti cliniche si registra solo per i punti nascita e le cosiddette Case della Salute? Perché non si mette lo stesso vigore nell'attivazione della week surgery o dell'oculistica che sono destinate a divenire, a San Severino, punto di riferimento per l'intera provincia? Questo provvedimento non parla di tagli di personale, lo dice la stessa Regione, e questo è l'unico aspetto positivo. L'impressione è che – concludono Martini e Felicioli - si stia sposando, non si sa per quale motivo, una riforma sanitaria fatta da altri e da altri già bloccata. Ma di questo, ovviamente, parleremo con il Governatore Ceriscioli nell'incontro delle prossime ore”.
Nemmeno la malattia ha potuto fermato l’amore di Piero e Emanuela che oggi si sono sposati con rito civile presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. Piero Mancini di 66 anni, ricoverato all’Hospice di San Severino Marche e Emanuela Lancioni di 67 hanno coronato un sogno lungo trentacinque anni, da quando dura il loro amore. Alla presenza del sindaco di San Severino Cesare Martini, dell’ufficiale dell’Anagrafe e del segretario comunale Piero e Emanuela hanno pronunciato il fatidico sì. “L’amore trionfa sempre - ha detto il sindaco Martini rivolto agli sposi - e voi siete un esempio speciale di come, anche davanti alle difficoltà, non ci si debba arrendere mai”. Il primo cittadino settempedano, al termine del breve rito, ha voluto abbracciare Piero ed Emanuela e donargli una poesia di Khalil Gibran e una riproduzione di un’opera del Bigioli.
Nel tritacarne della sanità locale finisce anche il punto nascite di San Severino Marche. A denunciarlo il gruppo consiliare “Una città da vivere” del comune che rischia di perdere un punto di riferimento per circa 60 mila potenziali residenti serviti. I consiglieri Chiodi, Cherubini, Eusebj, Rastelletti, Lampa addossano la responsabilità di questa decisione definita “incomprensibile, improvvida e scellerata” al Presidente della Giunta Regionale Ceriscioli che, in questo modo, elimina “un presidio d’assoluta eccellenza che tutela -scrivono nella nota - un intero territorio montano e medio-collinare”.Tagliare il punto nascita settempedano, secondo i consiglieri, creerà un “disservizio andando a penalizzare il reparto materno-infantile del capoluogo già saturo da un punto di vista strutturale e logistico”.Le sorti della struttura materno-infantile saranno più chiare giovedì 3 dicembre, giorno in cui è previsto l’incontro tra il Governatore Ceriscioli e il Sindaco di San Severino Marche Cesare Martini. I consiglieri del gruppo “Una città da vivere” annunciano di essere pronti alla protesta per la tutela del presidio sanitario settempedano.
Pochi mesi fa lunghi applausi a scena aperta salutavano, sul palco del Feronia, un grande artista: Luca De Filippo, figlio d’arte del grandissimo Eduardo. L’attore e regista lo scorso gennaio aprì la nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino” con lo spettacolo dal titolo “Sogno di una notte di mezza sbornia”. De Filippo è scomparso a 67 anni dopo un ricovero e la diagnosi di un male incurabile che l’ha strappato alle scene e alla vita per sempre. Non ha neppure avuto il tempo di lottare. “Se n’è andato un grande interprete della tradizione napoletana, di quella tradizione di cui Luca De Filippo è stato un degnissimo erede” – commenta il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, che domani ricorderà il maestro, insieme a chi lo applaudì pochi mesi fa, proprio al Feronia. Il sipario si aprirà, alle ore 17, per l’esclusiva nazionale “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, una storia di incontri tra la cultura araba e quella ebrea, tra genitori e figli, tra fratelli in competizione, tra ricchi e poveri, tra vita interiore e mondo esterno, tra generazioni, tra l’Europa e il Medio Oriente. A calcare la scena saranno Giordano Di Palma e l’orchestra “I SuonAttori” per la regia e l’adattamento dello stesso Di Palma, le musiche di Alberto Maria Del Re. “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, da cui è tratto il film omonimo con Omar Sharif, è un romanzo di Éric-Emmanuel Schmitt che racconta la storia di un negoziante, un anziano arabo di una via ebrea di Parigi, con cui si relaziona l’undicenne ebreo Mosè (da lui ribattezzato Momo “perché è meno impegnativo”) in un rapporto che via via cresce: dalla diffidenza, all’amicizia, all’adozione. Nel corso della storia, infatti, Momo si lascia pian piano conquistare dalle perle di saggezza racchiuse nel Corano di Monsieur Ibrahim che diventa per lui una figura di riferimento, padre amorevole e affettuoso contrapposto al padre naturale che gli procura solo “una sensazione di freddo”. E Ibrahim, dopo il suicidio del vero padre di Momo, decide di adottarlo e di portarlo con sé in un viaggio alla scoperta della Mezzaluna d’Oro. Con un’automobile rossa che nessuno dei due sa guidare bene attraversano l’Europa in direzione sud-est, evitando le autostrade perché “sono buone per gli imbecilli che vogliono andare il più velocemente possibile da un punto all’altro”. Il viaggio diventa per Momo lo strumento di iniziazione alla maturità e lo prepara a un doloroso addio ma anche alla riconciliazione con la madre e a una nuova vita, in cui sarà lui “l’arabo della strada”, raccogliendo una preziosa eredità con rinnovato vigore.
“Criteri equi ed uguali che valgano per tutti allo stesso modo, da Pesaro a San Benedetto del Tronto. Lo avevo già annunciato due anni fa e non muoverò un passo da questa linea. La prossima settimana mi incontrerò con il governatore Ceriscioli che mi sembra persona molto attenta all’ascolto. Non si può rischiare di mettere in pericolo la vita dei cittadini, perché di ciò si sta parlando. Se venisse, infatti, realizzato il piano di cui leggo anticipazioni sui giornali, le mamme non avrebbero più un punto nascita lungo una fascia dell’entroterra che va da Pergola fino ad Amandola”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, non ci sta. “Non si tutelano così le zone interne e non si tutelano così le eccellenze. Ho chiesto di parlare al presidente della Regione per capire quali scenari avremo di fronte nei prossimi mesi ma fin da ora vorrei che si aprisse una riflessione seria e che si offrissero, anzitutto, garanzie in tema di sicurezza – è la riflessione del primo cittadino settempedano, che sottolinea – Se chiude il nostro punto nascita, quello di Macerata sarà pronto e idoneo ad accogliere i seicento parti che si registrano al “Bartolomeo Eustachio”? E poi perché, se regole ci sono e impongono tagli per i punti con meno di mille nati, non si chiudono da subito anche altre strutture? Perché altrettanta fretta non viene messa per velocizzare l’applicazione delle reti cliniche che prevedono il potenziamento dell’oculistica e la week surgery per la cosiddetta chirurgia programmata? Se il piano prevede di concentrare al “Bartolomeo Eustachio” quest’ultima che ci vengano allora subito riconosciuti i posti aggiuntivi. Siamo favorevoli a fare la nostra parte comprendendo le difficoltà e le necessità di una Regione che deve contribuire a dare un aiuto all’Italia intera, ma pretendiamo più il rispetto e le attenzioni dovute. Chiederò semplicemente al Governo regionale il coinvolgimento dei territori, delle istituzioni e della politica locale. Ogni intervento va a mio giudizio attuato con gradualità, equilibro e flessibilità, per evitare che vi siano situazioni esplosive. I servizi del nostro ospedale non possono essere agevolmente assorbiti da altre strutture, tutto qui. Mi va bene che Macerata diventi punto di riferimento provinciale per la sanità ma la struttura, chiaramente, si dovrà anzitutto adeguare. Chiedete a medici ed infermieri ma anche, e soprattutto, ai pazienti quali sono le difficoltà che ogni giorno incontrano e cosa si potrebbe fare ma anche che cosa si potrebbe verificare. Ci riserviamo fin da ora azioni di protesta ma vorremo che prima di scendere in strada - conclude Martini - le istituzioni capissero che la nostra non è una guerra fra campanili ma una battaglia per la dignità”.
Erano circa le quattro di questa mattina quando alla Centrale Operativa dei carabinieri di Tolentino è giunta una telefonata da parte di un abitante di via Galetta di San Severino Marche, che riferiva di udire le urla di una donna che invocava aiuto.Una pattuglia del Radiomobile ha raggiunto immediatamente il luogo indicato, dove ha notato effettivamente un’anziana donna che, affacciata alla finestra di un appartamento al primo ed in preda al panico continuava a chiedere aiuto. I due carabinieri hanno notato anche che dalla stessa finestra fuoriusciva anche del fumo nero. La situazione di pericolo era evidente, visto che la malcapitata non era in grado di scendere; così hanno deciso di forzare la porta d’ingresso, ma tutti i tentativi risultavano vani in quanto la donna l’aveva sbarrata dall’interno per paura dei ladri. Soltanto dopo aver trovato una scala a pioli, i militari uno alla volta sono riusciti a salire al primo piano ed attraverso la finestra ad entrare nell’appartamento, che peraltro era già invaso da un fumo denso nero. Con non poche difficoltà dovute alla scarsissima visibilità all’interno, i due carabinieri hanno raggiunto l’anziana signora accompagnandola fuori di casa dove nel frattempo era arrivata la figlia. Quindi i militari sono rientrati nell’appartamento per verificare le cause di tanto fumo visto che non erano visibili fiamme. Così, penetrati in quella fitta coltre scura e densa, sono riusciti a scoprire che a provocare il tutto era stata una poltrona lasciata dalla donna davanti al camino acceso. Infatti, qualche scintilla aveva innescato la combustione sulla poltrona dalla quale si era sprigionato tutto quel fumo. In ogni caso il tutto si è risolto senza l’intervento dei vigili; è bastato che i militari portassero all’esterno la poltrona dove la spegnevano. Fortunatamente sono rimaste le pareti impregnate di fumo e nient’altro.La donna ha riportato semplicemente un forte spavento. Certo è che senza la tempestiva ed estremamente efficace opera dei due carabinieri, le conseguenze per la donna e per l’abitazione sarebbero state molto più gravi.
Sta coinvolgendo tutta la città, con le sue attività commerciali ma anche le istituzioni, le scuole, il mondo del volontariato e dell’associazionismo, l’idea di dare vita, per il prossimo Natale, all’installazione “Il bosco urbano” nel bellissimo ovale di piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia. Grazie a Comune, Pro Loco e Assem, e alla genialità del collettivo di giovani settempedani “altriMenti”, dal 5 dicembre - e fino all’Epifania -, verrà ricreato un habitat particolare dove sarà possibile immergersi nella natura e nella tradizione dei festeggiamenti di fine anno. Nella piazza troveranno dimora decine e decine di abeti che faranno da cornice a un ricco calendario di iniziative fra mostre, spettacoli e concerti e tanto altro ancora. Intanto è partita la corsa all’addobbo. Chi lo desidera, infatti, può partecipare al grande allestimento scegliendo le decorazioni a piacimento che possono essere già lasciate negli scatoloni distribuiti alla Pro Loco e presso numerose attività commerciali ma anche in luoghi come scuole, palestre e altro. In alternativa sabato 12 dicembre si può partecipare direttamente all’allestimento della installazione ritrovandosi in piazza Del Popolo. Questi i punti di raccolta degli addobbi già attivati: Centro sociale ricreativo per anziani di via XX Settembre, “Edulingua” in via Cesare Battisti 12, Scuola dell'Infanzia e scuola primaria “Plesso Cesolo” fraz. Cesolo, Scuola dell’Infanzia “A. Luzio”, Scuola Primaria “A. Luzio”, Scout Agesci gruppo di San Severino Marche via Ercole Rosa, palestra “No Pain No Gain” via D’Alessandro 17, Scuola Infanzia “Virgilio”, bar “Adrenalina” via Lorenzo D’Alessandro 11, bar “Centrale” piazza Del Popolo, “Ascaffè” piazza Del Popolo, Big Center Ciclosi viale della Resistenza 29, supermercato “Madis” via Ferranti 41, “Hakuna Matata” via Remo Scuriatti 18, piscina “BluGallery” fraz. Taccoli, Birreria del Borgo via Settempeda, supermercato “Tuodì” via Ferranti 4, bar Bocciofila viale Della Resistenza 74, Oratorio “Don Orione” via Giuseppe Mazzini 58, supermercato “La Qualità”, Scuole Medie Istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi”, “Sì con Te” supermercati rione Miliani, “Sì con Te” supermercati piazza delle Erbe, bar delle Logge piazza del Popolo, “Blu Energy” via Francesco Ferranti 4, “Pronto in tavola” via Settempeda, supermercato “Coop” via Virgilio da San Severino 22, palestra “Gymnica” via Ranaldi, “Necchi” viale Eustachio 43, “Pino’s Bar” piazza del Popolo, Antica Latteria Crai viale Bigioli, “Dolci Fantasie” piazza Don Minzoni 13, Fiori e piante “Ciciliani” viale Mazzini 1, “Emozioni” via Eustachio Divini 44, bar ristorante “Scuriatti” fraz. Taccoli, bar “Rossi Luca” viale Bigioli 46, bar dell’Ospedale via Del Glorioso 8, Pro Loco piazza Del Popolo, supermercato “Punto Simply” via Mazzini 18/20, Asilo “Gentili” via Giovanni Carlo Gentili 8.
Domani, domenica 22 novembre, la Coldiretti celebrerà a San Severino Marche la Giornata del Ringraziamento, con l’offertorio dei prodotti della terra durante la santa messa che sarà celebrata, alle ore 11, nella chiesa di San Domenico. A seguire, in piazza Del Popolo, sfilata e benedizione dei mezzi agricoli. La cerimonia si concluderà con il saluto del presidente provinciale della Coldiretti e delle autorità. La Giornata del Ringraziamento è una festa che viene da lontano ed ha le sue origini in Italia per iniziativa proprio della Coldiretti. Solitamente viene celebrata nel periodo che va dalla festa di San Martino (11 novembre) alla festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio). Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, i vescovi italiani hanno assunto questa Giornata come occasione opportuna di riflessione ed evangelizzazione. Sulla scia del grande evento del Giubileo del mondo agricolo, nel 2000, questa Giornata ha assunto un’importanza ancora più grande.
Un bosco vero con tanti abeti illuminati a terra e, sopra, una cascata di luci dal cielo. Sarà così piazza Del Popolo, luogo simbolo della Città di San Severino Marche, per il prossimo Natale. Il Comune, la Pro Loco e l’Assem hanno unito le forze affidandosi ad “altriMenti”, un gruppo di giovani, per dare vita all'installazione “Il bosco urbano”. Nell’imponente ovale, dove sono soliti darsi appuntamento i settempedani, saranno sistemate decine e decine di alberi e verrà ricreato un habitat particolare dove sarà possibile immergersi nella natura e fare un “viaggio” con la fantasia.“Il Natale è il momento più bello dell’anno. Grazie a un gruppo di giovani professionisti settempedani, che abbiamo già avuto modo di apprezzare con l’iniziativa Start in occasione della Mostra mercato delle Attività Produttive, lo renderemo ancora più magico – spiega il vice sindaco e assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Felicioli, che sta seguendo istituzionalmente i preparativi dell’iniziativa insieme al presidente della Pro Loco, Andrea Stortini – Cinque gli appuntamenti che abbiamo messo in calendario: sabato 5 dicembre la tradizionale cerimonia di accensione dell’albero, o meglio degli alberi che illumineranno piazza Del Popolo, poi martedì 8 dicembre il Mercatino di Natale, sabato 12 dicembre grande festa “Tutti in piazza” per decorare il bosco, giovedì 24 dicembre, giorno della Vigilia, nuovo incontro nel Bosco urbano con vin brulè per tutti dalla mezzanotte e, infine, il 6 gennaio del nuovo anno festeggeremo l’arrivo della Befana”.“Dobbiamo ringraziare chi da tempo sta già lavorando a questa iniziativa che è veramente tutta nuova - sottolinea il sindaco, Cesare Martini - Noi l’abbiamo subito sposata insieme ai commercianti di piazza, che ci hanno dato piena condivisione e collaborazione, alle aziende del territorio e a diversi cittadini. Non abbiamo pensato al Natale per la città ma, piuttosto, al Natale della Città di San Severino che, ancora una volta, vuole dimostrare un grande senso di appartenenza e di comunità e che intende far rivivere la piazza come simbolo e luogo di questa nostra comunità”.A fare da cornice allo scenografico progetto ci saranno mostre, spettacoli e concerti.“Con la nostra proposta - spiegano dal gruppo “altriMenti” - stiamo curando, di concerto con Comune e Pro Loco, l’intera organizzazione. Non intendiamo fermarci solo all’allestimento della piazza, ma coinvolgere tutti, non solo i settempedani, in diversi momenti di festa e di incontro. Fin da adesso, comunque, sarà possibile partecipare agli addobbi scegliendo le decorazioni a piacimento che potranno poi essere lasciate negli scatoloni distribuiti nei supermercati e alla Pro Loco. Oppure, chi vorrà, potrà portare la propria decorazione sabato 12 dicembre direttamente in piazza Del Popolo. Il luogo simbolo della città di San Severino Marche si mostrerà in una veste tutta nuova e diversa grazie all’installazione architettonica che abbiamo in mente. Chi lo vorrà potrà quindi usufruire di questa scenografia, un bosco urbano vero e proprio, per prendere confidenza con la piazza stessa,ma anche per organizzare eventi e spettacoli di vario genere. Ma sarà anche possibile dare indicazioni per il futuro e dire come si vorrebbe il Natale. Basterà lasciare un messaggio, o scrivere una proposta, in uno dei biglietti a disposizione. Infine – conclude il gruppo Altrimenti – dal 6 gennaio sarà possibile adottare anche uno degli abeti utilizzati che potrà essere portato a casa lasciando un piccolo contributo. Quelli che resteranno saranno invece ripiantumati in zone della città già decise con l’Amministrazione comunale”.Il collettivo “altriMenti” è composto per ora dall'architetto Cristiana Antonini, dall'architetto Claudia Colaianni, da Hexagon Group, dall'architetto Ilde Cipolletti_MC2Lab, dall'architetto Francesca Cruciani_MC2Lab, da Petricorstudio Architects, dall'architetto Andrea Stortini, da Silvia Fratini e Emanuele Loiacono – T.B.I. web & marketing solutions, da Aleph video e da Luca Mengoni fotografo.L’invito a partecipare al Natale settempedano è già virale: su Facebook è possibile scoprire tutte le iniziative aderendo al gruppo Altrimenti SanSeverinoMarche, chi preferisce Instagram può collegarsi a Altrimenti ♯ilboscourbano. Altre info alla Pro Loco tel. 0733638414 oppure altrimentisanseverinomarche@gmail.com
Tragico incidente accaduto intorno alle 14 poco prima di San Severino Marche, in contrada Sventatora. A perdere la vita un anziano di 78 anni, Sesto Maccari, originario di Camerino. L'uomo proveniva da Castelraimondo e stava percorrendo a bordo della sua Kia Picanto la SP 361 quando ha iniziato ad effettuare il sorpasso di due automobili all'altezza del km 59+350, senza accorgersi che dall'altra corsia proveniva un autotreno. Il camionista, F.P., di Deruta, si è accorto immediatamente della vettura dell'uomo ed ha iniziato a frenare e suonare il clacson. A nulla è servito. L'ottantottenne è finito addosso al camion ed è morto sul colpo. Sul posto l'intervento della Polizia Stradale e dei Carabinieri di Camerino e dei Vigili del Fuoco di Tolentino e Macerata per i rilevamenti del caso. La salma è stata trasportata all'ospedale di Camerino.https://www.youtube.com/watch?v=1ZkihEEyjhw
“Con i soldi dell’Autovelox? Noi ci miglioriamo la sicurezza stradale ma anche della città”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, prosegue spedito per la sua strada e, a nome dell’intera Giunta settempedana, annuncia l’apertura di nuovi cantieri su diverse arterie provinciali “il tutto - spiega - grazie a un accordo che consente di reinvestire i proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada sul nostro territorio, come chiesto dall’intero Consiglio comunale. La sensibilità dimostrata dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha fatto il resto. E così abbiamo individuato alcune criticità dove verranno, nei prossimi mesi, effettuati interventi di sistemazione. Oggi – sottolinea Martini dopo aver assistito all’avvio dei lavori insieme all’assessore comunale alle Opere Pubbliche e alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio – abbiamo iniziato lo sbancamento di terreno all’altezza dell’intersezione stradale della provinciale “361 Septempedana”, nota con il nome di località Sventatora. Qui, proprio dove è posizionato un Autovelox fisso, allargheremo la sede stradale. In prossimità del bivio “case Cicconi” verrà migliorata la visibilità per chi si immette sulla provinciale e facilitata anche la circolazione sullo svincolo. Poi daremo il via a diversi altri cantieri – spiegano sindaco e assessore, elencando le opere già pensate – Sistemeremo, con l’allargamento anche del marciapiede, il Ponte dell’Intagliata, interverremo lungo la provinciale 127 per Tolentino, dalla rotatoria del cimitero di San Michele e fino all’intersezione con Colotto, e sulla provinciale 361, dalla rotatoria in località Pieve fino alla rotatoria del ponte dell’Intagliata che si innesta sulla provinciale 502 per Cingoli, e sull’intersezione stradale nella zona Pip 6, all’altezza del bivio per la zona industriale “Maestri del Lavoro”. Va segnalato poi che la Provincia di Macerata ha raccolto le nostre richieste di intervento sulla strada che conduce fino a Tolentino, passando per le Terme di Santa Lucia, una strada molto pericolosa per la presenza di tantissime curve e per la pendenza che, in alcuni mesi dell’anno per via delle piogge e della neve, diventa realmente un serio pericolo. Qui si è provveduto al rifacimento di parte dell’asfalto nei tratti segnalati. Sono in fase di ultimazione, infine, i lavori per la variante del Glorioso ma in questo caso si tratta di opere imponenti finanziate con i fondi del terremoto. All’utilizzo dei proventi derivanti dalle multe con Autovelox, sulla viabilità ordinaria, abbiamo fatto ricorso, invece, anche per la sistemazione di viale Europa, finalmente messo in messa in sicurezza, e per migliorare la percorrenza di via Cancellotti e di altre strade del centro urbano. Da ultimo – conclude il sindaco Martini a nome dell’Amministrazione settempedana – abbiamo attinto dagli stessi fondi per l’installazione di telecamere di videosorveglianza in molte zone della città”.
Una Fiat Grande Punto finisce fuori strada e si scontra contro una pianta lungo la strada che da San Severino porta a Passo di Treia . I fatti si sono verificati intorno alle 12 e 30, quando l'uomo al volante dell'autovettura ha perso il controllo per cause ancora da accertare e dopo essere finito fuori strada, si è schiantato contro un albero. Le condizioni del conducente risultano gravi. Sul posto vigili del fuoco, polizia stradale e eliambulanza.
Aperto il cantiere per i lavori di ripristino della strada Sassuglio - San Pacifico, nel Comune di San Severino Marche, interessata da un grave smottamento a seguito delle eccezionali piogge e delle nevicate registratesi fra novembre e dicembre del 2013.“Il manto stradale, praticamente per tutta la larghezza della carreggiata – spiega l’assessore comunale alle Opere Pubbliche e alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio - era scivolato a valle per un fronte di circa trenta metri. Ciò ha reso inevitabile la chiusura della strada per garantire la sicurezza degli automobilisti”. L’importo a base d’asta, compresi i costi per il personale e gli oneri di sicurezza, era di circa 112mila euro. Ad aggiudicarsi le opere, che ammontano a poco meno di 90mila euro, è stata l’impresa Cagnini Costruzioni Srl di Fiastra. L’intervento è stato finanziato con un contributo regionale (Decreto del Commissario delegato al maltempo) e con fondi del Comune. Direttore dei lavori è l’ingegnere settempedano Michele Cruciani dello studio Fin.Cos. di Tolentino, responsabile del procedimento è l’arch. Andrea Pancalletti dell’Area tecnica del Comune. All’appalto hanno partecipato 27 imprese.
Il Presidente della Provincia Antonio Pettinari ha di recente effettuato un sopralluogo nel cantiere della variante del Glorioso per verificare lo stato di attuazione dei lavori ripresi lo scorso maggio dopo il via libera della Sovrintendenza Archeologica delle Marche. “I lavori – ha commentato - sono in dirittura di arrivo; l'intervento che ammonta a 3 milioni di euro finanziato con i fondi della legge 61 relativa al terremoto del '97, è in via di ultimazione e non posso far altro che esprimere la mia soddisfazione per la realizzazione di un'opera che ha dovuto superare lungo il suo iter diversi ostacoli.” La nuova bretella nella zona nord di San Severino Marche, realizza contestualmente una zona di rispetto per il Santuario della Madonna del Glorioso e collega la provinciale 502 di Cingoli con la Settempedana superando l'incrocio dell'ospedale civile. Le soluzioni tecniche adottate per la variante e le due rotatorie per bypassare il Santuario reso in parte pericolante dal terremoto del '97 consentiranno di decongestionare e migliorare la viabilità nel quartiere rendendo più fluido e meno caotico il traffico dell'intera zona.
Per l’ottavo anno consecutivo la sezione del Cai, il Club Alpino Italiano, di San Severino Marche organizza la “Settimana della montagna”, una serie di appuntamenti che saranno ospitati, con il patrocinio del Comune, presso la sala degli Stemmi del Municipio a conclusione del programma escursionistico 2015. Ad aprire gli incontri sarà Gianluca Carradorini giovedì 19 novembre alle ore 21,15 con le immagini e l’itinerario dal titolo: “Il fascino dei monti Sibillini”. Martedì 24 novembre, sempre alle ore 21,15, “Una passeggiata nei nostri boschi” a cura di Andrea Ionna. L’ultimo incontro è in programma per giovedì 26 novembre. Infine domenica 29 novembre escursione di fine anno e pranzo sociale alla country house Pineta di Serripola. Alle ore 9 ritrovo in piazza Del Popolo e trasferimento in auto poi passeggiata tra strade forestali e boschi. Per finire, alle ore 13, pranzo. In occasione della “Settimana della montagna” giovedì 19 novembre, alle ore 17,30, il Cai di San Severino Marche inaugurerà, nella sala degli Stemmi del Municipio, la mostra fotografica “Viandanza 2015 – Il camminare come metafora della vita”, organizzata dal Movimento Hospice Marche, in collaborazione con il Club Alpino Italiano. Nella mostra vengono documentate le cinque escursioni che hanno interessato gli itinerari più significativi delle Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Termina domani alle ore 21, nella sala degli Stemmi del Municipio di San Severino Marche, il ciclo di incontro sul tema: “La mediazione dei conflitti in famiglia”, promosso dal Centro per Famiglie di San Severino Marche in collaborazione con la Regione, l’Ambito Territoriale Sociale, l’associazione “Scacco Matto” e il patrocinio del Comune. Nell’ultimo incontro di riflessione, destinato come gli altri ai genitori, si parlerà de: “Il conflitto: cosa ci giochiamo”. Per informazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 3479683848. Anche l’ultima lezione sarà tenuta da Laura Nardi, mediatrice familiare e pedagogista.
“Con il Barocco il museo si colora”: questo il titolo con il quale il mensile “Il giornale dell’arte” dedica, nel numero di novembre, l'articolo, a firma di Stefano Miliani, sulla pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” di San Severino Marche. “Adesso il primo piano della raccolta – scrive Miliani, elogiando l’adozione del colore – ha pareti azzurre o di un rosso purpureo e gli affreschi staccati, le sculture e le tavole dal ‘300 al ‘500 godono, tra l’una e l’altra opera, di più spazio"."Un capitolo successivo", fa sapere l’assessore alla Cultura Simona Gregori "prevede a piano terra nuove sale per reperti medievali e mosaici romani e mostre". Chi ha diretto i lavori è l’architetto Luca Maria Cristini mentre, sull’allestimento e sulle opere, ha detto la sua anche Alessandro Marchi della Soprintendenza ai Beni artistici delle Marche. Com’è cambiato palazzo Manuzzini, sede del museo? Con “l’abbattimento delle barriere architettoniche, un sistema di videosorveglianza, wi-fi con hot spot in ogni sala e nuove lampade ad efficienza energetica” annota l’architetto "quattro nuove sale a piano terra sul Barocco, più una multimediale per le scuole, raccolgono trentuno opere del territorio”. I lavori, finanziati dal Comune e dal Gal “Sibilla”, sono praticamente terminati. Proprio in questi giorni, infatti, sono stati eseguiti i primi collaudi. Le opere hanno interessato il riallestimento del nucleo originario, dove sono conservate opere dal 1300 al 1500, e l’allestimento di quattro nuove sale, in cui verranno custodite opere del 1600-1700 e sarà sistemata anche un’aula multimediale. Inoltre, si sta provvedendo al recupero e all’allestimento di altre quattro nuove sale al piano terra e al recupero del lapidario, dove sono custodite le collezioni di epigrafi e stemmi comunali. Ulteriori nuove sale polifunzionali saranno destinate ad accogliere esposizioni temporanee o esposizioni a rotazione di nuove opere. A dare il via all’idea dell’ampliamento del percorso di visita è stata la mostra “Meraviglia del Barocco nelle Marche”, tenutasi dal luglio 2010 al gennaio 2011 e promossa da Vittorio Sgarbi.
Incontro istituzionale in Regione per il progetto di realizzazione di un collegamento intervallivo Tolentino – San Severino Marche, già oggetto di un protocollo d’intesa sottoscritto dalle Amministrazioni comunali di San Severino e Tolentino, dalla Provincia di Macerata, dall’Università degli Studi di Camerino e dalla Camera di Commercio di Macerata.Il summit ha visto sedere allo stesso tavolo il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, il dirigente del settore Infrastrutture e Trasporti, Mario Pompei.“L’occasione – spiegano i sindaci di Tolentino e San Severino, Pezzanesi e Martini – è servita per presentare un’ipotesi progettuale nuova, che ci è sembrato essere stata recepita positivamente, per la quale è già stata sottoscritta di recente un’intesa fra le Amministrazioni locali e i principali attori del territorio al fine di salvare dall’isolamento una vasta area ricompresa fra i Comuni di Tolentino, San Severino e Treia. Il collegamento in questione, infatti, era già stato studiato dalla società Quadrilatero, oggi passata per incorporazione in Anas Spa, ma che recentemente è stato completamente ridisegnato dallo studio Fin.Cos. Srl di Tolentino e che presenta un tracciato tutto nuovo lungo 6,810 chilometri del costo preventivato di circa 50 milioni di euro (di cui circa 40 milioni per le opere in galleria). Si tratta di un percorso di fondovalle che passerà al di là dell’ex discarica di Maricella per sbucare oltre l’Hotel 77, praticamente di fronte all’uscita Tolentino Sud. Rispetto a quello elaborato precedentemente dalla società Quadrilatero, il nuovo progetto si adeguerà alla viabilità esistente, sarà molto poco impattante rispetto all’ambiente, adeguandosi all’orografia con solo due gallerie e soprattutto, sarà economicamente più sostenibile e rispondente anche alle esigenze dei cittadini offrendo la possibilità di immettersi più agevolmente nella superstrada allo scopo comunque di collegare le due vallate, quella del Chienti e del Potenza, in pochi minuti. Ci siamo rivolti alla Regione – spiegano ancora Pezzanesi e Martini – perché il progetto sia inserito fra le opere viarie prioritarie, al pari della tanto attesa Fano - Grosseto e perché la Regione si impegni a farlo passare all’Anas per un intervento di finanziamento da parte del Cipe. Dobbiamo bruciare tutte le tappe affinché la tanto attesa “bretella” Tolentino - San Severino Marche divenga cantierabile in vista anche dell’apertura definitiva del nuovo collegamento verso l’Umbria tramite la superstrada 77 “Val di Chienti”. Finalmente gli amministratori del territorio, rappresentati dai sindaci, dal presidente della Provincia e dai principali attori, hanno avviato un percorso nuovo che forse consentirà di uscire da una situazione infrastrutturale non adeguata alle esigenze del territorio e a cui siamo rimasti regalati da decenni con problemi e disagi che tra l’altro non hanno consentito ulteriori crescite economico-sociali”.