Nel tritacarne della sanità locale finisce anche il punto nascite di San Severino Marche. A denunciarlo il gruppo consiliare “Una città da vivere” del comune che rischia di perdere un punto di riferimento per circa 60 mila potenziali residenti serviti. I consiglieri Chiodi, Cherubini, Eusebj, Rastelletti, Lampa addossano la responsabilità di questa decisione definita “incomprensibile, improvvida e scellerata” al Presidente della Giunta Regionale Ceriscioli che, in questo modo, elimina “un presidio d’assoluta eccellenza che tutela -scrivono nella nota - un intero territorio montano e medio-collinare”.
Tagliare il punto nascita settempedano, secondo i consiglieri, creerà un “disservizio andando a penalizzare il reparto materno-infantile del capoluogo già saturo da un punto di vista strutturale e logistico”.
Le sorti della struttura materno-infantile saranno più chiare giovedì 3 dicembre, giorno in cui è previsto l’incontro tra il Governatore Ceriscioli e il Sindaco di San Severino Marche Cesare Martini. I consiglieri del gruppo “Una città da vivere” annunciano di essere pronti alla protesta per la tutela del presidio sanitario settempedano.
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