Una piccola decorazione, nuova o dismessa, per rendere grande il “Bosco Urbano”. C’è tempo fino a sabato prossimo (12 dicembre) per lasciare nella sede della Pro Loco, in piazza Del Popolo, o nei tanti punti raccolta dislocati per la città (l’elenco completo su bit.ly/PuntidiRaccoltaADDOBBI) un addobbo e partecipare così al grande allestimento dell’installazione che il collettivo “AltriMenti”, grazie al Comune di San Severino Marche e all’Assem e insieme ai commercianti di piazza, alla Pro Loco e a diversi sponsor privati, ha realizzato nell’ovale simbolo della città di San Severino Marche. I tantissimi abeti che creano lo scenografico “Bosco Urbano” di questo Natale#2015 dal pomeriggio di sabato prossimo si accenderanno di mille colori. L’appuntamento, per tutti, è a partire dalle ore 15. Chiunque, grandi e piccini, può prendere parte alla grande campagna di allestimento che renderà ancora più interessante l’installazione che in questi giorni ha già richiamato a sé turisti, curiosi, semplici visitatori ma anche tanti e tanti settempedani. Unanime il consenso per l’idea proposta. Chi lo preferirà, comunque, potrà recarsi ancora presso i tanti punto raccolta addobbi già attivati: Centro sociale ricreativo per anziani di via XX Settembre, “Edulingua” in via Cesare Battisti 12, Scuola dell’Infanzia e scuola primaria “Plesso Cesolo” fraz. Cesolo, Scuola dell’Infanzia “A. Luzio”, Scuola Primaria “A. Luzio”, Scout Agesci gruppo di San Severino Marche via Ercole Rosa, palestra “No Pain No Gain” via D’Alessandro 17, Scuola Infanzia “Virgilio”, bar “Adrenalina” via Lorenzo D’Alessandro 11, bar “Centrale” piazza Del Popolo, “Ascaffè” piazza Del Popolo, Big Center Ciclosi viale della Resistenza 29, supermercato “Madis” via Ferranti 41, “Hakuna Matata” via Remo Scuriatti 18, piscina “BluGallery” fraz. Taccoli, Birreria del Borgo via Settempeda, supermercato “Tuodì” via Ferranti 4, bar Bocciofila viale Della Resistenza 74, Oratorio “Don Orione” via Giuseppe Mazzini 58, supermercato “La Qualità”, Scuole Medie Istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi”, “Sì con Te” supermercati rione Miliani, “Sì con Te” supermercati piazza delle Erbe, bar delle Logge piazza del Popolo, “Blu Energy” via Francesco Ferranti 4, “Pronto in tavola” via Settempeda, supermercato “Coop” via Virgilio da San Severino 22, palestra “Gymnica” via Ranaldi, “Necchi” viale Eustachio 43, “Pino’s Bar” piazza del Popolo, Antica Latteria Crai viale Bigioli, “Dolci Fantasie” piazza Don Minzoni 13, Fiori e piante “Ciciliani” viale Mazzini 1, “Emozioni” via Eustachio Divini 44, bar ristorante “Scuriatti” fraz. Taccoli, bar “Rossi Luca” viale Bigioli 46, bar dell’Ospedale via Del Glorioso 8, Pro Loco piazza Del Popolo, supermercato “Punto Simply” via Mazzini 18/20, Asilo “Gentili” via Giovanni Carlo Gentili 8, “Upim” viale Bigioli, Scuola “Bambin Gesù” via Castello al Monte, Bar dello Stadio viale Mazzini. Ulteriori informazioni sul gruppo Facebook “Altrimenti SanSeverinoMarche”, oppure alla Pro Loco tel. 0733638414. Mail a altrimentisanseverinomarche@gmail.comSempre sabato 12 dicembre, dalle ore 10 alle 12, “Instawalk” con Igers Macerata alla scoperta della città con il #sanseverinoxmastour. Dalle ore 19, invece, “Aperitivo di Natale & Musica”. Il 24 dicembre, Vigilia di Natale, vin brulè per tutti dalla mezzanotte, il 26 dicembre proclamazione del vincitore del challenge su Instagram #addobbailnatale e poi il 6 gennaio “Arriva la Befana”.(FOTO HEXAGON GROUP)
Sarà la festa di tutta la città quella programmata per sabato prossimo 12 dicembre, a partire dalle ore 21,30, al teatro Feronia dalla società San Severino Volley in occasione dei 40anni dalla nascita del sodalizio sportivo che, fondato nel 1975, in tanti anni di storia ha fatto crescere moltissimi ragazzi e ragazze nel proprio vivaio dando loro un’importante formazione non solo sportiva ma anche educativa e sociale. La grande festa, aperta ovviamente a tutti, sarà una vera e propria passerella per atleti, dirigenti, sponsor e appassionati che in questi quarant’anni hanno fatto la storia della società. L’ingresso è libero.
Ci saranno anche il Gonfalone e il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, accompagnati da una delegazione di settempedani che hanno organizzato un pullman per l’occasione, alla cerimonia di consegna del “Picchio d’Oro 2015” al cardinale Edoardo Menichelli nell’ambito della Giornata delle Marche in programma per domani giovedì 10 dicembre all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona. Originario di Serripola di San Severino Marche, monsignor Menichelli - per i settempedani molto più fraternamente “don Edoardo” - ha frequentato gli studi medi e ginnasiali nell’allora seminario settempedano e quelli filosofici e teologici presso il pontificio seminario regionale “Pio XI” di Fano. A Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, ha conseguito la licenza in teologia pastorale. È stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1965. Dopo l'ordinazione, fino al 1968, ha prestato la sua opera come vice parroco della parrocchia di S. Giuseppe e, contemporaneamente, ha avuto anche l'incarico di insegnante di religione. Dal 1968, e fino al 1991, ha lavorato presso il supremo tribunale della Segnatura Apostolica. In seguito, dal 1992 al 1994, è stato chiamato a collaborare presso la Congregazione per le Chiese Orientali come addetto di segreteria. Ha ricoperto anche l'incarico di segretario particolare dell'allora Prefetto, il cardinale Achille Silvestrini. Dal 1970 al 1994 ha prestato la sua opera nella pastorale come cooperatore presso la parrocchia romana dei SS. Cuori di Gesù e Maria, seguendo soprattutto la pastorale familiare. E’ stato assistente spirituale nella clinica Villa Mafalda per più di venti anni. E’ stato anche collaboratore del Consultorio familiare della facoltà di Medicina al Policlinico Gemelli dove, per alcuni anni, ha insegnato etica professionale nella scuola per infermieri professionali. Ha preso parte attiva al Sinodo della Diocesi di Roma. Il 10 giugno 1994 è stato nominato arcivescovo di Chieti-Vasto. L’8 gennaio 2004 è stato nominato arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo. Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, a gennaio è stato nominato cardinale da Papa Francesco. La sua città, San Severino Marche, lo scorso marzo gli ha dedicato una giornata d’accoglienza con la partecipazione di migliaia di fedeli.
Tutti insieme contro la chiusura del punto nascite di San Severino prevista per l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre. I presidenti elle Unioni Montane di San Severino Marche, Gian Luca Chiappa, di Camerino, Alessandro Gentilucci, e di San Ginesio, Giampiero Feliciotti si schierano dalla parte del sindaco di San Severino Marche Cesare Martini che chiede da tempo alla Regione di fare un passo indietro.Tutti i sindaci e presidenti chiedono al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli di convocare un incontro urgente per “valutare provvedimenti alternativi a una decisione che comprometterebbe seriamente il diritto alla salute della popolazione di tutta la fascia interna della Regione - è scritto nella nota inviata al Presidente - venendo a mancare un punto nascite indicativamente da Pergola ad Amandola”.L’impoverimento demografico, lavorativo e anche sanitario delle zone interne è una tendenza che si registra in tutte le regioni italiane. Anche nelle Marche i tagli colpiscono le zone interne in cui in base “all’ultimo accordo Stato-Regione ove non è assolutamente prevista la chiusura della struttura materno infantile settempedana, - che in base alla nota dei rappresentanti delle zone interne - appellandosi anche ai contenuti del Decreto sottoscritto dal Ministro della Salute nei giorni scorsi”.Per il fronte del no alla chiusura le ragioni per evitare di perdere questo punto di riferimento sanitario sono numerose. In primo luogo, il punto nascite di San Severino Marche, ha superato nel 2014 il numero di 500 parti, numero al di sotto del quale è prevista la chiusura.“L’alternativa del punto nascite presso l’ospedale di Macerata – sostengono Martini, Chiappa, Gentilucci e Feliciotti – non fornisce alcuna garanzia in ordine alla sicurezza delle partorienti e dei nascituri per la carenza di standard accettabili. Peraltro non si comprende quando gli annunciati lavori di messa a norma del reparto di ostetricia e ginecologia del presidio maceratese dovrebbero iniziare e quando dovrebbero terminare”.
“Se a San Severino, per le prossime amministrative, si formerà una lista civica trasversale, Forza Nuova ci sarà”. Il coordinatore provinciale Tommaso Golini, che ha preso parte all’incontro – il primo a San Severino - del segretario nazionale Roberto Fiore nel tardo pomeriggio di venerdì al Bar centrale di piazza del Popolo, introduce così l’intervento del coordinatore settempedano Valter Bianchi. “In ogni caso, dentro o fuori il Consiglio comunale – ha ribadito Golini – l’impegno di Fn non diminuirà”. Il segretario nazionale Fiore ha ribadito l’importanza assoluta per la comunità “dell’ospedale Eustachio. La battaglia principe sarà quella sulla sanità. Il nostro impegno per la famiglia si tradurrà in una lotta strenua affinché l’ospedale di San Severino, già fiaccato dall’annunciata chiusura del punto nascite, rimanga aperto”. Altro tema fondamentale è quello della sicurezza, sul quale ha tenuto, a seguire, una conferenza a Falconara. “La vigilanza – ha rimarcato Fiore – inizia sul territorio dei piccoli comuni in un’Italia che ne ha 8.800. Guai ad abbassare la guardia. Non ci rassegneremo alla denatalità, alla corruzione ed all’indebolimento della classe media”. Sull’argomento sicurezza ha posto l’accento Valter Bianchi, il quale ha ricordato la recente, apprezzata “passeggiata in centro, a cui ne seguiranno altre, di militanti di Fn, ma anche di semplici cittadini che ci hanno contattato, per vigilare sul territorio ed allertare immediatamente le forze dell’ordine nel caso di movimenti sospetti. Sul tema dei maggiori controlli si potrebbero coinvolgere anche Protezione civile ed Associazione dei carabinieri”. Punto saldo dell’intervento di Valter Bianchi: “Non abbandoneremo i nostri connazionali in difficoltà”.
Natale ormai si sta avvicinando e in alcune cittadine della provincia di Macerata, i riflettori cadono su delle vere e proprie installazioni artistiche allestite nelle piazze principali. Ieri pomeriggio a San Severino, i commercianti di piazza, il Comune, la Pro Loco, e l'Assem, hanno inaugurato l'accensione delle luci del grande "Bosco Urbano" l'installazione nella bellissima Piazza del Popolo, ma è stato anche un evento e soprattutto un momento di condivisione e di collaborazione. Sabato prossimo, ornamenti natalizi vecchi o nuovi donati dalla popolazione, saranno utilizzati per addobbare gli abeti, ricreando l'archetipo della decorazione natalizia: l’albero di Natale. La domesticità di questa usanza cambia scala e sconfina in un luogo pubblico, ma altrettanto familiare. La dimensione della piazza sarà smorzata e, al tempo stesso esaltata, dalla reiterazione di alberi e dalla realizzazione di ambienti intimi. Lo spazio, già di tutti, si lascia vivere, creando nuove occasioni d’uso per grandi e piccini. Dal 26 Dicembre il Bosco Urbano diventerà sempre più "social", dando a chiunque, la possibilità di contribuire e collaborare all’addobbo del Natale, grazie al Challenge lanciato in collaborazione con gli Instagramers Macerata su Instagram: #addobbailnatale. Perché il Natale è prima di tutto condivisione e collaborazione.Oggi pomeriggio alle 17 invece, sarà acceso l'albero di Natale fatto di biciclette verdi e ruote colorate: il Re-Cycle Christmas, allestito nella piazza di Monte San Giusto. E' una installazione alta 9 metri dove più di 160 biciclette si assemblano a forma di albero di Natale. L'idea nasce da Simone Iualè che ha raccolto l'adesione del Comune e di tutte le principali associazioni cittadine: i lavori sono durati due mesi e l'albero è stato realizzato riciclando biciclette non utilizzate.Infine, anche la Città di Tolentino si è vestita a festa con luminarie molto scenografiche e con allestimenti a tema che rendono il centro storico e non solo il luogo dove passeggiare, fare shopping e trascorrere momenti spensierati con tutta la famiglia.
Grande sorpresa per gli studenti dell'ITT "Divini" di San Severino che hanno avuto il piacere di nuotare con Simone Ruffini, il campione mondiale 2015 dei 25 km di nuoto individuale, nell'impianto del Blu Gallery, presso cui numerose classi della scuola seguono il progetto piscina per un lungo periodo dell'anno e dove Simone si concede momenti "casalinghi" di allenamento per incontrare la sorella che fa parte dello staff tecnico. Tutti i ragazzi presenti - delle classi 5 CH ed E e 1 B - hanno approfittato per salutare il campione ed augurargli una buona preparazione in vista delle Olimpiadi che si svolgeranno nell'estate 2016 in Brasile.
Si accendono le luci del “Bosco Urbano”, la grande installazione che farà della bellissima piazza Del Popolo uno dei luoghi magici di questo Natale. L’appuntamento è per domani pomeriggio (sabato 5 dicembre) alle ore 18. I commercianti di piazza, il Comune, la Pro Loco e l’Assem, inaugureranno così anche le tantissime iniziative che verranno proposte fino all’Epifania.“Vogliamo tutta la città in piazza per l’accensione delle luci perché siamo certi che sarà un grande spettacolo – sottolinea l’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Felicioli – Un gruppo di giovani settempedani dalla forte genialità, che si sono uniti dando vita al collettivo “AltriMenti”, ha realizzato, con la collaborazione di alcuni sponsor, delle attività commerciali ma anche degli operai del Comune, di alcune aziende private, del mondo del volontariato e dell’associazionismo, un habitat particolare dove c’è tanto verde e dove sarà possibile immergersi nella natura e nella tradizione dei festeggiamenti di fine anno”.“Sono emozionato perché percepisco quanto i ragazzi che hanno lavorato a questo progetto tengano alla città e quanto, tanti altri giovani, hanno dato per la buona riuscita di questa iniziativa. La piazza diventerà luogo di incontro e socializzazione ma anche il vero centro della festa. Anche quest’anno, come ho fatto negli anni passati, invito tutti a venire a trovarci e a fare compere a San Severino. E’ grazie ai commercianti settempedani, in particolare a quelli di piazza, se questa festa anche quest’anno avrà un gusto così speciale e unico con una cornice che sarà realmente senza eguali”.Dopo la cerimonia dell’accensione degli abeti il progetto “Il Bosco Urbano” prevede altri importanti momenti. Martedì 8 dicembre, dalle ore 15, Mercatino di Natale e poi sabato 12 dicembre, dalle ore 10 alle 12, “Instawalk” con Igers Macerata alla scoperta della città con il #sanseverinoxmastour. Dalle ore 15 tutti in piazza Del Popolo per decorare “Il Bosco Urbano” con tante sorprese per i più piccoli. Dalle 19, invece, “Aperitivo di Natale & Musica”. Il 24 dicembre, Vigilia di Natale, vin brulè per tutti dalla mezzanotte, il 26 dicembre proclamazione del vincitore del challenge su Instagram #addobbailnatale e poi il 6 gennaio “Arriva la Befana”.Per tutto il periodo delle festività di Natale 2015 il “Bosco Urbano” sarà anche uno spazio a disposizione dei cittadini ma anche delle associazioni che vorranno usufruirne per organizzare gratuitamente eventi, degustazioni e spettacoli. Basterà prenotarsi alla Pro Loco (info al numero di tel. 0733638414).Intanto prosegue la raccolta di addobbi natalizi, vecchi e nuovi, presso la Pro Loco e in diversi punti della città (elenco completo bit.ly/PuntidiRaccoltaADDOBBI). Sabato 12 dicembre, dalle ore 15, saranno utilizzati per addobbare gli abeti ricreando l’archetipo della decorazione natalizia: l’albero di Natale. Il “Bosco Urbano” è anche social: chi lo vorrà potrà contribuire e collaborare all’addobbo anche grazie al challenge lanciato in collaborazione con Igers Macerata su Instagram #addobbailnatale. La foto più bella vincerà un weekend in città per due persone.Terminate le feste, attraverso l’operazione “Adotta un albero”, dal 6 gennaio 2016 sarà possibile scegliere un abete da portare a casa o in azienda. Gli alberi che non troveranno ospitalità saranno ripiantumati per la realizzazione di infrastrutture verdi o piccoli interventi di manutenzione in alcune aree in accordo con l’Amministrazione comunale e il Corpo Forestale dello Stato che ha fornito già una grande collaborazione alla realizzazione della installazione.Nelle foto di Hexagon Group: il Bosco Urbano in piazza Del Popolo
Per il punto nascita di San Severino si apre molto più di uno spiraglio. E' di questo pomeriggio, infatti, la notizia che i punti nascita degli ospedali di montagna e delle zone più disagiate non saranno costretti a chiudere anche se non raggiungono il tetto dei 500 parti l'anno. San Severino è compreso nell'elenco di questi punti nascita e quindi, salvo nuove clamorose sorprese, può essere salvato. È quanto prevede il decreto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si prepara a per presentare al Consiglio dei ministri. La novità è stata comunicata dal sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, che ha avuto conferme in merito da parte della Federsanità dell'Anci."Ci voleva una donna, neomamma e ministro, per spiegare che un punto nascita in montagna è fondamentale", ha commentato Sagramola, aggiungendo "Chiedo al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al dirigente del Servizio salute di rivedere la loro posizione".La palla (avvelenata?) passa ora proprio nelle mani della Regione alla quale, probabilmente, spetterà l'ultima parola dopo che il decreto sarà passato al Consiglio dei ministri.
Alla vigilia dell'incontro con il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, - programmato per domani - il primo cittadino settempedano, Cesare Martini, torna, insieme all'assessore comunale alla Salute e vice sindaco, Vincenzo Felicioli, sulla questione dell'annunciata chiusura del punto nascita presso l'ospedale “Bartolomeo Eustachio”.“Siamo estremamente meravigliati per quanto letto in una nota della Regione perché l'unica normativa di riferimento nazionale è l'accordo Stato – Regioni del dicembre 2011 che recita che devono essere accreditati i punti nascita con mille parti con presenza di guardia ostetrica, guardia anestesiologica e guarda pediatrica. Possono costituire eccezioni, però, quelle regioni come la nostra che hanno condizioni particolari quali mancanza di infrastrutture, presenza di aree montane e altro e che, comunque, hanno i conti in ordine. In questo caso si può andare in deroga e arrivare a un minimo di cinquecento parti l'anno. La Regione Marche, come detto, è ricompresa tra queste regioni. Dove sta la nostra meraviglia allora? - si chiedono Martini e Felicioli, per poi rispondere - La nostra meraviglia sta nel vedere messo insieme San Severino con Fabriano e Osimo. Non perché noi ce l'abbiamo con questi due centri e con le loro strutture, ma perché Fabriano nel 2014 non ha raggiunto il criterio assoluto e ineludibile dei cinquecento parti annui. E Osimo, che sta abbondantemente sopra ai cinquecento parti, non ha né guardia ostetrica, né guardia pediatrica e né anestesiologica. Di contro San Severino supera abbondantemente i cinquecento parti, ha la guardia anestesiologica, ha la guardia ostetrica ma non ha quella pediatrica. Quest'ultima carenza, a seguito della impossibilità di assunzioni legata alla carenza di pediatri disposti a venire in ospedale, è stata derogata dalla Regione Marche. Perché allora si parla di rischio chiusura per San Severino e no, facciamo un'ipotesi, per Civitanova Marche che non arriva a mille parti, ha la guardia anestesiologica e quella ostetrica ma non quella pediatrica? Occorre essere seri e dire, poi, che con l'applicazione di questa delibera la montagna della intera regione Marche, l'intero entroterra ad esclusione, forse, di Urbino, non avrà più un punto nascite. Nelle nostre aree interne, per le quali si parla e parla, si dà vita in Regione a un assessorato specifico, non si avrà più un reparto dove verranno alla luce i bambini. Ma c'è dell'altro – argomentano Martini e Felicioli - Civitanova ha una viabilità completamente diversa con una superstrada che la collega in tempi brevi a Macerata e in tempi altrettanto rapidi ad Ancona, tramite addirittura un'autostrada a tre corsie. Non facciamo qui la caccia a nessuno ma la decisione, che è politica, non è logica. Le norme non impongono la chiusura e chi decide in tal senso se ne dove assumere tutte le responsabilità. Ma vogliamo aggiungere anche dell'altro: San Severino ha le strutture per lo svolgimento dei parti a norma, cosa che non esiste in altri presidi. La nostra struttura è adeguata, accessibile, c'è stato investito negli anni, ha tutte le sale operatorie a norma. Chiudiamo citando quello che è sotto gli occhi di tutti e cioè che le motivazioni per le quali la nostra struttura non è stata chiusa nel 2013 sono le stesse di oggi. Che nulla, cioè, è cambiato. Così facendo si priverà un territorio del diritto alla salute perché una partoriente di Laverino di Fiuminata o di Rasenna di Visso, di Collecurti di Serravalle o di Nemi di Fiordimonte, non impiega lo stesso tempo che impiega, per arrivare all'ospedale di Macerata, una partoriente di Civitanova o di Morrovalle. Stesso discorso vale per Fabriano che arriva in Umbria in poco tempo. Perché, infine, quest'accelerazione in merito l'applicazione delle reti cliniche si registra solo per i punti nascita e le cosiddette Case della Salute? Perché non si mette lo stesso vigore nell'attivazione della week surgery o dell'oculistica che sono destinate a divenire, a San Severino, punto di riferimento per l'intera provincia? Questo provvedimento non parla di tagli di personale, lo dice la stessa Regione, e questo è l'unico aspetto positivo. L'impressione è che – concludono Martini e Felicioli - si stia sposando, non si sa per quale motivo, una riforma sanitaria fatta da altri e da altri già bloccata. Ma di questo, ovviamente, parleremo con il Governatore Ceriscioli nell'incontro delle prossime ore”.
Nemmeno la malattia ha potuto fermato l’amore di Piero e Emanuela che oggi si sono sposati con rito civile presso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. Piero Mancini di 66 anni, ricoverato all’Hospice di San Severino Marche e Emanuela Lancioni di 67 hanno coronato un sogno lungo trentacinque anni, da quando dura il loro amore. Alla presenza del sindaco di San Severino Cesare Martini, dell’ufficiale dell’Anagrafe e del segretario comunale Piero e Emanuela hanno pronunciato il fatidico sì. “L’amore trionfa sempre - ha detto il sindaco Martini rivolto agli sposi - e voi siete un esempio speciale di come, anche davanti alle difficoltà, non ci si debba arrendere mai”. Il primo cittadino settempedano, al termine del breve rito, ha voluto abbracciare Piero ed Emanuela e donargli una poesia di Khalil Gibran e una riproduzione di un’opera del Bigioli.
Nel tritacarne della sanità locale finisce anche il punto nascite di San Severino Marche. A denunciarlo il gruppo consiliare “Una città da vivere” del comune che rischia di perdere un punto di riferimento per circa 60 mila potenziali residenti serviti. I consiglieri Chiodi, Cherubini, Eusebj, Rastelletti, Lampa addossano la responsabilità di questa decisione definita “incomprensibile, improvvida e scellerata” al Presidente della Giunta Regionale Ceriscioli che, in questo modo, elimina “un presidio d’assoluta eccellenza che tutela -scrivono nella nota - un intero territorio montano e medio-collinare”.Tagliare il punto nascita settempedano, secondo i consiglieri, creerà un “disservizio andando a penalizzare il reparto materno-infantile del capoluogo già saturo da un punto di vista strutturale e logistico”.Le sorti della struttura materno-infantile saranno più chiare giovedì 3 dicembre, giorno in cui è previsto l’incontro tra il Governatore Ceriscioli e il Sindaco di San Severino Marche Cesare Martini. I consiglieri del gruppo “Una città da vivere” annunciano di essere pronti alla protesta per la tutela del presidio sanitario settempedano.
Pochi mesi fa lunghi applausi a scena aperta salutavano, sul palco del Feronia, un grande artista: Luca De Filippo, figlio d’arte del grandissimo Eduardo. L’attore e regista lo scorso gennaio aprì la nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino” con lo spettacolo dal titolo “Sogno di una notte di mezza sbornia”. De Filippo è scomparso a 67 anni dopo un ricovero e la diagnosi di un male incurabile che l’ha strappato alle scene e alla vita per sempre. Non ha neppure avuto il tempo di lottare. “Se n’è andato un grande interprete della tradizione napoletana, di quella tradizione di cui Luca De Filippo è stato un degnissimo erede” – commenta il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, che domani ricorderà il maestro, insieme a chi lo applaudì pochi mesi fa, proprio al Feronia. Il sipario si aprirà, alle ore 17, per l’esclusiva nazionale “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, una storia di incontri tra la cultura araba e quella ebrea, tra genitori e figli, tra fratelli in competizione, tra ricchi e poveri, tra vita interiore e mondo esterno, tra generazioni, tra l’Europa e il Medio Oriente. A calcare la scena saranno Giordano Di Palma e l’orchestra “I SuonAttori” per la regia e l’adattamento dello stesso Di Palma, le musiche di Alberto Maria Del Re. “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, da cui è tratto il film omonimo con Omar Sharif, è un romanzo di Éric-Emmanuel Schmitt che racconta la storia di un negoziante, un anziano arabo di una via ebrea di Parigi, con cui si relaziona l’undicenne ebreo Mosè (da lui ribattezzato Momo “perché è meno impegnativo”) in un rapporto che via via cresce: dalla diffidenza, all’amicizia, all’adozione. Nel corso della storia, infatti, Momo si lascia pian piano conquistare dalle perle di saggezza racchiuse nel Corano di Monsieur Ibrahim che diventa per lui una figura di riferimento, padre amorevole e affettuoso contrapposto al padre naturale che gli procura solo “una sensazione di freddo”. E Ibrahim, dopo il suicidio del vero padre di Momo, decide di adottarlo e di portarlo con sé in un viaggio alla scoperta della Mezzaluna d’Oro. Con un’automobile rossa che nessuno dei due sa guidare bene attraversano l’Europa in direzione sud-est, evitando le autostrade perché “sono buone per gli imbecilli che vogliono andare il più velocemente possibile da un punto all’altro”. Il viaggio diventa per Momo lo strumento di iniziazione alla maturità e lo prepara a un doloroso addio ma anche alla riconciliazione con la madre e a una nuova vita, in cui sarà lui “l’arabo della strada”, raccogliendo una preziosa eredità con rinnovato vigore.
“Criteri equi ed uguali che valgano per tutti allo stesso modo, da Pesaro a San Benedetto del Tronto. Lo avevo già annunciato due anni fa e non muoverò un passo da questa linea. La prossima settimana mi incontrerò con il governatore Ceriscioli che mi sembra persona molto attenta all’ascolto. Non si può rischiare di mettere in pericolo la vita dei cittadini, perché di ciò si sta parlando. Se venisse, infatti, realizzato il piano di cui leggo anticipazioni sui giornali, le mamme non avrebbero più un punto nascita lungo una fascia dell’entroterra che va da Pergola fino ad Amandola”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, non ci sta. “Non si tutelano così le zone interne e non si tutelano così le eccellenze. Ho chiesto di parlare al presidente della Regione per capire quali scenari avremo di fronte nei prossimi mesi ma fin da ora vorrei che si aprisse una riflessione seria e che si offrissero, anzitutto, garanzie in tema di sicurezza – è la riflessione del primo cittadino settempedano, che sottolinea – Se chiude il nostro punto nascita, quello di Macerata sarà pronto e idoneo ad accogliere i seicento parti che si registrano al “Bartolomeo Eustachio”? E poi perché, se regole ci sono e impongono tagli per i punti con meno di mille nati, non si chiudono da subito anche altre strutture? Perché altrettanta fretta non viene messa per velocizzare l’applicazione delle reti cliniche che prevedono il potenziamento dell’oculistica e la week surgery per la cosiddetta chirurgia programmata? Se il piano prevede di concentrare al “Bartolomeo Eustachio” quest’ultima che ci vengano allora subito riconosciuti i posti aggiuntivi. Siamo favorevoli a fare la nostra parte comprendendo le difficoltà e le necessità di una Regione che deve contribuire a dare un aiuto all’Italia intera, ma pretendiamo più il rispetto e le attenzioni dovute. Chiederò semplicemente al Governo regionale il coinvolgimento dei territori, delle istituzioni e della politica locale. Ogni intervento va a mio giudizio attuato con gradualità, equilibro e flessibilità, per evitare che vi siano situazioni esplosive. I servizi del nostro ospedale non possono essere agevolmente assorbiti da altre strutture, tutto qui. Mi va bene che Macerata diventi punto di riferimento provinciale per la sanità ma la struttura, chiaramente, si dovrà anzitutto adeguare. Chiedete a medici ed infermieri ma anche, e soprattutto, ai pazienti quali sono le difficoltà che ogni giorno incontrano e cosa si potrebbe fare ma anche che cosa si potrebbe verificare. Ci riserviamo fin da ora azioni di protesta ma vorremo che prima di scendere in strada - conclude Martini - le istituzioni capissero che la nostra non è una guerra fra campanili ma una battaglia per la dignità”.
Erano circa le quattro di questa mattina quando alla Centrale Operativa dei carabinieri di Tolentino è giunta una telefonata da parte di un abitante di via Galetta di San Severino Marche, che riferiva di udire le urla di una donna che invocava aiuto.Una pattuglia del Radiomobile ha raggiunto immediatamente il luogo indicato, dove ha notato effettivamente un’anziana donna che, affacciata alla finestra di un appartamento al primo ed in preda al panico continuava a chiedere aiuto. I due carabinieri hanno notato anche che dalla stessa finestra fuoriusciva anche del fumo nero. La situazione di pericolo era evidente, visto che la malcapitata non era in grado di scendere; così hanno deciso di forzare la porta d’ingresso, ma tutti i tentativi risultavano vani in quanto la donna l’aveva sbarrata dall’interno per paura dei ladri. Soltanto dopo aver trovato una scala a pioli, i militari uno alla volta sono riusciti a salire al primo piano ed attraverso la finestra ad entrare nell’appartamento, che peraltro era già invaso da un fumo denso nero. Con non poche difficoltà dovute alla scarsissima visibilità all’interno, i due carabinieri hanno raggiunto l’anziana signora accompagnandola fuori di casa dove nel frattempo era arrivata la figlia. Quindi i militari sono rientrati nell’appartamento per verificare le cause di tanto fumo visto che non erano visibili fiamme. Così, penetrati in quella fitta coltre scura e densa, sono riusciti a scoprire che a provocare il tutto era stata una poltrona lasciata dalla donna davanti al camino acceso. Infatti, qualche scintilla aveva innescato la combustione sulla poltrona dalla quale si era sprigionato tutto quel fumo. In ogni caso il tutto si è risolto senza l’intervento dei vigili; è bastato che i militari portassero all’esterno la poltrona dove la spegnevano. Fortunatamente sono rimaste le pareti impregnate di fumo e nient’altro.La donna ha riportato semplicemente un forte spavento. Certo è che senza la tempestiva ed estremamente efficace opera dei due carabinieri, le conseguenze per la donna e per l’abitazione sarebbero state molto più gravi.
Sta coinvolgendo tutta la città, con le sue attività commerciali ma anche le istituzioni, le scuole, il mondo del volontariato e dell’associazionismo, l’idea di dare vita, per il prossimo Natale, all’installazione “Il bosco urbano” nel bellissimo ovale di piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia. Grazie a Comune, Pro Loco e Assem, e alla genialità del collettivo di giovani settempedani “altriMenti”, dal 5 dicembre - e fino all’Epifania -, verrà ricreato un habitat particolare dove sarà possibile immergersi nella natura e nella tradizione dei festeggiamenti di fine anno. Nella piazza troveranno dimora decine e decine di abeti che faranno da cornice a un ricco calendario di iniziative fra mostre, spettacoli e concerti e tanto altro ancora. Intanto è partita la corsa all’addobbo. Chi lo desidera, infatti, può partecipare al grande allestimento scegliendo le decorazioni a piacimento che possono essere già lasciate negli scatoloni distribuiti alla Pro Loco e presso numerose attività commerciali ma anche in luoghi come scuole, palestre e altro. In alternativa sabato 12 dicembre si può partecipare direttamente all’allestimento della installazione ritrovandosi in piazza Del Popolo. Questi i punti di raccolta degli addobbi già attivati: Centro sociale ricreativo per anziani di via XX Settembre, “Edulingua” in via Cesare Battisti 12, Scuola dell'Infanzia e scuola primaria “Plesso Cesolo” fraz. Cesolo, Scuola dell’Infanzia “A. Luzio”, Scuola Primaria “A. Luzio”, Scout Agesci gruppo di San Severino Marche via Ercole Rosa, palestra “No Pain No Gain” via D’Alessandro 17, Scuola Infanzia “Virgilio”, bar “Adrenalina” via Lorenzo D’Alessandro 11, bar “Centrale” piazza Del Popolo, “Ascaffè” piazza Del Popolo, Big Center Ciclosi viale della Resistenza 29, supermercato “Madis” via Ferranti 41, “Hakuna Matata” via Remo Scuriatti 18, piscina “BluGallery” fraz. Taccoli, Birreria del Borgo via Settempeda, supermercato “Tuodì” via Ferranti 4, bar Bocciofila viale Della Resistenza 74, Oratorio “Don Orione” via Giuseppe Mazzini 58, supermercato “La Qualità”, Scuole Medie Istituto comprensivo “P.Tacchi Venturi”, “Sì con Te” supermercati rione Miliani, “Sì con Te” supermercati piazza delle Erbe, bar delle Logge piazza del Popolo, “Blu Energy” via Francesco Ferranti 4, “Pronto in tavola” via Settempeda, supermercato “Coop” via Virgilio da San Severino 22, palestra “Gymnica” via Ranaldi, “Necchi” viale Eustachio 43, “Pino’s Bar” piazza del Popolo, Antica Latteria Crai viale Bigioli, “Dolci Fantasie” piazza Don Minzoni 13, Fiori e piante “Ciciliani” viale Mazzini 1, “Emozioni” via Eustachio Divini 44, bar ristorante “Scuriatti” fraz. Taccoli, bar “Rossi Luca” viale Bigioli 46, bar dell’Ospedale via Del Glorioso 8, Pro Loco piazza Del Popolo, supermercato “Punto Simply” via Mazzini 18/20, Asilo “Gentili” via Giovanni Carlo Gentili 8.
Domani, domenica 22 novembre, la Coldiretti celebrerà a San Severino Marche la Giornata del Ringraziamento, con l’offertorio dei prodotti della terra durante la santa messa che sarà celebrata, alle ore 11, nella chiesa di San Domenico. A seguire, in piazza Del Popolo, sfilata e benedizione dei mezzi agricoli. La cerimonia si concluderà con il saluto del presidente provinciale della Coldiretti e delle autorità. La Giornata del Ringraziamento è una festa che viene da lontano ed ha le sue origini in Italia per iniziativa proprio della Coldiretti. Solitamente viene celebrata nel periodo che va dalla festa di San Martino (11 novembre) alla festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio). Nel 1973, con la pubblicazione del documento pastorale “La Chiesa e il mondo rurale italiano”, i vescovi italiani hanno assunto questa Giornata come occasione opportuna di riflessione ed evangelizzazione. Sulla scia del grande evento del Giubileo del mondo agricolo, nel 2000, questa Giornata ha assunto un’importanza ancora più grande.
Un bosco vero con tanti abeti illuminati a terra e, sopra, una cascata di luci dal cielo. Sarà così piazza Del Popolo, luogo simbolo della Città di San Severino Marche, per il prossimo Natale. Il Comune, la Pro Loco e l’Assem hanno unito le forze affidandosi ad “altriMenti”, un gruppo di giovani, per dare vita all'installazione “Il bosco urbano”. Nell’imponente ovale, dove sono soliti darsi appuntamento i settempedani, saranno sistemate decine e decine di alberi e verrà ricreato un habitat particolare dove sarà possibile immergersi nella natura e fare un “viaggio” con la fantasia.“Il Natale è il momento più bello dell’anno. Grazie a un gruppo di giovani professionisti settempedani, che abbiamo già avuto modo di apprezzare con l’iniziativa Start in occasione della Mostra mercato delle Attività Produttive, lo renderemo ancora più magico – spiega il vice sindaco e assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Felicioli, che sta seguendo istituzionalmente i preparativi dell’iniziativa insieme al presidente della Pro Loco, Andrea Stortini – Cinque gli appuntamenti che abbiamo messo in calendario: sabato 5 dicembre la tradizionale cerimonia di accensione dell’albero, o meglio degli alberi che illumineranno piazza Del Popolo, poi martedì 8 dicembre il Mercatino di Natale, sabato 12 dicembre grande festa “Tutti in piazza” per decorare il bosco, giovedì 24 dicembre, giorno della Vigilia, nuovo incontro nel Bosco urbano con vin brulè per tutti dalla mezzanotte e, infine, il 6 gennaio del nuovo anno festeggeremo l’arrivo della Befana”.“Dobbiamo ringraziare chi da tempo sta già lavorando a questa iniziativa che è veramente tutta nuova - sottolinea il sindaco, Cesare Martini - Noi l’abbiamo subito sposata insieme ai commercianti di piazza, che ci hanno dato piena condivisione e collaborazione, alle aziende del territorio e a diversi cittadini. Non abbiamo pensato al Natale per la città ma, piuttosto, al Natale della Città di San Severino che, ancora una volta, vuole dimostrare un grande senso di appartenenza e di comunità e che intende far rivivere la piazza come simbolo e luogo di questa nostra comunità”.A fare da cornice allo scenografico progetto ci saranno mostre, spettacoli e concerti.“Con la nostra proposta - spiegano dal gruppo “altriMenti” - stiamo curando, di concerto con Comune e Pro Loco, l’intera organizzazione. Non intendiamo fermarci solo all’allestimento della piazza, ma coinvolgere tutti, non solo i settempedani, in diversi momenti di festa e di incontro. Fin da adesso, comunque, sarà possibile partecipare agli addobbi scegliendo le decorazioni a piacimento che potranno poi essere lasciate negli scatoloni distribuiti nei supermercati e alla Pro Loco. Oppure, chi vorrà, potrà portare la propria decorazione sabato 12 dicembre direttamente in piazza Del Popolo. Il luogo simbolo della città di San Severino Marche si mostrerà in una veste tutta nuova e diversa grazie all’installazione architettonica che abbiamo in mente. Chi lo vorrà potrà quindi usufruire di questa scenografia, un bosco urbano vero e proprio, per prendere confidenza con la piazza stessa,ma anche per organizzare eventi e spettacoli di vario genere. Ma sarà anche possibile dare indicazioni per il futuro e dire come si vorrebbe il Natale. Basterà lasciare un messaggio, o scrivere una proposta, in uno dei biglietti a disposizione. Infine – conclude il gruppo Altrimenti – dal 6 gennaio sarà possibile adottare anche uno degli abeti utilizzati che potrà essere portato a casa lasciando un piccolo contributo. Quelli che resteranno saranno invece ripiantumati in zone della città già decise con l’Amministrazione comunale”.Il collettivo “altriMenti” è composto per ora dall'architetto Cristiana Antonini, dall'architetto Claudia Colaianni, da Hexagon Group, dall'architetto Ilde Cipolletti_MC2Lab, dall'architetto Francesca Cruciani_MC2Lab, da Petricorstudio Architects, dall'architetto Andrea Stortini, da Silvia Fratini e Emanuele Loiacono – T.B.I. web & marketing solutions, da Aleph video e da Luca Mengoni fotografo.L’invito a partecipare al Natale settempedano è già virale: su Facebook è possibile scoprire tutte le iniziative aderendo al gruppo Altrimenti SanSeverinoMarche, chi preferisce Instagram può collegarsi a Altrimenti ♯ilboscourbano. Altre info alla Pro Loco tel. 0733638414 oppure altrimentisanseverinomarche@gmail.com
Tragico incidente accaduto intorno alle 14 poco prima di San Severino Marche, in contrada Sventatora. A perdere la vita un anziano di 78 anni, Sesto Maccari, originario di Camerino. L'uomo proveniva da Castelraimondo e stava percorrendo a bordo della sua Kia Picanto la SP 361 quando ha iniziato ad effettuare il sorpasso di due automobili all'altezza del km 59+350, senza accorgersi che dall'altra corsia proveniva un autotreno. Il camionista, F.P., di Deruta, si è accorto immediatamente della vettura dell'uomo ed ha iniziato a frenare e suonare il clacson. A nulla è servito. L'ottantottenne è finito addosso al camion ed è morto sul colpo. Sul posto l'intervento della Polizia Stradale e dei Carabinieri di Camerino e dei Vigili del Fuoco di Tolentino e Macerata per i rilevamenti del caso. La salma è stata trasportata all'ospedale di Camerino.https://www.youtube.com/watch?v=1ZkihEEyjhw
“Con i soldi dell’Autovelox? Noi ci miglioriamo la sicurezza stradale ma anche della città”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, prosegue spedito per la sua strada e, a nome dell’intera Giunta settempedana, annuncia l’apertura di nuovi cantieri su diverse arterie provinciali “il tutto - spiega - grazie a un accordo che consente di reinvestire i proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada sul nostro territorio, come chiesto dall’intero Consiglio comunale. La sensibilità dimostrata dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha fatto il resto. E così abbiamo individuato alcune criticità dove verranno, nei prossimi mesi, effettuati interventi di sistemazione. Oggi – sottolinea Martini dopo aver assistito all’avvio dei lavori insieme all’assessore comunale alle Opere Pubbliche e alle Manutenzioni, Giampaolo Muzio – abbiamo iniziato lo sbancamento di terreno all’altezza dell’intersezione stradale della provinciale “361 Septempedana”, nota con il nome di località Sventatora. Qui, proprio dove è posizionato un Autovelox fisso, allargheremo la sede stradale. In prossimità del bivio “case Cicconi” verrà migliorata la visibilità per chi si immette sulla provinciale e facilitata anche la circolazione sullo svincolo. Poi daremo il via a diversi altri cantieri – spiegano sindaco e assessore, elencando le opere già pensate – Sistemeremo, con l’allargamento anche del marciapiede, il Ponte dell’Intagliata, interverremo lungo la provinciale 127 per Tolentino, dalla rotatoria del cimitero di San Michele e fino all’intersezione con Colotto, e sulla provinciale 361, dalla rotatoria in località Pieve fino alla rotatoria del ponte dell’Intagliata che si innesta sulla provinciale 502 per Cingoli, e sull’intersezione stradale nella zona Pip 6, all’altezza del bivio per la zona industriale “Maestri del Lavoro”. Va segnalato poi che la Provincia di Macerata ha raccolto le nostre richieste di intervento sulla strada che conduce fino a Tolentino, passando per le Terme di Santa Lucia, una strada molto pericolosa per la presenza di tantissime curve e per la pendenza che, in alcuni mesi dell’anno per via delle piogge e della neve, diventa realmente un serio pericolo. Qui si è provveduto al rifacimento di parte dell’asfalto nei tratti segnalati. Sono in fase di ultimazione, infine, i lavori per la variante del Glorioso ma in questo caso si tratta di opere imponenti finanziate con i fondi del terremoto. All’utilizzo dei proventi derivanti dalle multe con Autovelox, sulla viabilità ordinaria, abbiamo fatto ricorso, invece, anche per la sistemazione di viale Europa, finalmente messo in messa in sicurezza, e per migliorare la percorrenza di via Cancellotti e di altre strade del centro urbano. Da ultimo – conclude il sindaco Martini a nome dell’Amministrazione settempedana – abbiamo attinto dagli stessi fondi per l’installazione di telecamere di videosorveglianza in molte zone della città”.