Andrea Perticarari e Sofia Boresta sono i baby campioni del primo torneo di scacchi post terremoto organizzato dall’associazione “La Torre degli Smeducci” di San Severino Marche. All’appuntamento, valido come giornata di qualificazione alla fase nazionale che si terrà a Grosseto la prima settimana di luglio, hanno risposto in 25 arrivati anche dalla provincia di Ascoli e da quella di Fermo, dalla città Osimo e dalla vicina Umbria.
L’iniziativa è stata ospitata presso la sede dell’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese. Gli organizzatori ringraziano il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, professor Sandro Luciani, che ha permesso la ripartenza delle attività, e gli istruttori tutor, Marco Pelagalli, e giovanili, Alice Dorici e Adriano Carletti. Perticari si è aggiudicato il torneo under 12, mentre per il torneo under 10 la vincitrice è stata la campionessa regionale uscente, Sofia Boresta.
Sabato 11 Febbraio dalle ore 21.00, il teatro Italia si tinge di rosso per l’arrivo di San Valentino con un nuovo spettacolo della stagione de “I teatri di San Severino”.
Dopo il grande successo del Concerto dell’Epifania al Feronia, il Corpo Filarmonico “F. Adriani” è pronto a tornare in scena con un altro evento musicale: il “Concerto di San Valentino”.
Ad esibirsi stavolta sarà il gruppo vocale “Tourdion Ensemble”, il coro nato dal corso di orientamento musicale della banda.
Sotto la direzione del Maestro Simone Montecchia, il gruppo vocale eseguirà brani risalenti a diverse epoche. Una sorta di viaggio nel tempo con destinazione finale la musica pop e leggera più recente.
I Queen, gli Abba, Elvis Presley, Billy Joel e molti altri, sono questi alcuni interpreti dei brani protagonisti del concerto.
Le voci saranno accompagnate dal pianoforte di Manuela Belluccini, dalla cornamusa e dalle percussioni di Gionni Scriboni e Luca Paciaroni e dal violoncello del giovane Filippo Boldrini.
Una serata davvero imperdibile per innamorati e non solo.
Un tetto per ritrovarsi perché anche socializzare, in piena emergenza terremoto, è importante. E’ un dono prezioso quello che hanno ricevuto dagli scout del Veneto gli ospiti delle aree camper allestite dal Comune di San Severino Marche nel rione Settempeda e nel parcheggio dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”.
Si tratta di due tensostrutture, di ottanta metri quadrati ciascuna, montate da una quindicina di volontari della Protezione civile dell’Agesci Veneto, coordinata dall’incaricato regionale Enrico Bonato, dotate di riscaldamento e, dunque, completamente autonome. I nuovi spazi saranno utilizzati per ritrovarsi ma anche per consentire ai bambini, che vivono nei camper e nelle roulotte delle due aree, di passare qualche ora di svago al coperto. Gli spazi potranno essere utilizzati anche dagli anziani, magari per fare una partita a carte, e dalle famiglie per momenti di convivialità e incontri. Alla consegna delle due tensostrutture ha preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare i tanti volontari presenti e l’Agesci Veneto per il prezioso dono alla comunità settempedana ferita dal terremoto ma colpita da profondi gesti di solidarietà come quello che ha interessato gli ospiti delle due aree camper.
Grande successo di pubblico ieri per il torneo di minivolley #schiacciamolapaura, dedicato ai bambini e allo sport, organizzato da Erika Carassai in collaborazione con A.d.U.s. Caldarola Volley.
La campionessa della pallavolo Maurizia Cacciatori ha portato nella palestra comunale di Belforte Del Chienti il sorriso e la sua grande energia: “Sono felice di passare il pomeriggio qui e giocare con i bambini. Vorrei trasmettere loro forza e coraggio: voglio veramente schiacciare con loro la paura del terremoto, per cominciare a ricostruire il futuro con fiducia e positività.”
Maurizia Cacciatori ha giocato a volley con i bambini, firmato autografi e risposto alle domande dei piccoli sportivi che le hanno strappato una promessa: presto tornerà a Belforte Del Chienti per una nuova iniziativa.
Impegnati nelle gare circa 100 bambini dai 5 ai 10 anni delle Società Volley di Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Matelica, San Severino Marche, Esanatoglia, Pieve Torina e Tolentino.
Il pomeriggio è stato aperto dal Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, che ha dato il benvenuto ai bambini, alle famiglie e a Maurizia Cacciatori, per poi passare la parola al Presidente della A.d.U.s. Caldarola Volley Simone Cataldi. Presenti anche Tiziana Ferretti, Responsabile Scuola e Promozione della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo S. De Magistris di Caldarola, Fabiola Scagnetti.
Tutti hanno espresso la centralità dei bambini, dello sport e della scuola nel percorso di ricostruzione del territorio e della comunità, dopo i traumi causati dal terremoto; come pure l’importanza di manifestazioni all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, come quella di ieri.
Durante la manifestazione la A.d.U.s. Caldarola Volley ha venduto le t-shirt #schiacciamolapaura, il cui ricavato sarà devoluto all’Istituto Comprensivo “S. De Magistris” di Caldarola, per l’acquisto di materiale utile alle attività didattiche, sportive e ricreative che si svolgeranno nelle scuole dei Comuni di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Serrapetrona, Cessapalombo, duramente colpiti dal sisma.
Durante questo primo quadrimestre che è giunto ormai a conclusione, i giovani dell’IPSIA “Don Enrico Pocognoni” e della sede associata di San Severino Marche “Ercole Rosa” hanno preso parte a due incontri del progetto “Una finestra verso il futuro”, promosso dalla scuola e dal Lions Club di Matelica come Service Centenario ”Coinvolgere i giovani”. Questa serie di incontri di informazione e formazione relativa al mondo aziendale ed ai suoi valori, si concluderà a fine febbraio, con un evento finale sempre presso la nostra sede di Matelica, grazie al coinvolgimento di imprese locali e figure trainanti, coinvolte dal Presidente pro tempore dei Lions di Matelica, Matilde Amina Murani Mattozzi.
L’ospite illustre dell’ultimo evento è stato la Loccioni, impresa fondata nel 1968 dalla volontà di Enrico Loccioni, la quale si occupa di misura e miglioramento della qualità sia di prodotti che di processi, dell’industria e dei servizi. Il dott. Francesco De Stefano, afferente al team People, ha coinvolto gli studenti in una presentazione dinamica delle attività della ditta, ma soprattutto ha loro illustrato quanto, al giorno d’oggi, le aziende puntino sul valore della persona, facciano leva non solo sul loro “saper fare”, ma soprattutto indagando e stimolando il loro “saper essere”. Il relatore, infatti, si occupa della cosiddetta bluzone, ossia lo spazio fisico e metaforico dove persone e ambienti sono dedicati all’ospitalità dei giovani: classe virtuale, laboratorio di Business Marketing e Master Loccioni…in altre parole Alternanza tra mondo della formazione e del lavoro. Il team di Loccioni è estremamente proiettato verso il futuro dell’innovazione tecnologica e, di conseguenza, ha uno speciale occhio di riguardo nei confronti dei giovani, non solo diplomati e laureati, ma anche in formazione. Investire sui giovani, sulle loro potenzialità, sulle loro intuizioni è parte fondamentale del progetto di crescita industriale.
Dopo aver presentato i diversi settori in cui opera l’impresa, in primis quello legato all’industria automobilistica, a seguire dall’aeronautico-spaziale, dall’ambiente, dall’energia fino addirittura alla sanità (humancare), De Stefano ha stimolato i ragazzi, tutti alunni di quarta superiore, a riflettere su valori e competenze trasversali ritenute fondamentali per navigare a vele spiegate nel modo del lavoro. I giovani hanno colto l’importanza dell’impegno personale, dello spirito di sacrificio, dell’autoformazione, della flessibilità e dell’essere “imprenditori di se stessi”: ogni opportunità che viene offerta è sempre e comunque formativa, nonché occasione per dimostrare ciò che si è ed il proprio valore, sia tecnico ma soprattutto esistenziale.
Ci piace concludere con il sintetico, ma peculiare cogito, ergo sum cartesiano per riassumere i valori di questo nuovo umanesimo tecnologico che ci circonda.
Il senso di appartenenza ad un gruppo si vede soprattutto nei momenti in cui le difficoltà si fanno più sentire, ed è allora che si trova la spinta per ripartire ed affrontare nuove sfide. La serata ospitata sabato 28 gennaio all’ex Cinema Italia di San Severino Marche, ha rappresentato un punto di congiunzione tra un glorioso passato ed un futuro che si preannuncia ricco di opportunità. “Siamo del Divini!” nasce per parlare anche di un presente fatto di oltre 650 studenti che hanno scelto tra 5 specializzazioni (Chimica, Elettrotecnica, Informatica, Meccanica e Telecomunicazioni) andando a creare il loro percorso formativo.
Lo studio, la conoscenza, l’esperienza sono stati espressi come fondamentali pilastri per la costruzione del progetto professionale e di vita, da imprenditori e professionisti che hanno trascorso i loro anni proprio all’Istituto Tecnico Tecnologico Statale Eustachio Divini di San Severino Marche e che hanno voluto testimoniare quanto quegli anni di scuola siano stati importanti per la loro crescita.
Insieme agli ex allievi, la serata ha accolto gli attuali studenti dell’Istituto che, tramite letture, musica live, la presentazione degli indirizzi e dei progetti di alternanza scuola-lavoro, hanno raccontato il loro “Divini”.
Una parte del talk-show, condotto dalla giornalista Barbara Olmai, è stato dedicato agli effetti del terremoto, alla solidarietà dimostrata da alcuni Istituti Scolastici italiani, all’idea proposta dagli studenti di trovare fondi per realizzare una casetta di legno per una famiglia di un allievo dell’ITTS.
Qualche istante di raccoglimento è stato dedicato alla memoria di Emanuele Bonifazi, il ragazzo di Pioraco che ha perso la vita nella tragedia dell’Hotel Rigopiano. Emanuele si era diplomato in informatica all’Itis nel 2004.
Accanto alla sofferenza, la toccante storia del dott. Simone Antonini ha portato l’attenzione del pubblico su quanto la forza di volontà possa essere vitale.
Simone, dopo un incidente d’auto è rimasto tetraplegico con prospettive di restare allettato per tutta la vita. Con grande determinazione e l’aiuto della famiglia, è riuscito a mettersi su una sedia a rotelle, a riprendere gli studi al Divini, al corso serale in informatica “Sirio” e diplomarsi come perito informatico. Oggi, dopo aver conseguito la laurea in Fisica all’Unicam, si è iscritto alla Laurea Magistrale e arriva in dipartimento con la sua fiammante BMW sportiva.
La storia di Simone è una delle numerose storie dei tantissimi studenti che in questi decenni hanno scelto il Divini che nel 2018 si appresta a celebrare il 60esimo dalla sua fondazione. Lo farà in ambienti nuovissimi, sicuri e funzionali grazie alla ricostruzione del nuovo Istituto così come previsto dall’Ordinanza n.14 del 16 gennaio 2017 “Approvazione del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018”, emanata dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma, Vasco Errani.
"Si tratterebbe con ampia probabilità ancora di aftershocks dell’evento sismico principale verificatosi alla fine di ottobre 2016 tra Norcia e Pievetorina, quindi nella zona nord”.
Così il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), si esprime in merito alla sequenza sismica in atto negli scorsi giorni e tuttora nella zona di Montecavallo e Pieve Torina.
Ciò che ne è indice è la magnitudo a scalare: sono infatti terremoti che si attestano tra le magnitudo 3 e 4, e dunque di molto inferiori ai precedenti.
“Gli epicentri dei terremoti del 3 febbraio ricadono nell’area della faglia che si era attivata il 26 e poi il 30 di ottobre. Considerando anche la loro magnitudo, minore di 4.4 (la magnitudo Richter ML del terremoto più forte, quello delle 5:10, è stata stimata di 4.4, mentre la cosiddetta magnitudo momento Mw è pari a 4.2). Una sequenza di eventi in quella posizione e con queste magnitudo rientra nel quadro delle repliche (o aftershocks)”.
Tra gli studiosi parrebbe dunque pacifico che si tratti di scosse di assestamento a decrescere derivanti dal mainshock di ottobre. In questo senso infatti si è espresso anche il geologo Emanuele Tondi: i terremoti di questi giorni infatti per il Professore “ricadono nell'area destabilizzata dai forti eventi di fine ottobre. Quindi sono aftershocks della sequenza principale” e, se si pensa che gli aftershocks a partire dal 30 Ottobre sono troppi e di forte magnitudo, assicura che “i sismologi pensano il contrario. Infatti, non si è mai nemmeno lontanamente raggiunta una magnitudo di un grado inferiore al mainshock principale, cosa che generalmente avviene subito dopo (via via che passa il tempo è sempre meno probabile) ".
Tornando ora al sismologo Amato, lo stesso ritiene invece “difficile tentare una correlazione con il terremoto del 1799, di cui non si conosce con precisione la faglia responsabile, e il cui epicentro presunto (ricostruito sulla base dei danni) si colloca parecchio più a nordest, a metà strada tra Camerino e Tolentino. Ricordiamo che la magnitudo stimata dai danneggiamenti per il terremoto del 1799 è pari a 6.2. Questo terremoto è attribuito a una fascia di sismicità più “esterna” (ossia più adriatica) rispetto a quella dei terremoti del 2016 e del 2009. Purtroppo non conosciamo quale sia il grado di interazione tra la faglia attive oggi e quelle della fascia esterna”.
In entrambi i casi dunque il risultato sembrerebbe lo stesso: scosse di magnitudo inferiori rispetto alle precedenti vissute nei mesi scorsi.
“Nel settore centrale della zona colpita da agosto – quello che va circa da Amatrice fino a Visso passando per Accumoli - la sequenza si è molto diradata nell’ultimo mese, mentre le zone più attive nelle ultime settimane sono anzitutto la zona abruzzese, a sud, e quella del settore nord, tra Monte Cavallo, Fiastra e Pieve Torina”.
Continua l'esperto dell'INGV.
Il grafico allegato mostra il numero giornaliero di aftershocks (le colonnine colorate) e il rilascio di energia (punti neri) (dati Ingv)
“Abbiamo ormai imparato che i trend che si vedono sono significativi per indicare il decadimento nel tempo della singola sequenza-nella-sequenza, ma anche che se si attiva un nuovo segmento di faglia si ricomincia da capo. Si vedono bene i tre picchi (24/8, 26-30/10, 18/1). Si tratta di un'unica sequenza o sono tre? Entrambe le cose: è una sequenza complessa fatta di più sequenze, ognuna relativa a una nuova faglia (o a una parte dello stesso sistema di faglie). È quello che Utsu avrebbe chiamato "sciame sismico del secondo tipo", mostrato nella seconda figura”.
Amato aggiunge poi :
"Tornando dunque alla sequenza, o sciame, “si nota che dopo i terremoti del 18 gennaio sia il numero di terremoti sia l'energia emessa giornalmente sono tornati rapidamente ai livelli pre-18/1. E' un buon segno? Non lo so. Forse sì, ma resta sempre la possibilità di qualche altro forte terremoto, sia nella zona del 18 gennaio ( a nord dell'Aquila) sia nelle altre aree in prossimità della sequenza. Impossibile al momento calcolare la probabilità di attivazione di ciascuna delle faglie della zona perché non conosciamo bene quanta energia c'è sulle varie faglie, né quanta resistenza abbia ognuna di esse”.
Il sismologo insiste dunque a precisare che il sistema di faglia dell’Italia centrale è molto complesso, essendoci diverse faglie parallele. Le perforazioni profonde delle faglie attive, cui ha fatto riferimento durante la trasmissione Porta a Porta di qualche settimana fa, secondo la sua opinione sono molto utili per comprendere la struttura e il comportamento delle faglie, e rappresenterebbero ano una grande novità per il nostro Paese. Ma va ricordato appunto che non ci troviamo in presenza ad esempio della faglia di San Andreas dove tali strumenti sono stati utilizzati con successo.
“Si tratta infatti di una faglia in cui si concentra buona parte della deformazione derivante dal moto relativo della placca nordamericana rispetto a quella pacifica, e di conseguenza più semplice da studiare. Su quella faglia può ancora applicarsi in qualche modo un modello proposto tipico negli anni ’80 – quello del “terremoto caratteristico” – che per il caso italiano è difficilmente applicabile, proprio per la complessità della struttura crostale dell’Appennino”.
“In ogni caso, ogni sequenza che ha interessato il nostro Paese prima o poi si è esaurita, dopo settimane o dopo molti mesi, quando l’energia a disposizione, quella derivata dalle spinte geologiche, e quella che in qualche modo “passa” da una faglia a un’altra, non è più sufficiente a superare la resistenza delle rocce che si saldano ai due lembi di una faglia. Per il prossimo terremoto, a quel punto, bisognerà aspettare molti anni o secoli, durante i quali quella faglia verrà “stressata” fino a fratturarsi di nuovo, dando così l’avvio a un nuovo ciclo sismico. Sarebbe bene che in ogni zona d’Italia ne fossimo tutti consapevoli e ci preparassimo prima che questo accada”.
In prossimità della scadenza delle iscrizioni per l’a.s. 2017/18 l’Istituto Professionale “Don Enrico Pocognoni” ha organizzato una serie di iniziative, rivolte alle famiglie degli alunni di terza media del territorio, per illustrare i Piani di Studio e i caratteri peculiari dei vari indirizzi, con informazioni sui relativi sbocchi professionali e i progetti del ricco Piano dell’Offerta Formativa. Nella sede di centrale di Matelica sono attivi i corsi: “Meccanico”, “Odontotecnico” e “Ottico”; nella sede di Camerino gli indirizzi “Elettrico” ed “Elettronico”, mentre a San Severino è presente l’indirizzo “Meccanico”.
Come riporta il Dipartimento per l’Istruzione del M.I.U.R. sul suo sito web, gli Istituti Professionali consentono di formare giovani capaci di rispondere alla domanda di specializzazione espressa dal tessuto produttivo e dei servizi del territorio e contribuire così al successo del Made in Italy. I nuovi Istituti Professionali sono scuole altamente formative, che intercettano i bisogni di una società complessa nel più ampio quadro della dimensione europea e internazionale. Con il Diploma di Istituto Professionale gli studenti potranno contare su un titolo di studio in linea con le indicazioni europee, utile all’accesso nel mondo del lavoro e valido anche per tutte le facoltà universitarie. Una scelta dunque, quella dell’Istituto Professionale, che intercetta sia le esigenze educative dalle famiglie, con un profilo di studi strutturato e funzionale, sia le richieste di professionalità che giungono dalle imprese.
Tanti inoltre sono i progetti che arricchiscono la proposta curricolare nelle tre sedi dell’Istituto Pocognoni: soggiorni studio all’estero, corsi di CAD/CAM, di certificazione di lingua inglese e italiana (per stranieri), attività laboratoriali (realizzate grazie alle potenzialità offerte dai laboratori dell’IPSIA, solitamente molto attrezzati), di supporto agli alunni con difficoltà, di natura sportiva e ricreativa, di alternanza scuola-lavoro presso aziende specializzate.
L’IPSIA Pocognoni è una scuola molto seria e professionale, con un corpo docente qualificato e gli ultimi dirigenti scolastici che hanno saputo dare un forte impulso all’Istituto sia a livello gestionale organizzativo che di innovazione didattico-curricolare; dalle tre sedi del Pocognoni sono usciti negli anni tecnici affermati nei loro settori, che grazie alla qualità del lavoro hanno saputo combattere la crisi ed anzi implementare le loro attività professionali.
Dall’11 gennaio scorso il dirigente prof. Francesco Mezzanotte ha lasciato l’IPSIA Pocognoni, per passare all’incarico di dirigente tecnico presso l’USR Marche (un incarico di prestigio che dimostra le qualità del giovane dirigente); l’incarico di reggenza è stato assegnato al prof. Francesco Rosati, dirigente scolastico dei Licei “C. Varano” di Camerino; tra i due Istituti si sta dunque realizzando una rete collaborativa, utile per mettere a frutto le potenzialità delle due istituzioni scolastiche.
Per maggiori informazioni sull’IPSIA Pocognoni: www.ipiapocognoni.gov.it; mcri05000p@istruzione.it; 0737.85491 (Matelica), 0737.632461 (Camerino), 0733.638131 (San Severino).
Proseguono gli aiuti da parte del Rotary di Tolentino a favore delle popolazioni colpite dal sisma. Diversi i progetti che il club a riguardo sta mettendo in cantiere.
Il Rotary di Tolentino, presieduto da Fabio Nardi, ha acquistato una lavagna interattiva multimediale per una classe della scuola “Lucatelli” di Tolentino, per portare un sorriso ai bambini terremotati. Il club ha anche raggiunto un accordo con il comune di San Severino Marche per realizzare l’area di sedime, cioè di basamento per la struttura prefabbricata che accoglierà la materna “Virgilio” all’interno del giardino del plesso scolastico “Gentili”.
L’intervento, dopo i sondaggi sul terreno eseguiti ed assistiti dal geologo settempedano Roberto Ranciaro, è coordinato dai soci rotariani Giorgio Zaganelli e Claudio Cioli. Un altro progetto targato Rotary Tolentino sta riguardando anche la città di Treia. Tramite un professionista rotariano, Francesco Losego, è stato redatto un progetto preliminare per la sistemazione di una palestra di Treia, la quale sarà anche a servizio delle scuole, che è stato donato al sindaco della città, Franco Capponi. Sono in cantiere, comunque, altri progetti. Il Rotary ha poi consegnato una borsa di studio di 300 euro ad una classe V di due anni fa dell’Itis “Divini” di San Severino per il progetto “Configuratore mattonelle” richiesto dall’azienda Grandinetti srl per agevolare l’alternanza scuola lavoro. La classe ha realizzato e progettato un software configuratore che permette di personalizzare i decori sulle mattonelle oltre alla possibilità di eseguire la posa in opera virtuale e la visualizzazione in 3d. I ragazzi hanno sviluppato un software di altissimo valore e di grande utilità per l’azienda. La consegna del riconoscimento al giovane Giacomo Natali è avvenuta, alla presenza del docente di informatica Andrea Cicconi, l’altra sera al ristorante 124 di Tolentino nel corso di un incontro dedicato ai giovani al quale hanno preso parte i ragazzi del Rotaract con il presidente Benedetta Natali, i partecipanti del corso di formazione del Distretto 2090 del Rotary Ryla, Rotary youth leadership awards, Virginia Caponi di San Severino e Paolo Ramazzotti di Macerata.
Durante la serata si è discusso di giovani e del loro futuro. All’appuntamento era presente anche Aldo Franco Dragoni, docente di informatica della facoltà di ingegneria dell’Università politecnica delle Marche, tra l’altro presidente del Rotary di Osimo. Oltre ad invitare i giovani a non andare a studiare all’estero ha aggiunto che c’è molta richiesta di laureati in ingegneria informatica. <<La richiesta di giovani con tale formazione – ha affermato il docente - è cinque volte superiore all’offerta e riguarda chi ha conseguito la laurea trimestrale o magistrale.>> Ha voluto dare qualche consiglio ai giovani anche il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, manager alla Tod’s, raccontando la sua carriera e mettendo in evidenza la sua testardaggine nel raggiungere gli obiettivi. Tra i presenti all’incontro anche Tristano Grandinetti in rappresentanza dell’azienda Gradinetti, il geologo Francesco Ranciaro.
L’operazione a cui si è sottoposto Giacomo Bonaventura è perfettamente riuscita. Il centrocampista rossonero dovrà stare fermo per circa 4 mesi. Al termine dell’intervento "Jack" ha voluto ringraziare tutti i tifosi per i tanti messaggi di supporto, i medici e tutto il Milan per quello che ha fatto.
Il calciatore rossonero è stato operato a Turku, in Finlandia, dal professor Sakari Orava. In una nota il Milan fa sapere che «l’intervento si è reso necessario per il distacco completo del tendine del lungo adduttore sinistro dall’osso che è stato reinserito e per il distacco parziale dei tendini di obliquo esterno ed interno che sono stati anch’essi ancorati all’osso». Il professor Orava, che ha eseguito l’intervento, si è detto «soddisfatto della riuscita».
Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il decreto legge in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017, il terzo provvedimento dopo quelli successivi alle scosse di agosto e novembre dell'anno scorso.
Il premier Gentiloni ha dichiarato che nella legge di bilancio ci sono le risorse e che con questo provvedimento ne saranno introdotte altre.
Sembrano essere state dunque recepite le istanze promosse in questi giorni dai parlamentari che oggi hanno incontrato una delegazione dei terremotati presenti a Roma per manifestare. Tra i deputati marchigiani gli onorevoli Manzi, Carrescia, Lodolini e Petrini.
L'articolo 18 del provvedimento indica come obiettivo primario quello è di "contrastare lo spopolamento" e "favorire la ricostituzione del tessuto economico" nelle zone terremotate.
In tale direzione va la previsione nei comuni rientranti nel cratere di una "zona franca" fiscale che implica l'esenzione, da Ires-Irpef, Irap e Imu-Tasi nel biennio 2017-2018.
L'intervento riguarda però solo le aziende già residenti iscritte alle rispettive Camere di Commercio.
Ancora più incisivo è la previsione di cui all'articolo 9 che introduce lo stanziamento di 80 milioni a fondo perduto per le aziende di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che sono state danneggiate in termini di "riduzione della capacità produttiva". Il decreto interviene poi a "sostegno delle fasce deboli della popolazione" per i cittadini residenti nel "cratere" che "versano in condizioni di maggior disagio" attraverso la distribuzione di una "carta acquisti" di un valore di circa ai 200 euro.
Per i lavoratori dipendenti è invece assicurata la proroga di un sussidio per la mancata attività fino al 31 dicembre 2017.
Inoltre per venire incontro all'esigenza abitativa delle popolazioni sfollate le abitazioni saranno assegnate temporaneamente agli sfollati con quella che viene definita "forma di assistenza alternativa".
In tema di ricostruzione invece un punto fondamentale riguarda la possibilità di potenziare poi l'organico: è infatti previsto che Regioni, Province e Comuni possano assumere nuovo personale e stipulare contratti di collaborazione per il funzionamento degli "Uffici speciali per la ricostruzione".
Così come la Protezione civile potrà procedere ad assunzioni e concorsi e disporrà di maggiori fondi.
Sono infine introdotte norme sulla ricostruzione sotto la parola d'ordine "semplificazione": accelerazione dei procedimenti per la microzonazione sismica, affidata ad un team di esperti con procedure in deroga alle disposizioni vigenti, semplificazioni per appalti, procedure per la ricostruzione delle scuole e la demolizione degli edifici pericolanti.
C’è anche una giovanissima settempedana, Giulia Eugeni, nel cast di “Miseria e nobiltà”, grande classico della commedia italiana di Eduardo, che verrà portato in scena domani sera al teatro Bramante di Urbania, per la regia di Michele Sinisi. Già finalista al premio Hystrio Twister 2016 - mentre per la regia di Sinisi ha ricevuto il premio dell’Anct, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro -, lo spettacolo vede in scena altri giovani attori come Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D'addario, Gianluca Delle Fontane, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Michele Sinisi e Francesca Gabucci. Dopo Urbania lo spettacolo sarà ancora in scena nelle Marche, al teatro Alaleona di Montegiorgio, il 4 febbraio.
Anche Sinisi è un giovane talento del teatro italiano. E’ stato al teatro Feronia di San Severino Marche con la sua compagnia nel 2014 con “L’arte della commedia”, sempre di Eduardo.
La Regione Marche, in applicazione della normativa speciale sul sisma ha predisposto la modulistica relativa alla presentazione delle domande relative all’indennità per i lavoratori dipendenti (art.45 c.1 DL 189/2016) e per quelli autonomi ( art.45 c.4 DL 189/2016) di cui alla normativa citata.
Il sistema telematico Comarche sarà operativo dall’inizio della prossima settimana.
I moduli differiscono in forma minima, e non sostanziale, da quelli precedentemente diffusi.
Ulteriori informazioni all’indirizzo http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/Misure-per-il-SISMA
“Ieri insieme ai colleghi Laura Castelli e Massimiliano Bernini ho avuto modo di incontrare alcuni membri del ministero dell’Economia alla vigilia dell’approdo in consiglio dei ministri del decreto relativo alle aree terremotate: un incontro positivo e ad ampio raggio, dove ci è stata data la possibilità di approfondire le nostre proposte con le quali chiediamo che il provvedimento possa colmare diverse lacune. Proposte che abbiamo raccolto dopo una serie di incontri sul territorio con sfollati, imprenditori, commercianti e Sindaci.
Nella bozza di decreto che sta già circolando sembra andato in porto per i 134 comuni del cratere un ampio pacchetto per il biennio 2017-2018 di esenzioni su vari livelli per Irpef, Irap e Imu-Tasi, così come si è riusciti a colmare alcune lacune sulle misure per lavoratori e imprese (quali busta paga pesante e proroghe di sospensioni). Nella bozza gli esponenti dell’esecutivo hanno incluso anche alcuni temi emersi in precedenti incontri con il Commissario Errani e mozioni ed ordini del giorno proposti. Temi quali la “microzonazione sismica”, l'aumento di personale a disposizione degli Enti Locali e una serie di aiuti per le fasce più deboli dei cittadini interessati”.
E’ quanto afferma, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni.
“Inoltre durante l'incontro - prosegue – abbiamo dibattuto anche su altre importante questioni, quali il ripristino immediato delle infrastrutture di collegamento viario, l’approntamento di aree di stoccaggio per la custodia dei beni personali degli sfollati ma anche strumentali delle imprese, la modifica del Protocollo per le donazioni, la formulazione di campagne di rilancio turistico per le aree del cratere e anche la proroga della non applicazione del patto di Stabilità per gli Enti Locali.
Su questi punti e su tanti altri che auspichiamo di ritrovare nel documento che il governo andrà a licenziare abbiamo esposto la ferma posizione del M5S: per dare aiuti concreti a queste popolazioni si è perso già troppo tempo. Perseverare negli errori sarebbe diabolico”.
Visita istituzionale del consigliere regionale Elena Leonardi, presidente del Gruppo consiliare Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale e vice presidente della IV Commissione consiliare permanente in Regione Marche, al Comune di San Severino. Accompagnata dal coordinatore locale di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, Fabio Verbenesi, la Leonardi ha fatto visita ai quartieri maggiormente colpiti dalle scosse di terremoto. A riceverla il consigliere comunale con delega alla Polizia Locale, Jacopo Orlandani, con il quale è stato fatto anche il punto della situazione sull’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”.
Tra le richieste avanzate alla Leonardi la necessità di sburocratizzare la gestione dell’emergenza post sisma e della successiva ricostruzione, una diversa gestione dell’argomento casette in legno e moduli abitativi da destinare a chi è rimasto senza un tetto e delle stalle per gli allevatori al fine di garantire risposte più rapide e flessibili alle richieste dei cittadini.
La Regione Marche ha pubblicato la modulistica per la richiesta dell’indennità per i “lavoratori dipendenti del settore privato compreso quello agricolo” e per i “lavoratori autonomi, i titolari di attività d’impresa e professionali, co.co.pro., titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale” in base alla legge di conversione dei decreti sul terremoto 2016 (L. n.229/2016).
Ai lavoratori dipendenti sarà riconosciuta l’indennità di disoccupazione, mentre agli autonomi e alle altre categorie un contributo una tantum di € 5.000.
CNA Macerata segnala che il sostegno è concesso alle seguenti categorie:
– lavoratori dipendenti del settore privato, compreso quello agricolo;
– collaboratori coordinati e continuativi;
– titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale;
– lavoratori autonomi;
– professionisti.
Presso tutti gli uffici della CNA di Macerata, sede provinciale e sedi territoriali, è possibile procedere alla compilazione gratuita dei moduli.
Per le zone interne segnaliamo in particolare i seguenti uffici a cui rivolgersi :
CAMERINO – Sede CNA Loc. Torre del Parco Rif. Tofani Luigi - 0737/641959
CINGOLI – Sede CNA Via Pio VII n.38 Rif. Pistelli Lucia - 0733/602911
MATELICA – Sede CNA Via Bigiaretti 15 Rif. Cingolani Danilo - 0737/85225
SAN SEVERINO MARCHE – Sede CNA Via Virgilio da San Severino 56/58 Rif. Antinori Catia - 0733/1716513
TOLENTINO - Sede CNA Via Del Vallato n.1 Rif. Mancini Enrico - 0733/966129
Gli interessati dovranno portare la seguente documentazione:
– dati anagrafici, copia documento di identità;
– visura camerale aziendale;
– IBAN;
– e, per le attività ricadenti nel solo Comune capoluogo di Macerata, certificato di inagibilità della sede di attività.
Per info: CNA Provinciale Macerata, info@mc.cna.it, 0733/27951.
Seconda vittoria consecutiva per il settebello del Blugallery e impronosticabile primo posto in solitaria nel campionato nazionale di serie C dove è appena risalito dopo un anno di purgatorio nella categoria inferiore.
Inizio di torneo da favola per i ragazzi di Luca Sorcionovo. In un impianto strapieno di tifosi, la giovanissima (solo 4 maggiorenni a referto) compagine settempedana coglie il secondo successo stagionale a spese del Roseto, una diretta rivale per la salvezza. Un successo… doppio, quindi, per il settetto di San Severino. Gli abruzzesi reggono l’urto dei padroni di casa per un tempo e mezzo, ma il ritmo indiavolato dei ragazzi di Sorcionovo alla lunga taglia le gambe ai rosetani ed il risultato conclusivo di 10-5 sembra addirittura striminzito in rapporto alle numerose palle gol create dai pallanotisti del Blugallery. La squadra di San Severino imprime al match un ritmo molto alto dall’avvio, ma la frenesia di voler vincere subito la partita provoca imprecisione in attacco, dove le bocche da fuoco settempedane sbagliano diverse occasioni agevoli. Comunque alla fine il risultato pieno è arrivato e lo staff è soddisfatto della seconda vittori stagionale, anche perché alla fine i rosetani sono stati doppiati nel punteggio.
“Nonostante il momentaneo primo posto in campionato siamo consapevoli del nostro reale obbiettivo – mister Sorcionovo getta… acqua sul fuoco -; una salvezza tranquilla cercando di valorizzare i numerosi ragazzi in rosa. Per la partita di sabato una menzione particolare per i marcatori: Sorichetti (classe 2002), autore addirittura di una cinquina; Lippi (classe 2000), che ha firmato una doppietta ed i due veterani Rocchi, anche per lui 2 reti, e Piccioni, con firma singola”. Sabato 4 febbraio, alle 19.30, ancora un impegno casalingo alla piscina di Taccoli, contro una delle favorite alla vittoria finale in campionato, la Team Marche Moie. Il Blugallery vuole stupire ancora!
Blugallery Team - Roseto Pallanuoto 10-5
BLUGALLERY: Firmani, Silvestrani, Lippi (2 reti), Aranci, Pontoni, Rocchi (2), Gregorio, Valeri, Pallucchini, Cipolletta, Sorichetti (5), Melchiorri, Piccioni (1).
All. Luca Sorcionovo
L’assessorato alle Attività Produttive del Comune di San Severino Marche informa che il Commissario del Governo per la Ricostruzione dei territori interessati dal Sisma 2016, con l’Ordinanza n.9 del 14/12/2016 ha fornito le necessarie disposizioni per consentire, attraverso una temporanea delocalizzazione, l’immediata ripresa delle attività produttive.
Con la recente Ordinanza n.12 del 09/01/2017, articolo n.7, commi: 4, 5, 6 e 7 sono state apportate poi alcune modifiche ed integrazioni: è stata modificata la scadenza per la presentazione, agli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR), delle domande di autorizzazione alla delocalizzazione delle attività produttive che è stata fissata a venerdì prossimo (3 febbraio). E’ stato poi integrato l’elenco delle imprese che possono accedere ai provvedimenti dell’Ordinanza n.9, ovvero “industriali, artigianali, commerciali, di servizi, turistiche, agricole o agrituristiche” ed è stato introdotto il seguente nuovo articolo 1-bis: “Ai fini della presente Ordinanza, si considera “attività produttiva di imprese industriali, artigianali, commerciali, di servizi, turistiche, agricole o agrituristiche” anche lo svolgimento di attività di tipo libero – professionale in qualsiasi forma organizzata”.
Le domande di autorizzazione alla delocalizzazione delle attività produttive, nonché le richieste di rimborso per coloro che le avessero già eseguite prima del 15 dicembre 2016 (data di entrata in vigore dell’Ordinanza n.9), devono essere presentate agli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR). Quello di Macerata tel. 0733/279841 è sito in via Lorenzoni, 169 email regione.marche.usr@emarche.it, usr.mc@regione.marche.it
Sul sito istituzionale del Comune di San Severino Marche, all’indirizzo http://www.comune.sanseverinomarche.mc.it/avvisi-cms/aggiornamento-ordinanza-n-9-del-14122016/, e presso l’ufficio Attività Produttive, sono disponibili la domanda di autorizzazione alla delocalizzazione delle attività produttive, la domanda di rimborso per delocalizzazioni avvenute prima dell’entrata in vigore dell’Ordinanza n.9 del 14/12/2016.
Si è svolta questa mattina, presso il Palazzo Studi della Provincia, la riunione tecnica per il coordinamento delle attività connesse alla demolizione e alla ricostruzione dell'Istituto Tecnico Industriale E. Savini di San Severino Marche. All'incontro hanno partecipato il Comandante dei VVFF di Macerata Cipriani, i tecnici dell'ITIS Prosperi e Cicconofri, Tartabini dell'ASSEM e per la Provincia Mecozzi, Margione, Fattoretti, Pierucci e Marcucci.
All'incontro ha partecipato anche il Presidente Pettinari che ha voluto in prima persona assistere alla pianificazione delle attività da intraprendere per le operazioni di demolizione della scuola.
Una pianificazione, quella decisa in mattinata, che prevede più fasi.
Sarà innanzitutto necessario provvedere al distacco e all'allontanamento di tutti i servizi quali l'energia elettrica il gas e l'acqua. Successivamente verrà effettuato il recupero delle centrali termiche e dell'impianto fotovoltaico nonché di tutte le altre attrezzature presenti nelle aule scolastiche e nei laboratori didattici forniti di apparecchiature delicate e costose.
“Un operazione questa – ha precisato il Presidente – all'insegna del risparmio; verrà recuperato tutto il materiale didattico utile alla nuova scuola. Si tratta – ha aggiunto Pettinari - di operazioni delicate in un ambiente di lavoro ad alto rischio per gli operatori; proprio per questa ragione i tecnici della Provincia in pieno accordo con il comandante dei VVFF di Macerata effettueranno nei prossimi giorni dei sopralluoghi per definire i diversi livelli di rischio sulle numerose parti della struttura scolastica in questione. Soltanto dopo la verifica si procederà con le operazioni di recupero e demolizione della scuola la cui ricostruzione non dovrebbe avere tempi lunghi. Non va dimenticato – ha aggiunto il Presidente - che la Provincia, nell'estate scorsa, poco prima del terremoto, aveva appaltato per un milione e ottocentomila euro i lavori per la costruzione dei laboratori; attività attualmente sospesa perché la parte principale della scuola è stata resa pericolante dal sisma.”
Così come attesi, sono arrivati i chiarimenti del Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani riguardanti i problemi relativi alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda di contributo per i danni lievi alle abitazioni. Ad evidenziarlo è il sito sibilla-online.com con un ampio articolo (qui)
L’Ordinanza del Commissario 8 del 14 dicembre 2016 all’art. 6 punto 3 stabilisce infatti che il termine per la presentazione della richiesta di contributo è di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza (12 febbraio) , ma non è possibile rispettare tali termini se al proprietario non sono stati ancora comunicati gli esiti delle schede FAST e/o AeDES.
Sul sito del Commissario Errani chiarisce che
"Il termine di sessanta giorni dell’articolo 6 comma 3 dell’ordinanza n. 8 si riferisce alle pratiche che sono state presentate in precedenza con l’avvio immediato dei lavori. Le domande per i danni lievi possono essere presentate quando è stata redatta la scheda AEDES con esito B o C, e notificata l’ordinanza sindacale I danni lievi possono essere anche quelli con esito C, come da allegato all’ordinanza del Commissario 8/2016".
Inoltre interviene sulla previsione per cui entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza il soggetto interessato deposita all'Ufficio speciale per la ricostruzione la domanda di contributo ed entro il medesimo termine possono presentare domanda di contributo anche i soggetti che non abbiano già comunicato l’avvio dei lavori.
Il Commissario spiega infatti che "Il termine dei sessanta giorni è riferito ai soggetti che hanno presentato istanza di avvio dei lavori anticipata ai sensi dell’ordinanza n. 4/2016. Chi non ha presentato istanza non ha obbligo di presentare la domanda di contributo".
Infine, sempre in tema di scadenze, quanto ai 30 giorni per la redazione e la consegna delle schede Aedes da parte dei tecnici abilitati incaricati dai proprietari, Errani chiarisce che “Il termine è ordinatorio ed è finalizzato ad avere l’esito di inagibilità in modo accelerato per coloro che intendono chiedere l’assegnazione di una Soluzione Abitativa Emergenziale (SAE), che viene programmata solo per gli esiti E (inagibile).
Il procrastinare nel tempo di tale conoscenza allunga i tempi di programmazione e realizzazione delle SAE con il permanere del disagio abitativo dei terremotati.
Inoltre, fino a quando non viene depositata la scheda AeDES, non si può presentare l’istanza per l’esecuzione dei lavori, neppure quelli previsti di riparazione immediata”.