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Attualità San Severino Marche

Vittorio Sgarbi ha presentato la richiesta di iscrizione anagrafica in città

Vittorio Sgarbi ha presentato la richiesta di iscrizione anagrafica in città

L’ufficio Servizi Demografici del Comune di San Severino Marche ha ricevuto la richiesta di iscrizione anagrafica con la quale il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha ufficialmente annunciato la volontà di trasferire la sua residenza da Milano alla città degli Smeducci. L’atto è stato preceduto dalla cerimonia della firma di tutta la documentazione necessaria al cambio di residenza, cerimonia ospitata presso la pinacoteca comunale “P. Tacchi Venturi” che Sgarbi ha voluto visitare in compagnia, fra gli altri, del conte Aldo Brachetti Peretti, presidente e amministratore delegato di Api e titolare dell’azienda vitivinicola “Il Pollenza”. L’arrivo del critico d’arte in città, nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, è stato accolto dal sindaco, Rosa Piermattei, dal vice sindaco, Giovanni Meschini, dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, e dall’assessore comunale Sara Bianchi. 

“San Severino Marche è uno dei luoghi essenziali della mia vita - ha tenuto a sottolineare Sgarbi che è stato anche sindaco e assessore in città e che a San Severino Marche ha organizzato, con la straordinaria collaborazione di Liana Lippi, alcune grandi mostre – Sto meditando su di un evento che sarà dedicato a Pinturicchio. Voglio portarlo in città – ha poi sottolineato Sgarbi proprio davanti alla Madonna della Pace, straordinaria opera del maestro perugino ospitata presso la pinacoteca civica settempedana – Ho abitato per qualche anno a Milano, dove ho fatto l’assessore. Venendo dalla Sardegna e da Ferrara e dovendo decidere dove rientrare, potevo anche andare a Urbino, dove faccio l’assessore, ma ho preferito San Severino Marche – ha aggiunto il critico d’arte più noto d’Italia, per poi proseguire – Questa regione, le Marche, sono al di là del momento che stanno passando, un luogo perfetto in cui vivere. Non c’è luogo in cui vi sia la più alta espressione della civiltà artistica italiana in una sintesi così assoluta di tutte le sue manifestazioni. Qui il paesaggio raggiunge risultati di perfezione che sembrano pensati da Dio. Voglio fare delle cose perché i turisti tornino nelle Marche, faremo questa mostra sul Pinturicchio a San Severino. Ci sto lavorando con la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze”.  

Mostrando grande interesse per la mostra “Amare un’ombra”, allestita nei nuovi spazi della pinacoteca civica e aperta fino a Pasqua nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dalla prima stampa degli “Xenia” di Eugenio Montale a San Severino Marche, Sgarbi ha poi voluto incontrare la promotrice della stessa, Donella Bellabarba, figlia di Folco Bellabarba che nel 1966 lavorò alla prima copia del componimento che Montale volle dedicare alla moglie, Lucilla Tanzi. “Quando ero sindaco di San Severino Marche nessuno me lo ha rivelato – ha detto stupido il critico, commentando subito dopo – Gli Xenia sono l’opera più intima, lirica e intensa di Montale”. L’attenzione è poi tornata sulle iniziative future da organizzare in città: “Inizieremo un percorso dedicato a iniziative culturali, pur nella scarsità delle risorse – ha promesso Sgarbi rivolgendosi al sindaco, Rosa Piermattei – Lo Stato dovrà guardare a San Severino e alle zone terremotate per riportarle alla loro originale bellezza”. Dal sindaco Piermattei, che ha accolto con entusiasmo la richiesta di cambio di residenza di Sgarbi e che ha già iniziato a lavorare a future collaborazioni, è infine giunto un saluto di benvenuto e un “Grazie per aver scelto San Severino Marche”.

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