Ancona, 71 migranti sbarcano dalla nave Life Support: tra loro anche donna incinta al nono mese
Si sono concluse poco dopo le 15 di oggi, presso il porto di Ancona, le operazioni di sbarco di 71 persone salvate dalla Life Support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency, intervenuta nei giorni scorsi in acque internazionali, nella zona SAR (Search and Rescue) libica.
Il salvataggio era avvenuto il 21 luglio, nel corso di due operazioni distinte. In un primo intervento, l’equipaggio ha tratto in salvo 50 persone da un gommone sovraffollato, impregnato di un forte odore di benzina. Nel secondo, sono state recuperate altre 21 persone da un barchino in vetroresina, anch’esso in condizioni critiche.
Nessuno degli occupanti indossava salvagenti. Tra i soccorsi figurano 15 minori non accompagnati, due donne – una delle quali al nono mese di gravidanza – e migranti provenienti da Sudan, Egitto, Eritrea, Somalia, Bangladesh e Myanmar, paesi segnati da guerre, persecuzioni, crisi umanitarie e climatiche.
«Le operazioni di sbarco si sono svolte senza difficoltà, grazie anche alla collaborazione con le autorità e con i volontari che ci hanno assistito», ha dichiarato Domenico Pugliese, comandante della Life Support. «Ora che tutti sono finalmente al sicuro a terra, non possiamo che augurare loro, e al nascituro, il meglio per il futuro».
La Life Support ha così portato a termine la sua 34ª missione nel Mediterraneo centrale. L’imbarcazione di Emergency opera nella zona dal dicembre 2022 e, in meno di due anni, ha soccorso complessivamente 2.854 persone.
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