Domenica 17 settembre torna la motocavalcata in fuoristrada “Memorial Alessio, Luca e Cristina”, in ricordo di tre giovani settempedani vittime della strada. Il ritrovo è previsto presso l’agriturismo La Collina dei Ciliegi, in località Gaglianvecchio, alle ore 8,30.
Questo il programma dell’iniziativa organizzata dall’Asd Lastra Racing Team e che è giunta ormai alla diciassettesima edizione: alle ore 8,30 apertura iscrizioni, alle ore 9,30 partenza del giro, di 50 chilometri circa, tra le località di Gaglianvecchio, Colcerasa, Isola, Elcito, Aliforni, Collicelli e Ugliano. Al termine della passeggiata, su mezzi fuoristrada moderni e d’epoca, sarà organizzato un pranzo.
Sono previsti tratti soft per neofiti e moto d’epoca insieme a un cross test non cronometrato. Inoltre raduno goliardico per ciclomotori 50cc Moped con possibilità di girare su percorso appositamente studiato.
Tutto il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza in favore della missione nata in Etiopia nel ricordo dei tre ragazzi.
Sfiora i 300 milioni di euro il finanziamento delle pratiche private, di quelle che fanno riferimento agli edifici pubblici e ai luoghi di culto, relativo alla ricostruzione post – terremoto della città di San Severino Marche.
Il dato è stato fornito dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, nelle proprie comunicazioni in apertura dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
“Sono 297 milioni 198 mila 175 euro i finanziamenti già elargiti di cui 286 milioni 864 mila 377 euro per la ricostruzione privata – ha specificato il sindaco, sottolineando subito dopo - Questa somma andrà per il recupero di 593 edifici, di cui 274 interessati da interventi di ricostruzione leggera, altri 112 da ricostruzione pesante, 201 dall’Ordinanza 100. Ulteriori 6 edifici saranno interessati dall’Ordinanza 13/2017”.
In totale sono 1.204 le istruttorie presentate all’ufficio sisma del Comune di San Severino Marche. Di queste, 388 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 413 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes.
Ulteriori 387 pratiche sono quelle relative alla medesima Ordinanza 100, del commissario straordinario sisma, emanata per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse mentre, con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 16 le pratiche presentate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive, per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro.
“A San Severino Marche intanto sono stati chiusi esattamente 392 cantieri – ha poi aggiunto il sindaco nelle sue comunicazioni in apertura dell’ultima seduta dell’assise settempedana, specificando ancora - Di questi, 346 sono relativi alla ricostruzione privata, altri 3 alla ricostruzione pubblica e 43 agli interventi su proprietà che hanno fatto ricorso al sisma bonus. È di oltre 9 milioni di euro la cifra destinata agli interventi che riguardano gli edifici pubblici”.
Infine i numeri relativi al Contributo autonoma sistemazione. Sono 350 i nuclei familiari che hanno ricevuto il Cas di giugno. Il contributo ammonta, complessivamente, a 255.166,67 euro.
Dal 4 settembre prossimo la circolazione stradale nel centro storico della città di San Severino Marche subirà delle modifiche per l’avvio di alcuni lavori edili al piano viabile e ai sottoservizi che interesseranno, in particolare, via Cesare Battisti e via Porta Orientale.
Le opere saranno comunque eseguite a stralci per evitare al massimo i disagi agli automobilisti e ai pedoni. Le modifiche alla circolazione sono contenute in un’Ordinanza firmata dal responsabile dell’area vigilanza del Comune.
Fino al termine della prima fase dei lavori verrà istituito il divieto di transito ai veicoli in via Cesare Battisti, dall’intersezione con piazza del Popolo all’intersezionne con via Porta Orientale. I pedoni potranno transitare unicamente sul lato predisposto e segnalato dal personale di cantiere, in base alle fasi lavorative.
Verrà inoltre istituito il senso unico alternato in via Porta Orientale, all’altezza del restringimento dell’arco, che sarà però riservato ai residenti, ai mezzi autorizzati, alle forze di polizia, ai mezzi di soccorso e ai mezzi tecnici della raccolta dei rifiuti, con precedenza ai residenti che provengono da via XX Settembre.
L’Ordinanza prevede anche il divieto di sosta e fermata 0/24 ambo i lati in via Porta Orientale, l’istituzione del limite di velocità di 20 km/h in via Porta Orientale e l’obbligo di svolta a sinistra in piazza del Popolo all’intersezione con via del Teatro per chi proviene da via Garibaldi, con uscita obbligata in via Eercole Rosa. Saranno consentiti il transito e la sosta oltre tale divieto per le sole operazioni di carico e scarico.
Infine viene istituito il divieto di sosta in piazza del Popolo dal civico numero 15, all’altezza del teatro Feronia, e fino all’intersezione con via Cesare Battisti.
Solo nelle giornate di sabato, per il mercato settimanale in piazza del Popolo, verrà istituito il divieto di transito e sosta in via Eustachio, dalle ore 7 alle ore 15.
Scrivi la parola “aperitivo” su Wikipedia e l’enciclopedia online più famosa al mondo ti catapulta nella bellissima piazza Del Popolo, immagine simbolo della Città di San Severino Marche dove un tavolino esterno del bar Centrale dei fratelli Luciano e Luca Bonifazi apparecchiato sul calare della sera mostra come si confeziona “ad arte” unaperitivo italiano.
La foto ha fatto, è il caso di dirlo, il giro del web sorprendendo anche i titolari dell’attività commerciale che, quasi increduli, hanno commentato: “E’ un onore per noi e per la città di San Severino Marche. Ancora non ci crediamo”. A seguire una faccina con gli occhi a cuore. E la sorpresa ha coinvolto tutti, settempedani e non, facendo registrare centinaia ecentinaia di ricerche da parte di tanti curiosi. Da ieri la parola “aperitivo” è un po’ meno sconosciuta e un po’ più apprezzata in Italia e nel mondo! A promuovere a pieni voti la scelta di Wikipedia anche il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei: “La nostra piazza è una delle più belle piazze d’Italia e l’aperitivo che viene servito dal bar Centrale e dagli altri bar che si affacciano sull’ovale simbolo della nostra città è da sempre così originale che la scelta di Wikipedia premia solo l’impegno quotidiano dei titolari delle nostre attività. Questo dimostra che non siamo per niente provinciali ma, anzi, che siamo un po’ l’emblema dell’Italia, anche quando di parla di bere e mangiare bene. Mi sembra questa un’occasione più che ghiotta per invitare tutti a venire a farci visita”.
Il corpo filarmonico “Francesco Adriani” città di San Severino Marche, diretto dal maestro Vanni Belfiore, è tornato ad esibirsi davanti agli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli” in un concerto estivo ospitato nel piazzale intitolato al professor Furbetta.
Da tempo immemorabile la banda settempedana festeggia con i nonnini e le nonnine accolti dall’Azienda comunale di servizi alla persona la patrona della musica, Santa Cecilia, ma alcuni problemi hanno impedito quest’anno il normale svolgimento dell’iniziativa. Per questo si è concretizzata l'idea di accogliere i musicisti in un contesto ed in una stagione diversi per consentire anche ai familiari e agli amici degli ospiti di apprezzare lo spettacolo.
L'esibizione si è aperta e conclusa con l'inno di Mameli. Per l'occasione il maestro Vanni Belfiore ha dismesso gli abiti di direttore per assumere quelli di musicista e ha lasciato la direzione ad Elisa, una delle animatrici della Lazzarelli che si è disimpegnata piuttosto bene.
All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, oltre alla presidente dal Corpo filarmonico, Alessandra Aronne.
Torna la quattro giorni dedicata al miglior cibo di strada da tutto il mondo: da giovedì 31 agosto a domenica 3 settembre il piazzale Grandinetti, in zona stazione, ospita la nuova edizione dello Street Food Festival, promosso dall’associazione Gente di Strada con il patrocinio del comune di San Severino Marche.
Oltre agli stands gastronomici anche le migliori birre europee e musica live con deejay set. Appuntamento tutte le sere, a partire dalle ore 18. Nei truck food saranno serviti pasta, pizza, arrosticini simboli della cucina italiana, ma anche hot dog come nelle strade di New York, il kebab tipico dei chioschi di Istanbul e poi crepes, proprio come quelle che si mangiano sui boulevard di Parigi, asado argentino e molte altre specialità.
Vivere a contatto diretto con la natura incontaminata e l’ambiente fatato della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito comodamente seduti a casa per regalarsi emozioni anche se si è impossibilitati a muoversi.
È la nuova proposta, davvero immersiva, che viene presentata sul sito www.riservamontesanvicino.it ma anche sul canale YouTube dell'ente (clicca qui). Con cinque nuovi video "virtual reality" quello che viene offerto è un vero e proprio viaggio tra le meraviglie dell’oasi naturalistica gestita dall'Unione Montana Potenza Esino Musone.
Si spazia dal monte San Vicino al Canfaito, dal borgo di Elcito, noto come il "piccolo Tibet delle Marche", a Pian dell’Elmo e alla gola di Jana. Un sesto video presenta poi le regole della riserva perché, non va mai dimenticato, l’ambiente va salvaguardato, difeso e tutelato.
Accompagnati dalla mascotte Blu, una rosalia alpina, ci si potrà muovere a 360° scegliendo di diventare i veri registi dei video e guardare quel che più interessa ascoltando la voce che presenta le cose da vedere tra le diverse destinazioni mozzafiato.
Si può salire in quota fino ai 1479 metri del Monte San Vicino, il più alto della zona delle Valli del Potenza e dell’Esino, per poi scendere fino al pianoro di Canfaito, con la sua secolare faggeta, o tuffarsi nelle attività avventurose di Pian dell’Elmo.
I video regalano una fuga dalla frenesia quotidiana permettendo di esplorare i sentieri che si snodano all’interno della Riserva ad altitudini comprese tra i 400 e i 1484 metri e comprendendo, oltre al San Vicino e al Canfaito, altri importanti monti come il monte Faldobono, il San Vicinello, il monte Cipollara, La Forcella, l’Argentaro e il monte Pagliano.
In questo Paradiso terrestre ci si può fermare ad ammirare, ad esempio, alcuni alberi monumentali con circonferenze che superano anche i 6 metri e altezze di oltre 20 metri con chiome fino a 25 metri e oltre 500 anni di storia.
Senza parlare poi della presenza di tanti animali: l’aquila reale, il calandro, il gufo, la poiana, il biancone, l’albanella reale, il falco pellegrino, il gheppio, l’ululone appenninico, la raganella, il tritone, la vipera, il capriolo, il gatto selvatico o il lupo, ma solo per citarne alcuni. Significativa anche la presenza di quella che costituiscono ancora testimonianze della storia di questi luoghi e di quella, in particolare, legata alla seconda guerra mondiale e alla Resistenza.
Quella del Monte San Vicino e del Monte Canfaito è la più giovane tra le riserve naturali delle Marche, visto che è stata istituita nel 2009. La sua area copre oltre 1.500 ettari ma le sue caratteristiche ne fanno qualcosa di veramente unico che ora, grazie alla realtà aumentata, potrà essere goduto da chiunque, anche a distanza di tantissimi chilometri, semplicemente con un clic.
Furto in un'abitazione di San Severino Marche, rintracciato dopo 7 mesi uno degli autori: beccato la sera di ferragosto a Frascati e condotto nel carcere di Velletri. L'uomo, 47 anni di origine croata, aveva messo a segno il colpo insieme ad altri tre connazionali, tra cui una donna. Residenti tra Zagarolo e Tor Bella Monaca, i quattro erano stati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Macerata.
IL FURTO - Il fatto risale allo scorso 15 gennaio, quando una pattuglia della locale stazione dei carabinieri è intervenuta per un furto in abitazione su segnalazione del proprietario che, pur trovandosi fuori regione, aveva avuto contezza della presenza di persone intente a rubare all’interno, grazie ai sensori del sistema di videosorveglianza, installato in casa e collegato al telefono cellulare.
Giunti sul posto, i militari hanno verificato che i malviventi avevano provocato danni non trascurabili all’abitazione, forzando il cancello in ferro e la porta finestra della cucina, dandosi poi alla fuga perché accortisi della presenza del sistema di videosorveglianza interno.
In sede di denuncia, i proprietari dell'immobile hanno segnalato come i quattro fossero riusciti a sottrarre un orologio e delle sterline, mentre i tentativi di aprire la cassaforte non erano andati a buon fine.
Le successive indagini, condotte nell’immediatezza dei fatti, attraverso acquisizione di fonti testimoniali e analisi dei sistemi di videosorveglianza dei comuni di San Severino Marche e Castelraimondo hanno consentito di individuare il mezzo utilizzato dai ladri per mettere a segno il colpo, e di avviare le indagini.
È, quindi, emerso come l'auto fosse utilizzata da soggetti residenti nei comuni di Zagarolo e Tor Bella Monaca. Il confronto tra le loro foto segnaletiche e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città, hanno permesso di riconoscere con certezza i quattro autori del reato, uno dei quali indossava anche lo stesso capo di vestiario in entrambi i contesti, ovvero durante il furto e in sede di foto segnalamento.
Sulla base delle risultanze investigative relazionate, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata aveva chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso. Per tutti e quattro gli indagati il Gip aveva così disposto la custodia cautelare in carcere, tenuto conto anche dei numerosi precedenti penali per reati specifici.
Nel mese di febbraio i militari avevano eseguito la misura nei confronti di due degli indagati, rintracciati a Zagarolo, con l’ausilio dei carabinieri del posto. Gli altri due indagati, con numerosi alias e tendenza a spostarsi in tutto il territorio nazionale, erano risultati irreperibili, sino al 15 agosto. Ora a piede libero resta soltanto un malvivente.
Auto alimentata a diesel va a fuoco durate la marcia: vigili del fuoco al lavoro per domare le fiamme. L'allarme è scattato nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 18, sulla strada che conduce a Canfaito, a San Severino Marche.
Le operazioni di spegnimento, attuate in maniera immediata, hanno fortunatamente impedito alle fiamme di propagarsi alla vegetazione circostante. Gli occupanti del mezzo sono riusciti ad accostare l'auto e scendere dall'abitacolo in tempo, non riportando alcun trauma.
La tradizionale processione con l’urna di Santa Margherita, in programma per le ore 20,30, aprirà domani (giovedì 24 agosto) nella frazione di Cesolo di San Severino Marche, le manifestazioni per la 40esima Sagra della Ceca e la 103esima Festa di Santa Margherita organizzate dall’associazione Pro Cesolo con il patrocinio del Comune.
Sempre domani, in mattinata, visita e comunione ai malati. Il programma religioso proseguirà venerdì 25 agosto, alle ore 17, con l’adorazione eucaristica e le sante confessioni in chiesa. Sabato 26, sempre alle 17, ancora adorazione eucaristica e, a seguire, santa messa. Domenica 27, alle ore 11, santa messa e benedizione della santa reliquia. Nel pomeriggio, alle ore 17, santa messa e benedizione della reliquia.
La Sagra della Ceca ospita, tra le manifestazioni civili, un evento nell’evento nella giornata di venerdì 25 agosto con la nuova edizione di “Chill”: tanto divertimento dall’aperitivo fino a tarda notte. Special guest Rexanthony poi dj Emiliano Effe e dj Disco Strummer. Dalle ore 19 apertura stand gastronomici e ceche. A cena anche menù speciale di pesce. Alle ore 21 gara di briscola e poi serata danzante con l’orchestra Marakaibo.
Sabato 26 agosto, dalle ore 16, gimkana in bici per ragazzi in collaborazione con “Il pedale settempedano” Alle ore 20 torna “Chill” con una cena street food e dj set fino a tarda notte con dj Marco Mosck e dj Francesco Cangiotti. Dalle ore 20 apertura stand gastronomici e ceche, alle ore 21 serata danzante con Roberto Carpineti.
Domenica 27 agosto, dalle ore 16, apertura stand gastronomici e ceche. Alle ore 18 animazione per bimbi, alle 18,30 esibizione di ballo a cura della scuola Studio Dance Academy. Dalle ore 19 serata danzante con “Cuore d’Italia band”
Insulti e minacce ai carabinieri: lo scorso mercoledì 16 agosto i militari di San Severino Marche hanno eseguito l'ordine di carcerazione emesso dal Giudice di Sorveglianza di Macerata nei confronti di un sessantenne, già sottoposto agli arresti domiciliari.
Denunciato nel mese di aprile per detenzione e spaccio di stupefacenti e minaccia e oltraggio nei confronti dei militari intervenuti, pochi giorni dopo aveva inopinatamente colpito al volto un maresciallo che gli stava notificando un atto. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, dopo la convalida, era stato posto ai domiciliari presso la propria abitazione, fino alla condanna emessa dal Tribunale di Macerata.
La sospensione della misura degli arresti domiciliari è stata disposta dal Giudice su segnalazione dei carabinieri, che hanno relazionato le numerose violazioni effettuate dal sessantenne alle prescrizioni imposte.
In particolare l'uomo, non solo aveva reagito ai doverosi controlli da parte delle forze dell’ordine insultando e minacciando i militari, ma spesso si era rifiutato o aveva omesso di aprire il portone e di rispondere al telefono, ostacolando l’accertamento in merito alla propria presenza all’interno dell’abitazione, alla cui verifica i militari sono deputati.
Era stato inoltre trovato dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile all'esterno della propria abitazione senza alcuna autorizzazione. In un’altra circostanza aveva anche minacciato i militari, "farete la stessa fine del maresciallo di San Severino Marche".
L’Ufficio di Sorveglianza di Macerata ha così disposto l’aggravamento della misura in atto; i carabinieri di San Severino Marche hanno dato esecuzione al provvedimento e hanno tradotto l’uomo al carcere di Fermo.
Anche la settempedana Giulia Caciorgna rappresenterà le Marche alle finali nazionali del 3x3 di basket che si svolgeranno da venerdì 25 a domenica 27 agosto a Lignano Sabbiadoro. Dopo aver brillantemente conseguito il titolo regionale Under 14 con la Thunder Basket Matelica, le quattordicenni Giulia Caciorgna, Shadey Paolini di Matelica ed Elena Damiani di Tolentino si sono laureate campionesse regionali di categoria del 3x3 Fip Marche Giovanile Circuit per la loro classe d’età.
Titolo che ha consentito alle tre ragazze maceratesi di acquisire il diritto a partecipare alla fase nazionale della manifestazione per difendere i colori delle Marche. Per la giovane settempedana si tratta di un “bis” dopo il titolo vinto lo scorso anno, sempre a livello di under 14, con le compagne di squadra Nicole Manizza, Anna Bonetti e Giulia Carbonari, che le valse la partecipazione alle finali tricolore di Valdichiana Senese, svolte dal 29 settembre al 2 ottobre 2022. L’obiettivo è ora di farsi valere anche a livello nazionale.
Giunto alla sua decima edizione il Trofeo Città delle Acque, raduno di auto storiche organizzato dall’Afas, Associazione Folignate Automoto Storiche, sabato 26 agosto farà tappa a San Severino Marche nel suo passaggio lungo la Val Potenza con destinazione Nocera Umbra.
La manifestazione, regolarmente iscritta al calendario Asi, vedrà la partecipazione di circa 60 autovetture che arriveranno in città intorno alle 13 per sostare nel parcheggio del piazzale Luzio.
Subito dopo la conclusione del mercato settimanale, indicativamente alle ore 15, sarà data la possibilità a tutti gli iscritti al raduno di entrare in piazza Del Popolo per un’esposizione dei mezzi e una sosta statica.
Alle 16 gli equipaggi visiteranno il teatro Feronia e alcuni monumenti del centro. Alle ore 18:30 un aperitivo e poi, a seguire, la partenza delle auto in direzione della vicina Umbria.
Profondo cordoglio a San Severino Marche per la scomparsa, all’età di 61 anni, di Alberto Piantoni, da tutti conosciuto come "Di Cesolo", il suo nome d'arte da speaker radiofonico. Ex responsabile gastronomia del Cityper di Tolentino, da qualche anno in pensione, si è spento ieri sera nella sua abitazione, a seguito di un malore improvviso.
Alberto ha collaborato sin dal 1992 con Radio Nuova Macerata, era un grande appassionato di musica e conduceva una propria trasmissione, "Serata con Alberto Di Cesolo". L'uomo lascia la moglie Katja e le figlie Francesca e Patrizia.
I funerali si terranno mercoledì 23 agosto, alle 9:30, nella chiesa di Santa Maria della Pieve a San Severino Marche. Sgomento nella comunità della città settempedana dove Alberto era molto conosciuto e stimato.
La fede non va mai in vacanza e nell’Italia dei cammini sono molte le persone che, anche in questo periodo, scelgono di dedicarsi alla preghiera e al raccoglimento in luoghi dal sapore spirituale genuino come quello francescano.
Le Marche sono costellate di luoghi segnati dal passaggio di San Francesco e dalla presenza multiforme dei suoi figli. Tra tutti, la città di San Severino Marche ha il privilegio di custodire nel suo territorio l’antico monastero di San Salvatore in Colpersito, uno scrigno di assoluto valore.
Esso, infatti, rappresenta nel territorio marchigiano un caso unico: quello di un luogo specifico citato due volte dalle fonti biografiche più antiche, quali la Vita prima del 1229 e la Vita seconda del 1246, entrambe di Tommaso da Celano, e la Leggenda maggiore di San Bonaventura del 1263.
Il Poverello di Assisi passò a Osimo, ad Ascoli Piceno e in diversi altri luoghi della Regione, citati in maniera generica, ma del monastero di San Salvatore in Colpersito si parla in maniera esplicita in rapporto a due significativi eventi della vita del Santo: la conversione del "Re dei versi", al quale Francesco darà il nome di fra Pacifico (e non è illecito pensare che questi possa avere aiutato il Santo di Assisi nel comporre la melodia del Cantico di frate Sole), e la storia della pecorella salvata dal Santo nelle campagne di Osimo e consegnata alle religiose che abitavano a Colpersito.
Qui la storia trasuda dalle antiche pietre, visto che la struttura risale all’undicesimo secolo, e dal volto vivente del magnifico crocifisso ligneo che domina la chiesa: piccolo nelle dimensioni eppure con diverse strutture recettive e un bel verde intorno, il convento di Colpersito permette di offrire quel clima semplice, sereno e autentico che ha reso famosi i conventi dei frati cappuccini.
Per tutti questi motivi, i frati cappuccini che abitano in questo luogo dalla fine del XVI secolo, ne hanno fatto un frequentatissimo Centro di esperienza e di formazione francescana capace di attrarre anche diverse persone da tutta Italia.
"Due sono gli orientamenti portanti di questo progetto - spiega fra Sergio Lorenzini, ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche -: fare del convento un spazio di vita evangelica dal sapore francescano, da vivere e far vivere a quanti saranno accolti, e offrire questa struttura per iniziative di formazione francescana come incontri, catechesi, ritiri spirituali, giornate di studio e di approfondimento della grande tradizione testuale ed esperienziale del francescanesimo, e, in particolare, della vicenda e degli scritti di Francesco d’Assisi".
Un po’ di storia sarà utile ad apprezzare ancor più la grande valenza del luogo. Il più antico documento che ricordi la chiesa di San Salvatore è la donazione che Gislerio, figlio di Mario, fa di essa nel 1047 a Pietro, abate di San Michele in Domora.
I monaci benedettini, che dimoravano nel monastero rupestre oggi detto "Grotte di S. Eustachio", godettero diritti su di essa fino al 1230, allorché il pontefice Gregorio IX rese del tutto autonoma la chiesa che ormai apparteneva alle clarisse. Il titolo, San Salvatore, è legato alla venerazione del grande crocifisso ligneo, scolpito verso la fine del secolo XII, che riproduce il volto del Salvatore con gli occhi aperti, secondo la più antica iconografia del Cristo.
Alla fine del XII secolo, si riunirono a Colpersito alcune donne che conducevano vita consacrata, forse delle penitenti collegate all’abbazia di Domora da cui la chiesa dipendeva. Furono esse ad accogliere più volte san Francesco e ad essere affidate dal vescovo di Camerino ai frati minori, prima ancora che fosse giuridicamente approvata la loro Regola.
Il 16 giugno 1223, infatti, il vescovo Atto, alla presenza di fra Paolo (quello che consigliò a Francesco di portare la pecorella alle "povere recluse"), firmava il documento con cui le esentava da ogni onere temporale nei suoi confronti e concedeva loro visitatori e correttori tra i frati minori. Questo, conservato nell’archivio capitolare di San Severino, è il primo atto pubblico in cui compare il nome di Francesco, ed è anche il più antico documento che attesti la presenza del movimento francescano femminile nelle Marche.
Dal 1226, durante l’ultimo anno di vita di Francesco, fu nominato "visitatore" proprio frate Pacifico, che qui fu convertito dal Santo di Assisi. Le "damianite" (che vivevano cioè come le sorelle di San Damiano, dove ancora era Chiara), rimasero nel monastero fino al 1457, quando, dopo un lungo periodo di guerre e pestilenze, rimaste in poche si rifugiarono presso gli altri monasteri sorti nel frattempo a San Severino. Per un secolo l’edificio rimase abbandonato, affittato come stalla dai canonici ai caprai di Visso, che guidavano i loro greggi fino ai pascoli settempedani.
Un secolo più tardi nel 1556, la chiesa e il monastero furono di nuovo abitati da alcuni sacerdoti del luogo che vi fondarono la Confraternita del SS. Salvatore e nel 1566, all’indomani del Concilio di Trento, vi costituirono il primo seminario della Diocesi ma l’esperienza non durò a lungo e il 15 aprile 1576, domenica delle Palme, dopo ripetute richieste da parte del Consiglio comunale, i cappuccini presero possesso del luogo piantandovi la croce.
Due settimane dopo venne ritrovato sotto il duomo il corpo di San Severino, patrono della città, e questo fu visto come un premio celeste alla città per aver accolto i cappuccini nel proprio territorio. Da allora, in più di quattrocento anni, i cappuccini hanno via via trasformato la chiesa e il convento dalle antiche forme alle attuali, aggiungendo nel XVIII secolo le due cappelle laterali, l’ornato ligneo dell’altare maggiore e il tabernacolo.
La preghiera e la dimensione contemplativa, il valore della fraternità e dell’accoglienza, il servizio al popolo e ai poveri in maniera particolare, il rapporto con la bellezza del creato, sono i cardini di questa nuova esperienza, che seguendo i passi di san Francesco, porta a San Severino Marche e al monastero di San Salvatore in Colpersito.
Da giovedì 24 a domenica 27 agosto la frazione di Cesolo di San Severino Marche in festa per la 40esima Sagra della Ceca e la 103esima Festa di Santa Margherita.
Ricco il programma delle iniziative promosse dall’associazione Pro Cesolo con il patrocinio del Comune.
Giovedì 24 agosto alle ore 20:30 solenne processione con l'urna di Santa Margherita e poi santa messa, venerdì 25 agosto evento nell’evento con la nuova edizione di “Chill”, tanto divertimento dall’aperitivo fino a tarda notte. Special guest Rexanthony poi dj Emiliano Effe e dj Disco Strummer. Dalle ore 19 apertura stand gastronomici e ceche. A cena anche menù speciale di pesce. Alle ore 21 gara di briscola e poi serata danzante con Marakaibo. Sabato 26 agosto, dalle ore 16, gimkana in bici per ragazzi in collaborazione con “Il pedale settempedano”. Alle ore 20 “Chill”, cena street food e dj set fino a tarda notte con dj Marco Mosck e dj Francesco Cangiotti. Dalle ore 20 apertura stand gastronomici e ceche, alle ore 21 serata danzante con Roberto Carpineti. Domenica 27 agosto, dalle ore 16, apertura stand gastronomici e ceche. Alle ore 18 animazione per bimbi, alle 18,30 esibizione di ballo a cura della scuola Studio Dance Academy. Dalle ore 19 serata danzante con “Cuore d’Italia band”.
Le Marche, unica regione al plurale pensata al singolare, si racconteranno a settembre nel festival “MarcheStorie” di cui Paolo Notari firmerà la direzione artistica.
In un percorso che farà tappa in diversi centri e borghi della regione prenderà vita una “festa” che permetterà di scoprire e riscoprire narrazioni e tradizioni, miti e leggende, aspetti devozionali e credenze popolari ma anche di dedicarsi a visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni, offerte di prodotti tipici e molto altro ancora.
La rassegna, ideata dall’assessorato alla Cultura della Regione, ha trovato piena adesione anche da parte del Comune di San Severino Marche che ospiterà, da venerdì 15 a domenica 17 settembre, uno degli eventi clou dal titolo: “Dalla distruzione di Civitella alla fondazione del castello di Serralta”. L’Amministrazione locale, infatti, risulta fra i vincitori di un bando che porterà alla realizzazione dell’importante progetto dedicato a uno dei castelli del suo territorio.
Dell’antica struttura difensiva, risalente al XIII secolo, rimangono la porta di accesso e alcuni resti delle mura e della torre incorporata nella chiesa parrocchiale. Per capire la nascita del castello di Serralta, posto a guardia nord nel territorio di San Severino Marche, bisogna infatti fare un viaggio a ritroso nel tempo, in un territorio aspro ai piedi del monte Acuto. Qui sorgeva il piccolo castello e il relativo borgo di Civitella. Era il più importante sito abitato della zona, quasi nascosto e quindi protetto da scorrerie di avventurieri e barbare soldataglie. Il passaggio dei Visigoti di Alarico e degli Ostrogoti di Totila, Longobardi e Bizantini che confinavano tra loro proprio lungo il vicino Musone, non hanno mai impedito di permanere, a Civitella e nei suoi dintorni, una nutrita comunità. Questa aveva eletto a protettore il santo ravennate Apollinare, ad attestazione dell’influenza bizantina nel territorio. Poco sotto, sul versante nord, la macchia nascondeva la grotta dove nel XIII sec. visse in forma eremitica santa Sperandia, compatrona di Cingoli e molto venerata tuttora.
Proprio in questi luoghi, attraverso un’attenta lettura delle fonti storiche del periodo e degli scrittori postumi il festival “MarcheStorie”, attraverso uno spettacolo narrativo ed evocativo, intende ricostruire le vicende che hanno accompagnato la storia, il momento della drammatica distruzione e la ricostruzione della struttura difensiva. Verranno poi evocate le figure di Angelo e Sperandia in uno spettacolo di carattere teatrale con l’ausilio di attori e comparse in costume del 1200. La scenografia naturale della piazzetta di Serralta farà da cornice all’evento. Il tutto sarà animato da rievocatori e ricostruttori storici che metteranno in scena, fuori e dentro le mura del castello, le vicende realmente accadute anche grazie alla collaborazione con la Compagnia Grifone della Scala e con l’associazione Palio dei Castelli.
Il suo nome è riportato nelle pagine del Diccionario Cultural Boliviano e di lui il paese del Sud America ne ricorda le grandissime opere di volontariato e assistenza. Nato ad Agello di San Severino Marche nel 1873 e morto nel 1935 a Sucre, padre Giuseppe Zampa sarà celebrato nella città che gli ha dato le origini in occasione di una tre giorni promossa dal Comune, dalla Comunanza di Castel San Pietro e dai Frati Minori delle Marche, L’evento è in programma dal 1 al 3 settembre prossimi.
Le iniziative a lui dedicate dalla Città di San Severino Marche lo celebreranno come “Un benefattore tra gli ultimi" soprattutto per via del fatto che fondò le Scuole di Cristo nella convinzione che gli indigeni potessero istruirsi da soli; nel 1927 venne ufficialmente certificato il primo insegnante, ben quattro anni prima che emergesse la Warisata Ayllu School.
“Quello che abbiamo in programma – spiega Federico Lucarelli, presidente della Comunanza di Castel San Pietro, ente ideatore delle iniziative nata per ricordare padre Zampa - è un evento che ha, come obiettivo primario, quello di fare conoscere e portare al centro dell’attenzione di tutti un personaggio illustre dei nostri luoghi. Padre Giuseppe Zampa, con la sua opera solidaristica e missionaria, rappresenta alla perfezione l'indole dei marchigiani ed è un simbolo per l’accogliente territorio di Castel San Pietro. La Comunanza vuole rilanciare le opportunità che l'opera e la figura del frate incarnano, da tempo, in tutta l'America Latina. Abbiamo iniziato un percorso importante con l’Amministrazione comunale, che ringrazio, per realizzare ulteriori progetti ed iniziative in collaborazione con gli amici boliviani. Questa manifestazione, e quella dello scorso anno nella nostra frazione di Castel San Pietro, dimostrano che il territorio è pronto per riprendersi quel ruolo attivo, che merita, nell’economia settempedana e nello sviluppo turistico del sito San Vicino - Valle di San Clemente”.
L’evento di apertura della tre giorni è previsto per l’1 settembre, a partire dalle ore 17, al teatro Feronia. Questo il programma delle altre iniziative: sabato 2, dalle ore 15, passeggiata nei luoghi di padre Zampa da Castel San Pietro ad Agello. A seguire, in quest’ultima località, sarà benedetta e scoperta una targa commemorativa per i 150 anni dalla nascita del missionario. Ci si sposterà poi a Castel San Pietro per una santa messa e una conviviale con prodotti tipici delle aziende locali. Domenica 3 settembre, infine, “Enjoy Castel San Pietro”: escursione ad anello intorno alla frazione settempedana e al monte Puro. Una passeggiata di circa 9 chilometri con 500 metri di dislivello. Prenotazione obbligatoria, entro il 2 settembre, al numero di telefono 3282041757.
Da oggi a lunedì prossimo (21 agosto) torna la Festa del rione di Contro promossa dal Comitato di quartiere con il patrocinio del comune di San Severino Marche. Tutti i giorni menù diversi anche con proposte vegane, menù anche di pesce venerdì e doppia apertura a pranzo e cena domenica poi menù bimbi e menù picnic. Inoltre, sempre tutti i giorni, pesca e ruota della fortuna.
La serate saranno allietate anche da buona musica: giovedì 17 agosto orchestra Manuel Malanotte, venerdì 18 agosto dj set con Tommaso Cicconi e Crosby Dj, sabato 19 agosto orchestra Matteo Tassi, domenica 20 agosto Suonami Band e lunedì 21 agosto gran finale con l’orchestra Roberto Carpineti.
Donna in difficoltà sul Monte San Vicino: soccorsa con l'elicottero. I vigili del fuoco sono intervenuti, alle ore 13:00 circa, per recuperare un'escursionista che, mentre stava percorrendo un sentiero insieme al marito, ha accusato un affaticamento fisico che gli ha impedito di proseguire e fare rientro.
Per raggiungere la coppia, che si trova in una zona impervia, è stato richiesto l'ausilio dell’elicottero Drago 54 del reparto volo di Pescara che prenderà la donna a bordo, insieme al compagno, per poi affidarla alle cure dei sanitari del 118 che ne hanno disposto il trasferimento al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino. Secondo le prime informazioni, il problema riscontrato dalla paziente è alla caviglia.