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Cronaca San Severino Marche

Furto in casa a San Severino, ferragosto "fatale" per un ladro: beccato il 15 agosto dopo 7 mesi

Furto in casa a San Severino, ferragosto "fatale" per un ladro: beccato il 15 agosto dopo 7 mesi

Furto in un'abitazione di San Severino Marche, rintracciato dopo 7 mesi uno degli autori: beccato la sera di ferragosto a Frascati e condotto nel carcere di Velletri. L'uomo, 47 anni di origine croata, aveva messo a segno il colpo insieme ad altri tre connazionali, tra cui una donna. Residenti tra Zagarolo e Tor Bella Monaca, i quattro erano stati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Macerata. 

IL FURTO - Il fatto risale allo scorso 15 gennaio, quando una pattuglia della locale stazione dei carabinieri è intervenuta per un furto in abitazione su segnalazione del proprietario che, pur trovandosi fuori regione, aveva avuto contezza della presenza di persone intente a rubare all’interno, grazie ai sensori del sistema di videosorveglianza, installato in casa e collegato al telefono cellulare.

Giunti sul posto, i militari hanno verificato che i malviventi avevano provocato danni non trascurabili all’abitazione, forzando il cancello in ferro e la porta finestra della cucina, dandosi poi alla fuga perché accortisi della presenza del sistema di videosorveglianza interno.

In sede di denuncia, i proprietari dell'immobile hanno segnalato come i quattro fossero riusciti a sottrarre un orologio e delle sterline, mentre i tentativi di aprire la cassaforte non erano andati a buon fine. 

Le successive indagini, condotte nell’immediatezza dei fatti, attraverso acquisizione di fonti testimoniali e analisi dei sistemi di videosorveglianza dei comuni di San Severino Marche e Castelraimondo hanno consentito di individuare il mezzo utilizzato dai ladri per mettere a segno il colpo, e di avviare le indagini. 

È, quindi, emerso come l'auto fosse utilizzata da soggetti residenti nei comuni di Zagarolo e Tor Bella Monaca. Il confronto tra le loro foto segnaletiche e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città, hanno permesso di riconoscere con certezza i quattro autori del reato, uno dei quali indossava anche lo stesso capo di vestiario in entrambi i contesti, ovvero durante il furto e in sede di foto segnalamento.

Sulla base delle risultanze investigative relazionate, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata aveva chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso. Per tutti e quattro gli indagati il Gip aveva così disposto la custodia cautelare in carcere, tenuto conto anche dei numerosi precedenti penali per reati specifici.

Nel mese di febbraio i militari avevano eseguito la misura nei confronti di due degli indagati, rintracciati a Zagarolo, con l’ausilio dei carabinieri del posto. Gli altri due indagati, con numerosi alias e tendenza a spostarsi in tutto il territorio nazionale, erano risultati irreperibili, sino al 15 agosto. Ora a piede libero resta soltanto un malvivente. 

 

 

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