In occasione della “Giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti", nel cineteatro Italia di San Severino Marche, si è tenuto un momento d’incontro con un centinaio di studenti delle classi terze e quarte del locale Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, finalizzato ad elevare il livello di conoscenza del fenomeno della contraffazione e a renderli consapevoli dei rischi a cui vengono esposti.
Ha aperto la giornata il prefetto, Flavio Ferdani, che ha rimarcato “il ruolo che le Istituzioni scolastiche possono svolgere anch'esse attraverso una costante attività di comunicazione e di sensibilizzazione ai principi della legalità, perché i prodotti contraffatti o non sicuri non rispettano le normative comunitarie e nazionali vigenti, perché il commercio dei prodotti contraffatti è un moltiplicatore di illegalità”.
“È fondamentale integrare quella che è la dimensione etica con quella della legalità – ha continuato Ferdani - perché la contraffazione come ogni altra attività illegale è contrastata grazie alla repressione penale da parte delle forze dell'ordine, della magistratura, ma richiede anche il convinto coinvolgimento etico-culturale e di responsabilità sociale di ciascuno, a cominciare dal mondo della scuola, per affermare il primato della legalità nella società.
Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ferdinando Falco, ha quindi sottolineato come il commercio di prodotti contraffatti sia un moltiplicatore di illegalità: “crea pericolo per la salute dei consumatori, poiché i materiali utilizzati non rispettano gli standard di sicurezza, provoca un danno sociale, in quanto sfrutta soggetti deboli, il lavoro minorile e produce lavoro nero”.
“Arreca, inoltre, un danno all'Erario - ha spiegato - perché avviene in totale evasione fiscale e contributiva, genera un danno al mercato, in quanto fa concorrenza sleale agli imprenditori onesti che investono in ricerca, sviluppo e innovazione e contribuisce ad arricchire le organizzazioni criminali, che ruotano spesso i loro interessi intorno alla produzione e vendita di tali merci, reinvestendo i proventi in altre attività illecite”.
Poi, unitamente al comandante del Gruppo di Macerata, Giuseppe Perrone, il comandante ha illustrato i compiti delle Fiamme Gialle nella tutela del mercato dei beni e servizi, dove occupa un ruolo di primo piano il contrasto alla contraffazione dei marchi e brevetti, all’immissione in commercio di prodotti non sicuri e alla falsa indicazione dell’origine e della provenienza delle merci, quindi a difesa del made in Italy e a tutela dei distretti industriali.
Un capitolo è stato dedicato anche ai fenomeni della pirateria audio-visiva, che avviene attraverso la duplicazione non autorizzata di cd o dvd, senza il consenso del titolare dei diritti, e del download illegale di musica e/o film attraverso internet, reati che causano, anch’essi, grossi danni ai produttori cinematografici e musicali, i quali investono grandi capitali per lanciare nuovi talenti.
Nel corso dell’incontro gli esperti delle Fiamme Gialle hanno altresì spiegato ai ragazzi come individuare un prodotto contraffatto, facendo “toccare con mano” alcuni articoli, e come tutelarsi negli acquisti in internet per non incorrere nella rete dei falsari.
Il colonnello Falco, nel ringraziare per l’ospitalità l’amministrazione comunale di San Severino Marche, nella persona del sindaco, Rosa Piermattei, e l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini”, nella persona del dirigente scolastico, Sandro Luciani, si è rivolto ancora agli studenti ribadendo “quanto sia stato importante incontrarli oggi, in occasione della giornata contro la contraffazione, proprio per favorire tra i giovani la diffusione di una maggiore consapevolezza che essa rappresenta una seria minaccia per i cittadini e le imprese”.
Infine, ha richiamato il progetto “Educazione alla legalità”, che la guardia di finanza ha da anni promosso con il Ministero dell’Istruzione e del Merito: una grande campagna volta a promuovere la cultura della legalità in tutti i giovani cittadini che oggi frequentano le scuole, ma che si apprestano nell’arco di qualche anno a diventare i veri protagonisti della vita del nostro Paese. È fondamentale diffondere tale cultura che rappresenta certamente uno dei principali canali attraverso cui prevenire e contrastare questo fenomeno.
Firmata questa mattina in Prefettura la convenzione con la quale il Comune di San Severino Marche mette a disposizione dell’Arma dei carabinieri sei Sae fino al pieno ripristino dell’agibilità della caserma, parzialmente danneggiata dal sisma del 2016.
Presenti alla sottoscrizione il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Rosa Piermattei e il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido. Ad avvenuto trasferimento, potranno iniziare i lavori di ripristino della caserma, garantendo allo stesso tempo l’elevato livello di presidio del territorio comunale di San Severino e il benessere dei militari che vi prestano servizio.
Piena soddisfazione è stata espressa dal prefetto, il quale ha sottolineato come tale soluzione provvisoria permetterà all'Agenzia del Demanio di poter realizzare la ristrutturazione e il ripristino della caserma: “Una soluzione che acquista un importante valore simbolico, trattandosi di un presidio di sicurezza dei diritti della comunità, e nel contempo garantirà il benessere dei carabinieri chiamati a svolgere i propri compiti istituzionali. Gli interventi, infatti, permetteranno uno strutturale miglioramento sismico, a vantaggio della fruibilità e dell' utilizzo in condizioni di sicurezza”.
Un bell'esempio di come la sinergia tra le Istituzioni e gli Enti locali può portare a un positivo risultato concreto per la comunità di San Severino. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei:
“La soluzione trovata permette di garantire la costanza della presenza dell’Arma sul territorio e di fornire l’accoglienza necessaria a un presidio importante, come quello della caserma, oltre che al personale della stessa. Desidero ringraziare il prefetto e i vertici dell’Arma dei carabinieri per aver scelto questa soluzione di continuità nel bene della nostra comunità”.
Anche il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Candido, ha voluto esprimere la propria riconoscenza al prefetto ed al sindaco: “Ringrazio, a nome dell’Arma dei carabinieri, il sindaco di San Severino per aver messo a disposizione le Sae, un gesto concreto di vicinanza dell’Amministrazione comunale e, ovviamente, ringrazio anche il prefetto Ferdani che, come sempre, segue in prima persona anche queste problematiche dei carabinieri, dando impulso a tutte le iniziative che riguardano la ricostruzione delle caserme dell’Arma danneggiate dal sisma del 2016”.
“L’iniziativa che il prefetto Ferdani, d’intesa con il sindaco Piermattei e il comandante Candido, ha voluto sviluppare a San Severino non è solo rispondente all’interesse pubblico, ma esprime quella capacità di cooperazione istituzionale che sarà decisiva per la ricostruzione. Il nostro impegno ora è quello di garantire la massima tempestività nella riqualificazione della caserma settempedana”. Questa la chiosa del senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione.
Il comune di San Severino Marche, nell’ambito di un bando emesso dalla Regione e destinato al sostegno dell’arte contemporanea, ha indetto un concorso di scultura denominato“Premio colle Montenero” per la selezione di tre opere scultoree a tema libero da esporre lungo il percorso naturalistico di Colle Montenero con lo scopo di valorizzare l’arte ed il luogo creando una esposizione permanente a cielo aperto denominata “Percorso dell’incanto tra arte e natura”.
L’iniziativa nasce dalla volontà di sostenere l’arte contemporanea e promuovere il lavoro di giovani artisti. Il concorso è alla sua prima edizione.
Ogni artista può scegliere il soggetto e il tema da proporre ma le opere dovranno avere le seguenti caratteristiche: un ingombro massimo di 150x150 centimetri, nessuna indicazione per l’altezza, ed essere realizzate con materiali scelti dagli artisti, ma comunque resistenti agli agenti atmosferici, considerando inoltre il più idoneo rapporto con il contesto paesaggistico- architettonico. Le opere, infine, dovranno essere progettate in modo tale da non costituire pericolo per la sicurezza dei visitatori.
La partecipazione al concorso è gratuita. Gli artisti che intendono partecipare dovranno presentare la propria candidatura utilizzando un apposito modello di partecipazione disponibile sul sito www.comune.sanseverinomarche.mc.it entro il termine perentorio del 22 dicembre. Alle domande dovranno essere allegati documenti e schede tecniche. Ogni artista può concorrere con una sola opera.Il concorso prevede l’assegnazione di premi in denaro da 300 a 700 euro.
Da lunedì 23 a mercoledì 25 ottobre per lavori di allaccio alla rete idrica e del gas da parte della municipalizzata Assem Spa via don Orione sarà chiusa per lavori.
Con un’ordinanza emessa dalla polizia locale del Comune di San Severino Marche ne viene quindi vietato il transito nel tratto compreso tra l’intersezione con via Giacomo Leopardi e via Raffaello Sanzio. Nello stesso tratto viene vietata anche la sosta con rimozione coatta.
I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona hanno restituito alla città di San Severino Marche, al termine di un’indagine condotta dalla Procura della repubblica di Macerata nel 2022, un registro di contabilità appartenente al pubblico archivio del Comune, risalente agli inizi degli anni Venti, contenente l’elenco dei mandati e degli ordinativi di pagamento dell’ente pubblico. La restituzione è avvenuta nelle mani di una dipendente del comune alla presenza del vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi.
C’erano anche le sue moto, quelle del registro storico Moto Guzzi di cui era presidente e il cui rombo era il suo suono preferito, e c’era tutta la comunità settempedana lunedì pomeriggio, nel piazzale della chiesa di San Domenico, per l’ultimo saluto a Icilio Caciorgna, scomparso all’età di 72 anni dopo una lunga e terribile malattia che lo aveva privato un po’ delle sue forze, ma non della sua determinazione e di quella passione decennale per quelle due ruote che per lui in vita ha rappresentato davvero tutto. Icilio era attaccatissimo alla sua città, dove amava organizzare raduni e mostre.
“Se ne va un pezzo della nostra storia, un pezzo della storia dei motori di questa nostra comunità. Se ne va un uomo che ha lottato fino alla fine e che ha saputo portare avanti la sua passione ben oltre le sue stesse forze. Alla famiglia Caciorgna va il nostro abbraccio per una perdita davvero sentita”. Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha voluto ricordare il signor Icilio che lascia la moglie Natalina, la figlia Stefania, il nipote Ludovico e le tre sorelle Luciana, Silvana e Giannina.
In molti lo ricordano ai raduni impegnato a mostrare con orgoglio il suo esemplare unico di moto sidecar della Wehrmacht, con tanto di canna di mitraglietta sul lato passeggero. Ne andava fiero ed orgoglioso ed era sempre pronto a dispensare consigli vista la sua insuperabile conoscenza delle Moto Guzzi. Tantissimi gli appassionati della casa di Mandello del Lario che si rivolgevano a lui per ricevere aiuto e assistenza.
La passione per le sue moto lui la raccontava così: “Un giorno con un cugino siamo andati da un contadino che aveva una motocicletta verde, una delle prime Moto Guzzi Sport del 1925. L’abbiamo comprata, siamo andati al distributore e abbiamo messo 70 lire di benzina e siamo andati al mare tutto il giorno. Siamo tornati con questa moto tutti contenti e da lì è nata la passione per le Guzzi”.
È di due mezzi andati praticamente distrutti nell'impatto il bilancio di un incidente stradale avvenuto lunedì pomeriggio, intorno alle 16:15, lungo la strada provinciale 361 "Septempedana", all’altezza della zona industriale Maestri del Lavoro, subito dopo l'abitato di Taccoli in direzione di Passo di Treia. Fortunatamente gli occupati dei mezzi se la sono cavata con un grande spavento e lievi ferite.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale del comune di San Severino Marche giunti prontamente sul posto, un fuoristrada Audi Q5, condotto da un settempedano di 68 anni, è entrato in collisione con un vecchio modello Mercedes 190, condotta anch’essa da un settempedano.
L’impatto ha danneggiato la parte anteriore destra di quest’ultima autovettura mentre il Suv, a causa della collisione, è finito contro una scarpata, ha cappottato per ben due volte prima di terminare la corsa ribaltato su di un fianco in mezzo alla carreggiata. Il conducente è uscito da solo dall’abitacolo sfondando il parabrezza.
Per la rimozione delle due autovetture e la messa in sicurezza del tratto teatro dell’incidente, la strada è rimasta chiusa per circa un’ora. Insieme alla polizia locale, impegnata con due pattglie sul luogo dell’incidente fino al tardo pomeriggio, anche i vigili del fuoco e un’ambulanza partita dall’ospedale "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche.
Otto pellicole d’autore saluteranno la nuova rassegna cinematografica proposta dai Teatri di San Severino in collaborazione con il cinema San Paolo.
Si tratta di pellicole recentissime e diverse per genere, alcune delle quali hanno vinto premi importanti, che verranno presentate tutte in doppio turno e che avranno il filo conduttore delle “relazioni pericolose”, tema scelto per l’edizione 2023-2024 dalla direzione artistica dei teatri settempedani affidata a Francesco Rapaccioni.
Sul grande schermo, giovedì 9 e venerdì 10 novembre, vedremo “Io Capitano”, per la regia di Matteo Garrone con Seydou Sarr, Moustapha Fall e Issaka Sawagodo, film vincitore del Leone d’Argento per la regia e del Premio Mastroianni per il miglior attore al Festival del Cinema di Venezia 2023. Giovedì 16 e venerdì 17 novembre, invece, viene presentato il film vincitore di ben sei Nastri d’Argento “Rapito” con Enea Sala, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi e Paolo Pierobon per la regia di Marco Bellocchio. Mercoledì 22 e venerdì 24 novembre in cartellone arriva “Mia” con Greta Gasbarri, Edoardo Leo e Miela Mancini per la regia di Ivano De Matteo mentre giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre sarà la volta de “Il sapore della felicità” con Gerard Depardieu, Sandreine Bonnaire, Kyozo Nagatsuka per la regia di Slony Sow.
Giovedì 7 e venerdì 8 dicembre viene presentato invece lo straordinario film “Comandante” con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh per la regia di Edoardo De Angelis, giovedì 14 e venerdì 15 dicembre “Nata per te” con Pierluigi Gigante, Teresa Saponangelo, Barbara Bobulova per la regia di Fabio Mollo.
Mercoledì 20 dicembre e venerdì 22 dicembre al San Paolo in doppia proiezione verrà presentato “Oppenheimer” con Matt Damon, Robert Downey jr, Emily Blunt per la regia di Christopher Nolan. Chiude la rassegna, giovedì 28 e venerdì 29 dicembre, il film “Anatomia di una caduta” con Sandra Huller, Samuel Theis, Jehnny Beth per la regia di Justine Triet, film vincitore della Palma d’Oro al Festival del Cinema di Cannes.
La rassegna cinematografica sarà gratuita per gli abbonati alla stagione di prosa. Per assistere ai film in cartellone si potranno acquistare biglietti singoli o una tessera cumulativa che darà diritto a uno sconto.
Grande partecipazione alle due Giornate Fai d’Autunno che, a San Severino Marche, sabato e domenica hanno permesso a moltissime persone di fare visita al monastero di Santa Caterina e al monastero di Santa Chiara, due luoghi di fede racchiusi nella splendida cornice del Castello al Monte.
Più di 1500 presenze nei due giorni d’apertura straordinaria secondo quanto comunicato dalla delegazione provinciale del Fondo per l’Ambiente Italiano che ha organizzato l’iniziativa in collaborazione con il Comune. Famiglie, singoli e gruppi di visitatori sono arrivati da tutte le Marche: da Senigallia a Fermo, da Ancona a Fabriano.
Il presidente e capo delegazione Fai di Macerata, Giuseppe Rivetti, ha voluto personalmente ringraziare il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’Amministrazione locale e la comunità settempedana per l’accoglienza ricevuta e la perfetta riuscita dell’evento prevedendo future collaborazioni.
“Le presenze sono state superiori rispetto ad ogni più rosea aspettativa. L’iniziativa del Fai ha confermato, ancora una volta, la grande attrattività di San Severino Marche, città d’arte e di cultura, tra le realtà più interessanti del centro Italia anche per la proposta variegata che sa offrire ad ogni genere di turismo”, sottolinea il vice sindaco e assessore alla cultura, Vanna Bianconi, che ha presso parte ai momenti più importanti accompagnando turisti e vacanzieri alla scoperta delle mete delle Giornate Fai d’Autunno e di altri luoghi come le raccolte d’arte cittadine.
Incidente sul lavoro a San Severino Marche. Un operaio di 46 anni, per cause in corso di accertamento, è rimasto schiacciato tra un macchinario e un carrello riportando traumi agli arti inferiori. Il fatto è avvenuto questa mattina, intorno alle 9, alla ditta Edilblok in via Meucci.
Scattato l'allarme, sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Gli operatori dell'emergenza, una volta valutate le condizioni del ferito, lo hanno trasportato all'ospedale di Macerata con un codice rosso.
Sul posto è intervenuto anche il personale dello Spsal dell'Asur, per svolgere tutti gli accertamenti di rito e ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto.
A 34 anni e 53 giorni Giacomo Bonaventura entra nella storia del calcio italiano come il più "anziano" giocatore a segnare con la maglia azzurra il suo primo gol in Nazionale. Un gol che certifica il momento magico del centrocampista settempedano, faro della sfavillante Fiorentina di Italiano e ora anche dell'Italia di Luciano Spalletti.
Proprio così, da Italiano all'Italia, perché "Jack" ha sudato e meritato tutto quanto conquistato nella propria carriera e nell'ennesimo momento di crisi del movimento, corroso dall'interno dall'affaire scommesse che coinvolge le giovani leve del calcio azzurro, quelle che - in teoria - dovrebbe portarci a riconquistare la qualificazione a un Mondiale che manca da quasi una decade, a prendersi la copertina è proprio lui.
Una conclusione con il destro, a girare, per poi spegnersi all'incrocio dei pali nella sfida - cruciale - contro Malta in vista delle qualificazioni a Euro2024, riporta la tecnica e i sani valori dello sport al centro del villaggio azzurro. Di meglio Spalletti non poteva chiedere. Ma Bonaventura in questa "seconda vita" in Nazionale non ha emozionato solo in campo.
La sua dedica al papà scomparso da poco più di un anno per la nuova convocazione, qualche giorno fa in conferenza stampa, ha commosso l'intero mondo pallonaro. E se ora tutti sono lì a sperticarsi in elogi a quel numero "8", lasciateci godere di un po' di sano campanilismo. Sì "Jack", sei il giusto testimonial del nostro territorio.
(Credit foto: Facebook Nazionale Italiana di calcio)
La storia si ripete con stucchevole (per il quintetto settempedano) verdetto negativo: il Basket Macerata, squadra tosta e tecnica che non scopriamo certamente noi, lotta e vince ancora una volta (73-57) a San Severino. I padroni di casa iniziano la contesa ad handicap per l’assenza per un problema al ginocchio rimediato in allenamento dall’asso Sorci e con Potenza che scende sul parquet senza training settimanale.
Gli strali della malasorte imperversano sul groppone dei biancorossi settempedani anche durante il match, nel corso del quale Della Rocca, Magnatti e Fianchini devono alzare bandiera bianca per distorsioni alla caviglia. Ciò spalanca la porta al successo dei ragazzi del capoluogo anche per una sterilità offensiva della Rhütten durata per gran parte del terzo e quarto periodo, nonostante la generosità di capitan Cruciani, Severini e di Ortenzi in doppia cifra – due bombe per quest’ultimo, che si traveste da Shengelia -, e pure per il dazio pagato nel quarto d’avvio, terminato con 6 falli di squadra a carico contro la... fedina immacolata del quintetto di Brachetti.
Insomma, non è stato un esordio da strapparsi i capelli per la Rhütten che, ciononostante, in settimana si rimetterà al lavoro di buona lena per preparare la prima trasferta del neo battezzato torneo di Divisione regionale 1 sul parquet del palasport di via Ungheria di P.S.Elpidio, con palla a due venerdì 20 ottobre alle 21.30. «Siamo restati pur sempre in partita contro i maceratesi – sintetizza a fine gara coach Alberto Sparapassi -, ma abbiamo perso un po’ di lucidità anche in tiri sulla carta facili nel secondo tempo e dobbiamo lamentare la solita pecca nei tiri liberi con 12 errori complessivi. Ma c’è tempo per migliorare».
Tappa tutta settempedana per la sesta edizione di “Marche Trail”, il più importante evento “unsupported bike adventure” delle Marche.
L’edizione 2023 ha regalato a tanti ciclisti, la loro presenza non è certo passata inosservata per le strade e le piazze della città di San Severino Marche, l’esperienza del #campobaseMarcheTrail, una proposta nata per far vivere appieno l’avventura bikepacking attraverso la possibilità di trascorrere una notte in bivacco.
Grazie all’associazione Bike Zone e al supporto offerto dall’Amministrazione comunale tanti appassionati dei pedali hanno potuto trascorrere una serata all’insegna dell’amicizia, dello stare insieme e del buon cibo.
La città di San Severino Marche alla conquista del Ttg di Rimini, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione turistica mondiale, con le sue bellezze, i suoi tesori e le nuove proposte che passano anche dal turismo lento dei cammini e del bike.
Al festival del travel experience sono state infatti presentate le ultimissime esperienze del Cammino dei Forti, il percorso trekking dell’associazione Pranzo al Sacco di circa 120 chilometri che parte e finisce in città, e il Settempeda Bike Tour, itinerario per gli appassionati dei pedali, in particolare della mountain bike e delle e-bike, presentato dell’associazione Bike Zone.
A rappresentare l’Amministrazione comunale settempedana è intervenuto l’assessore comunale al Turismo e allo Sviluppo dei prodotti locali, Michela Pezzanesi. In una delle giornate della rassegna è stato presente anche l’assessore al Turismo, Jacopo Orlandani. Comune e Pro Loco hanno trovato ospitalità nel mega stand allestito dalla Regione Marche e dall’Atim dove c’è stato modo, nell’area talk, di tenere anche presentazioni e incontri.
Per l’associazione Pranzo al Sacco uno dei tre fondatori, Davìd Dignani, ha presentato proprio il Cammino dei Forti, tour che oltre al territorio settempedano attraversa altre meravigliose realtà dell’entroterra maceratese come quelle di Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica e al quale l’editore Claudio Ciabochi ha dedicato di recente anche una pubblicazione per la collana “Marche in Tasca”. Cinque le tappe previste: la prima va da San Severino Marche a Crispiero.
Ha una lunghezza di 14,5 chilometri e presenta un dislivello di 839 metri in salita e 470 metri in discesa. La seconda tappa collega Crispiero a Rastia. Per percorrerla si possono scegliere due varianti: la Rotis per i più esperti con un tracciato di quasi 30 chilometri e un bel dislivello e la variante Vinano, considerata facile, con un minor dislivello. La terza tappa è quella che da Rastia porta ad Elcito, il Tibet delle Marche. Anche qui due varianti: la strada per Canfaito dedicata ai più esperti e quella di Valfucina molto più facile e con un percorso di oltre 5 chilometri in meno raggiungendo quasi i 20 chilometri totali. La quarta tappa porta, invece, ad Elcito a Pitino su di un percorso della lunghezza di 24,2 chilometri e un dislivello in salita di 891 metri e in discesa di 1118 metri. Infine la quinta e ultima tappa, quella che da Pitino riporta a San Severino Marche. I chilometri da percorrere sono 26,2.
Divertente e appassionante anche il Settempeda Bike Tour, percorso sui pedali di quasi 100 chilometri, in un susseguirsi di scenari incredibili, nella magia del territorio settempedano che al Ttg di Rimini è stato presentato dal vice presidente di Bike Zone, Valerio Vissani.
"In questo luogo diamo la possibilità di vivere la povertà con dignità". Con queste parole l'arcivescovo di Camerino-San Severino Marche-Fabriano, monsignor Francesco Massara, ha preso parte alla festa di comunità con la quale la città di San Severino Marche ha salutato l’apertura dell'emporio diocesano solidale "Umberto Valenti" negli spazi di viale Bigioli messi a disposizione dall'amministrazione locale.
"È il secondo emporio che inauguriamo nella nostra arcidiocesi, oggi mi sento di dire che il bene deve contaminare per fare dell'altro bene. Mi sento poi di ringraziare i tanti volontari perché quando esiste una struttura come questa dietro di essa c’è un sistema che lavora. La chiesa è stata sempre presente per i poveri", ha poi concluso monsignor Massara ringraziando anche per la partecipazione don Marco Pagniello, a capo della Caritas italiana, intervenuto alla cerimonia del taglio del nastro insieme al sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Presenti anche il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona e Osimo, al direttore della Caritas diocesana, don Luigi Verolini, al vicario generale dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, monsignor Mariano Ascenzo Blanchi, al vicario foraneo, don Aldo Romagnoli, al referente dell’Istituto Croce Bianca, don Donato De Blasi, al direttore della Onlus Pace in Terra, don Aldo Bonaiuto.
Hanno partecipato anche i familiari di Umberto Valenti con la moglie Ivana e i figli Claudio, Michela e Roberta, l'assessore regionale alla sanità, ai servizi sociali e alla famiglia, Filippo Saltamartini; l'assessore regionale all'istruzione e alle pari opportunità, Chiara Biondi; il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, Marco Trovarelli; il dirigente dell’ufficio del Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Andrea Crocioni; il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 17, Valerio Valeriani; il presidente del consiglio comunale, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore comunale all’Istruzione; Vanna Bianconi, i consiglieri comunali Tarcisio Antognozzi e Francesco Borioni; il dirigente scolastico dell'Itts "Divini", Sandro Luciani, il presidente della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche, Elena Amici, i rappresentanti della Caritas settempedana.
"Grazie per questo grande giorno a monsignor Massara che ha pensato ai meno fortunati di noi e di cui molto spesso la società si dimentica e ai tanti volontari che in questa struttura andranno ad operare". Così è intervenuto il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, portando il saluto delle istituzioni alla cerimonia.
"È diventata quasi una colpa essere poveri, le persone che lo sono si vergognano e questo è un messaggio molto negativo che offre la nostra società. Questo emporio, invece, ci aiuta ad essere più umani - ha esordito nel proprio intervento l'assessore regionale, Filippo Saltamartini, per sottolineare subito dopo -. Noi abbiamo un imperativo categorico nella nostra Costituzione che recita, all’articolo 3, che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
"Garantire questo principio è un dovere categorico di ogni persona responsabile" ha proseguito Saltamartini ricordando poi l'aiuto che le comunità locali si diedero durante l’emergenza terremoto dividendosi i tanti materiali che arrivarono sul territorio con la solidarietà dell'Italia intera e ringraziando, subito dopo, la Caritas "per quanto ogni giorno fa per risolvere il disagio sociale".
L'emporio diocesano solidale, che sarà gestito dalla Caritas settempedana, è stato intitolato alla memoria di Umberto Valenti, volontario del gruppo settempedano scomparso nel 2016 ma che prese parte alla costituzione del sodalizio, 17 anni fa, nella città di San Severino Marche.
Nato nel 1936, secondo di sette figli, si dedicò alla vita di campagna prima di unirsi in matrimonio con la signora Ivana da cui ebbe poi tre figli. A metà degli anni '60 si trasferì in città e trovò impiego come autista e montatore di mobili presso l’impresa della famiglia Angelucci a lui rimasta molto legata, tanto da essere presente alla cerimonia di inaugurazione dell'emporio.
Una malattia molto aggressiva, purtroppo, lo strappò alla vita. "Il suo era sempre un atteggiamento che favoriva il senso del fare insieme con la capacità di generare unità tra persone e nella comunità". Lo hanno voluto ricordare i volontari prima di ringraziare sua moglie e i suoi figli e, insieme, le titolari dell'azienda Angelucci, Natalia e Ave.
Poco prima delle 11, un operaio è precipitato dall'impalcatura di un cantiere dove stava lavorando, a San Severino Marche. Ad accorgersi del fatto, i colleghi che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto i sanitari del 118 con un'auto medica e i carabinieri.
L'uomo, un 60enne, sarebbe caduto da diversi metri d’altezza e, a causa delle serie condizioni, ne è stato disposto il trasporto a Torrette in eliambulanza. Ai carabinieri e al personale dell'Ispettorato del Lavoro il compito di ricostruire la dinamica di quanto avvenuto.
Sabato e domenica prossimi (14 e 15 ottobre) sono in programma le Giornate Fai d'Autunno. L’iniziativa promossa dai Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, è giunta alla sua 12esima edizione. Tra le varie proposte figurano anche le aperture, nel suggestivo scenario di Castello al Monte a San Severino Marche, del monastero di Santa Caterina, con la visita ad alcuni spazi interni mai aperti al pubblico e degli splendidi giardini, e del monastero di Santa Chiara, anche in questo caso con i suoi meravigliosi giardini.
Sabato, in particolare, chi vorrà potrà regalarsi un tour unico con una visita continuativa che partire alle ore 16 dal piazzale degli Smeducci. Domenica è prevista un’altra visita unica, con ritrovo alle ore 12, ai due luoghi di fede. Nel pomeriggio di domenica visite guidate alle ore 16 e alle 17,30.
Nel 1544 inizia la storia della comunità monastica cistercense di Santa Caterina a San Severino Marche. Il monastero in cui si insedia la nuova comunità ha origini benedettine, che risalgono all’anno mille. Vivono nella regola benedettina dell'”Ora et labora”, secondo lo spirito cistercense trasmesso da San Bernardo di Clairvoux e dai santi fondatori.
Intorno al 1580 su indicazione della Serva di Dio Francesca Trigli dal Serrone viene rinvenuto il corpo incorrotto di santo Illuminato, monaco benedettino, qui vissuto agli inizi dell’anno mille. Divenne il santo protettore del monastero. Alla fine del 1700 il monastero venne ingrandito ed ha conservato la forma attuale. Nel 1865 una legge del nuovo Regno d’Italia decretò la confisca dei beni appartenenti agli ordini religiosi, tra cui anche il mnastero di Santa Caterina.
Nel 1904 il monastero venne messo all’asta per essere venduto e le monache riuscirono a riacquistarlo. Questa fu quasi una seconda nascita, da cui continuarono a fiorire nuove vocazioni. Nel 1963, vista la buona presenza di religiose, un piccolo gruppo di queste venne inviato a sostenere il Monastero Cistercense di Agrigento. Oggi vi è qui accolta una presenza di monache cistercensi di provenienza dal Vietnam, dove c’è ricchezza di vocazioni. Vivono qui per un periodo di alcuni anni condividendo la stessa regola e stile di vita in un clima di condivisione e comunione.
La storia delle Clarisse a San Severino Marche, invece, ebbe inizio nel convento di San Salvatore in Colpersito. La storia dell’attuale monastero è una storia più recente. Pare che nel 1350 le terziarie della beata Angela da Foligno abbiano acquistato al Castello un luogo benedettino, con annessa una piccola chiesa. In dieci anni l'avrebbero restaurato, costruendovi un'altra chiesa per il popolo, dedicandola all'Annunziata, e nel 1360 sarebbero venute alcune ad abitarvi. Onofrio Smeducci nel 1380 migliorò ancora il monastero delle terziarie penitenti ed assicurò altri aiuti. Nel 1519 le terziarie ebbero finalmente la regola di Santa Chiara. Nel 1552 Camilla Battista Varano rifondò il monastero secondo lo spirito più genuino della vita delle Sorelle Povere.
Da domani (11 ottobre) per i lavori edili al piano viabile e ai sottoservizi in via Cesare Battisti e via Porta Orientale scattano nuove modifiche alla circolazione stradale nel centro storico cittadino.
Le opere, entrate nella terza fase dopo la realizzazione del nuovo selciato in pietra in via Battisti, proseguiranno con gli ultimi due stralci. Per limitare al massimo i disagi agli automobilisti e ai pedoni la polizia locale ha emesso una nuova Ordinanza con la quale viene istituito il senso unico alternato in via Porta Orientale, all’altezza del restringimento dell’arco, con precedenza ai veicoli che provengono da via XX Settembre.
Nel medesimo tratto viene quindi istituito il divieto di sosta e fermata. Questo tratto di via Porta Orientale resterò quindi aperto alla circolazione stradale e sarà utilizzabile unicamente per accedere al parcheggio di via delle Carceri. I pedoni potranno transitare sul marciapiede lato Comune.
La nuova ordinanza dispone anche il divieto di transito e sosta in via Porta Orientale dall’intersezione con via delle Carceri, con conseguente obbligo di svolta a sinistra verso il parcheggio per i veicoli che provengono da via XX settembre, il divieto di transito ai non residenti nel tratto di via delle Carceri tra via Eustachio e via Porta Orientale e il divieto di transito e sosta in via Massarelli dall’intersezione con via Cesare Battisti all’intersezione con via San Biagio.
Come già stabilito per la precedente fase due dei lavori resta il divieto di transito e sosta in via Cesare Battisti dall’intersezione con piazza Del Popolo all’intersezione con via Porta Orientale, il divieto di transito ai veicoli e ai pedoni in via Cesare Battisti, nel tratto compreso tra via Massarelli e via Lazzarelli, il divieto di transito eccetto le sole autovetture dei residenti nel centro storico e le ambulanze in via della Pitturetta da via XX Settembre, il divieto di transito ai veicoli aventi larghezza massima superiore a m. 2,60 in via della Pitturetta, il divieto di sosta e fermata nei pressi del civico 37 di via Battisti ambo i lati, il dDivieto di sosta e fermata con rimozione in via Cesare Battisti nei pressi del civico 13 (a lato del portone d’ingresso del “Museo della guerra”), il divieto di sosta e fermata nella rampa tra via della Pitturetta e via Cesare Battisti.
La medesima ordinanza istituisce poi il senso unico in via San Biagio da via della Pitturetta a piazza Madonna dei Lumi, a scendere, e conseguentemente il divieto di accesso in via San Biagio da piazza Madonna dei Lumi, nel modo inverso rispetto al consueto, e il senso unico in via Lazzarelli con direzione di marcia da via Cesare Battisti a via San Biagio, nel modo inverso rispetto al consueto. Viene istituito poi l’obbligo di svolta a sinistra in piazza Del Popolo all’intersezione con via del Teatro per chi proviene da via Garibaldi, con uscita obbligata in via Ercole Rosa e il divieto di sosta in piazza Del Popolo dal civico 15, nei pressi del teatro Feronia, all’intersezione con via Cesare Battisti.
Solo nelle giornate di sabato piazza Del Popolo sarà chiusa per il mercato settimanale e negli stessi orari, dalle 7 alle 15, viene istituito il divieto di transito e sosta in via Eustachio.
"Emozioni sensoriali fra le Valli del Musone e del Potenza”, il viaggio esperienziale tra natura, sport, arte, cultura ed enogastronomia, reso possibile grazie a un progetto per l’attuazione di interventi di promozione e valorizzazione turistica e territoriale, frutto della sinergia e della collaborazione tra i Comuni di San Severino Marche, che risulta quale ente capofila, e quelli di Cingoli, Treia e Apiro, è ufficialmente iniziato.
L’iniziativa ha trovato accoglimento nelle quattro Amministrazioni locali, costituitesi in raggruppamento, grazie a un avviso di manifestazione di interesse emesso dall’Atim, l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche. L’intervento ha come oggetto l’organizzazione di eventi ed iniziative finalizzati alla rinascita del turismo e alla valorizzazione dell’offerta turistica della Regione Marche nelle aree colpite dagli eventi sismici, attraverso l’incremento e destagionalizzazione dei flussi turistici e il sostegno alla promozione di prodotti turistici marchigiani.
Avviato già ad agosto con eventi nei Comuni di Cingoli, con il Cingoli Music Festival, e di Treia, con le tradizioni culinarie locali dalla polenta alla carne bovina di razza marchigiana Igp e poi, sempre a Treia, con l’Enduro Bike Marche Series e con il trekking e le escursioni del “San Vicino Experience”, il tour domenica scorsa ha fatto “tappa” ad Apiro.
Ma il viaggio continuerà anche nelle prossime settimane con una proposta diversificata e plurale, come plurale è il territorio marchigiano con le sue molteplici peculiarità. “Emozioni sensoriali fra le Valli del Musone e del Potenza” vuole infatti presentare l’entroterra come destinazione ideale di un turismo esperenziale e lento, in cui il visitatore senta tangibilmente il calore della terra, l’ospitalità delle genti, e trovi in ogni angolo colori, sfumature, forme, panorami in un alternarsi continuo tra boschi e colline.
“L’iniziativa – spiegano i promotori - offre esperienze autentiche, con degustazioni e show cooking e il coinvolgimento dei produttori locali e delle associazioni di promozione sociale che operano per mantenere viva la storia e le tradizioni e, insieme, intende dare continuo e nuovo impulso ai territori".
Per gli appassionati di attività outdoor c'è il trekking lungo il Cammino dei forti che, partendo da San Severino Marche, attraverso la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito e passando per Elcito, porta alla scoperta del paesaggio e di meravigliosi panorami.
Ci sono poi le escursioni cicloturistiche, con l’associazione Bike Zone, con il “Settempeda outdoor week-end” del 21 e 22 ottobre e poi il 29 ottobre la “Transubike” in occasione dell’evento espositivo denominato “Entroterra, viaggio nel cuore delle Marche tra artigianato, enogastronomia e turismo”, organizzato in collaborazione con Confartigianato Macerata - Ascoli Piceno - Fermo, sede di San Severino Marche.
L’appuntamento si terrà in piazza del Popolo, a San Severino Marche, il 28 e 29 ottobre. Sempre ad ottobre il tour che regala “Emozioni sensoriali fra le Valli del Musone e del Potenza” porta in vetrina le tipicità, le produzioni locali vinicole e alimentari, a Cingoli dove il 14 e 15 ottobre si svolgerà l’evento “Marche - Culla dei Cappuccini – La festa della burla”, dedicato alla celebrazione dei 500 anni di storia dei Cappuccini nelle Marche, rivolto alla scoperta dei tesori spirituali, culturali, artistici che ne hanno fatto uno dei più popolari e diffusi ordini religiosi al mondo e, ancora a Cingoli, il 29 ottobre “Halloween e Tesori del Bosco (mostra micologica)”, per il giusto mix tra gusto e divertimento per tutte le età”.
Ogni evento del ricco viaggio prevede attività collaterali di visita ai musei e ai siti di interesse culturale. Il calendario degli eventi, le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sui canali fb: San Severino Marche Cultura e Turismo.
Il progetto oltre a vedere la stretta collaborazione e sinergia dei Comuni di San Severino Marche, Apiro, Cingoli e Treia e il sostegno delle associazioni di categoria Confartigianato Macerata - Ascoli Piceno - Fermo, sede di San Severino Marche, Coldiretti Macerata e Confcommercio Imprese per l’Italia Marche centrali, coinvolge e hai coinvolto aziende e associazioni del territorio e non.
Cinquant’anni e non sentirli. È la storia del Big Center Ciclosi, grande emporio di elettrodomestici, casalinghi, materiali per il settore elettrico, nuove tecnologie, telefonia e molto altro ancora che sorge nel rione Settempeda e che per il mezzo secolo di attività, la storia del negozio coincide con quella della famiglia Ciclosi che ne è alla gestione da ben tre generazioni, ha deciso di rinnovarsi e farsi ancora più bello.
Al party per il cinquantesimo anno di attività ha voluto essere presente anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che si è complimentata con i gestori per l’importantissimo traguardo raggiunto nel segno della continuità, della passione, della dedizione e della professionalità
Ad avviare l’attività fu il signor Quinto Ciclosi che poi lasciò la sua bottega in gestione al figlio Luigi e a sua moglie Luciana. Questi, con l’aiuto dei figli Andrea, Roberto e Cristina, l’hanno fatta crescere trasformandola in un vero big center entrato a far parte anche di una importante catena commerciale.