San Severino, un presidio per aiutare chi è in povertà: nasce l'emporio diocesano
"In questo luogo diamo la possibilità di vivere la povertà con dignità". Con queste parole l'arcivescovo di Camerino-San Severino Marche-Fabriano, monsignor Francesco Massara, ha preso parte alla festa di comunità con la quale la città di San Severino Marche ha salutato l’apertura dell'emporio diocesano solidale "Umberto Valenti" negli spazi di viale Bigioli messi a disposizione dall'amministrazione locale.
"È il secondo emporio che inauguriamo nella nostra arcidiocesi, oggi mi sento di dire che il bene deve contaminare per fare dell'altro bene. Mi sento poi di ringraziare i tanti volontari perché quando esiste una struttura come questa dietro di essa c’è un sistema che lavora. La chiesa è stata sempre presente per i poveri", ha poi concluso monsignor Massara ringraziando anche per la partecipazione don Marco Pagniello, a capo della Caritas italiana, intervenuto alla cerimonia del taglio del nastro insieme al sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Presenti anche il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona e Osimo, al direttore della Caritas diocesana, don Luigi Verolini, al vicario generale dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, monsignor Mariano Ascenzo Blanchi, al vicario foraneo, don Aldo Romagnoli, al referente dell’Istituto Croce Bianca, don Donato De Blasi, al direttore della Onlus Pace in Terra, don Aldo Bonaiuto.
Hanno partecipato anche i familiari di Umberto Valenti con la moglie Ivana e i figli Claudio, Michela e Roberta, l'assessore regionale alla sanità, ai servizi sociali e alla famiglia, Filippo Saltamartini; l'assessore regionale all'istruzione e alle pari opportunità, Chiara Biondi; il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, Marco Trovarelli; il dirigente dell’ufficio del Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Andrea Crocioni; il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi, il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 17, Valerio Valeriani; il presidente del consiglio comunale, Sandro Granata, il vice sindaco e assessore comunale all’Istruzione; Vanna Bianconi, i consiglieri comunali Tarcisio Antognozzi e Francesco Borioni; il dirigente scolastico dell'Itts "Divini", Sandro Luciani, il presidente della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche, Elena Amici, i rappresentanti della Caritas settempedana.
"Grazie per questo grande giorno a monsignor Massara che ha pensato ai meno fortunati di noi e di cui molto spesso la società si dimentica e ai tanti volontari che in questa struttura andranno ad operare". Così è intervenuto il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, portando il saluto delle istituzioni alla cerimonia.
"È diventata quasi una colpa essere poveri, le persone che lo sono si vergognano e questo è un messaggio molto negativo che offre la nostra società. Questo emporio, invece, ci aiuta ad essere più umani - ha esordito nel proprio intervento l'assessore regionale, Filippo Saltamartini, per sottolineare subito dopo -. Noi abbiamo un imperativo categorico nella nostra Costituzione che recita, all’articolo 3, che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
"Garantire questo principio è un dovere categorico di ogni persona responsabile" ha proseguito Saltamartini ricordando poi l'aiuto che le comunità locali si diedero durante l’emergenza terremoto dividendosi i tanti materiali che arrivarono sul territorio con la solidarietà dell'Italia intera e ringraziando, subito dopo, la Caritas "per quanto ogni giorno fa per risolvere il disagio sociale".
L'emporio diocesano solidale, che sarà gestito dalla Caritas settempedana, è stato intitolato alla memoria di Umberto Valenti, volontario del gruppo settempedano scomparso nel 2016 ma che prese parte alla costituzione del sodalizio, 17 anni fa, nella città di San Severino Marche.
Nato nel 1936, secondo di sette figli, si dedicò alla vita di campagna prima di unirsi in matrimonio con la signora Ivana da cui ebbe poi tre figli. A metà degli anni '60 si trasferì in città e trovò impiego come autista e montatore di mobili presso l’impresa della famiglia Angelucci a lui rimasta molto legata, tanto da essere presente alla cerimonia di inaugurazione dell'emporio.
Una malattia molto aggressiva, purtroppo, lo strappò alla vita. "Il suo era sempre un atteggiamento che favoriva il senso del fare insieme con la capacità di generare unità tra persone e nella comunità". Lo hanno voluto ricordare i volontari prima di ringraziare sua moglie e i suoi figli e, insieme, le titolari dell'azienda Angelucci, Natalia e Ave.
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