Bonaventura, una serata da record in Nazionale: è lui il simbolo del calcio che ci piace
A 34 anni e 53 giorni Giacomo Bonaventura entra nella storia del calcio italiano come il più "anziano" giocatore a segnare con la maglia azzurra il suo primo gol in Nazionale. Un gol che certifica il momento magico del centrocampista settempedano, faro della sfavillante Fiorentina di Italiano e ora anche dell'Italia di Luciano Spalletti.
Proprio così, da Italiano all'Italia, perché "Jack" ha sudato e meritato tutto quanto conquistato nella propria carriera e nell'ennesimo momento di crisi del movimento, corroso dall'interno dall'affaire scommesse che coinvolge le giovani leve del calcio azzurro, quelle che - in teoria - dovrebbe portarci a riconquistare la qualificazione a un Mondiale che manca da quasi una decade, a prendersi la copertina è proprio lui.
Una conclusione con il destro, a girare, per poi spegnersi all'incrocio dei pali nella sfida - cruciale - contro Malta in vista delle qualificazioni a Euro2024, riporta la tecnica e i sani valori dello sport al centro del villaggio azzurro. Di meglio Spalletti non poteva chiedere. Ma Bonaventura in questa "seconda vita" in Nazionale non ha emozionato solo in campo.
La sua dedica al papà scomparso da poco più di un anno per la nuova convocazione, qualche giorno fa in conferenza stampa, ha commosso l'intero mondo pallonaro. E se ora tutti sono lì a sperticarsi in elogi a quel numero "8", lasciateci godere di un po' di sano campanilismo. Sì "Jack", sei il giusto testimonial del nostro territorio.
(Credit foto: Facebook Nazionale Italiana di calcio)
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