San Severino Marche

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Quasi seicento scosse dopo quella tremenda di domenica mattina

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5, sono stati localizzati complessivamente circa 560 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi. Alle ore 11:00 sono 207 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina. L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa). Le scosse più forti (magnitudo uguale o maggiore di 4.0) dalle 07.40 di ieri mattina sono riportate in tabella: In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

31/10/2016 15:51
Sisma, a San Severino una trentina di feriti

Sisma, a San Severino una trentina di feriti

Ci sono una trentina di feriti, con escoriazioni leggeri provocate dalle fughe di casa, abbiamo chiuso quattro rioni colpiti duramente, dove ci sono stati crolli parziali di case, moltissime sono inagibili per le lesioni che hanno subito, oltre alla caduta di cornicioni e materiali anche da chiese e campanili. Abbiamo aiutato diversi anziani che erano rimasti in casa dopo la scossa, per farli allontanare dalle abitazioni. Il centro storico è parzialmente chiuso. In piazza del Popolo abbiamo allestito una tenda per raccogliere le segnalazioni dei cittadini". il primo bilancio del sindaco di San Severino Marche (Macerata), Rosa Piermattei

30/10/2016 19:31
Sisma, Piermattei: "Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa"

Sisma, Piermattei: "Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa"

“Avremo intere vie, addirittura interi quartieri, che alla fine saranno dichiarati inagibili. Rischiamo di dover assistere tutto il paese, un po’ per la paura ma anche per gli ingenti danni. Le istituzioni devono esserci più vicine, sono in ritardo. Tredicimila persone passeranno la notte fuori casa”.La disperazione del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, riassume l’emergenza sisma dopo le distruttive scosse di oggi. Dal rione Uvaiolo al quartiere Settempeda a quello di San Michele, la situazione che si registra nella prima periferia della città è disastrosa. Sono migliaia le richieste di sopralluoghi, a cui è impossibile per i tecnici del Comune fornire ormai una risposta, decine e decine le richieste di soccorso.“Da ore e ore, fin dalla prima scossa di questa mattina continuo a firmare ordinanze di inagibilità totale – spiega ancora il primo cittadino di San Severino Marche con le lacrime agli occhi – Stamattina con la forte scossa delle 7,40 abbiamo avuto palazzine che sono cadute. Ma quello che ci preoccupa è che le scosse continuano senza fine. Nessuno vuol passare la prossima notte a casa. Lancio un appello perché facciamo fatica a dare risposte a tutti i cittadini che sono allarmati. Ad oggi non avevamo avuto cedimenti, né necessità impellenti. Oggi chiedo alle istituzioni di essere presenti, facciamo fatica a metterci in contatto con le sale operative e con i numeri di pubblica utilità. Temiamo la notte, con il cambio dell’ora la notte adesso arriva prima. E’ difficile gestire 13mila persone, con anziani e bambini, il nostro è un territorio di ben 195 chilometri quadrati con oltre cinquanta frazioni”.Una serie di crolli di civili abitazioni si registra in viale Gioacchino Rossini, via Zampa, viale Mazzini. Danni anche alle chiese e alle attività economiche, ai fabbricati industriali e artigianali per la cui conta passeranno probabilmente anche giorni.Il Comune di San Severino Marche ha richiamato tutto il personale in servizio per poter dare assistenza alla popolazione. Sono stati allestiti cinque Centri di accoglienza, che fungono anche da punti di ritrovo, presso il palasport “Albino Ciarapica” di via Mazzini, la nuova e la vecchia palestra della scuola media, il parco pubblico del rione Di Contro e presso la palestra del plesso scolastico nella frazione di Cesolo. Per tutte le emergenze è disponibile il numero di telefono 0733641222.

30/10/2016 17:34
Sisma, San Severino nel panico. Caduti alcuni palazzi

Sisma, San Severino nel panico. Caduti alcuni palazzi

Diverse le palazzine crollate a San Severino sulla provinciale 502 che collega la città a Serrapetrona. Quattro famiglie sono state tirate fuori e messe in salvo e fortunatamente nessuno è rimasto ferito.Terrore e panico in città già duramente provata dalle scosse del 26 ottobre. Le persone hanno quasi totalmente lasciato le loro case e si stanno radunando in piazza o nel palazzetto.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l'ordinanza con la quale, ad inizio anno, era stata disposta la chiusura degli uffici comunali per il 31 ottobre, giornata di ponte in concomitanza con la festività di Ognissanti. L'emergenza legata al terremoto, e la necessità di effettuare tantissimi sopralluoghi presso edifici pubblici e privati, hanno fatto decidere l'Amministrazione per la revoca del precedente provvedimento con il ripristino del servizio per le giornate di domenica 30, lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre, almeno per le aree e gli uffici considerati strategici e di riferimento per tutte le pratiche relative al sisma.In un messaggio indirizzato ai dipendenti comunali, a firma del primo cittadino, Rosa Piermattei, e del segretario generale facente funzione, Pietro Tapanelli, si legge: “Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che ognuno di voi sta vivendo ma crediamo sia importante dare un segnale di continuità e vicinanza a tutta la popolazione, garantendo il funzionamento della macchina comunale. In queste circostanze, infatti, diventa essenziale garantire l'operatività dei servizi, ma è vitale trasmettere un messaggio di protezione ai cittadini. Vi ringraziamo con tutto il cuore per quello che state già facendo e per tutto quello che farete, consapevoli che tutti insieme riusciremo a superare questo momento”.   

30/10/2016 11:25
Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Settempeda non passa con l'Esanatoglia

Al Comunale di Esanatoglia la Settempeda conosce la quarta sconfitta del torneo e vede svanire i propositi di dare continuità ai risultati positivi dopo la prima vittoria in casa della stagione.Dall’altra parte festeggia il primato solitario l’Esanatoglia che mette in atto la prima fuga del torneo confermandosi imbattibile in sul campo amico, davvero un valore aggiunto. Non è stata una bella partita. È mancato lo spettacolo e le occasioni da rete sono state vicine allo zero (i pericoli per le due porte giunti da palle inattive, compresa quella che ha deciso il match). Gara prevalentemente tattica e giocata a centrocampo. Insomma, un tipico incontro di Seconda categoria nel quale si è vista tanta lotta, agonismo(alla fine ben 10 ammoniti, 5 per parte, anche se la partita non è stata cattiva) e molti palloni lunghi. Visto il quadro generale il risultato non poteva che essere deciso da un episodio e questo puntualmente si è verificato al terzo minuto della ripresa quando Francesco Fede ha trovato l’esecuzione perfetta su punizione dal limite.Non si è visto il miglior Esanatoglia, anche se alla fine è riuscito ugualmente a portare a casa il bottino pieno. Cinismo e grinta sono state le armi migliori mostrate dai ragazzi di Fabio Fede che nel primo tempo hanno faticato a costruire ed a trovare manovre fluidi. Merito anche della Settempeda che tatticamente non ha sbagliato niente. Squadra attenta, compatta, ben chiusa e pronta a ripartire. I biancorossi, inoltre, sono quelli che hanno creato di più e potevano andare al riposo in vantaggio, ma sfortuna e un bravo Costantini hanno mantenuto il risultato ad occhiali. La ripresa, poi, è stata diversa anche per il repentino vantaggio dei locali, fatto che ha contribuito a mutare il tema tattico. L’Esanatoglia ha potuto giocare in controllo e di rimessa e la Settempeda, dovendo fare la partita, ha incontrato difficoltà già viste e con gli spazi intasati gli ospiti hanno faticato a rendersi pericolosi pur provandoci fino alla fine con volontà. Al termine il verdetto è chiaramente molto positivo per i locali che incamerano un bottino prezioso e proseguono la marcia spedita, mentre per la Settempeda arriva l’ennesima gara piena di rammarico a conferma di un periodo un po’ così, ovvero poco favorevole specie negli episodi.Sono minime le novità nelle due formazioni. Nell’Esanatoglia, che presenta un 4-4-2 dai connotati molto offensivi, è assente Animobono al cui posto gioca il giovane Galassi; nella Settempeda sono out Broglia, Rocci e Dialuce ai quali va aggiunto Meschini che è in panchina, ma solo per far numero. Dall’inizio partono Gianfelici, come esterno sinistro, e Fattori, come seconda punta. Inizio con ritmi compassati e squadre poco propense a scoprirsi e a fare gioco. Regna un gran equilibrio e il match si dipana a centrocampo. Enorme l’attenzione tattica messa in campo dai 22 protagonisti e gli errori sono ridotti al minimo. Ovvio che con queste premesse si vedano pochissime azioni offensive e c’è la sensazione che qualcosa possa accadere soltanto su palla inattiva. E sarà così. Al 27’ Rossi si incarica di battere una punizione dalla trequarti. Destro a spiovere in area dove Gheroni salta ma non tocca e così la palla arriva direttamente in porta con Costantini attento e pronto a deviare con il piede. Intorno alla mezzora è D’Ascanio ad andare a prendere un pallone vagante per tentare poi il destro in corsa. Un difensore rimpalla in angolo. Un minuto dopo ancora Rossi su punizione. Destro di poco alto.Al 44’ dalla bandierina spiove un pallone a centro area dove Gheroni anticipa tutti e devia al volo con l’esterno destro. Ne viene fuori un tiro rasoterra insidiosissimo che fa gridare al gol qualche tifoso ospite, ma c’è l’ottimo Costantini a dire di non con un altro bell’intervento di piede a mettere in corner. L’azione, poi, continua e nasce una punizione per i biancorossi. Mulinari batte a sorpresa vedendo il portiere fuori dai pali. Pallonetto che Costantini va ad arpionare con un balzo plastico. Intervallo. Alla ripresa delle ostilità c’è un Esanatoglia più deciso e spigliato. Il ritmo dei locali è diverso e lo si nota. Al terzo minuto, poi, tutto cambia. Punizione dai 25 metri. Esegue Fede che fa partire un destro preciso e potente che, dopo aver superato la barriera, scende teso verso la porta per poi insaccarsi a mezza altezza alla sinistra di Palazzetti che va in volo ma non ci può arrivare. Sarà un gol pesantissimo. 1-0 Esanatoglia e match ora diverso.La Settempeda è chiamata a fare la partita e questa non è certo la situazione preferita dagli ospiti. I ragazzi di Ruggeri ci provano e per un quarto d’ora portano un buon forcing, anche se improduttivo. Il tecnico biancorosso cambia: dentro Cruciani per Fattori e passaggio alla difesa a 4 con Giorgi seconda punta. La Settempeda trova pochi varchi e prova con le palle inattive. Colpo di testa di Mulinari in mischia. Alto. Calcio piazzato di Rossi largo di poco. Oltre a ciò, si registra ben poco e soprattutto nulla di veramente pericoloso. Si va avanti così fino al termine con la gara che offre un tema scontato. Settempeda che prova ad attaccare, Esanatoglia che punge, specie con Jonuzi. Non accade nulla di rilevante fino al 94’(4’ di recupero) con i locali che si impongono con il minimo scarto.

29/10/2016 19:40
Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Terremoto: già attivati gli Uffici postali mobili a Visso e Pievetorina

Per garantire la continuità dei servizi nelle località dove il sima ha reso inagibili gli uffici postali, da questa mattina (29 ottobre), sono già operativi gli Uffici postali Mobili a Visso e Pievetorina, in provincia di Macerata, ubicati proprio nelle adiacenze della sede originaria, ora inagibile.Aperti tutti i giorni, dotati di collegamento satellitare alla rete, gli Uffici Mobili offrono i principali servizi: il versamento o il prelievo da conto corrente e libretto postale, l’invio o il ritiro di vaglia e bonifici, il pagamento di bollettini e la riscossione della pensione.Intanto Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre Istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l’efficienza delle strutture e delle tecnologie per ripristinarne la piena funzionalità in tempi brevi. Poste Italiane ha attivato immediatamente tutte le azioni necessarie a garantire il recapito ai cittadini della corrispondenza ordinaria e a firma, anche in caso di loro trasferimento dal comune di residenza ad altro domicilio o ricovero temporaneo. Poste ha predisposto infatti l’attivazione gratuita del servizio “Seguimi”, che prevede la consegna della corrispondenza al nuovo recapito delle persone trasferite dai comuni colpiti dal sisma per via della dichiarazione di inagibilità delle proprie abitazioni. Il servizio sarà applicato ai residenti nei comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Tolentino, San Severino Marche, Castel Raimondo, Fiordimonte e Camerino, in provincia di Macerata.I cittadini interessati potranno fornire il loro nuovo indirizzo telefonando al numero verde gratuito 803.160 di Poste Italiane. Le informazioni saranno inviate alla Centrale operativa che provvederà a sua volta al reindirizzamento della corrispondenza. Saranno inoltre i portalettere e le strutture operative di Poste a poter dare indicazioni riguardanti la raccolta delle informazioni relative al nuovo domicilio dei cittadini.

29/10/2016 17:06
Sisma, a San Severino oltre il 42% delle abitazioni è inagibile

Sisma, a San Severino oltre il 42% delle abitazioni è inagibile

E' senza fine la conta dei danni, dopo il nuovo sciame sismico iniziato il 26 ottobre, anche a San Severino Marche. I tecnici comunali, insieme alle squadre incaricate della Protezione Civile, stanno svolgendo sopralluoghi ovunque nel vastissimo territorio che arriva a misurare quasi 195 chilometri quadrati, uno dei più vasti per estensione dell'intera regione Marche. Nel corso dell'ultima riunione operativa del C.O.C., il Centro Operativo Comunale, i verificatori hanno diffuso un dato allarmante: oltre il 42% delle abitazioni visitate nelle ultime tre giornate di sopralluoghi è risultata inagibile. Nell'elenco infinito non solo singole abitazioni ma anche intere palazzine in diversi rioni del centro e della periferia. Stessa situazione anche negli agglomerati e nelle singole case sparse in tutta la campagna settempedana.“Non solo questo terremoto è un terremoto senza fine – commenta quasi rassegnata il sindaco, Rosa Piermattei – Ma la conta dei danni sembra infinita. Ad agosto avevamo raccolto un migliaio di richieste di sopralluoghi, ogni giorno adesso ne arrivano anche tre, quattrocento. Abbiamo già fatto presente al commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, che abbiamo una grande carenza di tecnici non solo per compilare le schede Aedes ma anche per effettuare le prime verifiche. Per questo vorrei fare appello a chi intendesse mettersi a disposizione gratuitamente della nostra struttura, professionisti qualificati siano essi geometri, ingegneri, architetti o altro, a presentarsi presso i nostri uffici. C'è anche un numero di telefono, che è lo 0733641222, cui potersi rivolgere. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per garantire la sicurezza ai cittadini e per fornire risposte tempestive a chi è in attesa dei sopralluoghi”.Preoccupante anche la situazione delle chiese e dei cimiteri rurali. Molti edifici di culto, già danneggiati dal terremoto di agosto, sono stati interessati dalle violente scosse di questi giorni. Il risultato sono crepe, distacchi e crolli ovunque. “Rischiamo di perdere un patrimonio di inestimabile valore importante anche per la nostra economia visto che molti turisti arrivano a San Severino città d'arte e di cultura per ammirare le sue bellezze. E quel che preoccupa ancora di più – aggiunge il sindaco Piermattei – è che questo sisma ha danneggiato anche chiese sistemate dopo il terremoto del 1997”.

29/10/2016 14:53
San Severino, crollo al San Paolo blocca la stagione cinematografica

San Severino, crollo al San Paolo blocca la stagione cinematografica

Rinviata a data da destinarsi l'apertura della stagione cinematografica al San Paolo. La rassegna di film, promossa sempre da “i Teatri di Sanseverino”, in collaborazione con la direzione artistica dello stesso San Paolo, è stata bloccata dal crollo del controsoffitto della sala principale del cine-teatro. Presto i tecnici dovrebbero comunque riuscire a pianificare un intervento di ripristino.Il terremoto ha fatto rinviare a data da destinarsi, ma solo per ragioni di pubblica sicurezza e opportunità visto che il Feronia non ha riportato danni, l'atteso concerto della cantante Mafalda Minnozzi presente nel cartellone della nuova stagione de “i Teatri di Sanseverino”.L'appuntamento si sarebbe dovuto tenere domani (domenica  30 ottobre) al teatro Feronia, che dopo i controlli dei tecnici che hanno interessato anche il teatro Italia è stato comunque dichiarato agibile. Cantante e compositrice conosciuta come l’“ambasciatrice della musica italiana in Brasile”, Mafalda Minnozzi è cresciuta, da ragazzina, a San Severino Marche prima di volare a San Paolo. Alla città che l'ha adottata ha anche dedicato una memorabile video intervista (http://www.youtube.com/watch?v=EFlpR637b1k). Da tempo l'artista, che di recente ha portato in giro per il mondo il nuovo album dal titolo “eMPathia”, uscito poco dopo la raccolta dal titolo “Spritz”, è testimonial di San Severino nel mondo. Impegnata in tantissimi spettacoli al fianco del marito – manager, Marco Bisconti, non perde occasione per tornare spesso in città. A Natale aveva fatto ritorno per regalare un concerto gratuito ai nonnini della casa di riposo. E per la sua nuova esibizione live al Feronia aveva scelto di destinare l'incasso della serata, promossa con la collaborazione del Rotary Club, sempre in beneficenza. Se ne riparlerà nelle prossime settimane visto che l'artista ha già deciso di non cancellare l'evento.  

29/10/2016 10:47
Vasco Errani a San Severino. Le richieste del sindaco Piermattei

Vasco Errani a San Severino. Le richieste del sindaco Piermattei

“Il terremoto ha reso ancor più fragili le nostre vite e scosso le nostre comunità. Abbiamo bisogno di dare aiuto e assistenza alla popolazione, ma anche fiducia e speranza nelle istituzioni. Lunga, anzi lunghissima, è la conta dei danni ma oggi mi sento di chiederle di esserci vicino nel sistemare le case e nell’aiutarmi a trasmettere anzitutto tranquillità. E’ per questo che vorrei domandarle rassicurazioni sul futuro della mia comunità. I settempedani sono tenaci, ci metteranno del loro, ma dobbiamo aiutarli a ricostruire”.Queste le parole con le quali il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha ricevuto nella sala del Consiglio del Municipio, il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto, Vasco Errani, accompagnato dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti. Una riunione operativa svoltasi a porte chiuse alla quale hanno preso parte solo gli staff, la Giunta comunale e, unici ospiti invitati, il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, e l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro.“Il nostro Comune – ha esordito il primo cittadino settempedano - è uno dei più grandi della regione Marche. Ha un’estensione di 195 chilometri quadrati, conta più di 13mila abitanti. L’ultima delle tantissime frazioni di cui è composto dista dal capoluogo più di mezz’ora di macchina che diventa un’ora fra l’andare ed il tornare. Le chiedo di tenere in mente questo numero per ogni decisione che riguarderà San Severino Marche perché in questa emergenza questo numero ci ha veramente ossessionato. La notte del sisma ho fatto il giro di molte frazioni e, giunta l’alba, mi sono accorta che non avevo ancora finito di arrivare dappertutto”.Al centro del confronto anzitutto l’emergenza terremoto con le mille e più istanze di sopralluogo (esattamente 1.025) presentate al Coc, il Centro Operativo Comunale, dopo il sisma del 24 agosto. “Due mesi dopo, con lo sciame del 26 ottobre, le richieste sono raddoppiate in due giorni e ci siamo ritrovati con 350 persone da sistemare perché senza un tetto sotto il quale trascorrere la notte. Abbiamo subito attivato ben tre Centri d’accoglienza e garantito un pasto e un alloggio di fortuna ma la nostra comunità, che è fatta di tanta gente che sa arrangiarsi e ha addirittura trascorso le prime ore in auto senza domandare nulla alle istituzioni, si è trovata a vivere un’esperienza che neanche in occasione del sisma del 1997 si era trovava a vivere. La conta dei danni ogni giorno aumenta. Ci sono interi rioni dove avremo tantissime case, anche intere palazzine, che saranno dichiarate inagibili o che richiederanno dei provvedimenti seri per il loro recupero. Ma questo è anzitutto un terremoto che ha messo paura e lacerato gli animi visto il perdurare di forti scosse. La gente ha paura, ha tanta paura – ha più volte sottolineato il sindaco, lanciato un appello – La paura delle persone mi fa chiedere un intervento per accelerare il progetto di avere una nuova scuola che sostituisca il plesso “Luzio” nonostante sia sempre risultato agibile nelle verifiche fino ad oggi effettuate. Abbiamo un progetto di adeguamento della vecchia scuola, ma forse ci costerà meno realizzarne una nuova. Nel mentre ci stiamo portando avanti e abbiamo già identificato un’area nel nostro Piano regolatore generale per dare vita a un nuovo edificio. E poi il nostro secondo appello è per la difesa delle istituzioni oggi esistenti. A partire dal nostro ospedale di cui chiediamo l’immediata riparazione delle stanze chiuse. Cogliamo l’occasione per ricordare a Ceriscioli di dare più posti letto al “Bartolomeo Eustachio” per far sì che possano essere attivati tutti i servizi promessi in una delibera di Giunta regionale. Ricordo a tutti che ci siamo candidati quale realtà di riferimento per la realizzazione di un nuovo presidio unico di Area Vasta. San Severino è una realtà baricentrica rispetto a tutto l’entroterra, questo terremoto ci ha insegnato l’importanza di ciò. Infine – ha aggiunto il sindaco Piermattei - chiediamo l’aiuto del commissario per il terremoto per risollevare le sorti delle nostre attività produttive. Le nostre produzioni, specializzate prevalentemente nella lavorazione del marmo e della graniglia, hanno subito danni ingenti. Ho dovuto dichiarare l’inagibilità parziale di alcuni capannoni che danno lavoro a tante famiglie. Ci sono poi i danni alle attività turistiche, tutti gli agriturismi, le country house, i bed & breakfast presenti nel nostro territorio hanno registrato la disdetta di ogni prenotazione. E, da ultimo ma non per importanza, ci sono i danni provocati dal sisma al settore agricolo, settore di punta dell’economia settempedana. Le aziende del territorio ci segnalano danni gravi e diffusi che non riusciamo ancora a quantificare perché in un solo giorno, fra richieste di sopralluoghi da parte di aziende e semplici cittadini, ne abbiamo raccolte più di 500. Ci sono stati crolli di fienili, lesioni a stalle e strutture da cui le aziende traggono il loro sostentamento”.Come molti sindaci alle prese con il terremoto il primo cittadino settempedano ha da ultimo ricordato al commissario Errani la necessità di avere più tecnici a disposizione per la conta e la verifica dei danni: “Su mille istanze raccolte a seguito del sisma del 24 agosto siamo riusciti a compilare, perché ci è stata inviata una sola squadra in queste settimane, solo 17 schede Aedes da cui dipendono aiuti e finanziamenti. Di questo passo – ha concluso il sindaco, Rosa Piermattei - visti anche i danni provocati dal nuovo terremoto, iniziato il 26 ottobre, non arriveremo mai. E i danni veri sono quelli di queste ore, con scosse continue e molto forti che hanno distrutto anche il nostro patrimonio ecclesiastico e tanti cimiteri rurali”. 

28/10/2016 18:10
San Severino: più di 350 persone senza casa

San Severino: più di 350 persone senza casa

Più di 350 persone rimaste senza una casa, a cui occorre garantire alloggio e ospitalità in queste ore d’emergenza, poi centinaia e centinaia di richieste di sopralluogo per verificare la staticità degli edifici pubblici e privati. Sono questi i numeri del terremoto a San Severino Marche. Il sisma è arrivato, ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale che era comunque iniziata nonostante la scossa delle 19,10. In piena discussione l’Assise è stata interrotta dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, che ha deciso di sospenderla per consentire al sindaco, Rosa Piermattei, e agli assessori di attivare immediatamente il Centro Operativo Comunale e il primo centro di accoglienza per i senzatetto presso il palasport “Albino Ciarapica”. Per dare assistenza fin dalla prima notte sono stati poi attivati altri due centri presso il Circolo tennis di via Fiera e ai giardini pubblici del rione Di Contro. Senza fine i sopralluoghi da parte dei tecnici comunali, intervenuti insieme alla polizia municipale, ai carabinieri e ai volontari della Protezione Civile, che hanno interessato prioritariamente le scuole e gli edifici considerati strategici, compreso l’ospedale “Bartolomeo Eustachio” dove, in mattinata, si è svolto un summit alla presenza del sindaco Piermattei, del direttore di presidio, Giovanna Faccenda, del responsabile dell’ufficio tecnico dell’Area Vasta 3 Asur, Marco Sabbatini, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, del tecnico incaricato dal Comune, Giorgio Giorgetti, e dei responsabili delle Unità Operative di Ginecologia e Medicina, Vincenzo Felicioli e Nazzareno Oddi. Completamente funzionanti, hanno lavorato anche oggi, le sale operatorie e i vari reparti che sono sempre restati aperti dando accoglienza anche ai malati arrivati dall’ospedale di Matelica evacuato a causa del sisma. La direzione medica ha aperto il terzo piano per ospitare i pazienti in lunga degenza mentre un ulteriore sopralluogo tecnico ha permesso, dalla tarda mattinata, la riapertura di alcune camere chiuse, in via precauzionale, nei giorni scorsi.“Fino a ieri l’altro in Comune erano arrivate – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – 1.025 istanze di richieste di sopralluogo. Ne erano stati effettuati 856 che avevano portato ad emettere 50 provvedimenti di inagibilità e 71 di parziale inagibilità o di agibilità con provvedimento. Ci sono mancate squadre abilitate Aedes per svolgere i sopralluoghi definitivi dopo il terremoto del 24 agosto e adesso siamo daccapo. Questi numeri, in poche ore, potrebbero addirittura raddoppiare. Stiamo vivendo un dramma con tantissimi settempedani senzatetto. I tecnici hanno effettuato, a più riprese, diversi controlli sui plessi scolastici. Finora non è stata registrata alcuna situazione di allarme tuttavia, a tutela degli alunni, dei docenti e del personale, riteniamo di dover continuare con estrema cura le verifiche. Per questi motivi, ma anche per la diffusa paura più che è più che giustificata per via delle numerose scosse susseguitesi in così poche ore, ho ritenuto sospendere, sentito anche il parere dei dirigenti scolastici, ogni attività didattica fino al 2 novembre compreso in tutte le scuole di ogni ordine e grado e negli asili nido comunali. Intanto ci stiamo preparando a vivere un’altra notte con tante persone da ospitare. Abbiamo attivato Centri di accoglienza con brande e acqua al palasport “Albino Ciarapica”, alla vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” e alla scuola  elementare di Cesolo”.

27/10/2016 18:19
Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

Sono venti i Comuni maceratesi colpiti dal sisma: distrutta la cartiera a Pioraco - VIDEO -

I comuni interessati dal nuovo sisma sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, San Ginesio, Tolentino, Fiuminata, Castel Sant'Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco. E' la prima rilevazione del Cor (Centro operativo regionale), che ha dato questa informazione al Dicomac. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario per la ricostruzione Vasco Errani sta incontrando gli amministratori dei Comuni colpiti per valutare l'esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. (Ansa) Danni enormi alla cartiera di Pioraco: una prima stima parla di circa 10 milioni di euro di danni. Gli impianti produttivi sono andati completamente distrutti. Decine le persone rimaste senza lavoro. https://www.youtube.com/watch?v=xnuInKnifEM

27/10/2016 13:47
San Severino: riattivato il C.O.C.

San Severino: riattivato il C.O.C.

Il Comune di San Severino Marche ha messo a disposizione un numero di telefono, lo 0733641222, per segnalare le emergenze del terremoto a seguito delle ripetute scosse di queste ore. Su disposizione del sindaco, Rosa Piermattei, è stato subito riattivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale), che ora si trova ubicato presso il palazzetto dello sport “Albino Ciarrapica”.All'interno di questa struttura operano addetti e volontari della Protezione Civile, della Polizia Municipale, dell'ufficio Manutenzioni, del Ced,  dell'Associazione Nazionale Carabinieri, della Croce Rossa Italiana.Squadre di tecnici, operatori e amministratori hanno suddiviso in zone la città e le frazioni ed hanno subito avviato verifiche e controlli per rassicurare la popolazione. Al momento non si segnalano particolari danni o situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità

27/10/2016 08:58
Teatri di Sanseverino aprono la prosa con Anna Galiena ed Enzo Decaro

Teatri di Sanseverino aprono la prosa con Anna Galiena ed Enzo Decaro

Si alza il sipario sulla nuova stagione di prosa dei Teatri di Sanseverino che domani (giovedì 27 ottobre) propongono al Feronia, alle ore 21 e in abbonamento, la commedia “Diamoci del tu” con Anna Galiena ed Enzo Decaro, per la regia di Emanuela Giordano. Lo spettacolo viene presentato in esclusiva regionale con il Teatro della Fortuna di Fano.“Diamoci del tu” è una commedia del 2012 del pluripremiato drammaturgo canadese Norm Foster e racconta con leggerezza e divertimento l'incontro tra due solitudini e una convivenza inconsueta ma, soprattutto, la scoperta della capacità di ascoltare.Un uomo e una donna convivono da quasi trent’anni sotto lo stesso tetto senza dividere affetti e intimità. Per una volta non si parla di una coppia, nemmeno di fatto, ma di una domestica e del suo datore di lavoro. Il luogo è la casa di lui, un mondo di ricchezza elegante, fredda, formale, una casa di prestigio ma senza anima; l'anima e il calore lo regalano le sottili tessiture di sguardi e svelamenti, di bisogni non dichiarati. Preso com’è da sé stesso, David fa quasi fatica a ricordare il nome della donna: è un romanziere famoso, o per lo meno lo è stato, e all'improvviso si interessa alla vita di lei, non sapendone nulla. Di Lucy, l’altra protagonista, invece  sorprende il linguaggio ironico, colto e beffardo. Dopo decenni di “buongiorno” e “buonasera”, di incombenze e comandi quotidiani, tra i due si instaura un dialogo serrato dal ritmo sorprendente che provoca risate, commozione e curiosità, quasi a voler recuperare il tempo perduto. David e Lucy parlano, domandano, rispondono, ma intorno alle parole si consuma altro. Quello che non si dicono diventa altrettanto interessante, perché di non detti ce ne sono tanti, facendo del testo una partitura preziosa dove spicca la capacità interpretativa di Anna Galiena ed Enzo Decaro, che danno vita a un rapporto in cui l'uno vive nel respiro dell'altro e la capacità di ascoltare diventa un punto di arrivo.Enzo Decaro e Anna Galiena, brillanti e vivacissimi, sono diretti con essenzialità, leggerezza ed estrema ironia. Nell'arco di un'ora i ruoli dei protagonisti si invertono più volte, le barriere si sgretolano. Quando il cerchio si chiude, ciascuno torna al proprio ruolo e al punto di partenza. Ma chissà che la realtà non possa andare oltre quel qualcosa di non detto.Il botteghino del Feronia (tel. 0733634369) sarà aperto dalle 17, biglietti da 8 a 23 euro. Per informazioni ci si può rivolgere alla Pro Loco (dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19). Lo sponsor tecnico della serata inaugurale sarà la Deltaprint. Da quest’anno tutte le iniziative de “i Teatri di Sanseverino” si potranno seguire anche su Facebook grazie alla pagina “I Teatri di Sanseverino”.

26/10/2016 12:58
San Severino ricorda il vescovo Massarelli con una mostra

San Severino ricorda il vescovo Massarelli con una mostra

La Città di San Severino Marche ricorderà un suo concittadino illustre, il vescovo Angelo Massarelli, noto per essere stato il segretario del Concilio di Trento, dedicandogli una mostra in occasione del 450esimo anniversario della morte.L’evento viene promosso e organizzato dall’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” e dal Circolo filatelico numismatico “C. Pizzi”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L’esposizione, che si inaugura domani (giovedì 27 ottobre) nella sala degli Stemmi del Municipio, resterà aperta fino al 9 novembre con i seguenti orari: dalle 9 alle 13 il mattino e dalle 16 alle 19,30 il pomeriggio. Venerdì prossimo (28 ottobre), dalle ore 9 alle 12,30, nell’atrio dell’Istituto comprensivo è previsto anche uno speciale annullo filatelico.Nato a San Severino Marche nel 1510, monsignor Massarelli dopo gli studi in seminario si laureò in leggi canoniche e civili presso l'Università di Siena. Tornato a San Severino fu dapprima assegnato alla chiesa di S. Eligio e poi fu eletto priore della collegiata della cittadina. Grazie alla frequentazione di alcuni letterati conobbe il cardinale Marcello Cervini, futuro Papa Marcello II. Quando il papa Paolo III delegò il cardinale Cervini ad assumere la presidenza del Concilio di Trento, questi volle come segretario del Concilio proprio monsignor Massarelli.Dal successore di Marcello II, Papa Paolo IV, monsignor Massarelli fu designato vescovo di Telese il 15 dicembre 1557. Fu autore di un minuzioso diario dei lavori del Concilio dal titolo “Acta genuina ss. oecumenici Concilii tridentini”. Terminato il Concilio di Trento nel 1563, il vescovo Angelo Massarelli fu dapprima ministro della Segreteria di Stato e poi Segretario del Supremo Tribunale della Riformazione, poi chiamato Sacra Consulta. Morì il 17 luglio 1566 a Roma.

26/10/2016 12:42
Campionati volley prima divisione, alla griglia di partenza 12 società

Campionati volley prima divisione, alla griglia di partenza 12 società

Saranno i team femminili ad inaugurare la nuova stagione di volley agonistico di prima divisione di Macerata: da sabato 29 ottobre animeranno le palestre di Comuni e frazioni della provincia.Alla griglia di partenza 12 società: Caldarola volley, Cgf Di Pranzetti Montelupone, Del Mastro Auto Cingoli, Esavolley, Pallavolo Sangiustese, Pg Lorese, Polisportiva Pollenza, Roana Cbf Helvia Recina, San Severino volley, Secursilent Tolentino, Ubi Bpa Treia, Valfiastra volley.Per lo start del campionato è Roberto Cambriani, Presidente della Fipav Macerata, a sottolineare quanto sia “importante e fondamentale per mettere in luce l’interesse per il volley dei piccoli centri, fortemente impegnati a far emergere il connubio tra valori dello sport e valenza territoriale”.Il presidente Cambriani, che ha mosso i primi passi nel volley come dirigente di società, ricorda quanto fosse impegnativo allora “creare una rete emancipata e moderna anche solo per il fatto di accompagnare nel tragitto casa palestra le ragazze, obbligate da allenamenti e gare a rientrare più tardi rispetto alle coetanee”. Una rete che, “man mano ha reso la provincia e tutti i collaboratori promotori e propulsori del movimento di aggregazione per eccellenza”.Oggi la prima divisione per il presidente Cambriani si può ben definire “un trampolino di lancio per realtà e società nuove, capaci di interessare le amministrazioni locali allo sport che rimane il più praticato e praticabile a livello femminile, affascinante per socializzazione e fair play”.In prospettiva futura Cambriani osserva che “si è investito molto nelle scuole, c’è un interesse sempre vivo verso i giovani e forse è arrivato il momento di ritornare ad investire nella formazione dirigenziale”. Tra i punti programmatici da sviluppare, il presidente pone l’accento sull’importanza della costruzione e gestione di un ambiente societario che permetta una crescita esponenziale delle atlete in primis e delle stesse piccole e grandi società.“È motivo d’orgoglio la nascita di nuovi centri che stanno collaborando in sintonia sul territorio - sottolinea Cambriani – Accorpano piccoli Comuni che da soli non riuscirebbero ad emergere, mentre in sinergia riescono a gestire e rafforzare l’attività”.Confermano questa strategia vincente proprio le due new entry del campionato: Valfiastra Volley e Pg Lorese.A chiusura di questa festa d’inaugurazione, il vulcanico e mai banale presidente Cambriani pone l’accento su un altro fattore anacronistico del volley: il vincolo che riguarda i singoli giocatori. “I ragazzi vengono considerati delle proprietà, anziché esser liberi di andare dove vogliono”, continua critico, “la concorrenza agonistica tra le varie società deve investire nel benessere psicofisico che spinga l’atleta a rimanere in determinati contesti. Ciò avvantaggia il mondo sportivo su due fronti: il primo è veder annientato il lato peggiore di questo movimento, ossia inutili rivalità; l’altro riguarda i rapporti tra praticanti, dirigenti societari e organizzazione” Il Valfiastra Volley, che opera nei comuni di Urbisaglia, Colmurano, Ripe San Ginesio e San Ginesio, sta mettendo in piedi un lavoro di staff eccellente. C’è entusiasmo nelle parole del presidente Giorgio Rilli che quest’anno conta un gruppo ancora più importante grazie al gemellaggio con l’Helvia Recina Macerata: “A partire dal percorso del settore scuola – racconta il massimo dirigente del Valfiastra - questo mutuo soccorso tra le due società prevede la condivisione di tecnici e giocatrici, in modo da assicurare il massimo per quanto riguarda l’evoluzione della pallavolo locale. Grazie all’accordo con il presidente Pietro Paolella si vuol tutelare l’attività perché duri nel tempo e resista a tutte le difficoltà, a partire da quelle di tipo finanziario fino a quelle indispensabili di partecipazione umana”.Alle 270 atlete dell’Helvia Recina vanno quindi a sommarsi le 90 ragazze del Valfiastra, capaci di rappresentare una bella realtà nel maceratese non solo per numero, ma per autentico spirito di gemellaggio. Rilli lancia un bel messaggio: “Occorre superare questo atteggiamento di campanilismo inutile, qui si tratta di assicurare a bambine che non ne hanno possibilità, un’organizzazione tale che permetta loro di scegliere la pallavolo come sport di crescita”. L’organico pronto al via rimarca perfettamente questo patto di fratellanza, integrato con quattro giovani elementi dell’Helvia Recina.Percorso inverso rispetto alla pari grado Valfiastra Volley quello della Pg Lorese che dallo scorso anno si è posta l’obiettivo di ripartire dalle fondamenta per far rinascere una società che ha occupato posizioni importanti sulla scena nazionale. Continuando la collaborazione con la società Luna Volley di Montappone le ragazze affronteranno sia il campionato under 18 che quello di prima divisione. “E’ stato confermato in toto il gruppo dello scorso anno” ci spiega la presidente Sonia Catalini, “tutte giovanissime (età media 17 anni) e molto affiatate grazie anche agli ottimi risultati ottenuti”. Rimane lo stesso desiderio di far bene in un contesto che alza l’asticella dal punto di vista tecnico, puntando in modo ambizioso all’obiettivo play off. Unico cambiamento la panchina con l’arrivo di Cataldi che nelle prime amichevoli ha già potuto constatare buoni presupposti su cui lavorare. Un’ulteriore soddisfazione per la presidentessa riguarda il settore giovanile che è il perno su cui la società intende poggiare per progettare il futuro. “Stiamo sviluppando i gruppi di mini volley, coinvolgendo man mano i ragazzi nei campionati di under 12 e under 14”. Lavori in corso, dunque, per le promesse di casa Lorese che hanno tutte le carte in regola per riaffermarsi sul panorama sportivo. Tra le squadre che puntano alla scena da protagonista c’è l’Ubi Bpa Treia, già presente nello scorso campionato, ma con un assetto decisamente rafforzato in tutti i settori. Dopo la retrocessione della serie C, la società ha deciso di fondere l’organico più esperto con le baby promesse del proprio vivaio e affrontare con un impatto a ‘km 0’ le sfide che si presenteranno. “Ottimo il livello della squadra per la categoria che andremo ad affrontare” ci spiega il direttore sportivo Vitaliano Raponi, “sono ben cinque le ragazze provenienti dalla serie C e rimangono i capisaldi della formazione che ritengo abbia tutti i requisiti per lottare per posizioni di vertice”. Due purtroppo gli intoppi che hanno minato in parte il cammino iniziale dell’Ubi Treia: recuperato da poche settimane coach Sergio Innocenzi, coinvolto in un brutto incidente stradale alla fine di agosto, si attende in palestra il ritorno della centrale Fratini costretta al riposo per lo stesso motivo. Questo non scoraggia la società treiese che, attraverso la voce di Raponi, ci conferma che l’obiettivo sarà quello di “tornare ai livelli di campionato regionale, investendo nelle giovani prospettive territoriali e, magari con l’aiuto di ulteriori sponsor, cercare di migliorarsi di anno in anno”.      

25/10/2016 15:34
In mostra a San Severino: “Amare un'ombra, omaggio a Montale poeta e pittore” - FOTO

In mostra a San Severino: “Amare un'ombra, omaggio a Montale poeta e pittore” - FOTO

Inaugurata sabato pomeriggio la mostra “Amare un'ombra, omaggio a Montale poeta e pittore”, che propone disegni inediti del poeta premio Nobel, insieme alla riproposizione degli Xenia 1, stampati in assoluto per la prima volta a San Severino Marche, dalla tipolitografia Bellabarba, il 20 ottobre del 1966, a tre anni dalla morte di Drusilla Tanzi, moglie di Montale, a cui la raccolta poetica è dedicata.L'intenso pomeriggio è partito dalla cerimonia inaugurale al teatro Feronia. “Oggi riparte la stagione dei teatri di San Severino - ha detto il Direttore artistico dei teatri Francesco Rapaccioni - è la festa dello spettacolo dal vivo, grazie all'amministrazione comunale è stato restituito a tempo di record alla città il cinema teatro Italia, partiamo anche con questo grande progetto, che getta un ponte tra San Severino e Stoccolma, grazie anche all'amicizia tra Montale ed il grande Giorgio Zampa”.Per una fortuita coincidenza la stampa dei poemi montaliani è avvenuta a San Severino. Montale si rivolse all'amico di San Severino Giorgio Zampa, chiedendogli la stampa del volumetto, in tempi brevi e a costi contenuti. Non lontano dalla casa del settempedano c'era la tipolitografia Bellabarba.Il professor Roberto Cresti, dell'università di Macerata, curatore della mostra ha spiegato la scelta del nome: “Le linee della mano sono il tempo della quotidianità, sono doni per regalare il momento che il disegno trasmette, la sua spontaneità, è una mostra che si legge da sola”.Il professor Pietro Gibellini, dell'università Ca Foscari di Venezia, ha raccontato la storia degli Xenia stampati a San Severino: “Questi poemi sono la registrazione di una sorta di diario delle emozioni, con vocazione diaristica. Gli Xenia sono un percorso che trasforma i ricordi della moglie di Montale, ormai morta, in una riflessione sul senso della vita. Xenia come un rosario di laiche preghiere per la morta, vicino alla devozione assoluta”.La mostra settempedana in primavera traslocherà a Stoccolma, presso la biblioteca, il cui saluto è stato portato dalla direttrice Elisabet Bergstrom: “Cinque anni fa siamo venuti qui a San Severino per trovare ispirazione, c'è un ponte tra San Severino e Stoccolma, grazie all'amicizia tra Giorgio Zampa ed Eugenio Montale, Giovanna Zampa ha lavorato benissimo con noi, oggi grazie a questa mostra possiamo realizzare il sogno di un gemellaggio con San Severino. A primavera faremo un'operazione culturale che avvicinerà la Svezia e l'Italia, con approfondimenti, seminari, letture di Montale, che ha Stoccolma prese il Nobel per la letteratura”.Retroscena inediti dell'amicizia tra l'allora giovane studente settempedano 24enne Giorgio Zampa ed il 49enne Montale, a Firenze, sono stati raccontati dal professor Giuseppe Benelli, dell'università di Genova, che ha letto dei passi dei diari di Zampa.“Questa mostra - ha sottolineato commossa Donatella Bellabarba - è l'ultimo dono di Giorgio Zampa e Folco Bellabarba a San Severino, questo territorio raccoglie un notevole patrimonio storico e culturale, abbiamo voluto questa mostra per raccontare un legame inedito, culturale, artistico ed umano, di Montale con le Marche”. La mostra resterà aperta nella biblioteca civica a San Severino, fino al prossimo 31 gennaio.                                       

25/10/2016 10:47
La Settempeda torna a vincere contro il Morrovalle

La Settempeda torna a vincere contro il Morrovalle

La Settempeda batte un colpo importante e torna alla vittoria. Lo fa dopo quattro turni di astinenza e sfruttando il fattore campo come era accaduto nella prima giornata.Successo senza discussioni, largo e meritato quello arrivato sul Morrovalle che ben poco ha potuto contro la squadra di Ruggeri che è sembrata assai in palla. Convinzione, ritmi alti, azioni veloci e ficcanti. Questi gli ingredienti utilizzati dalla Settempeda che ha mostrato progressi e una condizione atletica che sembra vicina al top. Bene tutti i biancorossi scesi in campo, ma meritano una menzione particolare Selita, grande prova la sua, Meschini, doppietta decisiva , e D’Ascanio, autore di una bella gara a cui è mancato il premio del gol. Da annotare anche la prima rete stagionale per Mulinari che ha sbloccato il punteggio dagli undici metri. Per la Settempeda positivo balzo avanti in classifica che fa bene al morale e dà il giusto entusiasmo in vista dell’imminente ciclo di partite impegnative(inizio sabato 29 in trasferta contro la capolista Esanatoglia).La cronaca – Una sola novità in casa Settempeda rispetto al turno precedente. Non c’è Fattori ed al suo posto gioca Montironi che torna dal primo minuto e si piazza a centrocampo, mentre Broglia avanza a fare la seconda punta. Morrovalle con il 4-3-3 e con l’undici tipo. Match da subito piacevole e veloce ed il merito è della Settempeda. La formazione di casa parte con decisione e manovra con scioltezza, creando pericoli. Al 6’ Giorgi premia il movimento senza palla di Broglia e lo serve. Il numero 10 calcia in corsa trovando l’ ottima risposta di Giacomelli. Dall’angolo seguente scaturisce l’episodio che rompe l’equilibrio. Palla a spiovere a centro area dove D’Ascanio finisce giù per l’abbraccio da dietro di Scoponi. L’arbitro opta per il fallo del capitano ospite, giallo per lui, e indica il dischetto. Tocca a Mulinari, nuovo rigorista della squadra, andare alla battuta. Rincorsa compassata e piatto destro imparabile per Giacomelli che neanche accenna al tuffo restando in piedi, immobile. 1-0. I biancorossi continuano a giocare bene. Al 12’ azione corale dei locali che porta Broglia alla conclusione da posizione favorevole. Destro alto. Al 16’ Giorgi si fa largo in area e prova il cross. Il pallone tocca il braccio destro dell’avversario(il rigore poteva starci), poi arriva un tiro da lontano di Rossi che Giacomelli respinge in tuffo. Al 17’ Meschini parte in velocità e poi tira. Giacomelli in tuffo accompagna in angolo. Corner che vede la palla spiovere in area dove due difensori pasticciano intervenendo insieme. Ne viene fuori un tiro verso la porta di Giacomelli che deve fare un grande intervento per evitare un clamoroso autogol. Poco dopo Giorgi vede sul palo lontano Broglia e lo serve di precisione. Il numero 10 si coordina bene e gira al volo in porta, ma è tutto inutile perché l’arbitro coglie un fuorigioco e annulla. Nel finale di tempo D’Ascanio parte palla al piede dalla propria area e giunto sulla trequarti allarga verso Broglia. Controllo a seguire per trovare un varco in mezzo all’area e quando parte il tiro un difensore ribatte. Prima dell’intervallo si vede il Morrovalle con Piampiani che calcia al volo appoggiando sull’esterno della rete. L’avvio della ripresa ricalca il primo tempo. Settempeda padrona del campo e pericolosa. Al 10’ D’Ascanio prende palla, si gira e affonda. Il centravanti giunge in area trovandosi la porta davanti. Tocco sotto con il sinistro sull’uscita del portiere. Giacomelli sfiora il pallone quel tanto che basta per rallentarne la corsa. La sfera rimbalza davanti alla linea e un difensore può così allontanare. L’azione va avanti e quindi viene conclusa da Broglia con un diagonale che esce di un soffio. Al 16’ Selita sradica il pallone ad un avversario sulla sinistra. Il centrocampista avanza fino ad arrivare davanti alla porta. Destro da pochi passi ribattuto in scivolata da Scoponi. Al 18’ Meschini crossa dal fondo. D’Ascanio anticipa tutti andando in “estirada”. Piatto destro che sorvola la traversa. Al 20’ si rivede il Morrovalle e per poco non c’è il pari. Angolo battuto a sorpresa. Cross che spiove davanti alla porta dove Garbuglia salta di testa. Traiettoria insidiosissima che tocca terra e poi si perde sul fondo lambendo il montante. Scampato il pericolo la Settempeda riparte e trova il vantaggio numerico. Al 24’, infatti, gli ospiti restano in dieci. Scoponi ferma D’Ascanio tirandolo per la maglia da dietro. Giallo sacrosanto e rosso inevitabile. Gara che cambia e pende ancor di più dalla parte biancorossa. Finale di match a senso unico con la Settempeda che dilaga andando a bersaglio tre volte. Al 31’ Broglia esegue una punizione quasi perfetta, il quasi è perché la palla si stampa sulla traversa. Dopo il rimbalzo in campo è Meschini che arriva per primo e scaraventa in porta. 2-0. Il recupero(6’) decreterà il 4-0 finale. Al 48’ spettacolare iniziativa personale di Meschini che parte da centrocampo palla al piede. Quattro avversari saltati e una volta in area tocco morbido sopra il portiere con palla che si infila sotto la traversa. 3-0. Al 51’, infine, Broglia trova il bersaglio trasformando con maestria l’ennesima punizione dal limite. Esecuzione perfetta con destro a scavalcare la barriera che scende a fil di palo alla destra del portiere. 4-0 e game over.IL TABELLINOSETTEMPEDA: Palazzetti, Gheroni, Latini, Selita, Montironi(32’st Bonifazi), Mulinari, Giorgi(22’st Gianfelici), Rossi(37’st Rocci), D’Ascanio, Broglia, Meschini. A disp. Sorichetti, Cruciani, Vignati, Magnapane. All. RuggeriMORROVALLE: Giacomelli, Abate, Di Giacomi, Frattali, Emiliani(35’st Rossi Nicola), Scoponi, Piampiani(14’st Sopranzi), Garbuglia(30’st Marcantoni), Corallini, Sabbatini, Peroni. A disp. Baldassarri, Frenquelli, Froccani, Del Medico. All. PalombiniARBITRO: Dattilo di MacerataMARCATORI: pt 7’ Mulinari su rigore, st 31’ Meschini, st 48’ Meschini, st 51’ BrogliaNOTE: spettatori 120 circa. Espulsi: 24’st Scoponi per doppia ammonizione. Ammoniti: Scoponi, Abate, Frattali. Angoli: 7-2. Recupero: st 6’

24/10/2016 10:45
San Severino, riapre il teatro Italia in occasione della Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo

San Severino, riapre il teatro Italia in occasione della Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo

Domani sabato 22 ottobre sarà la prima Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo, iniziativa voluta dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con l’obiettivo di proporre al pubblico eventi per un’intera giornata dando l’opportunità di riscoprire, ai cittadini, il piacere del teatro.In questa occasione il Comune di San Severino Marche restituisce alla pubblica fruizione il teatro Italia danneggiato dal terremoto del 24 agosto scorso e risistemato a tempo di record. Il primo appuntamento che verrà ospitato all’Italia sarà, domenica 23 ottobre alle ore 17, l’appuntamento di apertura della rassegna “Altre Culture” che ospiterà l’incontro dal titolo: “Stati Uniti, selvaggio west”, con le immagini di Francesco Rapaccioni e il pomeriggio con gli americani residenti a San Severino Marche.I Teatri di Sanseverino aderiscono  all’iniziativa della prima Giornata nazionale dello Spettacolo dal Vivo e propongono una intera giornata con spazi teatrali aperti. Si comincia al Feronia  con la replica riservata alle scuole, alle ore 10, del music “Thank you for the music. Il musical con le canzoni degli Abba”, messo in scena dalla compagnia “Disordine. Oltre il Teatro” dell’associazione oratorio San Zahnome di Fermo progetto Scuole a Teatro che porta gli studenti degli istituti superiori della città ad assistere allo spettacolo di cui Diego Gini firma la regia. Si prosegue alle ore 16, sempre al teatro Feronia, con il convegno a cui partecipano Pietro Gibellini dell’Università di Venezia Ca’ Foscari che parlerà de “Gli Xenia di San Severino Marche”, Giuseppe Benelli dell’Università di Genova che parlerà di “Montale nei Diari di Zampa” e Roberto Cresti dell’Università di Macerata che concluderà con un intervento su “Eugenio Montale, le linee della mano” anticipando l’apertura della mostra, in programma per le ore 18 a palazzo Manuzzini  dove ha sede la Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi”.Infine, di nuovo al teatro Feronia, alle ore 21 ultima replica del music “Thank you for the music. Il musical con le canzoni degli Abba”. 

21/10/2016 16:58
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