L’attesissimo spettacolo del regista Giampiero Solari “Brancaleone, viaggio di inizio millennio”, partirà con la prima nazionale proprio da San Ginesio nella serata di venerdì 7 agosto alle ore 21.15 in Piazza Alberico Gentili.
Una compagnia composta da 11 attori, per uno spettacolo made in Marche che girerà sui palchi di sei paesi del cratere. Dopo la serata di San Ginesio, sarà infatti la volta di Tolentino, Servigliano, Amandola, Ascoli Piceno e Arquata del Tronto.
Il testo ha come base quello che nel 1998 lo stesso Solari ha utilizzato per la prima messa in scena dell’opera di Monicelli, Age e Scarpelli, ma in questa nuova versione viene ripensato per le piazze, per i luoghi all’aperto, dando maggior risalto alla peste con un evidente richiamo alla battaglia in corso contro il Covid, e all’essere abbandonati, sensazione ben nota per chi vive tra i comuni terremotati.
“Il nostro Brancaleone non porta soluzioni, ma vicinanza e voglia di lottare insieme con un sorriso” dichiara il direttore artistico Giampiero Solari, affiancato dalla regista Paola Galassi e dal collaboratore Oscar Genovese
“Brancaleone sfidava tutto e andava avanti, senza perdersi d’animo, cadendo e rialzandosi, ridendo e lottando e questo è anche per lo più lo spirito dei ginesini – incalza il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco – che non si arrendono mai, nonostante i terremoti e la pandemia.
Partire da San Ginesio è stata la scelta giusta. Concedere a questo meraviglioso borgo la prima nazionale è strategico sia per riaccendere i riflettori sulle problematiche relative al settore dello spettacolo ma anche per riportare l’arte e la cultura nel territorio. Niente di più azzeccato è poi farlo nel paese il cui Santo eponimo è il Protettore degli attori e della gente di Teatro, di cui a brevissimo sarà lanciato un Premio Nazionale in suo onore”.
Lo spettacolo è prodotto da GALASSIE SRL, una società nata nelle Marche sulla base dell’esperienza del direttore artistico Giampiero Solari, già assessore alla Cultura della Regione Marche, direttore del Teatro Stabile delle Marche, direttore della Scuola Civica Paolo Grassi, direttore artistico di grandi eventi televisivi con la RAI (concerti dal Vaticano, evento “Pavarotti & Friends” e tanti altri) oltre che regista di rinomata esperienza e qualità in Italia e all’estero, che si occupa di ideazione e di produzione di spettacoli teatrali e progetti culturali innovativi di interesse nazionale e internazionale.
“Brancaleone, viaggio di inizio millennio” si inserisce all’interno del DM del 2 marzo 2020 rep. 106 recante "Criteri di riparto e modalità di utilizzo delle risorse destinate ad attività culturali nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, per l'anno finanziario 2020", registrato alla Corte dei Conti l’1 aprile 2020 al n° 510.
Simula di aver subito due rapine per ripianare i debiti: denunciato un giovane titolare di alcuni distributori.
In queste ultime ore è stato risolto il particolare caso delle rapine al responsabile di alcune pompe di benzina della provincia di Macerata.
Dopo le denunce di rapine subìte da un giovane italiano della Provincia, il 23 dicembre 2019 (leggi qui) e il 17 luglio 2020 (leggi qui), i Carabinieri della Compagnia di Tolentino, sotto la direzione della Procura di Macerata, hanno iniziato delle indagini che hanno portato a ritenere che il giovane avesse simulato i reati.
Al termine degli accertamenti l'uomo è stato interrogato nelle scorse ore unitamente al suo avvocato, Alessandro Marcolini, ed egli, sotto il peso delle proprie responsabilità, ha ammesso di aver simulato tutto ed essersi impossessato delle somme di denaro convinto di poter fare fronte, in questo modo, ai numerosi gravami economici cui era soggetto.
Il giovane è stato deferito in stato di libertà per i reati di simulazione di reato ed appropriazione indebita aggravata.
E’ stata inaugurata ieri pomeriggio la nuova struttura geodetica di Passo San Ginesio che sarà adibita a palestra polivalente per le realtà scolastiche e associative del territorio.
L’intero progetto è stato reso possibile grazie alle donazioni ad esso finalizzate provenienti da diversi Comuni lombardi di Turate, Bregnano, Rovellasca, Rovello Porro e Lomazzo insieme alle Protezioni Civili di Rovello Porro e Lomazzo e al Gruppo Ciclisti Sezione CAI di Rovellasca, al Comune toscano di San Casciano Val di Pesa e all’Associazione “Festa del Volontariato Sancascianese” e ai numerosi comuni proventi degli sms solidali. Tutto è stato realizzato senza nessun costo a carico del Comune di San Ginesio. Ieri, accanto al Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, erano presenti anche tutte le delegazioni degli Enti coinvolti, ex amministratori ginesini, la vedova del compianto Sindaco Mario Scagnetti al quale sarà intitolata la struttura geodetica, Sindaci, ex Sindaci che si sono impegnati nell’immediato post sisma per realizzare il progetto di solidarietà “Help! – Aiutiamo a ricostruzione” in favore di San Ginesio.
L’edificio, di dimensioni 33 mt x 17 mt, si trova a Passo San Ginesio in Via Picena in prossimità della Scuola Primaria e dell’Infanzia "Delia e Filippo Costantini" e della sede provvisoria dell’Istituto l’IPSIA “Renzo Frau”, e servirà agli studenti per svolgere attività sportiva all’interno dell’orario scolastico e, al di fuori di esso, sarà al servizio di tutta la comunità come campo da calcetto o per altre molteplici sport da svolgere al coperto.
La struttura infine potrà essere utilizzata in caso di calamità come centro di ammassamento inserito nel piano di emergenza della Protezione Civile.
Si è svolta ieri pomeriggio a Staffolo (AN) la festa della Bandiere Arancioni nelle Marche con la Cerimonia di Consegna del prestigioso riconoscimento del marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club italiano (TCI) ai piccoli comuni dell'entroterra italiano (massimo 15.000 abitanti) che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità.
Sono 23 i vessilli arancioni che sventolano sui borghi marchigiani, meritevoli del riconoscimento non solo per requisiti tecnici ma anche per la passione che ogni comunità sa esprimere e per le persone che ogni giorno si impegnano nel preservare e valorizzare luoghi di infinita bellezza, ricchi di storia e cultura millenarie.
San Ginesio, “il balcone dei Sibillini, si riconferma il titolo per la 19esima volta consecutiva, la prima fu nel 2002.
Ieri accanto al Sindaco di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, nonché Vice Presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancioni, erano presenti l’Assessore Regionale al Turismo Moreno Pieroni, il Sindaco di Staffolo Sauro Ragni, il Presidente della Provincia di Ancona, Luigi Cerioni e il Console del Touring Club Italiano Maria Paola Corinaldesi
Una giornata di festa, presentata da Alvin Crescini, che ha visto alternarsi all’ufficialità della cerimonia anche momenti di folklore e convivialità con stand e intrattenimenti, dall’esibizione della Banda Musicale di Staffolo al gruppo Folk “Colle del Verdicchio”, senza tralasciare l’aspetto enogastronomico con la degustazione di prodotti tipici.
La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione con la collaborazione della Regione Marche.
Si ricorda che oltre a San Ginesio sono solo 7 gli altri comuni del maceratesi meritevoli del riconoscimento, quali: Camerino, Montecassiano, Montelupone, Sarnano, Urbisaglia, Valfornace e Visso.
Domenica scorsa a San Ginesio si è tenuta la prima esposizione di trattori d’epoca organizzata dal Gruppo Amatori “Le teste calle”.
L’evento, patrocinato dal Comune di San Ginesio, ha attirato moltissimi visitatori provenienti da diverse province della regione che ne hanno contribuito al successo.
Circa una quarantina di esemplari, dalle prime tipologie del 1928 fino agli esemplari 1960 - per lo più modelli delle case di produzione Landini e Orsi- dei trattori cosidetti “a testa calda” così chiamati in quanto la combustione della miscela combustibile che avviene al suo interno è innescata dall'alta temperatura mantenuta in una parte della camera di combustione, la calotta, posta dentro la testa del cilindro.
Nel pomeriggio “le teste calle” hanno fatto un giro turistico lungo le vie del Borgo.
Sabato 18 luglio le porte di Sant’Agostino si sono finalmente riaperte grazie all’inaugurazione della mostra “HOC OPUS. Ritorno alla bellezza” promossa dal Comune di San Ginesio con il patrocinio della Regione Marche e dell’ICOM (International Council of Museums Italia)
Tante le persone, ginesini e no, che hanno voluto prendere parte allo straordinario momento che segna un primo, ma fondamentale, passo di rinascita culturale del borgo seppur, per motivi legati alle normative vigenti di sicurezza anti-covid, in molti hanno dovuto attendere fuori il proprio turno.
Una cerimonia avvolta da un’atmosfera solenne, conferita anche dall’eleganza dell’apparato espositivo realizzato da pannellature in legno di radica chiaro che risaltano ancora di più l’imponenza e la bellezza delle opere.
Gli sguardi colmi di felicità dei tanti visitatori hanno potuto nuovamente ammirare le opere mancate per lungo tempo e fermarsi di fronte la celebre Pala di Sant’Andrea e la battaglia fra Ginesini e Fermani realizzata intorno al 1463 da Nicola di Ulisse da Siena che in occasione di questa esposizione è stata ricollocata nella sua posizione originaria (secondo altare sinistro dell’aula).
Nella sagrestia dell’Auditorium è stata poi dedicata una sezione speciale al pittore ginesino Domenico Malpiedi del XVI sec. , spesso ingiustamente considerato con il consueto pregiudizio negativo riservato alle espressioni artistiche cosiddette ‘provinciali’, e che merita ancora uno studio complessivo che riconsideri la sua formazione.
Con la voce rotta dall’emozione ad aprire la cerimonia è stato il primo cittadino Giuliano Ciabocco il quale ha rimarcato l’importanza del momento per tutto un intero territorio che dopo i tragici eventi del sisma del 2016, è stato privato delle proprie bellezze culturali. Il Sindaco ha inoltre sottolineato la straordinarietà dell’impresa, realizzata in tempi record, che ha consentito allo stesso tempo la riapertura dell’Auditorium, dopo gli interventi di messa in sicurezza, e il ritorno a casa delle opere.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto al curatore e organizzatore dell’intera esposizione, l’architetto ginesino Matteo Sampaolesi il quale, riconoscente per la fiducia ricevuta, ha voluto spiegare alla platea degli invitati la sua idea di allestimento “concepito come una architettura parassita che fornisce stabilità statica generando nuovi spazi e prospettive all’interno della persistenza. L’uso del legno povero è un voluto richiamo all’effimero e al tempo sospeso che tuttora si sta vivendo”.
Hanno poi fatto seguito le parole del Magnifico Rettore UNICAM, Claudio Pettinari, e del Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, i quali hanno voluto ribadire la loro vicinanza a San Ginesio quale città strategica sotto il profilo culturale turistico e formativo ubicata all’ingresso del Parco Nazionale
E’ intervenuto anche l’Ing. Paolo Iannelli, Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 il quale ha elogiato l’operazione fatta dal comune che ha coniugato la messa in sicurezza dell’edificio con un evento espositivo di enorme portata e di straordinario appeal per i turisti.
Non sono infine mancati i ringraziamenti da parte dell’Assessore alla Ricostruzione, Giordano Saltari a tutti coloro, imprese, dipendenti e collaboratori che hanno lavorato senza sosta in questa operazione di rinascita culturale.
A concludere il lieto evento una bellissima esibizione della Corale Bonagiunta da San Ginesio che ha intonato arie celebri di Giuseppe Verdi e rivolto uno speciale omaggio al M° Ennio Moricone con le note immortali della colonna sonora di “C’era una volta in America”.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e nel pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30, per info contattare l’Ufficio I.A.T. al numero tel. 0733/652056.
Un agguato in piena regola quello avvenuto nella mattinata di oggi lungo la strada provinciale 78, tra Cessapalombo e San Ginesio.
Un gruppo di malviventi, in sella a 3 moto da cross, ha circondato un 30enne del luogo, titolare di due stazioni di benzina, mentre era alla guida della sua auto.
Senza mostrare armi, i delinquenti hanno preteso che l'uomo consegnasse loro una borsa contenente gli incassi dei self-service dei due distributori di cui è responsabile, per un ammontare di circa 20mila euro.
Dopo aver sottratto il denaro all'uomo, i malviventi sono risaliti sulle proprie motociclette dandosi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
Fortunatamente, per il 30enne, non c'è stata alcuna conseguenza fisica. Dopo aver subito il furto, l'uomo ha denunciato il fatto ai militari delle Stazioni di San Ginesio e di Belforte del Chienti.
Di un agguato simile il 30enne era rimasto vittima all'antivigilia di Natale dello scorso anno (leggi qui). In merito, sono in corso attente indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino.
“Ricordanze Emergenze Festival” trae il suo nome da due cause. Da un lato la suggestione del Leopardi che definì “Monti azzurri” i Sibillini visti dalla sua Recanati nelle “Ricordanze”; e questa comunità, legata da una coesa Unione Montana, è orgogliosa di tale visione, poetica e sospesa, grazie alla sua natura, intensa e suadente, e a genti appassionate.
Dall’altro le Emergenze che ne assillano il territorio: denatalità e invecchiamento, l’eterno post-sisma, fino alla pandemia globale.
Dunque, in questa estate che offre spiragli di maggior sicurezza sanitaria, si è voluto uscire, con ogni cautela, dall’universo sospeso di solitudine e telematica, per ragionare e ben essere insieme. "Un festival per tornare a vederci e trovare stimoli nuovi, oltre ogni criticità” commenta il Presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti.
Gli eventi in programma, dal 19 luglio al 10 agosto, percorrono due cammini: artistico e di cultura materiale. Artistico, iniziando con una provocazione rivolta al critico Philippe Daverio circa la superiorità dell’arte sulle regole, apparentemente inequivocabili, dell’economia; poi ascoltando parole sapienti da Stefano Papetti, docente e responsabile delle Gallerie di Ascoli piceno, sul tema della “Peste vinta?”, grazie a due quadri esposti per una sola sera, dal crepuscolo alla notte: il primo di Osvaldo Licini, maestro del “Primitivismo fantastico” e il secondo di Nino Ricci, “Umanista immoto” nel suo novantesimo anno di vita.
Poi, con specifici approcci, vi è il tema del cibo; dallo splendido libro su “La cucina picena” scritto da Allan Evans, recentemente scomparso, e Beatrice Muzi nel 1993 – con la presenza del Prof. Carlo Cambi - al recentissimo “I sapori della cucina monastica. Memorie e antichi ricettari delle Marche”, di Tommaso Lucchetti, con l’editore Giorgio Mangani.
Dal confronto sulla ricerca dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia su “Cibo e dintorni (rurali)” realizzata da Sandro Polci con l’intervento del segretario generale Maurizio Capelli fino al “Dibattito sui giovani ottantenni e la qualità della vita insieme” con il Vescovo emerito Don Giancarlo Vecerrica, il Rettore UNICAM Claudio Pettinari e il Presidente dell’Unione Monti azzurri, Giampiero Feliciotti. Chiuderà il Festival un breve cammino e un concerto d’arpa alla luna della musicista Lucia Galli.
Un viaggio di ritorno a casa delle preziose opere pittoriche che in un tempo lontano ante sisma riempivano lo spazio della Pinacoteca Antica di San Ginesio, ad oggi ancora inagibile.
E’ un “Ritorno alla bellezza” che viene restituita, dopo 4 anni, alla comunità locale, al territorio marchigiano e diventa fruibile anche nei confronti della vasta platea di turisti che sono alla ricerca di Borghi autentici, ricchi di storia e cultura come San Ginesio può offrire.
“La mostra segna una tassello molto importante verso quel percorso di rinascita che l’Amministrazione comunale sta portando avanti e che – afferma il Sindaco Giuliano Ciabocco- grazie a questa occasione raggiunge un duplice traguardo: circondare nuovamente i ginesini, e non solo, delle opere simbolo della comunità e poterlo fare all’interno di uno spazio altrettanto importante quale quello dell’Auditorium di Sant’Agostino, che verrà riaperto per questo memorabile appuntamento.
L'inaugurazione avverrà sabato 18 luglio, a partire dalle ore 18:00.
Il percorso espositivo parte con dipinti più antichi e significativi a partire dalla tavola raffigurante Sant’Andrea e la battaglia fra Ginesini e Fermani, opera manifesto della Pinacoteca stessa realizzata intorno al 1463 da Nicola di Ulisse da Siena e che in occasione di questa esposizione verrà ricollocata nella sua posizione originaria (secondo altare sinistro dell’aula). Seguirà il Matrimonio mistico di Santa Caterina riferibile alla bottega di Domenico Ghirlandaio, e non mancheranno le opere dei due pittori ginesini, Stefano Folchetti e Domenico Malpiedi.
Sarà esposta anche la pala raffigurante la Madonna in trono con il Bambino e i santi Francesco, Girolamo, Caterina e Maddalena capolavoro della maturità di Vincenzo Pagani, databile dopo la metà del XVI sec. e la Pietà di Simone De Magistris con i santi Bartolomeo, Sebastiano, Rocco e Ginesio, che traduce in pittura il modello michelangiolesco della Pietà vaticana, rivisto secondo i canoni controriformistici, datata 1594.
Tutte le altre opere che ritorneranno finalmente alla luce faranno riferimento al XVII-XVIII sec. Sono derivazioni di qualità da Battistello Caracciolo e da Carlo Maratti le due tele raffiguranti rispettivamente la Visitazione, dono alla Pinacoteca della famiglia dei Conti Onofri, e la Madonna Assunta in cielo tra angeli, in deposito dalla chiesa di Santa Maria in Vepretis dei Padri Caracciolini. Anche altri dipinti possono essere interpretati come continuazione ideale della lezione marattesca, in armonia con l’orientamento moderato della cultura figurativa marchigiana, che privilegia quella linea di calibrata conciliazione tra classicismo e barocco, tra antico e moderno tanto gradita ai committenti.
La mostra “HOC OPUS. Ritorno alla bellezza”, che vedrà l’installazione di circa 30 opere è organizzata dal Comune di San Ginesio, curata dal architetto ginesino Matteo Sampaolesi e con il patrocinio di ICOM (International Council of Museums Italia) e Regione Marche.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e nel pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30, per info contattare l’Ufficio I.A.T. al numero tel. 0733/652056.
La Provincia di Macerata ha approvato il progetto esecutivo per il risanamento della frana localizzata nella vicinanza di San Ginesio, sulla provinciale 126, per un importo complessivo di 220 mila euro.
La frana, presente già da alcuni anni e tamponata con interventi di ricarica, ha subito un aggravamento, con il cedimento di una porzione di valle della sede stradale pavimentata e della sovrastruttura e, quindi, è stato necessario restringere la carreggiata per evitare il passaggio degli automezzi a ridosso della stessa.
Il movimento franoso ha un’estensione attuale di 70 metri e ha provocato il taglio e l’abbassamento di una parte della sovrastruttura stradale, con conseguente spostamento a valle di alcuni metri di un pozzetto di raccolta.
I tecnici della Provincia hanno effettuato diversi sopralluoghi per valutare l’entità del dissesto, la tipologia d’intervento necessaria e per eseguire un rilievo plano-altimetrico, al fine di acquisire i dati fondamentali per una corretta progettazione.
Il progetto prevede principalmente la realizzazione di un’opera di contenimento del corpo stradale, consistente in una paratia composta da circa 90 pali, opportunamente collegati con un cordolo in cemento armato per l’intera lunghezza della frana. L’operazione comprende anche la regimazione delle acque, nonché l’asfaltatura del tratto interessato e la messa in opera di barriere di sicurezza.
“Ripristiniamo le normali condizioni della viabilità - afferma il Presidente Antonio Pettinari - con risorse dell’Ente, previste nel bilancio 2020. Sono già iniziate le procedure di appalto per eseguire quanto prima i lavori. Durante l’intervento sarà garantita la transitabilità dell’arteria, a senso unico alternato”.
Oggi, nella Sala delle Lupe di Palazzo Comunale, alla presenza del Vicesindaco Andrea Corsi, il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco e il Rettore del Magistrato delle Contrade Claudio Rossi, un incontro per ricordare la storica amicizia che lega Siena alla città marchigiana.
Un patto di solidarietà nato nel XV secolo, che si rinnova ormai da 57 anni nell’evento “Il Ritorno degli Esuli”, a cadenza triennale, e che quest’anno a causa dell’emergenza COVID-19 non si è potuto svolgere.
"Nonostante il rinvio - ha sottolineato il Vicesindaco Andrea Corsi - volevamo comunque trovare un modo, un’occasione per non dimenticare questo legame che ci unisce. Il Sindaco di San Ginesio è un amico di Siena. Eletto in concomitanza con la nostra amministrazione, ha infatti iniziato il suo mandato insieme a noi. Oggi, in un tempo normale, non saremmo stati qui perché impegnati con il Palio. E’ cambiato il mondo, ma non questo rapporto, ecco perché con gli amici del comune di San Ginesio abbiamo condiviso l’idea di lanciare il messaggio che la pandemia non è così determinante da cancellare il ricordo di questa storia. Forme diverse e modalità più semplici per dire con forza che il covid non ha intaccato tutto".
"Questa è la rievocazione fra le più antiche e prestigiose della Regione Marche - ha poi sottolineato Ciabocco - non tanto e non solo per le sue radici storiche, quanto e soprattutto per la presenza della Municipalità di Siena nel corteo, accompagnata dal Gonfalone, dalle chiarine, dai tamburi e dai figuranti, in costume d’epoca. E che oggi, nonostante la pandemia Covid-19, si riafferma qui, in questa occasione, con la convinzioni di poterci dare appuntamento al prossimo giugno 2021 per rivivere le vicende dei trecento esuli e al Crocifisso senese di cui si ha notizia dal 1730 portato dagli stessi dopo aver ottenuto il perdono dei Ginesini. Non nascondo una particolare emozione nel ringraziare il Comune e anche chi, da sempre, ci è vicino come Rita Bianciardi e il Magistrato delle Contrade per la disponibilità dimostrata e per questa conferenza stampa perché è un ulteriore dimostrazione di affetto verso San Ginesio dopo aver già contribuito alla rinascita del borgo nel post sisma 2016".
"L’annata particolare che stiamo vivendo - ha concluso il Rettore del Magistrato delle Contrade - ci ha privato anche di poter commemorare, come consuetudine, la ricorrenza del rientro in patria dei trecento ginesini rifugiatisi a Siena nella metà del 1400, una vicenda che racconta come l’attaccamento al proprio territorio abbia potuto superare divisioni e contrapposizioni anche feroci. L’alto senso civico presente nella città di Siena, la volontà degli esuli di fare rientro nella propria terra natia e la capacità di perdonare i concittadini hanno permesso di scrivere una pagina di storia che ancora oggi può essere d’insegnamento a tutti noi".
La storia di questo forte legame tra le due città narra, infatti, dei trecento ginesini che tra l’anno 1450 e l’anno 1460 furono esiliati con l’accusa di sedizione, per aver tentato di riportare San Ginesio sotto il governo dei Duchi da Varano, Signori di Camerino, dal cui tirannico dominio la città si era liberata nel 1434. Gli esuli trovarono rifugio a Siena; lì si arruolarono nella guardia civica, si distinsero per diligenza e per fedeltà a tal punto che furono inviati a San Ginesio ambasciatori senesi, che perorassero la causa degli esuli e ne ottenessero il rimpatrio. La causa fu vinta per l’eloquenza degli oratori senesi e per lo spirito civico mostrato dai ginesini. I trecento fecero ritorno in patria, accompagnati da notabili senesi, recando in dono due simboli che contraddistinguono una comunità ben ordinata: il Crocifisso, da venerare nella chiesa Collegiata, come testimonianza dell’impegno di pace, e gli Statuti della Città di Siena, su cui uniformare il buon governo della Terra di San Ginesio.
La prima edizione della rievocazione storica de Il Ritorno degli Esuli si svolse il 9 giugno del 1963 nell’ambito delle Feste Triennali del Santissimo Crocifisso, di cui si ha notizia dal 1730, quando San Ginesio fu scossa da un fortissimo terremoto che sorprese la popolazione nella chiesa di Santa Maria in Vepretis, mentre era in venerazione dell’antico Crocifisso senese, lì portato in processione. Contrariamente a quanto accaduto in tutta la Marca, a San Ginesio il sisma provocò danni lievi e risparmiò vite umane. Di ciò si attribuì il merito al Crocifisso e si decise allora che ogni tre anni la sacra immagine dovesse essere portata in processione solenne per otto giorni nelle più importanti chiese del paese.
Per l’occasione il vicesindaco ha donato al sindaco Ciabocco una pergamena realizzata gratuitamente da Stefano Pellati con scritto: “Per rinsaldare un'amicizia più forte della calamità che ha caratterizzato questi tempi, e Comunità di Siena e San Ginesio si abbracciano oggi idealmente".
San Ginesio - Venerdì ha avuto luogo l'assemblea dell'associazione Tradizioni Sanginesine per eleggere un nuovo consiglio direttivo. Un passaggio necessario ad evitare lo scioglimento dell'associazione, date le dimissioni di Nicola Ferranti da presidente, di Andrea Gasparrini da vicepresidente, di Laura Salvucci Salice da segretaria e di Marco Scagnetti da tesoriere del consiglio direttivo.
“Questo era un modo per dare la possibilità a chi fosse subentrato, per la prima volta dopo decenni con l’associazione in attivo, di poter decidere se avviare l’organizzazione del Palio 2020”- spiegano in una nota i membri dimissionari dell’associazione - . “Dopo tre incontri avuti con il Sindaco Ciabocco - proseguono e un'assemblea con lo stesso ordine del giorno, riunioni in cui si è ribadito chiaramente l'impossibilità di ritirare le decisioni assunte, ci siamo trovati di fronte un'intera giunta comunale, intervenuta senza una proposta concreta e tangibile per superare le criticità, che manifestava una inconcepibile sorpresa nell'ascoltare, per la quinta volta, le stesse persone ribadire gli stessi identici concetti.
"Non pensavamo che la situazione fosse così grave" è stato il mantra ripetuto dagli amministratori, nonostante appunto fosse la quinta volta che ascoltavano le stesse posizioni.
“Siamo rimasti spiazzati, imbarazzati e delusi dalla superficialità con la quale vediamo ancora gestire il patrimonio che l'associazione rappresenta per la nostra comunità” – continuano i componenti dell’associazione - . Non ci possono essere, però, presidenti e consiglieri costretti a restare a svolgere mansioni che riconoscono, svolte in queste condizioni, non essere più utili, portati per di più da fatti e atti pubblici alle dimissioni.
Un'associazione senza nessuno che si candida alle guida dell'organo amministrativo però non può che sciogliersi ed è per questo che il 2 luglio, alle ore 21, presso il Centro di Comunità di San Ginesio, sarà il termine ultimo per eleggere un direttivo, se dovesse riproporsi un buco nell'acqua, come da ordine del giorno già stabilito, si passerà allo scioglimento, concludono”.
Sono state consegnate nei giorni scorsi da parte dell’ERAP Marche (Ente Regionale per l’Abitazione pubblica) le chiavi degli alloggi che saranno occupati da 10 famiglie ginesine che hanno perso la loro abitazione a causa del sisma del 2016.
Appartamenti belli e confortevoli in pieno centro storico nell’edificio di via Trento e Trieste un tempo occupato dall’Albergo Faggiolati.
Nell’occasione il Presidente dell’ERAP Marche, Massimiliano Sport Bianchini è venuto a San Ginesio per incontrare il Sindaco Giuliano Ciabocco.
“E’ un giorno importante - ha dichiarato il Sindaco - perché grazie alla ERAP Marche e al Presidente Bianchini, oggi non solo 10 famiglie ginesine avranno finalmente un alloggio stabile in attesa di poter vedere ricostruite le loro abitazioni ma avrà nuovamente vita un bellissimo alloggio del centro storico andando a movimentare le vie del borgo dove tutt’ora molte abitazioni sono ancora inagibili.
Il Presidente Bianchini ha ribadito l’intensa attività svolta dall’Ente nell’ultimo biennio, incentrata nella ricostruzione post-sisma sia con la realizzazione di opere di urbanizzazione delle SAE in molte aree della provincia di Macerata, sia con l’acquisto di alloggi invenduti – come avvenuto a San Ginesio - da destinare a famiglie sfollate. “L’operazione sull’invenduto – afferma Bianchini – ha comportato all’ERAP un investimento finanziario di circa 21 milioni di euro spalmato su 18 comuni con l’acquisto di case da destinare a famiglie inserite in apposite graduatorie. Con i beneficiari degli alloggi l’ERAP ha provveduto alla stipula di contratti di comodato gratuito, validi fino al rientro nelle proprie abitazioni. Gli alloggi acquisiti, una volta terminata l’esigenza di sistemazione provvisoria delle persone sfollate, diventeranno alloggi popolari”.
Stamattina il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco ha avuto il suo primo incontro con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Camerino Prof. Claudio Pettinari al fine di proseguire quel necessario percorso di “rinascita culturale e turistica”del borgo che non può non includere la vitalità dell’Ateneo camerte.
San Ginesio e UNICAM hanno tanti punti in comune sui quali potersi confrontare e avviare progettualità di fondamentale importanza per il rilancio e lo sviluppo del territorio che passa anche attraverso la cultura, la formazione e la partecipazione a finanziamenti europei.
A breve avverrà la stipula di un Protocollo d’Intesa tra Comune e Ateneo per formalizzare quella collaborazione che di fatto già da oggi può definirsi operativa.
L'incidente si è verificato, intorno alle 16 di oggi, lungo la Strada Provinciale 78 in Contrada Campanella nel territorio comunale di San Ginesio.
Per cause in corso di accertamento, un uomo alla guida della propria auto ha perso il controllo del mezzo, dopo aver urtato violentemente contro un metanodotto situato sulla strada che conduce a Passo San Ginesio, e si è semiribaltato sulla carreggiata.
Sul posto sono prontamente intervenuti i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco che hanno prestato le prime cure all'uomo alla guida dell'auto, il quale sembra non aver riportato conseguenze di rilievo a seguito del sinistro.
La fase di quarantena dovuta alla crisi Coronavirus ha messo in difficoltà le strutture sanitarie. Il club di motorismo d’epoca CAEM/Lodovico Scarfiotti con sede a Recanati si è prodigato nell’impegno solidale contribuendo nel mese di marzo, periodo cruciale della pandemia, con una donazione di attrezzature e materiale di consumo a favore dell’Associazione Volontari del Soccorso e Pubblica Assistenza di San Ginesio. L’iniziativa è stata ufficializzata sabato presso il Municipio della cittadina maceratese, con il Consiglio Direttivo del CAEM che è stato ricevuto dal sindaco Giuliano Ciabocco e dal presidente dell’Associazione ONLUS Francesco Paletti.
“Non è una cosa da poco avere persone disponibili pronte a dare una mano per il sociale - ha detto il Sindaco - quando il CAEM ha deciso di donare a San Ginesio questa strumentazione era proprio il momento ideale di necessità per la comunità nella crisi Covid. Ringrazio con il cuore a nome di tutta la cittadinanza per il bellissimo gesto solidale. Siamo felicissimi di questo rapporto anche grazie agli amici locali del CAEM come Fabrizio Bernabei, e continueremo ad essere disponibili per collaborare per manifestazioni di auto e moto d’epoca del club, come già avvenuto più volte in passato.”
Anche Francesco Paletti, presidente dell’Associazione Volontari ginesina ha mostrato grande soddisfazione: “Abbiamo ricevuto con grande sorpresa e orgoglio una donazione di materiale sanitario di consumo e soprattutto di due saturimetri multiparametrici, apparecchiature tecnologicamente avanzate che sono in grado di fornire molti parametri vitali in qualsiasi situazione, risultate fondamentali in prima battuta nel periodo d’emergenza del Covid, ma comunque sempre utili anche in futuro. Manteniamo in piedi questa Associazione ONLUS con enormi sacrifici, in un territorio non florido che riceve molte richieste di sostegni. Siamo nati nel 1988 quando a San Ginesio venne chiuso l’Ospedale. Malgrado le difficoltà siamo riusciti ad assicurare il servizio 118 da 24 anni, quando contribuimmo a formare il primo nucleo attivo nel maceratese. Siamo quindi molto grati al CAEM per questa vicinanza, tra l’altro la seconda opportunità dopo una precedente donazione di un defibrillatore.”
Il presidente del CAEM/Scarfiotti Roberto Carlorosi ha ribadito di considerare estremamente importante il territorio, protagonista delle nostre manifestazioni itineranti con le sue migliori peculiarità turistiche, culturali e gastronomiche. Ed è con grande attenzione che il sodalizio intende dimostrare passione e riconoscenza rendendosi partecipe anche con queste iniziative sociali, in particolare a coloro che operano direttamente ma con estrema difficoltà.
È stato donato da PMG Italia un nuovo mezzo dotato di pedana per disabili che va ad aggiungersi agli altri 4 destinati al servizio del taxi sociale nei 15 Comuni dell’Ente. Il servizio ottimamente gestito dai volontari Antheas . “In un momento del tutto particolare, appare importante – dice il presidente Giampiero Feliciotti – non far venir meno un ausilio di mobilità non solo ai disabili, ma a quanti non sono in condizione di provvedere a spostamenti per qualsiasi necessità. L’automezzo è stato consegnato nella giornata di giovedì e le chiavi sono in mano al Coordinatore dell’ambito sociale 16 il dr.Valerio Valeriani, che unitamente al Presidente ha preso in consegna il mezzo.
Un sentito ringraziamento è stato espresso verso tutte le imprese che hanno voluto investire per questo risultato alle quali sarà consegnata dall’Unione Montana una targa di riconoscenza.
L'evento dal titolo "Senza la speranza è impossibile trovare l'insperato", organizzato dallo Studio Legale Monica Attili in collaborazione con il Centro Studi Minerva e con il patrocinio del Comune di San Ginesio,"Topos per eccellenza dei miei ritiri estivi che per anni ha custodito i miei incontri con i testi aristotelici, con i suoi rintocchi di campana, i suoi scorci indimenticabili, i suoi ritmi lenti. San Ginesio 2015” si terrà il 19 e 26 giugno alle ore 17:30 live sulla piattaforma Zoom (per ricevere il link di accesso inviare richiesta a minervazoom@gmail.com).
Le conversazioni filosofiche si terranno nelle due date del :
- 19 giugno : "Senza la speranza è impossibile trovare l'insperato" relatrice la professoressa associata in Storia della Filosofia Antica all'Università di Macerata.
- 26 giugno: "Giordano Bruno e la renovatio mundi" prof. Maria Elena Severini e "Paura, speranza e desiderio in Leonardo Da Vinci" ricercatore Dott. Marco Versiero.
Un borgo incantevole come quello di San Ginesio, ricco di identità, storia e bellezza deve però anche offrire qualcosa di molto importante per contrastare lo spopolamento e il calo demografico che sono in costante aumento nelle aree interne.
Bisogna intervenire con incentivi concreti che coniugano la qualità della vita a reddito e benessere. E’ questa la linea intrapresa dall’Amministrazione Comunale di San Ginesio che ha messo in campo azioni concrete per ripopolare il paese, quale meta di forte vocazione residenziale, dove si può vivere in condizioni di piena sostenibilità e con un costo della vita più che ragionevole.
Il Sindaco Giuliano Ciabocco, coadiuvato dal suo Vice Daris Belli con delega al Bilancio e programmazione, intende promuovere con ogni risorsa lo sviluppo e la ripresa del tessuto economico e sociale, e l’accoglienza che il Borgo può offrire a chi decida di farne il suo centro di riferimento, favorendo l’insediarsi al suo interno di nuovi residenti e di nuove attività commerciali anche attraverso incentivi di carattere economico.
"Questi incentivi – afferma il Sindaco- sono solo l’inizio seppur significativo di una complessiva strategia di rilancio di San Ginesio.
Nello specifico le prime misure adottate a tale scopo sono le seguenti:
1) istituzione bonus annuale per i nuovi nati dal 2020 al 2022, fino al raggiungimento del terzo anno di età, da nuclei familiari residenti nel territorio comunale, quantificato e distinto in fasce di reddito ISEE :
€ 500,00 Reddito ISEE fino a 15.000 €.;
€ 400,00 Reddito ISEE da 15.001 fino a 25.000 €.;
€ 300,00 Reddito ISEE da 25.001 fino a 30.000 €.;
€ 200,00 Reddito ISEE da 30.001 fino a 40.000 €.
2 )incentivo economico dal 2020 al 2022 a favore dei nuovi nuclei familiari che stabiliranno la loro residenza in via continuativa per almeno 3 (tre) anni nel nostro comune, consistente nell’esenzione totale dalle imposte TARI
3) Adozione di agevolazioni fiscali e tributarie dal 2020 al 2022 a favore delle imprese commerciali che abbiano aperto una nuova attività o una sede operativa all’interno del Comune di San Ginesio, per la durata limitata ai primi 3 (tre) anni di attività di impresa decorrenti dalla data di iscrizione/variazione alla C.C.I.A.A. o comunque dalla data di attribuzione/variazione della Partita I.V.A, mediante presentazione della richiesta all’Ufficio Tributi del Comune di San Ginesio, entro sei mesi dal verificarsi delle condizioni che danno diritto alle agevolazioni stessa, utilizzando l’apposito modulo auto-certificazione mediante il quale attesteranno la sussistenza delle condizioni citate (richiesta valida anche per i due anni successivi, al permanere di tutti i requisiti necessari):
a) esenzione dal pagamento della tassa sui rifiuti (TARI), applicabile ai soli immobili direttamente ed interamente utilizzati per lo svolgimento della nuova attività:
- per il primo anno esenzione totale;
- per il secondo anno riduzione del 75%
- per il terzo anno riduzione del 50%
b) esenzione dal pagamento della tassa occupazione suolo pubblico (TOSAP), applicabile con riferimento ad occupazioni antistanti i soli immobili direttamente ed interamente utilizzati per lo svolgimento della nuova attività:
- per il primo anno esenzione totale;
- per il secondo anno riduzione del 75%;
- per il terzo anno riduzione del 50%;
c) esenzione totale per i primi 3 (tre) anni di attività dal pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità purché riferibili all’attività commerciale;
4) Adozione dell’esenzione l’esenzione totale del pagamento degli affitti dei locali / esercizi pubblici commerciali / artigianali di proprietà comunale da inizio a fine emergenza Covid-19.
Via alla maturità, finalmente in presenza, per 51 ragazzi e ragazze dell’IPSIA “R. Frau” di Sarnano-San Ginesio-Tolentino. Le tre sedi dell’istituto hanno adottato i protocolli per la sicurezza necessari per contrastare la diffusione del coronavirus, prevedendo percorsi protetti e aule per lo svolgimento degli esami predisposte con le distanze obbligatorie.
All’ingresso delle tre scuole, nelle aree di benvenuto, sono state create postazioni con dispenser automatici di gel disinfettante, guanti, mascherine e fogli per firmare le autocertificazioni, per poi procedere con la sanificazione delle scarpe.
Seguendo il percorso obbligatorio, in cui entrata e uscita sono stati separati con pannelli di plexiglas, è possibile raggiungere le aule per lo svolgimento dell’orale, in cui sono stati installati televisori touch screen per la presentazione dei lavori, tutto gestito attraverso Classroom.
Si conclude così un percorso di Didattica a distanza virtuoso per questo l’Ipsia Frau che, anche durante il lockdown da Covid-19, ha continuato a coltivare la sua vocazione professionale e laboratoriale con incontri formativi specifici per i diversi indirizzi.
Gli studenti e le studentesse della sezione Moda di Tolentino, negli ultimi giorni di scuola prima della maturità, ad esempio, hanno potuto incontrare Barbara Sampaolo, titolare dell’impresa Sogno Design,che si occupa di sartoria e confezione su misura. Grazie a questo appuntamento con l’esperta, i ragazzi hanno anche fatto un viaggio introspettivo nel mondo di Vittorio Camaiani, uno dei grandi nomi della vera moda di oggi, nel cui atélier la Sampaolo ha lavorato a lungo prima di intraprendere un percorso autonomo. Allo stesso modo, gli studenti delle sezioni Meccanica delle tre sedi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con la realtà aumentata applicata al settore della manutenzione di macchine e impianti, grazie al progetto in collaborazione con l’azienda Icona di Cinisello Balsamo, che ha concesso un anno di licenze gratuite per il software Acty, e che ha programmato un percorso di formazione per ragazzi e docenti a partire dalle ultime settimane di scuola.