Nel fine settimana l’Anthropos di Civitanova Marche ha chiuso con stimoli rinnovati e un titolo italiano i Campionati Assoluti di Nuoto della FISDIR a Terni.
La società marchigiana era presente in terra umbra con sette atleti e tre istruttori, seguiti da una nutrita rappresentanza di familiari.
Una bella tre giorni di gare ad altissimo livello tecnico e agonistico che hanno visto l’Anthropos tornare con un suo tesserato sul gradino più alto del podio anche in questa disciplina dopo alcuni anni di assenza.
Il campione ad averci regalato una tale gioia è Andrea Rebichini, che nei 50 metri dorso, categoria II2 riservata agli atleti con Sindrome di Down, si è lasciato tutti alle spalle centrando il titolo di Campione Italiano. Risultato che Andrea ha quasi bissato nei 100m dorso fermandosi a pochi decimi dall’oro, ma cingendosi il collo di un bellissimo argento.
Medaglia che si è regalato anche Mattia Nasini nei 400m misti, al termine di una gara agonisticamente e fisicamente durissima, chiusa al secondo posto.
Gli altri nostri delfini, Cristiana Cicconi, Priscilla Schteingara, Matteo Settembri, Leonardo Mei e Alessandro Paglialunga si sono resi protagonisti di belle gare e di momenti spensierati in compagnia, consentendo di chiudere il weekend a testa alta, confermandosi un gruppo ben amalgamato e capace di vivere al meglio l’esperienza della trasferta andando oltre lo sport.
Al seguito degli atleti i tecnici Mirian Della Longa, Eriberto Cavalieri e Javier Sarasibar.
Il presidente Nelio Piermattei:
“Le medaglie di Andrea e Mattia ci hanno regalato grandi gioie. Dopo alcuni anni in cui faticavamo ad andare sul gradino più alto del podio agli assoluti di nuoto, ci siamo riusciti e questo è un bel regalo per tutti noi. Ringrazio i ragazzi, che abbraccio dal primo all’ultimo, gli istruttori, che tanto impegno mettono stagione dopo stagione, ma anche le piscine che ci ospitano e ci supportano nelle nostre attività, ovvero la Coop Il Grillo a Civitanova Marche, la Coop Acquarium a Porto Sant’Elpidio, la Centro Nuoto Macerata a Macerata e la Happiness a Loreto”.
È stata inaugurata al Castello della Rancia la mostra che presenta una selezione delle opere partecipanti, comprese le vincitrici, della 33ª edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte. A fare da cornice all’evento, due esposizioni collaterali di grande rilievo. La prima, allestita nelle sale dello stesso castello, si intitola Miumor Best. Una selezione dal Museo dell’Umorismo nell’Arte ed è dedicata a opere “storiche” di artisti celebri. La seconda, ospitata a Palazzo Sangallo nel centro di Tolentino, è 50 anni di Premio Mari. Caricature 1975 - 2025, una rassegna che celebra i cinquant’anni del Premio Mari con l’esposizione delle caricature vincitrici nelle varie edizioni.
La cerimonia inaugurale ha visto una notevole partecipazione di pubblico. Dopo l’apertura ufficiale delle mostre, si è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza di alcuni degli artisti premiati e del direttore artistico Enrico Maria Davoli. Momento particolarmente apprezzato è stato lo spettacolo di Max Paiella, artista poliedrico noto anche per la sua partecipazione al programma radiofonico Il Ruggito del Coniglio, a cui è stato conferito il prestigioso riconoscimento “Accademia dell’Umorismo 2025”. Questo premio, nelle edizioni precedenti, è stato attribuito a nomi illustri come Mordillo, Tullio Altan, Oreste Del Buono, Emilio Giannelli, Jean Michel Folon, Michele Serra, Ronald Searle, Bruno Bozzetto, Pablo Echaurren, Ro Marcenaro, Arturo Brachetti e Luca Beatrice.
Il tema scelto per questa edizione della Biennale è “La comicità involontaria”, un argomento che indaga quelle situazioni in cui una gaffe, un errore, un lapsus o un gesto maldestro trasformano il contesto in qualcosa di comico, talvolta ridicolo o grottesco, generando reazioni immediate e spesso spietate, come la risata, cifra essenziale dell’umorismo stesso.
Organizzata dal Comune di Tolentino, con il patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Macerata, la Biennale si articola in due sezioni principali: una dedicata all’arte umoristica incentrata sul tema proposto, l’altra riservata alla caricatura di personaggi illustri. Quest’anno hanno partecipato 460 artisti contemporanei provenienti da 59 nazioni di tutti i continenti, per un totale di 1.472 opere inedite, inviate da 377 uomini e 83 donne.
Tra le nazioni rappresentate figurano Algeria, Angola, Arabia Saudita, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bielorussia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Colombia, Croazia, Cuba, Cipro, Ecuador, Egitto, Estonia, Francia, Germania, Giordania, Regno Unito, Grecia, India, Indonesia, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Macedonia, Malesia, Marocco, Messico, Nicaragua, Norvegia, Olanda, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Siria, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay e Uzbekistan.
La giuria, composta dal direttore artistico Enrico Maria Davoli, dallo storico dell’arte e docente Andrea Gualandri, dal rettore dell’Università di Macerata John Mccourt, dall’illustratore Matteo Nannini, dalla regista e docente Ilaria Pezone, dal designer Roberto Semprini e dalla curatrice Agnese Tonelli, ha valutato le opere con metodo collegiale, attribuendo premi e menzioni.
Per la sezione “Premio Internazionale Città di Tolentino”, dedicata all’arte umoristica sul tema “La comicità involontaria”, sono state presentate 969 opere. Il primo premio è stato assegnato all’iraniano Keyvan Varesi per l’opera Murder and Joker, apprezzata per la sua freschezza e per il richiamo alla tradizione del giullare che rovescia il potere. Il secondo premio è andato all’italiano Marco D’Agostino per Il sorriso della banana, riconosciuta per l’abilità con cui trasforma un luogo comune in un personaggio vivo. Il terzo premio è stato attribuito al turco Oktay Bingol con Burka Photo, che ha colpito la giuria per l’accostamento tra occultamento e visione. Sono state inoltre segnalate per il loro valore artistico e umoristico le opere Libertinaggi di Werther Germondari (Italia) e S.T. di Konstantin Kazanchev (Ucraina).
Per quanto riguarda la sezione “Premio Luigi Mari”, dedicata alla caricatura di personaggi illustri, sono state presentate 503 opere. Il primo premio è stato attribuito ex-aequo alla spagnola Monica Ruiz per il ritratto di Billie Eilish, lodato per la forza grafico-pittorica e l’intensità espressiva, e al cinese Zhu Shaowei per Jorge Luis Borges, premiato per l’originalità della tecnica in sintonia con la complessa personalità dello scrittore argentino. Segnalazioni speciali sono state conferite alle opere Alberto Sordi di Marco Bergami (Italia) e Charles Monroe Schultz di Jalil Saberi (Iran).
La mostra Miumor Best, ospitata al Castello della Rancia, propone una selezione di opere datate tra il XVIII e il XX secolo provenienti dal Museo dell’Umorismo nell’Arte. Le opere raccontano figure importanti non solo delle arti figurative ma anche della letteratura, del teatro, del giornalismo, del cinema e dell’intrattenimento, offrendo uno spaccato sulla cultura umoristica nei secoli.
A Palazzo Sangallo, invece, viene celebrato il cinquantesimo anniversario del Premio Luigi Mari, istituito nel 1975 e tornato in attività nel 2013 dopo una pausa. Venti caricature vincitrici delle varie edizioni sono esposte fianco a fianco, offrendo uno sguardo storico attraverso l’arte satirica. Le caricature diventano così un mezzo per rileggere il passato recente, riconoscere personaggi noti e cogliere, attraverso lo sguardo degli artisti, i valori e i miti di ogni epoca.
La Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, degli sponsor tecnici Design Terrae e Poltrona Frau e dello sponsor Systematica, resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2026.
C’è grande attesa per vedere finalmente alla luce il nuovo restyling del Papà Elio Gran Premio GiorgioMare a Urbisaglia che animerà i giorni di venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 luglio.
L’impegno del comitato organizzatore presieduto da Vincenzo Santoni (Gruppo Ciclistico Tutti Campioni), il forte sostegno dell’azienda GiorgioMare di proprietà di Giorgio Longhi, affiancato da un nutrito gruppo di sponsor e la collaborazione dell’amministrazione comunale, confermano il successo già consolidato dell’evento. Il Papà Elio – Gran Premio GiorgioMare si è ormai saldamente affermato nel panorama nazionale dal 2019, fatta eccezione per l’edizione 2020, saltata a causa della pandemia.
La sesta edizione è pronta a dare il meglio di sè con una gara a tappe articolata in tre giorni, pensata per mettere alla prova il valore di ciascun partecipante.
Venerdì 25 luglio è in programma la cronometro individuale di 2,6 chilometri: lo start dall’azienda GiorgioMare in contrada Montedoro, con arrivo nel centro di Urbisaglia. Il tracciato seguirà parte del percorso della gara in linea, con l’ascesa che porterà i corridori direttamente in paese.
Sabato 26 luglio andrà in scena, sempre a contrada Montedoro di Urbisaglia, la seconda tappa con il tracciato che toccherà il territorio comunale di Tolentino nella prima parte con due giri lunghi, per poi concentrarsi su un anello più breve da fare due volte nei dintorni di Urbisaglia per complessivi 69 chilometri.
Domenica 27 luglio, infine, la terza ed ultima tappa corrispondente a dieci giri di 7 chilometri ciascuno, con l’ascesa verso Urbisaglia paese ad ogni passaggio. Partenza e arrivo sempre a contrada Montedoro dinanzi lo stabilimento di GiorgioMare.
Ai protagonisti di giornata in palio le maglie ufficiali della competizione: la rossa per il leader della classifica generale, la ciclamino per quella a punti, la bianca dedicata ai giovani, l’azzurra per i migliori ai traguardi volanti e la verde per la classifica dei gran premi della montagna.
Crispiero diventa protagonista nel panorama nazionale grazie alle riprese di un docufilm finanziato dalla RAI, interamente dedicato alla figura di Nazareno Strampelli, tra i più importanti genetisti agrari del Novecento, nato proprio in questa frazione del Comune di Castelraimondo. Il progetto è diretto dal celebre regista Maurizio Zaccaro, vincitore di due David di Donatello e tra i nomi più apprezzati del cinema italiano per sensibilità narrativa e rigore storico. La produzione è affidata ad Ocean Production, guidata da Antonio Stefanucci, con una troupe altamente qualificata che ha lavorato con grande cura e rispetto per i luoghi coinvolti.
La casa natale di Nazareno Strampelli è stata il fulcro delle riprese, diventando set naturale e simbolico di un racconto che parte proprio da questo borgo immerso nel verde dell’entroterra marchigiano. Qui è nata la sua passione per il mondo rurale, qui si sono gettate le basi di una rivoluzione agricola che avrebbe avuto un eco internazionale. Particolarmente suggestive le scene girate in un campo di grano nei pressi del paese, gentilmente concesso dalla famiglia Leoni, che ha collaborato attivamente alle riprese offrendo anche una ricostruzione di falciatura tradizionale come si faceva un tempo. Un gesto di grande generosità e attaccamento alla memoria storica del territorio.
Il sindaco del Comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli ha sottolineato l’importanza di Nazareno Strampelli: “Rappresenta una delle figure più luminose nate nel nostro territorio e veder riconosciuto il valore della sua opera in un progetto nazionale è motivo di grande soddisfazione per tutta la comunità. Questo docufilm rafforza il nostro impegno a tutelare e promuovere il patrimonio culturale e identitario di Crispiero”. Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha aggiunto: “Nazareno Strampelli è una delle figure eccellenti del nostro territorio.
È stato un grande genetista, originario di Crispiero, tra l’altro è stato anche riconosciuto come pioniere della ricerca ma anche dell’innovazione scientifica. Un personaggio che ha dedicato gran parte della sua vita proprio ad accrescere il sapere”. Non poteva mancare l’intervento di Elisabetta Torregiani, assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo: “Come amministrazione comunale crediamo profondamente nella valorizzazione della figura di Strampelli e del legame indissolubile con il suo paese natale.
Accogliere una produzione così importante è per noi motivo di orgoglio e un’opportunità straordinaria per far conoscere Crispiero, la sua storia e le sue radici. Stiamo lavorando per restituire alla comunità e al pubblico nazionale il giusto riconoscimento a questo luogo e alla sua eredità scientifica e culturale”. Crispiero si conferma così luogo identitario della figura di Strampelli, punto di partenza di una storia che ha saputo unire ricerca scientifica, innovazione agricola e cultura del lavoro. Il docufilm pertanto restituirà al grande pubblico il valore profondo di questi luoghi e delle radici che hanno dato vita a un’eredità ancora oggi attuale.
La Città di San Severino Marche dal 12 luglio al 19 ottobre ospita l’ultima significativa tappa della mostra itinerante “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede”.
Dopo aver incantato il pubblico a Roma, Ascoli Piceno e Ancona, l’esposizione trova la sua degna conclusione nel Piano Nobile del Palazzo Comunale, nella suggestiva piazza Del Popolo, offrendo un percorso culturale e spirituale che restituisce al pubblico capolavori rinascimentali strappati alle macerie del sisma del 2016 e tornati a risplendere grazie a importanti interventi di restauro.
L’iniziativa, promossa da Anci Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni con il sostegno della Regione Marche, del Ministero della Cultura e di numerosi enti locali, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, con il contributo del Commissario straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, del Comune di Ancona, del Comune di Ascoli Piceno e del Comune di San Severino Marche e con il patrocino della Fondazione Marche e Cultura, rappresenta un'occasione unica per ammirare opere di inestimabile valore artistico e simbolico.
“La mostra rappresenta un simbolo tangibile della resilienza e della determinazione delle nostre comunità nel preservare e valorizzare il patrimonio artistico e culturale colpito dal sisma - sottolineato il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge - Le opere esposte, tra cui importanti capolavori, testimoniano non solo la ricchezza artistica delle Marche, ma anche l'impegno profuso nel loro restauro e nella loro restituzione alla collettività”.
Curata da Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, l'esposizione si inserisce in un dibattito più ampio sulla “restanza”, un concetto evocato dal senatore Guido Castelli, Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016: “La restanza non è sinonimo di 'restare' - spiega Castelli, citando Vito Teti, che prosegue - Non si resta o si fugge: si resta e si fugge. Nella 'restanza' c’è un movimento e una radice, c’è un viaggio dentro e un viaggio fuori”. Le grandi tragedie, come il terremoto, “aiutano spesso a capire meglio le cose, sé stessi e ciò che ci appartiene (e a cui apparteniamo). In questo l’arte aiuta. L’arte è sempre un viaggio”.
Il patrimonio artistico e culturale, gravemente ferito dal sisma del 2016, è una "prodigiosa sintesi" del territorio e delle sue comunità. “Non c’è nostalgia o compiacimento di qualcosa che è stato perduto e che si vorrebbe recuperare – invano – ma c’è la consapevolezza che in quello che si è perso si produce qualcosa di nuovo, per tutti” - aggiunge Castelli, rimarcando come la mostra sia “uno di quei 'ponti' che Papa Francesco reclamava nell’azione dell’uomo”.
Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, ha descritto la mostra come “molto più di un evento espositivo, ma l’occasione per scoprire attraverso le opere d’arte i meravigliosi territori del nostro entroterra, duramente colpito dal sisma del 2016. Questo progetto - prosegue Acquaroli - rappresenta un segno concreto e tangibile della volontà collettiva di recuperare, proteggere e soprattutto valorizzare il patrimonio culturale che è stato danneggiato. Ogni opera restaurata porta con sé non solo una bellezza artistica inestimabile, ma anche il racconto delle storie e delle tradizioni che legano indissolubilmente le comunità marchigiane ai loro luoghi d’origine, rafforzando il legame tra l'arte e i Cammini della Fede, itinerari spirituali che attraggono migliaia di visitatori”.
Anche Marco Fioravanti, presidente di Anci Marche, nel catalogo che accompagna l’esposizione ha ribadito l'importanza di non disperdere l'enorme patrimonio artistico danneggiato dal sisma: “Grazie al grande impegno di Anci Marche e del Pio Sodalizio dei Piceni... non solo si sono recuperate tante opere che rappresentano la storia e la cultura della nostra comunità ma si sono realizzati eventi espositivi che hanno prodotto una significativa valorizzazione e promozione del territorio”.
Come evidenziato dai curatori Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, il sisma del 2016 ha causato “danni materiali ed immateriali, determinanti per la disgregazione dell’identità stessa di una vasta area”. La mostra nasce proprio per arginare questo effetto a lungo termine, selezionando opere che provengono dai luoghi colpiti dalle scosse e che si collocano lungo i cammini percorsi dai pellegrini.
Tra i capolavori esposti, si possono ammirare il trittico di Valle Castellana di Carlo Crivelli, di cui è stata recuperata la preziosità degli smalti e la delicatezza dei dettagli, il Cristo sul sepolcro di Pietro Alamanno e il polittico di Funti di Nicola Filotesio detto “Cola dell’Amatrice”. Spiccano anche il San Rocco del palazzo comunale di Caldarola, oltre a dipinti seicenteschi di Giuseppe Puglia e Ludovico Trasi, e una monumentale pala d’altare del fiorentino Cesare Dandini.
Il restauro, affidato a restauratori e tecnici marchigiani, ha permesso di “restituire continuità alle immagini, pur non nascondendo lo stato di degrado della pellicola pittorica”, e di ritrovare la ricchezza del patrimonio storico-artistico dell'entroterra marchigiano. La Soprintendenza ABAP per le province di AP-FM-MC e il Segretariato Regionale delle Marche hanno attivato depositi attrezzati e laboratori di restauro, dimostrando un impegno costante nella salvaguardia di questi beni.
L’allontanamento delle opere d’arte dai paesi danneggiati dal sisma era stato accompagnato dalla comprensibile apprensione dei cittadini. “Era fondamentale, pertanto, far ritornare alla luce l’eredità di quella gente” - sottolineano i curatori. “È un dovere perché l’arte, in quanto rappresentazione estetica della bellezza, ha il potere di sollevare, di alleviare e di curare le ferite, materiali e spirituali, della natura umana. Ma al contempo è capace di dare un contributo fondamentale alla rinascita e alla crescita”.
La mostra “Rinascimento marchigiano” a San Severino Marche non è solo un'esposizione di opere d'arte, ma un profondo messaggio di rinascita, un inno alla capacità di una comunità di risorgere dalle proprie ceneri, custodendone e valorizzandone la bellezza e l’identità.
La mostra sarà visitabile presso la Galleria d'Arte Moderna "Filippo Bigioli" del Palazzo Municipale nei seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e la domenica e festivi dalle 11 alle 19.
Il Chiesanuova Football Club comunica di aver perfezionato il secondo acquisto di questa campagna trasferimenti 2025.
Approda in biancorosso Epson Mosquera, duttile difensore colombiano.
Nome completo Epson Sebastian Mosquera Cuesta, è un 2003 che abbina atletismo e forza fisica e andrà ad irrobustire la linea arretrata di mister Mobili, schierabile dal tecnico portopotentino sia da terzino che da centrale.
Nelle ultime due stagioni è stato avversario del Chiesanuova indossando la maglia dell’Osimana, ciò significa che già conosce il campionato di Eccellenza e potrà dare subito il suo contributo alla causa. Anzi Mosquera vanta una ulteriore precedente esperienza nella categoria quando era nelle fila del Valdichienti Ponte.
I Carabinieri della Stazione di Corridonia hanno denunciato all’A.G. un giovane di 19 anni, residente nella provincia di Napoli, che si è reso responsabile della truffa perpetrata, ai danni di un 54enne residente a Corridonia, con la tecnica del “phishing”.
Ad aprile scorso, il cittadino di Corridonia ha ricevuto sulla sua utenza telefonica cellulare, un sms contenente un numero telefonico da contattare per disconoscere e interrompere un’operazione bancaria relativa al suo conto corrente.
Il malcapitato, preso dal panico, ha contattato immediatamente quell’utenza telefonica dalla quale ha risposto un finto operatore telefonico che, con artifizi e raggiri, lo ha indotto a effettuare due bonifici dell’importo complessivo di euro 1.980,00. Il 54 enne, accortosi poco dopo del raggiro, ha sporto immediatamente denuncia presso la Stazione Carabinieri che ha permesso ai militari operanti di avviare le indagini telematiche e bancarie e, quindi, giungere all’identificazione del truffatore che è risultato intestatario del conto corrente sul quale è stato versato l’importo totale dei due bonifici effettuati dalla vittima.
Al di sopra delle aspettative la risposta di pubblico alla prima serata di Art Festival, sabato 12 luglio, nel centro storico di Recanati. Un’armoniosa compagine umana ha animato uniformemente sia i tanti punti, allestiti per accogliere spettacoli di circo contemporaneo, danza, musica, sand art, sia il mercato di artigianato e le zone food&drink.
E se un segreto si può svelare per questo successo, è sicuramente il cuore: il cuore del direttore artistico Gian Luigi Mandolini, che cura ormai da dieci anni, ogni minimo dettaglio, dall’ideazione alla realizzazione; il cuore degli spettatori, che ha battuto all’unisono con quello degli artisti al momento della performance; quello di tutto lo staff, legato al Festival da un profondo legame di amicizia; quello di tutta la città leopardiana, che rimane sempre e comunque una preziosa fonte di ispirazione. Azzeccati gli abbinamenti tra tipo di esibizione e location, tempistiche rispettate, qualità artistica elevatissima, sono stati apprezzati dagli spettatori, tra cui tanti turisti venuti a Recanati proprio per Art Festival. Molto gradite anche le incursioni folkloristiche della Compagnia del Solstizio Mediterraneo con la pizzica salentina e il gruppo “Li Matti de Montecò” con il saltarello marchigiano.
E stasera, domenica 13 luglio, si replica la magia, dalle 18.00 alle 24.00, con Circo El Grito e il suo UN AMOUR EN COULEUR, a Palazzo Venieri; il fascino della Sand Art di Ermelinda Coccia, al Chiostro di Sant’Agostino, musica con band emergenti, THE WINE BARRELS, Segnali di ripresa, Il Maestrale e Davide Fasulo; il circo contemporaneo, con tante compagnie nazionali e internazionali: dal Portogallo Nicola Fanton, dall’Argentina Menayerí Circo, Cristal Circo, alias Maria Sol Lence, artista poliedrica originaria della Patagonia argentina. Il duo franco - tedesco, Pigreco Company, con uno spettacolo di giocoleria ed equilibrismo sulle bottiglie; il teatro lambe lambe, (forma di teatro di figura in miniatura dove gli spettacoli si svolgono all'interno di piccole scatole, visibili attraverso uno spioncino da uno spettatore alla volta) con Lisa Bencivenni e il Teatro dei gatti.
Lungo Corso Persiani, i giochi in legno e altri materiali, i travestimenti, i giochi di luci di Caimercati, il mercato di artigianato a cura di Mylove Eventi, e l’Università Politecnica delle Marche con il progetto SusPlantIC4.5 destinato ad “innovare l’eco-agrosistema del gelato artigianale”, con postazione di degustazione di gelati artigianali, volta ad indagare il livello di gradimento e identificare i driver sensoriali di preferenza.
Ai Giardini B. Gigli, il secondo appuntamento con InsideArt, spazio interviste curato dalla giornalista Elettra Bernacchini e dal performer Raffaele Pepi.
Anteprima, con l’Aperi-walk della Musica in compagnia della guida ambientale escursionistica Mauro Viale.
Chiusura ad effetto con Nicola e Marilù dei Pyrovaghi, che, nella centralissima Piazza Leopardi, porteranno in scena un’intensa storia d’amore raccontata attraverso la danza del fuoco del Kalaripayattu.
Attivi nel corso di tutta la serata gli spazi food&dirnk.
Una notte di violenza e concitazione ha scosso Macerata, culminata in una maxi-rissa che ha lasciato due giovani feriti e generato momenti di alta tensione anche all'esterno dell'ospedale cittadino. L'episodio principale si è verificato intorno alle 03:15 in Viale Trieste, dove una ventina di individui di origine sudamericana si sono affrontati in una violenta colluttazione.
I due giovani che hanno avuto la peggio sono stati soccorsi con urgenza. Uno di loro ha riportato una ferita alla schiena, presumibilmente inferta con un'arma da taglio, mentre l'altro ha subito un trauma cranico a seguito di un colpo alla testa.
Sul posto sono prontamente intervenute due pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Macerata e una volante della Questura di Macerata. Le forze dell'ordine hanno faticato non poco a ristabilire la calma, riuscendo infine a identificare i presenti e a sedare gli animi.
I feriti sono stati immediatamente trasportati all'ospedale di Macerata per le cure del caso. È stato qui che la situazione ha rischiato di degenerare nuovamente. L'arrivo delle famiglie dei due giovani feriti ha infatti innescato una nuova lite, questa volta con le stesse forze dell'ordine che tentavano di separare i contendenti e mantenere l'ordine. Momenti concitati che hanno richiesto ulteriore intervento per riportare la tranquillità.
Le indagini su quanto accaduto sono state affidate all'Ufficio Prevenzione Crimine della Questura di Macerata, che sta lavorando per ricostruire l'esatta dinamica della rissa e identificare tutti i responsabili. Si attendono sviluppi nelle prossime ore per chiarire i motivi scatenanti di questa escalation di violenza.
La Lega Pallavolo Serie A Femminile ha ufficialmente comunicato oggi l’ammissione della CBF Balducci HR Macerata al prossimo campionato di Serie A1 Tigotà 2025/26. Il Club arancionero sarà dunque per la seconda volta nella sua storia ai nastri di partenza del massimo campionato, mentre complessivamente sarà il settimo anno consecutivo ai vertici del volley italiano tra Serie A1 e A2.
Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile, riunitosi oggi, sabato 12 luglio, ha preso atto dell’esito dell’esame svolto sulle domande di iscrizione ai Campionati di Serie A1 e Serie A2 per la stagione 2025-26, secondo quanto previsto dalle Norme di Ammissione emanate dal Consiglio Federale FIPAV.
La valutazione è stata effettuata dalla Commissione Ammissione ai Campionati, composta da professionisti in ambito economico-finanziario e legale: il Rag. Roberto Gainelli, l’Avv. Alessandro Izar, l’Avv. Alessandro Conti e, su indicazione del Consiglio Federale FIPAV, il dott. Antonino Costantino e il dott. Francesco Fallica.
Sempre nella giornata odierna, il CdA ha provveduto a trasmettere al Consiglio Federale della FIPAV - cui spetta la pronuncia definitiva - gli elenchi dei Club ammessi dalla Commissione.
Per quanto riguarda la Serie A1, sussistono i requisiti che legittimano l’ammissione di tutte le 14 Società che ne avevano fatto richiesta:
Serie A1 Tigotà
* Agil Volley (NO)
* Azzurra Volley Firenze (FI)
* Black Angels Perugia Volley (PG)
* Chieri ’76 Volleyball (TO)
* Cuneo Granda Volley (CN)
* Helvia Recina Volley Macerata (MC)
* Imoco Volley (TV)
* Mega Volley (PU)
* Pallavolo Pinerolo (TO)
* Pallavolo Scandicci Savino Del Bene (FI)
* Polisportiva A. Consolini (RN)
* Pro Victoria Pallavolo (MI)
* Uyba Volley (VA) richiedente titolo da Uyba Volley Busto Arsizio
* Volley Bergamo 1991 (BG)
Mattinata di emergenze sanitarie tra Civitanova e Macerata, dove due persone sono state soccorse in gravi condizioni a causa di overdose. Provvidenziali, in entrambi i casi, l'intervento tempestivo dei soccorritori.
Il primo episodio è avvenuto intorno alle 10 in via Carena, nel centro di Civitanova Marche. Un uomo è stato trovato privo di sensi nel proprio appartamento dai carabinieri, che si erano recati sul posto per verificarne le condizioni di salute. I militari monitoravano la situazione dell’uomo dopo un accesso al pronto soccorso avvenuto il giorno precedente, seguito da un allontanamento volontario. Una volta entrati in casa, i carabinieri hanno immediatamente richiesto l’intervento del 118. A causa della particolare conformazione dell’abitazione, con una scala a chiocciola che rendeva difficoltoso il trasporto, è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno collaborato con i sanitari della Croce Verde per trasferire il paziente fino all’ambulanza. Il personale medico ha somministrato dosi massicce di antidoto per contrastare gli effetti dell’overdose, riuscendo a stabilizzare l’uomo prima del trasferimento d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova.
Poco più tardi, intorno alle 13, un altro allarme è scattato a Macerata, nei bagni pubblici di viale Trieste. Una ragazza è stata soccorsa dal 118 dopo aver accusato un grave malore, riconducibile anch’esso a un’overdose secondo le prime informazioni. La giovane è stata subito assistita dai sanitari e trasferita in ospedale per le cure del caso.
Il bilancio del Cosmari è stato approvato, ma con pesanti conseguenze che rischiano di ricadere direttamente sui cittadini. A denunciarlo è il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena, che punta il dito contro una gestione definita “inefficiente” e “costosa”, annunciando aumenti della TARI fino al 65% nei prossimi tre anni.
“Una cifra enorme – commenta Catena – che graverà su famiglie, imprese e Comuni, già messi a dura prova da anni di difficoltà economiche. Non si tratta di un semplice ritocco: è una vera e propria stangata, che non porterà nemmeno a un miglioramento dei servizi”.
Secondo il primo cittadino, solo nell’ultimo anno i costi di gestione del servizio rifiuti sarebbero cresciuti di quasi 3 milioni di euro. Un aumento imputabile, spiega, al mancato avvio degli impianti promessi, al ritardo nell’arrivo dei nuovi mezzi e all’assenza di una reale riorganizzazione interna. “Si è creato un buco economico che ora si cerca di coprire scaricandolo sui cittadini”, afferma.
Montecassiano, insieme a Treia e Monte San Giusto, ha votato contro l’approvazione del bilancio. Diversi altri Comuni si sono invece astenuti, segnale – secondo Catena – di un crescente malessere e della necessità di un cambiamento radicale: “Non si può andare avanti così, abbiamo lanciato più volte appelli al confronto e alla condivisione delle scelte, ma la risposta è stata sempre la chiusura”.
Tra i nodi ancora irrisolti, il sindaco segnala anche il fermo dell’ampliamento della discarica di Cingoli, bloccato dall’assenza di un accordo con il Comune e da una mancata concertazione con il territorio. E accusa: “Nel frattempo, sono andati persi 10 milioni di euro di fondi PNRR per la realizzazione di nuovi impianti sostenibili. Un’occasione sprecata, per colpa di scelte improvvisate o mai prese”.
Infine, Catena critica duramente quello che viene definito “piano industriale” del Cosmari: “Di piano non ha nulla, mancano dati concreti. Sono parole vuote. Serve un cambio di rotta vero, non propaganda. La gestione dei rifiuti riguarda tutti, e non può essere un problema in più per chi già fatica ad arrivare a fine mese”.
Una posizione netta, quella del sindaco di Montecassiano, che chiede ora un’azione responsabile e condivisa, per evitare che inefficienze e ritardi ricadano ancora una volta sui cittadini.
La S.S. Potenza Picena 1945 mette a segno un colpo importante in vista della stagione 2025/2026: Mattia Ruzzier è un nuovo giocatore giallorosso. Classe, fiuto del gol e grande esperienza nel calcio marchigiano: il “Cobra”, questo il suo soprannome, è pronto a lasciare il segno anche con la maglia del Potenza Picena.
Ruzzier arriva da un percorso calcistico di livello, cresciuto nel settore giovanile dell’Ascoli Calcio e protagonista fin da giovane tra i professionisti. Nel suo curriculum spiccano esperienze in Serie B e Lega Pro con l’Ascoli, poi la discesa nei dilettanti con la Civitanovese in Serie D e il Montegiorgio in Eccellenza, fino alle ultime stagioni giocate con continuità in diverse piazze ambiziose della regione. Due anni fa ha vissuto una delle sue annate migliori, mettendo a segno 20 gol con la maglia del Corridonia nel girone B di Promozione. Un bottino che ne testimonia la concretezza sotto porta e l’efficacia nel guidare l’attacco.
“Mattia è un giocatore che unisce talento ed esperienza — si legge nella nota della società —. Conosce bene questo territorio e questo calcio: è il tipo di profilo che vogliamo per affrontare con ambizione la prossima stagione.”
L’ingaggio di Ruzzier, che si aggiunge a quelli altrettanto importanti di Romagnoli, Castellano e Bigoni, rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti da parte del club giallorosso, che punta a costruire una rosa competitiva, composta da profili affidabili, esperti e capaci di fare la differenza.
Polemiche a Montefano attorno ai lavori di riqualificazione di piazza Bracaccini. A sollevare il caso è il gruppo consiliare di opposizione “Montefano Domani”, che in una nota diffonde critiche severe sulla gestione dell’intervento e sulla qualità dei lavori.
Di seguito il testo integrale del comunicato, intitolato "Le paludi di di Piazza Bracacccini":
"La piazza centrale di Montefano dopo sette lunghi mesi è ancora chiusa al traffico. Il disagio per i cittadini e il danno per gli esercenti sono davvero enormi. Con l’arrivo dei primi acquazzoni estivi si è inoltre evidenziato un fatto davvero sconcertante: la piazza risulta piena di avvallamenti e di pendenze sbagliate e l’acqua piovana forma innumerevoli pozzanghere, molte di più di quelle che esistevano nella vecchia lastricatura. I cittadini saranno invitati a fornirsi di opportune calosce per attraversare il centro di Montefano? Chi doveva controllare i lavori? Con chi si deve protestare? Difficile dirlo: per tutta la durata dei lavori non è mai stato esposto il «Cartello di cantiere» previsto dalla legge. Chi firmerà il «Certificato di regolare esecuzione»? L’Amministrazione comunale avrà il coraggio di vantarsi per la nuova pavimentazione di piazza Bracaccini?".
Con l’arrivo dell’estate, le nostre abitudini alimentari cambiano: cerchiamo piatti freschi, veloci e pratici, spesso a base di formaggi, affettati o insalate già pronte. Se da un lato questi alimenti sembrano ideali per affrontare il caldo, dall’altro possono diventare una fonte nascosta – e spesso sottovalutata – di sale. Il sale è uno dei condimenti più conosciuti e utilizzati nelle cucine di tutto il mondo, ed è una sostanza fondamentale per l’organismo umano. È coinvolto nella regolazione dell’equilibrio idrico, nella trasmissione degli impulsi nervosi e nella contrazione muscolare, compresa quella del cuore. Tuttavia, come spesso accade in nutrizione, è la quantità a fare la differenza tra beneficio e rischio.
Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non dovremmo superare i cinque grammi di sale al giorno, una quantità che corrisponde a circa un cucchiaino da tè. Eppure, nella realtà quotidiana, il consumo medio della popolazione italiana si aggira tra i nove e i dodici grammi, più del doppio del limite suggerito. Il paradosso è che solo una piccola parte del sale che assumiamo proviene dalla saliera: la maggioranza è già presente nei cibi industriali e trasformati che consumiamo ogni giorno. Pane, grissini, formaggi stagionati, salumi, snack confezionati (sia dolci che salati), salse pronte, piatti precotti possono contribuire in modo significativo all’introito di sodio, spesso a nostra insaputa.
Le conseguenze di un’assunzione eccessiva di sale sono ben documentate dalla letteratura scientifica. Numerosi studi, hanno dimostrato che una riduzione del consumo di sale può portare a una significativa diminuzione della pressione arteriosa, sia in soggetti ipertesi che normotesi. Anche una modesta riduzione, nell’ordine di 4-5 grammi al giorno, può abbassare la pressione sistolica di diversi millimetri di mercurio, con benefici concreti in termini di prevenzione cardiovascolare. In alcuni casi, l’effetto può essere paragonabile a quello di un farmaco antipertensivo, ma senza effetti collaterali. L’eccessivo consumo di sale può favorire, oltre all’aumento della pressione arteriosa, anche fenomeni come la ritenzione idrica, la sensazione di gonfiore. Va poi considerato che, con il caldo, aumenta la sudorazione e con essa la perdita di sali minerali: ciò può indurre alcune persone a ricercare inconsciamente cibi più saporiti, accentuando ulteriormente l’apporto di sodio.
Cosa possiamo fare, dunque, per ridurre l’eccesso di sale senza rinunciare al piacere del cibo? Innanzitutto, è utile abituarsi gradualmente a sapori meno salati, perché il palato si adatta facilmente. Chi è abituato a salare tutto rischia di non percepire il gusto naturale degli alimenti. Un primo passo è quello di ridurre il sale aggiunto in cottura o a crudo, utilizzando invece erbe aromatiche, spezie, succo di limone, aceto o scorza di agrumi, che possono esaltare il gusto senza aggiungere sodio.
È fondamentale poi leggere attentamente le etichette degli alimenti confezionati, soprattutto per quelli che sembrano insospettabili: pane e i suoi sostituti, cereali da colazione, zuppe pronte, formaggi, salse da condimento e perfino dolci! Molti prodotti riportano il contenuto di sodio invece che di sale, ma il calcolo è semplice: per sapere quanti grammi di sale ci sono, basta moltiplicare i grammi di sodio per 2,5.
Un altro accorgimento utile è quello di scegliere pane e prodotti da forno a ridotto contenuto di sale, ormai presenti in molti supermercati e forni artigianali. Anche limitare il consumo di salumi, formaggi stagionati e pesce conservato (come il tonno in lattina) a non più di una o due volte a settimana può fare la differenza. In alternativa, si possono preferire formaggi freschi e naturalmente meno salati, come la ricotta. Inoltre, privilegiare la cucina casalinga rispetto ai piatti pronti consente un maggiore controllo su ciò che si mangia, evitando condimenti eccessivi o nascosti. Infine, ricordiamoci che una dieta ricca di frutta e verdura, cereali integrali e legumi non solo aiuta a ridurre il sodio, ma apporta potassio, un minerale che bilancia gli effetti del sodio sull’organismo e protegge la pressione arteriosa.
Anche l’idratazione gioca un ruolo chiave: bere a sufficienza, soprattutto nei mesi caldi, favorisce l’eliminazione del sodio in eccesso attraverso l’urina e aiuta a mantenere l’equilibrio idrosalino.
Il messaggio, in conclusione, è semplice ma potente: il sale non va demonizzato, ma va usato con consapevolezza. In una società in cui i gusti forti e decisi sono esaltati dall’industria alimentare, imparare a ridurre il sale diventa un gesto di attenzione verso sé stessi, il proprio cuore e la propria salute. Anche in estate, con pochi accorgimenti e un pizzico di creatività in cucina, è possibile mantenere il piacere della tavola senza eccedere con il sodio. La salute, in fondo, comincia proprio da ciò che mettiamo nel piatto ogni giorno.
CIVITANOVA MARCHE – Ha aggredito una donna di oltre 70 anni in pieno giorno, nel cuore del centro cittadino, cercando di strapparle la borsa e facendola cadere a terra. È successo nei giorni scorsi lungo corso Umberto I, a Civitanova Marche, dove un uomo di 56 anni, residente in città e già noto alle forze dell’ordine, ha tentato lo scippo ai danni di una signora.
L’aggressore, dopo aver afferrato con forza la borsa della donna, l’ha scaraventata a terra, per poi cercare di fuggire a piedi tra le vie del borgo marinaro. Ma due passanti, che avevano assistito alla scena, si sono lanciati all’inseguimento dell’uomo. Braccato, ha abbandonato la refurtiva – poi recuperata – e si è dileguato.
Immediato l’intervento della Polizia di Stato: gli agenti del Commissariato di Civitanova, grazie alla descrizione fornita dai testimoni (tratti somatici e abbigliamento), hanno avviato le ricerche. Dopo quasi un’ora, una pattuglia della Polizia Stradale è riuscita a rintracciarlo. L’uomo, 56enne italiano, è stato denunciato per rapina alla Procura della Repubblica di Macerata.
La Procura ha quindi richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo non è nuovo a episodi di questo tipo: nel 2020 era stato scarcerato dopo una condanna per rapina, commessa in un bar di Civitanova nel 2012.
Nel pomeriggio di ieri, una volante del Commissariato lo ha rintracciato nuovamente, notificandogli l’ordinanza e conducendolo presso il carcere di Montacuto.
Scrolla. Scorri. Swipe a destra, a sinistra, di nuovo in alto. E cosa trovi? Spiagge perfette, cocktail colorati, corpi abbronzati (a volte abbronzatissimi), pose “casuali” da rivista di moda sotto l’ombrellone. Benvenuti nell’estate social: le stories sono bollenti. Il contenuto? Boh. Perché sì: tra una spruzzata di crema solare e un tuffo, la testa sembra l’unica parte che nessuno mostra (e forse accende).
Estate: più pelle, meno pensiero
Nei mesi freddi ci riempiamo di post motivazionali, frasi profonde, caroselli di consigli e opinioni. Appena arriva giugno? Tutto evapora come una granita lasciata al sole. Resta solo: Dove sei in vacanza, con chi sei in vacanza, quanti aperitivi hai fatto in vacanza.
Cervelli spenti o contenuti leggeri?
Non è una colpa divertirsi — anzi. Non è un crimine condividere un tramonto, un mojito, un bikini nuovo. Ma se il feed diventa solo questo, il rischio è sempre lo stesso: “Siamo davvero così o ci siamo spenti?”
Un feed pieno di niente
Sotto il sole sembriamo tutti più belli, più sorridenti, più sereni. Un po’ come con l’abbronzatura. Ma se spegni l’audio delle stories e leggi le caption… quante dicono qualcosa di interessante?
Dove sono finite le idee? Le riflessioni? Le battute intelligenti?
Forse siamo solo in pausa. O forse ci siamo convinti che l’estate vada raccontata in superficie. Come la pelle.
Come riaccendere il cervello (anche in costume)
Basta poco: Metti una frase vera sotto una foto da spiaggia. Racconta un aneddoto buffo, non solo un #vibes. Condividi un pensiero, una domanda, anche leggera — purché tua.
Non serve diventare filosofi da sdraio.
Ma ogni tanto, un contenuto che faccia pensare, anche tra uno spritz e un selfie, è un bel colpo di scena. E tu? Sei team “stories bollenti” o “contenuti con testa”?Raccontamelo nei commenti, con cervello acceso — e crema solare. Nel prossimo episodio di Chic & Social parliamo di un effetto collaterale estivo:
“La sindrome da like estivo". Selfie, insicurezze e voglia di conferme: è solo vanità… o fragilità che non vogliamo chiamare per nome? Ne parliamo insieme, senza filtri.
Jacopo Domizi è giallorosso. L'ex centrocampista di Civitanovese, Pineto e Samb arriva alla Recanatese. "Un ragazzo del territorio che sposa il progetto del club guidato dal presidente Angelini". Commenta il club leopardiano.
"Sono molto contento e orgoglioso di essere qui anche perchè mi trovo in una squadra molto seria e con ambizioni alte - queste invece le prime parole in giallorosso di Domizi - Non vedo l'ora di cominciare e sono pronto a mettermi a disposizione del mister e di tutto lo staff. Quando sono stato contattato ho pensato che era una grande opportunità. Il presidente Angelini e il direttore Giulietti mi conoscono bene ed hanno spinto rafforzando la mia idea di dire si al direttore Cianni. Adesso ancora qualche giorno di relax poi comincerò a sudare per questi colori. Forza Recanatese!".
Ussita - Sabato 12 luglio, nel piazzale Selvapiana a Frontignano di Ussita, si è svolta la cerimonia ufficiale per l’avvio dei lavori della nuova cabinovia Frontignano–Cornaccione (1.350→1.909 m), in vista della sua messa in esercizio entro dicembre 2025.
L’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo: il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il senatore e commissario ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, l’ex presidente del Parco dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, il presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci, il sindaco di Ussita Silvia Bernardini e il vescovo di Camerino.
La cabinovia prevede 49 cabine da 10 posti ciascuna, su un percorso inclinato di circa 2 069 m con dislivello di 558 m. Con un potenziale trasporto di 1.200 persone l’ora (fino a 1.800), il tempo di percorrenza stimato è di 7 minuti e 35 secondi. È progettata per trasportare persone, biciclette e carrozzine, garantendo un accesso facilitato anche a persone con disabilità, offrendo opportunità di montagna accessibile per tutti, tutto l’anno.
Il costo totale dell’opera si aggira attorno ai 17 milioni di euro: 13,1 mln dal PNC complementare al PNRR, 3,7 mln dal Decreto USR e circa 0,5 mln dal bilancio comunale di Ussita. Il progetto ha previsto, inoltre, la rimozione delle vecchie seggiovie “Selvapiana”, “Cornaccione” e “Ginepro”, ormai obsolete ed energeticamente inefficienti.
La stazione a monte sarà in gran parte interrata, integrandosi nel paesaggio con tecniche di ingegneria naturalistica. L’impianto è stato progettato per favorire il turismo destagionalizzato: escursioni estive, bike park e accesso al nuovo rifugio, con un impatto controllato sull’ambiente.
I residenti e operatori locali sono al centro di un progetto concertato con enti locali e Parco Nazionale dei Monti Sibillini qualificato come «modello di cooperazione istituzionale» dagli amministratori intervenuti.
Francesco Acquaroli ha definito la cabinovia “strumento strategico per il rilancio non solo post-sisma ma dell’intero comprensorio – un futuro possibile grazie alla forza delle comunità locali". Per Guido Castelli, l’opera è «moderna, sostenibile e frutto di collaborazione istituzionale efficace».
Silvia Bernardini, sindaco di Ussita, ha ribadito la visione comune nata già nel 2001 per coniugare turismo e tutela ambientale, definendo l’opera un «segno di rinascita per le montagne marchigiane».
Un altro orgoglio per il calcio maceratese: Alessandro Seghetti, giovane attaccante originario di Pollenza, è ufficialmente un nuovo giocatore del Calcio Padova, club neopromosso in Serie B. La notizia è stata resa nota dal club veneto con un comunicato ufficiale che sancisce il trasferimento a titolo definitivo dall’AC Perugia e la firma di un contratto fino al 30 giugno 2028.
Classe 2004, Seghetti è nato a San Severino Marche l’11 gennaio ed è cresciuto calcisticamente nelle fila del Perugia, dove ha seguito tutto il percorso dalle giovanili fino alla prima squadra. Alto 173 cm, si è fatto notare fin da giovanissimo per le sue doti tecniche e la capacità di incidere in zona gol.
Nel 2021/2022 disputa 22 gare nel campionato Primavera 2 con la maglia biancorossa, segnando 8 reti e aggiungendo un gol nei playoff e uno in Coppa Primavera. Il suo esordio nel calcio professionistico arriva nella stagione 2022/2023, quando fa il debutto in Serie B, chiudendo l’anno con 17 gol in 24 partite di Primavera 2 e una tripletta in Coppa Primavera contro l’Ascoli.
Nella stagione 2023/2024 entra stabilmente nella rosa della prima squadra del Perugia, nel girone B di Serie C, collezionando 34 presenze, 8 reti e 3 apparizioni nei playoff. Nell’ultimo campionato, 2024/2025, continua a crescere: 3 gol e 4 assist in 21 partite di campionato, oltre a un gol e un assist in due gare di Coppa Italia di Serie C.
Il Perugia ha voluto salutare il suo talento cresciuto in casa con un messaggio carico di riconoscenza: "Il Club ringrazia Alessandro per la professionalità e l’impegno dimostrati dal suo arrivo al Settore Giovanile fino a oggi e gli augura le migliori soddisfazioni personali e professionali."
Per Alessandro Seghetti si riaprono dunque le porte della Serie B, un traguardo importante per un ragazzo cresciuto nel maceratese e che ora avrà l’opportunità di confermare il proprio talento su un palcoscenico di grande visibilità.